Una “task force” composta dai Vigili del Fuoco di Ivrea, un’ambulanza, l’elisoccorso e i Carabinieri, è accorsa per salvare una pensionata finita in un canale di cemento, alto un paio di metri, lungo la strada.
La donna aveva fatto la spesa al Penny Market di Borgofranco e stava rincasando.
Forse è stata urtata da una vettura o è caduta.
La malcapitata è stata elitrasportata al Cto di Torino. Non è in pericolo di vita.
Boeti è stato anche presidente del Comitato Resistenza e Costituzione della Regione dove ha portato equilibro e serenità, promuovendo grandi iniziative culturali volte a rappresentare una Resistenza plurale. Recentemente in un suo comunicato ha ribadito che l’Anpi di Torino non è affatto equidistante tra Putin e gli Ucraini, tra l’oppressore e gli oppressi. Schierarsi per la pace non significa indifferenza, ma significa comprendere che da Hiroshima in poi ogni guerra può degenerare in conflitto nuclear , il che significherebbe la fine dell’ umanità. Ma questo non ci significa crogiolarsi in un pacifismo inutile e velleitario che i Partigiani, imbracciando le armi contro fascisti e tedeschi, rifiutarono. Boeti, cuore generosamente meridionale, ormai pienamente piemontese in quanto c’ è di nobile in terra subalpina, come medico e’ profondamente umano verso chi soffre e come uomo è coerentemente dalla parte della giustizia e della libertà. Ricordo che come sindaco di Rivoli volle intitolare alla Principessa Mafalda di Savoia morta prigioniera dei tedeschi a Buchewald la piazza antistante al Castello di Rivoli. Piccoli e grandi gesti che rivelano le qualità dell’uomo che vanno oltre gli schieramenti ,anche se Boeti è sempre stato anche un militante entusiasta e disciplinato, rispettando però rigorosamente le cariche istituzionali che ha ricoperto.
