CRONACA- Pagina 1058

Quasi guerriglia urbana tra “sì” e “no” Tav

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Quasi scene da guerriglia sotto Palazzo Civico nel “gran giorno” in cui la maggioranza pentastellata mette in votazione il documento che sancisce una volta per tutte la contrarietà della Città alla Torino-Lione. Gli accessi al Municipio sono bloccati da un cordone di poliziotti in assetto antisommossa. Presenti esponenti di Forza Italia, come il consigliere regionale Andrea Tronzano, l’assessore regionale al Lavoro Gianna Pentenero del Pd, rappresentanti di Cisl e Uil, favorevoli all’opera.

Dalla Valle Susa sono calati a Torino i No-Tav guidati dal leader storico Alberto Perino. In Sala Rossa, come annunciato, sono arrivati i presidenti delle associazioni di categoria, come Dario Gallina, dell’Unione Industriale e i responsabili di artigiani e commercianti, a favore dalla Torino-Lione. Saranno ricevuti dalla capogruppo pentastellata Valentina Sganga. La sindaca Appendino infatti è a Dubai per promuovere Torino. Ma prima di partire aveva ribadito il proprio deciso no alla Tav.

 

 

(foto: CV / il Torinese)

Scuola di Applicazione, cade un pezzo di facciata

Colpa della pioggia copiosa se questa mattina si è staccato un pezzo della storica facciata del Palazzo dell’Arsenale di Torino, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, nell’omonima via Arsenale  via Arsenale. Fortunatamente nessun danno a persone o cose. Vigili del fuoco e agenti della polizia municipale hanno messo in sicurezza la zona del settecentesco edificio.

(foto: il Torinese)

Schianto in tangenziale, muore un 40enne

Un uomo di 40 anni  è morto oggi a Moncalieri, nei pressi di La Loggia  in un incidente stradale sulla tangenziale Sud. Stava viaggiando verso Milano quando improvvisamente ha perso il controllo dell’auto e si è schiantato contro il guard-rail. Inutili i soccorsi. La polizia stradale sta analizzando la dinamica dell’incidente.

Salvini: “La Francia rimborsi i passeggeri italiani per il ritardo de l treno”

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini polemizza nuovamente con la Francia: “A Modane, la gendarmeria ha fermato un treno regionale diretto in Italia per far salire un immigrato del Mali. Pretendeva di lasciarlo in carrozza senza titolo di viaggio ma il personale di Trenitalia ha informato la polizia italiana. Dopo insistenze l’immigrato ha pagato il biglietto. Risultato: 47 minuti di ritardo. Parigi dovrebbe rimborsare i viaggiatori”.

Il super robot che opera il tumore senza lasciare cicatrici

E’ stato effettuato per la prima volta in Europa, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, un rivoluzionario intervento non invasivo senza cicatrici di asportazione radicale di un tumore del retto, utilizzando un robot endoscopico inserito attraverso l’ano. Si tratta di un intervento eseguito senza nessuna cicatrice (dal professor Mario Morino), grazie alle caratteristiche del nuovissimo robot sperimentale denominato Flex Robotic, una macchina diversa dall’ormai ben conosciuto e diffuso robot Da Vinci. Il Flex Robotic infatti consente di risalire lungo il colon retto penetrando dall’ano con una telecamera e diversi strumenti chirurgici flessibili con i quali procedere ad una resezione completa e radicale del tumore dall’interno dell’intestino ricostruendo poi l’integrità del colon con una sutura chirurgica.  La Chirurgia universitaria 1 delle Molinette, diretta dal professor Morino, è per ora l’unico Centro al di fuori degli Stati Uniti, dove il robot è stato progettato e costruito, ad utilizzare questo rivoluzionario strumento ed è stato identificato come Centro europeo di riferimento per lo sviluppo clinico di questa tecnologia.  Il paziente di 80 anni è oggi in ottime condizioni e potrà essere già dimesso dopo soli due / tre giorni.  Con questa nuova tecnica si evita anche il rischio di ricorrere alla colostomia, ovvero alla deviazione delle feci nel cosiddetto “sacchetto “ posto sull’addome del paziente.  Questo robot apre una nuova frontiera della chirurgia mini invasiva oncologica, in quanto consente di asportare tumori del retto in maniera radicale attraverso la via naturale dell’ano. Il modello attuale consente per ora di raggiungere 20 cm dal margine anale, ma è in fase di avanzato sviluppo un prototipo che consentirà di salire fino a 50 cm permettendo in un prossimo futuro di trattare la maggior parte delle lesioni colorettali diagnosticate in fase precoce, grazie agli attuali programmi di screening.  Il Dipartimento di Chirurgia delle Molinette è da tempo leader in Italia ed in Europa per la chirurgia laparoscopica e robotica ed ora al robot Da Vinci, che rappresenta ormai una realtà clinica diffusa in diversi Centri, si è affiancato il nuovissimo e rivoluzionario robot chirurgo Flex Robotic, che consente di eseguire interventi chirurgici per via completamente endoscopica, dalla bocca o dall’ano, la cosiddetta “scarless surgery” o chirurgia senza cicatrici. Il robot sarà utilizzato anche dall’équipe Otorinolaringoiatrica universitaria, diretta dal professor Roberto Albera, per asportare tumori della parte alta del tratto digestivo, oltre che dall’équipe del prof Morino per tumori del colon e del retto. Il Dipartimento di Chirurgia delle Molinette è il primo in Italia ad avere a disposizione entrambe le tecnologie robotiche ed è stato identificato come Centro di Riferimento Europeo per lo sviluppo ed il training del nuovo robot. La Città della Salute di Torino sempre più nel futuro ed all’avanguardia. La Direzione aziendale (Direttore generale dottor Silvio Falco) crede molto in questa nuova Chirurgia, che potrà essere un ponte verso il futuro Parco della Salute.




