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Interruzioni della circolazione ferroviaria

Su ordinanza della Prefettura di Cuneo, dalle 8 alle 11 di domenica 19 maggio, sarà sospesa la circolazione ferroviaria tra Mondovì, Savigliano e Cuneo. Interessate le linee Torino – Savona e Torino – Cuneo, Fossano – San Giuseppe, Fossano – Cuneo – Limone e SFM 7 Torino Stura – Fossano.   Il provvedimento è necessario per consentire il disinnesco e la rimozione di un ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale, rinvenuto nel territorio del comune di Fossano, nelle vicinanze della stazione ferroviaria. Alcuni treni regionali saranno sostituiti con bus o modificheranno il loro percorso. Il dettaglio delle modifiche è consultabile nella locandina allegata. Fossano sarà raggiungibile con servizio bus che effettuerà fermata in Via Torino 35. L’orario previsto per il termine delle attività potrà essere anticipato o posticipato in base all’effettivo completamento delle operazioni programmate.
 

Scarafaggi e cibi in cattivo stato di conservazione nel laboratorio gastronomico

Nell’ambito dei servizi di presidio disposti dal Questore di Torino, è stato effettuato un controllo del territorio nel quartiere San Salvario da personale del Commissariato Barriera Nizza, coadiuvato da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, da agenti del Comando San Salvario della Polizia Municipale, da personale dell’ASLTO1 e dell’Ispettorato del Lavoro.
Durante il servizio sono stati controllati 4 esercizi commerciali. In un laboratorio di gastronomia di via Belfiore, gli agenti hanno riscontrato la presenza di blatte vive e morte nel locale cucina. I poliziotti hanno anche trovato una quindicina di chili di prodotti di origine animale in cattivo stato di conservazione. Gli agenti hanno, quindi, proceduto al sequestro penale dell’attività poiché la presenza delle blatte contaminava tutti i prodotti presenti con il rischio di danni alla salute umana. La titolare dell’esercizio, una cittadina senegalese, è stata denunciata in stato di libertà per la cattiva conservazione del cibo. L’esercizio, inoltre, è stato sanzionato per oltre 26000 a causa delle carenze igieniche riscontrate dall’Asl e delle violazioni amministrative accertate dalla Polizia Municipale.
In via Goito, invece, in un ristorante gestito da un cittadino cinese, la Polizia di Stato ha sequestrato più di 66 chili di prodotti di origine animale e non. Il titolare è stato denunciato per la cattiva conservazione del cibo e per frode in commercio. Gli agenti, infatti, hanno trovato numerosi prodotti congelati che nel menu non venivano indicati come surgelati. L’esercente è stato sanzionato dalla Polizia Municipale, dall’A.S.L. e dall’Ispettorato del Lavoro per quasi 30000 euro per diverse violazioni. Altri 4 minimarket ubicati nel quartiere sono stati sanzionati per oltre 9400 euro dalla Polizia Municipale per diverse violazioni. Nel corso dell’attività, sono stati anche controllati due bar ubicati in Piazza Bengasi e in via Genova. In quest’ultimo esercizio, un cittadino albanese di 34 anni è stato denunciato per minacce, violenza privata e percosse nei confronti dell’ex moglie. Complessivamente, nel corso dell’intera attività, sono state identificate 43 persone.
 

Carne scaduta: 190 chili scoperti nel circolo privato

Agenti del Reparto di Polizia Commerciale e dell’Ufficio di collegamento dei Comandi Territoriali della Polizia Municipale, a seguito di un esposto dove lamentata la presenza di rumori, odori nauseabondi e abusivismo edile, hanno effettuato stamane un controllo nei locali di un circolo privato in via Magenta. A causa della particolare incuria è stato richiesto l’intervento del personale ASL SIEU che ha ritenuto opportuno procedere alla chiusura dell’impianto gas, per gravi carenze impiantistiche e di sicurezza. Contestualmente i tecnici comunali del Servizio Impiantistica hanno imposto prescrizioni da attuare sull’impianto elettrico e del gas, per motivi di sicurezza. Gli Agenti hanno accertato violazioni penali per violazioni agli art. 5 lex 283/62 per 190 kg alimenti di origine animale in cattivo stato di conservazione, art. 515 Codice Penale per alimenti allo stato di congelazione venduti come freschi e art. 495 Codice Penale per false attestazioni. Inoltre sono state accertate violazioni con relativo sequestro amministrativo cautelare del locale cucina e locale magazzino per carenza etichettatura prodotti alimentari (allergeni), per somministrazione di alimenti e bevande abusiva, per omessa notifica sanitaria, per un totale di oltre 11.000 euro di sanzioni.

