ilTorinese

Le parole tra noi leggere, torna il Salone Internazionale del Libro di Torino

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Da giovedì 15 a lunedì 19 maggio 2025, Lingotto Fiere

 

137 mila mq espositivi, oltre 700 stand, 51 sale, 220 ore di laboratori, oltre 2.000 eventi al Lingotto e oltre 500 sul territorio con il Salone Off

 

Il Salone Internazionale del Libro di Torino torna al Lingotto Fiere da giovedì 15 a lunedì 19 maggio per la sua XXXVII edizione, sotto la  direzione di Annalena Benini.

 

Il programma sarà consultabile integralmente sul sito www.salonelibro.it a partire dal 10 aprile.

 

Il tema della XXXVII edizione del Salone del Libro è Le parole tra noi leggere ed evoca la possibilità costante dell’incontro: il tentativo ostinato e allegro di entrare in contatto con il “noi”, usando le parole per conoscere, raccontare, scambiare idee, offrendo uno spazio di dialogo sull’arte e la letteratura. Il manifesto è realizzato dall’illustratrice e animatrice Benedetta Fasson, e racconta un momento di intimità, due figure che si abbracciano in un’atmosfera calda e raccolta.

 

Gli spazi e le novità. Tornano gli spazi che da anni caratterizzano il Salone del Libro: i padiglioni 1, 2, 3 e Oval di Lingotto Fiere, e si consolida lo spazio delpadiglione 4, struttura temporanea, ideata e progettata dal 2024 come uno spazio dedicato alla formazione,alla sperimentazione e allo scambio tra generazioni, pensata per dare maggiore visibilità alla programmazione del Bookstock. Quest’anno sarà inoltre presente un nuovo spazio, il Publishers Centre, un’area lounge interamente dedicata agli operatori professionali dove per la prima volta saranno organizzate sessioni di speed date tra gruppi di editori e librai e tra gruppi di editori e influencer. E ancora, una nuova sala stampa esterna di 100 mq, che permetterà ai giornalisti e alle giornaliste di lavorare in uno spazio più confortevole. A questo si aggiungono il Centro Congressi e la Pista 500 by Pinacoteca Agnelli, oggi trasformata da FIAT in giardino pensile. Le sale che accoglieranno oltre 2.000 eventi saranno 51, e per il primo anno l’Auditorium del Centro Congressi Lingotto, sarà aperto al pubblico dal giovedì al lunedì, così da avere a disposizione dei visitatori circa 18.000 posti a sedere in più. Inoltre quest’anno nasce Romance Pop-up: uno spazio destinato all’attività di meet&greet con le più importanti firme del genere romance. Gli incontri si svolgeranno sabato 17 maggio negli spazi dell’UCI Cinema Torino Lingotto.

 

Regione e Paese ospite. Il Salone del Libro accoglierà come regione ospite la Campania e come Paese ospite i Paesi Bassi, presenti con uno stand al padiglione Oval, dove cureranno nei giorni dell’evento una programmazione dedicata.

 

Da mercoledì 14 a venerdì 16 maggio torna il Rights Centre con le giornate dedicate alla compravendita di diritti editoriali e audiovisivi. Il Centro Congressi Lingotto ospiterà oltre 500 professionisti dell’editoria da tutto il mondo. Delle 414 candidature per lafellowship sostenuta dall’agenzia ICE, l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, sono 70 i fellows che parteciperanno alle attività promosse dal Rights Centre.

 

IL PROGRAMMA DI LE PAROLE TRA NOI LEGGERE

 

La serata di pre-inaugurazione con Rai Radio3.Anche quest’anno, come nelle ultime edizioni, Rai Radio3 organizza la serata di vigilia del Salone del Libro di Torino. Mercoledì 14 maggio alle 20, in diretta dall’Auditorium Rai di Torino Arturo Toscanini, Alessandro Bergonzoni insieme al jazzista Antonello Salis metterà in scena Dire, fare combaciare, leggere e concertamento (Scrittura per pensata armonica).

 

L’inaugurazione. La XXXVII edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino comincerà ufficialmente giovedì 15 maggio. Ai consueti saluti istituzionali, seguirà in Sala Oro la Lectio inaugurale dal titolo Vediamo un po’ di Yasmina Reza, scrittrice e drammaturga francese considerata una delle voci più significative del panorama letterario contemporaneo.

