FRECCIATE
Piazza Castello piange Gaza. Giusto. Ma tace sul massacro del 7 ottobre e sugli ostaggi israeliani. Sbagliato. Il dolore, se è a senso unico, non è dolore: è ideologia.
Iago Antonelli
Piazza Castello piange Gaza. Giusto. Ma tace sul massacro del 7 ottobre e sugli ostaggi israeliani. Sbagliato. Il dolore, se è a senso unico, non è dolore: è ideologia.
Iago Antonelli
Informazione promozionale
In tanti lo conoscono come poeta, per i suoi libri e per i versi che pubblica sui social, dove è popolarissimo. Ma ora Enrico Vergoni di Marotta è entrato nel mondo della narrativa con il suo “Non è un selfie. I quarantenni di oggi, adolescenti negli anni ‘90” (Robin edizioni Torino): un successo immediato, visto che è già entrato nella classifica della nuova narrativa italiana di Amazon Italia.
Difficile non identificarsi in quello che il protagonista racconta.
Chi è stato giovane nell’ultimo decennio del ‘900 non faticherà a divertirsi e a commuoversi, ricordando un’epoca che sembra vicina ma che i cambiamenti avvenuti nella società hanno reso ‘antica” se non superata.
Da qui nasce quel confronto tra ieri e oggi che dà modo a Vergoni di esprimere pensieri ed emozioni; lo sguardo all’indietro dell’autore non è solo nostalgia per un tempo più felice, è la voglia di non dimenticare quel ragazzo che grazie all’amore, agli amici, alla musica scopriva la vita.
Quel ragazzo non morirà mai, suggerisce Vergoni.
Presentato in varie parti d’Italia durante l’ultima stagione, il libro sarà, come i precedenti dell’autore, tradotto anche in lingua spagnola.
Si tratta del quarto libro di Vergoni, che ha iniziato la sua carriera con “Tango e Cenere” nel 2011 (ancora oggi uno dei libri di poesia contemporanea italiana più tradotti) fino a “Lettera ad una Figlia” che ha vinto numerosi premi internazionali ed è stato presentato in molte scuole lungo la penisola ed è stato inserito nella biblioteca del Quirinale tra i libri più importanti dell’ultimo decennio.
Questo inverno continuerà l’attività promozionale ed il progetto dei laboratori di scrittura in vari istituti dopo il successo dell’iniziativa presso numerose scuole italiane insieme ai poeti Claudio Pacifici e Stefano Sorcinelli.
Lunedì 15 settembre 2025, alle ore 12,30 in via Vincenzo Vela15, nelle sale storiche dell’Unione Industriali di Torino, dumsedafe, coordinato da Piero Gola, incontrera’ la professoressa Elsa Fornero.
Già ministro alle Politiche Sociali e al Lavoro nel governo Monti: una figura ampiamente nota all’opinione pubblica; quasi familiare per i frequentatori degli incontri di dumsedafe.
“Quando ci consultammo con l’ospite di lunedì 15 p.v. per definire la data dell’incontro, non avevamo forse ancora la percezione delle pesanti ricadute dell’adozione dei dazi doganali annunciati (prima, e adottati, poi, dal presidente degli Stati Uniti). Per meglio dire, la maggioranza di noi si dichiarava sorpresa dai provvedimenti presi da Donald Trump dopo il suo insediamento, mentre numerosi “addetti ai lavori” già manifestavano pesanti preoccupazioni sui risvolti del complesso delle scelte abbracciate ed in itinere.
Gli sviluppi, “non propriamente incoraggianti”, dell’adozione dei dazi doganali si sono sovrapposti alle tensioni (rectius, alle guerre) che da tempo insanguinano varie aree della nostra terra. In primis, nell’est europeo e in un vasto territorio del Medio Oriente”, commenta Piero Gola.
Da questa analisi discende il titolo dell’incontro, “Il mondo (non ancora) alla rovescia: come difenderlo?”, della relazione che la professoressa Fornero presenterà agli intervenuti.
