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Strappa il cellulare dalle mani di una donna, fermato dalle Pegaso

La vittima nel frattempo ne monitorava gli spostamenti dal computer

Sono le 22.30 in zona San Salvario ed una donna sta rientrando alla propria abitazione, ascoltando musica attraverso le cuffiette. Questo non le permette di accorgersi della presenza di un uomo, cittadino gabonese di 21 anni, che improvvisamente sopraggiunge alle sue spalle, strappandole il cellulare dalle mani, per poi scappare via. A questo punto la vittima rincasa, allerta il 112 NUE dell’accaduto e comunica la direzione di fuga dello straniero attraverso la geolocalizzazione attiva sul telefono. Nello stesso attimo, in via Morgari, un uomo viene fermato da una pattuglia delle Pegaso: poco prima era stato visto correre per la strada, comportamento che aveva insospettito gli operatori. Sottoposto a perquisizione, gli agenti rinvengono nella tasca della giacca il cellulare in questione, che scopriranno poi essere oggetto della segnalazione ricevuta contestualmente al controllo.

Il ventunenne, irregolare sul territorio Nazionale e con precedenti di Polizia, viene arrestato per furto con strappo e denunciato per aver fornito false generalità nel corso degli accertamenti.

Ciclista mountainbiker finisce contro albero e muore

Un ciclista mountainbiker è morto oggi dopo aver colpito un albero durante una discesa di downhill.

L’incidente è avvenuto in località Comba Langa, nel comune di Cumiana. I soccorritori del 118 non hanno potuto fare nulla per salvarlo.

Ristoratore e clienti multati per violazione norme anti Covid

 Nell’ambito dei servizi di controllo dei carabinieri 

Ad Avigliana, nell’hinterland torinese, i militari della Compagnia di Rivoli sono intervenuti presso un ristorante del luogo, in cui era stata segnalata la presenza di alcuni avventori che stavano cenando in violazione della normativa anticovid. In effetti, all’atto del controllo, all’interno del locale vi erano 19 persone sedute ai tavoli che mangiavano. Si è proceduto quindi a sanzionare amministrativamente proprietario e avventori ed il locale è stato chiuso per 5 giorni

Dalla mancata compravendita all’aggressione. Denunciato 

Tutto ha avuto origine da un accordo di vendita di un furgone non rispettato. Lunedì mattina due persone sono nei pressi di un’agenzia di pratiche auto per una voltura

Di lì a poco arriva con un furgone un cittadino marocchino quarantaduenne che prima lamenta di dover fare lui la voltura e poi, armato di una chiave da 7 a forma di giravite, aggredisce una delle due persone che dovevano stipulare l’atto di cessione del veicolo.

All’arrivo degli agenti del Commissariato di Ivrea e Banchette, l’aggressore spiega come avesse preso accordi in precedenza per la vendita del suo furgone ma, transitando in zona, aveva visto l’acquirente nei pressi dell’agenzia in procinto di stipulare l’atto con un’altra persona.

Il quarantaduenne è stato denunciato dalla Polizia per minacce aggravate e per il possesso di un coltello trovato nel vano porta oggetti del furgone; ritrovata sul tappetino del mezzo e sottoposta a sequestro anche la chiave a forma di giravite, della lunghezza di 18 cm, utilizzata per l’aggressione.

Arresti per maltrattamenti in famiglia

Torino. Controlli del territorio dei carabinieri

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale, i carabinieri hanno arrestato 6 persone nelle ultime 48 ore per maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, spaccio di stupefacenti e rapina.
In particolare, a Nichelino, nell’hinterland torinese, i carabinieri hanno eseguito, nei confronti di un 43enne del luogo, una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Torino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per maltrattamenti in famiglia ed estorsione. Le indagini, condotte dai militari della Compagnia di Moncalieri, hanno consentito di accertato che l’uomo, dallo scorso luglio, vessava il padre 73enne per ottenere soldi da spendere in stupefacenti. Quasi quotidianamente lo minacciava, arrivando, in alcune occasioni, a colpirlo con calci e pugni allo stomaco pur di ottenere le piccole somme di denaro di cui aveva bisogno (30/40 euro a volta). I maltrattamenti sono andati avanti fino all’inizio di quest’anno, quando la vittima ha trovato la forza di denunciare i fatti dopo un intervento in casa dei carabinieri per l’ennesima aggressione subita.
A Pinerolo, è stato arrestato in flagranza di reato un trentasettenne, residente a Villar Perosa, dopo che è stato sorpreso a pedinare e spaventare la sua ex. La donna aveva già denunciato l’uomo alcuni giorno fa per la stessa ragione. Lo stalker è stato collocato ai domiciliari.
A Verolengo, i carabinieri sono intervenuti nell’abitazione di un 48enne che, dopo essere rientrato in caso ubriaco, aveva iniziato a lanciare oggetti contro la moglie e i loro tre figli. L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia mentre La donna e i figli sono stati accompagnati in ospedale per essere medicati e visitati.
A Ciriè, sempre nell’hinterland torinese, nella casa di un 21enne del luogo i carabinieri della Compagnia di Venaria hanno rinvenuto 50 grammi di cocaina, 5 grammi di marijuana, materiale per il confezionamento dello stupefacente, 900 euro in banconote di diverso taglio, ritenuto provento dell’attività illecita, e 650 euro in banconote da 50 false. Il giovane è stato arrestato per lo spaccio di stupefacenti e denunciato in stato di libertà per il possesso dei soldi contraffatti.
A Torino, nel quartiere Vallette, è stato fermato un altro pusher. L’uomo, un senegalese senza fissa dimora, alla vista dei militari della Compagnia San Carlo, ha tentato di disfarsi di alcune dosi di stupefacente che teneva nascoste nel cavo orale deglutendole.
Infine, sempre a Torino, nel quartiere Centro, nei pressi di un negozio di abbigliamento, i militari del Nucleo Radiomobile hanno bloccato uno straniero che poco prima aveva asportato dei vestiti dall’esercizio commerciale, ingaggiando una colluttazione con un addetto alla sicurezza che aveva provato a impedirne la fuga.

