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Inseguimento a folle velocità per le vie di Barriera: volevano nascondere la droga

Alla vista della volante, a bordo di un’auto, sono scappati a folle velocità nelle vie del quartiere di Barriera di Milano. Immediatamente gli agenti del Commissariato di zona si sono messi al loro inseguimento, riuscendo a fermarli in corso Palermo
Quando gli operatori  si sono avvicinati al veicolo, a bordo del quale c’erano due cittadini
extracomunitari, e quest’ultimi hanno aperto i finestrini dell’auto, gli agenti hanno subito
capito la motivazione della fuga. La fuoriuscita di quell’inteso odore di marijuana faceva
intendere   che   vi   era   una   quantità   rilevante   di   sostanza   stupefacente   all’interno
dell’abitacolo. Il passeggero tra le gambe stringeva uno zainetto, all’interno del quale
deteneva 38 sacchetti di varie dimensioni contenenti marijuana per un totale di circa
150 grammi.  Quest’ultimo, un cittadino del Gambia di 31 anni con precedenti di Polizia e in atto
la misura del Divieto di Dimora nel comune di Torino, si era dichiarato senza fissa dimora,
ma   gli   operatori   riuscivano,   mediante   la   lettura   di   un   messaggio   sul   cellulare   dello
straniero, riguardante l’allaccio di alcune utenze a suo nome, a risalire al suo domicilio. Cosi, in via Montesoglio, gli operatori scovavano, all’interno del forno, oltre
130 grammi ed altri svariati sacchettini contenenti la stessa sostanza stupefacente trovata all’interno dello zainetto, oltre ad un bilancino di precisione e a un paio di copie delle chiavi dell’alloggio. Entrambi venivano tratti in arresto per detenzione di sostanza stupefacente in concorso, e l’autista del veicolo, un cittadino del Mali di 51 anni, veniva anche denunciato all’Autorità Giudiziaria per resistenza a Pubblico Ufficiale.

Maxi frode alimentare: sequestrate dalla GdF 20 tonnellate di alimenti

Una complessa frode alimentare quella scoperta, nei giorni scorsi, dalla Guardia di Finanza di Torino. Oltre 20 le tonnellate di alimenti che sono state sequestrate; cautelati anche i macchinari e le attrezzature industriali utilizzate per la lavorazione. 24, finora, le persone denunciate
I Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego Torino, coordinati dalla Procura della Repubblica di Torino, Pool Tutela del Consumatore, hanno smantellato l’intera organizzazione criminale la quale importava dall’estero i prodotti destinati al mercato nazionale, prodotti che, una volta giunti in Italia, venivano confezionati con imballi riportanti segni e “claims” mendaci ad Altamura (Bari) dove i Finanzieri della locale Compagnia hanno sequestrato 3 tonnellate di alimenti ed un ingente quantitativo di materiale destinato ad ulteriore confezionamento.
Canada, Cina, Argentina e Egitto, questi i luoghi di provenienza delle Lenticchie, dei Ceci, dei Fagioli e anche delle Arachidi che, senza alcun processo industriale di trasformazione “sostanziale”, venivano poi immessi in commercio con l’indicazione di prodotto italiano e con in più il simbolo del tricolore sugli imballi.
Otre 40.000 le confezioni pre-imballate pronte per l’immissione in commercio sulle quali sono stati apposti i sigilli, in previsione di ulteriori 150.000 unità da confezionarsi per una frode commerciale che, qualora non individuata, avrebbe potuto fruttare oltre un milione di euro.
Fatto ancor più grave è stato individuato dagli investigatori in relazione alla produzione delle Lenticchie; infatti, l’indicazione “Altamura” sugli imballi ha violato anche la tutela specifica per i prodotti disciplinati dall’Indicazione Geografica Tipica che prevede una specifica e rigorosa coltivazione sul territorio pugliese la quale richiede agli operatori del settore di attenersi ad appositi disciplinari che in altre zone del mondo vengono disattesi.
I Finanzieri, dopo aver interrotto la produzione illegale ad Altamura (Bari) ed in due depositi di Rozzano nel milanese, riconducibili a due commercianti del Marocco, sono andati alla ricerca dei prodotti immessi in commercio. Per questo motivo, nei giorni scorsi, i Baschi Verdi del capoluogo piemontese, hanno eseguito una quindicina di perquisizioni a Torino nei quartieri di Porta Palazzo, Barriera Milano e San Salvario dove sono stati sequestrati oltre una tonnellata tra farine e legumi di provenienza estera ma spacciata per “Made in Italy”.
Come detto 24 sono i soggetti denunciati all’Autorità giudiziaria per frode in commercio.Ed è proprio nel quartiere torinese di Porta Palazzo che sono nate le indagini che hanno permesso di smantellare l’intera organizzazione truffaldina, in occasione di un sequestro all’interno di una macelleria gestita da tre imprenditori di etnia marocchina.
Il tema della protezione delle produzioni italiane di qualità è strettamente correlato a quello della lotta alla contraffazione, tanto che si potrebbe dire che la più autentica ed efficace difesa dei prodotti “Made in Italy” è proprio costituita dall’innalzamento del livello di protezione contro la contraffazione dei marchi e delle denominazioni d’origine protette.
La complessa operazione rientra nel quadro delle attività svolte, in via esclusiva, dalla Guardia di Finanza quale Polizia Economico Finanziaria a tutela della concorrenza e del mercato posta ad argine delle frodi in commercio e a tutela dell’Italianità dei prodotti.
 

