ilTorinese

Torino FD e Betsson.Sport con Nikola Vlasic e Adam Masina

Nel mondo del calcio, il legame tra il gioco amatoriale e quello professionistico è più forte di quanto si possa immaginare. Lo dimostrano Claudio Girardi, Presidente del Torino FD e Vincenzo Pavone, Direttore sportivo del Torino FD che in una giornata organizzata da Betsson.Sport, in collaborazione con il Torino FC, hanno sottolineato insieme a Nikola Vlasic e Adam Masina come la vera essenza di questo sport risieda nella passione di chi lo anima, sia sui campi di periferia che nei grandi stadi internazionali.

La squadra di calcio dilettantistica affiliata al Torino FC, rappresenta oggi un esempio straordinario di come lo sport possa essere un potente mezzo di inclusione sociale e abbattimento delle barriere. Fondata nel marzo 2010, nasce da un’illuminante esperienza internazionale in Svezia, dove il calcio per persone con disabilità era già una realtà consolidata. Con il supporto del Comitato Italiano Paralimpico e del Torino FC, il progetto è cresciuto fino a raggiungere oggi due squadre di calcio, due scuole calcio per ragazzi dai 5 ai 12 anni e un movimento che ispira inclusione e passione.

L’obiettivo di Torino FD è chiaro: offrire a tutti, indipendentemente dalle disabilità, la possibilità di vivere il sogno del calcio. La squadra partecipa infatti a campionati ufficiali, con le stesse dinamiche delle squadre professionistiche, dimostrando che la passione non conosce limiti. Il sostegno di realtà come Betson.Sport è fondamentale per la crescita del progetto, lo sottolinea Pavon: “Siamo molto contenti dell’idea che ha avuto Betsson Sport, credo sia la prima sponsorizzazione a livello italiano che crede in un progetto del genere e appoggi squadre dilettantistiche. È chiaro che essendo realtà dilettantistiche abbiamo tutti bisogno di un sostegno economico. Sicuramente, l’approccio mediatico potrebbe essere una soluzione. Facciamo l’esempio del calcio femminile che prima era praticamente inesistente in Italia, da quando le televisioni e i giornali ne parlano ha avuto un’impennata anche a livello economico. Se un domani arrivasse il professionismo anche tra il calcio disabile potremmo permettere a tanti dei nostri ragazzi che magari non lavorano, che hanno difficoltà sociali, di essere inseriti in aziende o strutture”.

Il proseguimento della giornata all’insegna della passione per lo sport ha visto la partecipazione delle due stelle del Torino FC, Nikola Vlasic e Adam Masina, che hanno condiviso il loro supporto al progetto. Entrambi hanno sottolineato l’importanza di essere modelli e di trasmettere valori come perseveranza, lavoro e passione. Lo stesso Masina ha dichiarato: “Credo che il calcio dilettantistico e amatoriale possa riportarci al calcio genuino, alla passione genuina che c’è alla base di tutto quanto. Spesso nel professionismo ci si dimentica di questo lato perché si vive un po’ come un lavoro, però credo che alla fine la passione ci unisce un po’ tutti e il calcio è uguale a tutti i livelli. Ci deve essere passione, voglia di lavorare insieme, in gruppo. Credo che alla base ci siano dei valori molto molto importanti che forse l’amatoriale e il professionismo devono insegnare”. Parlando di cosa lo ha colpito della storia di Claudio e Vincenzo Vlasic ha affermato: “Quando vedo gente che ama il calcio così e fanno di tutto, anche con disabilità, per giocare a calcio e indossare la maglia del Toro, io ho tanto rispetto per loro. Sono fortunato a poter indossare la maglia del Toro e giocare per questo grande club”.

Fondazione Accorsi Ometto: Carol Rama, retrospettiva a dieci anni dalla scomparsa

 

 

A dieci anni dalla sua scomparsa, la Fondazione Accorsi Ometto dedica una vasta retrospettiva a Carol Rama, artista torinese nata nel 1918 e mancata nel settembre 2015.

Artista di fama internazionale venne premiata con il Leone d’oro alla Carriera alla Biennale di Venezia nel 2003.

La mostra, curata da Francesco Poli e Luca Motto, presenta un’accurata selezione di un centinaio di opere provenienti da rilevanti collezioni pubbliche e private, che documentano le principali tappe della ricerca dell’artista dagli anni Trenta ai primi anni Duemila.

Otto le sezioni in cui è articolata la mostra, a partire dagli acquerelli della fine degli anni Trenta, caratterizzati da una singolare libertà espressiva e da un’esplicita carica erotica.

A questi si affianca la produzione espressionista degli anni Quaranta per proseguire con le ricerche di inizio anni Cinquanta che si avvicinano ad un astrattismo di matrice concreta e che vanno poi a confluire nell’informale. Nel1953 Carol Rama aderisce, unica donna insieme a Paola Levi Montalcini, alla compagine torinese del movimento di arte concreta di Biglione, Galvani, Parisot e Scroppo. Alla fine del decennio, come la maggior parte degli artisti della sua generazione, Carol Rama si rivolge all’informale. In mostra si possono ammirare esposti una serie di dipinti che denotano una spessa materia pittorica in cui è evidente una prepotente carica segnica e cromatica.