Pierpaolo Berra

Nonna muore per il monossido di carbonio, la nipotina in ospedale

Ad Asti, nella frazione Viatosto è morta nella notte una donna di 76 anni per le esalazioni di monossido di carbonio fuoriuscito probabilmente dalla caldaia malfunzionante. La nonna dormiva  insieme alla nipote di 15 anni che, prima di perdere i sensi, è riuscita a chiamare i soccorsi. La ragazza è ora Torino in camera iperbarica e non si trova in pericolo di vita.

Tenta il suicidio sotto il Frecciarossa. 17enne perde una gamba

Un ragazzo di 17 anni ha cercato di suicidarsi lanciandosi dalla banchina del primo binario  della galleria della stazione di Porta Susa, ieri sera verso  le 23. A investirlo e’ stato il Frecciarossa  in arrivo  da Napoli e per Iliberarlo dal treno sono intervenuti i vigili del fuoco. L’ambulanza, per giungere direttamente ai binari, e’ stata fatta passare dall’ingresso di emergenza. Il giovane ora è gravissimo al Cto.

Addio a Luigi Cavallo, una delle anime della pro loco

Da anni impegnato nelle associazioni del paese

È mancato giovedì mattina Luigi Cavallo, 75 anni, figura storica a Volpiano, da anni impegnato nelle associazioni e nelle manifestazioni del paese. «Gino ci mancherà molto», commenta il sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne. «È stato un uomo generoso, sempre disponibile e grande lavoratore, attivo nella Pro Loco e in altre associazioni come Aido e Avis. L’amministrazione comunale è vicina alla moglie Marcella e alla figlia Simona per il grave lutto». Funerali sabato 27 ottobre alle ore 10.30 nella chiesa parrocchiale.

Forse per un malore sbanda e muore contro il guard rail

La polizia stradale  di Torino sta cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente ma forse è stato colto da un malore un 64enne che  è morto oggi  in un incidente sull’autostrada A5 Torino-Aosta. Si tratta di Roberto Maino, di  Sarre. Si trovava alla guida  della sua  Fiat Panda, quando ha perso il controllo del mezzo e, nei pressi dello svincolo di Pavone Canavese-Ivrea, si è schiantato contro uno spartitraffico. La vettura è finita nei campi, per estrarre l’uomo dalle lamiere sono intervenuti i vigili del fuoco. Vani i tentativi di rianimazione da parte del 118.

Gendarmeria con armi da guerra in territorio italiano

Un ordine di investigazione europeo sarà emesso dalla procura di Torino per l’episodio del 2 agosto avvenuto a Gimont – Claviere, quando  due italiani  denunciarono di essere stati controllati da quattro uomini armati, presumibilmente militari francesi. Il procuratore Armando Spataro afferma di disporre di  elementi che consentono di  ritenere i soldati in questione appartenenti ai corpi speciali della gendarmeria d’oltralpe. Il fascicolo è a carico di ignoti e  ipotizza  reati quali il porto illegale di armi da guerra in territorio italiano e la minaccia aggravata dall’uso delle armi a danno di cittadini italiani. Uno di questi  aveva detto  ai carabinieri  che i quattro soldati  gli avevano  intimato di non dire nulla della loro presenza.