Truffa online: l’Iphone X non esisteva

I carabinieri della stazione di Strambino hanno denunciato due persone, un 33enne, originario di Montalto Dora, ed una 29enne, originaria di Podenzano, entrambi pregiudicati e disoccupati. La vicenda è stata originata da una truffa effettuata dai giovani che, dopo aver ricaricato in una tabaccheria a Strambino una carta prepagata riuscivano a dileguarsi senza corrispondere nulla. I successivi approfondimenti effettuati dai militari della locale stazione, attraverso il ricorso a telecamere di sorveglianza e riscontri di investigazione, consentivano di individuare il duo, senza fissa dimora peraltro, in un bed and breakfast nel Canavese. I due, infatti, erano soliti spostarsi e soggiornare, per brevissimi periodi, in strutture ricettive nel torinese. Immediata era la perquisizione, delegata dalla Procura di Ivrea, che consentiva il rinvenimento di quattro carte prepagate, frutto di numerose ricariche, per un importo di circa cinquemila euro. La tecnica era sempre la stessa e le numerose vittime truffate, erano state tutte ‘abbagliate’ dal sogno di raggiungere uno smartphone (iphone X) di ultima generazione. Di qui il sequestro delle carte prepagate e la denuncia a piede libero alla procura eporediese dei cyber truffatori. Le indagini proseguono per valutare se vi siano altri comportamenti illeciti riconducibili alla coppia.

Sorpreso con dieci chili di hashish nel bagagliaio

Era alla guida della sua autovettura in via Canelli a Torino quando gli agenti del Commissariato “Mirafiori”, in servizio di prevenzione e controllo del territorio, hanno notato che l’uomo, dallo specchietto retrovisore, monitorava “troppo” gli spostamenti della volante. I poliziotti, insospettiti, lo hanno immediatamente fermato per un controllo. L’autista del veicolo, un italiano di 42 anni con precedenti di Polizia, deteneva all’interno del cofano dell’auto, in una sacca della spesa, 10 chili di panetti di hashish, oltre ad un coltello da cucina. Akira, cane poliziotto, intervenuto successivamente sul posto ha fiutato altri grammi della stessa sostanza stupefacente ben occultati sotto il sedile del veicolo all’interno di un pacchetto di sigarette.  La perquisizione domiciliare ha invece consentito di rinvenire, all’interno della cantina, una carabina a gas non denunciata. L’arma veniva posta sotto sequestro e il quarantaduenne denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino sia per la detenzione del coltello che per la mancata denuncia dell’arma agli Organi preposti, nonché tratto in arresto per la detenzione dello stupefacente.

Chiusura notturna del sottopasso ferroviario di Trofarello

La sicurezza della stazione di Trofarello è all’attenzione particolare della Polfer sin da quando sono stati registrati nelle scorse settimane i primi atti vandalici, verosimilmente compiuti in orario notturno. Accanto alle indagini tuttora in atto volte all’identificazione degli autori, negli scorsi giorni la Polfer, che agisce in sinergia con il comando carabinieri del posto, ha operato numerosi sopraluoghi nello scalo e nelle sue pertinenze per verificarne eventuali punti di vulnerabilità. Nel sottopasso che conduce al parcheggio e ad area verde aperta a lato dello scalo liberamente fruibile anche da persone non interessate all’esercizio ferroviario, è stata individuata una facile via di accesso da parte di abusivi durante le ore notturne, quando i varchi del piazzale sono chiusi. Il Compartimento Polizia Ferroviaria ha pertanto chiesto di verificarne l’interdizione a RFI, che si è immediatamente attivata, assicurando entro i tempi tecnici stimati in qualche settimana la posa di una saracinesca per la chiusura notturna e implementazione della videosorveglianza, migliorando così la sicurezza dello scalo e della circolazione ferroviaria che prosegue nelle ore notturne ininterrottamente per i treni merci.
 
