CRONACA- Pagina 1060

Auto si ribalta, muore giovane mamma. Ferito il bimbo di 5 anni

A Caluso, sulla  Statale 26 ( Chivasso- Aosta) un’ autovettura Fiat Stilo, condotta da un uomo di 26 anni, per cause in corso d’accertamento, ha invaso la corsia interessata da lavori di ampliamento, chiusa al traffico e segnalata, schiantandosi contro i materiali di risulta e cappottando.

La moglie di 31 anni e il figlio di 5 anni sono stati sbalzati dall’abitacolo. La donna  è deceduta sul colpo, il bimbo è stato trasportato,
in condizioni critiche all’ospedale Regina Margherita di Torino. L’uomo , in
stato di shock, è stato portato  all’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino per accertamenti e prelievi ematici, non in pericolo di vita. La famiglia
e’ residente a Ivrea.

Scuola di Applicazione, cinque ufficiali positivi al Covid

In aderenza a tutte le disposizioni e protocolli per il contrasto alla diffusione del virus SARS-CoV-2, l’Esercito ha sottoposto tutti i frequentatori di corso, presso il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione di Torino, ai test di controllo all’avvio dell’attività formativa.

A seguito di periodiche verifiche, cinque frequentatori sono risultati positivi.
I casi interessati, nel rispetto delle procedure dettate dal Ministero della Salute e dall’Ispettorato Generale della Sanità Militare, sono monitorati e assistiti da personale sanitario dell’Esercito.
Tutti i corsisti sono stati posti in precauzionale autoisolamento nei propri alloggiamenti, all’interno della Scuola di Applicazione, da dove continuano a seguire le attività didattiche in videoconferenza e vengono sottoposti a un costante monitoraggio sanitario.
Presso gli istituti di studi militari sono sempre stati in atto e rispettate tutte le ultime disposizioni afferenti al distanziamento, igienizzazione e tutela del personale, previste da legge, finalizzate alla gestione e contenimento della emergenza epidemiologica da COVID-19.
(foto archivio)

Chiusa centrale della droga

Arrestato un uomo e sequestrati 1,5 Kg di sostanze stupefacenti e una pistola

I Carabinieri hanno arrestato un 38enne italiano, residente nel quartiere Le Vallette, per possesso di 1,5 kg di sostanza stupefacente e di una pistola oggetto di furto.
L’operazione è scaturita da una segnalazione al 112 fatta da alcuni condomini di uno stabile, che lamentavano il continuo via vai di persone dall’interno di un appartamento, tra l’altro tutte prive di mascherina. Una pattuglia di militari della Compagnia Torino Mirafiori, inviata sul posto dalla Centrale Operativa, ha bussato alla porta del 38enne e ha trovato sulla tavola della cucina dodici buste contenenti in totale 1 kg di marijuana e ulteriori quattro buste con 500 grammi di cocaina. Oltre allo stupefacente, ancora da suddividere in piccole dosi da immettere sul mercato illecito degli stupefacenti, erano presenti macchinari per confezionare in sottovuoto e decine di bustine. Una successiva perquisizione della casa, svolta con l’ausilio di altre pattuglie giunte sul posto, ha permesso inoltre di trovare appoggiata su un mobile del salone, pronta per essere impugnata e utilizzata, una pistola cal. 7,65 e relativo munizionamento, che da successivi accertamenti è risultata provento di furto avvenuto nel 2016.
L’uomo è stato quindi arrestato per ricettazione, detenzione illegale d’arma comune da sparo e possesso di droga. La pistola sequestrata sarà inviata al Ris di Parma, per verificare se sia stata utilizzata per commettere dei reati.

Chiusura palestre, mancati rimborsi; che fare?

Riceviamo e pubblichiamo  CHIUSURA PALESTRE E CENTRI SPORTIVI: MANCATI RIMBORSI E OSTACOLI PER OTTENERE VOUCHER E RIMBORSI. QUALE SCENARIO DOPO LA PUBBLICAZIONE DEI DPCM DEL 13 E 18 OTTOBRE?

La chiusura di palestre e centri sportivi disposta nei mesi di marzo, aprile e maggio scorso ha recato un danno ai consumatori che non hanno potuto utilizzare gli abbonamenti.

Il Decreto Rilancio prevede che i gestori, anziché provvedere al rimborso monetario, possano rimborsare gli abbonati attraverso un voucher della durata di 12 mesi dall’emissione e di valore pari alla quota di abbonamento non usufruita.

Gli Sportelli del Movimento Consumatori hanno tuttavia ricevuto numerose segnalazioni di comportamenti lesivi dei diritti dei consumatori.

