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Alleanza tra Museo dell’Auto, Città della Salute e Biblioteche: la cultura come risorsa per la salute

L’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, su proposta della Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus, sigla un accordo pluriennale con il MAUTO-Museo Nazionale dell’Automobile, l’istituzione culturale di prossimità dell’azienda sanitaria, in collaborazione con il Servizio Biblioteche della Città di Torino, Abbonamento Musei e CCW-Cultural Welfare Center. Il percorso, che riguarderà tutta la cittadinanza, inizia con gli incontri di accompagnamento alla nascita in museo, per proseguire sul benessere dei professionisti della cura, risorse primarie per l’attivazione di percorsi di benessere a caduta su pazienti e cittadini e la cura della società.

 

Lorenza Bravetta, Direttore del MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile, ha accolto in museo Giovanni La Valle, Direttore Generale A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, Chiara Benedetto, Presidente di Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus- MAMD, Cecilia Cognini, Dirigente del Sevizio Biblioteche Città di Torino, Divisione Cultura, Archivio, Musei e Biblioteche, Alberto Garlandini, Presidente Associazione Abbonamento Musei, Catterina Seia, Presidente CCW Cultural Welfare Center ETS, per la firma dell’accordo finalizzato a un percorso di progettazione e realizzazione condivisa di progetti di public engagement sulla cultura come risorsa per la salute.

 

La collaborazione intersettoriale tra cultura, sociale e sanità ha un ruolo importante per la salute della comunità tanto che la Commissione europea ha inserito tra i pilastri delle proprie politiche, nel piano della Cultura 2023/2026, la relazione tra Cultura e Salute.

La Sanità è la porta maestra di contatto per avvicinare tutti i cittadini alle opportunità territoriali che contribuiscono allo sviluppo del potenziale individuale, all’aumento della resilienza alle avversità, al contrasto dell’isolamento e dei disagi emotivi.

L’A.O.U. Città della Salute e della Scienza ha colto l’invito promosso dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna allo sviluppo di un percorso sistematico e sistemico con il Museo Nazionale dell’Automobile, l’istituzione culturale con cui confina, luogo di bellezza, senso, accoglienza, in dialogo con la natura fluviale. La prospettiva di collaborazione si basa sull’esperienza all’Ospedale S. Anna della Fondazione che dal 2011 ha varato con l’AOU un percorso di ricerca- azione su “Cultura e Salute” che ha trasformato, con processi partecipati attraverso le arti (visive, musica, poesia, teatro, danza) il volto e il clima organizzativo di un intero blocco ospedaliero e che vedrà nel MAUTO una piattaforma di sviluppo.

 

L’accordo coinvolge le BCT-Biblioteche Civiche Centrali, sia per il riconoscimento del ruolo della lettura in famiglia già dai primi mille giorni di vita, sia per la prossima apertura nella nuova biblioteca civica al Valentino con la quale disegnare sinergia. Sono a bordo Abbonamento Musei, per la diffusione delle esperienze attraverso la sua rete, e CCW come ente di ricerca.

Il primo atto sarà lo sviluppo degli incontri di accompagnamento alla nascita in Museo, per i primi mille giorni, centrali per lo sviluppo neuronale di ogni individuo e per il benessere biopsicosociale della mamma e della Famiglia.

Verranno progettate azioni che si rivolgeranno a tutta la cittadinanza, ma in prima istanza al personale sanitario e agli operatori di cura, risorse primarie per l’attivazione di percorsi di benessere a caduta su pazienti e cittadini. L’accordo costituisce un passo per lo studio dell’introduzione della Prescrizione Sociale accanto alle consuete terapie, della partecipazione regolare ad iniziative sociali e culturali, volte a rafforzare i legami sociali che riducono il rischio di vulnerabilità alle malattie.

 

Rosanna Purchia, Assessora alla Cultura della Città di Torino: “Il Progetto Nati per Leggere, in sinergia con Nati per la Cultura e grazie alla collaborazione di biblioteche e musei, si configura come un fondamentale strumento strategico per la città di Torino. Questa iniziativa mira a coinvolgere in modo capillare i territori e le comunità, raggiungendo tutti i quartieri e le famiglie, anche quelle meno abituate a frequentare i luoghi di cultura. L’accordo attuale amplia la portata delle azioni, rendendole trasversali e diffuse in tutte le zone di Torino. L’alleanza tra cultura e salute si basa su un corpus sempre più solido di evidenze scientifiche, che dimostrano come la partecipazione culturale possa sostenere lo sviluppo delle bambine e dei bambini. Essa contribuisce a prevenire malattie, migliorando il benessere fisico e mentale, promuovendo stili di vita sani e favorendo la creazione di comunità resilienti.”

 

Lorenza Bravetta Direttore del MAUTO: “Il progetto è fondamentale per il Museo Nazionale dell’Automobile anche nell’ottica di potenziare le relazioni di prossimità, verso la costruzione di una rete di nuovi pubblici, dal proprio quartiere di riferimento a tutta la Città di Torino. La contiguità con Città della Salute e della Scienza, con la futura grande Biblioteca Civica al Parco del Valentino, la relazione con il polmone verde collinare e fluviale, rappresentano per il Museo grandi potenzialità da esplorare. Il MAUTO già aderisce al programma Nati con la Cultura, Musei Family and Kids Friendly, sviluppato da Fondazione Medicina a Misura di Donna con Abbonamento Musei: il Passaporto Culturale per il primo anno di vita dei bambini e delle bambine garantisce libero accesso alle esposizioni, agli spazi e ai servizi museali e hanno reso il MAUTO luogo di accoglienza sin dai primi giorni e naturale protagonista di questo progetto”.

