ilTorinese

“A tarda notte mentre dormi, Poison Ivy arriva strisciante in giro”

Music Tales, la rubrica musicale

“Avrai bisogno di un oceano,

Di lozione alla calamina.

Ti gratterai come un cane,

Nel momento in cui inizi a fare casino!

Poison Ivy,

Poison Ivy,

A tarda notte mentre dormi,

Poison Ivy arriva strisciante in giro.”

Poison Ivy è una canzone Doo-wop del 1959 del gruppo musicale statunitense dei The Coasters.

Successivamente la canzone è stata reinterpretata in diverse chiavi musicali da gruppi come The Rolling Stones, Manfred Mann, The Hollies, The Lambrettas e Giuliano Palma & the Bluebeaters.

Per coloro che non ne sono a conoscenza il doo-wop, scritto anche doowop o doo wop, è un genere di musica del rhythm and blues che ha avuto origine nelle comunità afroamericane durante gli anni ’40, principalmente nelle grandi città degli Stati Uniti, tra cui New York, Filadelfia, Pittsburgh, Chicago, Baltimora, Newark, Detroit, Washington DC e Los Angeles.

Fondati nel 1955 dalle ceneri dei Robins, che avevano firmato per la Spark Records l’anno precedente, i The Coasters collaboravano con il duo di produttori Leiber e Stoller, i quali decisero di lasciare l’etichetta per entrare nel roster dell’Atlantic Records.

Quando questi ultimi proposero alla band di recidere il contratto con la loro casa discografica ed entrare nelle file dell’Atlantic, solo Carl Gardner e Bobby Nunn accettarono. Poco più tardi, alla formazione si aggiunsero Leon Hughes e Billy Guy. Tra le hit più importanti dei Coasters vi sono Charlie Brown, Along Came Jones, Little Egypt, Yakety Yak, Young Blood e Searchin’. Nel 1999 vennero inseriti nella Vocal Group Hall of Fame.

Ho scelto questo brano perchè sono una amante del doo wop e mi fa stare leggera.

Coverizzata inverosimilmente questa canzone è un tributo umoristico, si può dire.

La canzone parla di una ragazza conosciuta come “Poison Ivy”. Viene paragonata al morbillo, alla parotite, alla varicella, al comune raffreddore e alla pertosse, ma è considerata peggiore, perché “l’edera velenosa, Signore, ti farà prudere”.

Secondo il paroliere Jerry Leiber, “Pura e semplice, ‘Poison Ivy’ è una metafora di una malattia sessualmente trasmissibile”. La canzone fa anche riferimento ad altri fiori come una rosa e una margherita.

Buon ascolto

CHIARA DE CARLO

 

 

 

 

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=lbrtRlAtNys

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Ecco a voi gli eventi da non perdere!

Passeggero si sente male in volo, l’aereo torna a Caselle ma il 30enne muore

Un passeggero di 30 anni questa mattina ha accusato un malore in aereo su un volo Ryanair da Torino per Lamezia Terme.

Il passeggero purtroppo è morto per problemi cardiaci  prima di arrivare in ospedale.

La polizia aeroportuale sta svolgendo le indagini del caso.

Nel pomeriggio l’Aeroporto di Torino ha diramato la seguente nota: “Oggi un passeggero a bordo del volo decollato da Torino per Lamezia ha accusato un malore. Il comandante ha fatto immediato rientro all’aeroporto di Torino dove l’aereo era atteso in pista dall’ambulanza aeroportuale e dal personale medico aeroportuale. Medico e infermiere sono saliti immediatamente a bordo dell’aereo e hanno prestato soccorso. Purtroppo il passeggero è deceduto”.

Da parte di ENAV è stato confermato inoltre all’aeroporto di Torino che nessuna richiesta di atterraggio in altri aeroporti sia stata effettuata e tanto meno negata al comandante.

A bordo del velivolo intanto due medici passeggeri del volo hanno cominciato le manovre di rianimazione cardio polmonare coadiuvati dal personale di bordo, che ha messo a disposizione il defibrillatore semi automatico (DAE) presente in aereo.