 

Le inaugurazioni del Bookstock. Ad aprire il programma per le scuole superiori in Arena Bookstock giovedì 15 alle 10.30 ci saranno Luciana Castellina e Ginevra Bompiani, a partire dal loro libro Il femminismo della mia vicina (Manni). La programmazione delle scuole primarie sarà invece inaugurata dallo spettacolo Be Opera, organizzato in collaborazione con i Paesi Bassi, paese ospite. L’attore Ton Meijer, la soprano Marijke van Stralen e un pianista racconteranno il genere e il repertorio lirico in modo accessibile.

 

LE 8 SEZIONI: GLI INCONTRI 

 

Tornano le sezioni parallele alla programmazione generale, ognuna dedicata a un tema rilevante e centrale per il Salone. Quest’anno diventano 8, con la nuova sezione Crescere curata dallo psicoterapeutaMatteo Lancini.

 

La sezione Arte, a cura di Melania G. Mazzucco, in dialogo con Tracy Chevalier, Marie Darrieussecq, Riccardo Falcinelli. Inoltre, Mazzucco approfondirà la figura di un personaggio perduto: Diana Karenne, protagonista del suo ultimo romanzo, Silenzio(Einaudi).

 

La sezione Crescere, a cura di Matteo Lancini, che incontrerà Salmo, Giuseppe RivaVittorio Gallese, Pier Cesare RivoltellaStefano MoriggiBeppe SevergniniFederico TaddiaMaura Gancitano e Viola Ardone.

 

La sezione Cinema, a cura di Francesco Piccolo, che aprirà con un incontro in ricordo della sceneggiatrice Suso Cecchi D’Amico, insieme ai tre figli di Suso, Caterina, Silvia e Masolino. Ospiti della sezione anche: Toni Servillo, Cristina Comencini, Francesca Comencini, Giulia Calenda, Antonio Scurati, Stefano Bises e Davide Serino.

 

La sezione Editoria, a cura di Teresa Cremisi, che dialogherà con Elisabetta SgarbiSilvia Sesé e Paolo Repetti.

 

La sezione Informazione, a cura di Francesco Costa, che ospiterà nella sua sezione Aldo CazzulloCecilia Sala Victoire Tuaillon.

 

La sezione Leggerezza, a cura di Luciana Littizzetto, che sarà in dialogo con Mara VenierFabio FazioClaudia de Lillo – anche nota come Elasti -, Enrica Tesio, Federico Basso, Francesca Crescentini(@tegamini), Nuzzo Di Biase (@nuzzodibiase), Michele Masneri, Francesco Muzzopappa e Luca Restivo.

 

La sezione Romance, a cura di Erin Doom, che ospiterà nella sua sezione Felicia KingsleyPenelope DouglasStefania S.Carrie Leighton e Valentina Ferraro.

La sezione Romanzo, a cura di Alessandro Piperno, che si confronterà con Antonio Franchini, Jhumpa Lahiri e Paolo Nori.

 

I TEMI DELLA XXXVII EDIZIONE

 

La letteratura è uno strumento indispensabile per decifrare il mondo che abitiamo. Sono molti i temi che attraversano il programma del Salone del Libro di Torino e aprono a nuove riflessioni: Genealogie femminili; Sguardi sul presente; Guardare il cielo per capire il mondo; Famiglie e relazioni.

 

È mancata Gabriella Forchino

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
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E’ stata una donna fuori ordinanza con i suoi interessi culturali e con le sue   evidenti capacità  di natura manageriale  nella  storica Centrale del Latte di Torino, con i suoi amori e con  il suo spirito libero. Prima della lunga e dolorosa malattia aveva rotto ogni rapporto con gente che frequentava da tempo e che giudicava essere diventata fascista e quindi da eliminare dal cerchio delle sue amicizie. Era innamorata dell’arte e prediligeva Maria Grazia Imarisio che veniva ad ascoltare al Centro Pannunzio. La passione della sua vita era il vecchio circolo degli Artisti spodestato dalla sua storica sede di via Bogino per far posto al nascituro circolo dei lettori oggi in mano a Culicchia.
A proposito, se leggete i nomi dei dirigenti dal 1847 del Circolo degli artisti, vedete i nomi di d’Azeglio e Rattazzi, di Sambuy ,anche se negli ultimi anni del ‘900 la degerazione dei tempi aveva portato persino il “boss” socialdemocratico Benzi alla presidenza.
Antonio Forchino aveva fatto rivivere di nuova luce il Circolo, ma la morte aveva troncato il suo lavoro. La sorella Gabriella aveva fatto di tutto per salvare il Circolo da assalti alla diligenza che ne avrebbero disonorato la storia. Si era impegnata a fondo ed era riuscita a dare continuità al lavoro del fratello con la elezione dell’avv. Tartaglino. Dopo l’occupazione quasi manu militari del Circolo degli artisti da parte della Regione che favorì la nascita del circolo dei lettori, si era avvicinata al Centro Pannunzio, rimpiangendo nel suo animo il Circolo che prima dell ‘arrivo dei” nuovi barbari”, come li definiva lei, aveva saputo mantenere una atmosfera unica: non ci si sarebbe stupiti di vedere Cavour o d’Azeglio apparire all’improvviso nelle sue  sale un po’ fane’ tanto amate da Antonio Forchino, uomo di carattere, non sempre di buon carattere. L’accoppiata dei Forchino fu protagonista di una delle più belle pagine della cultura torinese. È anche per questo che facciamo un po’ di fatica a vedere a capo di via Bogino il Signor Culicchia, vicenda che è stata risparmiata a Gabriella che come me amava Alassio e il suo mare dove la vedevo finalmente serena, allegra, distesa.
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Nella foto (FAI) il Circolo degli Artisti

