ilTorinese

L’aiuto dei dipendenti comunali di Torino per l’Emilia Romagna

È partita  dalla sede della Protezione Civile di Torino la seconda squadra di dipendenti comunali inviati a supportare il territorio dell’Emilia Romagna dopo l’alluvione che lo ha colpito. Sono diretti a Riolo Terme, Casola Valsenio, Brisighella, Castel Bolognese e Solarolo dove resteranno per una settimana, a supporto trasversale di tutti e 5 gli uffici tecnici dei comuni interessati.

 

Si tratta di personale reclutato su base volontaria tra i dipendenti dell’amministrazione comunale, come previsto dal progetto Colonna mobile enti locali coordinato dall’Anci nazionale.

Per dare una mano al territorio colpito dall’alluvione il mese scorso, la Città di Torino ha predisposto l’invio di un massimo di dieci persone a settimana tra tecnici, amministrativi e, ove necessario, agenti di polizia locale per sei settimane totali, nelle quali si alternano altrettante squadre, tutte in aiuto a Comuni dell’Unione della Romagna Faentina.

Controlli nei locali di Torino: oltre 50 mila euro di multe nel fine settimana

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In tutto 137 persone identificate, 12 veicoli controllati, il sequestro di 100 grammi di sostanza stupefacente, 30 chilogrammi di alimenti sequestrati. Inoltre sanzioni per quasi 54.000 euro e due provvedimenti di sospensione dell’attività a seguito di un controllo straordinario del territorio, coordinato dal commissariato di polizia Barriera di Nizza, con i carabinieri, la guardia di finanza e con l’ausilio degli equipaggi del reparto prevenzione crimine Piemonte, di due operatori cinofili, del reparto mobile, di personale della polizia municipale, operatori dell’Asl-Sian, e dell’ispettorato del lavoro.

Due donne si fronteggiano tra la sfida e l’avventura del viaggio

Alessandra Fagioli, arrivando ai sessanta, continua a guardare ai panorami marini della costa nord dell’isola d’Elba, tra il vento e la spuma delle onde, fa capo all’antica casa dei nonni paterni appollaiata a picco sul mare, dove ama trascorrere lunghi periodi, nel borgo antico di Marciana Marina. Le considera le sue terre. Di vita e di scrittura. Ha vissuto anche in altre città, Padova e Torino tra le altre, ma il suo cuore è là. Le sue prime tre passioni rimangono il mare, Shakespeare e la follia, “tra lo spettacolo di una natura agitata, la magia della messinscena del Bardo e il delirio di un ‘mare matto’”. I suoi interessi e il suo lavoro sono gli studi di Antropologia Culturale e il cinema e il teatro, la Storia della Fotografia, frequenta corsi e seminari, corre da Shakespeare alla sessualità di Pasolini, scrive libri e inanella riconoscimenti. Inizia a scrivere i suoi romanzi nel ’96, otto titoli che l’avvicinano anche allo Strega. Padroneggiando la Settima Arte, passa da “Vera Drake” a “Match Point”, da “Babel” a “Vicky, Cristina, Barcellona” a “Hugo Cabret”.

Uno sguardo sfaccettato che spazia, non soltanto nelle differenti discipline. Uno sguardo che spazia nei panorami azzurri (leggi l’intero arcipelago toscano: e ben oltre, si vedrà), che avanza e che ama allo stesso tempo tornare sui suoi passi. Dopo “Scacco all’isola” (2020), la scrittrice affida ancora a Robin Edizioni il successivo “Mistero allo specchio” (2022), confermandoci nell’idea che per dare alle definitive stampe un buon giallo ci vogliono un’impalcatura convincente, un plot inoppugnabile, ben distribuiti colpi di scena che tengano ad ogni istante viva l’attenzione del lettore (giustamente esigente), un pugno di personaggi che non sia facile dimenticare. Tutto questo e molto altro è in “Mistero allo specchio”, proseguo folgorante e appassionato, dove l’azione non poche volte cede il passo alle psicologie cesellate pagina dopo pagina, dove lo studio di passioni e di sconfitte, dell’accanirsi della vita quotidiana e del disgregarsi del nucleo familiare, della necessità di rivalersi su una realtà troppo nemica si fa sempre più concreto, accadimento dopo accadimento. Se “Scacco” guardava ai rapporti tra la protagonista Anna Tesei incaricata di far luce su tre delitti e l’amica d’infanzia Emma Lamon, celebre autrice di gialli e prolifica dispensatrice di preziosi consigli per lo sviluppo delle indagini, in “Mistero” (“a Emma Lamon, perché glielo dovevo”) ogni aspetto è ben diverso.

