ilTorinese

Il “Ranch delle donne”, prevenzione e terapia

In provincia di Torino c’è un luogo in cui immergersi nella natura, pur restando a pochi passi dalla città: è il Ranch delle Donne. Questa realtà è cresciuta in poco tempo e si è radicata a Nichelino aprendosi al territorio con molteplici iniziative.
Ad avviare Il Ranch delle Donne sono state Acto Piemonte (Alleanza contro il tumore ovarico ed i tumori ginecologici) e RiDo (Ricerca per la Donna).
Questo progetto è nato con l’obiettivo di creare un’alleanza inclusiva. Si è voluto unire pazienti, ricercatori, medici, strutture sul territorio, imprese ed individui di buona volontà, ciascuno contribuendo con le proprie competenze, per la lotta contro il cancro all’ovaio, i tumori ginecologici e quelli legati alle mutazioni genetiche.
Questa collaborazione ha dato vita a questa cascina sociale.
Migliorare la qualità di vita significa curare non solo la malattia ma anche la persona per garantirle un benessere psicofisico lungo tutto il percorso della malattia stessa ed il dopo! Curare la persona significa farsi carico di tutti quei bisogni motori, nutrizionali, estetici, psicologici, relazionali, sociali, affettivi e familiari che fanno parte della persona stessa, ma che non trovano risposta nelle terapie tradizionali. Eppure sono bisogni che, quando vengono soddisfatti,  incidono molto positivamente sull’efficacia delle cure tradizionali e quindi sulla aspettativa di vita.
Il nucleo dell’impegno è il progetto “Curare Oltre le Cure” focalizzando l’attenzione sull’oncologia integrata che comprende una gamma di approcci complementari che vanno oltre le cure standard.  Quando è stata creata la fattoria sociale si è deciso che dovesse rappresentare il luogo ideale in cui poter fare tutto ciò. E’ stata per questo creata una vasta offerta di terapie integrate per poter abbracciare tutte le donne speciali.
Ma cosa sono le terapie integrate nel concreto? Si possono raggruppare per comodità in 5 diverse categorie:  le terapie basate su approcci biologici, quali la fitoterapia, gli integratori e le diete; le terapie energetiche, che associano al corpo umano campi energetici che possono essere manipolati attraverso l’interazione con altre fonti di energia: Bioenergetica, reiki, pranoterapia, fototerapia, magnetoterapia fanno parte di questa classe. Ci sono poi i Sistemi sanitari alternativi, che comprendono sia medicine tradizionali come l’ayurveda e la medicina tradizionale cinese (MTC) sia medicine di recente introduzione, come la naturopatia ed ancora le terapie manipolative per il trattamento di patologie riconducibili ad alterazioni della struttura e funzione del sistema muscolo-scheletrico (osteopatia, chiropratica, shiatsu, riflessologia plantare, tecniche posturali). In ultimo le terapie mente-corpo, che intervengono sulle capacità della mente di influenzare le funzioni del corpo, come cromoterapia, biofeedback, Chi Qong, floriterapia, musicoterapia, meditazione.
Queste sono alcune delle attività che vengono offerte gratuitamente alle pazienti oncologiche  presso il Ranch delle Donne, grazie al lavoro indispensabile di specialisti delle varie discipline ed al grandissimo contributo dei volontari, che si occupano non solo di tenere aperto il Ranch, ma di provvedere alla realizzazione di tutti i progetti.
Il desiderio non si ferma ad aiutare chi sta affrontando il percorso oncologico, ma di far sì che le donne sane lo restino per tutta la vita. La prevenzione non è mai abbastanza ed è l’unico strumento di cui si dispone per verificare la possibile insorgenza di patologie oncologiche o per scoprire queste ultime nella prima fase della loro insorgenza, ovvero quando non provocano danni irreparabili. Proprio in questa ottica presso l’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino è stato portato avanti dal 2020 il progetto “Un dono per Prevenire”, grazie al desiderio del dottor Giovanni La Valle di sostenere la prevenzione oncologica e che si propone di far conoscere i tumori ginecologici sensibilizzando proprio le mamme, nel momento in cui il contatto con l’ospedale è più bello in assoluto: la nascita di una nuova vita.
I tantissimi progetti sono resi possibili  grazie alle continue collaborazioni con molte Associazioni e Fondazioni, tra le quali Specchio dei Tempi, ed alla convenzione attiva con la Città della Salute di Torino.
A dicembre Il Ranch delle Donne ha ricevuto anche un riconoscimento internazionale: è stato premiato dalla World Ovarian Cancer Coalition, a Toronto, con il premio “Above and Beyond AWARD” per la visione, l’innovazione e la dedizione nei confronti delle donne malate di cancro”. Questo premio rappresenta la spinta per poter fare sempre meglio e raggiungere sempre più donne perchè  Alleati si vince!