 

Giovanni La Valle, Direttore Generale A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino: “Un importante progetto che concilia la cultura e la salute all’insegna dell’umanizzazione dei nostri ospedali per i nostri pazienti, dipendenti e tutti i cittadini. Ringraziamo il Museo Nazionale dell’Automobile, le Associazioni, la Fondazione Medicina a Misura di Donna ed il Servizio Biblioteche per la fattiva collaborazione e per la creazione di questa nuova idea di rete pubblica che vuole valorizzare la cultura alla portata di tutti”.

 

Chiara Benedetto, Presidente di Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus-MAMD: “Il rispondere ai bisogni e ai desideri delle donne assistite, il prendersi cura del benessere degli operatori sanitari e il diffondere la cultura della prevenzione nel campo della salute in tutte le fasi della vita sono fra gli scopi statutari della Fondazione Medicina a Misura di Donna. Nel perseguire le sue finalità la Fondazione promuove e favorisce le relazioni fra istituzioni pubbliche e private. Infatti, fin dai suoi esordi, ha lavorato per creare sinergie fra luoghi di cura, professionisti sanitari e persone assistite, musei e istituzioni culturali del territorio, al fine di favorire la salute e il benessere degli individui e della comunità. La creazione del “Passaporto culturale” per le mamme all’ultimo trimestre di gravidanza e per i/le neonati/e e le loro famiglie, nell’ambito del Progetto “Nati con la Cultura”, diventato progetto di sistema, ne è un esempio. L’accordo firmato oggi consentirà di sviluppare ulteriormente tali progettualità.”

 

Catterina Seia, Presidente CCW Cultural Welfare Center: “La promozione della salute e del benessere delle persone è alla base del concetto di “welfare culturale”, un modello integrato di benessere degli individui e delle comunità che attraverso pratiche fondate sulle arti visive, performative e sul patrimonio culturale va ad incidere positivamente sul contrasto alle disuguaglianze di salute, sulla coesione sociale, sulla lotta alla depressione e al decadimento psicofisico di tutta la popolazione dal periodo pre e perinatale alla quarta/quinta età, nonché sull’inclusione e sull’empowerment delle persone con disabilità o in condizioni di marginalizzazione o svantaggio. Il welfare culturale presuppone una relazione sistemica e sistematica di collaborazione fra professionisti di discipline diverse (sanitarie e non) e, soprattutto, una integrazione di scopo fra i sistemi istituzionali della salute, delle politiche sociali e quello delle arti e della cultura. CCW- Cultural welfare center, che nasce dal percorso di Fondazione Medicina a Misura di Donna, è il centro di ricerca nazionale che sostiene questo sviluppo.”

 

The Others, nuova sede e 50 espositori provenienti dall’Italia e dall’estero

 

Un programma collaterale ricco di eventi per il pubblico,

tra cui live performance con gli studenti delle

 Accademie di Belle Arti di Vienna e Bratislava

Alla sua XIII edizione The Others sceglie la sua nuova casa, in una location che rappresenta a pieno lo spirito internazionale ed inclusivo della fiera: il Centro di Formazione Internazionale dell’ILO 

Il Mondo come principio di armonia cosmica e connessione con l’universo. La XIII edizione di The Others, che si terrà quest’anno dal 31 ottobre al 3 novembre, vuole celebrare, attraverso le opere esposte ed un ricco programma collaterale, l’arte come percorso, come viaggio, come punto d’inizio e punto d’arrivo.  La fiera d’arte indipendente – ideata da Roberto Casiraghi e Paola Rampini, con la direzione artistica di Lorenzo Bruni – amplifica infatti la sua vocazione ‘nomade’, eclettica e internazionale cambiando casa e approdando all’interno del Centro Internazionale di Formazione dell’ILO – Organizzazione Internazionale del Lavoro. Un’area extraterritoriale a Torino, simbolo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e Centro Internazionale d’eccellenza nella formazione continua, oltreché vero crocevia di multiculturalità e inclusività quale punto di riferimento a Torino per studenti, professionisti, diplomatici e politici provenienti da tutto il mondo.

 

Un ambiente cosmopolita, dinamico, vivace e creativo, che quotidianamente mescola storie, incontri e competenze all’avanguardia e che riflette a pieno l’identità di The Others, da sempre in ascolto verso un sistema dell’arte in continuo cambiamento. Sono infatti 50 gliespositori attesi in questa edizione, provenienti da tutta Italia e dal mondo, tra cui Argentina, Finlandia, Lituania, Slovacchia, Spagna e Perù. La Fiera aprirà al pubblico le porte di questa sede unica per quattro giorni e accompagnerà i visitatori in un vero viaggio alla scoperta del lavoro di artisti affermati e talenti emergenti, tra linguaggi, generazioni e provenienze differenti.

 

 

L’IMMAGINE GUIDA 2024

L’immagine della tredicesima edizione è stata disegnata dall’illustratrice Elisa Talentino che ha lavorato per sintesi all’arcano maggiore de Il Mondo, a partire dall’iconografia delle carte di Marsiglia, una delle rappresentazioni più antiche dell’immagine.

 

L’artista ha ricondotto la figura all’essenza, mantenendo la figura femminile centrale che danza e la mandorla che la contiene, conosciuta anche nell’iconografia sacra come Mandorla Mistica o Vesica Piscis. Secondo alcuni miti greci la mandorla sarebbe anche la vulva della Dea Cibele, riconducibile al concetto di fecondità e di conseguenza simbolo universale di creazione e creatività.