Molto nota la serie dei ‘Bricolages’, così definiti da Edoardo Sanguineti, prodotta dalla metà degli anni Sessanta con il collage di occhi di bambola, siringhe, pietre, tappi di gomma. Quindi seguono i lavori della fine degli anni Sessanta, in cui l’artista usa smalti, vernici nebulizzate e inserzioni di oggetti che rimandano alla condizione umana in piena guerra fredda. Si continua con le gomme degli anni Settanta, in cui Carol Rama propone quadri rinnovati con superfici monocrome bianche o nere su cui sono disposte camere d’aria.

Segue poi il ritorno a una rinnovata figurazione, tipica degli anni Ottanta e Novanta, con mondi popolati da figure umane, angeli, geometrie, prospettive fantastiche.

La produzione più recente dell’artista è stata realizzata tra gli anni Novanta e i primi anni Duemila, in particolare quella legata alla vicenda del cosiddetto “morbo della mucca pazza”, su cui l’artista costruì una serie di opere di forte impatto.

È poi presente una mostra nella mostra. Dodici scatti fotografici dell’artista Bepi Ghiotti sono stati realizzati in occasione del progetto “Inside Carol Rama” del 2012-2014 e permettono di addentrarsi nell’affascinante mondo degli arredi, degli oggetti, delle immagini della mitica casa studio di Carol Rama in via Napione, dove l’artista ha vissuto per oltre settant’anni. Il visitatore viene catapultato nel mondo magico dell’abitazione dell’artista, luogo non solo di attività creativa, ma anche di incontro e di scambio con intellettuali, critici, galleristi, tra i quali Felice Casorati, Italo Cremona, Edoardo Sanguineti, Albino Galvano, Cesare Pavese, Massimo Mila e Luciano Berio.

La mostra “Carol Rama. Geniale Sregolatezza” si aprirà al pubblico il 15 aprile e rimarrà aperta fino al 14 settembre 2025.

Lunedì chiuso.

Martedì- venerdì dalle10 alle 18, sabato e domenica dalle 10 alle 19.

 

Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto

Via Po 55 tel 011837688 int 3

Info@fondazioneaccorsi-ometto.it

 

Mara Martellotta

MuPIn, presentato il Progetto Bando TOCC 2023

 

Venerdì 28 marzo 2025 si è svolta presso Rinascimenti Sociali la conferenza stampa di presentazione del Progetto Bando TOCC 2023 realizzato dal Museo Piemontese dell’Informatica – MuPIn.

Alla presentazione hanno partecipato Elia Belussi presidente MuPIn, Vittorio Pasteris vice presidente MuPIn, Giuliano Poretti che si è occupato del videomapping e Fabrizio Radica che ha seguito la realizzazione del museo 3D.

Il Progetto Bando TOCC 2023 realizzato dal Museo Piemontese dell’Informatica – MuPIn fa parte del Bando TOCC che definisce la visione del Ministero della Cultura per quanto riguarda la transizione digitale degli organismi culturali e creativi.

Grazie al progetto TOCC realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura e finanziato da Invitalia, il MuPIn continua a portare avanti la sua missione di diffusione della cultura tecnologica, rendendola interattiva, inclusiva e coinvolgente per un pubblico sempre più ampio.

Il progetto è disponibile presso il sito https://tocc.mupin.it/

Il progetto ha l’obiettivo di digitalizzare e rendere accessibile a tutti il patrimonio del museo grazie a

  • Modelli 3D dei calcolatori storici, esplorabili online
  • Videomapping interattivo, per un’esperienza immersiva
  • Metaverso del MuPIn, un museo virtuale accessibile ovunque
  • Gamification, per imparare la storia dell’informatica giocando.

Il progetto, presentato nell’ambito del bando TOCC – Transizione Digitale degli Organismi Culturali e Creativi, nasce con l’obiettivo di creare una piattaforma tridimensionale in cui i visitatori possano muoversi liberamente, interagire con le esposizioni, scoprire contenuti multimediali e vivere esperienze didattiche innovative, anche a distanza.

Il videomapping è una tecnica che consente di proiettare immagini e video su superfici reali, trasformando oggetti statici in display interattivi. Nel contesto del MuPIn, questa tecnologia è stata utilizzata per valorizzare le collezioni storiche e raccontare l’evoluzione dell’informatica in modo innovativo. Ad esempio, durante le serate dell’evento A bit of [hi]story, i visitatori hanno potuto assistere a spettacoli che combinavano musica e videomapping, arricchendo l’esperienza museale con elementi visivi e sonori coinvolgenti.

Il video del videomapping interattivo

I Modelli 3D dei calcolatori storici sono accessibili online grazie a tecnologie avanzate di scansione e modellazione tridimensionale, per trasformare la collezione fisica in un archivio digitale interattivo. Questo processo consente di preservare e rendere accessibili pezzi unici della storia dell’informatica, garantendo che il loro valore venga conservato e condiviso con il mondo. In questo senso i modelli 3D del MuPIn rappresentano il ponte tra passato e futuro, permettendo a tutti di interagire con il patrimonio tecnologico in modi mai visti prima.

