CRONACA- Pagina 1062

Stalker danneggia casa e auto dell'ex compagna

Sentirsi braccati da chi ti perseguita. E’ quello che è successo a Carla (nome di fantasia) che ha deciso di rivolgersi alla Questura di Torino – Ufficio Minori e Vittime vulnerabili – per segnalare un caso di stalking che le aveva tolto il sonno e ingenerato un stato di ansia, timore e il cambiamento delle abitudini di vita. Lei, donna quarantenne, separata legalmente, dopo aver vissuto una relazione sentimentale con Giuseppe (nome di fantasia,) durata circa un anno e mezzo, ha deciso di lasciarlo. Lui, però, non ne vuole sapere di terminare quella relazione. Nonostante la ferma e chiara determinazione della donna, espressa inequivocabilmente, l’uomo inizia a diventare assillante con messaggi e telefonate, chiedendo insistentemente il recupero del rapporto sentimentale, manifestando morbosa gelosia. La volontà di recuperare ad ogni costo il rapporto si tramuta in rancore, astio e voglia di vendetta. L’uomo inizia a perseguitare Carla, sino ad introdursi furtivamente in casa sua, mettendola completamente a soqquadro, arrivando addirittura a tagliare a pezzetti i suoi abiti. Carla inizia ad avere attacchi di panico e non sa cosa fare perché ha paura. Alcuni amici le consigliano di rivolgersi alla Polizia di Stato, andando in Questura, dove un apposito ufficio si occupa di fornire assistenza alle vittime di questo tipo di reati. Qui racconta la sua storia e decide di fare istanza di ammonimento al Questore per gli atti persecutori subiti da Giuseppe, in alternativa alla querela. Gli agenti di polizia le indicano un centro antiviolenza cui rivolgersi per un sostegno psicologico e legale. Inizia l’attività della “rete istituzionale”: la Divisione Polizia Anticrimine coinvolge il Commissariato di Polizia di Stato San Paolo, dove sono in corso indagini per alcuni episodi di danneggiamento ai danni dell’autovettura di Carla. In quei giorni, intanto, Giuseppe viene ammonito formalmente dal Questore di Torino che lo invita ad astenersi da qualsiasi atteggiamento molesto o minaccioso nei confronti di Carla, dei prossimi congiunti e delle persone legate a lei affettivamente. Intanto, le indagini relative ai danneggiamenti della vettura della vittima hanno una svolta: Giuseppe viene immortalato nell’atto di compiere il reato da una telecamera di servizio. La Procura di Torino, visti i gravi indizi di colpevolezza e la gravità degli atti persecutori, essendo il soggetto già ammonito dall’Autorità di Pubblica Sicurezza, emette nei confronti dello stalker la misura cautelare del divieto di avvicinamento e comunicazione con qualsiasi mezzo alla persona offesa.
 
 

Scippatore sedicenne fermato dalla polizia municipale

Agenti del Reparto Operativo Speciali della Polizia Municipale hanno fermato oggi un 16enne di nazionalità marocchina che, insieme ad atri due soggetti che si sono dati alla fuga, ha strappato una collana d’oro con fede all’interno, ad un ragazzo 17enne di Ferrara, in gita scolastica a Torino. Il ragazzo derubato si trovava nel dehor esterno di un fast food di piazza Castello. Gli Agenti in abiti borghesi, che erano poco distante, vicino a piazza Carignano hanno notato lo scompiglio e si sono immediatamente messi a inseguire i ladri. Il fermato è stato dapprima accompagnato presso il Comando di via Bologna, poi indagato in stato di libertà, dopo aver informato il Tribunale dei Minorenni, e affidato nuovamente alla responsabile della Comunità dove è ospite. La refurtiva è stata recuperata e le immagini delle telecamere di sicurezza sono state acquisite per le ricerche dei complici.

Contratti agricoli stipulati con i defunti per ottenere contributi

Quando si imbatteva in un terreno agricolo apparentemente abbandonato, la prassi era sempre la stessa: si recava all’Agenzia delle Entrate e lo registrava a suo nome in qualità di locatario. Il vantaggio? Ottenere in tal modo i contributi agricoli erogati dalla Regione. C’era però un particolare, i legittimi proprietari non ne sapevano nulla.

