ilTorinese

Ragazzo preso a calci sul bus da gruppo di coetanei

Un giovane di 20 anni è stato aggredito sull’autobus della linea 32 Gtt ad Alpignano. Era fermo al capolinea di piazza Robotti, dove è  stato aggredito da 8 coetanei che lo hanno  preso varie volte a calci in testa. Il pestaggio sarebbe dovuto ad apprezzamenti da lui fatti a una ragazza la sera precedente.

Via Roma pedonale, approvati i progetti di fattibilità tecnico economica

(Torino Click) – È una profonda ristrutturazione quella che attende via Roma destinata a diventare completamente pedonale.

Il nuovo volto dello storico asse viario, approvato questa mattina dalla Giunta comunale su proposta dell’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta, ne prevede la completa ripavimentazione in pietra. Inoltre, la strada verrà innalzata a livello dei portici favorendo l’abbattimento delle barriere architettoniche e migliorando insieme la vivibilità e la percorribilità di tutto lo spazio pubblico circostante.

Prima di realizzare la nuova pavimentazione lapidea si procederà al rifacimento completo della impermeabilizzazione della soletta ed è previsto il rinnovamento dell’intera rete di raccolta delle acque meteoriche.

Per permettere di liberare la visuale della via all’incrocio con piazza Castello l’intersezione verrà riorganizzata: saranno realizzati due collegamenti pedonali con la piazza, come estensione dei percorsi porticati, con riduzione della banchina di fermata GTT e spostamento delle paline semaforiche.

Parallelamente sarà modificata la viabilità all’altezza di via Po, in maniera da permettere la svolta del flusso veicolare proveniente dai Giardini Reali e diretto verso piazza Vittorio.

Gli impianti semaforici presenti lungo l’asse di via Roma saranno tutti rinnovati.

Gli interventi lungo gli oltre 700 metri della via interesseranno una superficie di quasi 12mila metri quadri dove verranno quindi posizionati vari elementi architettonici, panchine, dissuasori e fioriere, mentre lungo le strade di attraversamento troveranno posto in spazi dedicati numerosi archi portabici in acciaio.

“L’approvazione dei progetti di fattibilità tecnico economica è un altro importante tassello per la realizzazione di uno dei più grandi interventi di questi anni: la creazione del collegamento pedonale dell’asse di via Roma con la sua completa riqualificazione – commenta l’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta-. L’opera, con la sua attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche, migliorerà lo spazio pubblico e ne favorirà l’accessibilità, aumentandone la vivibilità. Un percorso iniziato vent’anni fa con l’eliminazione del traffico veicolare e il divieto di sosta su piazza San Carlo che va nella direzione di una città accessibile, accogliente e inclusiva per tutti”

Per i lavori, suddivisi in tre lotti (da piazza Castello a piazza San Carlo; da piazza CLN a via Cavour e da via Cavour a piazza Carlo Felice), e finanziati con12 milioni di euro per la maggior parte provenienti da fondi Pon Metro Plus dell’Unione Europea, è prevista una durata di 14 mesi con avvio dei cantieri tra febbraio (lotti 1 e 2) e aprile (lotto 3) del prossimo anno e termine entro il mese di aprile del 2026.

Mondo culturale in lutto per la scomparsa di Edoardo Di Mauro

“Oggi è un giorno molto triste per l’Accademia Albertina di Torino. Ci ha lasciato, dopo breve malattia, Edoardo Di Mauro, attuale Vice Direttore e già Direttore dal 2020 al 2023 nonche’ fondatore e Presidente del MAU – Museo di Arte Urbana L’Accademia Albertina esprime il suo cordoglio alla famiglia”, così l’istituzione culturale torinese annuncia sui social la morte di Edoardo Di Mauro, apprezzato protagonista della mondo dell’arte e della cultura.