Al chierese “Museo del Tessile”, i preziosi tessuti appartenuti al Principe Scipione Borghese, oggi nella Collezione della Contessa Ruffini Valletti-Borgnini
Dal 12 al 27 settembre
Chieri (Torino)
Partiamo proprio da lui. Lui, il “convitato di pietra”, l’inconsapevole artefice, oltre un secolo fa, della mostra “Tessili dai viaggi di un Principe del Novecento”, programmata, da venerdì 12 a sabato 27 settembre, nelle sale del “Museo del Tessile”, in via Santa Chiara 6, a Chieri. Parliamo di Scipione Borghese (al secolo Luigi Marcantonio Francesco Rodolfo Scipione Borghese), X Principe di Sulmona (Migliarino Pisano, 1871 – Firenze, 1927), esponente di un Casato nobiliare fra i più prestigiosi a cavallo di Otto e Novecento e particolarmente famoso per le sue Collezioni d’arte. Nobile, grande viaggiatore, politico (fu deputato per il Collegio di Albano Laziale e per il “mazziniano- garibaldino” Partito Radicale dal 1904 al 1913), nonché curioso esploratore con una sfrenata passione per l’Oriente e pilota automobilistico di grande coraggio e competenza dati i tempi di timido esordio dell’automobile quale mezzo di trasporto, tanto meno da competizione sportiva, che lo portarono (affidandosi al robusto motore di un’“Itala 35/45 HP”) a partecipare (insieme ad Ettore Guizzardi, suo autista di fiducia e a Luigi Barzini senior, mitico inviato del “Corriere della Sera”) a vincere lo storico raid “Pechino-Parigi” (10 agosto 1907); vittoria clamorosa (circa 16mila chilometri, “pappati”, in tempi record per quegli anni, in soli due mesi) fra sperdute lande di Cina, Mongolia, Siberia e Russia, che gli regalò allora la piena notorietà e il clamoroso passaggio alla storia.
Ma, attenzione!, “Scipione l’Asiatico”– come amavano definirlo gli amici del veneziano “Casato Papafava dei Carraresi” – nei suoi numerosi viaggi fra Medio Oriente e Asia Minore e Centrale (di cui rimane traccia nei “Diari”, parzialmente pubblicati nel volume “In Asia: Siria, Eufrate, Babilonia”, Bergamo – Istituto Arti Grafiche, 1903), non si limitò al solo gusto del viaggio esplorativo. Quelle imprese (in allora autentiche, quasi impensabili imprese!) lo misero a contatto con un mondo lontano e sconosciuto, di cui s’innamorò perdutamente e che volle portare con sé nei suoi viaggi di ritorno, sotto forma di preziose artistiche e artigianali realtà, memorie di terre lontane ricche di grandi e affascinanti culture. Memorie che per Scipione, acuto Collezionista d’arte, si concretizzarono soprattutto in stupendi “manufatti tessili”, oggi amorevolmente custoditi nella Collezione della Contessa Giovanna Ruffini Valletti-Borgnini, che ne ha gentilmente concesso il prestito per la realizzazione della mostra ospitata a Chieri.
Il ricco percorso espositivo al collinare “Museo del Tessile” inizia con sei “Kilim” anatolici (tappeti senza pelo), di piccole dimensioni a tessitura piana, realizzati in lane tinte con coloranti naturali, probabilmente opera di ragazze in ambiente domestico, unici per disegno e tecnica esecutiva. Accanto, un “arazzo” in lana con trame policrome discontinue e ricami in seta e oro, foderato in “taffeta” di seta dall’Asia Centro-meridionale. E ancora: un tappeto da preghiera “Kilim” di Senandaj (Kurdistan), tessuto con trame ricurve usando i fuselli tipici della tecnica “kani” (tessitura tradizionale degli scialli del Kashmir) per ottenere raffinati disegni floreali e zoomorfi nel campo, bordure con motivo “Medakhyl” (sequenza di rosette) e consolidamento a dente di sega con fessure. A latere, altri coevi “manufatti” provenienti dalla Persia, dal Turkmenistan e dal Kurdistan, insieme a “tappeti da sella” di varia provenienza e a due splendidi “Kakemono”, dipinti o calligrafie giapponesi su seta, cotone o carta, realizzati in verticale e concepiti come decorazione murale da interno, recuperati dalla seconda moglie di Scipione, Teodora Martini, mentre il Principe era ospite dello zar di Russia, omaggiato con varie medaglie e doni. A fare da contrappunto ai “tessili”, arrivano inoltre dal Tien Shan e dalla Cina diversi “incensieri” in bronzo, mentre del corredo principesco si possono ammirare teli ricamati e altri oggetti di pregio, che riflettono il gusto e le passioni di un protagonista del primo Novecento.
