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Campionati Italiani di Categoria letteralmente da incorniciare per la ValleBelbo Sport. Se la straordinaria medaglia d’argento conquistata da Lucia Tassinario è stata la dolcissima ciliegina sulla torta dei Tricolori e di una stagione intera, sono proprio i numeri a rendere speciale questa edizione della rassegna nazionale: 5 atletiqualificati, 4 finali (3 categoria Cadetti, 1 Ragazzi) sono le cifre che rappresentano un record, un livello mai raggiunto per il team astigiano. Dicevamo di Lucia Tassinario (categoria Cadette) che, dopo avere raggiunto il podio nella vasca secca a farfalla, ha ottenuto altre due finali: nei 50 stile libero, dopo il 26”54 in batteria (6^), ha chiuso in 26”23 chiudendo in settima posizione; nei 100 farfalla, invece, ha conquistato l’ottavo posto in 1’01”31 (28”09 ai 50) dopo aver nuotato le batterie in 1’01”74. Infine, nei 100 dorso, ha chiuso al 12° posto in 1’04”81. Maddalena Bertelli (categoria Ragazze) è stata autrice di un eccellente campionato italiano: si è letteralmente superata nei 200 dorso, prova in cui, al suo personale esordio Tricolore, ha centrato il 3° posto nella finale B con un ottimo 2’26”38 dopo aver nuotato 2’27”36 in batteria. Buona anche la sua prova nella mezza distanza, i 100 dorso conclusi al 28° posto in 1’09”10. Doppio impegno tricolore anche per Andrea Randi(categoria Cadetti): nei 50 stile libero è 33° in 24”15, nei 50 farfalla tocca in 25”50 e chiude in 24^ posizione. Debutto convincente anche per Elisa Ferrari (categoria Ragazze) che nuota i 50 stile libero in 28”14 e ottiene la 36^ posizione. Prima volta agli Italiani anche per Laerte Sfolcini (categoria Ragazzi), che da maggio si allena all’Orangym di Nizza Monferrato: per lui un buon riscontro nei 100 dorso, 1’02”36 che vale il 50° posto. “È stato ottimo Campionato Italiano – sottolinea il direttore sportivo Pino Palumbo – abbiamo raggiunto un alto livello di presenze dei nostri atleti, siamo stati protagonisti di ben 4 finali ed è arrivata la prima storica medaglia per il nostro team: è stata una bellissima conclusione di un’annata agonistica davvero esaltante, caratterizzata da una costante crescita della ValleBelbo Sport a tutti i livelli e in tutte le fasce di età. La stagione è stata soddisfacente anche grazie al grande lavoro svolto da Adele Corapi, che ha supportato tutti i gruppi nella preparazione atletica, e da tutto lo staff della ValleBelbo Sport che ha lavorato con i gruppi Esordienti e Propaganda”. Molto soddisfatto della stagione anche il presidente della ValleBelbo Sport Matteo Palumbo: “La medaglia ai Campionati Italiani è davvero un fatto storico per la nostra società: abbiamo raggiunto livelli di eccellenza con gradualità, ma con estrema rapidità, grazie all’attenzione meticolosa del nostro staff tecnico, dalla scuola nuoto all’agonismo più competitivo. Siamo una realtà di riferimento del territorio: in questa stagione, abbiamo ulteriormente cambiato passo, conquistando la prima medaglia con gli Esordienti in ambito regionale, firmando la prima presenza in un contesto internazionale sempre con Lucia Tassinario e ora timbrando il record di partecipazione ai Campionati Italiani. Numeri e record che sono frutto di una visione chiara, di un lavoro quotidiano che parte dalla base e dalla promozione dello sport, fondato su confronto e formazione continui. La prossima stagione è dietro l’angolo: noi avremo basi ancora più solide e motivazioni sempre più forti”. |
Una bimba di 2 anni è stata investita davanti all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino ed è morta per i traumi riportati. L’incidente è avvenuto ieri quando la piccola, di etnia rom, si sarebbe trovata nel parcheggio con la madre per andare a trovare un parente in ospedale: una donna di 57 anni, facendo manovra, l’avrebbe investita con la propria vettura, finendo anche lei sotto shock in ospedale. Tensioni all’arrivo di un gruppo di parenti della madre e della bimba deceduta. Tra le ipotesi, negata dalla madre della vittima, anche quella che stessero chiedendo l’elemosina davanti all’ospedale.
Un uomo di 53 anni di origini romene è stato arrestato dai carabinieri di Avigliana con l’accusa di lesioni personale aggravate. I militari sono intervenuti per sedare una lite condominiale tra due coppie di coniugi. L’uomo avrebbe colpito alla testa con un’ascia il marito della vicina di casa. Ferito non gravemente è stato portato all’ospedale di Rivoli in prognosi riservata. L’aggressore è ora agli arresti domiciliari.