La figura femminile tiene in mano una stella, la cui forma è la stessa della stella a cinque punte posta sulla guglia della Mole Antonelliana.

 

L’ultimo degli arcani maggiori narra inoltre un’idea di totalità, di completezza. Unifica differenziando, questo è il significato che The Others vuole sottolineare nei progetti artistici presentati.

 

I TEMI DELLA XIII EDIZIONE

Il tema del viaggio rappresenta infatti il fil rouge di questa edizione e abbraccerà molti dei progetti che saranno proposti in Fiera. Come mostra la galleria solocontemporaneo di Buenos Aires, attraverso i lavori di cinque artiste argentine “nomadi” che nel loro peregrinare sono entrate in contatto con culture e sensibilità diverse. Le opere dell’artista Vero Murphy, ad esempio, sviluppano il concetto delle culture ibride e della memoria, gli oli e gli acquerelli di Silvia Salvagno esplorano i temi del cambiamento costante e della fragilità della vita, Sandra Botner porta avanti la sua ricerca attraverso la commistione di linguaggi, dalla video arte alle performance artistiche, così come le installazioni di Valeria Yamamoto traggono ispirazione dallo studio delle forme organiche che si trovano nella natura che ci circonda e i dipinti di Karina Chechik approfondiscono inoltre la relazione tra l’uomo e l’ambiente, con paesaggi che simboleggiano sia punti di origine che di destinazione.

 

La ricerca sul tema del viaggio viene affrontata anche da Almach Art Gallery che presenta le opere di Anna Pennati in dialogo con gli autori emergenti di Youngarthunters con cui condividerà lo stesso spazio, in un progetto espositivo ispirato proprio al senso dell’esplorazione. Artista di grande esperienza, Anna Pennati porta l’astrattismo ad un livello visivo e sonoro, fungendo da chiave di comprensione per l’inizio del tragitto. In parallelo, ogni artista emergente ha concentrato la sua esperienza culturale nelle proprie pitture, sculture e installazioni dove protagonisti sono i tratteggi labirintici di Ylenia Pigozzo, in arte Ipsilonpi, le figure preistoriche sottomarine con sculture e delicate pitture ad olio di Liubov Bochkova, i dipinti surreali di tinture armoniose e luoghi sospesi di Martyna Pietrasik e le figure femminili di Mauro Valsecchiin viaggio attraverso architetture organiche che richiamano le ‘Città Invisibili’ di Italo Calvino, ricordando a chi le osserva la monocromia incisoria delle stampe d’autore.

 

L’idea di completezza espressa dall’immagine guida di The Others è ad esempio interpretata dallo spazio espositivo ARTbite Project di Nicoletta Rusconi, che presenta ‘All-Around’ con i lavori di Arjan Shahaj (Patos, Albania, 1989), neo finalista del premio Cairo, e di Jaime Poblete (Santiago del Cile, 1981), reduce dalla collaborazione con la maison Gucci. Il titolo ‘All-Around’ allude alla forma scelta dagli artisti per le due opere in mostra, simbolo di circolarità e unione tra tecniche, popoli e ambiente.

 

Al tema della libertà e del coraggio sono dedicati anche numerosi progetti, a cominciare da quelli presentati dalla galleria Area/B che parlano della volontà di vivere secondo i propri desideri senza imposizioni esterne. Nei dipinti di Antonio Bardino, ad esempio, non vengono rappresentate piante curate e ‘dominate’ dall’uomo, ma l’artista ritrae gli elementi vegetali in modo lussureggiante, metafore del senso di libertà e della lotta contro le avversità del mondo. Nei lavori di Irena Balia troviamo riferimenti a canzoni, poesie, eventi quotidiani che indagano la costante ricerca di bellezza, il desiderio di restare per sempre giovani, in una società che non accetta l’invecchiamento. E così anche Loredana Galante, che utilizzando l’arte del ricamo per riflettere sulla contemporaneità, prova a smantellare i pregiudizi sul corpo femminile ritraendo in una serie di ricami donne nude, orgogliose del proprio corpo e che lo mostrano senza vergogna.

 

Al sentimento di libertà è dedicato anche il progetto presentato dalla galleria Raw Messina, intitolato ‘Youth’ dove figurano opere scelte in base al sentimento che esprimono, l’atmosfera e il momento della giovinezza che gli artisti hanno voluto rappresentare. Dalle pitture di Pax Paloscia che concentra la sua ricerca figurativa proprio sul sentimento di possibilità e libertà tipico della pre-adolescenza e dell’adolescenza, alla selezione da “Wykofer”, l’isola che non c’è di Juliette Wayenberg fino ai e alle bagnanti di Annalaura Tamburrini e alle pagine di diario di una ragazza di città di Berta Aguilar Pujol.

 

Attraverso lo sguardo dell’arte, The Others proporrà dunque anche quest’anno molteplici letture e riflessioni sul nostro tempo, che saranno amplificate anche grazie all’ampio public program con talk, presentazioni e incontri, che offrirà ai visitatori un’esperienza sempre più partecipata della creatività contemporanea e dei suoi linguaggi. Tra gli appuntamenti di punta, il ricco programma di live performance che nei giorni della fiera proporrà le esibizioni degli studenti delle Accademie di Belle Arti di Vienna e Bratislava.