Tonino Micciché, ‘il sindaco senza palazzo’

A Torino si celebra il cinquantenario dell’uccisione di Tonino Micciché con tante iniziative di ricordo del suo impegno

1975/2025  si celebra il cinquantenario della morte di Tonino Micciché,  ‘il sindaco senza palazzo’. Tonino Micciché è parte della storia di Torino degli anni Sessanta e Settanta.

Emigrato dalla Sicilia, vi giunge nel 1968 ove, assunto alla Fiat Mirafiori, inizia la sua lotta sia in fabbrica sia per la casa.

Le sue grandi doti umane e il suo profondo impegno lo portano ad essere il “sindaco senza palazzo” della Falchera. Fu, infatti, il coordinatore delle occupazioni alla Falchera, iniziate nell’autunno del 1974 e parte di un periodo extra-ordinario e fortemente emergenziale che si inserisce nel contesto di una città assolutamente impreparata ad accogliere l’afflusso immigratorio richiesto dalla caotica crescita economica, un periodo anche molto violento da ambo le parti, dalla battaglia di corso Traiano alle requisizioni di case private e che ha visto le assegnazioni talora asservite ai poteri forti cittadini.

Per contro, quelle alla Falchera furono occupazioni  che, grazie al gran lavoro fatto  da Micciché,  si svolsero senza scontri e portarono a un accordo con le Istituzioni,  Comune e IACP, l’allora ATC, per garantire una casa a tutti, in base alle necessità delle famiglie. 

Micciché è stato davvero il sindaco senza palazzo di Falchera perché ha operato fuori dell’interesse personale, non essendo né un occupante né un assegnatario, nonché con proposte e azioni al di sopra delle parti e volte unicamente al bene del quartiere.

Ciononostante, il 17 aprile 1975 Micciché venne ucciso a sangue freddo, con un colpo di pistola alla testa. Alla Falchera e alla città di Torino rimane il suo lascito. La macchina da lui avviata e guidata finché era in vita ha poi portato ad attuare l’accordo e a dare una casa sia agli assegnatari sia agli occupanti.

In occasione del cinquantenario dell’uccisione di Micciché,  per iniziativa del Comitato per Tonino Micciché,  in collaborazione con il Centro Studi Piero Gobetti, che conserva la documentazione originale sull’attività di Tonino Micciché all’interno del Fondo Marcello Vitale sui movimenti politici e sociali degli anni Settanta, vengono organizzate le commemorazioni sia con la raccolta di firme per chiedere al Comune il riconoscimento ufficiale della targa dedicata a Tonino Micciché e ubicata in via degli Ulivi 29, sia con un ricco calendario di cinque appuntamenti, alla Falchera e in giro per la città, suddiviso in una rassegna cinematografica, classi sociali attraverso l’obiettivo- visioni di conflitti urbani e di vita borghese- e a conclusione il tributo a Tonino.

10 aprile ore 19 Cinema Cascina Roccafranca, via Rubino 45.

Ore 19 Alla Fiat era così  ( M. Calopresti)

Ore 20.15 Il medico della Mutua ( L. Zampa)

A seguire il dibattito con Giacomo Ferrante, modera Marco Revelli

MARA MARTELLOTTA

Foto archivio Polo ‘900

Ecco i ‘Poli dell’Occupabilità’ per l’inserimento lavorativo e la ricollocazione professionale

Creare le opportunità per una nuova e buona occupazione, favorendo l’incontro tra la domanda e la richiesta di lavoro anche attraverso misure idonee a potenziare e adeguare le competenze di giovani e lavoratori e fornire un supporto di orientamento al lavoro gratuito, personalizzato e mirato, ridurre i tempi di collocamento, e accedere alle opportunità di formazione offerte.