Leggi l’articolo sul Giornale Lombardoveneto ⤵️
Il Partito Popolare del Nord contro i troppi cento all’esame di Stato nel Mezzogiorno
Aveva di 31 anni il giovane di origine peruviana e residente nel milanese, morto nelle acque del lago Maggiore a Verbania. Inutili i soccorsi del 118 durati almeno mezz’ora. L’uomo che si trovava in compagnia di un amico, ha chiesto aiuto mentre nuotava a pochi metri dalla riva. E’ probabile che abbia avuto un malore.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
“Nel luglio del 1987, dopo un colloquio con Mario Ronchi alla cascina Albaredo di Bascapè, raggiungo il breve prato della notte del 27 ottobre.
C’è una lapide sul terreno, in memoria di Mattei, Bertuzzi, McHale. All’intorno, tanti alberi e una fitta siepe. In un angolo, un cancello bianco, chiuso. Di quando in quando il silenzio è rotto dal rombo di un aereo che passa basso scendendo su Linate”. Con queste parole Italo Pietra concludeva il suo libro ‘Mattei La pecora nera’ il libro dedicato ad Enrico Mattei, uno dei più geniali ed autorevoli figli dell’Italia del Novecento, partito dalle Marche come operaio e giunto alla presidenza dell’Eni, la sua creatura, dopo aver salvato l’Agip dalla liquidazione cui era condannata alla fine della seconda guerra mondiale, considerata un inutile residuato del regime fascista. La sua vita ebbe termine, come tutti sanno, il 27 ottobre del 1962 mentre rientrava da una due giorni in Sicilia, di cui molto di è detto e scritto. Il Morane-Saulnier mentre era in fase di avvicinamento a Linate cadde e con lui morirono il pilota Irnerio Bertuzzi, asso dell’aviazione della Repubblica Sociale ed il giornalista americano William McHale, della testata Time-Life, incaricato di scrivere un articolo su di lui. Il testo di Italo Pietra, già comandante partigiano nell’Oltrerpo Pavese e direttore de ‘Il Giorno’, quotidiano voluto da Mattei, dal 1960 al 1972 è una delle pietre miliari, anche se datato, dei lavori a lui dedicati. L’aereo cadde in territorio del comune di Bascapè, piccolo centro della Provincia di Pavia incuneato tra i territori di quelle di Milano e di Lodi.
Qui si trova l’area commemorativa dei 3 scomparsi in quello che all’epoca venne classificato come un incidente ma che oggi la caparbia tenacia di un magistrato, l’ex procuratore di Pavia, Vincenzo Calia, può ragionevolmente fare ritenere un attentato. Il magistrato ha riassunto i risultati degli anni di lunghe indagini e ricostruzioni giudiziarie in un testo che vale davvero la pena di leggere: ‘Il caso Mattei. Le prove dell’omicidio del presidente dell’Eni dopo bugie, depistaggi e manipolazioni della verità’. Oggi, anche a distanza di oltre trent’anni dalla descrizione che diede Italo Pietra l’area di Bascapè non è molto dissimile. Al suo esterno dei cartelli posti ‘a ricordo del fondatore di Eni nel luogo in cui perse la vita’ spiegano sinteticamente chi era e all’interno una lapide, offuscata dal tempo, ricorda i tre scomparsi nel tragico incidente. Chissà se verrà data una ripulita il prossimo anno, visto che sono ormai sessanta gli anni dell’evento. Il luogo, posto in campagna, sembra quasi immerso in un silenzio irreale, quasi angoscioso, quasi a perpetuo ricordo di quanto accadde quella notte. Ma chi era veramente Enrico Mattei ? Un Uomo che vedeva molto al di là del tempo in cui viveva, che sapeva creare lavoro ed assicurare al lavoro italiano energia a buon mercato, un Uomo che capiva i tempi, che capiva che il mondo stava cambiando, che sicuramente non si faceva troppi scrupoli per arrivare agli obiettivi che si prefissava, ma che sognava un’Italia aperta al mondo. Forse la definizione sentita in un bar di Bascapè è quella che gli si cuce maggiormente addosso: “Era un grande italiano, un patriota, un partigiano’. E la sua opera andrebbe studiata maggiormente nelle scuole perché è comunque un pezzo di storia dell’Italia odierna.
Massimo Iaretti
La Polizia di Stato attraverso i controlli svolti dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Torino ha effettuato 14 rimpatri nel mese di luglio 2024, mentre già nella prima settimana di Agosto sono 5 le persone rimpatriate. Si tratta di 2 cittadini rumeni, 1 albanese, 1 ivoriano ed 1 senegalese riguardanti soggetti che si sono macchiati, sul nostro territorio, di reati di particolare allarme sociale.
I rimpatri dei due cittadini rumeni sono avvenuti dopo la loro scarcerazione.