Rimonta vincente per Juglair al Trail del Monte Soglio

Lo scorso anno aveva preso le misure, ma questa volta ha centrato il bottino pieno. E’ il valdostano Julien Juglair il vincitore della 14esima edizione del Trail del Monte Soglio, disputatasi a Forno Canavese (TO) con condizioni climatiche ideali per un evento su lunga distanza. Il corridore della Polisportiva Sant’Orso ha scelto una tattica accorta, lasciando sfogare gli avversari tanto da transitare 8° al primo intermedio dopo 20,6 km (il Gir Lung misurava 73 km per 4.300 metri) a oltre 10 minuti dalla coppia di testa formata da Danilo Lantermino e Alessandro Macellaro. La sua rimonta si è costruita tutta nella parte finale, con un recupero furioso che l’ha portato a concludere in 8h53’50” con appena 49” su Lantermino (Pod.Valle Varaita/Kailas Team), secondo come lo scorso anno mentre Macellaro (Pod.Torino) ha chiuso terzo a 10’11”.

Fra le donne bis consecutivo di successi per Luisa Rocchia (Pol.Valmalone) che per soli 4” ha mancato il muro delle 10 ore. A completare il podio altri due nomi di spicco del panorama offroad italiano, Lisa Borzani (Bergamo Stars) che ha così cancellato il ritiro dello scorso anno chiudendo a 15’18” dalla vincitrice e Chiara Boggio (Durbano Gas Energy/The North Face), scesa di un gradino rispetto al 2023, terza a 16’58”.

Nel Gir Curt di 38 km per 2.300 metri successo francese grazie allo specialista Nicolas Gourdon (New Balance) che ha preso il largo già nelle prime battute andando a vincere in 3h30’07” con 5’52” su Andrea Negro (Gds Des Amis) mentre terzo è giunto Matteo Siletto (Berg Team) a 13’58”. Lotta incerta fin quasi all’ultimo metro in campo femminile con trionfo finale per Enrica Dematteis che in 4h13’21” ha piegato la resistenza di Margherita De Giuli (Climb Runners), mentre più lontana è finita l’altra Dematteis, Luisa, a 17’38”.

Ancora una volta il Trail del Monte Soglio, tappa del circuito Piemonttrail Challenge ha confermato di essere un riferimento assoluto nel movimento ultratrail nazionale e non solo, con un grande successo di partecipazione (oltre 760 gli atleti al via senza contare i tantissimi non competitivi) e tantissimi volontari sparsi per il tracciato fino a sera ai quali va un sentito grazie come anche a tutte le associazioni e sponsor che hanno reso possibile l’ennesimo successo dell’evento piemontese.

Una carica di bimbi in visita a Flor

Centinaia di bambini delle scuole materne ed elementari di Torino hanno “inaugurato” l’edizione 2024 di FLOR Primavera che si svolge fino a domenica  26 maggio presso i Giardini dei Musei Reali di Torino.

Accompagnati dalle proprie maestre i bambini hanno visitato la mostra florovivaistica, curiosato tra gli stand dei florovivaisti e preso parte a un piccolo laboratorio dedicato a loro.

Ad accoglierli Giustino Ballato, Presidente di Orticola del Piemonte, e l’Assessore alle politiche educative della Città di Torino.

FLOR PRIMAVERA 2024

“Le forme di Natura”

Musei Reali di Torino – Giardini Reali

Da venerdì 24 a domenica 26 maggio 2024

Nell’ambito del programma del Festival del Verde, uno degli appuntamenti più attesi è FLOR Primavera 2024, che torna per il terzo anno consecutivo ai Musei Reali di Torino coinvolgendo gli spazi dei Giardini Reali, dal Ducale alla Cavallerizza, in un magnifico connubio tra natura, arte e storia.

L’appuntamento è per venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 maggio, dalle 9.30 alle 19, per un’edizione all’insegna dei profumi e dei colori della Natura ma anche della cultura green, dell’educazione alla sostenibilità e del benessere.

Saranno circa 150 gli espositori tra florovivaisti provenienti da almeno 10 regioni d’Italia, dal Piemonte alla Sicilia, dalla Lombardia alla Toscana passando per la Liguria, l’Umbria e il Veneto, ma anche artigiani, ceramisti, agricoltori.

 

I florovivaisti, con qualche presenza internazionale dalla Slovenia e dall’Olanda, porteranno le proprie eccellenze per offrire un vero e proprio spettacolo naturale primaverile e permettere a tutti i green lovers e ai semplici curiosi di trovare ogni tipologia di pianta: dalle più “classiche” a quelle insolite e rare.

Un turbinio di colori e profumi che spazierà dalle rose alle piante aromatiche e officinali, dalle orchidee agli agrumi passando per le affascinanti succulente. Ma anche piante acquatiche, rampicanti e tropicali, da secco e da sole intenso, da ombra, bonsai, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Un insieme di proposte per abbellire spazi urbani, giardini, terrazzi e balconi e stuzzicare la curiosità degli esperti di giardinaggio e di tutti gli appassionati che stanno affinando il loro pollice verde.