Per offrire una risposta al bisogno di lavoro delle persone e a ciò che questo bisogno porta con sé: autonomia economica, inclusione sociale, sviluppo professionale e realizzazione personale, la Città di Torino e la Fondazione Compagnia di San Paolo lanciano una serie di importanti misure rivolte a coinvolgere enti del territorio per sostenere l’infrastrutturazione dell’ecosistema cittadino per la formazione e per il lavoro

Come? Favorendo una maggiore capillarità dei servizi, il potenziamento della sinergia tra le progettualità esistenti, un ambiente dinamico in cui le persone, e i giovani in particolare, possano trovare il supporto essenziale per riuscire a navigare con successo le transizioni nel mercato del lavoro.

Queste misure fanno parte dell’iniziativa Città dell’Educazione – Intervento 16+, promossa dalla Compagnia di San Paolo in collaborazione con la Città di Torino e del progetto di creazione della Rete dei Poli dell’Occupabilità, che verrà lanciato dalla Città di Torino.

Ad annunciare lo sviluppo di una rete capillare di spazi dedicati al lavoro finalizzata a contrastare il fenomeno del mismatching tra domanda e offerta di lavoro la Vicesindaca di Torino che sottolinea come la Città di Torino sia da sempre attenta alle sfide occupazionali e al sostegno delle fasce più vulnerabili.

Il progetto che partirà quest’anno e sarà attivo fino al 2028 ha come obiettivo la costruzione all’interno delle sedi circoscrizionali e in locali messi a disposizione dalla Città sul territorio comunale di centri dove sia possibile per il cittadino e le aziende accedere a vari servizi finalizzati a incrementare l’occupazione, ‘Poli dell’Occupabilità’ il cui personale dovrà organizzare interventi finalizzati al supporto all’inserimento lavorativo, alla ricollocazione professionale.

Ai singoli progetti sarà assegnato un budget che potrà essere utilizzato per la copertura di spese di varia natura, quali tirocini, formazioni, ma anche spese di conciliazione, trasporti e altro. Questa collaborazione si inserirà nell’ambito del più ampio “Patto per il lavoro e lo sviluppo” che la Città di Torino intende promuovere con gli stakeholder e le istituzioni compresa la Fondazione Compagnia di San Paolo.

Con l’obiettivo del reinserimento lavorativo delle persone disoccupate saranno costruiti in collaborazione con le imprese dei percorsi professionalizzanti, di orientamento e di rinforzo delle competenze destinati a integrarsi con le politiche attive del lavoro esistenti. In questo senso la sinergia con la Fondazione Compagnia di San Paolo e l’iniziativa Città dell’Educazione rappresenta per la Vicesindaca un’ulteriore leva per aumentare l’efficacia delle azioni, rendendo la Città sempre più pronta ad affrontare le sfide di un mercato del lavoro in continua evoluzione.

“La Fondazione Compagnia di San Paolo, insieme alla Fondazione per la Scuola e ai suoi Enti strumentali, è da sempre impegnata in interventi per favorire lo sviluppo dei territori e contrastare le diseguaglianze – sottolinea Marco Gilli, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo -. Da molti anni la Compagnia e la Città di Torino collaborano per l’identificazione e lo sviluppo di sperimentazioni innovative e azioni congiunte: con l’iniziativa Città dell’educazione si intendono valorizzare i talenti dei giovani del territorio, realizzando o potenziando interventi efficaci nel ridurre la dispersione scolastica e migliorare l’orientamento e sostenendo alleanze tra sistema di istruzione, formazione e mondo produttivo per promuovere una maggiore equità di genere e intergenerazionale. L’obiettivo è realizzare a Torino, così come a Vercelli in Piemonte, Genova e Savona in Liguria, vere e proprie Città dell’Educazione, forti caratteristiche di inclusione, innovazione e sostenibilità, che coinvolgano tutti gli attori del territorio”.

