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Al via da dicembre 2019 la ski route da Copenhagen”

Il nuovo volo verrà operato ogni sabato a partire dal prossimo 21 dicembre 2019, sino al 21 marzo 2020

La compagnia aerea SAS Scandinavian Airlines annuncia il nuovo collegamento diretto settimanale Torino-Copenhagen.

Il nuovo volo verrà operato ogni sabato a partire dal prossimo 21 dicembre 2019, sino al 21 marzo 2020. La programmazione prevede partenza da Copenhagen alle ore 8:25 e arrivo a Torino alle ore 10:30; la partenza da Torino è invece prevista alle ore 11:30, con arrivo nella destinazione danese alle ore 13:35.

Il collegamento è pensato in ottica incoming per il target degli sciatori scandinavi e contribuirà ad aumentare il numero di appassionati di sport invernali provenienti da Danimarca e penisola scandinava, che raggiungono le destinazioni sciistiche delle Alpi del Nord Ovest.

Il nuovo volo sarà a disposizione anche dei piemontesi che decideranno di cogliere questa opportunità del servizio diretto su Copenhagen per visitare una destinazione di consolidato appeal turistico: la capitale danese è da sempre un importante polo culturale, artistico e universitario e il suo centro storico è tra i più interessanti del Nord Europa.

Da Copenhagen, inoltre, è ampia la scelta per i passeggeri che intendono proseguire il proprio volo verso altre destinazioni: dallo scalo danese sono particolarmente interessanti le possibili coincidenze verso l’intera penisola scandinava, servita con orari facilmente accessibili.

Il nuovo collegamento Torino-Copenhagen di Scandinavian Airlines verrà reso possibile grazie alla consegna in corso del nuovo Airbus A320neo, impiegato sulla rotta per Torino, che dispone di 180  posti a sedere ed è il velivolo più moderno ed efficiente dal punto di vista del mercato, che riduce le emissioni di CO2 fino al 18%.

Le vendite sono aperte a partire da oggi, 20 maggio, con tariffe da 62 euro, disponibili sul sito internet della compagnia flysas.com e nelle agenzie di viaggio.

 
(foto: il Torinese)

Bonificata la bomba aerea da da 500 libbre

Sono terminate domenica a Fossano le operazioni di bonifica della bomba sganciata nel 44. Le procedure di despolettamento e il successivo trasporto in cava e brillamento hanno rispettato le tempistiche previste. Sono servite solo un paio d’ore agli artificieri del 32º reggimento genio guastatori delle Brigata “Taurinense” per eliminare le spolette dalla bomba e trasportarla nella cava. Con il trasporto si è concluso il blocco presente su Fossano e le circa 250 famiglie allontanate dalle loro case hanno potuto fare ritorno nelle loro abitazioni. Anche le operazioni di brillamento hanno seguito il programma è si sono conclusi in poco più di un’ora con la definitiva distruzione dell’ordigno.