Non soltanto fiori ma, come da tradizione, anche una selezione di alcuni dei più apprezzati produttori agricoli che porteranno tipicità come i taralli e le marmellate, frutta e verdura disidratata e distilleria, e artigiani con i loro prodotti unici come gioielli di vetro e argento, decorazioni in metallo riciclato per il giardino, ceramiche e oggettistica in legno.

FLOR propone anche arredi antichi e moderni per gli spazi esterni, sementi e prodotti naturali, decorazioni per la casa e il giardino, spezie di ogni tipo ed erbe medicinali.

Dal florovivaismo alla cultura, la mostra “La Cavallerizza Reale: una comunità multispecie”, realizzata nell’area dei Giardini della Cavallerizza afferenti ai Musei Reali, vuole illustrare la biodiversità nello spazio dei giardini del bastione San Maurizio, evidenziando la presenza di numerose specie di flora e fauna.

Come ormai tradizione, in occasione di FLOR Primavera 2024 torna “Flor Educational”, con una programmazione di eco – laboratori all’aria aperta destinati ai bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni, con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni ai segreti della Natura e far conoscere più da vicino l’affascinante mondo dei fiori, delle piante e degli animali.

Spazio anche quest’anno alla rassegna VerdeTrama, una mostra mercato di moda e tessuti sostenibili. Un inno all’eleganza della Natura e allo Slow Fashion, un punto d’incontro tra il grande pubblico e oltre 20 realtà artigianali emergenti che hanno la possibilità di mettere in mostra le proprie creazioni in un luogo incantevole e di grande impatto scenografico.

Per la prima volta, poi, all’interno di FLOR Primavera ci sarà uno spazio dedicato al benessere con Verde Benessere, festival diretto da Marta Indra di Giulio con pratiche di benessere multidisciplinari svolte da professionisti del settore. Le attività offriranno esperienze per riconnettersi con la natura e imparare da essa.

Anche Amiat-Gruppo Iren sarà presente all’interno della manifestazione, con uno spazio all’interno dei Giardini Reali dedicato al ciclo dei rifiuti: qui sarà possibile ricevere materiale informativo e ritirare gratuitamente del compost, prodotto in appositi impianti grazie alla valorizzazione della frazione organica della raccolta differenziata. Un esempio virtuoso di economia circolare che trova perfetta applicazione nell’ambito di FLOR Primavera

Non mancherà come sempre un’area food con la selezione di stand e food truck presso la Cavallerizza Reale per degustare le eccellenze enogastronomiche del territorio durante l’orario di apertura della manifestazione.

 

INFORMAZIONI

FLOR Primavera 2024 è ideato e organizzato da Orticola del Piemonte (www.orticolapiemonte.it) grazie alla preziosa collaborazione dei Musei Reali di Torino. Media partner dell’evento sono Casa Naturale, Radio Veronica One e Radio Beckwith.

Si svolge presso i Giardini dei Musei Reali, con ingresso da Piazzetta Reale, 1, da venerdì 24 a domenica 26 maggio (orari: 9.30 – 20 tutti i giorni, ultimo ingresso ore 19).

Costi: biglietto di ingresso giornaliero euro 8 // biglietto ridotto (under 30 solo online) euro 6. Ingresso gratuito per bambini e ragazzi da 0 a 14 anni.

Per i possessori di Abbonamento Musei, Royal Pass o Torino + Piemonte card è possibile acquistare il biglietto alla tariffa ridotta di 6€ (in loco).

Terziario torinese ottimista, crescono gli investimenti ma preoccupa la sicurezza

Lo stato di salute delle imprese al I trimestre 2024 e le previsioni per il II trimestre. Nel 2023 quasi il 30% degli imprenditori ha percepito un aumento dei furti e il 26% un incremento degli atti di vandalismo rispetto al 2022. Oltre il 70% ha investito in antifurti e sorveglianza

 

 

 Sono oltre la metà (51%) gli imprenditori che hanno iniziato il 2024 all’insegna della ‘stabilità’ per quanto riguarda l’andamento dell’attività, mentre è ‘in miglioramento’ per il 24% di essi. Sono, inoltre, alte le aspettative per il secondo trimestre dell’anno, nonostante il peggioramento del fabbisogno finanziario. Per la prima volta, dopo oltre un anno, potrebbe flettere il livello occupazionale. Ed è grande la preoccupazione per la sicurezza e la legalitàQuesto il quadro che emerge dall’indagine trimestrale realizzata da Confcommercio Ascom Torino in collaborazione con Format Research sulle imprese del commercio, del turismo e dei servizi del territorio di Torino e provincia nel periodo da gennaio a marzo 2024.