Questo è quello che ha scoperto la Guardia di Finanza di Torino nel corso di un’indagine nei confronti di un imprenditore di Lanzo Torinese (TO). I Finanzieri della Tenenza di Lanzo Torinese che hanno condotto le indagini, hanno ascoltato una trentina di proprietari terrieri nei comuni di Lanzo Torinese e comuni limitrofi. Dai primi riscontri è emerso fin da subito che la quasi totalità dei soggetti coinvolti era totalmente all’oscuro che i loro appezzamenti,sui cui gravava tra l’altro una richiesta di contributo pubblico, risultassero dati in locazione al fantasioso agricoltore.   “L’operazione” ideata dal maldestro concittadino, infatti, permetteva, mediante la registrazione del contratto, di ottenere i contributi agricoli che l’A.R.P.E.A., l’agenzia regionale per i fondi all’agricoltura, eroga a vantaggio dei produttori agricoli. La vicenda ha assunto toni ancora più spiacevoli quando i Finanzieri hanno accertato che alcuni dei contratti agricoli erano stati stipulati con persone oramai defunte da anni, destando l’incredulità e l’indignazione dei parenti delle persone decedute. La posizione del quarantenne è ora al vaglio della Procura Regionale della Corte dei Conti; la finalità è il recupero del maltolto alla comunità.

Litiga con la fidanzata e la polizia scopre che detiene droga

Un cittadino italiano di trentacinque anni è stato arrestato da personale della Squadra Volante per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’intervento di polizia è scaturito da una segnalazione giunta al 112, dopo le 4 del mattino, relativo ad un litigio in strada fra fidanzati, piuttosto acceso. All’arrivo della pattuglia, l’alterco fra i due era già finito, ma gli operatori non poteva non notare un forte odore di stupefacente provenire dall’uomo. La perquisizione personale effettuata su di lui, un cittadino italiano di 35 anni, portava al rinvenimento di alcune dosi di hashish, marijuana, cocaina per circa 2,2 grammi. Gli agenti provvedevano anche alla perquisizione domiciliare del suo alloggio, rinvenendo altri 50 grammi di hashish e marijuana, custodita in contenitori cilindrici in vetro nonché la somma di denaro contante di 2570 € e 1 bilancino elettronico di precisione.   L’uomo, con precedenti per reati simili ed anche di altri natura, è stato arrestato.
 

LA DIFESA AL 32° SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO

La Difesa partecipa con un proprio stand alla 32^ edizione del Salone del Libro, presso il Lingotto Fiere a Torino, per promuovere e per pubblicizzare i prodotti e le iniziative editoriali delle Forze Armate e dell’Arma dei Carabinieri

Il tema dell’edizione di quest’anno del Salone internazionale del Libro è “Il gioco del Mondo” che ben si collega al costante impegno delle Forze Armate alle missioni internazionali per garantire non solo la sicurezza della collettività nazionale, ma anche un futuro stabile e prospero alle giovani generazioni.

Il 10 maggio alle ore 17:30, nella Sala Bronzo del Lingotto, verrà presentato il libro “NATO-ITALIA:1949-2019”, in concomitanza con la ricorrenza del 70° anniversario dalla costituzione dell’Alleanza Atlantica. Saranno presenti gli autori, l’Ambasciatore Alessandro Minuto Rizzo e Matteo Bressan. A seguire verrà premiato il vincitore del concorso fotografico “UNO SCATTO IN AVANTI: LE DONNE NELLA DIFESA” per valorizzare il lavoro svolto dalle donne della Difesa a 20 anni dalla loro entrata nelle Forze Armate.

Dal 9 al 13 maggio le proposte editoriali “con le stellette” che verranno presentate presso lo stand della Difesa comprendono diversi prodotti editoriali dalla storia all’attualità.  In particolare:

·         Giovedì 9 maggio la Marina Militare, alle ore 12:30, presenterà “Aviazione Navale nella Grande Guerra” e “Aquile della Regia Marina”, poi l’Aeronautica Militare, alle 15:00, i “100 ANNI Gruppi 20” e, infine, alle 17:30, l’Esercito Italiano “Armando DIAZ Duca della Vittoria”, “Bollettino Archivio Storico 2018” e “Atti del Primo Convegno Nazionale di Storia Militare”;

·         Venerdì 10 maggio, alle ore 10:30, i Carabinieri presentano “Detective dell’Arte”;