L’Iniziativa Città dell’Educazione, promossa in stretta collaborazione anche con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, lancia così una importante sfida ai territori con i quali collabora: considerare l’educazione e il protagonismo dei giovani al centro delle politiche di trasformazione di lungo periodo delle città, in un momento storico caratterizzato dal calo demografico e quindi dalla diminuzione delle generazioni più giovani, per offrire opportunità educative e formative di qualità, innovazione pedagogica per l’inclusione e apprendimento continuo, coinvolgere tutta la comunità educante, raccogliere, comprendere, gestire ed utilizzare i dati, rafforzare le competenze di dirigenti, insegnanti, educatori, operatori e famiglie,  adottare  e sostenere metodi e sperimentazioni replicabili e scalabili.

Nella Città di Torino, l’iniziativa Città dell’Educazione prevede di rafforzare l’offerta di servizi personalizzati di cura, crescita e apprendimento per bambini/e da 0 a 6 anni e per le loro famiglie, bambini/e e adolescenti da 6 a 19 anni. Per i giovani dai 16 fino ai 29 anni l’intento è quello di migliorare la loro capacità di autodeterminare il proprio futuro e di conseguire il successo formativo e lavorativo, indipendentemente dalla loro condizione sociale e familiare di origine.

I dati 2024 sul benessere equo e sostenibile evidenziano infatti come a Torino e provincia risulta occupato il 38,2% di persone tra i 15-29 anni, cifra al di sotto della media regionale di circa 2 punti percentuali. La disoccupazione giovanile in Piemonte nella fascia di età 15-29 anni (11,5%) è più elevata di quella delle altre grandi regioni del Nord, seppur in diminuzione a partire dal 2015. Nel capoluogo ci sono gli under 30 più penalizzati sul piano occupazionale, nonché la quota più alta di mancata partecipazione lavorativa (10,7%) e inattività (56,2%).

Per contribuire ad aumentare il numero dei giovani della Città di Torino che scelgono di modificare le loro traiettorie personali e professionali, trovando una collocazione lavorativa o ricercando attivamente un’occupazione o partecipando con continuità a percorsi di istruzione o formazione, la Fondazione Compagnia di San Paolo ha lanciato il 31 marzo la Call for Action “Unlock”. Opportunità per i giovani, scelte per il futuro” nell’ambito dell’intervento Città dell’Educazione 16+ con la quale intende di rafforzare le alleanze tra istituzioni, enti del privato sociale e soggetti attivi nel campo dell’educazione, delle politiche attive del lavoro e della formazione per riuscire a meglio interpretare e anticipare le sfide del mercato del lavoro. La Call si rivolge a partenariati pubblico-privato sociale e mette a disposizione fino a 6 milioni in 3 anni per promuovere un modello di integrazione di servizi orientato all’aumento del livello di partecipazione dei giovani ai servizi del territorio e al contrasto di fenomeni quali l’inattività, la marginalità e la diseguaglianza sociale.

Nel più ampio quadro della strategia cittadina di intervento per la promozione dell’occupabilità, la Fondazione Compagnia di San Paolo e la Città collaboreranno intensamente:  attraverso la Call for Action UNLOCK risulta prioritario accompagnare i giovani ad affrontare le sfide legate all’accesso nel mercato del lavoro definendo una offerta integrata e complementare di attività in particolare per coloro che si trovano nella delicata fase di transizione alla vita adulta e non sanno come affrontarla. L’intento è quello di sostenere percorsi esperienziali basati sulla scoperta, lo sviluppo del pensiero critico e l’apprendimento cooperativo anche attraverso l’utilizzo di tecniche partecipative che incentivino i giovani a condividere le proprie opinioni, esprimere i propri bisogni e sviluppare idee/soluzioni innovative.

TORINO CLICK

Un filo comune tra problemi planetari e piccole questioni

Penso proprio che nessuno sappia prevedere come ne usciremo da questa assurda situazione. E se ne usciremo. Indubbiamente siamo oltre il caos per avere l’imponderabile.
Trump ciò che dice oggi non vale per ciò che dirà domani. Persino Musk non ce la fa più.
E sono passati solo tre mesi dall’insediamento dell’”irlandese folle”.
Prima dei dazi ha sostenuto che in 48 ore faceva fare la pace tra Ucraini e Russia. Risultato pratico, la guerra continua senza sosta. L’Europa, anzi i governanti dell’Europa dicono che vogliono una difesa comune e quando si ritrovano ognuno parla una lingua diversa per come realizzare il tutto.
Concretamente, per ora, un nulla di fatto.
Salvini continua a dire che è il più figo del mondo ed ora vuole fare il Ministro dell’Interno e manderebbero Piantedosi in Campania come candidato del centro destra.
Tajani rivendica di essere l’unico vero europeista peccato che ha solo l’8% di voti.
Meloni non sa che pesci prendere, sempre più stancamente, e ripeto che è bravissima e bellissima.
Non che la nostra opposizione stia meglio.
Cocciutamente divisa e sembra speculare alla ignavia di questo governo.
E sorge spontanea la domanda: ma non vi aspettavate i dazi? Con Meloni che ripete: non dobbiamo drammatizzare. Effettivamente, almeno personalmente sono terrorizzato.
Comunque vedremo gli sviluppi, con la mia convinzione che non abbiamo ancora visto il peggio.