Rubano il cellulare al desk dell'hotel. Fermato uno dei ladri

Il 4 aprile scorso, due cittadini di origine rumena entravano presso un albergo di via Gioberti e chiedevano all’addetto alla reception delle monetine. Al diniego, l’addetto alla reception si trovava costretto a lasciare la sua postazione per raggiungere uno dei due malviventi che si addentrava nell’atrio, incurante delle richieste di abbandonare l’Hotel.  Nel frattempo il secondo soggetto, fermo al desk, con un gesto fulmineo si impossessava di un telefonino del valore di 1000 € circa (Samsung S9 Black) poggiato all’interno della reception e lo nascondeva nella tasca dei jeans. Subito dopo, i due si allontanavano, dileguandosi. I poliziotti del Comm.to San Secondo intervenivano immediatamente ed estrapolavano le immagini di sorveglianza dell’hotel per poterle visionare. Alcuni giorni fa, gli stessi agenti, impegnati in servizio di Volante, notavano in corso Ferrucci uno degli autori del reato, fermandolo. Si tratta di un cittadino rumeno di 27 anni, residente presso il campo  nomadi di via Germagnano, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. L’uomo, che ha ammesso di essere entrato, unitamente ad un complice, nell’albergo ove si è consumato il furto quel giorno, è stato denunciato per furto con destrezza in concorso.
 
 

Vacanze rovinate dal falso affittacamere online

I Carabinieri della Stazione di San Germano Vercellese hanno denunciato a piede libero G.I., 32enne e R.R., 53enne, entrambi gravati da vicende penali e residenti in provincia di Trieste, perché ritenuti responsabili di concorso in truffa aggravata.
È stata la denuncia sporta alla fine di marzo da un 45enne di Tronzano a dare il via agli accertamenti dei militari, che hanno presto rilevato nei fatti esposti il classico canovaccio della truffa del falso affittacamere, che ancora una volta ha colpito una vittima della provincia di Vercelli. I due truffatori avevano pubblicato un annuncio attraverso il sito “Subito.it”, offrendo ai vacanzieri appassionati della riviera ligure la disponibilità di un bell’appartamento per le vacanze estive ad Andora (SV), a pochi passi dal mare e ad un prezzo vantaggioso. Il 45enne, alla ricerca di una meta estiva, sbirciando il web aveva trovato estremamente interessante quella proposta e valutato che la casa, distribuita su due piani in una palazzina molto gradevole, poteva fare proprio al caso suo ed accogliere comodamente la sua famiglia per un periodo di relax. Anche un fitto scambio di contatti, domande e risposte via WhatsApp, avevano fornito una descrizione della casa perfettamente rispondente alle esigenze del 45enne: peraltro in pieno centro e vicinissima al mare, inoltre era ancora libera ma…perché c’è sempre un ma…. bisognava affrettarsi a versare una caparra per bloccare altri potenziali clienti. Così, convinto della bontà dell’offerta, il 45enne aveva richiesto ed ottenuto un nome ed un numero di telefono di riferimento per fare un sopralluogo in un fine settimana di marzo ed avere direttamente visione dell’alloggio accompagnato dall’offerente, ma anche le coordinate bancarie per versare una caparra di 450 euro ed assicurarsi l’affare. Fatto il versamento e trasmessa la ricevuta, in una bella domenica di marzo il 45enne si è messo in auto, raggiungendo il luogo dove avrebbe voluto trovare l’agognato riposo estivo. Purtroppo quella mattina ad attenderlo c’era solo un’amara sorpresa. Al numero di telefono comunicato non rispondeva nessuno, ma al campanello della casa qualcuno ha risposto, una simpatica signora, proprietaria dell’appartamento, che ha subito compreso quel che era successo. La donna ha riferito che la sua casa non era mai stata resa disponibile all’affitto per l’estate, ma anche che in una ulteriore occasione qualcun’altro aveva suonato al suo citofono e raccontato la medesima disavventura, un’altra vittima, forse degli stessi malfattori. Al tronzanese non restava altro che formulare la denuncia ai Carabinieri che, immediatamente, si sono messi al lavoro e con certosina passione sono riusciti a risalire ai due truffatori, identificandoli e deferendoli alla Procura della Repubblica di Vercelli.
 