Il video del metaverso mupin

Il metaverso del MuPIn non vuole essere solo una replica digitale del museo fisico, ma un vero e proprio laboratorio di sperimentazione, in cui oggetti storici, documenti d’archivio e narrazioni digitali si fondono in un racconto coinvolgente. Il progetto prevede la ricostruzione di ambienti ispirati alle sale del museo, arricchiti da contenuti interattivi, quiz, video e avatar con cui dialogare. Il metaverso del MuPIn è solo l’inizio di un percorso più ampio, che mira a integrare sempre di più tecnologia, educazione e memoria, costruendo un ponte tra passato e futuro dell’innovazione.

L’implementazione della gamification nel Metaverso del MuPIn e nelle esperienze digitali del museo permette ai visitatori di apprendere divertendosi. Attraverso quiz, puzzle e sfide interattive, gli utenti potranno immergersi in un racconto coinvolgente che svela il contributo di figure femminili straordinarie nella storia della tecnologia. Il modulo dedicato alle donne nella storia dell’informatica guida il pubblico alla scoperta di scienziate, matematiche e ingegnere che hanno cambiato il mondo della tecnologia.

L’ufficio Stampa MuPIn

Carmagnola per l’alfabetizzazione digitale e l’invecchiamento attivo

Un progetto voluto dal Comune per gli over 65

 

Il Comune di Carmagnola, nell’ambito di un finanziamento ottenuto nel 2024 per la promozione dell’invecchiamento attivo, ha realizzato una serie di iniziative dedicate agli over 65, una componente molto importante della comunità cittadina, composta da oltre 6.000 persone che in buona parte partecipano attivamente al volontariato, alla vita sociale e alle iniziative locali.
Grazie a questo sostegno, nel periodo maggio-giugno 2024 sono stati organizzati gli incontri di lettura al Parco Cascina Vigna, coinvolgendo nonni e nipotini con il progetto “Cari nonni, vi portiamo in biblioteca”.

Nel mese di luglio, i volontari hanno dato il loro contributo in occasione del passaggio del Tour de France e sono stati protagonisti del Forum delle Associazioni, un’importante iniziativa finalizzata al reclutamento di nuovi volontari per le associazioni locali. A ottobre, invece, si è svolta una passeggiata al Parco del Gerbasso, arricchita da una visita guidata a cura delle GIAV.

Durante il periodo natalizio, i volontari sono stati impegnati nei servizi di vigilanza per gli eventi promossi dall’Amministrazione comunale, mentre il servizio navetta gratuito per gli over 65 ha permesso la partecipazione alla Fiera del Porro e della Giora e alle visite guidate ai presepi diffusi.

Ora il progetto giunge alla sua fase conclusiva con due ulteriori importanti iniziative:
un corso gratuito di alfabetizzazione digitale, rivolto prevalentemente agli over 65, per imparare a utilizzare smartphone e computer in autonomia.
La pubblicazione di un opuscolo informativo, che raccoglie tutti i servizi disponibili e rivolti prevalentemente alla fascia over 65 nel territorio di Carmagnola.

Questi ultimi due interventi verranno presentati al pubblico lunedì 31 marzo alle ore 21 presso il Centro Competenze Carmagnola, in Viale Garibaldi 27/29, in un incontro dedicato agli over 65 e alle loro famiglie.
Durante la serata, i Facilitatori Digitali del Comune di Carmagnola presenteranno i servizi dello sportello di facilitazione presente presso il Comune di Carmagnola e il Centro Competenze e illustreranno le tipologie di identità digitali disponibili e i principali servizi digitali fruibili attraverso i portali di amministrazioni o enti pubblici.

 


“Con questo progetto abbiamo voluto rafforzare il nostro impegno verso una comunità che riconosce e valorizza il ruolo attivo degli over 65 nella vita sociale e culturale di Carmagnola – hanno dichiarato il Sindaco Ivana Gaveglio e l’Assessore alle Politiche Sociali Massimo Pampaloni – riteniamo fondamentale offrire strumenti concreti per favorire l’autonomia, l’accesso ai servizi e la partecipazione, anche attraverso le nuove tecnologie, che oggi più che mai rappresentano una chiave per restare connessi con il mondo e con la propria città. L’incontro del 31 marzo sarà un’occasione preziosa per condividere questo percorso e continuare a costruire insieme una città accogliente, inclusiva e attenta alle esigenze di tutte le generazioni.”

 

Mara Martellotta

Sciopero dei metalmeccanici. A Torino 5000 in piazza per il rinnovo del contratto

Oggi a Torino si è svolta la manifestazione dei metalmeccanici, in occasione dello sciopero nazionale di 8 ore proclamato da Fim, Fiom e Uilm per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. Per i  sindacati, all’iniziativa hanno preso parte circa 5.000 lavoratori.

