A cura di Elio Rabbione
Anora – Drammatico. Regia di Sean Baker, con Mickey Madison, Yuriy Borisov, Ivy Wolk e Lindsey Normington. Anora detta Ani è una ballerina erotica americana di origine russa esperta in lap dance che porta i clienti nei privé offrendo loro servizi extra a pagamento. Un giorno nel locale dove lavora arriva Ivan, un ragazzo russo che pare entusiasta di lei e dei suoi molti talenti. Il giorno dopo Ivan la invita a casa sua e Ani scopre che il ragazzo vive in una megavilla ed è figlio unica di un oligarca multimiliardario. Le cose fra i due ragazzi vanno così bene che Ivan porta Ani a Las Vegas e là le chiede di sposarlo. Ma i genitori di lui non sono affatto d’accordo e mandano una piccola”squadra di intervento” a recuperare il figlio dissennato. Quella che seguirà è una rocambolesca avventura ricca di sorprese, che tuttavia non dimentica di avere un cuotre e un occhio alla realtà anche all’interno dell’esagerazione comica. Palmarès per il miglior film a Cannes. Film segnalato dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani: “L’abilità di Sean Baker nel mettere al centro il corpo e il sesso per parlare (anche) di altro trova qui la sua espressione più compiuta. Raccontando un percorso di consapevolezza femminile incalzante e frenetico che si scontra con le diseguaglianze economiche e sociali della nostra epoca, il regista firma un lavoro, psichedelico ma sotteso dall’oscurità, di regia, montaggio, scrittura e recitazione, di grande intrattenimento, senza esser privo di un graffio autoriale coraggioso e indipendente.” Durata 139 minuti. (Eliseo, Greenwich Village sala 1, Nazionale sala 3)
Berlinguer – La grande ambizione – Drammatico, Storico. Regia di Andrea Segre, con Elio Germano, e Paolo Pierobon, Roberto Citran ed Elena Radonicich. Una parte della vita del politico italiano, la vita privata e pubblica dal viaggio a Sofia del 1973 fino al discorso della Festa Nazionale dell’Unità di Genova del 1978. Durata 123 minuti. (Eliseo Grande, Massimo sala Cabiria, Nazionale sala 2, The Space Torino)
Eterno visionario – Drammatico. Regia di Michele Placido, con Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bruni Tedeschi, Federica Luna Vincenti e con Ute Lemper. Luigi Pirandello, nel dicembre del 1934, è in treno per andare a ritirare a Stoccolma il premio Nobel per la Letteratura: in un susseguirsi d’immagini, passano davanti ai suoi occhi momenti e volti che hanno segnato la sua felicità ma anche la sua disperazione, da Marta Abba che aveva incontrato in un provino a Roma e che sarebbe divenuta per lo scrittore la musa ispiratrice e l’attrice dei suoi ultimi lavori per il palcoscenico, alla moglie Antonietta Portulano, resa folle da un dissesto familiare e forse da una sincerità d’affetti che non trovò mai, ricoverata in manicomio nel 1919, il legame diverso che che legò l’uomo ai suoi figli, Stefano, Lietta e Fausto. I successi raccolti ma anche gli insuccessi e i fischi che accolsero certi debutti, come quello dei “Sei personaggi”, nel maggio del ’21 al Valle di Roma, i suoi rapporti con il fascismo. Durata 104 minuti. (Romano sala 1)
Fino alla fine – Drammatico. Regia di Gabriele Muccino, con Elena Kampouris e Lorenzo Richelmy. Una trama sviluppata nell’arco di 24 ore durante le quali succede di tutto, compresa una rapina. Una turista californiana, Sophie, conosce in spiaggia tre giovani che promettono di farle conoscere il capoluogo siciliano, ma in realtà hanno un debito da pagare e coinvolgono la ragazza. Durata 90 minuti. (Massaua, The Space Torino)
Giurato numero 2 – Drammatico. Regia di Clint Eastwood, con Nicholas Hoult, Toni Collette e Kiefer Sutherland. Justin Kemp, giovane papà in attesa di un figlio, un ormai dimenticato precedente di dipendenza dall’alcool, è chiamato a far parte di una giuria, a Savannah in Georgia. Si deve giudicare il giovane James, precedenti di spaccio e carattere irascibile, accusato di aver ucciso la compagna, una sera, fuori di un bar, a seguito di un alterco. Della colpevolezza è convita l’avvocata d’accura che aspira all’ufficio di procuratrice. Dagli interrogatori e dalle testimonianze, Justin è sempre più convinto di essere stato lui, quella sera, ad aver travolto la ragazza alla guida della sua macchina e d’averla uccisa. È sconvolto dalla scoperta ma allo stesso tempo non è intenzionato a dire la verità sull’accaduto, mettendo i suoi compagni di giudizio di fronte a mille dubbi: coinvolgendo lo spettatore a ogni momento della sceneggiatura ottimamente scritta da Jonathan Abrams e della regia di un solido uomo di cinema che alla splendida età di 94 anni continua a non sbagliare un colpo. Durata 114 minuti. (Centrale anche V.O., Massaua, Classico, Fratelli Marx sala Chico e sala Harpo, Ideal, Reposi sala 5, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)
