ilTorinese

Merlo: Regione Piemonte, lista Cirio decisiva per le politiche di centro

“La lista civica del Presidente Cirio con i suoi 5 consiglieri e due assessori regionali e con un consenso che l’ha portata ad essere la terza forza elettorale del Piemonte e la seconda della coalizione che ha vinto le elezioni dell’8/9 giugno, può e deve giocare un ruolo politico decisivo in questo mandato amministrativo.
Un ruolo politico che si caratterizza nella capacità di saper declinare una vera e propria ‘politica di centro’ nelle concrete scelte amministrative. Riflettendo, del resto, la cifra politica distintiva del Presidente Cirio. Una ‘politica di centro’ lontana ed alternativa rispetto a qualsiasi massimalismo ed estremismo e quindi lontana dalla radicalizzazione della lotta politica predicata e praticata dal cartello delle sinistre piemontesi: quella radicale e massimalista del Pd, quella estremista dei verdi e comunisti e quella populista dei 5 stelle.
Una presenza politica, quella della lista civica, che potrà essere anche decisiva per rafforzare e valorizzare la cultura del buon governo e la strategia del buon senso che rappresentano l’essenza per poter governare concretamente un territorio vasta ed articolato come quello della Regione Piemonte”.

Giorgio Merlo, Dirigente Nazionale Tempi Nuovi Popolari uniti

Sport di squadra: a Cesenatico lo sbarco dei “Mille”

Tanti i finalisti nel basket, nel volley e nel calcio a 5, a 7 e ad 11 per le categorie Allievi e Juniores. In programma 145 gare. Sono 14 le regioni italiane rappresentate.

Oltre cento atleti in campo per Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia e Campania


Dopo aver assegnato alle squadre giovanili U10 e U12 i titoli polisportivi “Sport& Go!”, Cesenatico torna ad essere il “centro di gravità permanente” per i finalisti degli sport di squadra CSI. Per gli Allievi e gli Juniores, teenager nati tra il 2006 e il 2012, è tempo di scudetti in terra romagnola. Il CSI ne mette in palio undici nelle fasi finali dei Campionati Nazionali.
In entrambe le categorie si assegneranno quelli del calcio a 5 e del calcio a 7, mentre il calcio a 11 vedrà solo la finale degli Allievi. La pallavoloregalerà quattro ori ai due sestetti (femminile e maschile) vincitori in entrambe le categorie di età. Infine il basket maschile premierà i due quintetti migliori nelle due “division”.

Complessivamente in 4 giornate di gara si disputeranno ben 145 sfide, 19 sottocanestro, 69 sottorete, e 57 sui rettangoli verdi calcistici.
In totale sono 951 gli atleti iscritti a referto, fra cui le 279 pallavoliste delle 12 squadre finaliste Allieve e delle 10 pretendenti al titolo Juniores.
Sono 65 squadre le pretendenti ai titoli, rappresentative di 14 regioni (Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino-Alto Adige/Südtirol, Umbria, Veneto) e 32 Comitati territoriali del CSI. Grandi metropoli in campo a fare il tifo per le proprie squadre qualificate (Roma, Milano, Napoli, Genova, Torino), così come piccoli centri italiani (Acireale, Cuneo, Caserta, Modena, Brindisi, Sassari) capaci di qualificare almeno due squadre in finale. Le finali dei Campionati Nazionali, realizzate con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e con il sostegno di APT Servizi Emilia-Romagna, entreranno nel vivo domenica 30 giugno.
La regione ospitante può schierare nei vari sport 128 atleti finalisti, concorrendo con ben 7 formazioni: 4 modenesi, ed una a testa per Carpi, Bologna e Reggio Emilia.