·         Sabato 11 maggio, alle ore 10:30, l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore delle Difesa presenta “Atti del Congresso di studi storici internazionale dal titolo 1918: La Vittoria e il Sacrificio” “Dalla Battaglia di Arresto alla Vittoria” e, alle ore 12:30, “I Balcani Occidentali al bivio – La NATO, KFOR e il ruolo dell’Italia”, alle ore 15:00 l’Esercito presenta la “Rivista Militare”, per terminare alle ore 17:30 con l’Aeronautica con “Una storia di d’eccellenza, l’addestramento al volo dei piloti dell’Aeronautica Militare” e “Voglia di volare”;

·         Domenica 12 maggio, alle ore 10:30 l’Ufficio Storico di SMD presenta “Missione in Siberia” e “A Scuola sul Mare” e, alle ore 15:00, termina la Marina Militare con “Uomini oltre – COMSUBIN” e “Basi navali e aeree e della Regia Marina nella 1^ Guerra Mondiale”;

·         Lunedì 13 maggio, alle ore 10:30 lo Stato Maggiore Difesa presenta “Uomini contro bombe”, poi alle 12:30 i Carabinieri con “1948-2018 – I Carabinieri negli anni della Costituzione”, a seguire, alle ore 15:00, la Marina presenta “Per Venezia non si passa” e, alle 17:30, l’Esercito conclude con la presentazione “Rapporto Esercito 2018”.  

In questa edizione le Forze Armate parteciperanno per la prima volta anche alla 16^ edizione del Salone Off con l’apertura al pubblico (il 9 e 10 maggio, dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 20) dello storico palazzo dell’Arsenale, sede della Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino, dove gli ospiti potranno partecipare alle visite guidate, vedere una mostra dei mezzi ed equipaggiamenti militari ed una esposizione di editoria militare. Il 9 maggio alle ore 19:30, ci sarà la presentazione del libro “I Balcani occidentali al bivio” e, il 9 e 10 maggio alle ore 20:30, si conclude con il concerto/carosello della Fanfara della Brigata Alpina “Taurinense”.

Il carabiniere ‘Detective dell’arte’

Il generale dei carabinieri Roberto Ricciardi presenta, insieme al giornalista Andrea Peggio, venerdì 10 maggio, alle ore 10.30, nello stand Difesa del Salone del Libro di Torino, il suo libro ‘Detective dell’arte’ edito per i tipi di Rizzoli, nel quale racconta la sua esperienza nel Comando tutela patrimonio culturale, ad un livello di eccellenza che tutto il mondo invidia all’Italia. In mezzo secolo i ‘segugi’ dell’Arma hanno salvato centinaia di migliaia di beni, dal piccolo crocifisso di una chiesa di paese, ai buccheri e cocci saccheggiati dai tombaroli nelle necropoli, ai capolavori rubati in chiese, edifici pubblici, abitazioni private.

Ricatto sessuale, minacce e percosse nei confronti di un disabile

Una vicenda inquietante iniziata all’inizio di quest’anno che ha visto come malcapitato protagonista un cittadino italiano di origine nordafricane, invalido all’85% e residente da tempo a Vercelli. L’indagine condotta dagli investigatori della Squadra Mobile ha permesso di porre fine ad una vicenda di inaudita violenza iniziata nel gennaio scorso