Prima dell’atterraggio i medici hanno erogato due scariche con il DAE che in maniera automatica identifica quei ritmi di arresto che sono suscettibili di una terapia elettrica per riportare il cuore ad un ritmo elettrico normale.

Nel frattempo il personale sanitario in servizio presso il Pronto Soccorso aeroportuale si preparava in pista a prestare soccorsi al Paziente. La Centrale Operativa 118, allertata sulla situazione, provvedeva ad inviare l’ambulanza di base di Borgaro Torinese, seguita dal mezzo con medico ed infermiere con sede a Venaria.

All’arrivo dell’aereo il medico in servizio presso l’aeroporto saliva immediatamente a bordo e provvedeva ad erogare la terza scarica con il DAE e a somministrare dell’adrenalina; dopo la terza scarica il DAE non ha dato più indicazioni sull’uso della terapia elettrica.

L’ambulanza di Borgaro arrivava al varco indicato e veniva indirizzata verso l’aeromobile; i due volontari, una volta saliti a bordo, hanno aiutato i sanitari che già prestavano soccorso nel continuare le manovre rianimatorie e contestualmente a trasportare il paziente sull’ambulift dove, dopo alcuni minuti giungeva anche l’ambulanza con il medico del 118 che purtroppo, considerata la situazione non ha potuto che constatarne il decesso.

“Si precisa – comunica l’Aeroporto di Torino – che la prima ambulanza con i volontari era attesa al varco ed ha impiegato circa 2 minuti per accedere al sedime aeroportuale (nel frattempo il Paziente aveva tre medici con defibrillatore e adrenalina che lo stavano assistendo) mentre la medicalizzata del 118 è entrata immediatamente.

Risultano quindi prive di fondamento le notizie che riportano un ritardato soccorso a causa di blocchi al varco dell’aeroporto e si coglie l’occasione per sottolineare come la sinergia tra i medici presenti a bordo, gli assistenti di volo, i sanitari in servizio presso l’aeroporto e il 118 abbiano dato al paziente tutte le possibilità che aveva di uscire da quella drammatica situazione. Solo qualche anno fa sarebbe stato impensabile avere un DAE a bordo di un aereo di linea”.

Museo Lavazza, “Giornata della Terra” per famiglie

Il Museo Lavazza celebra la Giornata della Terra
con un evento gratuito dedicato alle famiglie nella Piazza Verde di Nuvola

Domenica 21 Aprile, il Museo Lavazza, in collaborazione con la Fondazione Lavazza, di cui quest’anno si
celebra il ventennale, in occasione della Giornata della Terra propone una giornata di attività dedicate
alle famiglie con bambine e bambini, sui temi della natura e del’arte, della condivisione e della
sostenibilità.
Un programma ricco di attività coinvolgenti e divertenti volto a celebrare la Terra e a promuovere la
sostenibilità in un contesto all’aperto, nel verde, familiare, gioioso, educativo e ludico.
Un’esperienza immersiva per tutte le età.
Dalle ore 10, la Piazza Verde, il giardino con varietà di fiori e piante, su cui si affaccia Nuvola Lavazza, aperto
a tutti, diventa il palcoscenico di laboratori creativi pensati per famiglie e bambini. Attraverso letture e
passeggiate sensoriali, i più piccoli avranno l’opportunità di esplorare la natura e di contribuire alla
realizzazione di un’opera collettiva.
Alle ore 15, i giovani esploratori della natura saranno coinvolti in un laboratorio artistico dedicato alla
creazione di un bosco tattile, un’opera che rimarrà in esposizione nell’area verde del Museo per
sensibilizzare sulla cura dell’ambiente.
Degustazioni per grandi e piccini
Alla fine di ogni laboratorio, i partecipanti potranno deliziarsi con una golosa esperienza di degustazione
curata dai coffelier del Museo Lavazza. I piccoli visitatori e visitatrici dovranno sempre essere accompagnati
da un adulto durante l’intera giornata, poiché le attività sono pensate per coinvolgere l’intera famiglia.
Un invito aperto alla scoperta
Per chi desidera approfondire la propria esperienza al Museo Lavazza, è possibile prenotarsi all’evento e
accedere al Museo con un biglietto open, utilizzabile il giorno stesso o in una delle prossime aperture.
Il Gruppo Lavazza, in occasione del Mese della Terra e grazie alla partnership con Tree Nation, ha
piantato 10.000 alberi all’interno del progetto “Eden Reforestation Projects” in Kenya. Questi alberi faranno
parte della foresta di Museo Lavazza, scopri di più qui:  https://tree-nation.com/it/profilo/museo-lavazza .