Falsi avvocati truffavano gli anziani. Decine i casi scoperti

Vercelli: emerse nuove responsabilità a carico dei due truffatori seriali napoletani arrestati l’estate scorsa dai Carabinieri
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Vercelli hanno deferito
all’Autorità Giudiziaria i due truffatori napoletani, G.M. 48enne e D.A. 20enne, già arrestati
dagli   stessi   militari   lo   scorso   luglio   perché   ritenuti   responsabili   di   associazione   per
delinquere finalizzata alla truffa, concorso in tentata truffa e sostituzione di persona.
Le indagini dei Carabinieri, condotte con determinazione e senza posa anche negli ultimi
mesi e dirette dal Dottor Davide Pretti della Procura della Repubblica di Vercelli, hanno
consentito di attribuire ulteriori episodi di truffa a carico dei due malviventi, commessi in
tutto il nord Italia con la medesima consolidata tecnica del “falso avvocato”.
Una nuova tegola per i due malfattori e di peso non indifferente, trattandosi di ulteriori
43 episodi   di   raggiro   scoperti,   eseguiti   con   un   copione   sempre   uguale   a   sé   stesso,   ma decisamente efficace. Due complici, dalla Spagna, contattavano in Italia svariate utenze
fisse, per la maggior parte in uso a persone anziane e sole, qualificandosi avvocati e
richiedendo un cospicuo contributo economico per fornire assistenza ed aiuto ad un loro
parente, responsabile di un sinistro stradale, che stava rischiando l’arresto. Non appena la
vittima cascava nel tranello, la truffa veniva portata a pieno compimento dai due trasfertisti,
che andavano a raccogliere al domicilio del malcapitato e direttamente dalle sue mani
denaro ed oggetti preziosi, illudendolo che l’esborso avrebbe aiutato il parente in grave
difficoltà che in quel momento era trattenuto in uffici giudiziari e poteva finire in carcere.
Gli investigatori hanno raccolto nuovi copiosi elementi ed hanno ricostruito i movimenti dei
due napoletani, che avevano stabilito la loro base in un hotel di Lodi e si spostavano con
grande frequenza e rapidità in tantissime località del nord del Paese con un’auto a noleggio.
Con impegno certosino sono stati elaborati dagli investigatori innumerevoli dati, che hanno
restituito un ulteriore quadro indiziario di assoluto rispetto: nei 6 mesi a cavallo tra il 2017
ed il 2018 sono emerse altre 43 truffe, tra tentativi ed episodi portati a termine (la stragrande
maggioranza), per la quasi totalità perpetrate ai danni di persone anziane, in particolare di
età compresa tra i 70 e i 90 anni, spinte ad aderire alle richieste dei truffatori in nome dei
buoni sentimenti verso i propri congiunti, una leva efficacissima che li ha portati in tanti
casi ad anteporre l’affetto per i propri cari alla difficoltà di fornire un elevato esborso
economico. Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Liguria e Piemonte sono le regioni in
cui i trasfertisti hanno colpito nel periodo oggetto delle nuove indagini, mettendo a segno i
loro   colpi   nelle   province   di   Venezia,   Padova,   Treviso,   Vicenza,   Pordenone,   Milano,
Bergamo, Brescia, Pavia, Mantova, Varese, Lodi, Genova, Imperia, Savona ed anche nelle
provincie piemontesi di Asti, Torino, Verbania e in due casi nel novarese, riuscendo ad
accumulare un bottino che, seppure per difetto, è stato quantificato in
oltre 40.000 euro in contanti ed almeno 60.000 euro in oggetti preziosi
Pertanto, i truffatori sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria vercellese per i medesimi
reati che ne avevano determinato l’arresto nel luglio scorso, ovvero per associazione per
delinquere finalizzata alla truffa, concorso in tentata truffa e sostituzione di persona.
È un ulteriore contributo dell’Arma vercellese al contrasto ed alla lotta al fenomeno delle
truffe, ancor più odioso quando colpiscono le persone anziane, vittime particolarmente
vulnerabili che subiscono da questo reato non solo un evidente danno economico ma anche
un contraccolpo psicologico vissuto come un forte senso di colpa per essersi lasciati
ingannare.

Stalker tenta di rubare le carte di credito della ex

Gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti in uno stabile del quartiere Parella per la segnalazione di un furto nelle cantine del palazzo. Al loro arrivo, però, una donna, lì residente, ha riferito ai poliziotti che il suo ex compagno dal quale si era separata da tempo aveva tentato di impossessarsi delle sue carte bancarie. L’uomo aveva poi desistito e si era allontanato dall’alloggio.

Dal racconto della donna è emerso un vissuto di atti persecutori. Quest’ultima era intimorita, uno stato di paura alimentato da violenze e minacce attuate dallo stalker. La donna ha raccontato delle violenze fisiche subite, anche dopo l’interruzione del rapporto, e dei comportamenti persecutori di cui è stata oggetto da parte del suo ex compagno, un cittadino marocchino di 38 anni irregolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia a carico. In più circostanze, infatti, l’uomo si era introdotto nell’abitazione della donna dalla finestra e in altre lo aveva sorpreso a girovagare nei pressi del proprio domicilio.

