ilTorinese

Panorama Monferrato tra vigneti e castelli

Panorama Monferrato è  una mostra diffusa curata da Carlo Falciani, che rappresenta il quarto appuntamento di un progetto culturale ideato da Italics, una rete istituzionale costituita da 74 autorevoli gallerie, rassegna che si dipana tra vigneti, castelli, pievi nei paesi di Camagna, Vignale, Montemagno e  Castagnole, in Piemonte.

Storico dell’arte e curatore indipendente, tra i massimi studiosi di pittura Toscana del Cinquecento, Carlo Falciani  succede a Vincenzo De Bellis, che ha curato le edizioni di Procida e Monopoli rispettivamente nel 2021 e 2022, e Cristiana Perrella, che è stata curatrice dell’edizione a L’Aquila nel 2023, con il compito di creare un dialogo sorprendente e fecondo tra arte, patrimonio culturale e paesaggio.

Questa edizione di Panorama, la quarta, che vanta un giorno in più delle precedenti, propone un dialogo trasversale tra moderno e contemporaneo e tra architettura e paesaggio. La mostra trova ispirazione nei principi de ‘La civil conversazione’, opera scritta dal diplomatico monferrino Stefano Guazzo, pubblicata nel 1574 e tradotta in cinque lingue. Viene proposta da questa edizione di Panorama l’idea di una civiltà del dialogo, nata in Monferrato e divenuta fondamentale per l’Europa tra Cinque e Seicento. La civil conversation parla di un uomo malato di malinconia e recluso a causa di una pandemia, che riceve le visite del medico e inizia un dialogo con lui su cui si fonda l’etica della comunità.

Il primo punto da cui si parte per questa mostra è  la cittadina di Camagna, con il tema “Lavoro e radici”. Nell’ex Cottolengo compaiono le grandi fotografie di Moira Ricci (1977), che sono composizioni rigorose di case contadine della Maremma che evocano la durezza di una vita rurale; sono presenti le grandi installazioni di terra e capelli di Binta Diaw, artista degli anni Novanta italo senegalese, ma attiva a Milano, che si interroga sulle sue origini.

La seconda tappa è  a Vignale con ‘Ritratto e identità’.  Ritrarre è un tema centrale nella storia dell’arte ma non sempre significa riprodurre le fattezze di un soggetto. Accanto ai ritratti di gentiluomini e dame della metà  del Settecento di Carlo Amalfi, ne compaiono altri moderni. Un esempio inconsueto è  rappresentato dal ritratto allegorico di giovane realizzato da Mirabello Cavallori, dove questi viene dipinto a grandezza naturale,  con il cuore aperto e la scritta latina “lontano vicino”, nella veste l’iscrizione “nella vita e nella morte”. L’opera dialoga con i light box della cubana Susanna Pilar (1984) e le fotografie di lei, la mamma, la zia vestite da sposa, persone provenienti da una famiglia di schiavi e per le quali il matrimonio rappresentava un’uscita da uno stato di costrizione.

Gli ultimi due paesi connessi sono Montemagno e Castagnole. Il primo con “Caducità e morte” prelude alla precarietà.  È poi presente il video di Thomas Gates che riproduce un coro gospel all’interno di una chiesa distrutta e che dialoga  con la statua lignea del Maestro della Santa Caterina Gualino, di linea gotica e completamente rovinata dai tarli.

A Castagnole, nella “Casa della Maestra” troviamo un ambiente trasfigurato delle memorie, su cui dominano la statua di Fausto Melotti ( 1901-1986) ‘Contrappunto Piano’, un quadro di fiori in via di appassimento di Giorgio Morandi (1890-1964), un’opera di Claudio Parmiggiani (1943) che altro non è  se non l’impronta di una vasta libreria.

MARA MARTELLOTTA

Dodicenne investito su monopattino è grave con femore rotto e trauma vertebrale

Grave incidente oggi a Torino all’incrocio tra largo Brescia a corso Palermo dove un furgone Fiat Doblò e un monopattino elettrico su cui viaggiava un bambino  cinese di 12 anni si sono scontrati. Il ragazzino è stato portato in ambulanza all’ospedale Maria Vittoria. Ha subito la frattura del femore sinistro e un trauma vertebrale ma non sarebbe in pericolo di vita.

Ovada incontra Torino

 

Un territorio, la sua storia e i produttori dell’Ovada Docg.

Giovedì 05 Settembre 2024 dalle 15.00 – 21.00

presso Sede AIS Piemonte

Via Modena 23, 10153 Torino

 

 

 

Si è svolto un bell’incontro con banchi di degustazione presenti oltre 19 produttori del territorio ovadese e due Masterclass sul Dolcetto di Ovada .