«I dati evidenziano la volontà delle imprese di resistere in attesa di una prospettiva migliore per i mesi estivi. Constatiamo che il turismo continua a rappresentare un elemento fondamentale per l’economia torinese – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio di Torino e provincia Maria Luisa Coppa –, contribuendo significativamente alla crescita del nostro territorio e al ridimensionamento della crisi che sta colpendo molti settori, tra cui il commercio non alimentare, primo tra tutti l’abbigliamento. È essenziale continuare a coltivare la crescita del comparto turistico, che non solo attira visitatori, ma stimola anche l’indotto economico locale. Tuttavia, è altrettanto importante avviare, come chiediamo da tempo, una politica commerciale strutturale e incisiva per rivitalizzare la domanda interna. Attraverso una combinazione di investimenti strategici nel turismo e nel commercio possiamo garantire una crescita sostenibile e diffusa per la nostra città».

Per quanto riguarda il sentiment delle imprese, a inizio anno la fiducia circa l’andamento economico della propria attività economica ha visto una leggera flessione rispetto all’ultimo trimestre 2023 (l’indice passa da 54 a 50, ancora sopra la media nazionale di 46), ma viene comunque definita ‘stabile’ o ‘migliore’ dal 75% degli intervistati. Il trend è destinato a tornare sui livelli di fine anno entro giugno. 

Stessa tendenza anche per i ricavi: il 74% degli intervistati ritiene che saranno ‘uguali’ o ‘migliori’ rispetto alla fine del 2023. L’indice di fiducia è previsto in aumento da 45 a 50 nel mese di giugno.

Resta stabile la situazione occupazionale per l’80% degli imprenditori, ma ci si aspetta una flessione nel trimestre successivo.

Sul fronte creditizio permangono le difficoltà segnalate nei trimestri precedenti, con qualche segnale di miglioramento. È in calo la percentuale delle imprese che hanno chiesto credito alle banche negli ultimi tre mesi, ma aumenta la quota di imprese che hanno ottenuto tutto il credito richiesto; si allenta l’irrigidimento del sistema bancario verso le imprese del terziario.

In particolare, risale il numero delle imprese che chiede credito per realizzare investimenti, che passa dal 20% di fine 2023 al 29% nel primo trimestre 2024.

«Preoccupa il peggioramento della liquidità delle imprese in relazione al proprio fabbisogno finanziario – dichiara il direttore di Ascom Confcommercio Torino e provincia Carlo Alberto Carpignano -. Il tema del rapporto con le banche rimane centrale: il segnale incoraggiante di una ripresa degli investimenti rispetto al trimestre precedente deve portare il sistema bancario ad intervenire con una riduzione degli oneri per accedere al credito, dei costi di istruttoria e degli interessi».

FOCUS ‘SICUREZZA E LEGALITÀ’

In occasione dell’Osservatorio trimestrale è stato sviluppato un focus sulla sicurezza e la legalità analizzando la percezione degli imprenditori nel 2023 rispetto al 2022. «La sicurezza rimane una priorità assoluta – conferma la presidente Maria Luisa Coppa –. Facciamo appello al Prefetto Donato Cafagna e al neo Assessore alla Sicurezza del Comune di Torino Marco Porcedda affinché gli imprenditori possano tornare ad operare in un contesto sicuro e protetto.  Questo clima non solo mina la serenità delle attività commerciali, ma influisce negativamente anche sull’attrattività di Torino e della provincia. Chiediamo una politica di sicurezza integrata e un rafforzamento della collaborazione tra le Forze dell’Ordine e le Associazioni di categoria. Solo così potremo creare un ambiente sicuro dove le nostre imprese possano prosperare e contribuire attivamente alla crescita economica locale».

Il 17,5% delle imprese del terziario di Torino – escludendo le imprese dei servizi – ha percepito, nell’ultimo anno rispetto all’anno precedente, un peggioramento dei livelli di sicurezza, soprattutto per quanto riguarda le attività del commercio no food (25%), della ristorazione (24%) e del commercio food (20%); sono stati meno toccati la ricezione turistica (14%) e i trasporti e logistica (13%).

Ed è il furto il crimine più temuto. Lo dichiara il 40% degli imprenditori; seguito dalle truffe e frodi informatiche (31%), dalle spaccate e atti vandalici (28%).

Oltre un imprenditore su tre (38,6%) teme ritiene di essere «molto» o «abbastanza» esposto al rischio di fenomeni criminali.

Oltre il 70% delle imprese ha investito in misure di sicurezza, in particolare in sistemi di videosorveglianza e sistemi di allarmi antifurto. L’adozione di misure per la sicurezza ha pesato sui ricavi 2023 in media il 4,5%.

Preoccupa anche l’estorsione. Il 28% degli intervistati ha sentito parlare o ha avuto notizia di imprenditori che sono stati esposti a tentativi di estorsione. Di questi, il 14% ne ha sentito parlare direttamente da altri imprenditori. Le Forze dell’ordine (44%) e le Associazioni di categoria/Organizzazioni antiusura (34%) sono i soggetti che le imprese minacciati dalla criminalità avvertono come più vicini. Il 56,4% degli imprenditori ritiene grave il problema dell’esposizione al rischio dell’usura, racket ed estorsioni.