Il primo era stato condannato con sentenza della Corte d’Appello, in data 05.10.2021, per il tentato omicidio di un connazionale. I fatti risalgono al 21 Agosto 2020, quando lo straniero aggrediva in Piazza della Repubblica un altro cittadino rumeno per futili motivi e gli procurava lesioni gravissime, colpendolo ripetutamente con calci e pugni, anche quando quest’ultimo cadeva a terra in stato di incoscienza. L’aggressore tentava di fuggire alla vista delle forze dell’ordine ma, dopo esser stato inseguito, veniva arrestato. L’uomo era già stato denunciato ed arrestato in passato per maltrattamenti in famiglia nei confronti della compagna moldava, denunciato per percosse, per resistenza a pubblico ufficiale, per frode informatica ed arrestato per evasione dagli arresti domiciliari. Il rimpatrio con destinazione Bucarest è stato eseguito a seguito di emissione del decreto prefettizio di allontanamento dal territorio nazionale per motivi di pubblica sicurezza, provvedimento convalidato dal Tribunale Ordinario di Torino.
Il secondo cittadino rumeno rimpatriato era stato condannato a 9 mesi di reclusione per un cumulo di pene relative a reati commessi in diverse regioni d’Italia (Lazio, Liguria e Piemonte): nello specifico, decine di furti, di cui alcuni anche aggravati, ricettazione ed indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito. Il soggetto aveva a proprio carico anche precedenti di polizia per lesioni personali, furto e porto d’armi od oggetti atti ad offendere. L’uomo, già colpito da decreto di allontanamento emesso dal Prefetto di Como il 13 giugno del 2018, è stato rimpatriato con destinazione Timisoara a seguito di convalida dell’accompagnamento immediato alla frontiera da parte del Tribunale Ordinario di Torino.
Il 7 Agosto u.s. è stato eseguito il rimpatrio di un cittadino albanese, già respinto e espulso dal territorio nazionale, che più volte, a seguito di controlli alla frontiera, è risultato accompagnarsi con diversi soggetti perlopiù stranieri con diversi precedenti di polizia a proprio carico.
Sottoposto alla misura alternativa al trattenimento presso il CPR, con ritiro del passaporto e sottoposizione all’obbligo di presentazione negli uffici della Polizia di Stato due volte a settimana, è stato rimpatriato con destinazione Tirana, dopo la convalida della misura da parte dell’Autorità Giudiziaria.
Infine, sono stati effettuati i rimpatri di un cittadino della Costa d’Avorio e di un cittadino del Senegal.
Il primo era stato arrestato il 18 luglio 2022 per maltrattamenti e lesioni nei confronti della compagna, che in una delle aggressioni veniva colpita ripetutamente al volto riportando una prognosi di 25 giorni. Nei confronti dell’uomo veniva emesso il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla parte offesa e il divieto di comunicazione con la medesima. Rintracciato, in considerazione della irregolarità sul territorio nazionale, lo stesso è stato espulso con provvedimento di accompagnamento immediato alla frontiera, convalidato dal Giudice di pace di Torino ed eseguito, nello stesso giorno, dall’aeroporto di Milano-Malpensa alla volta di Abidjan.
Il secondo, cittadino senegalese in posizione di irregolarità amministrativa sul territorio nazionale, già denunciato per reati di inquinamento ambientale e discarica abusiva, dopo esser già stato sottoposto alla misura alternativa al trattenimento dal locale Ufficio Immigrazione, provvedimento convalidato dal Giudice di Pace di Torino, è stato accompagnato presso lo scalo aereo di Torino Caselle con volo diretto a Dakar.
Gli uffici regionali hanno concluso le procedure per l’assegnazione del voucher scuola 2024-2025, il contributo alle famiglie degli studenti per sostenere le spese dell’istruzione scolastica dell’obbligo. In aumento rispetto agli scorsi anni il numero delle famiglie che riceveranno il sostegno regionale.
Le domande pervenute agli uffici regionali valide per la formazione delle graduatorie sono state 112.174. Di queste, 4.950 sono riferite al voucher di tipo A, che copre le spese di iscrizione e frequenza alle scuole paritarie, mentre le rimanenti 107.224 sono riferite al voucher B, contributo per le spese relative a libri di testo, materiali per lo studio e le attività didattiche del piano formativo, trasporti.
Le domande ammesse per il voucher A sono 4.535, di cui 2.958 risultano finanziate per l’importo di 4.479.685,00 euro. Le domande ammesse ma non finanziate sono 1.577. Le domande ammesse per il voucher B sono 104.810, di cui 42.531 sono finanziate per l’importo totale di 14.749.886 euro. Le domande ammesse ma non finanziate sono 62.279.
Grazie all’integrazione tra risorse regionali e contributo statale per i libri di testo, il voucher scuola conta su una dotazione finanziaria complessiva di 19 milioni di euro. I contributi saranno erogati in ordine di graduatoria, fino a esaurimento delle risorse disponibili. L’importo sarà reso disponibile sulla tessera sanitaria in tempo utile per gli acquisti dei beni o dei servizi.
Entro il 31 agosto, i beneficiari riceveranno da Edenred Italia una e-mail con il “pin” e tutte le informazioni necessarie per utilizzare il voucher.
Per verificare lo stato della domanda, consultare le graduatorie pubblicate sul sito web della Regione Piemonte alla pagina:
oppure collegarsi al portale PiemonteTu, sezione Istruzione, all’indirizzo https://secure.sistemapiemonte.it/asturd/home scegliendo l’opzione “verifica stato domanda”.