Anni sono trascorsi da quegli episodi, Anna, ex commissario della squadra mobile di Livorno, è arrivata al comando della Direzione Centrale Anticrimine grazie alla cattura di Emma che sta scontando l’ergastolo nel carcere di Rebibbia, colpevole d’aver commesso sei omicidi premeditati presso diverse località dell’isola d’Elba, in nome di una passione assoluta ed esclusiva per uomini che non hanno voluto condividere con lei né la vita né l’isola. Ogni attimo di vita s’è incrinato, dieci anni hanno lasciato un solco non indifferente. Mentre Emma (“aveva fatto carriera in carcere, non come i criminali incalliti che accrescono il loro potere attraverso vessazioni e minacce: ma come i creativi che si distinguono per il loro talento e arrivano a esercitare un carisma più influente di quello di un boss”) è chiusa nella sua cella con i propri fantasmi (ma ha tempo di coltivare anche personali momenti di cucina, “tra un fiotto di chantilly” e “una pastafrolla”), Anna tenta di ricostruire la propria esistenza (“La verità è che ogni sera le costava sedersi a tavola da sola”), vissuta senza riposo a fare del lavoro l’unico scopo, una vita “interamente spolpata da sentimenti e umanità”, ripensando ad un ex marito, Zeno, paraplegico, che s’è rifatto una vita, lui sì, con un’altra donna, come a quel figlio Rocco che ha sempre coltivato il bullismo e a Tania, la figlia, da sempre vicino agli stupefacenti, entrambi lontani, entrambi assenti, “figli che le erano sfuggiti di mano”.

Quello che maggiormente fa sentire abbandonata e sola Anna è il silenzio dell’amica di un tempo: ma l’attesa durerà poco tempo. Emma è evasa, in un racconto d’evasione che raccoglie le più belle e frenetiche pagine del romanzo. E con l’evasione “Mistero” s’ispessisce con uno sviluppo che targa Fagioli come una robusta scrittrice. Al romanzo di Anna s’affianca il romanzo di Emma, i resoconti di misteriosi delitti, sei capitoli e un sottofinale, fogli riposti in buste gialle e la buca delle lettere a fare da ultimo contenitore, distinti anche graficamente, tante tracce e innumerevoli direzioni, “percorsi d’invenzione”, indizi a condurre Anna da un nugolo di isole speciali (isole carcerarie) ad anfratti e grotte, da acquari a dirupi a musei, da una cresta di Montecristo alla presenza di un’allevatrice di orsi o a una fotografa di guerra, a città sparse in tutta Europa, da Barcellona a Marsiglia, da Berna a Monaco di Baviera, da Zagabria a Sarajevo, personaggi (?) femminili che si nascondono sotto antichi nomi, da Andromaca a Ecuba, da Clitennestra a Penelope a Cassandra, ogni parola costruita per illudere l’inseguitrice a scoprire dove la fuggitiva si nasconda. In ultimo la parola chiave, Watteau e “Imbarco a Citera”, in ultimo la resa dei conti (“Cara Anna, se leggerai questa lettera vuol dire che sarai riuscita ad arrivare fin qui”).

La sfida, l’avventura e il viaggio, l’acqua del mare e le grandi città europee, le due solitudini, una donna di fronte all’altra ma anche una donna verso l’altra, una duplice partitura, la padronanza nell’alternare inganno e realtà. Un romanzo convincente e avvincente, in cui, arrivando alle ultime righe sai di trovarti di fronte a una fervida, esatta, splendida e armoniosa scrittura: “Tanto la sera era languida e desolante, quanto il mattino possedeva un’energia incandescente che cresceva con l’elevarsi del sole, sparato sulla città dai primi albori senza alcuno schermo a stemperare le sue imperiosità, da spingere chiunque a trovare riparo nelle più esili ombre…”.

Elio Rabbione

Nelle immagini: la copertina del romanzo “Mistero allo specchio”, Robin Edizioni; due fotografie dell’autrice Alessandra Fagioli.