Le imprese torinesi ritengono sostanzialmente invariato il fenomeno del taccheggio nel 2023 rispetto al 2022. Il 58% ha investito in misure anti-taccheggio.

Palazzo Rosa, le stanze della Cosmetica

Informazione promozionale

“Palazzo Rosa prende il nome dall’abitazione della mia famiglia – spiega Carlo Rosa – ed io ho voluto fare lo stesso con la mia collezione di cosmetici, finalizzata a regalare a ogni donna l’emozione di entrare in un palazzo che è un vero e proprio tempio di bellezza. Il nome delle Stanze della Cosmetica è stato scelto per indicare la mia attività di produzione di cosmetici bio proprio perché in quelle stanze è avvenuto il miracolo della bellezza.

Nei bei cortili di Palazzo Rosa sono sempre state coltivate le rose antiche perché sono belle, sono contenute nello stemma di famiglia e nel cognome della casata.

Fu nel Seicento che Luis de la Rose sposò Geneviève du Puy per le sue virtù che non comprendevano l’effimera bellezza. Geneviève, poco più che bambina, attratta dal coloratissimo cinorrodo, il falso frutto della rosa, provò a passarselo tra le mani trovando un immediato sollievo. Ebbe la geniale intuizione di estrarne un olio miracoloso che, in breve tempo, di tre mesi lunari, la guarì dalla dermatite donandole quella bellezza del volto che non aveva mai avuto.

La ricetta fu tramandata di generazione in generazione fino all’Unità d’Italia.

Con l’Unità d’Italia entravano nel Palazzo le rose moderne con quei petali colorati, con quei boccioli ricchi e gonfi, con quei profumi paradisiaci che accarezzano tutti i sensi delle donne di famiglia.

Da quel momento è stato un continuo inventarsi profumi, essenze e lozioni”.

“In particolare Palazzo Rosa – aggiunge Carlo Rosa- deriva il suo nome dalla tradizione della Rosa Damascena, portata dall’Egitto e tanto amata dalla compianta madre Olga.

Fu proprio lei, Donna Olga, a volere per capriccio una Rosa Damascena nel roseto di Palazzo Rosa.

Nella propria casa di famiglia mia madre aveva un antico esemplare di Rosa Damascena portato in patria dall’Egitto da Bernardino Drovetti con le migliaia di oggetti che oggi costituiscono la collezione del Museo Egizio di Torino. Quando si trattò di trovare una profumazione per questi cosmetici tra le migliaia di rose, la scelta per me era quasi impossibile, considerata la varietà ampia della fragranza delle rose. Fu invece mia madre, senza esitazione, a scegliere quella della Rosa Damascena, perché ha mille virtù cosmetologiche e neurocosmetiche. Infatti, appena si percepisce la fragranza della rosa damascena, le preoccupazioni paiono dissolversi e un senso di serenità pervade l’anima”.

“La collezione di Palazzo Rosa è stata lanciata nel 2019. La mia vita è cambiata nel bello e nella bellezza. La mia vita, da quell’anno, è tutta rivolta allo studio della bellezza e a come donare la felicità alle persone, perché la bellezza salverà il mondo solo se il mondo salverà la bellezza. In quanto ultimo erede della casa decido di non disperdere questo antico sapere ereditato dalle donne della mia famiglia, e trovo un alleato nel mio carissimo amico Eduardo Guarneschella, famoso cultore della cosmesi naturale. Mettendo assieme le forze della creatività, abbiamo dato vita a questa line cosmetica alla rosa damascena, che è tradizionale ma anche innovativa, italiana e bio, naturale e sostenibile. Riesco a coniugare la tradizione e l’innovazione del culto del biologico nel modo più naturale possibile, usando antiche ricette, ma processando gli ingredienti naturali e bio con le ultime tecnologie, che permettono di non disperdere i preziosi elementi cosmetologici.

Nel nostro laboratorio escono prodotti di altissima qualità, concepiti, creati e prodotti in Italia. Usiamo solo materie prime selezionate e sicure. Palazzo Rosa investe in ricerche e sviluppo per proteggere la salute delle persone e migliorare il loro aspetto fisico. Palazzo Rosa non è solo un creatore di cosmetici, ma è anche un alleato prezioso per la bellezza e il benessere dei clienti. Noi vogliamo crescere con essi grazie alle loro richieste e necessità. Palazzo Rosa è un’azienda etica e offre la possibilità di provare in esclusiva nella propria abitazione la collezione di cosmetici bio.