Il corteo è partito da piazza Arbarello per concludersi davanti alla sede dell’Unione Industriali.  “Senza contratto si sciopera. Per il salario, per l’orario, per la sicurezza, contro la precarietà, per la ripresa della trattativa”, così lo striscione in apertura del corteo.

Sono intervenuti  i delegati sindacali e i segretari generali delle sigle torinesi: Rocco Cutrì per la Fim, Edi Lazzi per la Fiom e Luigi Paone per la Uilm. A chiudere gli interventi  Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl.

“La straordinaria riuscita dello sciopero nazionale   in tutta Italia ha visto centinaia di migliaia di metalmeccaniche e metalmeccanici manifestare nelle principali città industriali del Paese da nord a sud. Con oggi sono 24 le ore di sciopero complessivamente realizzate dalle lavoratrici e dai lavoratori per riaprire la trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro”. E’ il commento di Ferdinando Uiliano, Michele De Palma e Rocco Palombella, rispettivamente Segretari generali di Fim, Fiom e Uilm.

Avs allo sciopero dei metalmeccanici

Tre mesi senza contratto per 1 milione e mezzo di metalmeccanici e metalmeccaniche e una trattativa ferma perché Federmeccanica e Assistal tutelano i profitti lasciando al palo i salari di lavoratrici e lavoratori, e rimangono sordi alle loro richieste: stabilità dei rapporti di lavoro, diritti garantiti per lavoratrici e lavoratori degli appalti, riduzione di orario a pari di retribuzione e più sicurezza sul lavoro. A loro sembra tanto, a noi il minimo – dichiarano gli esponenti di AVS Grimaldi, Ravinale, Cera e Diena, presenti questa mattina allo sciopero a Torino – L’assenza del contratto nazionale rischia di creare una giungla di contratti: a farne le spese sono sempre i lavoratori.

Al via la campagna di sensibilizzazione dei SITAV

Domattina 29.3. alle 11 in corso Regina 56 a Torino inizierà la Campagna di sensibilizzazione dei SITAV: “Acceleriamo la TAV che darà grandi benefici alla economia e al lavoro della ValdiSusa, di Torino e del Paese. I ritardi costano cari e li pagheremo tutti SITAV e NOTAV , gli unici a non pagare i militanti dei Centri Sociali. Flash Mob con distribuzione  volantino in corso Regina e zona Santa Giulia.

Mino GIACHINO 
SITAV SILAVORO

La nuova Latteria della Centrale

La Centrale del Latte di Torino annuncia l’inaugurazione dei rinnovati locali della Latteria della Centrale, in via Filadelfia 212/a, Torino, prevista per sabato 29 marzo 2025. Un evento per scoprire un ambiente completamente rinnovato e accogliente, pensato per offrire un’esperienza all’insegna del gusto e della convivialità e alla scoperta di tanti prodotti della Centrale. Un’offerta rinnovata per ogni momento della giornata Nel rinnovato punto vendita sarà possibile trovare un’ampia gamma di prodotti Tapporosso e delle altre produzioni della Centrale, oltre a una selezione di prodotti di aziende partner. La Latteria è il luogo ideale per una colazione genuina, un pranzo veloce o un aperitivo in compagnia, grazie alla qualità e freschezza delle proposte disponibili. Inoltre, i clienti potranno approfittare di offerte esclusive, acquistare prodotti freschi e partecipare ai numerosi eventi organizzati. Grazie ai suoi spazi interni perfettamente attrezzati e all’ampio dehors immerso nel verde, la Latteria della Centrale si propone anche come luogo ideale per trascorrere momenti di svago e organizzare eventi. Il programma dell’inaugurazione La giornata inaugurale sarà ricca di attività per grandi e piccini: • Ore 11:00-12:00 – Inaugurazione ufficiale e taglio del nastro, a seguire verrà offerto un piacevole rinfresco in collaborazione con l’Istituto Professionale Statale G. Colombatto • Ore 15:00-16:00 – Fiaba in scena: “La storia di un latte buono” a cura di Fondazione TRG, seguita da una golosa merenda offerta da Tapporosso • Ore 17:30-20:00 – Aperitivo in Jazz: le raffinate sonorità del Softly Jazz Quintet accompagneranno un’esperienza di degustazione unica con aperitivi a tema Durante tutta la giornata: degustazioni di prodotti, servizio di ristorazione, offerte esclusive con sconto del 30% su tanti prodotti e gadget omaggio. Sarà inoltre allestita una postazione a cura di Fondazione Forma, da sempre impegnata, attraverso raccolte fondi, nel migliorare le condizioni di cura e accoglienza dei piccoli pazienti dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, e di cui La Centrale del Latte di Torino è sostenitrice fin dalla sua costituzione. Le proposte solidali oggetto della raccolta fondi saranno: le colombe di Albertengo, gli ovetti di Spegis Cioccolato e carte da gioco e mouse pad personalizzati della Fondazione. Le donazioni che la Fondazione riceverà contribuiranno a sostenere il progetto della Risonanza Magnetica Funzionale.