 

Sessantenne aggredisce uomo a coltellate e con un sbarra di ferro

I Carabinieri della Compagnia di Fossano hanno arrestato un sessantenne di Salmour con l’accusa di lesioni personali gravissime
I fatti si sono svolti all’interno di un’officina meccanica in Salmour, nel pomeriggio dello scorso 8 maggio. L’uomo, al culmine di una discussione scaturita per futili motivi, ha inferto una coltellata ad un cittadino rumeno, ferendolo al collo, ed ha poi tentato di colpirlo con una barra in ferro, non riuscendovi in quanto bloccato dalle altre persone presenti. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Fossano, avvisati dell’accaduto, si sono immediatamente recati sul posto ed attraverso le testimonianze dei presenti, acquisite a caldo, hanno ricostruito la dinamica dell’aggressione. La vittima è stata elitrasportata presso l’ospedale di Cuneo; ha riportato lesioni gravissime ma fortunatamente non versa in pericolo di vita.   L’aggressore, reperito all’interno della propria abitazione, distante solo pochi metri dal luogo in cui si sono svolti i fatti, è stato arrestato e condotto nella Casa Circondariale di Cuneo, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cuneo. Il coltello e la barra in ferro utilizzati per l’aggressione sono stati sottoposti a sequestro

Crisi epilettica sul treno: intervento di soccorso della Polfer

In concomitanza con il Salone Internazionale del Libro al Lingotto di Torino, i servizi compartimentali della Polizia Ferroviaria sono stati rinforzati su tutte le direttrici che portano al Salone, sia nelle stazioni che a bordo treno con la Polfer di Orbassano che vigila sulla stazione di Lingotto ove è stata aperta la nuova passerella di accesso all’Oval, controllando l’afflusso dei viaggiatori, provvedendo ad azioni di bonifica in ambito ferroviario e, all’occorrenza, fornendo supporto e sostegno  con veri interventi di prossimità per quanti si trovino in difficoltà, con servizi di vigilanza e controllo flusso viaggiatori diretti al padiglione fieristico, sia nell’atrio stazione che all’imbocco del passante del binario 9.

La prima giornata dell’evento ha fatto registrare due interventi di soccorso della Polfer nella stazione di Lingotto, il primo alle 11,30, sul treno Savona – Torino PN, un giovane ventiduenne, colto da crisi epilettica a bordo treno poco prima dello scalo. E’ stato immediato l’intervento degli agenti della Polfer, allertata dal Capotreno, che hanno messo in sicurezza del giovane. Il secondo intervento poco prima le 15,00 un passeggero di 29 anni proveniente dalla Liguria, colto da malore sempre per crisi epilettica, rovinava a terra perdendo i sensi sulla banchina di stazione. La pattuglia Polfer accorreva prestando i primi soccorsi in attesa del personale medico immediatamente allertato insieme a FS. L’uomo veniva  poi trasportato in ospedale per ulteriori accertamenti medici.

 
 
 
 

Picchia la fidanzata. La polizia la soccorre e trova la cocaina in casa

Ieri notte gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti in via Chiesa della Salute per la segnalazione di una lite in famiglia. Giunti sul posto i poliziotti hanno visto sul pianerottolo dell’appartamento una donna a terra e un uomo che alla vista degli agenti ha gettato all’interno dell’appartamento il suo zaino, chiudendo velocemente la porta d’ingresso dell’abitazione alle sue spalle. Ha cercando inoltre di allontanare dal pianerottolo i poliziotti dirigendoli verso la scalinata fornendo i suoi documenti e indicando di scendere in strada per spiegare l’accaduto. Gli operatori, insospettiti dal comportamento dell’uomo, un cittadino nigeriano di 26 anni, hanno fatto ingresso in casa e verificato il contenuto dello zaino: al suo interno c’erano 8 involucri di cocaina, un bilancino di precisione e un manganello telescopico. Invece, all’interno di un giubbotto riposto in camera da letto, i poliziotti hanno rinvenuto altri 11 sacchetti in cellofan contenenti cocaina ed eroina e 2 telefoni cellulari. Successivamente, gli agenti hanno appurato che nel corso della lite il ventiseienne aveva colpito la sua fidanzata ferendola al volto, per questo motivo è stato anche denunciato alla Procura di Torino per lesioni oltre all’arresto per spaccio di stupefacenti.