 

In particolare alle 18.30 la Masterclass

Ovada: il racconto di un terroir che sfida il tempo

Ha dimostrato come il dolcetto di Ovada abbiamo raggiunto dei livelli qualitativi molto interessanti e che durano nel tempo .

Il disciplinare del 2013 comprende 22 comuni

Almeno 12 mesi di affinamento in acciaio/ legno

L’Importante influsso della brezza marina , presenza in alcune zone di terra bianca franco limosa ,terre rosse ( recente scoperta) vicino a Gavi, il clima secco portano l’Ovada ad avere

Colore rosso splendente, tannini significativi, acidità moderata, media struttura, potenziale evolutivo e versatilità in tavola .

Annate assaggiate dal 2021 fino al 2008 .

Ecco i miei preferiti tra quelli degustati in Masterclass e ai banchi:

ALVIO PRESTARINO 2020

Naso : viola , amarena , pulito

Bocca : piacevole, armonico , pulito, finale LTime

ALVIO PRESTARINO RISERVA 2018

15 g Buccie poi acciaio 24 mesi di tonneux vigna 30 anni ,terreno rosso argilloso

Naso: fresco e pulito

Bocca:tannicita’ elegante e complessa con un finale Ltime

CA DEL BRIC

TRE LUSTRI 2016

Mt 350 , terreno calcareo con Marne e arenarie su antico fondale marino

Vinificato in acciaio poi 50 mesi di Botti grandi di rovere poi 12 mesi di bottiglia

Naso: elegantissimo con note di ciliegie e lampone e di fragole di bosco.

Bocca: elegante, trama tannica , legno ben dosato

Il mio preferito della giornata!

PASCHETTA VINI

AMBIZIOSO 2019

6 giorni sulle bucce vinificato in acciaio per 18 mesi e poi bottiglia

Naso: vegetale, sentori di bosco e felce

Bocca: frutto ,fragole di bosco ,molto armonico

LA PIRIA

MONFERRATO 2018

80% Albarossa 20% Merlot

15 gg sulle Bucce , acciaio e poi almeno 12 mesi Barrique di Allier , vigne di 25 anni

Terreno marnoso con pietra sotto i 70 cm

Naso: frutta piacevole , con descrittori ben definiti

Bocca: frutta armonica , pulito  , bel finale elegante

Ovviamente l’organizzazione dell’Ais Torino è stata perfetta sia durante la Masterclass dove si è potuto anche assaggiare delle specialità gastronomiche di giovani chef e sia per il servizio durante tutta la manifestazione.

Alla prossima !

Luca Gandin

“Sdeng”, ovvero Meccanismi Sonori

“SDENG – Meccanismi Sonori” in scena dal 6 all’8 settembre dalle 18 alle 24 presso Palazzo Atelier, a San Raffaele Cimena Alto

 

A San Raffaele Cimena dal 6 all’8 settembre si tiene una performance dal titolo “Sdeng Meccanismi sonori” con la partecipazione di Andrea Bartolone e Paolo Valgrande. “Sdeng”, ovvero Meccanismi Sonori, vedrà impegnati i due artisti in un’installazione sonora interattiva, un’opera d’arte multidimensionale, dove oggetti e materiali di varia natura, spesso frutto di ritrovamenti fortuiti, si incontrano e prendono forma nel processo creativo per raccontare storie e visioni. Si tratta di un’esposizione acustica nella quale i visitato potranno vivere stimolanti esperienze sonore. Sdeng avrà luogo il 6/7/8 settembre dalle 18 alle 24 a Palazzo Atelier, a San Raffaele Cimena Alto.

Le competenze di Paolo Valgrande si sviluppano inizialmente nella lavorazione dei metalli preziosi. In seguito l’interesse artistico si focalizza sull’acciaio, l’alluminio, il rame e l’ottone, oltre a oggetti di varia natura, spesso oggetto di ritrovamenti. I materiali nel processo creativo diventano un’installazione dove suono e movimento dialogano con lo spazio e il tempo. Le sue creazioni vivono attraverso l’unione di materiali e tecnologie, provenienti da epoche e storie diverse.

Andrea Bartolone, disegnatore e fumettista, è nativo di Monza, classe 1975, dopo aver frequentato lo studio artistico del Professor Enzo Sciabolino per l’apprendistato alla scultura, seguì molti corsi di grafica e di fumetto, diplomandosi al liceo artistico nella città di Torino. È inoltre autore di un libro intitolato “L’ombra della parola”, che tratta una storia composta da tante piccole storie in cui si raccontano i personaggi. Il testo è accompagnato da disegni e illustrazioni che, spesso, travalicano il fumetto. Propone una mescolanza di tecniche e di idee che si accompagnano ai sentimenti di un artista, spesso autobiografici, anche se ambientati in altri tempi.