Nella settimana della Festa Patronale della Città di Chieri, la mostra dedicata agli antichi “manufatti” collezionati dal Principe Scipione Borghese ci permette di riscoprire esemplari storici di arazzi, tappeti, tessuti e ricami che accompagnarono nei suoi viaggi un intraprendente aristocratico viaggiatore protagonista del Novecento in Europa ed in Asia e “ripercorrere – sottolinea Melanie Zefferino, presidente della ‘Fondazione’ e del ‘Museo del Tessile’ – il percorso di chi andando per il mondo con gli occhi aperti alle mille parvenze degli orizzonti mutevoli, può fissare non certo l’essenza dei paesi traversati e dei popoli intravveduti, ma certo molti profili di luoghi, cose e uomini”.
Gianni Milani
“Tessili dai viaggi di un Principe del Novecento”
Museo del Tessile, via Santa Chiara 6, Chieri (Torino); tel. 329/4780542 o www.fmtessilchieri.org
Dal 12 al 27 settembre. Orari: merc. e sab. 15/18
Nelle foto: Il Principe Scipione Borghese durante il raid Pechino-Parigi (1907); Arazzo con ricamo (part.), Asia centro-meridionale; “Kakemono”, Fagiano Pavone Asiatico e iris acquatico; Telo ricamato (part.) del corredo del Principe
Domenica 14 settembre la quinta edizione
Una festosa invasione di passeggini portati da giovani genitori popolerà gli aulici spazi della Reggia di Venaria, il complesso monumentale e architettonico che si trova alle porte di Torino. Domenica 14 settembre ritorna la quinta edizione de “La festa della nascita” che, dopo il grande successo delle precedenti edizioni con oltre 3 mila partecipanti, rappresenta un gioioso rito di benvenuto alla vita organizzato per celebrare e accogliere in comunità l’arrivo di nuovi nati e nuove nate 2024-2025. Il tutto avverrà nel meraviglioso scenario dei giardini della Venaria Reale in un’intera giornata, dalle ore 10 fino alle 19, all’insegna della bellezza e del relax. Quest’anno la Festa della nascita presenta molte novità, tra le quali i comuni del torinese che promuovono la festa, il cui numero sarà 32, la crescita dei partner con un‘ampia mobilitazione del mondo della salute e un’area dedicata al rapporto con la natura. La festa, completamente gratuita, è rivolta a tutte le famiglie con bambini e bambine nati nel 2024-2025 con l’intento di far conoscere al meglio le opportunità offerte dai servizi locali, dalla cultura, della sanità e dell’educazione. Nei giardini della Reggia saranno allestite isole dedicate a vari temi, dove si svolgeranno laboratori, attività ludico creative ed informative. Sarà inoltre presentata con una lettura animata e teatralizzata la nuova sede di podcast Fila a nanna – Sogni reali tra le Residenze Sabaude, con 13 episodi dedicati alle regge sabaude, realizzata con Abbonamento Musei e Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani. I genitori avranno l’occasione di vivere momenti emozionanti, compiere esperienze replicabili in famiglia e sul territorio, incontrare esperti, confrontarsi sulla genitorialità, sul ben-essere dei bambini e delle bambine e su quello della famiglia. Le esperienze culturali nella natura vissute dalle famiglie sono riconosciute da un corpus crescente di ricerche scientifiche quali risorse determinanti per lo sviluppo biologico già dai primi giorni di vita: il periodo che prende avvio dal concepimento è tra i piu rilevanti sotto il profilo della crescita del patrimonio neurale, ed è una risorsa per tutta l’esistenza. La festa è stata comprogettata da 32 comuni, tra i quali Alpignano, Avigliana, Brandizzo, Caselle Torinese, Grugliasco, Pianezza, Pinerolo, Rivoli, Rosta, San Maurizio Canavese. Queste città, come segno d’attenzione verso la prima infanzia, hanno adottato il passaporto culturale #naticonlacultura, ideato dalla Fondazione Medicina a misura di donna, che consente il libero accesso alle famiglie in oltre 45 musei Family and Kids Friendly della rete Abbonamento Musei nel primo anno di vita dei bambini e delle bambine. Il passaporto culturale consegnato dalle strutture sanitarie alla nascita o inviato dalle amministrazioni cittadine è scaricabile anche dal sito web naticonlacultura.it. La festa è progettata insieme all’ASL TO 4, ASL TO 3 e ASL TO 5.