Da Torino a Istanbul con il volo Turkish

Caselle Torinese, 17 aprile 2024 – Turkish Airlines annuncia il nuovo volo da Torino a Istanbul. Il nuovo collegamento sarà attivo a partire dal 10 luglio 2024 e sarà operato con un narrow body.

L’orario prevede nei giorni di lunedì, martedì, giovedì e sabato la partenza da Istanbul alle 7:15, con arrivo a Torino alle 9:20; partenza da Torino alle 10:15, con arrivo a Istanbul alle 14:10. Nei giorni di mercoledì, venerdì e domenica la partenza da Istanbul è invece programmata alle 17:00, con arrivo a Torino alle 19:05; partenza da Torino alle 20:00, con arrivo a Istanbul alle 23:55.

La nuova rotta giornaliera consente l’accesso diretto a Istanbul, oltre all’opportunità di proseguire il viaggio verso altre 348 destinazioni sia in Turchia che in Africa, Americhe, Medio Oriente ed Estremo Oriente, tutte incluse nell’ampio network di Turkish Airlines.

I voli sono in vendita da oggi in tutte le agenzie di viaggio e sul sito web di Turkish Airlines, la compagnia aerea che vola verso più Paesi di qualsiasi altro vettore e che serve già 8 destinazioni in Italia, facendo di Torino la nona.

Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport, ha dichiarato: “L’apertura da parte di Turkish Airlines della rotta per Istanbul rappresenta un ampliamento del network di grande valore per Torino. Si aggiunge così un hub verso Oriente che per la sua collocazione geografica rappresenta un ottimo punto di transito per le connessioni. I piemontesi avranno infatti l’opportunità di volare non solo ad Istanbul e in tutta la Turchia, ma attraverso questo grande hub verso tutto il resto del mondo. Allo stesso modo, questo volo costituisce un’opportunità di ulteriore crescita turistica per il Piemonte, che potrà essere raggiunto da tutte le destinazioni facenti parte del network di Turkish Airlines”.

Riccardo D’Elicio è stato rieletto all’unanimità Presidente del CUS Torino

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Riccardo D’Elicio è stato rieletto all’unanimità Presidente del Centro Universitario Sportivo torinese per il triennio 2024-2027 (anni accademici-sportivi: 2024/2025, 2025/2026 e 2026/2027). L’assemblea ordinaria elettiva si è svolta nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 16 aprile 2024, presso la sede storica del CUS Torino di via Paolo Braccini 1 a Torino. Insieme alla carica più importante, quella del Presidente, all’ordine del giorno anche l’elezione del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei Conti.

Il Consiglio Direttivo sarà composto dal Dott. Gianluigi Canata, Arch. Stefano Longhi, l’Avv. Tiziana Di Crescenzo e i neo-eletti Prof.ssa Marcella Ioppolo, Dott. Davide D’Elicio, Dott. Alessandro Saglietti e Dott. Davide Campanelli.

Completano il consiglio i due delegati dell’Università di Torino, Prof. Corrado Lupo, e del Politecnico di Torino, Prof. Enrico Macii.

Per il collegio dei revisori dei conti confermati il Dott. Mario Montalcini, il Dott. Cataldo Trento per l’Università di Torino e la rappresentante del Politecnico di Torino Dott.ssa Paola Miraglio.

Al suo settimo mandato, il Presidente D’Elicio ha dichiarato: “Un ringraziamento a tutta l’assemblea che ha riconfermato la fiducia al mio settimo mandato. Da sempre il valore formativo dello sport universitario è uno dei capisaldi della mia presidenza. La nostra città nei prossimi anni vedrà svilupparsi il progetto già avviato di Torino Città Universitaria, esempio tangibile il polo scientifico di Grugliasco che sarà dotato di impianti sportivi; un vero e proprio campus che segnerà un cambiamento epocale del sistema universitario torinese. Un ringraziamento particolare a Roberto Picco, Michelangelo Filippi, Riccardo Tinetti ed Ottaviano Iuliano, che hanno dedicato la vita al nostro ente e che continueranno a collaborare con capacità e passione con il mondo cussino. Infine un augurio ai quattro nuovi entrati, ex atleti del Centro Universitario Sportivo torinese e laureati presso i nostri Atenei, sicuro che il rilancio del CUS sia stato avviato grazie al loro inserimento”.