 

Mara Martellotta

Ex sindaci a processo per smog, la sentenza assolutoria: “Cosa avrebbero potuto fare per migliorare l’aria?”

In sostanza gli amministratori sotto processo non avrebbero potuto fare nulla per migliorare la situazione dell’inquinamento ambientale a Torino e sono pertanto stati chiamati fuori dal processo. «Non si comprende lo specifico comportamento lecito, possibile e doveroso che, qualora fosse stato tenuto, avrebbe impedito la verificazione dell’evento». Unica soluzione sarebbe stata «il divieto generalizzato di usare l’auto» (paralizzando però così la città)  scrive nella sentenza assolutoria il gup Roberto Ruscello,  per fermare  le alte concentrazioni di Pm10 nell’aria al centro del processo terminato ancor prima di iniziare lo scorso giugno.  Il processo vedeva coinvolti l’ex presidente della Regione Sergio Chiamparino (non in quanto ex sindaco), l’ex sindaca Chiara Appendino e Piero Fassino, oltre gli assessori all’AmbienteAlberto Unia, Stefania Giannuzzi, Enzo Lavolta e Alberto Valmaggia.

Uomo muore schiacciato dall’albero che stava tagliando

I soccorsi non hanno potuto salvare un uomo di 61 anni, travolto dall’ albero che stava tagliando con una motosega a Castagnole Piemonte. I soccorsi sono stati chiamati dall’anziana madre. Sul posto i carabinieri e i vigili del fuoco.

Monferrato Green Farm, agricoltura e verde al centro

DALL’11 AL 13 OTTOBRE PER TRE GIORNI

 

Dall’11 al 13 ottobre prossimi il Polo Fieristico Riccardo Coppo di Casale Monferrato ospiterà Monferrato Green Farm seconda edizione.

L’innovativa Fiera del Verde e dell’Agricoltura che vede il coinvolgimento al loro ‘servizio’ degli altri comparti produttivi, artigianato, industria e commercio in una prospettiva di crescita del territorio sostenibile per l’ambiente, dopo il grande successo, di partecipanti e di pubblico, dello scorso anno ha ottenuto la qualifica di Fiera Nazionale e, pertanto, sarà inserita nel calendario 2025 delle Fiere Nazionali della Regione Piemonte.

Ad organizzarla è la società casalese D&N Eventi Srl in collaborazione con Comune di Casale Monferrato, Unione dei Comuni della Valcerrina e Confartigianato Imprese Alessandria. L’iniziativa si svolge con il patrocinio di Città di Casale Monferrato, Provincia di Alessandria, Provincia di Mantova, Unione dei Comuni della Valcerrina, Associazione Comuni del Monferrato, Unione Collinare Terre di Vigneti e Pietra da Cantone e Camera di Commercio di Alessandria. Partner sono Confagricoltura, Coldiretti, Apsroflor, Associazione APS Madreselva, Istituto Luparia di San Martino di Rosignano, Fattorie del Toce, Ediltecna, Ferrari BK, Vivai Varallo, Locande dell’Arte, Arte e Parti,, mentre sponsor sono Cosmo e Amc

La mostra propone oltre alla presenza di numerosi stand, corsi e laboratori, conferenze e convegni, ristorante e birrificio, tipicità alimentari ed è a ingresso gratuito. .

Grazie alla collaborazione con l’Unione dei Comuni della Valcerrina quest’anno sarà dedicata, in una parte significativa della Fiera, un’area dedicata ai prodotti delle attività del territorio e, grazie al lavoro in sinergia con l’associazione Madreselva Aps di Villadeati verrà presentato un progetto per valorizzare il prodotto principe del Monferrato, ovvero il vino, finalizzato ad evidenziare l’importante traguardo raggiunto di ‘Capitale Europea del Vino’ da parte del Gran Monferrato.

Si rinnova inoltre il ponte lanciato con la Provincia di Mantova ed il Comune di Curtatone, dopo la partecipazione di D&N Eventi con un suo rappresentante all’Antichissaima Fiera delle Grazie di Curtatone, dove ha presieduto la commissione Bancofiera, su invito espresso della locale amministrazione.