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

A complete unknown – Biografico. Regia di James Mangold, con Timothée Chalamet, Monica Barbaro, Elle Fanning e Edward Norton. Il film è ambientato nella New York degli anni Sessanta dove un musicista di diciannove anni del Minnesota, Bob Dylan, si sta affermando come cantante folk. Seguiamo le sue esibizioni nelle sale da concerto della Grande Mela e assistiamo alla sua rapidissima ascesa verso la cima delle classifiche. Grazie all’inconfondibile fascino delle sue canzoni, la sua popolarità travalica presto i confini del Nord America regalandole un successo mondiale. Il suo straordinario percorso artistico di quegli anni culmina con la rivoluzionaria esibizione rock and roll al Newport Folk Festival nel 1965. durata 141 minuti. (Greenwich Village sala 3)

Anora – Commedia. Regia di Sean Baker, con Mikey Madison, Mark Ejdel’štejn e Jurij Borisov. A New York, Anora (“ma il mio nome è Anj”) vive disordinatamente, in un monolocale con la sorella di giorno e facendo la spogliarellista in uno strip club la notte. Durante una di queste notti, incontra un giovanissimo rampollo di un magnate russo, Vanja, come se fossimo in piena atmosfera “Prettu woman” il ragazzo le chiede di essere la sua ragazza per sette giorni, accompagnandolo nelle sue divertenti e sfrontate scorribande e facendo l’amore con lui. Non soltanto: fino a che non le chiede di sposarlo a Las Vegas. È chiaro che al magnate e signora, una volta venuti a conoscenza del matrimonio, l’affare non piaccia affatto, per cui incaricano il loro faccendiere T’oros di ottenere l’annullamento del matrimonio. A tutto questo si aggiunga che Vanja, in preda al panico per i vari accadimenti, abbandona moglie e inviati genitoriali per darsi alla macchia. Intanto uno di questi ultimi, Ivan, sorveglia tacitamente la sposina. Cinque Oscar tra cui miglior film, miglior regia e miglior interprete femminile. Durata 138 minuti. (Lux sala 3, Massimo V.O.)

Le assaggiatrici – Drammatico. Regia di Silvio Soldini, con Elisa Schlott. Autunno 1943. La giovane rosa, in fuga da Berlino colpita dai bombardamenti, raggiunge un piccolo paese isolato vicino al confine orientale. Qui è dove vivono i suoceri e dove il marito, impegnato al fronte, le ha scritto di rifugiarsi in attesa del suo ritorno. Rosa scopre subito che il villaggio, apparentemente tranquillo, nasconde un segreto: all’interno della foresta con cui confina, Hitler ha il suo quartier generale, la Tana del Lupo, Il Führer vede nemici dappertutto, essewre avvelenato è la sua ossessione. Una mattina all’alba Rosa viene prelevata, con altre giovani donne del villaggio, per assaggiare i cibi cucinati per lui. Divise tra la paura di morire e la fame, le assaggiatrici stringeranno tra loro alleanze, amicizie e patti segreti. Da un fatto vero, dal romanzo di Rosella Postorino. (Eliseo Grande, Fratelli Marx sala Groucho, Ideal, Nazionale sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Il bambino di cristallo – Drammatico. Regia di Jon Gunn, con Zachary Levi e Meghann Fahy. Austin è affetto da osteogenesi imperfetta, ha le ossa particolarmente fragili, si spezzano per qualsiasi causa di pochissimo conto. Alla patologia s’aggiunge il fatto di essere autistico, di manifestare emozioni improvvise e incontenibili. Lo stato familiare s’aggrava quando una notte il padre, completamente ubriaco, si schianta contro un albero con la sua auto. Durata 109 minuti. (Due Giardini sala Nirvana, Fratelli Marx sala Chico, Ideal, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Berlino estate ’42 – Drammatico. Regia di Andreas Dresen. L’estate del ’42 è stata per Hilde la più bella della sua vita. Ha conosciuto e sposato Hans e ora aspetta un bambino. Ma Hans fa parte di un movimento antinazista clandestino, a cui lei stessa decide di aderire, ed insieme partecipano ad azioni molto rischiose. Catturata dalla Gestapo, dovrà partorire suo figlio in carcere, ma sarà quel bambino a darle forza nei momenti più bui. Durata 124 minuti. (Romano sala 1)

Biancaneve – Fiabesco. Regia di Marc Webbe, con Rachel Zegler e Gal Gadot. Biancaneve, bellissima principessa, è rimasta sola dopo la morte dei suoi genitori, il Re Buono e la Regina Buona, e deve combattere contro le macchinazioni della Regina Cattiva che vorrebbe vederla morta. Ha l’aiuto dei sette nani, che lavorano in una miniera di diamanti, e del ladro Jonathan. Durata 119 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 1, Reposi sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Lingotto)