Sabato 29 giugno le società finaliste si ritroveranno per gli accrediti presso l’Eurocamp di Cesenatico, il quartier generale delle finali tricolori arancioblu; da domenica 30 giugno i primi fischi arbitrali che porteranno con varie formule ad assegnare i titoli nelle finali scudetto programmate per la mattinata di mercoledì 3 luglio.
Il Gatteo Sport Village sarà il palcoscenico del calcio a 5, il Centro Sportivo Gambettola quello del calcio a 7 e del calcio a 11; sul parquet del PalaCesenatico in scena i canestri della pallacanestro allievi, mentre i quintetti Juniores si sfideranno a Cesena nei due impianti della Palestra Cubo e del Pala Ippo. A Cervia (RA), Savignano sul Rubicone (FC), Sant’Angelo (FC), come anche al Pala Peep ed all’impianto Bagnarola di Cesenatico scenderanno invece in campo i sestetti della pallavolo.

Fra le delegazioni più numerose, quella dei 31 calciatori dell’Academy Stella Nascente Acireale. Trenta le pallavoliste della Partenope Napoli e le capitoline della Poolstars.
Ad incoraggiare e salutare i giovani finalisti negli sport di squadra, alla vigilia dell’atto conclusivo stagionale, è il Presidente nazionale del CSI, Vittorio Bosio, che sarà presente a bordo campo sugli impianti romagnoli. «Grazie alla qualità di tecnici, arbitri ed operatori delle commissioni tecniche, questi ragazzi potranno vivere un’esperienza di vita indimenticabile – le parole del numero uno arancioblu – Lo sport è inclusione, socialità ed aggregazione. Vincano i migliori, ma in special modo trionfi il divertimento, l’incontro e l’amicizia dentro e fuori dai campi di gioco».

Carrieri, “La consapevolezza di un cavaliere templare”: legami invisibili che intrecciano l’esistenza

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“La consapevolezza di un cavaliere templare” è il titolo dell’ opera dello scrittore Nicola Carrieri, nato a Manfredonia ma residente a Caluso, titolare di uno studio di consulenza e formazione in materia di sicurezza sul lavoro, decreto 81.

Nel libro “La consapevolezza di un cavaliere templare”, l’autore analizza e interpreta eventi che a prima vista sembrano non avere alcun legame tra di loro, ma che invece secondo le sue osservazioni sono strettamente connessi. Attraverso la sua esperienza e la sua visione del mondo, l’autore mette in luce le relazioni nascoste che esistono tra fatti che possono apparire distanti e separati.
Attraverso una serie di analisi approfondite, Carrieri dimostra come la consapevolezza e la saggezza possano portare alla comprensione dei legami invisibili che intrecciano la nostra esistenza, offrendo una prospettiva unica e profonda sul significato della vita e dell’universo. Il libro “La consapevolezza di un cavaliere templare” affronta con profondità e originalità tematiche legate alla sfera animica della realtà, esplorando territori mentali e spirituali della nostra esistenza.
L’autore invita il lettore a riflettere su come spesso viva in una falsa realtà, imprigionato tra pareti di vibrazioni che lo limitano nella percezione di ciò che lo circonda. Da un punto di vista non convenzionale Carrieri interpreta i fatti alla luce di una consapevolezza più profonda, mettendo in discussione le certezze e aprendo nuovi orizzonti di comprensione.
Il libro si pone anche domande esistenziali sulla morte, esplorando il concetto di universi paralleli e spaziando in territori mentali dove la mente umana può appena affacciarsi. L’autore dimostra una grande apertura mentale nel farsi portavoce di tematiche di nicchia e spesso trascurate, esponendole con un ritmo incalzante e uno stile coinvolgente che tiene il lettore incollato alle pagine fino all’ultima parola. In definitiva, “La consapevolezza di un cavaliere templare” è un libro che apre la mente e il cuore del lettore a nuove prospettive, invitandolo a esplorare i confini della sua esistenza e a interrogarsi sul senso profondo della vita.