Pubblichiamo di seguito la nota dell’Accademia Albertina 

La Presidenza e la Direzione dell’Accademia Albertina di Torino annuncia la scomparsa oggi 30 luglio 2024, all’età di 64 anni, il prof. Edoardo Di Mauro, uno dei più importanti critici militanti d’arte italiani, a lungo Docente della nostra Accademia.
La Presidente Paola Gribaudo, il Direttore Salvo Bitonti e la Vice Direttrice Vicaria Laura Valle e il personale tutto esprimono il profondo cordoglio alla famiglia.
Con grande tristezza comunichiamo che oggi 30 luglio 2024, all’età di 64 anni, Edoardo Di Mauro, Vice Direttore dell’Accademia Albertina, critico d’arte di rilevanza nazionale, membro del Comitato scientifico di “Nuova AICA Italia (sezione italiana dell’Associazione Internazionale Critici d’Arte), titolare della cattedra di Storia e Metodologia della Critica d’Arte” e di quella di “Metodologia e Tecniche delle Arti del Contemporaneo”, già Direttore della nostra Accademia dal 2020 al 2023 e Direttore Artistico del MAU-Museo d’Arte Urbana di Torino e venuto meno all’affetto dei suoi cari, dei colleghi e delle colleghe e degli studenti e studentesse.
Nato a Torino da una famiglia cosmopolita italo-greca residente ad Alessandria d’Egitto, forzatamente trasferitasi in Italia nel 1957, dopo aver conseguito una Laurea in Lettere dal titolo “Marinetti ideologo”. presso l’Università di Torino, sotto la guida del Prof. Marziano Guglielminetti, comincia presto una carriera militante nel campo dell’arte contemporanea e delle politiche culturali.
Partecipe sin dagli anni Settanta del Novecento ai movimenti controculturali e alternativi più importanti, dopo aver attraversato la scena punk inglese e italiana, come critico musicale, e come scrittore, attore e organizzatore la scena cinematografica indipendente torinese, sceglie di radicare il proprio interesse scientifico, curatoriale e critico nel mondo delle nascenti controculture metropolitane, come il graffiti-writing e la street culture, diventando uno dei critici d’arte militanti più attenti ai fenomeni giovanili e alle nuove tendenze dell’arte contemporanea.
Negli anni Ottanta, comincia ad alternare l’attività curatoriale con l’attività di promotore, organizzatore e ideatore di politiche culturali e giovanili, fondando l’associazione culturale torinese “VSV” nel 1983 e ospitando nell’omonimo spazio dal 1984 al 2000, l’omonimo spazio espositivo torinese, alcuni dei più significativi esponenti della scena artistica di quegli anni.
Dal 1986 al 1990, con Mirella Bandini, Marco Rosci, Filippo Scroppo, Lucio Cabutti e Francesco Vincitorio, è stato membro del Comitato Scientifico del Museo di Arte Contemporanea di Torre Pellice; è questo il periodo in cui la critica e la curatela militante incontra il mondo delle istituzioni e l’impegno strutturato nelle politiche culturali.
Battaglie queste che lo porteranno a diventare condirettore artistico alla Galleria d’Arte Moderna di Torino, dall’aprile 1994 a febbraio 1997, esperienza questa che nasce a seguito di battaglie sostenute dalla fine degli anni Ottanta per valorizzare gli artisti torinesi, soprattutto i più giovani, in uno scenario che vede da una parte la GAM chiusa dal 1981 e la totale assenza di politiche cittadine a supporto dell’arte contemporanea.
Seguirà, dopo questo periodo, un ritorno la curatela militante di mostre in spazi pubblici e privati, a Torino ed in Italia, e la trentennale esperienza di direzione artistica ed organizzativa del MAU – Museo d’Arte Urbana di Torino e i decenni di servizio all’Accademia Albertina, prima da insegnante e Vicedirettore Vicario e Direttore.
La sua attività di critico d’arte è stata incentrata principalmente sulle vicende artistiche del secondo dopoguerra, con una particolare specializzazione per l’ultimo quarantennio, sulle controculture giovanili e le culture metropolitane, il muralismo, il graffiti-writing e l’arte pubblica.
Lascia in eredità la partecipazione a numerosi seminari, dibattiti e convegni, più di 800 saggi, interventi in volume e cataloghi, oltre ad articoli su giornali e riviste specializzate tra cui “Il Giornale dell’Arte”, “Flash Art”, “Juliet”, “Segno”.
La sua continua attività di ascolto e promozione dei giovani artisti e degli studenti e l’esperienza del MAU-Museo di Arte Urbana di Torino ne hanno fatto negli anni un imprescindibile punto di riferimento, di cui in molti sentiranno la mancanza.
Per rispettare le volontà della famiglia, non vi sarà la Camera ardente nel Salone d’Onore dell’Accademia Albertina

La Fondazione Cardaropoli dona 9mila euro al reparto odontoiatria del Mauriziano

Un importante gesto di solidarietà ha visto protagonista la Fondazione Giuseppe Cardaropoli per la Cura e la Ricerca in Parodontologia. Nella persona del presidente Dott. Daniele Caldaropoli, fratello del compianto luminare dell’odontoiatria Giuseppe Cardaropoli, scomparso prematuramente nel 2018, la fondazione ha donato un assegno di 9000 euro al reparto di odontoiatria dell’Ospedale Mauriziano.