 

 

IL BOARD CURATORIALE 

Il board curatoriale dell’edizione 2024 di The Others Art Fair è guidato per il quinto anno da Lorenzo Bruni nel ruolo di Coordinatore. Critico e curatore d’arte, nato a Firenze, attualmente vive a Roma. Negli ultimi anni insegna in varie Accademie italiane Storia dell’Arte, Storia della Stampa e dell’editoria e Museologia, mentre all’Accademia di Belle Arti di Firenze è professore di Culture Digitali.

 

Riconfermate Lýdia Pribišová e Daniela Grabosch come parte del Board. Lýdia Pribišová, curatrice e storica dell’arte che vive a Bratislava, in Slovacchia. Nel 2024 è curatrice della rappresentanza slovacca alla 60° Biennale di Venezia con il progetto Floating Arboretum di Oto Hudec. Dal 2020 al 2024 ha lavorato come curatrice alla Kunsthalle di Bratislava, nello stesso periodo è stata presidente della sezione slovacca dell’AICA. È membro del team di Trenčín Capitale Europea della Cultura 2026.

Daniela Grabosch, artista viennese la cui pratica performativa migra tra mezzi performativi, digitali e fisici, ha conseguito un MFA in Arte Performativa presso l’Accademia di Belle Arti di Vienna, un BFA in Belle Arti e Media Digitali presso la Hochschule di Düsseldorf e le sue opere sono state esposte in varie mostre internazionali.

 

Si aggiunge al board curatoriale, dopo l’esperienza dello scorso anno come coordinatrice del Public Program, anche la consulente d’arte, autrice per Rizzoli illustrati, personaggio televisivo e radiofonico oltreché digital content creator, Elisabetta Roncati che nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan, con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media (Instagram e Tik Tok @artnomademilan).

 

 

LO SPAZIO ESPOSITIVO NEL CENTRO INTERNAZIONALE DI FORMAZIONE DELL’ILO (ITCILO)

La fiera sarà allestita all’interno del Padiglione Americas 2, una delle palazzine che costellano il Centro Internazionale di Formazione dell’ILO. Un edificio a più piani e ambienti sovrastato da una doppia cupola in vetro dal design geometrico che illumina l’intero spazio. È questo il cuore pulsante di The Others 2024 che ritorna alle origini, in uno spazio espositivo che assegna a ogni espositore un’area riservata all’interno delle numerose stanze, tra room e suite, per favorire il dialogo tra artisti, collezionisti e visitatori in un intreccio di punti di vista diversi fra gallerie, spazi non profit e artist run spaces, espressione di un mondo in costante cambiamento a cui la fiera vuole dare voce.

 

Sulle rive del Po, invece, il pubblico potrà usufruire di tutti i servizi del Campus: dal ristorante alla carta al self service, tra le ricette provenienti dal mondo e la cucina multietnica, senza dimenticare l’area chill-out esterna sul prato, tra bar e lounge sia interna che esterna, affacciata sul parco del Valentino, per un momento conviviale che avvicini l’arte al pubblico, ma che spinga anche l’incontro fra artisti, curatori, critici, collezionisti, intellettuali e giovani.

 

La XIII edizione di The Others rappresenterà un’occasione unica per varcare la soglia dell’ITCILO e respirarne la sua vocazione internazionale, esplorandone gli spazi in occasione della fiera di arte contemporanea. 

 

I visitatori avranno a disposizione un servizio gratuito continuativo di navette, che metterà in comunicazione The Others con le fermate della metropolitana Lingotto e Italia ’61, e Artissima. Il servizio sarà attivo da giovedì 31 ottobre a domenica 3 novembre.

 

«The Others 2024 raggiunge il massimo livello di simbiosi tra contenitore e contenuto: internazionale, multidisciplinare, inclusivo, rigoroso – racconta Roberto Casiraghi, ideatore della fiera, che prosegue – ci troviamo in uno spazio extra territoriale, riservato e libero al tempo stesso, che necessita del rispetto assoluto delle regole, condizione indispensabile perché la creatività possa dare ampio sfogo alla fantasia dell’arte ed offrire al pubblico una moltitudine di chiavi di lettura tutte affascinanti».

 

The Others è realizzata con il patrocinio e il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di commercio di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT.

 

ELENCO ESPOSITORI THE OTHERS XIII EDIZIONE

 

10B PHOTOGRAPHY GALLERY (Roma, Italia)

A.MORE GALLERY (Milano, Italia)

AD GALLERY (Firenze, Italia)

ALMACH ART (Milano, Italia)

AREA/B (Milano, Italia)

ARTÁGORA (Siviglia, Spagna)

ARTBITE PROJECT (Agrate Conturbia, Novara, Italia)

ARTRA (Milano, Italia)

BIANCHIZARDIN (Milano, Italia)

BIG EYES ART GALLERY (Bologna, Italia)

BLOC ART PERÙ (Lima, Perù)

BOA SPAZIO ARTE (Bologna, Italia)

BONOBOLABO (Bologna, Italia)

CARACOL ART GALLERY (Torino, Italia)

CERAVENTO (Pescara, Italia)

ANTONIO COLOMBO ARTE CONTEMPORANEA (Milano, Italia)

CONTEMPORARY CLUSTER (Roma, Italia)

CONTOUR GALLERY (Vilnius, Lithuania)

CRAG GALLERY (Torino, Italia)

CRUMB GALLERY (Firenze, Italia)

D406 DISEGNO CONTEMPORANEO (Modena, Italia)

DIE MAUER (Prato, Italia)

