CRONACA- Pagina 11

PMI: tassi che non calano e prestiti che si contraggono

PMI: tassi che non calano e prestiti che si contraggono

E’ questa, in sintesi, la situazione in cui si trovano, ormai da decenni, le micro, piccole e medie imprese del Piemonte, costantemente alle prese con condizioni di accesso al credito molto difficoltose, se non impossibili.

Secondo le rilevazioni dell’Ufficio Studi di Confartigianato, su dati della Banca d’Italia, a giugno di quest’anno i prestiti alle micro e piccole imprese del Piemonte, fino a 20 dipendenti, sono diminuiti del 4,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno mentre, al contrario, i finanziamenti al resto delle attività è cresciuto del 2,0%.

“La ripresa del credito in Piemonte, come nel resto d’Italia, resta fragile e diseguale, con le micro e piccole imprese ancora penalizzate dal costo elevato dei finanziamenti e dall’assenza di un vero impulso espansivo – afferma Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – Un’adeguata disponibilità di credito è essenziale per sostenere gli investimenti e favorire la ripresa produttiva, soprattutto per le aziende più piccole”.

“Nonostante la Banca Centrale Europea abbia abbassato i tassi d’interesse – continua De Santis– gli effetti concreti di questa misura sulle imprese sono ancora difficili da percepire. La situazione resta dunque preoccupante, sia per gli imprenditori che necessitano di credito per poter investire e crescere sia per i cittadini, che hanno bisogno di finanziamenti per sostenere il mutuo e le spese quotidiane”.

Un credito, rileva Confartigianato, che non allenta i cordoni della borsa.

In aggiunta a tale condizione, vi è quella dei tassi di interesse applicati alle realtà piemontesi.

Analizzando il TAE medio applicato alle micro, piccole e medie imprese del Piemonte, risulta essere dell’8,40% contro il 5,60% applicato alle realtà di medie e grandi dimensioni, condizione che crea un gap tra le piccole e le grandi di 280 punti base.

 

Sempre a giugno di quest’anno, la totalità delle attività produttive piemontesi ha pagato in media un tasso di interesse annuo effettivo (TAE) del 5,33% contro la media nazionale del 5,22%.

Analizzando i vari settori il denaro più costoso è quello che richiedono le imprese piemontesi delle Costruzioni con il TAE al 7,00% contro una media nazionale del 6.30%. Meno cari e al di sotto della media nazionale, i prestiti alle Imprese dei Servizi: una attività del Piemonte paga un TAE del 5,26%, contro una media nazionale del 5,40%. I “più convenienti” ma al di sopra della media nazionale sono i prestiti verso il Manifatturiero: le realtà del Piemonte pagano un interesse del 5,11% contro una media nazionale del 4,82%.

“È fondamentale restituire fiducia al mondo produttivo – aggiunge De Santis – poiché il costo del denaro continua a rappresentare un ostacolo alla ripresa economica. Occorre, quindi, garantire nuovo ossigeno e maggiori opportunità di finanziamento a tutte le realtà che desiderano investire. Banche e imprese devono collaborare e muoversi nella stessa direzione individuando soluzioni alternative a un calo dei tassi che procede ancora troppo lentamente. È indispensabile evitare che questa situazione provochi ulteriori danni al sistema produttivo locale e, più in generale, a quello italiano. La marginalità delle pmi è contratta all’osso quindi anche la volontà di mettere in atto quelle misure utili ad aumentare la propria competitività”.