Le cellule staminali per un nuovo trattamento delle fistole

Le cellule staminali per un nuovo trattamento delle fistole perianali complesse, presso l’ospedale Molinette di Torino Un intervento innovativo con cellule staminali per un nuovo trattamento delle fistole perianali complesse e delle fistole nei pazienti con morbo di Crohn. L’intervento è stato eseguito in diretta nel corso del Congresso SICCR (Società Italiana di Chirurgia Colo-Rettale), tenutosi presso l’Università degli Studi di Palermo su un paziente di 46 anni, che dal luglio 2022 soffriva di continue secrezioni da una fistola perianale transfinterica complessa, già operato quattro volte per la risoluzione della stessa senza successo. Le cellule staminali vengono ottenute da un processo di aspirazione e frammentazione dell’adipe addominale e vengono reiniettate nel tragitto fistoloso, senza andare ad intaccare l’anatomia dei muscoli dell’ano e quindi preservando la continenza. L’intervento è stato presentato dalla dottoressa Roberta Tutino, chirurga della Chirurgia generale e d’urgenza ospedaliera dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretta dal dottor Mauro Santarelli). Le fistole rappresentano l’evoluzione del 50% circa degli ascessi anali, malattia che frequentemente colpisce la popolazione. La cura delle fistole complesse può richiedere, come in questo caso, multipli interventi chirurgici che possono portare a percentuali di incontinenza fino al 30% dei casi. Tutte le tecniche che non vanno ad intaccare minimamente i muscoli hanno delle percentuali di cura che non raggiungono l’80% e pertanto le recidive di malattia sono frequenti. Non vi è ad oggi una cura definitiva e le fistole anali sono considerate patologia orfana (senza una cura) dalla European Medicine Agency. La tecnica utilizza cellule staminali eterologhe o autologhe, ovvero ottenute direttamente dal paziente in un unico tempo operatorio che prevede l’aspirazione del grasso e la sua reiniezione nel tragitto fistoloso, come nel sopraccitato caso. Questo trattamento da oggi può dare ai pazienti una nuova chance di cura per questa invalidante malattia.

Rotary Distretto 2031, un anno di iniziative

Rotary Distretto 2031: Un Anno di Impatto Significativo e Collaborazione Estesa
Nel Bilancio Sociale 2023/2024 presentato il 29 Giugno a Stresa, il Rotary Distretto 2031 celebra un anno di straordinarie iniziative comunitarie e di crescita significativa della collaborazione tra i suoi membri. Con un aumento sostanziale nelle ore di volontariato a livello globale, il distretto segna un impegno continuo per il servizio e l’impatto comunitario.
Anche quest’anno, il Distretto 2031 ha contributo al valore di oltre 47 milioni di ore di volontariato su base globale, dimostrando il potere del lavoro di squadra tra i 76 club e i 2.607 soci, inclusi 179 soci onorari che ne fanno parte. Il distretto si è distinto non solo per il numero di soci, ma anche per la vitalità dei suoi membri più giovani, con il Rotaract Club Torino Crocetta e il Rotary Club Torino Lagrange che evidenziano il dinamismo e la passione dei volontari.
Tra le iniziative di spicco:
• Global GRANT: Un budget iniziale di 70.000 € ha permesso di reintegrare 90 giovani NEET (Not in Education, Employment, or Training), con un effetto volano che ha stimolato ulteriori 100.000 euro di finanziamenti da parte della Regione Piemonte.
• Progetto A.P.I.N del Rotaract Distretto 2031: Raccolti 45.000 euro per l’acquisto di macchinari all’avanguardia per combattere il tumore al pancreas, dimostrando l’importanza della ricerca medica supportata dalla comunità.
Il Governatore del Distretto, Roberto Lucarelli, afferma: “Siamo profondamente orgogliosi delle realizzazioni di quest’anno, che riflettono il nostro impegno costante per il servizio e l’efficacia delle nostre azioni. Ogni nuovo progetto e ogni ora di volontariato contribuisce a una rete di supporto che si estende ben oltre i nostri confini locali.”
Il Professor Paolo Biancone, Ordinario di Economia Aziendale presso l’Università di Torino e coordinatore scientifico del bilancio sociale, spiega: “Il processo di bilancio sociale per il Rotary Distretto 2031 è fondamentale per trasparenza e accountability. Attraverso questo strumento, dimostriamo concretamente il valore aggiunto generato dalle numerose attività effettuate, rafforzando il legame tra gli obiettivi di sostenibilità e le azioni quotidiane dei nostri club, il tutto nell’immediato della chiusura delle attività annuali.”
Per maggiori informazioni, visitate:
https://drive.google.com/file/d/1uI3fuvs5eE4fSVYMQ3exn6qDEsLJWtmT/view?usp=drive_link
Per ulteriori informazioni, contattare: Paolo Pietro Biancone, Ordinario di Economia Aziendale dell’Università di Torino 3355479944 referente scientifico del Bilancio Sociale Rotary Distretto 2031