Dopo aver raccolto il racconto della vittima, i poliziotti sono riusciti a rintracciare l’uomo che si aggirava nella notte per le vie del quartiere. Alla luce dei fatti, il trentottenne cittadino marocchino è stato arrestato per atti persecutori e tentato furto in abitazione

Indossa le scarpe, mette quelle vecchie nella scatola e tenta di uscire dal negozio

Un cittadino marocchino di 38 anni, con precedenti penali è stato arrestato per rapina dagli agenti della Squadra Volante. Il cittadino straniero, dopo essere entrato in un negozio di calzature di via Orvieto, ha dapprima provato delle scarpe, e poi successivamente le ha sostituite con le sue riponendo queste ultime nella scatola, cercando di allontanarsi dal negozio. Una dipendente si è accorta del raggiro e ha avvisato un addetto alla sicurezza che ha fermato il reo appena uscito dal negozio. Qui il trentottenne ha minacciato e spintonato l’addetto, lanciando in direzione del vigilante proprio una delle scarpe che aveva poco prima indossato furtivamente. Il cittadino marocchino, prima dell’arrivo della Polizia, è andato anche a riprendersi le proprie scarpe continuando a litigare con il vigilante fino a che non sono arrivati gli agenti della Squadra Volante. 
 

Grave bimbo di cinque anni caduto nel laghetto

Un bimbo di 5 anni è  in gravi condizioni all’ospedale di Novara dopo essere finito in un laghetto vicino a un ristorante, a Soriso. Ieri in serata, il piccolo è sfuggito ai  genitori, è uscito dal locale che si affaccia su un laghetto ed è scivolato in acqua. I soccorsi sono stati immediati e i sanitari hanno provveduto a rianimare il bambino e a portarlo all’ospedale di Borgomanero, dal quale, nel corso della notte è stato trasferito all’ospedale di Novara.

Si disinnesca la bomba aerea da 500 libbre

Sono iniziate questa mattina alle 7.30 le operazioni disinnesco della bomba d’aereo, conseguenza della seconda guerra mondiale, rinvenuta nei giorni scorsi all’interno della caserma intitolata al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, in via Centallo n. 4 a Fossano.
La bomba, di fabbricazione americana, del rilevante peso di 500 libbre (equivalenti a 226,8 chilogrammi), sarebbe stata sganciata da un aereo durante un bombardamento presumibilmente avvenuto nell’estate del 1944 e sarebbe tutt’ora attiva e potenzialmente pericolosa.
Per lungo tempo occupata dalla scuola allievi Carabinieri, dalla fine del 2016 la caserma Dalla Chiesa accoglie il 32° Reggimento Genio Guastatori, reparto alle dipendenze della Brigata Alpina Taurinense, ironia della sorte specializzato proprio nella bonifica da residuati bellici e che si ritroverà adesso ad operare in casa propria.
Dovendo essere realizzati lavori di consolidamento della struttura, nelle scorse settimane sul sito fossanese era stata effettuata una ricerca preventiva di ordigni che ha portato appunto al rinvenimento della bomba da 500 libbre suddetta.
L’operazione di disinnesco coinvolte una quindicina di militari cui si aggiungeranno le Forze dell’Ordine preposte a vigilare sul rispetto delle misure prese per salvaguardare l’incolumità della popolazione. Allo scopo saranno, infatti, istituite due aree rosse: una zona di evacuazione, nei primi 400 metri dall’ordigno, dalla quale saranno allontanate le circa 300 famiglie residenti, e una seconda fascia nel raggio di 1850 metri dal centro della bomba, all’interno della quale occorrerà restare chiusi in casa e non si potrà sostare all’aperto.
L’operazione è una delle più complesse realizzate dal 32° Reggimento Genio Guastatori, che effettua una media di quattro interventi di bonifica a settimana sul territorio di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, ma generalmente su residuati bellici di minori dimensioni. Ordigni aerei di tale portata sono stati disinnescati a Torino, presso il Lingotto il 27 maggio del 2018 e presso l’aeroporto di Caselle, il 15 gennaio scorso, nonché a Valenza, sotto il ponte di ferro sul Po, il 20 gennaio sempre del 2019.
 