La cerimonia di consegna si è svolta nella sala consiglio dell’ospedale. Erano presenti il primario del reparto di odontoiatria, Prof. Paolo Appendino, la direttrice sanitaria, Dott.ssa Carmen Azzolina, l’assessore regionale, Dott. Maurizio Marrone, e la consigliera regionale, Dott.ssa Alessandra Binzoni.

Daniele Caldaropoli ha spiegato il significato della donazione:

“In ricordo di mio fratello abbiamo organizzato un convegno con i massimi luminari mondiali del settore odontoiatrico a febbraio, il cui ricavato oggi ci permette di essere qui a fare questa donazione, a sostegno del reparto e, personalmente, a consolidamento di una profonda amicizia e collaborazione con il dottor Appendino. Sono certo che i fondi verranno utilizzati nel miglior modo ed in maniera efficace! Sono sicuro che mio fratello sarebbe orgoglioso di essere ricordato in questo modo.”

Il Prof. Paolo Appendino ha espresso la sua gratitudine per la generosa donazione, sottolineando l’importanza del contributo:

“Una donazione di cui siamo veramente grati, a nome di tutta la struttura ospedaliera, e che verrà subito utilizzata per il sostegno e la cura delle patologie odontoiatriche verso bambini con disturbo dello spettro autistico, in collaborazione anche con il Politecnico, nella creazione di un programma, con l’ausilio di materiale audiovisivo, che permette ai pazienti di togliere la paura e, dopo le dovute sedute di avvicinamento, poter iniziare le cure.”

L’assessore regionale, Maurizio Marrone, ha elogiato l’iniziativa, ribadendo il supporto delle istituzioni regionali:

“È un onore poter oggi presenziare, non solo in ricordo di un grande luminare della medicina, ma soprattutto a dimostrazione di un progetto entusiasmante e di un percorso che vede impegnata la medicina verso patologie oggi in aumento. La regione è presente ad appoggiare ed affiancare questi progetti.”

Anche la consigliera regionale, Alessandra Binzoni, ha espresso il suo apprezzamento:

“È sempre apprezzabile e lodevole vedere non solo un privato che appoggia e contribuisce all’aiuto sociale mettendo a disposizione la propria professionalità e impegno, ma soprattutto vedere come da una situazione difficile legata a una perdita, si possa dare vita a un progetto importante di solidarietà, in ricordo di chi non è più con noi fisicamente, ma nel costante ricordo.”

La donazione della Fondazione Giuseppe Cardaropoli rappresenta un esempio significativo di come la solidarietà possa supportare la ricerca e l’innovazione medica. Grazie a questi fondi, l’Ospedale Mauriziano potrà sviluppare nuove tecniche e programmi per migliorare la qualità delle cure odontoiatriche per i pazienti più vulnerabili, in particolare i bambini con disturbi dello spettro autistico.
Per far sedere su una poltrona ed iniziare le cure sono necessarie all’incirca 17 sedute di avvicinamento, ma la tecnica, studiata in primis dal Dott. Giuseppe Cardaropoli, permette in questo modo di far vedere ed immagazzinare verso questi bambini le informazioni necessarie a togliere la paura e far sì che si possano avviare le cure senza necessità di alcun tipo di sedazione.

In un periodo in cui la sanità ha bisogno di risorse e sostegno, gesti come questo dimostrano come la collaborazione tra privati e istituzioni possa portare a importanti risultati per il benessere della comunità.

Schianto tra auto e camion all’incrocio: un morto

In un  incidente a Magliano Alpi, nel Cuneese, tra la statale 28 e la provinciale 43 verso Albano Stura un’auto con due persone a bordo si è scontrata con un camion: è deceduto il passeggero sulla  vettura. Il conducente è rimasto incastrato tra le lamiere e invece non ha riportato ferite il camionista.

Caldo record, Torino città da “bollino rosso”

Oggi anche Torino è inserita nella “black list” del sito del Ministero della Salute che indica le città da bollino rosso per il caldo.