I templari e i vampiri dei Balcani nel castello della Rotta

Non solo templari e fantasmi di cavalieri morti in battaglia, leggende e suggestioni, ma molto di più.

Il castello medievale della Rotta a Moncalieri non finisce di stupire, più passa il tempo e più si infittiscono i misteri che lo circondano. Nuovi studi rilanciano la storia di questo maniero che ci porta anche molto lontano, nelle fredde terre ungheresi e in quelle dei principi di Valacchia e di Transilvania, i famosi Vlad Dracul. Da Moncalieri alla Romania. Abbiamo già scritto su questo castello ricordando storie e favole che volteggiano sullo stato fatiscente dell’edificio nei pressi di Moncalieri che rimanda alla storia dei Templari e poi a quella dei cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme. D’altronde, tra le ipotesi che circolano sull’origine del nome stesso di Moncalieri c’è proprio quella che ritiene che derivi da Monte dei Cavalieri, perché l’antico ponte sul Po fu prima dei Templari e poi dei cavalieri di San Giovanni. Ma ora le vicende della Rotta si arricchiscono di nuovi capitoli grazie alle ricerche di Francesco Lorusso Léon, studioso di storia, archeologia ed esoterismo. Dopo aver scoperto un cunicolo nei pressi del castello, nascosto dalla vegetazione, che potrebbe risalire al medioevo templare, lo storico e artista sostiene che nel maniero sono passati i Cavalieri dell’Ordine del Drago e forse perfino Leonardo da Vinci. L’attenzione dello studioso si è concentrata sul proprietario del castello, Giorgio di Valperga, Gran Priore gerosolimitano, conte di Mazzè, nato nel 1371. Dopo anni di ricerche Lorusso Léon afferma con certezza che Giorgio di Valperga faceva parte dell’Ordine del Drago perché lavorava per Sigismondo di Lussemburgo, fondatore dell’Ordine del Drago, nato per contrastare l’avanzata del sultano ottomano nei Balcani. Era quindi al servizio di Sigismondo di Lussemburgo, re d’Ungheria e imperatore del Sacro Romano Impero, sconfitto in modo disastroso dai Turchi nella battaglia di Nicopoli nel 1396. Per ordine del sovrano il Valperga svolse vari incarichi tra cui quello di presidiare la frontiera con la Valacchia. Forse combatté gli Ottomani a fianco dei principi “vampiri” di Valacchia e Transilvania, i Vlad Dracul, che difendevano l’Europa dall’invasione ottomana, e che avrebbe poi ospitato proprio al castello. Morì sul campo di battaglia contro i turchi nel 1429. Ma la storia della Rotta continua. Dopo la morte del conte di Valperga i suoi successori ingrandirono il castello e alla fine del Quattrocento arrivò Ludovico il Moro, reggente del Ducato di Milano, e le gallerie sotto la residenza, sempre secondo le ricerche di Lorusso, sarebbero state probabilmente progettate da Leonardo da Vinci che in quegli anni lavorava per il suo signore, Ludovico il Moro.
Filippo Re
Nelle foto, Castello della Rotta, Francesco Lorusso Léon, archeologo e storico, conte Giorgio di Valperga

Esagitato danneggia vetrine in corso Vinzaglio, fermato dalla polizia

Nel pomeriggio di oggi in corso Vinzaglio all’angolo con corso Vittorio Emanuele a Torino un uomo visibilmente alterato, forse un senzatetto straniero, ha iniziato a colpire le vetrine dei negozi danneggiandole. Alcuni passanti hanno chiamato la polizia che è intervenuta fermando il soggetto.
(foto Fmb)