Per aderire gratuitamente (2 adulti con ogni nuovi nato più eventuali fratelli e sorelle) è necessario presentare il passaporto culturale consegnato dai comuni di residenza aderenti o scaricabili dal sito naticonlacultura.it e prenotarsi entro il 12 settembre 2025 al link https://festanascita2025.eventbrite.it. Anche quest’anno potranno prendere parte all’evento le donne nell’ultimo trimestre di gravidanza che abbiano ricevuto il passaporto culturale per la mamma, consegnato durante gli incontri d’accompagnamento alla nascita negli ospedali torinesi aderenti.
Mara Martellotta
Roma- È stato sottoscritto ieri, presso la sede della Fondazione, il protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Università e della Ricerca, rappresentato dal Ministro Anna Maria Bernini, e la Fondazione Compagnia di San Paolo, nella persona del Presidente Prof. Marco Gilli.
C’è un’Italia che guarda all’Africa come a un partner strategico per costruire futuro. È in questo spirito che nasce la collaborazione tra il Ministero dell’Università e della Ricerca e la Fondazione Compagnia di San Paolo formalizzata attraverso un Protocollo d’Intesa che mette al centro il Piano Mattei, con l’ambizione di renderlo qualcosa di più di una visione: un insieme di azioni concrete, già in corso e di altre da sviluppare
Il Piano Mattei, iniziativa strategica del Governo italiano, propone una nuova visione delle relazioni con il continente africano, fondata su partenariati paritari, sviluppo condiviso e diplomazia della conoscenza. In questo quadro, la filantropia può svolgere un ruolo essenziale nell’attivare sinergie, catalizzare risorse e rendere scalabili soluzioni ad alto impatto.
La Fondazione Compagnia di San Paolo, coerente con la propria visione e con l’attenzione costante alla dimensione internazionale, intende contribuire a questo disegno attraverso la valorizzazione di esperienze già maturate e l’attivazione di nuove traiettorie progettuali in ambiti chiave: salute materno-infantile, transizione agroecologica, trasferimento tecnologico.
Nel solco delle politiche europee e nazionali, il protocollo prevede azioni condivise per migliorare l’accesso ai programmi di finanziamento europei, promuovere la Terza Missione universitaria e realizzare infrastrutture strategiche per la formazione e la ricerca.
“Oggi non firmiamo solo un protocollo. Diamo carburante al motore dell’innovazione, dell’internazionalizzazione e della cooperazione. Un motore che collega il pubblico e il privato, il locale e il globale, il mondo della ricerca e quello della filantropia. Questa firma è un patto strategico. Una vera e propria joint venture. Una piattaforma concreta per scambiare conoscenze e saperi, unire risorse, costruire progetti ad alto impatto sociale, scientifico, economico. Perché non basta avere buone idee: servono partner giusti, visione e voglia di agire come la Fondazione Compagnia di San Paolo. E noi oggi mettiamo tutto questo in campo. E lo facciamo all’insegna di un impegno chiaro: dare un ulteriore impulso agli obiettivi del Piano Mattei per l’Africa. Un Piano che non vuole esportare modelli preconfezionati, ma costruire alleanze solide e solidali” – ha dichiarato il Ministro Anna Maria Bernini.
“Le fondazioni filantropiche stanno acquisendo un ruolo sempre più rilevante nel sostegno alla ricerca e all’innovazione, grazie a un equilibrio attento tra contributi diretti, investimenti di lungo periodo e interventi mirati di formazione e capacity building. Si sta affermando, in questo ambito, un modello di collaborazione a quattro attori – Public-Private-Philanthropic Partnership (4P) – che si dimostra particolarmente efficace nella promozione della cooperazione internazionale, con una particolare attenzione ai Paesi in via di sviluppo. Proprio su questo approccio si fonda il Memorandum d’Intesa siglato con il Ministero dell’Università e della Ricerca. Il protocollo ha un duplice obiettivo: da un lato, proiettare su scala nazionale le iniziative concrete di cooperazione con il continente africano già avviate dalla Compagnia di San Paolo, in coerenza con le priorità indicate dal Piano Mattei; dall’altro, avviare con il MUR sperimentazioni congiunte che possano essere valutate e, in prospettiva, estese su scala più ampia. L’obiettivo è contribuire allo sviluppo di una cooperazione internazionale fondata sulla conoscenza, sulla sostenibilità e sull‘innovazione. In questa prospettiva, intendiamo sostenere studi e progetti pilota che evidenzino il ruolo strategico delle fondazioni filantropiche nell’ambito del Piano Mattei, e promuovere iniziative sperimentali con gli Atenei, finalizzate a rafforzare la competitività della ricerca italiana e ad attrarre talenti da ogni parte del mondo. Parallelamente, lavoreremo per consolidare il rapporto tra università e territori, contribuendo alla realizzazione di infrastrutture strategiche nei settori scientifico e tecnologico, che – a partire dai nostri contesti di riferimento – possano generare ricadute significative su scala nazionale. — ha dichiarato Marco Gilli, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo
La Compagnia di San Paolo è già oggi impegnata in una serie di iniziative che rispondono in modo concreto alle priorità indicate dal Piano Mattei.