I primi accertamenti investigativi nascono dalla denuncia della vittima (classe 1962) che era stato oggetto di intimidazioni da parte di due soggetti di origini magrebine (entrambi classe 1998) i quali ricattando l’uomo sotto la minaccia di rivelare particolari intimi della sua vita lo avevano percosso, derubato ed accompagnato coattivamente a prelevare la somma di 1000 euro da uno sportello bancomat per farsela consegnare. In questa occasione il malcapitato era riuscito a fuggire e rifugiarsi in Questura. Immediatamente quindi erano state avviate le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Vercelli che avevano permesso di risalire ai responsabili (trovati in possesso nelle loro abitazioni di alcuni oggetti sottratti al cittadino invalido) e di fare scattare per loro la misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti della vittima. Proprio tali fatti hanno scatenato negli indagati dei propositi di vendetta che sono poi scaturiti nell’elaborazione di un piano “diabolico” per punire l’uomo reo di averli denunciati alle forze di Polizia. I malviventi, con la complicità di   altri due connazionali, hanno quindi “reclutato” sotto gravissime minacce due conoscenti minorenni e le hanno costrette ad adescare l’invalido sotto la promessa dell’organizzazione di un festino a base di alcool e droga. La vittima, come detto affetto da gravi patologie e fragile psicologicamente, ha quindi fatto entrare nella propria abitazione le due donne unitamente ad uno dei soggetti già precedentemente denunciati. A quel punto mentre quest’ultimo era in bagno, il ragazzo nordafricano, già gravato dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento, ha sciolto nel cocktail del padrone di casa delle potenti gocce di sonnifero ed ha aspettato che questo facesse effetto. Una volta messa fuori gioco la vittima, nell’abitazione è sopraggiunto un altro soggetto nordafricano (classe 1989 e pluripregiudicato per rapine violente) che unitamente al complice ha picchiato brutalmente il cittadino italiano cercando di scoprire l’eventuale ubicazione di una cassaforte per poi prelevare elettrodomestici, monili in oro ed altri oggetti presenti in casa. I criminali si sono poi impossessati dell’auto della vittima per trasportare la refurtiva in un luogo sicuro. Non paghi di quanto commesso, i rei hanno ben pensato di spogliare l’uomo e fotografarlo nudo oltre a video riprenderlo mentre in evidenti condizioni di alterazione tentava di compiere atti sessuali con una delle minorenni presenti in casa (che si è prestata a tale piano sotto costrizione fisica e psicologica.) Gli uomini della Squadra Mobile hanno ritrovato l’uomo in casa semi svenuto (due giorni dopo i fatti) ed hanno dovuto sfondare la porta per poterlo soccorrere. Immediatamente trasportato in ospedale l’invalido è stato successivamente dimesso con 15 giorni di prognosi per le lesioni subite. Le investigazioni coordinate dalla Procura della Repubblica hanno fatto sì che venissero ricostruiti i fatti, nonostante i gravissimi comportamenti intimidatori messi in atto dagli indagati nei confronti delle ragazze minorenni. La vendetta non era però terminata. I ragazzi di origine nordafricana, infatti, dopo un breve periodo di pausa, ricominciavano a ricattare la vittima minacciandolo di pubblicare il video (già caricato sulla piattaforma You Tube) e le foto compromettenti di cui erano in possesso, se non avessero ricevuto cospicue somme di contanti. Si è dunque deciso di concerto con il Pubblico Ministero titolare delle indagini di approntare un apposito servizio che permettesse di cogliere in flagranza gli estorsori. Gli operatori della terza sezione della Squadra Mobile, con la collaborazione della Polizia Scientifica, sono riusciti ad arrestare due soggetti (uno è colui il quale aveva materialmente narcotizzato la vittima mentre l’altro era giunto appositamente da Rimini per mettere in atto l’estorsione) che avevano appena ricevuto la somma di 500 euro in cambio della consegna di una chiavetta usb (contenente i video e le foto compromettenti). Gli arrestati sorpresi con addosso due orologi precedentemente rubati alla vittima in occasione della rapina patita nel proprio domicilio avevano deciso di “truffare” l’uomo consegnandogli una chiavetta contenente immagini estranee per potere proseguire nel proposito estorsivo. I gravi indizi raccolti successivamente e la ricostruzione dei ruoli precisi svolti dai singoli indagati (“il mandante/ideatore”, l’”adescatore”, il “picchiatore” e il “ricattatore”) hanno fatto sì che su richiesta della Procura della Repubblica, il Giudice per le Indagini Preliminari emettesse due ordinanze di custodie cautelare in carcere per i complici del piano e due aggravamenti della misura del divieto di avvicinamento nei confronti del malcapitato protagonista di questa torbida vicenda. I provvedimenti sono stati prontamente eseguiti ed i quattro indagati, in seguito alle udienze di convalida ed agli interrogatori, sono ristretti in Carcere. Uno dei quattro (il “mandante”) è stato rintracciato a Bolzano, probabilmente mentre tentava di fuggire dal territorio nazionale.
 

Circolazione stradale: 1600 infrazioni in 15 giorni rilevate dalla polizia

In occasione delle recenti festività, la Polizia Stradale di Torino ha incrementato il proprio impegno per ridurre l’incidentalità sulle strade e rendere più incisiva l’azione di prevenzione e contrasto dei comportamenti di guida più pericolosi