Esplode la macchina del caffè, muore il tecnico della manutenzione. Ferito il figlio

Un tecnico che stava facendo manutenzione è morto per l’esplosione di una macchina del caffè ed è rimasto ferito il figlio che lavorava con lui. L’incidente è avvenuto in una trattoria di Rivara Canavese. La vittima e il ferito sono dipendenti di una ditta specializzata nella manutenzione delle macchine del caffè. Sul posto i carabinieri e il 118, che ha trasportato il ferito con l’elicottero al Cto.
 
(foto archivio – il Torinese)

Con la app ritrova il cellulare rubato. E i carabinieri arrestano il ladro

I carabinieri di Settimo Torinese hanno arrestato un rapinatore responsabile di aver sottratto il telefono cellulare ad uno studente di 15 anni. Si tratta di un 18enne, marocchino, residente a Torino. Il magrebino aveva fermato in corso Agnelli a Settimo il minore e gli ha rubato il telefono e 10 euro.’Noi non ci siamo mai visti’ gli ha detto il giovane delinquente prima di andarsene. La vittima, invece, giunta a casa, ha parlato con i genitori. I carabinieri sono stati chiamati immediatamente e, nel frattempo, il fratello della vittima ha rintracciato tramite un’app il telefono rubato in strada Settimo. Un’ulteriore localizzazione eseguita dai militari ha permesso di individuare il dispositivo (sempre in movimento) in strada Settimo all’altezza del civico 154. Con ogni probabilità il rapinatore era salito a bordo di un bus. E’ stato fermato così il 49 in strada Settimo. Il ragazzo era seduto ed in tasca i carabinieri gli hanno trovato il telefono del 15enne ed un altro rubato a Torino un mese fa, il 13 aprile. In un primo tempo era stato denunciato, poi è arrivato il provvedimento restrittivo. Adesso è sospettato di altri furti a studenti ed i carabinieri invitano chi avesse subito rapine simili a chiamare il 112 o rivolgersi alla stazione dell’Arma più vicina.
 

La polizia scova i ricercati e sequestra la droga in Barriera

Continuano i servizi ordinari di presidio e controllo in aree ad alta concentrazione criminale, caratterizzate da condizioni di degrado. L’attività della Polizia di Stato, connotata da alta visibilità e prossimità all’utenza, ha interessato il territorio di Barriera Milano, con 2 servizi svolti in data 8 e 10 Maggio 2019.
I controlli, cui hanno preso parte oltre 70 operatori di polizia, hanno riguardato l’area di piazza Montanaro, via Scarlatti, Corso Giulio Cesare, corso Novara e hanno consentito l’identificazione complessiva di oltre 70 cittadini, molti dei quali di provenienza straniera. 6 le persone arrestate e 5 quelle denunciate, tutte straniere. In un caso si è trattato di un cittadino responsabile di cessione di sostanza stupefacente a terzi. Negli altri tre casi, si trattava di cittadini stranieri   ricercati in quanto destinatari di ordini di carcerazione. Inoltre, questa notte veniva tratto in arresto un cittadino senegalese, classe 1998, irregolare sul territorio nazionale e con un divieto di dimora nel Comune di Torino. L’uomo si trovava a bordo di un taxi abusivo, guidata verosimilmente da un connazionale (c.d.Gabu Gabu); all’avvicinarsi della pattuglia, il conducente accostava velocemente, facendo scendere il pusher e si dileguava.   Gli operatori riuscivano a raggiungere il fuggitivo, che opponeva resistenza ed ingeriva alcuni ovuli che teneva in bocca, come accertamenti presso una struttura medica riveleranno. L’uomo è stato arrestato per violazione della legge sugli stupefacenti e denunciato per resistenza. Nel medesimo contesto sono stati controllati 10 esercizi pubblici ed elevate oltre 16000 € di sanzioni amministrative nei confronti di 4 dei titolari della licenza, che sono stati anche denunciati per gravi violazioni delle normative sulla sicurezza e incolumità pubblica. Un quinto cittadino straniero è stato denunciato per violazione della legge sugli stupefacenti, essendo stato trovato con addosso 8, 65 grammi di hashish.   Questa settimana la zona interessata dai servizi di presidio e controllo riguarderà la giurisdizione del Comm.to Dora Vanchiglia (zona quadrilatero romano, corso Principe Oddone, via Cecchi, via Cigna, Corso Ciriè)
 

I carabinieri scoprono un migrante nel container

I Carabinieri intervenuti presso la ditta Vectorys, di Strada Boscomarengo in Novi Ligure, su segnalazione dell’autista del container che ha sentito dei rumori all’interno e ha allertato le Forze dell’Ordine, vi hanno trovato dentro un migrante, di cui si sconoscono le generalità. Il container è stato caricato e sigillato in Tunisia ed è stato caricato dalla Vectorys a Genova. I sigilli non erano stati manomessi. Attualmente dimesso dall’ospedale di Alessandria, dove era stato ricoverato per accertamenti anche sull’età, essendo sprovvisto di documenti, è stato dimesso ed è in buone condizioni di salute. Sono in corso le attività per inserirlo in una struttura convenzionata per minori stranieri non accompagnati.
 