In otto Paesi africani sostiene CUAMM – Medici con l’Africa per migliorare i servizi di salute materno-infantile e nutrizionale, contribuendo a rendere le cure più accessibili e a garantire condizioni di vita migliori per madri e bambini. In Africa occidentale partecipa al programma JAFOWA – Joint Action for Farmers Organisations in West Africa – per promuovere pratiche agroecologiche sostenibili e rafforzare la sovranità alimentare delle comunità locali.
L’innovazione è un altro campo d’azione fondamentale. In collaborazione con Fondazione Cariplo, la Compagnia lavora al rafforzamento delle competenze nel settore della cooperazione internazionale attraverso iniziative di open innovation e capacity building, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo sostenibile dei territori.
Nel settore educativo, l’esperienza maturata con il progetto “Città dell’Educazione” – che valorizza la formazione come leva di trasformazione sociale e riduzione delle disuguaglianze – si connette in modo naturale con l’iniziativa “Empowering Through Education” promossa in Costa d’Avorio.
Allo stesso modo, le Comunità Energetiche Rinnovabili sostenute in Italia dalla Compagnia possono entrare in dialogo con il centro panafricano sulle energie rinnovabili “From Zero to Green” attivo in Marocco, generando scambi e collaborazioni fra esperienze e competenze.
Anche nell’ambito dell’intelligenza artificiale e della sanità digitale la Compagnia di San Paolo è in linea con le traiettorie del Piano Mattei. La collaborazione con il centro AI4Industry, promuovono un’AI etica, trasparente e responsabile come strumento di sviluppo sostenibile, aprendo opportunità di cooperazione con l’AI Hub for Sustainable Development, iniziativa faro del Piano Mattei
In sanità, esperienze consolidate come Hospeedal, NeoGen e di transizione digitale con l’Ospedale Cottolengo possono rappresentare modelli utili per rafforzare l’accessibilità e l’efficacia dei sistemi sanitari africani.
A tutto ciò si affianca l’impegno costante della Compagnia per lo sviluppo del sistema universitario e dell’innovazione. Con oltre 213 milioni di euro mobilitati negli ultimi anni, la Fondazione sostiene la competitività della ricerca, l’attrazione dei talenti e il passaggio delle idee dal laboratorio al mercato.
Con il programma Geneva Science and Diplomacy Anticipator, esploriamo le sfide della governance globale, mentre attraverso i nostri investimenti mission-driven, contribuiamo alla strategia italiana per l’Africa delineata nel Piano Mattei.
Sul fronte della ricerca, puntiamo a rafforzare competenze e infrastrutture scientifiche, promuovendo nuove politiche per l’innovazione e sostenendo la partecipazione di università e centri di ricerca a programmi europei di frontiera, come nel progetto vEIColo.
Infine, siamo partner di un accordo con le Nazioni Unite per rendere operativo un Consiglio Consultivo Scientifico, e con il bando Next Generation We, aiutiamo le autorità locali ad accedere efficacemente ai fondi europei e nazionali.
Attraverso queste azioni, la Compagnia di San Paolo conferma il proprio ruolo di attore impegnato a costruire legami forti e paritari tra Europa e Africa, mettendo a sistema risorse, competenze e visione per affrontare insieme le grandi sfide globali. Il Protocollo firmato oggi non rappresenta un punto di partenza, ma un punto di convergenza tra due visioni già in cammino.
In Val Sangone il profumo e il sapore autentico della tradizione sono quelli garantiti ogni mattina dai panificatori, che domenica 14 settembre animeranno il centro storico per la ventiduesima edizione della manifestazione Giaveno Città del Buon Pane, un evento che è cresciuto negli anni pur rimanendo fedele alle origini, che mettono al centro dell’evento gli artigiani e i loro prodotti: i pani della tradizione, come la micca, le biove, la mezzana e lo stirotto, riconosciuti con la Denominazione Comunale d’Origine, ma anche il il Grissino Stirato Torinese, le brioche, i biscotti, le focacce, la pizza e i salatini. L’area di preparazione e vendita, gestita e condotta dall’Associazione Panificatori Artigiani De.C.O. di Giaveno, sarà come sempre in piazza Mautino. La manifestazione è organizzata dall’amministrazione comunale insieme all’associazione dei panificatori artigiani e all’associazione Val Sangone Turismo, con il patrocinio della Città metropolitana di Torino.