GALLERIA D’ARTE EDARCOM EUROPA (Roma, Italia)

ESH GALLERY (Milano, Italia)

FEBO E DAFNE (Torino, Italia)

FLATGALLERY (Bratislava Slovacchia)

STUDIO GODOT (Cascina, Pisa, Italia)

LUSVARDI ART GALLERY (Milano, Italia)

MA-EC GALLERY MILANO (Milano, Italia)

MONOCROMO CONTEMPORARY (Roma, Italia)

MYYMÄLÄ2 (Helsinki, Finlandia)

PAVART GALLERY (Roma, Italia)

GIANLUCA RAMINI ART DEALER (Castel San Pietro Terme, Bologna, Italia)

LUCA RAZZANO (Chivasso, Torino, Italia)

RAW MESSINA (Roma, Italia)

ROCCAVINTAGE (Torino, Italia)

SILVIA ROSSI | ART GALLERY (Bibbiena, Arezzo, Italia)

SOLOCONTEMPORANEO (Buenos Aires, Argentina)

STAYONBOARD ART GALLERY (Milano, Italia)

UNIQUE CONTEMPORARY (Torino, Italia)

YOUNG ART HUNTERS (Milano, Italia)

Aggiornato al 3/10/2024

Cultura, Atp e tartufo: il Piemonte presenta al mondo la sua offerta turistica

La Regione Piemonte partecipa dal 9 all’11 ottobre alla TTG Travel Experience a Rimini

Dal 9 all’11 ottobre prossimo la Regione Piemonte parteciperà alla 61esima edizione di TTG Travel Experience, la manifestazione italiana di riferimento del turismo mondiale, che si terrà  a Rimini.

Si tratta di una tre giorni di incontri, seminari e approfondimenti per progettare il futuro del turismo e dell’ospitalità sotto il segno della Veritas, tema portante di questo anno, scelto nella sua accezione latina di richiamo all’indispensabile lavoro di ricerca delle “verità  di fatto”, una bussola per orientare  le strategie di prodotto, la comunicazione con i buyer italiani ed esteri, i temi degli speech e delle conferenze che fanno del TTG un laboratorio vivace di idee, partecipato e premiato dalle ditte di settore.

Nello stand posizionato all’interno del padiglione C5 ( stand 227-314), la Regione Piemonte si proporrà  con un’offerta turistica altamente diversificata insieme ai rappresentanti delle Agenzie turistiche locali, delle Residenze Reali Sabaude e di un  gruppo di trenta operatori turistici, composti da Consorzi, strutture ricettive, tour operator specializzati nell’incoming.

In un contesto professionale  che richiama operatori turistici provenienti da tutto il mondo e dove è possibile intercettare nuove tendenze e ispirazioni, la Regione Piemonte ha come obiettivo la promozione delle meraviglie presenti nel proprio territorio agli operatori nazionali e internazionali che, in questa edizione, saranno accolti da una particolare novità,  la collaborazione tra Turismo Torino e Provincia, il Museo Egizio e la Camera di Commercio di Torino. Nell’area piemontese, per celebrare un importante compleanno, i duecento anni del Museo Egizio, tra i più importanti al mondo e il primo in città per numero di visitatori, saranno collocate due esemplari in resina della statua di Sekhmet, la dea più sanguinaria deĺl’antico Egitto, portatrice di guerre ed epidemie con testa di leonessa e corpo di donna. Queste statue si possono ammirare  nell’atrio e nel corridoio aulico del museo torinese.

Alcuni degli appuntamenti di rilievo mondiale che il Piemonte  ospiterà saranno dal 12 ottobre all’8 dicembre la Fiera Internazionale del Tartufo, dal 10 al 17 novembre la quarta edizione torinese delle Nitto Atp Finals, il 23 novembre gli Azzurri del rugby all’Allianz Stadium scenderanno in campo per sfidare gli All Blacks, leggenda e icona sportiva. Tra gli appuntamenti del 2025 si possono citare le Universiadi dal 13 al 23 gennaio, le Final Eight di Basket dal 12 al 16 febbraio, dall’8 al 15 marzo gli Special Olympics. Non mancherà l’ostensione speciale della Sindone per il Giubileo 2025.

Tra gli incontri sono in calendario le Residenze sabaude. Un territorio da Re. Un progetto che pone insieme i Comuni sede di Residenze sabaude, Torino, Agliè,  Pollenzo Bra, Govone, Moncalieri, Racconigi,  Rivoli e Venaria Reale per creare un circuito turistico culturale piemontese, un anello di circa 500 chilometri di livello internazionale,  la presentazione di tre grandi eventi enogastronomici quali Calici e Forchette che consacrerà dal 1 al 3 novembre Mondovì capitale delle eccellenze gastronomiche, Vendemmia Torino grapes in Town (26 ottobre- 16novembre), manifestazione dedicata alla conoscenza vitivinicola piemontese e alla diffusione della cultura nel territorio e Risò, a settembre 2025, la prima fiera internazionale del Riso, eccellenza italiana nel mondo, per valorizzare Vercelli, che ne è capitale europea; Cuneo, città Alpina, la capitale Verde del Piemonte, protagonista su due numeri del settimanale Topolino, e poi la celebrazione del bicentenario del Museo Egizio, anniversario che dà l’avvio a una nuova stagione di trasformazione del Museo, sia dal punto di vista architettonico sia dell’allestimento museale.Infine la Borromeo Experience sul lago Maggiore, che mette in risalto dal Garden Tourism alle dimore storiche con Isola Bella e Isola Madre dai castelli di Cannero e dal parco zoologico di Villa Pallavicino alle esperienze legate all’outdoor fino ad arrivare all’evento Isole di Luce.