“Chi è cieco?”: una domanda che è la vera verità. Presentata la nuova stagione del TPE Teatro Astra

Oggi. “Scrollare, cambiare canale, passare al contenuto successivo significa scegliere di non vedere veramente e il rischio che corriamo è quello di isolarci, di autocondannarci, e fingere che il mondo con i suoi problemi non ci riguardi.” Allora abbandonare il “non vedere”, la cecità che quotidianamente ci circonda e affrontare la “verità”. “La verità – dice Andrea De Rosa, che firma come direttore artistico la stagione 2023/2024 del TPE Teatro Astra, in un progetto triennale partito l’anno scorso e promosso con crescente successo dal pubblico di abbonati e non nell’introspezione del nostro rapporto con la verità scientifica, il titolo era “Buchi neri” – è un concetto sempre in movimento – si trasforma, si allontana, si avvicina – e provare a catturarla  in questa sua perenne oscillazione è l’invito che rivolgiamo anche quest’anno al pubblico dell’Astra”.  “Cecità” è il titolo che De Rosa ha dato alla nuova stagione, raccogliendo 25 spettacoli e ponendo ai differenti registi tre precise domande: chi è il cieco? cosa non vede o non vuol vedere? e perché? Una interessante summa di risposte (un trailer è del videoartista Donato Sansone, un taglio cinematografico che si riallaccia anche al “Chien andalou” di Bunuel) che, raccolta nel programma della stagione (una copertina che è una esplosione di parole, realizzata dalla agenzia creativa Arké) che da novembre a maggio accompagnerà lo spettatore, offre attraverso le parole dei diretti interessati la chiave di lettura delle diverse proposte. Molte verità stanno lì sotto i nostri occhi ma noi continuiamo a girare gli occhi dall’altra parte, ci teniamo lontani, siamo assenti. Ci rifiutiamo di comprendere quale sia la “vera verità”, “io so soltanto che ha la forma di una domanda. Un mio vecchio professore di filosofia diceva che le domande sono la vera verità, chiederci chi siamo è quello che ci contraddistingue. È il cammino che il teatro segue e insegue da sempre, sin dai tragediografi dell’antica Grecia, è la volontà di porsi delle domande tutti insieme, attraverso un rito collettivo.”

Nell’orizzonte di una stagione che prenderà il via con il sostegno di MiC, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, partner Intesa Sanpaolo, mentre affida alle parole del direttore le giuste componenti teatral-filosofiche, la presidente Maddalena Bumma snocciola rassicuranti dati che riguardano pubblico e incrementi. “Abbiamo registrato un aumento di pubblico del 22%, una decisiva crescita degli spettatori che plaude al lavoro e all’impegno profuso nell’annata appena trascorsa, spettatori che hanno dimostrato affezione e fiducia nei confronti del TPE confermando la tendenza di crescita che sta vivendo il comparto culturale cittadino. C’è da sottolineare una nuova tipologia di pubblico, sempre più abituato all’acquisto last minute che cresce assieme alla fascia giovane (universitari e under 30) e risponde positivamente alla particolare proposta tematica della direzione.” Un successo che comprende anche il riconoscimento dell’incremento massimo del 10% del contributo da parte del MiC; inoltre, attingendo al Pnrr, con l’inizio della stagione termineranno i lavori di efficientamento energetico.