Torino: tentati furti a negozi chiusi per la pandemia

5 persone arrestate negli scorsi giorni nei servizi di prevenzione e vigilanza delle Volanti

 

Nella notte di martedì tre soggetti stranieri vengono visti forzare un’auto in strada Comunale di Mongreno: arrivati tempestivamente sul posto, gli agenti della Squadra Volante fermano uno dei tre, mentre i complici hanno già scavalcato la recinzione che costeggia il giardino di un ristorante della zona. I poliziotti scavalcano anche loro e trovano nascosti i due fuggitivi. Il terzetto è composto per intero da ragazzi di nazionalità marocchina, due dei quali allontanatisi da una comunità per minori sita in provincia. Hanno addosso dei cacciaviti ed uno scalpello di grosse dimensioni, che verranno sottoposti a sequestro. Gli agenti accertano che una pota finestra del ristorante era stata forzata. Nelle disponibilità degli arrestati, della merce trafugata poco prima dall’auto che avevano preso di mira, fra cui uno zaino e degli occhiali da sole, che vengono restituiti immediatamente al legittimo proprietario. Inoltre, un secondo mezzo posteggiato su strada Mongreno si presenta privo di finestrino posteriore: dal furgoncino sono stati asportati degli altoparlanti, dei joystick, un misuratore di pressione, degli attrezzi da lavoro, il tutto riposto in una capiente borsa, nonchè una bicicletta. Rintracciato il proprietario del furgoncino, tutto il materiale trafugato gli è stato riconsegnato. Gli arrestati, di 22 anni uno e gli altri sedicenti minorenni, ma di fatto di circa 19 anni, hanno precedenti specifici per reati analoghi. Sono stati tratti in arresto per furto pluriaggravato e tentato furto in abitazione continuato in concorso, gli ultimi due anche per aver fornito false dichiarazioni in merito alla loro età.

 

Due cittadini italiani di 50 e 43 anni sono stati arrestati ancora dalla Squadra Volante venerdì notte per aver tentato di introdursi all’interno di un ristorante pizzeria chiuso sempre in ordine alla emergenza pandemica. I due sono stati intercettati da una pattuglia in via Borgo Dora mentre tornavano alla base, l’alloggio di residenza di uno di essi, in via L. Damiano. Dopo un tentativo di fuga neutralizzato dai poliziotti, i due sono stati fermati: in auto, due televisori di grosse dimensioni ed un’affettatrice professionale.  Il tutto era stato asportato da un ristorante pizzeria ubicato nei pressi della Mole Antonelliana. Rinvenuti e sequestrati anche numerosissimi oggetti atti allo scasso trovati nella disponibilità dei due, che sono ben noti alle forze dell’ordine per una serie impressionante di analoghi delitti.

 

Arrestato anarchico: fabbricava bombe carta

La DIGOS della Questura di Torino, ha  arrestato un militante della locale area anarchicaper il delitto di porto illegale di esplosivi in luogo pubblico ai sensi degli art. 10 – 12 della L. 497/1974 (arresto poi convalidato dal GIP di Torino).

Il predetto era stato inizialmente notato nel gruppo dei circa 50 “liberati” riunitisi in presidio all’esterno del locale Centro di Permanenza e Rimpatri di Corso Brunelleschi per protestare contro la politica immigratoria dello Stato ed, in particolare, contro i rimpatri degli stranieri.

Nella circostanza, il militante era stato individuato mentre accendeva una “bomba” ed altri petardi, motivo per il quale è stato poi bloccato, al termine della manifestazione, da personale della Digos di Torino, in via Monginevro, dove, pochi istanti prima, era stata udita altra forte deflagrazione.

A seguito della perquisizione personale sono stati rinvenuti, all’interno di uno zainetto, tre “bombe carta” artigianali, un artifizio esplodente privo di etichettatura, un coltello a serramanico ed un accendino (quello precedentemente utilizzato).

Nel corso della successiva perquisizione presso l’abitazione sita nel Comune di Monastero di Lanzo sono stati rinvenuti e sequestrati ulteriori 4 artifici esplodenti di fabbricazione artigianale.