Sorpasso mortale, vittima un motociclista 32enne

In uno schianto stradale a San Maurizio Canavese è morto un motociclista di 32 anni. L’incidente si è verificato in via Fatebenefratelli, all’altezza del civico 122. Il centauro stava percorrendo la strada quando, durante una manovra di sorpasso, si è trovato di fronte un Fiat Doblò che si stava immettendo sulla carreggiata. Il motociclista è stato sbalzato sull’asfalto. Sul posto il 118, i Vigili del fuoco e la Polizia locale

Presi rapinatori violenti: terrorizzavano i commercianti

Due uomini, un italiano di origini maghrebine di 29 anni e un marocchino di 34 anni,  residenti nel Biellese, considerati autori di una serie di rapine aggravate commesse tra il 30 agosto e il 18 settembre scorsi in diversi esercizi commerciali del capoluogo piemontese, sono stati arrestati dalla polizia di Torino mentre si trovavano in un parco di Biella.
Le indagini, coordinate dalla Procura torinese e svolte dalla Squadra Mobile hanno portato al fermo dei due. Sono accusati di avere rapinato due supermercati, una farmacia e una gioielleria, per un bottino di oltre 47mila euro. I rapinatori agivano con estrema violenza: hanno persino minacciato un cassiere di un supermercato del quartiere Parella con un coccio di bottiglia.

Climmar Congress, concessionari di macchine agricole a confronto

Dal 16 al 18 ottobre prossimi, a Torino, si terrà il Congresso Europeo dei concessionari di macchine agricole da giardinaggio, organizzato da Federacma Confcommercio, con le associazioni di 17 Paesi e con il patrocinio del Masaf. L’evento rappresenta l’edizione 2025 del Climmar Congress, congresso annuale della Confederazione Internazionale delle associazioni nazionali dei rivenditori e riparatori di macchine agricole e da giardinaggio.
L’evento si terrà presso il Pacific Hotel Fortino. Il Climmar Congress rappresenta il principale appuntamento internazionale del settore, riunendo i rappresentanti delle associazioni di 17 Paesi per discutere strategie comuni, innovazione e sviluppo della filiera, della meccanizzazione agricola e da giardinaggio. Per la prima volta nella storia del Climmar, saranno riuniti, in un unico evento, i costruttori, i rivenditori, i contoterzisti e gli agricoltori.

“Portare il Climmar Congress in Italia è per noi un onore e una responsabilità – dichiara il presidente di Federacma Andrea Borio – abbiamo scelto Torino perché incarna perfettamente l’anima industriale e innovativa del nostro Paese, ma anche per la sua storia, cultura e la straordinaria offerta enogastronomica. Sarà l’occasione per valorizzare la nostra filiera e rafforzare la voce italiana in Europa”.
Il programma prevede tre giornate dense di contenuti, tre sessioni tecniche, tavoli di lavoro, momenti istituzionali e attività culturali. Il clou sarà venerdì 17 ottobre prossimo, che vedrà la partecipazione di alcune delle principali personalità del settore. A inaugurare i lavori sarà il presidente del Climmar Tomáš Kvapil, che introdurrà il confronto tra le associazioni nazionali. A fare gli onori di casa sarà il presidente di Federacma Andrea Borio, cui seguiranno i contributi del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dell’europarlamentare Giovanni Crosetto, del presidente di Confagricoltura e Copa Cogeca Massimiliano Giansanti, del Vicepresidente del CEMA Alessandro Malavolti e del Vicepresidente Ceettar Jacob Chr. Nielsen. Nel pomeriggio il congresso entrerà nel vivo con un momento dedicato alla ricerca e all’innovazione, temi centrali per il futuro della distribuzione agricola. La sessione si aprirà con l’intervento di Fabian Haybach, segretario generale di Climmar, seguito dai responsabili dei gruppi di lavoro della Confederazione, che condivideranno esperienze e proposte sul ruolo sempre più strategico dei concessionari nell’adozione e nella diffusione delle nuove tecnologie. Il confronto proseguirà con l’intervento del dottor Cristiano Spadoni, esperto di agricoltura digitale, e del prof. Paolo Gay, dell’Università di Torino, che guideranno una riflessione su come strumenti digitali, dati e competenze possano trasformare concretamente il settore. Dalle macchine intelligenti agli scenari emergenti, dalle dotazioni tecnologiche alle politiche di supporto all’innovazione, il dialogo si svolgerà in modo dinamico e partecipato grazie a un sondaggio Interattivo in tempo reale rivolto alla platea. Al termine di questa sessione, seguiranno le presentazioni tecniche del DSI (Dealer Satifaction Index) e del Branch Report. A concludere i lavori un confronto fra le associazioni nazionali su priorità e impegni futuri, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo del Climmar su scala europea. I lavori verranno chiusi dal presidente della Confederazione Kvapil, tracciando un bilancio della giornata.