All’alzata del sipario il 7 novembre la danza del coreogrago Virgilio Sieni che si è liberamente ispirato al romanzo “Cecità” di José Saramago, premio Nobel per la letteratura nel 1998 (un virus sconosciuto è capace di rubare la vista alle persone, tutti all’improvviso diventano ciechi, “Cecità” è una rieducazione alla vista, a un nuovo modo di sentire il mondo, il cieco non è uno solo ma un gruppo di persone che, attraverso gesti, tocchi, contatti, sensibilità, acquisisce un modo diverso di sentire e di vedere le cose e gli altri). Nella vetrina immancabili i grandi classici, da “Edipo re” per la regia di De Rosa e nell’interpretazione di Marco Foschi, il grande cieco per eccellenza, forse non già Tiresia, ma il sovrano parricida e incestuoso, incapace di guardare con il cuore e con la mente alla grande verità che gli si pone davanti, alle “Supplici” euripidee dirette da Serena Sinigaglia, da “Tartufo” – la cecità di Orgone – per la regia di Jean Bellorini, prodotto dal Teatro di Napoli – Teatro Nazionale e dal Théâtre National Populaire de Villeurbanne alle “Tre sorelle” di Cecov in cui l’azione s’accentra esclusivamente in Maša, Ol’ga e Irina, bandito ogni altro personaggio. La drammaturgia è di Riccardo Fazi, la regia di Claudia Sorace. Si segnalano ancora la ripresa in periodo natalizio di “Solaris” nell’adattamento di David Greig, “Wonder Woman”, dove Antonio Latella e Federico Bellini guardano all’attualità di uno stupro di gruppo, un fatto realmente accaduto a Senigallia soltanto otto anni fa, un fatto di cronaca che ebbe come risultato l’assoluzione degli imputati, avendo deciso la Corte d’Appello di Ancona di assolvere gli imputati dal momento che la ragazza risultava “troppo mascolina” per essere attraente. Il progetto Kepler-452 sarà rivolto al “Capitale” di Marx, drammaturgia e regia di Enrico Baraldi e Nicola Borghesi, impegnato il collettivo di fabbrica lavoratori GKN, ovvero autentici operai di una fabbrica occupata di Campi Bisenzio, un testo dove “cieco è chi non vede come chiudere una fabbrica e licenziare 422 persone provochi una enorme sofferenza”.

Mario Martone sarà tra i personaggi più interessanti dei “Dialoghi”, che la scorsa stagione videro la presenza di Paolo Sorrentino; mentre da febbraio a maggio otto titoli occuperanno lo spazio di Palcoscenico Danza, diretto da Paolo Mohovich.

Elio Rabbione

 

Nelle immagini: il manifesto della stagione “Cecità” del TPE; il direttore Andrea De Rosa; una scena del “Tartufo” per la regia di Jean Bellorini; una scena di “Solaris” con la regia di Andrea De Rosa.

Magie in volo all’aeroclub di Torino

𝗠𝗔𝗚𝗜𝗘… 𝗜𝗡 𝗩𝗢𝗟𝗢 𝗣𝗘𝗥 𝗨𝗡 𝗦𝗢𝗥𝗥𝗜𝗦𝗢
Bella giornata in amicizia all’Aeroclub Torino. Un grazie particolare a Beppe Brondino, Jo di Monte, Mattia Bodino (mago Magma) e Graziano Poletti! Gli amici della FLIC Scuola di Circo e i nostri ragazzi hanno saputo rendere ancor più emozionate l’esperienza del volo che i piccoli ragazzi e ragazze del Regina Margherita hanno vissuto! Il nostro Socio Marco Berry ha presenziato alla consegna degli attestati di volo affiancato da Francesco Casciano, Sindaco di Collegno, e dal Presidente dell’Aeroclub Torino Alberto Bannino, grande amico del nostro Circolo. Grazie a tutti e bravi, anche Fabio & Diego che, complice l’esame scolastico, sono comunque venuti con i loro genitori per rendersi disponibili, la magia della solidarietà vince sempre!

Amici della Magia di Torino

Al via gli Europei di volley delle Polizie Municipali

Con la cerimonia di apertura ieri  sono cominciati i Campionati Europei di pallavolo dedicati alle Polizie Municipali che si svolgono al Pala Gianni Asti fino a venerdì 23. Alla fase finale hanno avuto accesso otto Nazionali, fra cui anche l’Italia che è stata inserita nel Gruppo A assieme a Repubblica Ceca, Finlandia e Germania. Nel raggruppamento B fanno Bulgaria, Francia, Grecia e Belgio.

 

Alla presentazione dell’evento è intervenuto l’assessore allo Sport Domenico Carretta, il presidente dell’USPE (Union Sportive des Polices d’Europe) Georgios Tzatzakis e il presidente del Gruppo Sportivo della Polizia Municipale di Torino, Massimo Re. “Sono molto contento che quest’evento si svolga a Torino – ha sottolineato l’assessore Carretta, sottolineando la grande vocazione sportiva della nostra città – . Torino e la pallavolo hanno un legame stretto – ha proseguito –: recentemente abbiamo ospitato le finali femminile e maschile di Champions League, adesso l’Europeo USPE e a fine agosto due partite della Nazionale femminile”. L’assessore ha poi concluso augurando gli atleti i migliori risultati.