Mara Martellotta

Tra debiti e guerra

La destra italiana scopre la parola sacrifici.
Non a caso è il ministro Giorgetti che ne fa menzione. Il suo compito è tentare di fare quadrare i conti dello Stato Italiano. Conti che da oltre 40 anni non ritornano. Il primo che parlò di sacrifici fu Enrico Berlinguer. Berlinguer parlava al suo popolo ed al popolo dei sindacati. Erano gli anni 70′ , per l’esattezza il 1977. Poi arrivò il C.A.F. , Craxi Andreotti Forlani che indebitarono ulteriormente il Paese rilanciando la spesa, una specie di New Deal nostrano lasciando ai posteri il compito di saldare il debito accomulato. Esattamente stiamo ancora pagando e pagheremo per molto ma molto tempo. Diciamo per tutta una vita e per tutta una vita dei nostri nipoti. Ed ora? Semplicemente i conti non tornano e la Sanità italiana peggiora di giorno in giorno. Vero,  questa situazione non l ‘ ha creata questo governo ma, diciamocelo fino in fondo ha decisamente illuso gli italiani che la destra era  il toccasana per il Paese. Ora la Meloni varerà  una finanziaria che farebbe tremare i polsi pure a Monti e Draghi. Appunto sacrifici, sacrifici.
Non ci sta Tajani ma è giunto per dire qualcosa e poi si obbedirà alla Meloni.
La matematica non è un’opinione. Come non è un’opinione essere dalla parte dei poliziotti di Roma che assaliti , hanno cercato di contenere i soliti facinorosi propalestina.
E sulla guerra in Medio oriente desidero dire una sola cosa: vero Netanyahu è proprio una gran carogna ma il popolo israeliano ha diritto nel difendersi perché circondato da forze politiche musulmane decisamente antisemite. E la comunità internazionale, per capirci l’ONU, che fa? Assolutamente nulla.
Anche qui una tragica commedia tra le parti dove, alla fine vince una sola logica : la guerra. Esempio di queste sceneggiate che, ovviamente non risolvono nulla. Il Presidente Usa Biden dice : immediata cessazione delle ostilità. Sapete quanto è stato regalato, solo in quest’ anno ad Israele da parte Usa? 17 miliardi di dollari. Si, avete letto bene.
17 miliardi di dollari. Ovviamente in armi.
Basterebbe subordinare il tutto, appunto al cessate il fuoco. Concretamente? Ci prendono in giro con il gioco delle parti.
Nulla cambia e nulla cambierà.
Ora, continua ad aver ragione il nostro mitico Presidente della Repubblica Sandro Pertini: preferisco la più imperfetta delle democrazie che la più perfetta delle dittature.
Ma ora si sta proprio esagerato nel coltivare l’imperfezione che diventa per l’appunto una colossale presa in giro.

PATRIZIO TOSETTO

Rapinatore in monopattino strappa borsa a una donna

E’ finito in manette un uomo di 44 anni, è accusato di rapina. Gli  agenti dell’UPGeSP e del Commissariato di San Donato sono riusciti, grazie all’intervento di un cittadino,  a bloccare  un rapinatore in zona Cit Turin. A bordo di un monopattino, l’uomo ha inseguito una donna alla guida di un’auto  cercando di fermarla ma invano.  La conducente della vettura  ha poi parcheggiato ed è stata sorpresa  alle spalle dal 44enne, che le ha strappato la borsa facendo cadere la malcapitata a terra. Un passante ha però inseguito il rapinatore  fino all’arrivo della Polizia.

Prevenzione visiva e inclusione con ‘Pupillo’ per il benessere dei bambini

Ieri nella scuola primaria Gozzano Frassati, nel quartiere Lucento, l’assessora alle Politiche Educative e Giovanili della Città di Torino Carlotta Salerno ha partecipato all’inaugurazione di ‘Pupillo’, un’iniziativa innovativa e inclusiva che mira a prevenire i difetti visivi nei bambini e a promuovere l’inclusione sociale delle persone in situazioni di fragilità.

Durante la giornata, gli alunni di quattro classi prime sono stati sottoposti a uno screening visivo per individuare i difetti più comuni della vista grazie ai medici della Commissione Difesa Vista ETS e, in caso di anomalie rilevate, i bambini potranno successivamente effettuare una visita oculistica gratuita negli ambulatori messi a disposizione dal Sermig – Servizio Missionario Giovani, in piazza Borgo Dora 61. Al termine della visita, inoltre, alle famiglie sono stati donati occhiali con lenti graduate grazie al contributo del Centro Style e dello showroom VANNI.

Nel corso della giornata sono state anche realizzate attività dedicate all’inclusione sociale e alla sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione visiva, rivolte a bambini e genitori.

“Educare alla prevenzione è un’azione di grande responsabilità civica, che assume ancora più valore se svolta a scuola e, per questo, la Città ha patrocinato con piacere l’iniziativa Pupillo – ha affermato l’assessora Carlotta Salerno –. Le famiglie spesso trascurano i monitoraggi periodici a causa di molti fattori concomitanti e questo rappresenta un aspetto delicato sul quale è necessario agire in maniera pragmatica ed efficace, fin dai primi anni di vita. Il duplice obiettivo di educare bambine e bambini alla prevenzione e allo stesso tempo di sostegno alle famiglie è essenziale per riconoscere eventuali segnali di criticità il prima possibile. Grazie alle dottoresse Coviello e Marchetti, al loro relatore professor Campanella per l’ideazione del progetto, alla Commissione Difesa Vista e all’azienda Vanni per aver dato la propria disponibilità a svilupparlo e realizzarlo”.