La partecipazione all’evento è riservata agli associati, ai partner e agli operatori del settore, previa registrazione.

L’evento si svolge con il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf), della Regione Piemonte e della Città di Torino.

Mara Martellotta

Bartoli: “Le malattie rare ci ricordano che la sanità è prima di tutto comunità, ascolto e solidarietà”

 

Torino, 16 ottobre 2025 – Il Consigliere Regionale del Piemonte e Presidente della V Commissione (Ambiente), Sergio Bartoli, ha portato il saluto istituzionale della Regione Piemonte all’evento “La gestione delle malattie rare in Regione Piemonte”, svoltosi questa mattina all’Hotel NH Collection Santo Stefano di Torino.
Nel suo intervento, Bartoli ha sottolineato come “le malattie rare ci ricordino quanto la sanità pubblica debba essere anche una comunità di ascolto, di prossimità e di solidarietà: è da qui che passa la qualità del nostro sistema sanitario e la fiducia dei cittadini”.
L’incontro, promosso da Motore Sanità, ha rappresentato un importante momento di confronto tra istituzioni, mondo scientifico e associazioni dei pazienti, con l’obiettivo di fare il punto sullo stato della rete piemontese delle malattie rare e sul suo percorso di riordino.
Tra gli interventi di rilievo, quelli di Franco Ripa, Dirigente della Direzione Sanità e Welfare della Regione Piemonte; Federica Riccio, Direttore S.C. Medicina Territoriale e Reti di Patologia di Azienda Zero; Roberta Rossini, Direttore di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera “Santa Croce e Carle” di Cuneo; Giuseppe Limongelli, Professore di Scienze Mediche Traslazionali all’Università “Luigi Vanvitelli” ed esperto ERN Guard-Heart; Walter Grosso Marra, Direttore di Cardiologia dell’Ospedale di Ivrea (ASL TO4); e Alessandra Chinaglia, Direttore di Cardiologia e del Dipartimento Area Medica Specialistica dell’AOU San Luigi Gonzaga.
Il confronto ha posto l’accento sulla necessità di una rete regionale più capillare e omogenea, capace di ridurre la mobilità passiva dei pazienti e garantire diagnosi tempestive, formazione continua del personale sanitario e percorsi terapeutici personalizzati.
“Il Piemonte – ha ricordato Bartoli – sta lavorando per rafforzare i centri prescrittori, migliorare l’integrazione tra ospedale e territorio e valorizzare il ruolo delle associazioni, che rappresentano un punto di riferimento indispensabile per i pazienti e le loro famiglie.”
L’evento ha confermato il ruolo del Piemonte come Regione impegnata a costruire una sanità più equa, solidale e innovativa anche nel campo delle malattie rare.

Eredità Agnelli, un altro giallo: la donazione a Edoardo

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Una bozza di atto di donazione relativa a quote della società Dicembre da Gianni Agnelli al figlio Edoardo, datata 14 novembre 2000, sarebbe stata ritrovata nel corso di perquisizioni effettuate in alcuni studi legali e notarili nell’ambito dell’indagine penale condotta dalla Procura di Torino sull’eredità Agnelli, avviata diversi anni fa.