(foto archivio)
 
 
 
 
 

La polizia arresta 19 spacciatori tra Barriera, Valentino, San Salvario

Sono ben diciannove i pusher arrestati dalla Polizia di Stato negli ultimi giorni nelle aree interessate dai servizi di presidio e controllo della città: Barriera Milano, Aurora e Parco del Valentino/San Salvario. Nello specifico, 8 spacciatori sono stati arrestati nel quartiere Barriera Milano, 3 dei quali da parte degli agenti del Commissariato Barriera Milano e altri 5 da parte della Squadra Volante. Sei di questi arresti sono avvenuti nella giornata di ieri allorché gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato 4 cittadini stranieri, due gabonesi e due senegalesi, in Piazza Donatori di Sangue; altri due cittadini stranieri sono stati arrestati dagli agenti del commissariato. Il primo di questi, un cittadino ghanese di 58 anni, è stato fermato in una lavanderia di corso Giulio Cesare dopo aver ceduto sostanza stupefacente a un acquirente. L’uomo è stato trovato in possesso di alcune dosi di droga e di due pipette artigianali che forniva ai clienti per fumare eroina in loco. Un ventunenne senegalese, invece, è stato arrestato ieri in Lungo Dora Agrigento nonostante il tentativo di fuga del giovane che intendeva lanciarsi nel fiume. L’uomo è stato trovato in possesso di circa 200 dosi di cocaina ed eroina. Nel corso della perquisizione domiciliare, gli agenti hanno trovato in un’abitazione nella disponibilità dell’uomo, sita in via Usseglio, quasi mezzo chilo di eroina e cocaina. Parte dello stupefacente è stato trovato occultato in una caffettiera. Sono invece 6 le persone arrestate per spaccio dalla Polizia di Stato in Borgo Aurora: 4 dagli agenti del Commissariato Dora Vanchiglia e 2 dagli agenti della Squadra Volante. In particolare, tre cittadini marocchini sono stati arrestati ieri sera in Lungo Dora Napoli da personale del commissariato. Tutti e tre, sottoposti a controllo, sono stati trovati in possesso di hashish per oltre 130 grammi. Nei giorni precedenti, altri tre cittadini stranieri erano stati arrestati, uno in via Cottolengo e due in via Varese, questi ultimi due fermate dagli agenti della Squadra Volante. Infine, 5 pusher sono state arrestati da personale dell’Ufficio Prevenzione Generale all’interno del Parco del Valentino e nel quartiere San Salvario. Si tratta di un cittadino somalo, di un guineano, un gambiano e due senegalesi. Contestualmente sono state sanzionate amministrativamente due acquirenti.

Si vendica con la ex facendole esplodere l'auto

La sera del primo gennaio 2018, in via Sagra di San Michele, ignoti posizionarono un rudimentale ordigno sul cofano di un’autovettura Mercedes classe “A”, parcheggiata a pochi metri dalla sede sindacale della “F.I.O.M.”, la cui deflagrazione provocò danni ingenti al mezzo coinvolgendo anche un autocarro.  A seguito di indagini, la Digos ha individuato, anche tramite la visione di immagini di impianti di videosorveglianza cittadini, l’autore della condotta criminosa: un cinquantaquattrenne torinese, con diversi precedenti di polizia e solito frequentare anche gli ambienti ultras del Torino. L’uomo aveva perpetrato l’azione delittuosa nutrendo rancori verso l’ex compagna, proprietaria della Mercedes, accusata di aver voluto interrompere il rapporto sentimentale.Alla luce dei fatti, l’uomo è stato denunciato per minacce aggravate, danneggiamento aggravato e porto illegale di esplosivi. Nel medesimo contesto investigativo, lo scorso 17 maggio, personale della Digos, su delega della locale Autorità Giudiziaria, ha anche eseguito una perquisizione nella sua abitazione, acquisendo ulteriori elementi di prova a suo carico.
 

Ruba ombrello e picchia donna incinta

Un uomo di 70 anni ha aggredito una donna incinta per rubarle l’ombrello, ed è  stato arrestato dai carabinieri a Torino. La vittima e una sua amica sono state avvicinate in via Luini, lui le ha preso l’ombrello e si è nascosto in un bar. La donna, al sesto mese di gravidanza, l’ha inseguito  per chiedergli spiegazioni e lui ha iniziato a colpirla sul volto, sul braccio e sui fianchi,  ha gettato l’ombrello a terra ed è scappato. La  ragazza ha raccontato ai carabinieri, dopo essere stata visitata all’ospedale Maria Vittoria, di temere complicanze per il bimbo. Invece dalla visita risulta che tutto procede fortunatamente  per il verso giusto.
 
(foto: il Torinese)