Mara Martellotta

Osteoporosi, concorso per le scuole

Martedì 4 giugno, ore 11,00-12,30

Aula dell’Accademia di Medicina di Torino, via Po 18

(anche con collegamento Web)

PRESENTAZIONE DEI VIDEO VINCITORI

della 2° Edizione del Concorso nazionale a premi “Cav. Lav. Claudia Matta”

per le Scuole Secondarie di II grado

EFFETTI DELLA CARENZA NUTRIZIONALE SULLE OSSA NEGLI ADOLESCENTI.

OSTEOPOROSI, NON SOLO UN PROBLEMA PER VECCHI

proposto dalla Fondazione per l’Osteoporosi, in collaborazione con l’Associazione Prevenzione Anoressia Torino (Pr.A.To.), con il patrocinio dell’Accademia di Medicina di Torino e della Fondazione Medicina a Misura di Donna e il sostegno degli Uffici Scolastici Regionali.

Introduce il prof. Giancarlo Isaia, Presidente della Fondazione Osteoporosi; intervengono la prof Chiara Benedetto, Presidente dell’Associazione Prevenzione Anoressia Torino (Pr.A.To.) e della Fondazione Medicina a Misura di Donna, e una rappresentante dell’USR per il Piemonte; presenta e commenta il prof. Carlo Campagnoli,  Past President della Pr.A.To..

·        1° premio (1.500,00 euro) al Liceo Scientifico Statale Gobetti di Torino, classe 3SD, per un video di 5 minuti interpretato dagli allievi che racconta, in modo sintetico ma dettagliato e corretto, la vicenda di un’adolescente in carenza nutrizionale, del tutto coerente con il tema del Concorso. *

  • 2° premio (1.000,00 euro) al Liceo Formiggini di Sassuolo (MO), classe 3A, per un video di 10 minuti riportante un sondaggio e una gara presentati dai ragazzi, in modo estroverso e divertente, sul tema dell’osteoporosi nei suoi vari aspetti. *
  • 3° premio (750,00 euro) all’IIS Plana di Torino, classe 4B ottici, per un video di 3,4 minuti, una lezione tenuta dai ragazzi a più voci, e anche nella “lingua dei segni”, sul tema dell’osteoporosi e della prevenzione. *
  • 4° premio (500,00 euro) all’IISS F. Calasso di Lecce, classe 3M, per un breve video elegante e un po’ ermetico, che affronta il tema della carenza nutrizionale e della spinta al sottopeso negli adolescenti. *
  • 5° premio (250,00 euro) al Liceo A. Manzoni di Caserta, classe 1B Scientifico, per una relazione scritta sul tema dell’osteoporosi.

 

Per gli allievi presenti nel video l’Istituto ha fornito liberatoria per la “privacy” relativamente all’uso di immagini personali.

Per stimolare l’impegno delle Scuole vincitrici a trasmettere le nozioni ai compagni più giovani nel corso dell’anno successivo (“peer education“), sarà attribuito un premio supplementare di 200 euro su presentazione di un dettagliato progetto entro fine novembre 2024.

Razionale del Concorso. Le ossa raggiungono il culmine del rafforzamento (picco di massa ossea) sul finire dell’adolescenza/prima giovinezza per gli alti livelli di “fattori di crescita” che ne stimolano la formazione, e per gli ormoni prodotti dalle gonadi che ne frenano il riassorbimento. La sottonutrizione (spesso conseguenza della spinta alla magrezza presente da tempo nel mondo occidentale, fortemente accentuata nell’ultimo decennio) deprime la funzione delle gonadi e inibisce i “fattori di crescita”, causando una perdita che predispone all’Osteoporosi non solo nelle età più avanzate, ma anche in età giovanile. Ciò è ben documentato nelle amenorree da sottopeso, comprese quelle legate al relativo eccesso di attività fisica, soprattutto quando vi sia Anoressia, una patologia in netto aumento come frequenza e gravità.

Il Concorso. La partecipazione ha fornito ai ragazzi elementi di riflessione tali da controbilanciare, a riguardo della salute, la spinta all’eccessiva magrezza, conducendoli a una responsabilizzazione e a una maggiore attenzione alle esigenze del proprio organismo.

Gli elaborati presentati sono stati esaminati dalla commissione composta dal prof. Isaia, dal prof. Campagnoli e dalla dott.ssa Valentina Rovei, Segretario Generale dell’Associazione Prevenzione Anoressia Torino (Pr.A.To.).

Tutti gli elaborati dimostrano come i ragazzi si siano impegnati sul tema dell’Osteoporosi e della sua prevenzione e sui rischi ossei della carenza nutrizionale.

La graduatoria è stata definita prendendo in considerazione originalità, incisività e fruibilità in un ambito di “peer education”.

I risultati del Concorso e i video vincitori saranno pubblicati sui siti delle Istituzioni promotrici www.fondazioneosteoporosi.it e www.prevenzioneanoressia.org.