Parto a buon fine: la giovane mamma aveva cisti di 18 cm

Una staffetta medica multidisciplinare degli ospedali Sant’Anna e Molinette della Città della Salute di Torino salva una giovane mamma e la neonata. Il parto é avvenuto con successo la notte scorsa, nonostante la paziente avesse una cisti di ben 18 cm. nella milza in gravidanza. Da letteratura mondiale questo è il secondo caso di questo tipo di parto spontaneo a termine di gravidanza con esito favorevole per la madre e per il feto. Nel primo caso la cisti era di 13 cm. Le cisti spleniche in gravidanza sono estremamente rare (8 casi descritti finora dalla letteratura scientifica mondiale), gravate da un rischio di elevata mortalità feto neonatale e materna in caso di rottura della cisti stessa. In questo caso in corso di ecografia ostetrica alla 32^ settimana di gravidanza era stata rilevata una voluminosa formazione cistica asintomatica situata nella milza che spostava addirittura il rene e l’utero. Subito dopo la donna di 22 anni della provincia di Torino, primipara, era stata ricoverata presso la Ginecologia e Ostetricia 2 universitaria dell’ospedale Sant’Anna (diretta dal professor Guido Menato) e successivamente – per approfondire e meglio definire la natura della formazione – era stata trasferita presso la Chirurgia generale d’urgenza 3 dell’ospedale Molinette (diretta dal dottor Paolo De Paolis). Durante questo ricovero é stata eseguita una RMN ed é stata posta diagnosi di cisti splenica del diametro di 18 cm.. I rischi più grandi erano la rottura o l’infezione della cisti stessa con la conseguente necessità di un parto pretermine d’urgenza alle Molinette stesse, ospedale sicuramente non avvezzo ai parti. Per questo motivo era stato attivato un team multidisciplinare tra i due ospedali (ostetriche, ginecologi, neonatologi, chirurghi generali ed anestesisti) che fosse pronto h24 per gestire questa eventualità . Terminati gli accertamenti e capita la natura della formazione, la signora è stata nuovamente trasferita e ricoverata presso la Ginecologia e Ostetricia 2 universitaria del professor Menato per monitorare le condizioni fetali e materne e stabilire l’iter terapeutico. Si trattava infatti di decidere innanzitutto il tipo di parto (spontaneo o taglio cesareo), il momento del parto (prima del termine o a termine) e l’eventuale contestuale asportazione chirurgica della milza. Finora un solo caso in letteratura mondiale descritto nel 2016 aveva previsto un parto spontaneo a termine di gravidanza con esito favorevole per la madre e per il feto. A seguito di riunioni congiunte con tutta l’équipe medica multidisciplinare (ostetriche, ginecologi, neonatologi, chirurghi generali ed anestesisti) è stato deciso – visto il rischio di rottura spontanea della cisti e l’elevato rischio ostetrico in caso di taglio cesareo – per il parto spontaneo. Questa decisione ha comportato un imponente lavoro di organizzazione che ha coinvolto: le ostetriche del reparto, le ostetriche della sala parto, le ostetriche della sala cesarei, i ginecologi, gli anestesisti, i neonatologi ed i chirurghi generali dell’ospedale Molinette. Allo scopo di ridurre al minimo le gravi conseguenze – per la madre e per il feto – legate ad una rottura della milza, si é deciso di allestire una sala travaglio all’interno della sala operatoria, al fine di minimizzare i tempi di un eventuale intervento di chirurgia d’emergenza. Tutto ciò ha comportato un grosso impegno organizzativo da parte dell’intero team assistenziale. A 38 settimane il parto é avvenuto con successo in modo spontaneo dopo 6 ore di travaglio ed é nata una bimba di 2990 gr in ottime condizioni, che attualmente é ricoverata presso la Neonatologia universitaria (diretta dal professor Enrico Bertino). La difficoltà di questo evento è dovuto alla mancanza di Linee guida, considerata la rarità del caso e la eterogenicità dei trattamenti messi in atto. Tutto è bene ciò che finisce bene, grazie alle eccellenze multispecialistiche medico sanitarie della Città della Salute di Torino.

           Pierpaolo Berra