Alcune strutture, ad esempio, hanno condizionato l’erogazione del voucher al rinnovo dell’abbonamento per l’anno successivo o alla sottoscrizione di un nuovo abbonamento, in violazione della norma che prevede che l’utilizzo del buono debba avvenire senza vincoli e/o condizioni, e quindi senza ulteriori obblighi a carico dell’utente.

Altre, invece, anziché emettere il voucher, hanno disposto unilateralmente un “congelamento” dell’abbonamento durante i mesi di chiusura forzata, per poi riattivarlo in automatico subito dopo la riapertura. Il tutto senza il consenso dell’utente che, secondo il Decreto Rilancio, può decidere liberamente quando usufruire del buono nell’arco dei 12 mesi di validità.

Sono inoltre pervenute segnalazioni di contratti di abbonamento stipulati con Associazioni Sportive Dilettantistiche che rifiutano di rimborsare coloro che si sono iscritti a corsi, sostenendo che l’importo versato rappresenti una quota di iscrizione all’associazione e non un corrispettivo commerciale.

Anche a seguito della riapertura di palestre e impianti dopo il lockdown (avvenuta in data 25 maggio 2020 nella Regione Piemonte) gli abbonati hanno riscontrato problematiche.

A causa dei provvedimenti sul distanziamento sociale, infatti, i servizi attualmente disponibili possono non corrispondere più a quelli previsti dal contratto. Possibilità di trattenersi nella struttura al massimo 90 o 120 minuti, eliminazione di servizi accessori quali doccia, sauna e piscina, sono fattori che riducono il valore della prestazione. Ciò nonostante, diverse palestre non accolgono le richieste di riduzione del prezzo pagato o di scioglimento del contratto.

Infine segnaliamo che i DPCM del 13 e del 18 ottobre 2020 potrebbero aprire un nuovo fronte nella questione. Infatti, seppure i nuovi decreti non prevedono la chiusura di palestre e piscine, stabiliscono però che l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale, e che non sono consentite gare e competizioni. È prevista inoltre la sospensione di tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale.

In caso di mancati rimborsi, lo Sportello di Torino è a disposizione per assistenza e informazioni: scrivi a torino@movimentoconsumatori.it o contatta il n. 011 5611414.

Venerdì sciopero Gtt di 24 ore

Venerdì 23 ottobre è stato indetto uno sciopero  di 24 ore del personale Gtt

 

E’ stato proclamato sui temi legati all’emergenza Covid ed altre tematiche aziendali da  Filt-Cigl, Fit-Cisl, Ugl autoferrotranvieri ed rsu. I mezzi pubblico circoleranno nelle fasce protette: metropolitana e linee urbane dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15; extraurbani e ferroviari dall’inizio servizio alle 8 e dalle 14.30 alle 17.30

Dal Libano salvata bimba di tre anni con un trapianto di midollo osseo

Donato dal padre, presso l’ospedale Infantile Regina Margherita

 

Nel mese di agosto è stata accolta presso la Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino (diretta dalla professoressa Franca Fagioli) una piccola libanese di quasi 3 anni, affetta da una grave forma di leucemia mieloide acuta, refrattaria alle cure ed ai trattamenti praticati nel suo Paese.

Dopo la segnalazione del caso attraverso un corridoio umanitario facente capo alla Federazione delle Chiese Evangeliche è stata rapidamente presa in carico la piccola paziente, che in Libano non avrebbe potuto essere sottoposta ad una procedura di altissima specializzazione in grado di offrirle l’unica opportunità di sopravvivenza: il trapianto di midollo osseo.

“Mi congratulo con l’équipe medica ed il sistema di alta specializzazione sanitaria dell’ospedale Regina Margherita – dichiara l’Assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – che ha portato a compimento questo delicato intervento, reso possibile grazie all’impegno della Regione Piemonte, anche economico. E’ la dimostrazione di come la Sanità piemontese sia più che mai attiva, al di là dell’emergenza Covid”.

Le valutazioni fatte all’arrivo della paziente evidenziavano un quadro di ricaduta di malattia, in severa citopenia con importante discesa dei valori dell’emocromo, che la esponeva a rischi severi, di natura emorragica ed infettivologica, anche per le problematiche pregresse. Il carico terapeutico eseguito nel suo Paese ed alcune funzionalità d’organo con iniziale compromissione non avrebbero permesso una convenzionale chemioterapia intensiva.

Ad un mese di distanza, dopo le prime cure necessarie per stabilizzare il quadro clinico, attraverso la gestione dell’èquipe del Centro Trapianti della dottoressa Elena Vassallo (responsabile Unità Trapianto) e della dottoressa Silvia Scarrone (caposala), si riusciva a sottoporre la piccola a trapianto allogenico di midollo osseo, che, data l’urgenza del caso, veniva donato dal padre. Il decorso post-trapianto è stato complicato da un quadro infettivo severo, che è stato trattato con successo da antibiotici ad ampio spettro.