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Lasciamo indietro queste miserie del mondo e rifugiamoci nella nostra bella città.
Già come cantava Antonello Venditti: Torino sei proprio bella. Ed è ancora più bello vedere questa massa di turisti.
Era una vita che non mi permettevo un passeggiata per via Po e piazza Castello fino a Porta palazzo. Il sole la faceva da padrone e tutte quelle scolaresche facevano allegria.
Non usuale sentire parlare inglese davanti ai ruderi romani. Bello, veramente bello. Ma anche qui c’è il rovescio della medaglia. Parcheggio ai Giardini reali ed affronto la salita per piazza Castello. Sotto il piccolo ponte una comunità  di senza tetto attorniata da tante immondizie con un odore talmente acre che ti prende la gola. Analogo “spettacolo” sotto i portici davanti alla Porta Romana e a 10 metri dal  commissariato di polizia assediato da extracomunitari per il permesso di soggiorno. Semplicemente non è giusto. Ovviamente non sono arrabbiato con i senza tetto. Generalmente affetti da alcolismo e tossicodipendenza.
Nessun individuo può e deve vivere in quelle condizioni. E con l’immigrazione è notevolmente aumentato questo fenomeno.
Che fare? Qui c’è l’elemento comune tra le grandi questioni e questa invece apparentemente  piccola questione.
L’impotenza di chi assiste  e di chi dovrebbe intervenire per risolvere sia i grandi sia i piccoli problemi. Oramai tutto ciò ” viaggia ” senza che nessuno sappia o voglia far qualcosa.
Difatto subiamo la Storia e le nostre piccole storie. Veramente un peccato:  in gioventù avrei sperato per i nostri figli qualcosa di più.
E comunque Torino continua ad essere bellissima.

PATRIZIO TOSETTO

Devasta gli uffici dei servizi assistenziali e provoca tamponamenti a catena

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Il quarantaseienne è stato arrestato dai Carabinieri. E’ il secondo episodio in 5 mesi
Era già stato arrestato a fine ottobre, sempre dai Carabinieri della Compagnia di Rivoli (TO), il cittadino egiziano, quarantaseienne, che all’epoca dei fatti si era reso responsabile di danneggiamento di alcuni arredi del Consorzio Intercomunale dei Servizi socioassistenziali di Pianezza e di minaccia aggravata nei confronti degli assistenti sociali lì presenti.
Questa volta l’uomo, oltre ad avere danneggiato il citofono, frantumato i vetri delle finestre e della porta di accesso al centro e aver costretto il personale dei servizi sociali a rifugiarsi in un ufficio per timore di essere aggredito, una volta uscito dall’edificio e salito a bordo del proprio veicolo, ha anche provocato una serie di tamponamenti ai veicoli presenti in strada.
I Carabinieri, intervenuti a seguito di richiesta arrivata al 112, sono andati immediatamente alla ricerca dell’uomo, rintracciandolo nei pressi della sua abitazione a Villarbasse (TO). Dalla perquisizione dei militari, il quarantaseienne è stato trovato in possesso di una chiave inglese, di una chiave a cricchetto, verosimilmente utilizzate per danneggiare gli uffici del C.I.S.A., materiale poi sottoposto a sequestro.
Il motivo che ha spinto l’uomo a compiere entrambi i gesti sembrerebbe legato all’impossibilità di vedere i due figli minori collocati in una località protetta. Per l’ultimo episodio, il quarantaseienne è stato arrestato perché gravemente indiziato di “violazione di domicilio” e “danneggiamento aggravato”. L’arresto è stato convalidato ed attualmente rimane ristretto in carcere.