Credits Mario Sofia
Credits Marco Carulli

Giovane disabile picchiato e rapinato, la polizia trova gli aggressori

La Polizia di Novara ha identificato  quattro ragazzi di cui uno minore all’epoca dei fatti.  Sono i presunti autori di una rapina avvenuta nel 2021 a Novara a danno di un 19enne disabile. In quattro dopo aver avvicinato la vittima, nel quartiere di Sant’Agabio, l’hanno accusata del furto di uno scooter, hanno preso a schiaffi il malcapitato e gli hanno rubato il cellulare e trenta euro. L’indagine  ha portato all’individuazione e alla denuncia in stato di libertà dei soggetti, due dei quali già gravati da precedenti di polizia.

Al via la 39° edizione di Lovers

Il più antico festival sui temi LGBTQI+ d’Europa e terzo nel mondo diretto da Vladimir Luxuria

(Torino, dal 16 al 21 aprile, Cinema Massimo – Museo Nazionale del Cinema)

 

6 giorni, 53 film in programma, 4 anteprime mondiali, 6 internazionali,

3 europee e 28 italiane

 

Madrina della serata di apertura in Mole: Maria Grazia Cucinotta

(ore 18.30)

Natascia Maesi e Tekemaya al Cinema Massimo

(ore 20.30)

 

 

A Torino, dal 16 al 21 aprile – presso il Cinema Massimo, la multisala del Museo Nazionale del Cinema – va in scena la 39° edizione del Lovers Film Festival, il più antico festival italiano sui temi LGBTQI+ (lesbici, gay, bisessuali, trans, queer e intersessuali) diretto da Vladimir Luxuria e fondato da Giovanni Minerba e Ottavio Mai che prosegue il percorso triennale che lo porterà a festeggiare, l’anno prossimo, il suo quarantesimo anniversario.

53 film in programma, 4 anteprime mondiali, 6 internazionali, 3 europee e 28 italiane (cfr. programma allegato). Sarà in cartellone sabato 20 alle 18, l’unica proiezione italiana del documentario di Carlos López Estrada e Zac Manuel Lil Nas X: Long Live Montero(Usa, 2023, 95 min.) sulla vita del celebre rapper afroamericano originario di Atlanta.

“Siamo lieti che sia Vladimir Luxuria a condurre il Lovers Film Festival in questa sua ultima edizione prima del quarantennale – sottolineano Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema – È lei che con il suo entusiasmo e la sua sensibilità sta portando il festival verso un traguardo che lo conferma evento fondamentale per una rappresentazione autentica, paritaria e sensibile alle istanze della comunità LGBTQI+. Anche quest’anno la selezione si configura internazionale, abbracciando appieno la storica vocazione del festival a dare voce a prodotti cinematografici provenienti da tutto il mondo.

Due le produzioni nazionali in selezione e confidiamo che col tempo questo numero aumenti per rispecchiare la pluralità di sguardi e prospettive artistiche che declinano il tema nel cinema italiano e farne veicolo di diritti inalienabili”.

 

Vladimir Luxuria

Per il quinto anno, e sino al compimento del quarantesimo compleanno del festival, Lovers sarà diretto da Vladimir Luxuria, attivista, scrittrice, personaggio televisivo, attrice, cantante e drammaturga, celebre anche per la sua attività politica. La direttrice sarà affiancata da Angelo Acerbi,assistente alla direzione e responsabile della selezione e dai selezionatori Elisa Cuter e Alessandro Uccelli.