Bridget Jones – Un amore di ragazzo – Commedia. Regia di Michael Morris, con Renée Zellweger, Leo Woodall, Colin Firth, Hugh Grant e Emma Thompson. Quarto capitolo della più stropicciata e arruffata e pasticciona ragazza londinese, con gli anni che sono passati e passano, con Darcy che non c’è più per essere rimasto vittima in un’operazione umanitaria in Sudan, con i loro due figli da crescere, sempre in mezzo agli eterni dolori e la smisurata voglia di rinascita. Rimasta vedova, Bridget è ora una madre single che si destreggia tra il lavoro e la crescita della prole. Sebbene circondata dall’affetto degli stessi amici, che consigliano e pianificano, e persino dell’ex amante Daniel Cleaver, Bridget si trova in un periodo di stasi emotiva e cerca di trovare una nuova strada per sé e per i suoi cari. Spronata dalla sua “famiglia urbana”, decide di rimettersi in gioco, sia nel lavoro che nell’amore. In un tentativo moderno di ritrovare la felicità, s’avventura nel mondo delle app di incontri, dove viene subito affascinata da un giovane e intrigante corteggiatore. Tra il caos degli impegni lavorativi, la gestione dei bambini e i tentativi di una nuova relazione. In questo complesso equilibrio, la vita le riserva anche una serie di incontri bizzarri, aprendo la porta a nuove sfide e forse a nuove possibilità di felicità: all’orizzonte, il giovanissimo Roxster, piuttosto interessante, come bisognerà pur tenere presente l’insegnante del piccolo Billy, che per lei sembra avere più di un’attenzione. Durata 125 minuti. (Uci Lingotto)

Il caso Belle Steiner – Thriller. Regia di Benoît Jacquot, con Guillaume Canet e Charlotte Gainsbourg. Lui, Pierre, è un insegnante di matematica e lei, Cléa, lavora in uno studio d’ottica, non hanno figli, conducono una vita tranquilla in una piccola città. Le loro vite vengono sconvolte quando Belle, la figlia di un’amica e alla quale hanno dato ospitalità, viene trovata uccisa nella sua stanza. L’uomo diventa il principale sospettato dal momento che era l’unico presente in casa nel momento del delitto. Tratto dal romanzo di Simenon “La morte di Belle”. Durata 97 minuti. (Nazionale sala 2)

La città proibita – Drammatico, azione. Regia di Gabriele Mainetti, con Yaxi Liu, Enrico Borello, Sabrina Ferilli, Marco Giallini e Luca Zingaretti. Mei, una misteriosa ragazza cinese, arriva a Roma in cerca della sorella scomparsa. Il cuoco Marcello e la mamma Lorena portano avanti il ristorante di famiglia tra i debiti del padre Alfredo, che li ha abbandonati per fuggire con un’altra donna. Quanto i loro destini s’incrociano, Mei e Marcello combattono antichi pregiudizi culturali e nemici spietati, in una battaglia in cui la vendetta non si può scindere dall’amore. Durata 138 minuti. (Massaua, Ideal, Nazionale sala 4, The Space Torino, Uci Lingotto, Uci Moncalieri)

Le donne al balcone – The Balconettes – Commedia, horror. Regia di Noémie Merlant: Fa caldo a Marsiglia e ognuno cerca ombra e riparo. Ruby, cam girl vivace, si diverte con due amanti, Nicole, coinquilina con il sogno della scrittura, cerca una storia da raccontare spiando nella finestra di fronte un vicino esibizionista, Elise, attrice in cerca perenne di scritture, ha lasciato compagno e set. Insieme condividono appartamento e vita quotidiana. Vestita come marilyn – sta girando una brutta fiction sull’attrice – Elise ha un incidente con la macchina del vicino, che finisce con l’incontrare la stessa sera. Invitate nel suo appartamento a bere e a ballare, siglano una constatazione amichevole: ma la serata prende una piega imprevedibile e il vicino, fotografo di moda di giorno e predatore di notte, finisce infilzato come un pollo. La difesa è legittima ma adesso bisogna liberarsi del cadavere. Niente polizia, niente confessioni, niente uomini soprattutto. È un affaire di sorellanza. Durata 105 minuti. (Eliseo)