La piazza Molines accoglierà il pubblico con un’atmosfera d’altri tempi, quelli della corte di una cascina, dove si trebbia a mano o si utilizzano i trattori d’epoca del gruppo dei Trattoristi della Val Sangone; il tutto con l’accompagnamento musicale dal vivo del gruppo dei “Mei che Niente”. Ci saranno anche i prodotti del territorio e uno spazio dedicato al miele e al pane. Prenderà parte alla manifestazione una delegazione francese di Saint Jean de Maurienne, Comune gemellato con Giaveno, che sarà accolta al mattino in Comune a Palazzo Asteggiano per un omaggio al cavalier Gilberto Monfrino, che fu per molti anni comandante dei Vigili del Fuoco Volontari del Distaccamento di Giaveno, la cui associazione è gemellata con i Sapeurs Pompiers di Saint Jean Maurienne. A seguire, la sfilata per le vie cittadine del pane e dei grissini con la banda musicale Leone XIII e le Majorettes New Shine. Il percorso terminerà in piazza Mautino, dinanzi all’area che ospita i forni e i banchi per la vendita del pane: qui sono in programma la tradizionale cerimonia del taglio e la distribuzione del grissino tipico di Giaveno. Nel centro storico saranno presenti le bancarelle degli hobbisti, del piccolo artigianato e della creatività. Lungo via Roma si troveranno prodotti agroalimentari e hobbisti. Durante la giornata saranno aperti e visitabili, dalle 10 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18, gli storici mulini della Bernardina, du Detu e du Citu. I proprietari accompagneranno i visitatori alla scoperta delle macine ad acqua e del mestiere di mugnaio. È previsto anche il tour guidato “An Girula Pèr Mulin”, con partenza dall’ufficio turistico di piazza San Lorenzo 34, alle 10 per il Mulino du Detu a Ruata Sangone e alle 15 per il Mulino du Citu e il Mulino della Bernardina in borgata La Buffa. La partecipazione è libera e gratuita e per informazioni si può chiamare il numero telefonico 011-9374053, scrivere a infoturismo@comune.giaveno.to.it o consultare il sito Internet www.visitgiaveno.it
Medicina e Benessere dal 19 al 21 settembre 2025
Teatro Gobetti,
Castello del Valentino,
Piazza Madama Cristina
Dal 2016 al 2024 il numero degli utenti delle app per la salute nel mondo è passato da 125 milioni a 320 (fonte businessofapps.com), che diventano 663 milioni se si considerano anche le app di benessere e fitness. È un dato significativo di quanto la eHealth o sanità digitale stia rivoluzionando le nostre abitudini quotidiane.
La VII edizione di SaluTO Torino. Medicina e Benessere è dedicata a questo tema: dal 19 al 21 settembre in diversi punti della Città, gli esperti della Scuola di Medicina dell’Università degli Studi e del Politecnico parleranno di app, device e nuove tecnologie per la salute nelle diverse discipline, con gli studenti delle scuole medie superiori di Torino e con la popolazione, nei teatri e nelle piazze cittadine per aiutare il pubblico a capire come orientarsi in uno scenario che sta diventando abituale, ma in cui si celano molte insidie e false credenze.
“Per la prima volta SaluTO arriva davvero nelle piazze – sottolinea Ezio Ghigo, coordinatore scientifico della manifestazione – realizzando la sua vocazione fondamentale e originaria, avvicinare la cultura universitaria al pubblico generico, di qualsiasi età o estrazione culturale, per parlare a tutti di prevenzione e stili di vita e contribuire concretamente, con una corretta informazione, a ‘fare’ salute, perché una popolazione più informata è una popolazione più sana. In più coniugando le due grandi tradizioni scientifiche della città, quella medica e quella tecnologica”.
Testimonial dell’edizione 2025 di SaluTO sarà Claudio Marchisio, ex centrocampista della Juventus.
I temi, i protagonisti e gli appuntamenti delle tre giornate
Si inizia la mattina di venerdì 19 settembre: dalle 10 alle 12.30 al Teatro Gobetti, istituzioni e rappresentanti scientifici saranno presenti all’incontro dal titolo “Sana alimentazione, movimento, App e tecnologia: così costruiamo oggi la salute di domani” con la partecipazione di oltre 200 ragazze e ragazzi delle scuole superiori.