Il link per seguire l’evento sul Web è
https://scotfirenze.zoom.us/j/86521101348?pwd=uxkdY7rcwuTaTWv5Kyc5EndcRS5JBa.1

ID riunione

865 2110 1348

Passcode 922098

Festival dell’Economia al Collegio Carlo Alberto

Gli incontri al Collegio Carlo Alberto

La città di Torino ospiterà, dal 30 maggio al 2 giugno 2024, il Festival Internazionale dell’Economia.

Ricerca scientifica, divulgazione informale ma rigorosa, pluralismo delle idee, autonomia da condizionamenti politici ed economici: questi gli ingredienti del FIE, diretto da Tito Boeri, progettato e ideato dagli Editori Laterza e organizzato con il Torino Local Committee (TOLC).

“Chi possiede la conoscenza” è il tema della terza edizione. Un argomento di straordinaria attualità che coinvolge ogni singolo settore della vita pubblica: dalle imprese al commercio, dalla salute alle politiche urbane, dai trasporti alla comunicazione oltre, naturalmente, al mondo della ricerca e della formazione. Ne discuteremo con prestigiosi relatori internazionali, premi Nobel ed esperti di diverse discipline.

Anche quest’anno, oltre a coordinare il TOLC, la Fondazione Collegio Carlo Alberto è una delle sedi del Festival: il CCA ospiterà 31 incontri del FIE.

L’ingresso è libero e gratuito fino ad esaurimento posti.

Giovanni Goria, 30 anni dopo

C’era il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a ricordare Giovanni Goria a 30 anni dalla
scomparsa nella “sua” Asti. Nel prestigioso Teatro Alfieri nel centro della città, c’era tutta la Asti
che conta. Dal Vescovo al Sindaco, dal Presidente della Regione ai parlamentari del territorio, dal
Ministro a tutti i sindaci della “provincia contadina” oltre a centinaia di astigiani assiepati nello
storico Teatro. E, su tutti, i famigliari e i dirigenti della Fondazione Goria, nata 20 anni fa e guidata
– come Direttore – dall’infaticabile Carlo Cerrato, già caporedattore della Tgr Rai Piemonte e
dirigente politico della Democrazia Cristiana.
Ma, al di là dei partecipanti e dei numerosi e qualificati interventi che hanno ripercorso il cammino
umano, politico ed istituzionale del Premier più giovane d’Italia prima di Renzi, quello che merita
di essere evidenziato – rileggendo il curriculum di Goria – è il profilo che ha accompagnato lo
statista piemontese per tutta la sua vita, che purtroppo si è interrotta prematuramente a soli 51
anni. E cioè, quando si cita Goria si parla di un tecnico che ha scoperto la politica e l’impegno
pubblico partendo dalla sua professione come ricercatore presso la Camera di Commercio di Asti.
Lo potremmo definire quasi un politico anomalo all’interno della Dc anche se è approdato
giovanissimo a Montecitorio all’età di 33 anni alle elezioni politiche del 1976. Non è mai stato un
capo corrente nè un notabile all’interno del partito. Eppure, sia per i prestigiosi incarichi
istituzionali ricoperti e sia, soprattutto, per il vasto consenso popolare di cui godeva – quasi 650
mila preferenze alle europee del 1989 – Goria era un uomo di partito. Faceva parte della corrente
di Base – quella di Marcora, De Mita e Misasi solo per citare i leader principali – ed era
unanimemente riconosciuto come il tecnico che faceva politica. Cioè un leader che partiva
sempre dall’analisi concreta della società per arrivare, però, ad individuare delle soluzioni
altrettanto concrete e pragmatiche. Dicevo un politico anomalo perchè, a differenza dei grandi
leader democristiani – anche di quelli della sua corrente della Base – non si dilungava in lunghe ed
articolate analisi politiche e culturali ma era dedito a ricercare con maggior elasticità e rapidità la
ricetta da mettere in campo per sciogliere i principali nodi sul tappeto.
Certo, possiamo dire tranquillamente che Giovanni Goria è stato un vero uomo di governo. E, non
a caso, la cultura di governo è stata la cifra per eccellenza che l’ha sempre caratterizzato e
contraddistinto. E la suggestiva ed interessante iniziativa di Asti lo ha, ancora una volta,
confermato.
Una sola nota finale. La rilettura, seppur breve anche se autorevole, del suo magistero politico,
civile e di governo che si è fatta a 30 anni dalla sua scomparsa ad Asti, ci trasmette un impegno e
una responsabilità a cui noi cattolici democratici, popolari e sociali non possiamo ritrarci. E cioè,
tocca anche e soprattutto a noi rileggere e ricostruire il pensiero dei grandi democratici e cristiani.
E Giovanni Goria rientra a pieno titolo in questo filone. Cioè, nella miglior tradizione di un partito
che, comunque sia, ha saputo dare un contributo fondamentale e decisivo per la crescita
economica, lo sviluppo civile e il consolidamento democratico del nostro paese.