Segnaletica ferroviaria vandalizzata sulla Torino-Genova

Giovedì veniva segnalato al Compartimento Polizia Ferroviaria Piemonte e Valle d’Aosta il danneggiamento rilevato nel pomeriggio da tecnici FS a segnaletica aerea posta lungo la linea ferroviaria Torino-Genova, per cui veniva inviato immediato intervento del personale del Settore Operativo Polfer di Torino Porta Nuova, competente per giurisdizione. All’immediata ricognizione effettuata dagli agenti nella stazione di Trofarello e lungo linea, terminata verso le ore 2successive, seguiva nella prima mattinata di venerdì 10 maggio, con il favore della luce, il sopralluogo tecnico effettuato dalla Squadra di polizia giudiziaria compartimentale con personale specializzato, unitamente a tecnici Ferrovie dello Stato. Venivano rilevati quattro cartelli in plastica della segnaletica aerea danneggiati, posti lungo la linea ferroviaria, all’altezza del binario laterale, a 300 metri di distanza dalla Stazione di Trofarello, in area aperta e isolata.

Per esigenze di Rfela rimozione della segnaletica e il completamento del sopralluogo è avvenuto la scorsa notte, al fine di non interferire con la circolazione ferroviaria.

Attive le indagini della Polizia Giudiziaria della Polfer, in corso anche con il contribuito tecnico del Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica. Verosimilmente trattasi di gesto isolato, che non ha comunque causato interferenze all’esercizio ferroviario. Approfondimenti in corso anche per stabilire la data dell’evento, per cui Polfer sta sentendo i tecnici  FS che hanno operato nelle precedenti settimane. Intanto, proseguono i servizi avviati da Polfer sin dalla vigilia di Pasqua nelle Stazioni di Moncalieri, Carmagnola e Trofarello, oggetto quest’ultima dei noti recenti atti vandalici. Dopo gli interventi nei pomeriggi e sere di lunedì, martedì e giovedì, solo nella decorsa serata gli agenti Polfer sono stati nuovamente nella  Stazione di Trofarello, identificando a campione 38 persone di cui 5 stranieri, 18 minori e 9 persone già gravate da precedenti penali oggetto di accertamenti più approfonditi, rilevando nel complesso un contesto tranquillo fino alla chiusura notturna dello scalo.

 
 
 
 

San Salvario: alimenti in cattivo stato di conservazione in Corso Marconi e via Galliari

Nel pomeriggio di giovedì 9 maggio, nell’ambito dei servizi di presidio disposti dal Questore di Torino in diverse aree della città, è stato effettuato un controllo del territorio nel quartiere San Salvario da personale del Commissariato Barriera Nizza, coadiuvato da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e dagli agenti del Comando San Salvario della Polizia Municipale. Nel corso dell’attività sono stati arrestati in concorso due cittadini stranieri un diciannovenne senegalese e un ventunenne maliano. I due sono stati visti dal personale operante cedere sostanza stupefacente ad un acquirente. Durante il servizio sono stati controllati 4 esercizi commerciali. In un laboratorio di gastronomia di corso Marconi gli agenti hanno trovato in un congelatore diversi prodotti, di origine animale e non, in cattivo stato di conservazione. La titolare dell’esercizio è stata anche indagata per frode in commercio in quanto nel menu non venivano indicati come congelati alcuni prodotti trovati nei congelatori. I poliziotti hanno sequestrato penalmente più di 21 chili di prodotti alimentari. Da ulteriori controlli, è emerso che nel laboratorio lavorava un cittadino straniero irregolare sul territorio nazionale. Anche per quest’ultima violazione, la donna è stata denunciata in stato di libertà. In un esercizio di via Galliari, i poliziotti hanno denunciato in a piede libero il titolare per frode in commercio e la cattiva conservazione del cibo per le stesse violazioni riscontrate nell’esercizio di corso Marconi. In questo caso, però, i poliziotti hanno sottoposto a sequestro penale 94 chili di sostanze alimentari di vario genere. La Polizia Municipale ha complessivamente sanzionato i due locali per oltre 14300 euro, alla luce di diverse violazioni riscontrate: oltre 10100 euro nel caso del laboratorio gastronomico di corso Marconi e 3800 euro in quello di via Galliari. Altre sanzioni sono state emesse a carico di 4 minimarket per comportamenti illeciti in merito alla vendita di alcolici. Nel corso dell’attività sono stati anche controllati due bar ubicati in via Nizza e via Principe Tommaso. Complessivamente, nel corso dell’intera attività, sono state identificate 37 persone.