Sabato 20 settembre, nel Salone d’Onore del Castello del Valentino alle ore 15.30 si parlerà di “Tumore del colon, tra geni ed ambiente: come prevenirlo, riconoscerlo presto e curarlo al meglio”, con la partecipazione fra gli altri di Lorenzo Richiardi, professore di Statistica Medica presso il Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Torino, Città della Salute e della Scienza di Torino, e Coordinatore del CPO-Piemonte; Mario Morino, professore di Chirurgia Generale Università degli Studi di Torino, Città della Salute; Lia Morra, ricercatrice in Ingegneria Informatica; Antonio Amoroso, già Professore di Genetica Medica Università degli Studi di Torino, Città della Salute, Comitato scientifico di SaluTO; Paola Cassoni, Direttrice di Scuola di Medicina, Città della Salute, Comitato scientifico di SaluTO; Umberto Ricardi, professore di Radioterapia Università degli Studi di Torino, Città della Salute, Comitato scientifico di SaluTO.
Alle 17.00 “Cuore, diabete, sovrappeso: come migliorare il metabolismo e prevenire le cronicità” con Fabio Broglio, direttore della Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione Università degli Studi di Torino, Città della Salute; Marco Deriu, professore di Bioingegneria del Politecnico, Vice Coordinatore Collegio di Ingegneria Biomedica; Giovanni Abbate Daga, professore di Psichiatria Università degli Studi di Torino, Città della Salute; Simona Bo, professoressa di Scienze dell’Alimentazione Università degli Studi di Torino, Città della Salute; Silvia Deaglio, professoressa di Genetica Medica Università degli Studi di Torino, Città della Salute.
Domenica 21 settembre, in piazza Madama Cristina a partire dalle 14.30:
“Salviamoci la pelle: tutto quanto possiamo fare con un selfie” con Kristen Meiburger, professoressa di Bioingegneria del Politecnico e Piero Quaglino, professore di Dermatologia Università degli Studi di Torino, Città della Salute; Elia Ricci, presidente Associazione Italiana Vulnologia; Claudio Marchisio, campione sportivo.
“Indossiamo il benessere. Il corpo racconta: neuroscienze e tecnologie da indossare” con Luca Mesin, professore di Bioingegneria del Politecnico e Paolo Solidoro, direttore Struttura Complessa di Pneumologia, Città della Salute e della Scienza di Torino, Riccardo D’Elicio, professore di Scienze e Tecniche Avanzate dello Sport Università degli Studi di Torino, presidente CUS Torino e Giorgio Tonon, GEA Soluzioni.
“Dimmi come cammini e ti dirò come stai. Impariamo a muoverci e a correre” con Andrea Cereatti, professore Ordinario di Bioingegneria del Politecnico, presidente della Società Italiana di Analisi del Movimento in Clinica, Marco Minetto, professore in Medicina fisica e riabilitativa, Università degli Studi di Torino, Città della Salute.
”Hai mal di schiena: scopri come nasce dal cammino e dalla postura”con Giuseppe Massazza, professore di Medicina Fisica e Riabilitativa, Università degli Studi di Torino, Città della Salute; Enrico Bergamaschi, professore di Medicina del Lavoro Università degli Studi di Torino, Città della Salute, e Marco Gazzoni, professore di Bioingegneria del Politecnico, direttore del Laboratorio di Ingegneria del Sistema Neuromuscolare (LISiN).
Moderano gli incontri Massimo Righi e Gianni Armand Pilon vicedirettori del quotidiano La Stampa, Gabriele Beccaria, caporedattore dell’Hub Salute del Gruppo Gedi e firma scientifica del quotidiano La Stampa, e Federico Mereta, giornalista scientifico.
Gli stand e le attività interattive di domenica 21 settembre
Nella giornata di domenica, accanto ai talk e agli incontri in Madama Cristina, si terranno le attività interattive proposte dal Politecnico e da Scuola di Medicina.
Dalle app e tecnologie a portata di tutti, come i dispositivi indossabili per la rilevazione di battito cardiaco e pressione arteriosa, a quelle più sofisticate da utilizzare in collaborazione con il personale sanitario, gli stand offriranno al pubblico la possibilità di indossare dispositivi wearable per la salute e di provare app sviluppate dagli atenei torinesi e in fase prototipale.