 

 

 

 

 

Orari

Venerdì 17 – 23

Sabato/Donenica: 10.30/23

 

Per informazioni e prenotazioni degli ultimi stand disponibili rivolgersi ai seguenti contatti


cel
l. 366 28 29 982
mail: commerciale@deneventi.it

 

Antonio Baratta. Un giornalista battagliero nella Torino ottocentesca

Fu giornalista battagliero e poeta nella Torino dell’Ottocento, scrisse sulla “Gazzetta di Torino”, sul “Messaggiere Torinese” e pubblicò un suo quotidiano “Il Torinese”. Nato a Genova ma torinese di adozione Antonio Baratta è un bel personaggio che andrebbe rivalutato. Peccato che Torino l’abbia dimenticato

Per trovare notizie su di lui bisogna sfogliare i libri sull’Impero Ottomano o su Bisanzio o avere la fortuna di trovare qualche rara biografia. Nato nel capoluogo ligure nel 1802 Antonio Baratta fu giornalista, diplomatico, poeta, scrittore di epigrammi e vivace contestatore.

Compagno di scuola di Giuseppe Mazzini si laureò velocemente in legge e a vent’anni si trasferì a Torino dove fu nominato direttore delle Regie Dogane. Incassava un buon stipendio ma il suo sogno era quello di entrare in diplomazia e servire la patria in Oriente. E così fu, divenne allievo console e partì per Costantinopoli nel 1825. La sua vita fu un continuo susseguirsi di avventure cavalleresche e spericolate. Fin dall’inizio, quando durante il viaggio verso Istanbul prese parte all’attacco di una nave pirata nel porto libico di Tripoli. Il coraggio dimostrato gli valse la nomina a Cavaliere dell’Ordine Mauriziano. Aveva un carattere esuberante ed era un po’ troppo rissoso. Un improvviso duello con un funzionario dell’ambasciata francese costrinse il console generale piemontese a cacciarlo dalla città. Lasciò a malincuore Costantinopoli nel 1831 ma rimase in Oriente recandosi nei Paesi arabi dove lavorò in diversi consolati. Amò la “seconda Roma” e la sua ammirazione per la cultura turca lo spinse a scrivere alcuni libri sulla capitale imperiale ottomana e sulle bellezze del Bosforo. I suoi volumi ci forniscono la descrizione di luoghi e costumi con dettagliate informazioni sulla vita politica e amministrativa dell’Impero dei sultani. Baratta è uno dei tanti osservatori stranieri che hanno soggiornato e lavorato nel Paese della Mezzaluna nella prima metà dell’Ottocento, durante il periodo del “Tanzimat”, la fase delle prime riforme mirate a modernizzare la Turchia e ad aprirla alla civiltà europea e occidentale, avviato dal sultano Mahmud II. A Torino fa il giornalista, un giornalismo di battaglia, e sui giornali attacca autorità e potenti con veemenza e coraggio ironizzando sulla vita politica del Regno. Si farà notare per il pessimo modo di vestire, quasi sempre senza camicia, e soprattutto per gli epigrammi pungenti che Baratta scrisse a Torino in varie occasioni e che dopo la sua morte divennero oggetti da collezionismo. Nelle città in cui visse non tenne sempre una condotta seria e impeccabile e gli scandali non mancarono. Contrasse debiti e una volta sparò addirittura a un funzionario dell’ambasciata francese a Istanbul per un litigio riguardante un orologio d’oro e ad Alessandria d’Egitto faceva la corte alle mogli dei connazionali rischiando la carriera. Antonio Baratta lo troviamo citato nel prezioso “Romanzo di Costantinopoli, guida letteraria alla Roma d’Oriente” di Silvia Ronchey e Tommaso Braccini. “Per i suoi epigrammi, scrivono gli autori del libro, fu paragonato anche a Dante e a Rabelais, a Voltaire e a Lafontaine. Qualcuno vide in lui, l’immagine rediviva dei grandi genii che apparvero sulla terra nelle epoche di sociali rivolgimenti”. Carlo Alberto Piccablotto, profondo conoscitore della storia torinese, scomparso alcuni anni fa, gli ha dedicato la biografia “ Antonio Baratta. Gli immortali epigrammi del Cavaliere senza camicia”. Nella nostra città Baratta trascorse anche gli ultimi anni della sua vita che avrebbe potuto essere ben più lunga. Passeggiando al Valentino gli cadde in testa una quercia. Morì schiacciato a 62 anni. Strano che Torino non gli abbia dedicato neanche una via o una piccola statua… magari al Valentino…

Filippo Re

Il patrimonio delle Alpi da salvare è fatto anche di sentieri

C’è un patrimonio che è eredità dei secoli e che ora il Piemonte intende valorizzare. Nel segno del trekking, delle vie del sale, dell’alpinismo e delle camminate nel cuore più autentico delle Alpi. Sono sentieri e mulattiere che valligiani e montanari hanno realizzato nel tempo per collegare località alpine, vallate e intere culture. Così dall’alta valle Tanaro alla val Pellice, dalle valli di Lanzo alla valle dell’Ossola, il Piemonte ha ereditato una vastissima rete di strade bianche che fa da cerniera a otto province e che conta quasi 5 mila percorsi e oltre 20 mila chilometri. Compresi quelli sulle alte vie di chi ha come obiettivo la GTA, la Grande Traversata Alpina.