Le partite si giocano tutte nell’impianto sportivo di parco Ruffini con ingresso gratuito per tutto l’arco della manifestazione. A partire da oggi e fino a martedì è in programma la fase a gironi, giovedì e venerdì si disputeranno le semifinali e le finali che assegneranno il titolo continentale.

Bambini, la sicurezza non è mai troppa

CONDOVE – La sicurezza non è mai troppa, specie quando si ha a che fare con la vita dei nostri bimbi: “lunedì 19 giugno, alle ore 17, insieme a Mario Caldera, impareremo come affrontare in sicurezza le situazioni pericolose che possono riguardare i più piccini” dicono gli organizzatori dell’evento curato dal Comune di Condove. Gli  ultimi posti sono disponibili. Prenotazioni ai contatti in locandina

100 anni di alpini a Pinerolo

#100annialpini “Festeggiare 100 anni di storia è qualcosa di unico: celebriamo qualcosa che c’era prima e che ci sarà dopo di noi. Non si arriva a cento anni per caso ma perché esiste un sistema di valori che si tramanda… una fune invisibile che lega uomini, luoghi, pensieri, emozioni. Valori che si concretizzano e che vi vedono operare nelle situazioni e nei contesti più diversi al servizio delle persone e dei territori”. Così il  Sindaco di Pinerolo  Luca Salvai in occasione delle celebrazioni del centenario della Sezione Pinerolese dell’ANA Associazione Nazionale Alpini.

Bellezza tra le righe

 

Un viaggio attraverso la bellezza dei romanzi e della letteratura in location esclusive, come casa Lajolo a Piossasco, il castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo e il palazzo dei Conti di Bricherasio

 

Bellezza tra le righe 2023 è il titolo della rassegna che, nata nell’estate 2020, proprio poco dopo l’arrivo del Covid, desiderava far parlare una serie di voci autorevoli del presente in location affascinanti come i parchi e giardini di casa Lajolo a Piossasco, il castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo,  proprio con loscopo di comunicare messaggi di speranza per il domani.

Il primo appuntamento della rassegna dell’edizione 2023 sarà per domenica 25 giugno prossimo e proseguirà fino all’ 8 ottobre,  all’ombra degli alberi secolari di casa Lajolo e di quelli del castello di Miradolo.

La quarta edizione vede aggiungersi  il parco di una nuova dimora ancora tutta da scoprire,  Palazzo Conti di Bricherasio.

Quest’anno la rassegna è  stata inserita nel cartellone “Luci sul Festival”, attività promossa dal Salone Internazionale del Libro per sostenere la diffusione e la conoscenza delle realtà  che risultano legate al mondo dei libri e della lettura.

“Cura” rappresenta la parola chiave intorno al quale ruota il titolo “Maneggiare con cura. Incontri e letture per mettersi in salvo”.

Saranno nove gli incontri che narreranno l’idea della cura da angolazioni diverse.

La cura è  impegno, attenzione, assistenza, diritto, oltreché un’esigenza salvifica che contiene e rassicura, rivolgendosi all’esterno come all’interno, includendo, così, ogni ambito della nostra esistenza.

Gli spunti sono infiniti e vanno dall’indagine al comprendereinsieme per coltivare e condividere percorsi di senso. L’edizione 2023 prevede una novità. In contemporanea a molti degli incontri,  vi saranno dei laboratori gratuiti di lettura per i più piccoli, un modo che consentirà  a tutta la famiglia di fruire di una simile iniziativa.

A curarli la casa editrice Babalibri, che edita libri e giochi per l’infanzia dal 1999.

I laboratori saranno condotti da ABC, acronimo di Anna, Barbara e Cristina, ma anche acronimo di “Art, book and creativity”. Si tratta di un gruppo formato da tre professioniste che da tempo operano nel campo del letteratura per l’infanzia, rivolgendosi soprattutto a bambini di età scarse e prescolare, ma aperti anche a attività e età diverse.

Ogni proposta si articola in un momento di lettura animata dell’albo, e da una seconda fase durante la quale viene offerto un ampio e ricco materiale creativo per liberare la fantasia. I bambini, per esempio, incontreranno Dagfrid, la bambina vichinga,  e faranno scorte di baci con Zeb, immersi nel verde delle dimore storiche.

L’inaugurazione di “Bellezza tra le righe” avverrà in maniera congiunta, con tre appuntamenti tutti domenica 25 giugno.