Ci saranno 4 postazioni tematiche, in collaborazione con aziende biomedicali del territorio:
1. Salviamoci la pelle: dai selfie alle nuove tecnologie
In prova dispositivi per la diagnosi delle ulcere croniche e lesioni dermatologiche
2. Indossiamo il benessere. Il corpo racconta: neuroscienze e tecnologie da indossare
A disposizione, sotto il controllo degli esperti, uno strumento indossabile per l’acquisizione dei parametri fisiologici come il battito cardiaco.
3. Dimmi come cammini e ti dirò come stai. Impariamo a muoverci e a correre
Il pubblico avrà la possibilità di sperimentare le più recenti tecnologie indossabili e video per l’analisi del movimento umano in un contesto ludico-scientifico.
4. Hai mal di schiena: scopri come nasce, dal cammino e dalla postura
Sarà possibile provare un esoscheletro per ridurre lo sforzo per spostare un carico e “vedere” l’attività dei muscoli.
Il CUS TORINO e la cultura dell’attività fisica per la salute
Anche quest’anno gli incontri di SaluTO saranno affiancati dalle attività organizzate dal CUS TORINO. Domenica, in piazza Madama Cristina gli esperti del CUS coinvolgeranno il pubblico in semplici esercizi per ribadire l’importanza dell’attività fisica quotidiana per il benessere e la salute. Il CUS Torino è anche promotore di Just The Woman I Am, la manifestazione che coinvolge ogni anno migliaia di torinesi, e non solo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, con una corsa-camminata sportiva che raccoglie fondi a sostegno della ricerca universitaria sul cancro e promuovere la prevenzione e i corretti stili di vita.
L’incontro istituzionale domenica 21 settembre, ore 10
“Dal cittadino alle Istituzioni, come proteggere il valore immenso del Servizio sanitario nazionale”: è il titolo dell’incontro che si terrà domenica 21 settembre alle 10, in piazza Madama Cristina. Un approfondimento sulla fase che il nostro Servizio sanitario pubblico sta attraversando nella nostra Regione.
Partecipano per la Regione Piemonte Federico Riboldi, assessore alla Sanità; per la Città di Torino Jacopo Rosatelli, assessore alle Politiche sociali; Antonio Scaramozzino, direttore sanitario delle Molinette; Giovanni Monchiero, già direttore di aziende sanitarie; Roberta Siliquini, direttrice Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche, Torino Italia, già Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Ministero della Salute; Paolo Vineis, Professore Epidemiologia Ambientale Imperial College di Londra.
Gli incontri di SaluTO 2025 saranno disponibili sul sito lastampa.it.
La Stampa è Mediapartner di SaluTO 2025.
Chi organizza
SaluTO Torino. Medicina e Benessere nasce nel 2019 ed è realizzato dalla Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Torino e dalla Città di Torino in collaborazione con il Politecnico di Torino, con il sostegno di Compagnia di San Paolo e Regione Piemonte.
La manifestazione è organizzata dall’associazione Sapere Aude presieduta da Antonio Amoroso, già professore di Genetica Medica Università degli Studi di Torino, membro del Comitato scientifico di SaluTO.
In allegato il programma di SaluTO2025 e la scheda “Le App per la salute. News dalla recentissima letteratura scientifica internazionale”
Immagini: Ezio Ghigo, Coordinatore del Comitato scientifico di SaluTO e un’immagine dell’edizione 2024
Il Gruppo dei Moderati interviene nel dibattito sulla Delibera di proposta popolare “Vuoti a Rendere”.
Abbiamo letto con attenzione le modifiche proposte dal Partito Democratico al documento “Vuoti a rendere”: ne apprezziamo lo sforzo di buonsenso e mediazione, ma inevitabilmente ci chiediamo quale sia la _ratio_ del documento così modificato.
Cosa si intende con il termine proporre? Proponiamo ai proprietari soluzioni alternative e quindi facciamo intraprendere al Comune l’inedita carriera di Agenzia Immobiliare?
E se i proprietari rifiutassero le proposte comunali, tanto faticosamente elaborate, cosa succederebbe?
Se il rifiuto non causasse alcune conseguenze vorrebbe dire che abbiamo impegnato personale e risorse in un lavoro di ricerca e mediazione potenzialmente vano.
Come se dicessimo che da domani proporremo agli automobilisti di non parcheggiare in divieto di sosta: se accetteranno bene, altrimenti…non fa nulla!
Giacomo Portas
Simone Fissolo
Ivana Garione