Si legge sul sito ministeriale: «le ondate di calore si verificano con temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e mancanza di ventilazione. Tali condizioni climatiche possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione».

Oggi, 30 luglio, sono 13 le città italiane connotate dalla massima allerta: oltre a Torino (previsti 36/38 gradi) Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Rieti, Roma.

Il Comune ha attivato il piano emergenza caldo, rivolto in particolare agli anziani e alle persone fragili. (info www.comune.torino.it)

Anselm, Cinema nel Parco del Castello di Miradolo (TO)

Giovedì 1 agosto, ore 21.30. Appuntamento con il cinema nel parco storico, 7 maxi schermi, cuffie silent system, plaid e tutto intorno il suono della natura

 

 

“Cinema nel Parco” è un’immersione totale nella natura, al centro di un’arena di oltre 2.000 metri quadrati disegnata da sette maxi schermi, nel prato centrale del Castello di Miradolo (TO). Per non disturbare l’equilibrio del parco, l’audio è udibile solo attraverso cuffie silent system luminose. I film si possono ascoltare anche in lingua originale, multilingua e/o sottotitolati in italiano per ampliare le possibilità di fruizione. Non ci sono sedie, né posti assegnati: ogni spettatore dovrà portare da casa un plaid per sedersi sul prato e assistere alla proiezione dal proprio angolo preferito.

“Cinema nel Parco” sono 7 appuntamenti, dal 27 giugno all’8 agosto, tutti i giovedì alle ore 21.30. Giovedì 1 agosto è in programma Anselm (2023).

Dopo il grande successo di Perfect Days, Wim Wenders torna al cinema con l’omaggio ad Anselm Kiefer, uno dei più innovativi e importanti artisti del nostro tempo. Girato in 3D e risoluzione 6K, il film racconta il percorso di vita del pittore e scultore tedesco, la sua visione, il suo stile rivoluzionario e il suo immenso lavoro di esplorazione dell’esistenza umana e della natura ciclica della storia. Wenders realizza un’esperienza cinematografica unica, che mette in luce il linguaggio di Kiefer, fortemente influenzato dalla poesia, la letteratura, la filosofia, la scienza, la mitologia e la religione. Per oltre due anni, il regista è tornato sulle tracce di Kiefer partendo dalla nativa Germania fino alla sua attuale casa in Francia, ripercorrendo le tappe di un viaggio dietro le quinte della sua arte.

INFO

Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)

Biglietti:

8,50 euro a persona; ridotto 0-5 anni 3 euro; gratuito per i bambini che non vogliono la cuffia

Prenotazione obbligatoria al n. 0121 502761 e-mail prenotazioni@fondazionecosso.it

I biglietti si possono acquistare sul sito www.fondazionecosso.it oppure alla biglietteria del Castello di Miradolo (sabato e domenica, ore 10-18.30)

Dalle 19.30 è possibile fare un pic-nic nel Parco con i cesti di Antica Pasticceria Castino. È possibile ritirare i cesti direttamente nella Caffetteria del Castello, previa prenotazione. Menù differenziato per adulti e per bambini. Disponibile proposta vegetariana. Costo: 10 euro cesto bimbi, 14 euro cesto adulti. Non è consentito il pic-nic libero. La prenotazione è obbligatoria: 0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.it

www.fondazionecosso.com

 

A Settimo Vittone tra la pieve, il battistero e il castello

É un piccolo paese di appena 1500 abitanti ma nei weekend e nella bella stagione si trasforma.