Il progetto senza scopo di lucro – nato da una tesi di Laurea Magistrale in Design Sistemico del Politecnico di Torino, di Marta Coviello e Carolina Marchetti, sotto la supervisione della professoressa Silvia Barbero e dottor Alessandro Campanella e realizzato in collaborazione con l’azienda VANNI, partner della rete Exclusive Brands Torino, con il supporto di Commissione Difesa Vista ETS e del Sermig, e il patrocinio del Comune di Torino – si pone l’obiettivo di affiancare il Servizio Sanitario Nazionale offrendo un servizio accessibile per la prevenzione visiva, riducendo le disparità sociali e garantendo che ogni bambino, indipendentemente dalle risorse economiche della famiglia, possa usufruire di controlli e cure.

“Siamo orgogliosi di vedere il progetto Pupillo prendere vita, a partire da una tesi di laurea magistrale e prima ancora un percorso di collaborazione con il corso di Design Sistemico del Politecnico di Torino con un’azienda torinese così significativa per il nostro territorio nel settore dell’occhialeria che è Vanni. – sostiene la prof.ssa Barbero Silvia, Vice Rettrice per la comunicazione e Promozione del Politecnico di Torino – Questa iniziativa non solo promuove la prevenzione visiva nei bambini, ma rappresenta anche un esempio concreto di come la collaborazione tra università, aziende e organizzazioni no profit possa generare un impatto positivo nella comunità. Il Politecnico di Torino crede fermamente nell’importanza di formare professionisti capaci di progettare soluzioni che migliorano la vita delle persone, e Pupillo ne è una chiara testimonianza.”

“Sono l’entusiasmo e la determinazione di Carolina Marchetti e Marta Coviello, ideatrici di “Pupillo”,
che hanno reso possibile questo primo momento di screening nella scuola primaria Gozzano-
Frassati, il cuore di un progetto di estremo valore che ha lo scopo di portare l’attenzione sul tema
della salute visiva dei più piccoli, in ottica inclusiva – racconta Alessandra Girardi, titolare di Vanni occhiali – . Abbiamo visto nascere “Pupillo”, oggetto della tesi di laurea di Carolina e Marta con la nostra azienda, e sappiamo quanto impegno hanno profuso per mettere in rete i numerosi partner di questa iniziativa: pubblico, privato, enti di volontariato, un vero e proprio esempio di approccio sistemico e integrato, proprio quello studiato durante il loro percorso di laurea magistrale in Design Sistemico al Politecnico di Torino, che oggi prende vita con un’azione concreta, e lodevole. Come Vanni siamo felici di fare la nostra parte: in quanto produttori di occhiali e “società benefit”, crediamo che il benessere visivo vada perseguito con azioni a 360 gradi, che quindi includano il tema della prevenzione – importantissima quella nella fascia di età prescolare, e del sostegno a chi è in condizioni di fragilità”.

“Il mondo dei fagioli ribelli”

È appena uscito il libro “Il mondo dei fagioli ribelli”, edizioni Minerva, realizzato da Bruno Damini.

Il volume vuole fare luce sulla malattia renale cronica, grazie ad un progetto che nasce a Bologna e si estende all’intero territorio nazionale coinvolgendo attualmente le quindici associazioni della rete del Ma.Re e sette importanti nefrologie pediatriche italiane, quelle ei Bologna, Milano, Torino, Genova, Padova, Roma e Bari.

Le testimonianze di Sara e Davide, due ragazzi che hanno affrontato la malattia renale cronica grazie al trapianto del rene, aprono “Il mondo dei fagioli ribelli”. Il loro racconto di vita introducendo il lettore a come affrontare in modo innovativo le problematiche alimentari correlate a questa malattia che colpisce 30 mila bambini in Italia e 4 milioni di adulti.

Per affrontare questa patologia, di cui si parla troppo poco, e riconquistare la normalità,  l’educazione alimentare e la dieta alimentare equilibrata sono parte della terapia stessa, con un’importante funzione preventiva.

Il libro è  nato dall’esperienza di “Fagioli ribelli” un innovativo progetto di educazione terapeutica all’alimentazione, patrocinato dalla Società Italiana di Nefrologia Pedriatica e promosso dalla Rete Italiana per le Malattie Renali in età pedriatrica.

L’obiettivo è il miglioramento della qualità di vita  dei bambini con MRC e delle loro famiglie. Questo volume accompagna il bambino dallo svezzamento, alla scuola, ai momenti di socialità,  alle cure, allo sport, fino all’adulto che diverrà.

Il progetto è sostenuto da Lions Club International Foundation, Lione Club Castello di Serravalle Bononia e da una donazione in ricordo di Laura Foschini Ceresole e da Flavis, un marchio del Dr Schar.

Il progetto nasce a Bologna, si estende a tutto il territorio nazionale e coinvolge le 15 associazioni della rete del MaRe. Nell’ultimo capitolo gli chef ( tra cui due stellati Michelin) e alcuni pasticceri bolognesi propongono ricette gustose ed equilibrate, validate dalle dietista e facili da preparare a casa. Tutte le preparazioni sono tratte dai sei laboratori di educazione e formazione alimentare che sono stati realizzati fra settembre 2023e febbraio 2024 negli spazi del  Battirame 11, grazie alla collaborazione con Età Beta Cooperativa Sociale. Giornate a cui hanno partecipato tantissimi bambini e ragazzi affetti da Mrc e i loro rispettivi familiari. L’esperienza è  arricchita dagli interventi degli specialisti del comitato scientifico.