“Quest’anno, in un clima di odio e di guerra, abbiamo deciso di rispondere con l’amore che, infatti, è anche il tema della nostra immagine guida, firmata da Valenti Stecchi. Un bacio al cinema, il gesto simbolo dell’amore. Un bacio fra due uomini che fa commuovere un uomo e una donna che stanno vedendo il film. La dimostrazione che quando l’amore viene narrato bene smuove i sentimenti di tutte e tutti Non potevamo, poi, che dedicare il festival di quest’anno a Sandra Milo che ci guarderà da una nuvoletta attorniata da angeli pensando ‘non fate così, non soffrite, io sto bene’ – dichiara Vladimir Luxuria – lei è stata una delle persone più buone che io abbia conosciuto nel mondo dello spettacolo. Sempre a disposizione. Sempre energica. Non è solo la perdita di una grande attrice ma di un punto di riferimento per il mondo del cinema mondiale”.

La serata di apertura

A inaugurare il festival, martedì sera, alle 18,30 in Mole Antonelliana, la madrina 2024 Maria Grazia Cucinotta,protagonista di un talk con Vladimir Luxuria. Entrambe, sempre nel giorno di debutto del Festival ma al Cinema Massimo, saranno protagoniste della serata prima del film di apertura (ore 20,30 al Cinema Massimo in Sala Cabiria). Interverrà anche la presidente di Arcigay nazionale Natascia Maesi.

La Drag Queen Tekemaya – cantante e vocalist per Muccassassina, Mammamia, Gorgeus, e molti altri locali, che ha rappresentato l’Italia a Bruxelles, a Cantando per l’Europa, tra il 1999 e il 2001 – sarà ospite, sia in Mole Antonelliana sia al Cinema Massimo, così come in tutte le serate seguenti.

La pellicola di apertura sarà Duino di Juan Pablo Di Pace (Usa/Argentina/Italia, 2024, 108 min.) C’è una sacralità nell’innamorarsi per la prima volta: un evento spesso totalizzante che non possiamo più rivivere una volta terminato. Matias, regista argentino quarantenne, è alle prese con un film incompiuto ispirato al suo primo amore: l’oggetto è Alexander, un amico svedese conosciuto in una scuola internazionale in Istria negli anni Novanta.  Quando Alexander viene improvvisamente espulso, Matias deve districarsi tra emozioni non dichiarate al mondo e a sé stesso. Un racconto di formazione metacinematografico, basato su una storia vera. Sarà presente il regista in sala.

“Mi hanno stuprata”, la denuncia di una trentenne torinese

Una giovane di 30 anni è stata stuprata nell’androne di un edificio in corso Racconigi a Torino. Ha chiesto aiuto a un passante che l’ha vista seduta di sera vicino a una fermata del bus. Sono poi arrivati i medici del 118 e i Carabinieri, che hanno portato la ragazza all’Ospedale Sant’Anna dove esami clinici, secondo quanto scrive la Stampa, hanno confermato la violenza. L’aggressore sarebbe un uomo robusto e di mezza età che l’avrebbe spinta nell’androne con la forza e poi l’avrebbe violentata. Nessuno ha visto ho sentito nulla, si esamineranno i nastri delle telecamere di sorveglianza.

Ancora cassa integrazione a Mirafiori, non è una fake news

A cura di lineaitaliapiemonte.it

L’Ad di Stellantis Tavares nel corso della sua visita torinese della settimana scorsa aveva deplorato la diffusione delle fake news, come quella che la multinazionale non avrebbe interesse a mantenere siti produttivi in Italia. Ieri l’azienda ha annunciato ai sindacati ulteriore cassa integrazione alla Carrozzeria di Mirafiori dal 22 aprile al 6 maggio. E non è una “fake”…

La scorsa settimana Carlos Tavares, Ad di Stellantis, nel corso della sua giornata torinese, quella , per inciso, in cui aveva sostanzialmente intimato al governo di ben guardarsi dal fare arrivare un nuovo produttore in Italia se non aveva poi intenzione di farsi carico delle conseguenze sociali che certamente ci sarebbero state, si era soffermato a lungo sulle “fake news” che, aveva detto, “le persone che lavorano qui all’interno non si meritano”. E tra le fake citava quella che vedrebbe nel futuro, più o meno prossimo, la dipartita dall’Italia di Stellantis verso lidi più vantaggiosi economicamente o, semplicemente, più francesi.