Reale Mutua Basket Torino batte Cantù

Torino, domenica 6 aprile 2025 – Ife Ajayi in versione monstre. Kevion Taylor in versione assistman aggiunto. Il carattere e le iniziative di Schina. La difesa di Severini su Tyrus McGee. Il pubblico gialloblù in festa. Così, la Reale Mutua Basket Torino continua il suo momento di grazia, battendo la corazzata Cantù per 85-70 ed estendendo a 8 la serie di vittorie consecutive (9 su 10 dall’arrivo di coach Moretti). Una vittoria che ha mandato in estasi i tifosi torinesi e che continua a iniettare fiducia a tutto l’ambiente gialloblù, anche in ottica postseason: in virtù dei risultati di giornata, Torino continua a macinare punti e a guadagnare posizioni in classifica, salendo dalla 12^ alla 10^ posizione con un record di 19-16, appaiata con la #9 Pesaro.

QUINTETTI
Torino: Schina, Taylor, Severini, Ajayi, Seck
Cantù: Valentini, McGee, Piccoli, Basile, Possamai

Avvio di gara di grande applicazione e attenzione difensiva di Torino: dopo quattro minuti abbondanti di gioco, Cantù è ancora a secco di punti. Anche i gialloblù dal canto loro fanno fatica ad entrare in ritmo in attacco, con il punteggio che rimane quindi molto basso nel corso della prima frazione. Cantù si prende il vantaggio sfruttando la poca concretezza offensiva dei gialloblù, affidandosi al talento di Basile, mentre Ajayi prova a dare una scossa ai suoi in schiacciata prima della sirena del primo quarto. Alla prima pausa è 14-15.

La scossa di Ajayi contagia tutto il gruppo gialloblù e di conseguenza anche il pubblico di casa. Il secondo quarto è una dimostrazione di grande basket torinese, con l’alley-oop tutto gioventù tra Gallo e Osatwna e le triple dello stesso Ajayi e Severini. La Reale Mutua quindi non solo si riprende il vantaggio, ma prova anche ad allungare fino al +8 (30-22 al 15’). I canturini accusano il colpo ma reagiscono dalla lunga distanza con Valentini e Riisma. Gli ospiti rimettono tutto in equilibrio, ma alla pausa lunga è ancora Torino avanti di misura: 38-37.

Alla ripresa Cantù prova ad imporsi prepotentemente per cambiare l’inerzia della partita, affidandosi sempre a Basile e l’intraprendenza di Valentini. Torino però risponde colpo su colpo, trascinati da un Ife Ajayi in versione monstre: il nigeriano sale in cattedra e segna 13 punti nella terza frazione, guidando praticamente da solo i gialloblù al vantaggio all’ultima pausa sul 63-59.

L’ultimo quarto è una meraviglia gialloblù: i pick and roll tra Taylor e Ajayi, il carattere e le iniziative di Schina, la difesa di Severini fanno viaggiare Torino in un parziale clamoroso che spezza le gambe di Cantù e carica a mille il pubblico torinese. È così un trionfo Reale Mutua, finisce 85-70.

Coach Moretti in sala stampa: “Abbiamo giocato una buona metà di gara, pur non riuscendo a raccogliere quanto potevamo a causa di qualche imprecisione di troppo. Siamo stati anche sotto nel terzo quarto in un momento di difficoltà, poi è successo qualcosa di speciale nella testa di questi ragazzi, sono stati straordinari anche stasera. Siamo stati capaci di dare un colpo di reni nel momento decisivo, quindi sono davvero contento e orgoglioso di questi ragazzi”.

Reale Mutua Torino – Acqua S.Bernardo Cantù 85-70 (14-15, 24-22, 25-22, 22-11)

Reale Mutua Torino: Ife Ajayi 30 (7/7, 5/8), Matteo Schina 17 (4/8, 1/2), Kevion Taylor 10 (3/7, 1/7), Giovanni Severini 10 (2/4, 2/3), Matteo Montano 10 (1/4, 2/3), Kesmor Osatwna 4 (2/2, 0/0), Aristide Landi 2 (1/1, 0/3), Maximilian Ladurner 2 (1/3, 0/0), Fadilou Seck 0 (0/0, 0/0), Antonio Gallo 0 (0/1, 0/0), Giorgio Garuzzo 0 (0/0, 0/0). Tiri liberi: 10 / 12 – Rimbalzi: 30 5 + 25 (Ife Ajayi 7) – Assist: 17 (Kevion Taylor 7).