I visitatori diventano parecchie migliaia tra studiosi, appassionati d’arte e turisti in cerca di tesori culturali da scoprire e ammirare. A Settimo Vittone, a una decina di chilometri da Ivrea, lungo la strada che conduce alla Valle d’Aosta, si trova un luogo ancora poco conosciuto ma di grande importanza storica e architettonica. È il complesso formato dalla Pieve di San Lorenzo e dal battistero di San Giovanni Battista, una delle vestigia più antiche del canavese e del Piemonte, risalente al IX secolo o forse anche prima. È diventato un pezzo unico perché in origine il battistero era separato dalla chiesa e più tardi fu inserita una galleria di collegamento per unirli. Sorge sulla rocca dell’antico castello, circondato da ulivi secolari e dalla vigne che producono il rosso Carema, e da lassù domina il paese e il corso della Dora Baltea. Qui nel Medioevo passavano e sostavano i pellegrini e i viandanti provenienti dal nord Europa e diretti a Roma lungo la via Francigena. Oggi è un monumento nazionale che il Fai (Fondo Ambiente Italiano) gestisce e apre al pubblico nelle tradizionali Giornate Fai mentre una locale associazione culturale lo tiene aperto tutte le domeniche tra marzo e ottobre.
All’interno della chiesetta un ciclo di affreschi dei secoli XIII e XV abbellisce l’edificio religioso. Nel battistero ottagonale di San Giovanni si trova invece un antico fonte battesimale ad immersione (IX secolo). Costruiti in epoca carolingia pieve e battistero sono uno dei principali esempi di architettura preromanica in Piemonte. Secondo la tradizione il complesso è sorto nel IX secolo e una leggenda vuole che vi sia sepolta la regina dei Franchi Ansgarda che si ritirò qui a meditare e dove fu tumulata nell’anno 880. Più volte oggetto di restauri, la struttura subì un radicale rinnovamento a fine ‘800 con l’architetto portoghese Alfredo D’Andrade che intervenne in tempo su un monumento ridotto in pessime condizioni e in stato di abbandono. A fine Novecento furono poi recuperati gli affreschi visibili all’interno. Poco prima di arrivare di fronte al complesso si possono vedere alcuni ruderi del castello medioevale fondato nel IX secolo dal marchese di Ivrea e signore di Settimo Attone Anscario. Per motivi strategici il maniero fu fatto demolire dal Duca Carlo II di Savoia, padre di Emanuele Filiberto, nella prima metà del Cinquecento durante la guerra tra spagnoli e francesi in Piemonte. Restano i ruderi della torre e, a strapiombo sulle case del paese, si vede il cosiddetto Castello Nuovo, un palazzo del Seicento in fase di totale ristrutturazione. Arrivando da Ivrea, alle porte di Settimo Vittone, si scorge in bella mostra sulla sommità della collina, all’imbocco della Valle d’Aosta, l’elegante e romantico castello di Montestrutto, nella frazione omonima, con annessa la chiesetta romanica di San Giacomo. Edificato in pietra di fiume sulle rovine di una fortificazione medioevale appartenuta ai Savoia è stato abitato da varie famiglie nobili del territorio e all’inizio del Novecento fu ricostruito in stile neogotico, come lo vediamo oggi. Nel 1929 il maniero fu acquistato da un musicista piemontese, Rosario Scalero, violinista e compositore nato a Moncalieri nel 1870, che venne a viverci. L’attuale proprietario del castello di Montestrutto è un professore americano di storia medievale che ha continuato i lavori di restauro.
Filippo Re

Tre medaglie per la ValleBelbo Sport ai Regionali di Categoria Ragazzi e Senior

Risultati Campionati Regionali

Parco Salute, ok all’offerta. Lavori al via nel 2025

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Nei prossimi anni Molinette, Cto e Sant’anna saranno trasferiti nell’area attorno al grattacielo della Regione. Il commissario straordinario di governo per il Parco della Salute di Torino ha comunicato alla Regione Piemonte che l’offerta presentata dal Consorzio Sis per la realizzazione del nuovo grande complesso ospedaliero  ha ricevuto  il via libera della commissione appositamente nominata per la valutazione della documentazione.
Il Rup, il responsabile unico del procedimento, provvederà ora a chiedere al Consorzio Sis la conferma dei requisiti per l’aggiudicazione della gara che avverrà con decreto del Commissario entro il mese di agosto.
“Sono molto soddisfatto perché il percorso prosegue nel pieno rispetto del cronoprogramma che c’eravamo prefissati – sottolinea il commissario straordinario, l’avvocato dello Stato Marco Corsini -. Così come aveva preannunciato il presidente Cirio, confermo che entro agosto firmerò il decreto di aggiudicazione della gara”.
“Ringraziamo il commissario Corsini e con lui il Rup e la commissione valutatrice per il lavoro e l’impegno messi in campo per garantire nei tempi previsti la conclusione di una gara che interessa il futuro di una delle strutture sanitarie più importanti non solo del Piemonte, ma di tutto il nostro Paese” commentano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Federico Riboldi. Il cantiere (sono già in corso da tempo le opere di bonifica) partirà nel 2025.