Un patrimonio che la Regione, tramite l’assessorato alla Montagna e alle Aree protette, punta a valorizzare per renderlo ancora più facilmente accessibile. Lo fa con un bando che, prorogato di tre mesi, scadrà il 13 settembre e che mette a disposizione più di 5 milioni di euro per realizzare, ampliare e adeguare infrastrutture turistiche leggere. Si va dalle aree sosta alle strutture per il riparo temporaneo, dalle piazzole per camper ai servizi igienici. E ancora: opere che consentano una miglior gestione della risorsa acqua in bivacchi e rifugi, soprattutto alla luce dell’emergenza vissuta nell’estate di due anni fa con la grande siccità. Ma anche la costruzione o l’adeguamento di itinerari per escursioni a piedi, in bicicletta, a cavallo, ponti tibetani, segnaletica. Premialità saranno assegnate agli interventi in zona montana, o in aree di protezione naturalistica o che riguardano la Grande Traversata Alpina.

«I sentieri, nati come strumento di lavoro, per favorire la migrazione dei valligiani sono oggi un’occasione per conoscere la natura, per muoversi in un ambiente ricco di attrattive e scoprire da vicino la biodiversità che caratterizza il Piemonte – spiega Marco Gallo, assessore regionale alla Montagna e alle Aree protette – Un progetto rivolto a tutte le tipologie di escursionisti: dagli alpinisti a chi si avventura in montagna con le mountain bike a chi, più semplicemente, vuole concedersi semplici passeggiate nella bellezza del nostro splendido contesto alpino».

Lo stanziamento è rivolto a enti pubblici e del Terzo settore. In particolare si guarda alle Unioni montane o comunque a Comuni associati, a Enti di gestione di aree protette, green communities. Ma sono ammesse anche forme di partenariato pubblico-privato. La spesa massima ammissibile è di 250mila euro, la minima di 50mila.

Chiarimenti e informazioni specifiche si possono reperire su https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/csr-2023-2027-investimenti-infrastrutture-turistiche-srd07-az4 , mentre per gli appassionati di montagna e reti escursionistiche è a disposizione il sito Piemonte Outdoor per organizzare gite estive e itinerari nel cuore delle Alpi del Piemonte.

A settembre navetta serale gratuita per la Basilica di Superga

Nelle serate di venerdì e di sabato del mese di settembre, in occasione delle aperture serali straordinarie della cupola e della chiesa, compresa la Cappella del Voto che custodisce l’antica statua della Madonna delle Grazie, si potrà salire a Superga utilizzando una navetta gratuita.

La Città metropolitana di Torino mette a disposizione un pulmino da 50 posti che nei giorni di venerdì 6, 13, 20 e 27 settembre e nei giorni di sabato 7, 14, 21 e 28 settembre, effettuerà tre corse di andata (alle ore 21, 22 e ultima corsa alle ore 23) con partenza da Torino Sassi (piazza Gustavo Modena) e arrivo al piazzale della Basilica di Superga, e tre di rientro (alle ore 21.30, 22.30 e ultima corsa alle ore 23.30) dal piazzale della Basilica di Superga a Torino Sassi. L’iniziativa fa parte del protocollo d’intesa istituzionale per promuovere, anche turisticamente, la Basilica.

Durante i mesi di luglio e agosto le aperture straordinarie serali della Basilica hanno richiamato migliaia di pellegrini e visitatori che hanno potuto approfittare della disponibilità straordinaria della tranvia Sassi – Superga: con l’inizio del mese di settembre la Città metropolitana di Torino ha voluto mettere a disposizione anche la navetta gratuita per consentire di salire con un mezzo alternativo all’auto.

Si è cominciato  questo venerdì: nel weekend del 6 – 8 settembre è infatti in programma un fitto calendario di iniziative per i 400 anni della statua della Madonna delle Grazie, con concerti alle ore 22 di venerdì 6 e di sabato 7 settembre.

TORINO CLICK