Nel periodo dai 19 aprile al 5 maggio 2019, la Sezione Polizia Stradale di Torino ha impiegato nel territorio della Città Metropolitana 492 pattuglie. Sono stati rilevati 59 incidenti stradali, di cui 21 con lesioni ma nessuno con conseguente mortali. Le pattuglie hanno accertato in totale 1.622 infrazioni alle norme sulla circolazione stradale, di cui 434 per superamento dei limiti di velocità, 83 per mancato uso delle cinture di sicurezza e sistemi di ritenuta per bambini, 61 per uso improprio di cellulari e smartphone. Sono stati sottoposti a controllo con etilometro 263 conducenti, dei quali 47 sono risultati in stato di ebbrezza alcolica; altri 2 conducenti sottoposti a controllo sono risultati in alterazione psicofisica per l’assunzione di stupefacenti. Nel periodo in esame sono state ritirate 70 patenti di guida e 100 carte di circolazione. Le infrazioni accertate prevedono nel totale la decurtazione di 2.936 punti patente. In Italia molti sono ancora gli incidenti stradali provocati da conducenti in stato psicofisico alterato da alcool e/o droga, per il mancato rispetto dei limiti di velocità e dal sempre crescente fenomeno della “cd distrazione” per l’utilizzo non corretto di supporti informatici durante la guida, tra cui cellulari, smartphone e tablet.
 

"Farmacia" illegale di viagra on line

Una sorta   di  vetrina virtuale dove pubblicizzare e vendere farmaci, in particolare i cosiddetti stimolatori per prestazioni sessuali, quella scoperta nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Torino

 

Dopo una serie di accertamenti, i Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego del capoluogo hanno individuato in un sessantenne pensionato torinese il fornitore di Viagra, Viagra, Rosa, destinato ad un pubblico femminile e Kamagra, tutti prodotti importati illecitamente dal Kenya e venduti fino a 50 euro a compressa a decine di clienti in tutta Italia. Nel corso delle perquisizioni a casa dell’uomo sono state rinvenute centinaia di compresse pronte per essere spedite, nonché tutta la documentazione relativa alle precedenti vendite con l’indicazione dei clienti i quali, nei prossimi giorni, saranno sentiti dalla Guardia di Finanza, atteso che, per l’approvvigionamento lecito di questa tipologia di prodotti, è necessaria una prescrizione sotto stretto controllo medico. I farmaci importati illegalmente dal continente Africano e di conseguenza non sottoposti a controlli medici, sono stati cautelati. È bene ricordare che le interazioni del sildenafil, principio attivo conosciuto soprattutto col nome commerciale di Viagra, può innescare, come tutti i farmaci, reazioni allergiche di varia entità e scatenare una lunga serie di effetti indesiderati; nella maggior parte di casi sono di breve intensità e durata, ma non mancano importanti controindicazioni. L’uomo ora dovrà rispondere all‘Autorità Giudiziaria di frode in commercio, esercizio abusivo della professione medica/farmacista, vendita abusiva di farmaci e contrabbando. Rischia sino a 5 anni di reclusione.

Servizio di controllo antidroga nelle stazioni di Porta Nuova e Porta Susa

Il 10 dicembre scorso personale del Compartimento Polfer di Torino, durante specifici servizi antidroga disposti all’interno delle stazioni di Torino Porta Nuova e Porta Susa, nonché a bordo dei treni sulle tratte maggiormente a rischio per tale fenomeno delittuoso, individuava presso la stazione Torino Porta Nuova, tre cittadini nigeriani provenienti dalla Francia che, alla discesa dal treno, avvedendosi della presenza di personale Polfer impegnato nello specifico servizio, cercavano di dileguarsi tra i viaggiatori; tale gesto attirava l’attenzione degli operanti che prontamente fermavano i soggetti, sottoponendoli ad accurati controlli. In tale circostanza, nello zaino di uno dei fermati il Personale del Settore Operativo di Porta Nuova rinveniva e sequestrava 52 ovuli di eroina, mentre gli altri due stranieri sul momento risultavano negativi al controllo. Tuttavia supponendo che, per eludere i controlli, i soggetti fermati potessero aver ingerito degli ovuli contenenti sostanza stupefacente, gli Agenti congiuntamente alla Squadra di Polizia Giudiziaria, li sottoponevano ad ulteriore accertamento medico-sanitario, il cui esito permetteva di riscontrare per tutti e tre i suddetti, l’ingestione di oltre 200 ovuli, per complessivi 2,5 Kg di eroina. Tutti i fermati venivano, pertanto, tratti in arresto per il reato di importazione illegale di droga e ristretti presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”. L’8 aprile, al termine dell’iter processuale, il Tribunale di Torino ha pronunciato sentenza di condanna a carico dei tre nigeriani, condannandoli ad anni 2 e 8 mesi di reclusione e alla multa di 12.000,00 Euro.