FolleMente – Commedia. Regia di Paolo Genovese, con Eduardo Leo e Pilar Fogliati, e con Emanuela Fanelli, Maria Chiara Giannetta, Claudia Pandolfi, Vittoria Puccini, Maurizio Lastrico, Rocco Papaleo, Claudio Santamaria. Dopo l’enorme successo di “Perfetti sconosciuti”, Genovese sceglie di seguire le avventure – e i tanti sentimenti – di Piero e Lara, gli scombussolamenti più intimi che hanno inizio con il primo incontro, fatto per conoscersi meglio. Non devono prendere piede gli aspetti esteriori appunto, ma è necessario entrare nelle teste di ognuno e chiedersi quanto conosciamo davvero di noi stessi quanto prendiamo una decisione? E se dentro di noi esistessero più versioni del nostro IO, ognuna con qualcosa da dire? È uno svelare a poco a poco i pensieri più nascosti e le battagli interiori che tutti siamo portati ad affrontare, la volontà decisionista, e gli aspetti più romantici, le spinte impulsive con le paure e le disillusioni (per la parte femminile), l’idealizzazione e l’Eros e la parte più irrazionale di noi tutti (per la parte maschile). Durata 97 minuti. (Massaua, Eliseo, Ideal, Nazionale sala 3, Reposi sala 3, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Lee Miller – Drammatico, biografico. Regia di Ellen Kuras, con Kate Winslet, Alexander Skarsgard, Marion Cotillard e Hosh O’Connor. Lee, ex modella statunitense per Vogue dall’età di 19 anni e grande appassionata di fotografia, parte per l’Europa durante la Seconda Guerra Mondiale in veste di fotoreporter proprio per la celebre rivista. La sua missione sarà quella di documentare le atrocità della guerra e mostrare al mondo il vero volto della Germania nazista. Attraverso i suoi scatti denuncerà i crimini perpetrati nei confronti degli ebrei e delle minoranze nei campi di concentramento. La giornalista produrrà un enorme archivio tra foto e appunti lasciando un’inestimabile testimonianza di quel periodo durissimo in cui lei stessa dovrà fare i conti con alcune verità del suo passato. Durata 116 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Greenwich Village sala 1)

Mickey 17 – Drammatico, Fantasy. Regia di Bong Joon-Ho, con Robert Pattinson, Toni Collette e Mark Ruffalo. Nel 2054, la mancanza di opportunità sulla terra spinge le masse al pellegrinaggio interstellare, che inevitabilmente vuol dire sfruttamento da parte di potenti demagoghi al comando di queste spedizioni. Uno di loro è Kenneth Marshall, politico fallito in cerca di una nuova era per l’umanità su un pianeta inospitale abitato da strane creature. Per sfuggire a dei pericolosi usurai, Mickey Barnes accetta di imbarcarsi sull’astronave firmando un contratto da “expendable”, tuttofare destinati a morire ripetutamente grazie a una tecnologia che consente di “ristampare” un corpo all’infinito mantenendone la coscienza. Durata 106 minuti. (Massaua, Greenwich Village sala 2, Ideal, Reposi sala 5, The Space Torino , Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Muori di lei – Regia di Stefano Sardo, con Riccardo Scamarcio, Maria Chiara Giannetta e Mariela Garriga. In periodo di pandemia, l’insegnante liceale di filosofia Luca si ritrova solo in casa, lontana da lui la moglie Sara, perennemente in ospedale a fronteggiare l’epidemia. Un bel giorno fa gli occhi dolci alla vicina di casa e ne nasce una passione che travolge tutti e tutto. Durata 103 minuti. (Reposi sala 1, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Il Nibbio – Drammatico. Regia di Alessandro Tonda, con Claudio Santamaria, Sonia Bergamasco e Anna Ferzetti. Il film racconta i 28 giorni precedenti i tragici eventi del 4 marzo 2005, quando Nicola Calipari, Alto Dirigente del SISMI, sacrificò la propria vita per salvare quella della giornalista de “Il manifesto” Giuliana Sgrena, rapita in Iraq da una cellula terroristica. Calipari ha avuto un suo ruolo cruciale nelle operazioni in Iraq nei primi anni Duemila per salvaguardare la vita umana e mantenere la pace. Giunto in vista dell’aeroporto con la giornalista, il suo corpo fu colpito dal fuoco di un soldato americano. Il suo omicidio è ancora irrisolto. Durata 90 minuti. (Massimo)

Nonostante – Drammatico. Regia di e con Valerio Mastandrea, con Dolores Fonzi, Barbara Ronchi e Laura Morante. Un uomo trascorre serenamente le sue giornate in ospedale senza troppe preoccupazioni. È ricoverato da un po’ ma quella condizione sembra il modo migliore per vivere la sua vita, al riparo da tutto e da tutti, senza responsabilità e problemi di alcun genere. Quella preziosa routine scorre senza intoppi fino a quando una nuova persona viene ricoverata nello stesso reparto. È una compagna irrequieta, arrabbiata, non accetta nulla di quella condiziione soprattutto le regole non scritte. Non è disposta ad aspettare, vuole lasciare quel posto migliorando o addirittura peggiorando. Vuole vivere come si deve o morire, come capita a chi finisce lì dentro. Lui viene travolto da quel furore, prima cercando di difendersi e poi accogliendo qualcosa di incomprensibile. Quell’incontro gli servirà ad accettare che se scegli di affrontare veramente il tuo cuore e le tue emozioni, non c’è alcun riparo possibile. Durata 92 minuti. (Romano sala 3)

No Other Land – Documentario. Un premio agli European Film Awards e altre candidature, una regia collettiva di quattro cineasti, per raccontare le immagini di Bazsel Adra, attivista palestinese, che inizia i propri ricordi con l’arresto di suo padre mentre manifestava contro gli espropri voluti dallo Stato di Israele, testimonianze vive, e di Yuval Abraham, giornalista israeliano, prima di una tregua, nei territori invasi dal sangue e dalle morti, tra gli orrori che ogni giorno invadono Israele e Palestina, l’insieme di 19 villaggi della Cisgiordania che è Masafer Yatta, le abitazioni in antiche grotte e un’economia a carattere rurale, esplosioni, bombe su scuole e ospedali, carneficine. Durata 96 minuti. (Fratelli Marx sala Harpo V.O.)