Il documento, incompleto, non firmato e mai convertito in atto definitivo, reca la dicitura “bozza” e un timbro del 14 novembre 2000. Secondo quanto emerge, l’Avvocato avrebbe previsto la donazione al figlio Edoardo della nuda proprietà, riservandosi l’usufrutto generale vitalizio, di una quota del valore di 5 miliardi di lire della Dicembre, la holding di famiglia.

Il giorno successivo alla redazione del documento, il 15 novembre 2000, Edoardo Agnelli perse la vita. La bozza, insieme ad altri documenti, è oggi al centro della causa civile promossa da Margherita Agnelli contro i tre figli John, Lapo e Ginevra Elkann.

Rapina e inseguimento da film: sei poliziotti feriti

Inseguimento da film: una rapina violenta in strada, un posto di blocco dei carabinieri seguito da una fuga folle e un inseguimento  delle forze dell’ordine per  14 chilometri. Alcune  auto della polizia sono state speronate, fino all’arresto dei responsabili e il ferimento di sei agenti. L’episodio è avvenuto tra la serata di martedì 14 e la notte di mercoledì 15 ottobre 2025, nelle zone di Torino, Collegno e Grugliasco, per poi finire nuovamente a Torino. In manette due giovani di origine marocchina di 19 e 17 anni, accusati di rapina e resistenza a pubblico ufficiale.

Il Polo del ‘900  diventa “Istituto della Cultura” 

Un importante passo in avanti per il futuro del Polo del ‘900 è stata l’approvazione, avvenuta il 14 ottobre scorso, con voto all’unanimità da parte del Consiglio Regionale del Piemonte, della revisione dello Statuto dell’Ente, presentata dall’assessore alla Cultura della Regione Piemonte Marina Chiarelli. Questo passo fa seguito al lavoro congiunto con gli altri enti fondatori, il Comune di Torino e la Fondazione Compagnia di Sanpaolo, sancendo il riconoscimento ufficiale come “Istituto della Cultura”, prorogandone la durata fino al 2075. Due novità sostanziali che rafforzano il ruolo strategico del Polo all’interno del sistema culturale piemontese nazionale. Grazie a questa modifica, il Polo potrà accreditarsi presso il Ministero della Cultura, accedendo direttamente ai bandi di finanziamento e riconoscendo la propria funzione istituzionale come presidio culturale permanente. Inoltre, la possibilità di avere un patrimonio proprio conferisce all’Ente un’autonomia gestionale e operativa, fondamentale per affrontare con continuità e visione le sfide culturali dei prossimi decenni.
“Con la revisione dello Statuto diamo seguito all’evoluzione naturale del Polo del ‘900, che negli anni ha acquisito un ruolo sempre più importante sul nostro territorio – ha dichiarato l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte Marina Chiarelli – il lavoro sinergico delle realtà che operano all’interno del Polo, unito a un patrimonio storico, fisico e digitale di straordinario valore, ha reso questo spazio un laboratorio permanente di cultura, memoria, cittadinanza attiva e innovazione sociale. Il riconoscimento da parte del Ministero della Cultura, e l’estensione della durata dell’Ente, rappresentano un investimento sul lungo periodo, un volano per progetti di ampio respiro che sapranno coinvolgere sempre di più le giovani generazioni”.