 

Mara  Martellotta

“Favole da incubo”, con la criminologa Roberta Bruzzone

Giovedì 20 ottobre ore 20.30 – sold out

Roberta Bruzzone, nota criminologa e psicologa forense, arriva al Teatro Colosseo per sorprendere il pubblico con il suo “Favole da incubo”, che ha catturato l’attenzione tanto da registrare il primo “sold out” della stagione 2024-25 del teatro di Via Madama Cristina. Con il suo modo di mescolare crimine e narrazione psicologica, Bruzzone ha già annunciato il ritorno al Colosseo il 10 aprile 2025 con una nuova e attesissima produzione: “Delitti allo specchio”.

La criminologa da sempre in prima linea contro la violenza sulle donne racconterà i casi di cronaca nera tra i più sconvolgenti degli ultimi anni. Un’analisi lucida e necessaria degli stereotipi di genere che hanno provocato queste tragedie annunciate, per sconfiggerli una volta per tutte.
I maschi sono intelligenti, le femmine sono utili. I maschi sono “progettati” per comandare, le femmine per accudire. Gli uomini devono provvedere economicamente alla famiglia e realizzarsi nel lavoro, le donne devono stare a casa. Questi sono solo alcuni degli stereotipi di genere più comuni che ancora permeano la nostra cultura. Pensate che siano in gran parte retaggi di un passato ormai superato? No non è affatto così. Gli stereotipi di genere sono tra noi, ogni giorno. E no, non sono affatto “innocui”, come molti sembrano considerarli. Attraverso la ricostruzione di alcuni casi di femminicidio tra i più sconvolgenti degli ultimi anni, Roberta Bruzzone, la cui narrazione é accompagnata da musica dal vivo, analizza i principali preconcetti culturali e sociali che hanno operato in queste vicende inconcepibili, eppure reali. Stereotipi, pregiudizi e tabù a cui hanno obbedito un po’ tutti: le vittime, gli assassini, l’opinione pubblica e perfino i media che ne hanno parlato. Il quadro
che ne emerge non è consolatorio: le idee sessiste sono ancora molto radicate, in ognuno di noi, senza distinzioni di condizione economica e culturale. Lungi dal voler giudicare, ma con lucidità e senza fare sconti a nessuno, Favole da incubo intende aiutarci a prendere coscienza di quelle voci che parlano dentro di noi, spingendoci ancora, nostro malgrado, a fare distinzioni di genere nella vita di ogni giorno. Perché la presa di coscienza è il primo, necessario passo per cominciare a scardinare questi schemi mentali e fare in modo che crimini tanto orribili non trovino più un terreno in cui mettere radici, crescere e riprodursi. Intervenire in tempo per fermare l’escalation è possibile, e soprattutto è possibile innescare quel profondo cambiamento culturale che può mettere fine una volta per tutte alla violenza sulle donne.

Con la sua presenza scenica magnetica e la capacità di mantenere il pubblico in sospeso, Bruzzone continua a rivoluzionare il modo in cui vengono raccontati i crimini, trasformando il teatro in uno spazio di riflessione e scoperta. Un appuntamento imperdibile per gli appassionati di criminologia e per chi è affascinato dai meccanismi della mente umana.

Tutte le informazioni sul sito e sui profili social del Teatro www.teatrocolosseo.it

Chieri inaugura la passerella ciclopedonale del Bastione della Mina

Venerdì 11 ottobre, alle ore 17.30, sarà inaugurata la passerella ciclopedonale che attraversa corso Buozzi ed il percorso che collega il centro storico di Chieri con il Bastione della Mina. Lo annuncia l’assessora ai Lavori pubblici e all’Attuazione del PGTU  Daniela SABENA.

«L’opera è stata realizzata nell’ambito del bando regionale “Percorsi ciclabili sicuri”, che ha finanziato interventi finalizzati a favorire la sicurezza dei ciclisti sulla rete stradale urbana ed extraurbana. Il Comune di Chieri ha partecipato al bando con il progetto “Ciclabili sicure tra Chieri e il Po”, in partnership con i Comuni di Cambiano, Moncalieri, Poirino, Santena e Trofarello, L’obiettivo è quello di completare e mettere in sicurezza ciclovie adatte all’uso quotidiano che consentano di accedere dai luoghi di residenza alle stazioni ferroviarie e ai maggiori poli attrattori, mettendo così in rete i tratti di pista ciclabile già realizzati ma privi di continuità.

Nell’ambito di questo progetto abbiamo realizzato la passerella ciclopedonale che attraversa corso Buozzi e collega piazza Cavour con l’area del Bastione della Mina, di strada Turriglie e del giardino di Porta Garibaldi. Inaugureremo la passerella e il percorso venerdì 11 ottobre, in concomitanza con l’evento organizzato dall’associazione “A piccoli passi”, in collaborazione con APS Asset e Fiab Muovitichieri, che proporrà una passeggiata con partenza alle 17 dal parco Robinson, quindi verso le 17.30 taglio del nastro al Bastione della Mina, a seguire attività per famiglie e uno spettacolo per i più piccoli, che sono i veri destinatari degli interventi tramite i quali stiamo ridisegnando la Chieri del futuro».