Alle 11, presso  il Castello di Miradolo, Margherita Oggero presenterà il suo nuovo romanzo ambientato a Barriera di Milano, dal titolo “Brava gente”  (Harper Collins, 2023). Alle 14.30 a palazzo Bricherasio  verrà  presentato il “Diario di un viaggio che cura” con Beppe Pezzetto che parlerà di “Pala e Tequila”, diario di un viaggio in Messico tra luoghi e persone,  ma anche modi di dire e canzoni degli anni Novanta. La giornata in domenica 25 giugno si concluderà con l’appuntamento, alle 18, a Piossasco,  a Casa Lajolo con Daniele Cassioli,  cieco dalla nascita e laureato in fisioterapia, coach e formatore, che ha scritto un manuale dal titolo ‘Insegna il cuore a vedere’.

Il romanzo di Margherita Oggero dal titolo “Brava gente” è  ambientato nella periferia Nord di Torino, a Barriera di Milano  e vi si intrecciano, con un misto di meschineria e generosità, odi e  amori che contraddistinguono persone diverse come Debby, che a quindici anni fa la badante, ma pensa di uccidere il padre, o Florin, camionista che sogna una casa tutta sua, o Vanessa Delice, estetista al soldo di un coiffeur, Alexander The Best.

“ Pala e Tequila” rappresenta il diario-viaggio, una missione in Messico con una pala e una bottiglia di tequila nello zaino, da seppellire in un luogo spirituale e significativo, per compiere un gesto scaramantico, che rappresenterà  il passaggio dalla gioventù  all’età adulta.  L’autore, avvertendo la necessità di mettere ordine nella propria vita,  seppur ricca di esperienze e di amici, sente l’esigenza di guardarsi indietro per fissare un punto di riferimento, purché  individuabile, su una mappa.

Questo viaggio presenterà  stimoli per pensare alla  propria esistenza in modo diverso.

Per gli altri appuntamenti si prevede domenica 16 giugno  a Casa Lajolo un incontro su “Musica e cura: suoni, testi, illustrazioni” a cura di Maria Luce Possentini, che presenterà il volume “La cura”, editore Einaudi Ragazzi 2022.

Domenica 30 luglio a Palazzo Bricherasio si parlerà  di un viaggio interiore come cura propria e Bruna Macaluso presenterà il volume “La rotta migratoria dell’anima”.

Domenica 10 settembre alle 17, a casa Lajolo incontro sul tema  “Di umore, amore e cure possibili”, con Massimo  Vitali che presenterà il testo “Il circolo degli ex”( Sperlimg  Kupfer 2022).

Domenica 24 settembre duplice incontro, alle 15 , a Miradolo sul tema della “Scrittura e cura: voci femminili che cambiano il mondo” con  la scrittrice Vera Gheno che presenterà “Parola d’altro genere. Come la scrittrici hanno cambiato il mondo”.

Nella tenuta Calleri di Sala, a palazzo Bricherasio, lo scrittore Mark Mc Candy,  pseudonimo di Marco De Candia, parlerà  dei post ironici per curare la quotidianità, essendo la sua opera una silloge di post e frammenti tratti dalla quotidianità.

Presenterà  il suo ultimo libro dal titolo “De rebus brevi”, edizioni Radici Future, 2022.

Il viaggio nelle bellezze letterarie si concluderà domenica 8 ottobre, con la partecipazione della sociologa Chiara Saraceno,  che presenterà, alle 15, presso Miradolo, “Cura con un intervento inedito di Elena Pulcini”, insieme a Roberto Burlando e Adriano  Mione.

MARA MARTELLOTTA

Barriera a cielo aperto apre con successo

E’ stata una splendida giornata d’apertura per #BarrieraaCieloAperto.

Tra musica, ritratti, basket, giochi per bambini, gessetti, cinema all’aperto e tanti bei sorrisi

BARRIERA A CIELO APERTO https://fb.me/e/4ra7E5ebh

Tanti appuntamenti per un’estate senza confini, a Barriera di Milano: arte, cinema, talk, musica, radio e workshop.

Da giugno a settembre 2023

Un progetto di Associazione Museo Nazionale del Cinema Bagni Pubblici Via Agliè Community Hub di Via Baltea 3 Radio Banda Larga Rassegna-TO Agrobarriera Rete Ong Teatro Monterosa e Centro Interculturale della Città di Torino