Situato nel cuore di Torino, in piazzetta Antonicelli, il Polo del ‘900 è molto più di uno spazio fisico: è un ecosistema culturale che unisce 26 enti partner tra istituti storici, archivi, fondazioni e associazioni che lavorano per valorizzare la cultura del Novecento e stimolare il dialogo sul presente e sul futuro. In pochi anni, il Polo si è affermato come uno dei luoghi principali della memoria attiva, punto di riferimento per cittadini, studiosi, studenti e nuove generazioni grazie a un’offerta culturale ricca e multidisciplinare.
Tra le altre novità all’interno dello Statuto, l’esclusione della figura del direttore degli organi della Fondazione, in quanto si tratta di una figura gestionale nominata con procedura a evidenza pubblica dal CDA, che ne delimita i poteri; la durata del CDA, che passa dai tre anni attuali a quattro esercizi, fino all’approvazione del bilancio consuntivo relativo al quarto esercizio; la designazione del presidente, che avverrà a turno da parte della Regione Piemonte e della Città di Torino, d’intesa con la Fondazione Compagnia di Sanpaolo; la riduzione da cinque a tre componenti del Collegio dei Garanti; l’incremento del mandato del direttore da tre a cinque anni.
Negli anni il Polo del ‘900 ha saputo valorizzare la memoria storica con una offerta culturale innovativa, accessibile e aperta alla contemporaneità, fatta da mostre, incontri, laboratori, attività Educative per le scuole, progetti digitali e iniziative sul territorio. Uno spazio dinamico e inclusivo, capace di affrontare le grandi questioni del nostro tempo. Con la nuova configurazione giuridica, e il sostegno delle istituzioni, il Polo del ‘900 si appresta ad affrontare una nuova fase del proprio percorso, rafforzando la sua missione di luogo della memoria e, al tempo stesso, laboratorio del futuro al servizio delle nuove generazioni.

Mara Martellotta

Una tela sparita di Delleani torna alla Gam dopo 40 anni

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Paesaggio con figure e temporale sullo sfondo (1899) di Lorenzo Delleani  torna alla Gam di Torino. Qui era stata rubata insieme ad altre tele negli anni Ottanta.

Dopo oltre quarant’anni a restituirla sono stati i carabinieri del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale di Monza, incrociando i dati del database che contiene 1,2 milioni di opere d’arte rubate con quelli di gallerie d’arte e case d’asta. Il quadro  era in vendita  in una casa d’asta del Bresciano con una base che partiva da mille euro. L’opera era stata venduta da una ignara signora che l’aveva avuta  in eredità dal padre che aveva avuto in dono il dipinto come compenso per avere installato un impianto antifurto in una galleria d’arte di Torino. “Qui non ci sono indagati ma c’è il ritorno a casa di un’opera d’arte – ha spiegato all’Ansa il maggiore Michele Minetti, comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Monza -. La nostra attività quotidiana è quella di controllare case d’asta e gallerie per verificare quello che hanno in vendita e confrontarlo con il nostro database che è il più ampio che abbiamo al mondo”. Alla riconsegna del quadro era presente anche il sindaco, Stefano Lo Russo, che ha ringraziato i carabinieri per il lavoro fatto e ha evidenziato come la Gam sia “un polo culturale che deve continuare ad avere una grande ambizione e ha bisogno di un piano di rilancio.”

Lavori per 1,2 milioni di euro su impianti termici di scuole e impianti sportivi

 

Un pacchetto di interventi straordinari del valore di quasi 1 milione e 200mila euro per la manutenzione degli impianti termici e di trattamento aria in numerosi edifici pubblici è stato approvato  dalla Giunta Comunale, su proposta dell’assessora alle Politiche per l’Ambiente e alla Transizione Ecologica, Chiara Foglietta.

Il piano, che verrà realizzato da Iren Smart Solutions, coinvolge scuole, impianti sportivi e altre sedi comunali e rappresenta un’azione concreta per garantire l’efficienza energetica, la continuità dei servizi e la sicurezza degli ambienti destinati a studenti, operatori e cittadine e cittadini.

Tra gli interventi approvati figurano il rifacimento delle reti di distribuzione degli impianti di riscaldamento nei complessi scolastici di via Romita, via Collino e via Paoli, la sostituzione degli aerotermi nella palestra della scuola di via Cecchi, l’ammodernamento della centrale termica del campo sportivo di via Monteverdi e l’integrazione dell’impianto di riscaldamento nella piscina di via Ragazzoni. A questi si aggiungono interventi su altre sedi comunali.

Le opere saranno finanziate con entrate straordinarie da alienazioni immobiliari.

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