Il gladiatore 2 – Storico. Regia di Ridley Scott, con Paul Mascal, Pedro Pascal, Connie Nielsen e Denzel Washington. A vent’anni dalla morte di Massimo Decimo Meridio, nella Roma governata da Geta e Caracalla, dalla Numidia arriva, mescolato a un gruppo di schiavi, un uomo di nome Annone, superbo lottatore che Macrino, ricco e potente consigliere dell’impero, eleggerà a gladiatore. Il giovane, in effetti il giovane Lucio nipote di Marc’Aurelio e figlio di Lucilla, si batterà dal momento che cerca la vendetta nei confronti del generale Marco Acacio, marito di Lucilla e responsabile della morte di sua moglie Arishat. Durata 150 minuti. (Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Fratelli Marx sala Groucho, Ideal,Lux sala 1, Reposi sala 3, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)
Il maestro che promise il mare – Drammatico. regia di Patricia Font, con Enric Auquer. Nel 1935, il maestro Antoni Benaiges accetta l’incarico come insegnante in un piccolo villaggio nella provincia di Burgos, in Spagna. Qui il giovane maestro instaura un intenso legame con i suoi studenti, bambini tra i sei e i dodici anni, ai quali fa una promessa: portarli a vedere il mare per la prima volta nella loro vita. Ma i metodi di insegnamento innovativi del maestro non incontrano il consenso del governo dell’epoca, che inizia una dura opposizione nei confronti dell’insegnante e dei suoi ideali. Settantacinque anni dopo, la nipote di uno di quegli alunni ricostruisce la meravigliosa storia vera nascosta dietro la promessa del maestro. Una storia di coraggio, dedizione e resistenza che rischiava di rimanere sepolta dalle ombre del regime franchista. Durata 105 minuti. (Greenwich Village sala 2)
I morti non soffrono – Drammatico. Di e con Viggo Mortensen, con Cicky Krieps e Danny Huston. I temi del western coniugati al femminile. Vivienne è figlia di immigrati francesi, vive in Canada, cresce forte e risoluta della propria indipendenza. Cambia paese, porta avanti la sua vendendo fiori e rifiutando un matrimonio borghese. Tutti possono acquistare i suoi fiori, uno soltanto la colpisce per la gentilezza e la dolcezza con cui l’avvicina e la tratta. Anche lui è un immigrato, è Holger Olsen, è arrivato dalla Danimarca, è un soldato che ha combattuto per anni e se una seconda patria lo chiama lui si sente ancora in obbligo di rispondere. Sarà un volontario nordista, dopo aver messo su casa con Vivienne, lasciando la donna sola di fronte a ogni sorta di pericolo, il rampollo di un boss locale che ne abusa, il sindaco corrotto che protegge i fuorilegge. Ci sarà un ritorno ma anche la morte che metterà una parola fine. Durata 129 minuti. (Greenwich Village sala 3)
Non sono quello che sono – Drammatico. Regia di Edoardo Leo, con Javad Moraqib, Ambrosia Caldarelli e Antonia Truppo e con Edoardo Leo. La trasposizione moderna e cruda che l’attore romano ponne sullo schermo della vicenda di Otello e Iago. Litorale romano, all’inizio del nuovo millennio, Iago è pieno di invidia e di rabbia nei confronti del suo comandante – o boss – dal momento che al più giovane Michele è andata quella promozione che era stata promessa a lui. Eccolo allora costruire e portare avanti il suo piano che renderà furiosamente geloso Otello, novello sposo e innamoratissimo della moglie, accusando Desdemona di un tradimento proprio con il giovane Michele. Durata 115 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi sala 4, Uci Lingotto, Uci Moncalieri)