La paziente è stata appena dimessa dal Centro Trapianti in benessere ed in recupero ematologico e proseguirà i regolari controlli nel Day-Hospital dedicato.

Parallelamente è stato attivato un supporto di rete solidaristico umanitario necessario per le esigenze non sanitarie e per l’esecuzione dell’intero programma, che ha anche reso possibile l’arrivo in Italia della madre e del fratellino, consentendo da oggi il ricongiungimento familiare.

(foto: il Torinese)

 

Ruba all’interno di una azienda, arrestato minorenne

Ruba carte carburante, bancomat aziendali e alcuni attrezzi da lavoro, arrestato dai Carabinieri un quattordicenne per rapina.

In particolare il minore, insieme ad altri complici, è entrato all’interno di una ditta di Nichelino, nell’hinterland torinese. Dopo aver fatto razzia all’interno della ditta, sono stati scoperti da alcuni operai e da uno dei soci proprietari, che hanno tentato di bloccarli, ingaggiando una violenta colluttazione col giovane ragazzo, mentre i complici riuscivano a darsi alla fuga. Il tempestivo intervento dei militari dell’Arma, informati di quanto stava accadendo da una richiesta di aiuto pervenuta al 112, ha consentito di bloccare il giovane.

I carabinieri hanno successivamente recuperato l’intera refurtiva nel corso di un sopralluogo in un parcheggio pubblico adiacente alla ditta saccheggiata. Le indagini hanno consentito di stabilire che il gruppo aveva derubato anche un’altra azienda della zona.

L’arrestato è stato accompagnato al centro di prima accoglienza minori di Torino. Sono in corso indagini per identificare gli altri componenti della banda

Solidali con le forze dell’ordine. Presidio in piazza Castello

Presidio di sensibilizzazione davanti alla Regione Piemonte sabato 24 ottobre prossimo organizzato dal FIPI in segno di solidarietà nei confronti della Polizia di Stato e Forze dell’Ordine

È in programma un presidio di sensibilizzazione davanti alla sede della Regione Piemonte, in piazza Castello 165 a Torino, sabato 24 ottobre prossimo dalle 12 alle 15, in segno di solidarietà nei confronti della Polizia dello Stato e alle Forze dell’Ordine nel loro complesso. A promuoverlo è  stata l’associazione FIPI (Futuro Italiano Partite Iva) e i suoi aderenti, vale a dire l’associazioneTorino a Testa Alta ( impegnata nel rilancio della città e nella sua valorizzazione, a favore di tutti i cittadini ed in tutti i suoi quartieri ). Scopo del presidio è quello di lanciare un grido d’allarme in relazione alla riduzione dell’organico della Polizia di Stato di 20/25 mila poliziotti nel corso di pochi anni. Nei prossimi cinque anni, infatti, è  prevista una diminuzione di 25 mila unità nel numero degli agenti del corpo della Polizia di Stato in tutta Italia, a fronte dell’assunzione di quattromila unità. I commissariati torinesi sono, infatti, già oggi sottodimensionati.

Questo fatto potrebbe provocare il rischio che la città di Torino si possa trovare sguarnita di un numero notevole di unità nell’organico delle sue forze di polizia, in grado di combattere  la criminali e poter garantire la sicurezza alle famiglie e ai cittadini torinesi. All’Associazione FIPI è giunta la vicinanza da parte dei sindacati di Polizia della segreteria Provinciale del SIULP, SAP, COISP e FSPnella promozione di questo presidio.

Mara Martellotta

Scoperti in 16 al bar: chiusura per cinque giorni

Il commissariato San Secondo chiude il locale per 5 giorni

 

Undici giocatori e 2 spettatori, il terreno di gioco: un esercizio commerciale in via Gorizia 56/C.

Quello appena descritto non è lo scenario di una partita tra amici ma quanto appurato ieri sera durante un giro di controlli effettuato dagli agenti del commissariato San Secondo, al fine di verificare l’attuazione delle norme anticovid in relazione al DPCM del 18 ottobre.

Accedendo all’interno del bar, i poliziotti hanno constatato la presenza di 13 persone intente a disputare una partita al gioco del calcetto, e di altre 3 sedute nel dehor. Per non aver disposto l’accesso in modo contingentato al locale e garantito ai clienti la distanza interpersonale di un metro, alla titolare del bar, è stata elevata una sanzione di 400 euro.

Il bar, già destinatario di un provvedimento di chiusura nel dicembre del 2018 ai sensi dell’art.100 del T.U.L.P.S., è stato chiuso per 5 giorni.