Sarà certamente una falsa notizia, fatto è che l’azienda ha comunicato alle organizzazioni sindacali una ulteriore fermata collettiva dal 22 aprile al 6 maggio per le Carrozzerie di Mirafiori.

Immediato l’allarme dei sindacati. Per Edi Lazzi, segretario generale della FIOM-CGIL di Torino e Gianni Mannori, responsabile di Mirafiori per la Fiom “questa ennesima richiesta di cassa dimostra fattivamente che abbiamo ragione come sindacati a richiedere nuovi modelli da produrre e che senza di essi l’unica cosa certa è il continuo utilizzo degli ammortizzatori sociali. Purtroppo Tavares l’altro giorno non ha detto nulla sulle nuove produzioni. Ecco perché è necessario aprire una vera trattativa a palazzo Chigi con il governo, Stellantis e i sindacati che metta al centro Mirafiori, ma che parli anche degli altri stabilimenti italiani, pena la perdita dell’auto nel nostro Paese”

La cassa, che riguarda la 500Bev e la Maserati, arriva dopo la già dichiarata cassa integrazione che interessa i lavoratori della 500Bev e il contratto di solidarietà già in atto fino a dicembre per i lavoratori interessati sulla linea produttiva della Maserati.

Per Sara Rinaudo, segretario territoriale Fismic Confsal, “questa nuova doccia fredda per tutti i lavoratori del sito produttivo di Mirafiori, dimostra come la nostra manifestazione unitaria di venerdì 12 aprile fosse un reale grido d’allarme e non un allarmismo. Purtroppo, Mirafiori verte in una situazione di stallo costante e di incertezza che sempre di più colpisce tutti i lavoratori. Serve subito, senza più prendere tempo con annunci che rimangono vaghi e nell’etere, un nuovo modello per salvare il sito. Come già affermato, deve essere allocata immediatamente all’interno di Mirafiori l’intera gamma della 500.”

E non si parli di fake news, soprattutto non lo si faccia con i duemila lavoratori coinvolti dalla misura.

Patrizia Corgnati

Christian Zahe, una carriera ad alta intensità negli sport da combattimento

Quella di Christian Zahe nel mondo degli sport da combattimento è stata una carriera vissuta ad alta intensità. I tanti incontri, avversari e viaggi sono stati per lui un modo per raccontare a chi non la conosce abbastanza la thai boxe, il muay thai.

L’atleta originario di Andezeno è stato ricevuto dall’assessore allo Sport che, in occasione del suo addio alle competizioni ufficiali, gli ha donato un gagliardetto e un libro di storia sportiva di Torino. Zahe sosterrà infatti il suo ultimo incontro sabato prossimo 20 aprile al Pala Gianni contro il trentanovenne belga  Tarik Mahillon, nell’ambito dell’edizione 2024 di Thai Boxe Mania.

“Ho cominciato tardi a frequentare la palestra del mio maestro Carlo Barbuto – ha raccontato Zahe -. Avevo 24 anni e prima avevo giocato a calcio fino all’Eccellenza. Poi mi sono appassionato a questi sport e non ho più smesso. In carriera ho vinto un Campionato del Mondo di K1 WKN di thai boxe e uno di muay thai WPMF. Mi sono tolto la soddisfazione di vincere anche un titolo del Kawila Stadium di Chiang Mai in Tailandia. Dopo sedici anni di carriera sento che è il momento di smettere per dedicarmi all’insegnamento in veste di allenatore. Ho già cominciato a rivestire il nuovo ruolo e nel mese di giugno accompagnerò dei ragazzi prima in Corsica e poi in Costa Azzurra”.

Quando si è parlato del suo ultimo incontro, Zahe non ha nascosto un filo di commozione. “Sono contento di combattere per l’ultima volta da professionista proprio a Torino. Ci sarà sicuramente un po’ di tensione, ma mi sento in forma e cercherò di dare il massimo davanti al mio pubblico”. Adesso c’è tanta voglia di trasmettere ai giovani atleti i segreti della thai boxe anche nella speranza che qualcuno possa conquistare altrettanti successi.

Marco Aceto

TORINO CLICK