Lotta all’usura: protocollo tra Regione e tribunali

È alle firme, nei prossimi giorni, un protocollo d’intesa con cui la Regione mira al coinvolgimento dei Tribunali per una preventiva informazione nei confronti dei cittadini indebitati, soprattutto per facilitare l’accesso al fondo creato per queste difficili situazioni.

Lo ha annunciato in Commissione legalità della Regione Piemonte l’assessore Maurizio Marrone: la stipula del protocollo del resto è prevista dalla legge regionale 8/2017 “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di usura, estorsione e sovra indebitamento”.

Secondo il presidente della Commissione, Giorgio Bertola, si tratta di “un passo atteso da tempo e fondamentale per l’attuazione della legge regionale sul contrasto all’usura, al sovraindebitamento ed all’estorsione, al quale ci auguriamo facciano seguito adeguati stanziamenti di risorse nel prossimo bilancio di previsione. La Commissione Legalità si è messa a disposizione per approfondire la possibilità di creare una rete regionale degli Organismi di Composizione della Crisi da sovraindebitamento.”

Di fatto Il Tribunale di Torino, tramite il personale dell’URP- Sportello del Cittadino e la pubblicazione dell’informazione sul sito internet del Tribunale, avrà cura di informare i soggetti sovraindebitati della possibilità di accedere ai benefici della legge regionale 8/2017. I Giudici della Sezione delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Torino, inoltre, invieranno un comunicato ai Custodi nominati per la gestione degli immobili oggetto di esecuzione forzata, con il quale conferiranno loro l’incarico di informare i debitori esecutati dei benefici, cosa che verrà fatta in occasione del primo contatto con i soggetti indebitati.

Sollecitato dalle domande dei commissari intervenuti – Domenico Rossi e Diego Sarno (Pd) – l’assessore ha spiegato che nel giro di una settimana o due la procedura di sottoscrizione del protocollo dovrebbe essere completata. Questo primo accordo riguarda il Tribunale di Torino, ma l’intenzione della Giunta e della Commissione è quella di estendere il progetto agli altri Tribunali piemontesi. Altra proposta dei commissari, raccolta dal presidente Bertola e che ha riscontrato anche l’apprezzamento dell’assessore, è quella sulla necessità di un coordinamento regionale degli Occ (Organismi di composizione della crisi di sovraindebitamento)

Giovane denunciato per furto sul treno

Gli agenti Polfer in servizio nella stazione di Torino Porta Nuova hanno denunciato un ventunenne algerino, senza fissa dimora, responsabile di furto aggravato a bordo treno.

Una viaggiatrice a bordo di un treno regionale nella tratta Bardonecchia (TO) – Torino ha notato un giovane che, cambiando repentinamente posto e aggirandosi su diverse carrozze, manipolava alcuni bagagli posti su una cappelliera.

Nel controllare i propri effetti personali, la ragazza si è accorta che le erano stati sottratti il cellulare ed un hard-disk esterno. Avvisato nell’immediatezza il Capotreno, questi ha avvisato il personale Polfer presso lo scalo di Torino Porta Nuova, stazione di arrivo del treno.

Rintracciato ancora a bordo, il giovane è stato accompagnato presso gli uffici di polizia dove è risultato essere inottemperante all’Ordine di espulsione emesso del Prefetto di Mantova. Estendendo il controllo, nel suo bagaglio al seguito è stato rinvenuto l’hard disk della viaggiatrice, mentre il cellulare è stato ritrovato in un cestino dei rifiuti sullo stesso convoglio.

L’uomo è stato deferito all’A.G. per furto aggravato e per inottemperanza all’ordine di allontanamento.

Donna schiaffeggia guardia giurata che ha allertato la Polizia

La donna era stata vista trafugare alcuni prodotti

Domenica pomeriggio gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato una cittadina italiana di 28 anni.

Sono circa le 18 quando la donna si reca in una profumeria di via Garibaldi e, dopo aver effettuato alcuni acquisti, si dirige verso l’uscita. Nel tragitto la ventottenne afferra un rossetto da uno scaffale e lo occulta fra gli articoli acquistati poco prima. La guardia giurata, notato l’accaduto, allerta immediatamente le forze dell’ordine. Nel frattempo suonano le barriere antitaccheggio, così il vigilante la raggiunge chiedendole di mostrare il contenuto del sacchetto che aveva al seguito. Questa allora palesa l’articolo precedentemente trafugato. L’uomo la invita a mostrare eventuale altra merce rubata, informandola di aver contattato la Polizia. Ascoltate queste parole, la ventottenne da in escandescenze, spingendo l’uomo verso l’uscita e schiaffeggiandolo al fine di guadagnarsi una via di fuga. Ai poliziotti giunti sul posto la donna consegnerà altri due prodotti cosmetici che aveva nascosto nella borsa.

La rea è stata arrestata per tentata rapina e la merce asportata, del valore commerciale di oltre 40 euro, riconsegnata ai dipendenti del negozio.