Parthenope – Drammatico. Regia di Paolo Sorrentino, con Celeste Dalla Porta, Gary Oldman, Stefania Sandrelli, Isabella Ferrari, Silvio Orlando e Luisa Ranieri. La vita di Partenope, che si chiama come la sua città, ma non è né una sirena né un mito. Dal 1950, quando nasce, fino ai giorni nostri. Dentro di lei, tutto il lunghissimo repertorio dell’esistenza: la spensieratezza e il suo svenimento, la bellezza classica e il suo cambiamento inesorabile, gli amori inutili e quelli impossibili, i flirt stantii e le vertigini dei colpi di fulmine, i baci nelle notti di Capri, i lampi di felicità e i dolori persistenti, i padri veri e quelli inventati, la fine delle cose, i nuovi inizi. Gli altri, vissuti, osservati, amati, uomini e donne, le loro derive malinconiche, gli occhi un po’ avviliti, le impazienze, la perdita della speranza di poter ridere ancora una volta per un uomo distinto che inciampa e cade in una via del centro. Sempre in compagnia dello scorrere del tempo, questo fidanzato fedelissimo. E di Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e poi sa farti male. Durata 136 minuti. (Massaua, Due Giardini sala Ombrerosse, Eliseo, Fratelli Marx sala Chico, Ideal, Lux sala 2, Nazionale sala 4, Reposi sala 2, Romano sala 2, The Space Torino, The Space Beinasco)
Il ragazzo in pantaloni rosa – Drammatico. Regia di Margherita Ferri, con Claudia Pandolfi e Samuele Carrino. La storia vera di Andrea Spezzacatena, suicida a 15 anni, vittima del bullismo, narrata dalla madre Teresa Manes in un libro dal titolo “Andrea oltre il pantalone rosa”. Andrea, ragazzo che studia, che ama i propri genitori e che ama trascorrere le vacanze in Calabria, Andrea che a scuola ha accanto l’amica Sara ma anche Christian, di cui cerca l’amicizia ma dal quale ottiene soltanto indifferenza. Una scuola dove il bullismo ha messo radici: un fatto – l’avere la mamma di Andrea stinto per errore un paio di pantaloni del ragazzo – scatena la tragedia e Andrea sceglierà la sua uscita definitiva dalla vita. Durata 121 minuti. (Ideal, Reposi sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)
Stranger Eyes – Thriller, drammatico. Regia di Yeo Siew Hua. Dopo la misteriosa comparsa della propria bambina, una giovane coppia inizia a ricevere strani video e si rende concto che qualcuno ha filmato la loro vita quotidiana, persino i momenti più intimi. La polizia mette la casa sotto sorveglianza per tentare di sorprendere il voyeur, ma la famiglia comincia a sgretolarsi a mano a mano che i segreti si svelano sotto gli sguardi attenti di occhi che li osservano da ogni parte. Durata 126 minuti. (Romano sala 3)
The Substance – Drammatico. Regia di Coralie Fargeat, con Demi Moore, Margaret Qualley e Dennis Quaid. Elizabeth, un’attrice hollywoodiana finita nel dimenticatoio, è stata licenziata dal programma di aerobica che conduceva per aver superato i 50 anni di età. La donna decide di rispondere a un annuncio in cui cercano persone su cui sperimentare un misterioso siero che ringiovanisce. Somministratale la sostanza, la donna si rende conto che il siero agisce in maniera differente da come lei si aspettava, perché la porta a dare vita per partenogenesi a una versione più giovane e bella di lei di nome Sue. Durata 140 minuti. (Centrale V.O., Massaua, Fratelli Marx sala Harpo anche V.O., Greenwich Village sala 3 anche V.O., Ideal, Lux sala 3, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)
Vermiglio – Drammatico. Regia di Maura Delpero, con Tommaso Ragno, Sara Serraiocco, Roberta Rovelli, Martina Scrinzi e Orietta Notari. In quattro stagioni la natura compie il suo giro. Una ragazza può farsi donna. Un ventre gonfiarsi e divenire creatura. Si può smarrire il cammino che portava sicuri a casa, si possono solcare mari verso terre sconosciute. In quattro stagioni si può morire e rinascere. “Vermiglio”, ambientato tra le montagne della Val di Sole, in Trentino, racconta dell’ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale in una grande famiglia e di come, con l’arrivo di un soldato rifugiato, per un paradosso del destino, essa perde la pace, nel momento stesso in cui il mondo ritrova la propria. Leone d’Argento alla Mostra di Venezia, scelto a rappresentare l’Italia ai prossimi Oscar quale migliore film straniero. Durata 119 minuti. (Romano sala 3)