Puan – Il professore – Commedia drammatica. Regia di Maria Alche e Benjamìn Naishtat, con Marcelo Subiotto e Leonardo Sbaraglia. Marcelo è un insegnante di filosofia all’Università pubblica di Buenos Aires, quando viene a mancare il suo mentore il posto è vacante: sarebbe lui ad aspirarvi se un nuovo “pretendente”, famoso alle cronache anche per la sua relazione con una famosa attrice. Una vera lotta per la cattedra e con essa la situazione del paese che sta degenerando. Durata 109 minuti. (Centrale anche V.O., Fratelli Marx sala Chico)

La storia di Patrice e Michel – Drammatico. Regia di Olivier Casas, con Yvan Attal e Mathieu Kassovitz. 1948. Michel e Patrice, due bambini di 5 e 7 anni, dopo essere stati abbandonati dalla madre in un campo estivo nei pressi di La Rochelle, fuggono nella foresta in seguito alla scoperta del cadavere del proprietario del posto che si è suicidato. Lì sopravvivono per sette anni e affrontano insieme continue avversità che fortificano ancora di più il loro legame. Patrice protegge sempre Michel arrivando pure a digiunare per di far mangiare lui. Trascorrono molti anni. Michel si è sposato, ha due figli, ed è diventato architetto. Patrice in vece è medico ed è direttore di una clinica ma un giorno sparisce. Così Michel molla tutto e lascia lasua famiglia per ritrovare il fratello che si è rifugiato in Canada. I segreti del loro passato continueranno però a tormentarli, anche a distanza di tempo e dall’altra parte del mondo. Durata 106 minuti. (Greenwich Village sala 2)

Il seme del fico sacro – Drammatico. Regia di Mohammad Rasoulof. Amin ha finalmente ottenuto, dopo due decenni di lavoro, la promozione che attendeva: è ora addetto agli interrogatori e spetta a lui rinviare dinanzi al giudice gli accusati verso quella condanna che poi verrà eseguita. Ha una moglie devota e due figlie che studiano. La maggiore ha un’amica che è gravemente sfigurata durante una manifestazione. Come aiutarla senza farlo sapere al capo famiglia? Per di più l’arma che è stata consegnata ad Amin al momento della promozione scompare da casa e lui rischia il carcere se non la si trova. Candidato agli Oscar quale miglior film straniero. Film designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani: “Per la capacità di Mohammad Rasoulof di partire da un drammatico evento collettivo, e reale anche nell’utilizzo delle immagini, per giungere a un racconto familiare che è archetipo e metaforico a un tempo, storia di figlie che devono combattere il potere usurato dei padri, con le mura domestiche che amplificano, invece di attenuarle, le contraddizioni e i conflitti insiti nella società”. Durata 167 minuti. (Romano sala 2)

Sons – Drammatico. Regia di Gustav Moller, con Sidse Babett Knudsen e Dar Salim. Il film narra la storia della guardia carceraria Eva, la cui professionalità viene messa iun discussione dalla giustizia, dal momento in cui l’assassino di suo figlio viene rinchiuso nella prigione dove lei lavora. La donna chiede di essere trasferita nel reparto dove è detenuto i’omicida, senza rivelare, però, il legame che lei ha con il carcerato. Il desiderio di vendetta di Eva cresce sempre più, fino a mettere in gioco la sua morale e anche il suo stesso futuro. Durata 100 minuti. (Classico, Due Giardini sala Nirvana)

The Alto Knights – I due volti del crimine – Poliziesco. Regia di Barry Levinson, con Robert De Niro. Il fil segue le vicende di due dei più noti boss della criminalità organizzata di New York, Frank Costello e Vito Genovese, intenti a contendersi il controllo delle strade della città. Un tempo migliori amici, piccole gelosie e una serie di tradimenti li mettono in una rotta di collisione mortale che cambierà per sempre la mafia e l’America. De Niro chiamato a interpretare tutti e due i ruoli. Durata 123 minuti. (Due Giardini sala Nirvana, Greenwich Village sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

U.S. Palmese – Commedia. Regia dei Manetti Bros., con Rocco Papaleo e Blaise Affonso. Etienne è uno degli astri nascenti del calcio, abbandona la banlieue parigina in cui e cresciuto e cerca il successo a Milano. una grave squalifica può interrompere quella ricerca di progredire: a Palmi, in Calabria, don Vincenzo vede concretizzarsi l’idea di chiamarlo a far parte della squadra di calcio locale. Durata 120 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi sala 4, Uci Lingotto, Uci Moncalieri)

Ragazzo in monopattino investito da auto: è gravissimo

Un giovane  è  stato ricoverato in codice rosso gravissime condizioni all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino. È stato investito da un’auto mentre era sul suo monopattino. L’incidente si è verificato alle 13 in via Chiesa della Salute, all’angolo con via Coppino.