Acqua S.Bernardo Cantù: Grant Basile 23 (7/13, 2/4), Fabio Valentini 13 (2/6, 3/4), Dustin Hogue 10 (4/6, 0/0), Tyrus Mcgee 7 (2/7, 1/7), Filippo Baldi rossi 7 (2/2, 1/2), Riccardo Moraschini 5 (2/6, 0/3), Joonas Riismaa 3 (0/1, 1/2), Luca Possamai 2 (1/2, 0/0), Matteo Piccoli 0 (0/0, 0/1), Andrea De nicolao 0 (0/0, 0/1), Andrea Beltrami 0 (0/0, 0/0). Tiri liberi: 6 / 12 – Rimbalzi: 35 12 + 23 (Grant Basile 11) – Assist: 10 (Tyrus Mcgee 4).

Ufficio stampa Reale Mutua Basket Torino

Coro di Santa Pelagia, musica classica ispano americana

Mercoledì 9 aprile, alle ore 21, si esibirà il Coro di Santa Pelagia, in via San Massimo 21, con la partecipazione del pianista spagnolo Antonio Galera in concerto

La ricchezza della musica classica ispano americana risiede nella sua profonda integrazione nel folklore della chitarra e del flamenco, creando un linguaggio unico che fonde il popolare con l’accademico. Compositori come Falla e Albéniz, in Spagna, e Gina Stera, in Argentina, hanno tratto ispirazione da danze e canzoni popolari, incorporando tecniche come tremoli e rasgueos, nelle loro composizioni pianistiche, per evocare il suono caratteristico della chitarra. Per i due artisti anche il cantejondo e gli stili del flamenco, con la loro profondità ritmica ed emotiva, hanno influenzato le loro opere, aggiungendo un’intensità espressiva e un’identità culturale distintiva che hanno arricchito la musica classica e ispirato contemporanei come Debussy. Questa influenza continua a risuonare oggi nel nuovo repertorio di Antonio Galer, dove gli echi di queste tradizioni sono ancora presenti. Il pianista, premiato come miglior interprete di musica spagnola al Premio Iturbi si è esibito in prestigiose sale da concerto in tutto il mondo. Vincitore di numerosi concorsi, tra cui il prestigioso Yamaha Music Foundation of Europe Award, ha svolto un’intensa attività concertistica in tutta la Spagna, esibendosi nelle principali sale e festival del Paese e ricevendo entusiastici consensi da parte della critica, di straordinari sensibilità, controllo tecnico infallibile, musicalità da vero rara. Recentemente è stato invitato a tenere il suo recital di debutto all’Auditorium Nazionale di Madrid, eseguendo il concerto K 467 di Mozart. Fortemente legato alla musica dei compositori spagnoli, ha ricevuto il premio per la migliore interpretazione di musica spagnola al concorso premio Iturbi di Valencia. Nel suo nuovo album, “Cordes”, esplora la relazione tra pianoforte e chitarra, presentando una ricerca sonora originale e audace da pianista di forte personalità.

Mara Martellotta

Anziana raggirata: arrestate due donne

La Polizia di Stato ha arrestato a Torino due donne, di 57 e 39 anni, per furto aggravato in abitazione a danno di un’anziana signora.

Gli operatori della Squadra Mobile notavano due donne intente ad osservare le persone di passaggio, effettuando continue inversioni di marcia con la propria auto e rallentando ogniqualvolta incrociavano sulla loro strada un anziano, come a volerne intuire la direzioni.

Intorno alle cinque del pomeriggio, le due donne, nel frattempo travisatesi, approcciavano un’anziana signora con evidenti difficoltà di deambulazione, e poco dopo accedevano con lei in uno stabile di via Turati, guardandosi ripetutamente intorno in modo da accertarsi di non essere notate. Le due venivano poi viste uscire, circa mezz’ora dopo, con una busta al seguito. I poliziotti le fermavano, trovandole in possesso di diversi pezzi di argenteria: posate, vassoi e brocche.

Le due donne che si erano presentate all’anziana come inviate dell’amministratore condominiale per compiere verifiche sull’impianto idrico, l’avevano invitata a radunare tutti i preziosi, richiesta a cui però la vittima non aveva dato seguito. Proseguendo nella loro farsa le due donne, con la scusa di controllare le tubature, avevano iniziato a girare per la casa aprendo cassetti e impossessandosi di diversi oggetti prima di andare via e venire fermate dalla Polizia all’uscita dell’immobile.

Il procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Torino si trova nella fase delle indagini preliminari pertanto vige la presunzione di non colpevolezza a favore delle indagate, sino alla sentenza definitiva.

Ciononostante, in sede di convalida dell’arresto, il G.I.P. del Tribunale di Torino ha ravvisato nei suoi confronti la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, convalidando la misura dell’arresto e disponendo per entrambe le misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla P.G e dell’obbligo di dimora nel Comune di domicilio