Giorgio Merlo

“Il teatro che visse due volte – i segreti della ricostruzione del Regio”

Laura Curino interprete dello spettacolo finale per i cinquant’anni del Teatro Regio

A conclusione di un anno di festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario della rinascita del Teatro Regio di Torino, andrà in scena uno spettacolo in prosa appositamente creato per l’occasione. Questa prima assoluta ha come protagonista Laura Curino, che farà rivivere la storia del Regio a partire dalla funesta notte dell’incendio del 1936 fino alla sbalorditiva rinascita con Maria Callas, nell’avveniristico teatro progettato da Carlo Mollino.

In una Torino a prevalente missione industriale, segnata dalle sommosse degli anni Sessanta, tra dibattiti e scontri socio-politici, rinvii e ripensamenti e sterzate dell’ultimo minuto, lo spettacolo mette in scena un racconto intrigante scritto da Vittorio Sabadin, per la regia, il video e le luci di Marco Rampoldi. La pièce nasce da un’idea di Paolo Cantarella.

Molti teatri d’opera hanno incontrato le fiamme nella loro lunga storia ma nessuno al mondo ha conosciuto una storia così lunga e enigmatica per giungere alla propria ricostruzione come il Teatro Regio, dall’8 febbraio 1936, data dell’incendio che in pochi anni distrusse quasi due secoli di storia, fino al 1973, anno della rinascita.

“Quando Paolo Cantarella, già Presidente degli Amici del Regio ed ex consigliere di indirizzo del teatro, mi ha parlato dell’idea di questo spettacolo – afferma il Sovrintendente Mathieu Jouvin – ho subito pensato che fosse la chiusura ideale per le celebrazioni del cinquantesimo anniversario. Il testo di Vittorio Sabadin ricostruisce benissimo il periodo storico intercorso tra l’incendio e la ricostruzione, la seconda guerra mondiale e la necessità di ricostruire la città, gli anni Cinquanta e Sessanta pieni di problemi politici e sociali, fino alla decisione del Sindaco di Torino Giuseppe Grosso di affidare il progetto a Carlo Mollino, il più stravagante ma anche il più geniale degli architetti torinesi, il quale disegnò un teatro bellissimo che ho ammirato e amato fin dal primo momento”.

Vittorio Sabadin, giornalista e scrittore, e da molti anni collaboratore del Teatro Regio per la drammaturgia di spettacoli per le scuole, afferma:” Le persone che oggi frequentano il Teatro Regio sono così abituate a vederlo in quell’angolo di piazza Castello da non farci più caso. È lì da cinquant’anni, un tempo abbastanza lungo da considerarlo ormai un edificio storico. La storia della distruzione del teatro precedente, e dei 37 anni che ci vollero per costruirne uno nuovo, si è persa nell’affievolirsi dei ricordi, quasi nessuno la conosce più, ma gli ingredienti per farla diventare uno spettacolo teatrale c’erano tutti: il dramma della notte dell’incendio, con il ‘fil di fumo’ che esce da una finestra visto da un passante, le fiamme che divorano tutto, la famiglia dei custodi intrappolata nell’appartamento, l’asinello che era stato usato in scena e che si salva perché era una star, la notte gelida con il ghiaccio sull’asfalto, il pompiere che attraversa tutta la città in bicicletta per dare il suo contributo nel cercare di salvare il teatro…e infine la serata d’inaugurazione con ‘I Vespri siciliani’ di Giuseppe Verdi e l’interpretazione della più grande celebrità dell’epoca, Maria Callas”.

Il direttore artistico Cristiano Sandri aggiunge:” Quando abbiamo pensato a chi avrebbe potuto interpretare questa prima assoluta, anche grazie alla collaborazione  del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, la prima artista sulla quale abbiamo puntato per recitare la storia del nuovo Regio è stata Laura Curino, una delle migliori interpreti del teatro di narrazione, vincitrice di numerosi riconoscimenti oltre al Premio Ubu e al Premio Hystrio, e da ultimo il Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro 2023”.

Le immagini che popoleranno la scena, come un gigantesco album, provengono dall’Archivio storico del Teatro Regio e da numerosi archivi di rilievo, quali l’Istituto Luce, Rai Teche, Archivio La Stampa, Archivio Gazzetta del Popolo, Archivio storico Città di Torino. Lo spettacolo si inserisce dunque a pieno titolo nell’ambito di Archivissima 24 – il Festival e la Notte degli Archivi.

Biglietteria del Teatro Regio : Piazza Castello 215 – 011 8815241

 

Mara Martellotta

 

I segreti della ricostruzione del Regio

Spettacolo finale Regio 50

Piccolo Regio Puccini, venerdì 7 e mercoledì 12 giugno 2024 ore 20
Prima rappresentazione assoluta

Spettacolo teatrale da un’idea di Paolo Cantarella
Testo e ricerca storica di Vittorio Sabadin

Con Laura Curino

Regia, video e luci Marco Rampoldi

Con il sostegno di Banor Sim SpA