Silicon Box ha scelto Novara

Il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso: “Investimenti in Italia nei chips per oltre 9 miliardi nei primi sei mesi del 2024, nessuno come noi in Europa”
Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Novara Alessandro Canelli: “Il Piemonte ha vinto: oggi nasce la Silicon Valley italiana, il Piemonte è sempre più attrattivo per investimenti ad alto contenuto tecnologico”

Silicon Box ha scelto Novara, in Piemonte, come sede del suo nuovo maxi-impianto produttivo per la realizzazione di chiplet integration e advanced packaging e testing foundry, il primo nel suo genere in Europa per un investimento complessivo di 3,2 miliardi di euro.

L’annuncio durante la conferenza stampa per la firma della lettera di intenti che si è svolta a Palazzo Piacentini, sede del Mimit, alla presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dei co-fondatori di Silicon Box, Ceo Byung Joon (BJ) Han, Sehat Sutardja e Weili Dai, del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e del sindaco di Novara, Alessandro Canelli.

Il sito di Novara è stato selezionato dall’azienda attraverso un processo di valutazione dettagliato, con il supporto di esperti e consulenti indipendenti.

A pieno regime l’impianto potrà generare 1.600 nuovi posti di lavoro diretti, a cui si aggiungeranno quelli indiretti per la costruzione della fabbrica e per le forniture e la logistica a essa collegate. Lo stabilimento sarà costruito e gestito secondo i principi net zero europei, riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente. L’investimento è al momento ancora soggetto all’approvazione della Commissione Europea.

Il sito contribuirà a soddisfare la domanda di assemblaggio di semiconduttori, principalmente nel mercato europeo, per abilitare nuove tecnologie come applicazioni di nuova generazione nel campo dell’intelligenza artificiale, calcolo ad alte prestazioni e componenti per veicoli elettrici.

“L’annuncio di oggi – ha sottolineato Urso – conferma validità del nostro piano strategico sulla microelettronica: è in atto un effetto volano degli investimenti sui chip in Italia. Silicon Box è davvero un caso modello, un unicum nel panorama internazionale, sarà il primo impianto di produzione di chiplet in Europa. Un partner industriale che ci farà crescere nel settore dell’alta tecnologia e che ci permetterà di aumentare le capacità di design e nel know how”.

Urso ha poi aggiunto che “dall’inizio del 2024, se sommiamo l’investimento di Silicon Box a quello di STMicroelectronics e altri più contenuti da parte di aziende straniere in Italia – oltre all’assegnazione della linea pilota sui materiali ad alta resistenza che la Commissione europea ha voluto realizzare nella Etna Valley in Sicilia – arriviamo a un ammontare complessivo di oltre 9 miliardi di euro sulla microelettronica nel nostro Paese. Un dato, solo nei primi sei mesi dell’anno, non riscontrabile in nessun altro Paese europeo”.

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha ribadito nel corso dell’incontro l’importanza dei risultati raggiunti in questi anni alla guida della Regione: “Il mio primo mandato da presidente del Piemonte si è concluso con l’importante risultato del secondo modello di auto a Mirafiori a Torino e il secondo si apre con il coronamento di un lavoro che ci impegnato negli ultimi mesi, con il governo, il Comune di Novara e Silicon Box per un investimento straordinario, da oltre 3 miliardi di euro, che approda in Piemonte con oltre 1600 posti di lavoro in un settore, quello dei chip e dei semiconduttori, che rappresenta il futuro della manifattura e che si aggiunge a altri investimenti annunciati nelle scorse settimane a conferma di quanto sia strategica la scelta del governo italiano di insediare in Piemonte e a Torino la sede della Fondazione per l’intelligenza artificiale”.

Poi Cirio ha proseguito: “L’investimento di Silicon Box rappresenta per noi un risultato straordinario, dimostra che investire in Piemonte è conveniente e conferma l’attrattività crescente del nostro territorio che ha battuto la competizione di regioni come la Lombardia e il Veneto che per anni sono state il locomotore del Nord a cui oggi si aggiunge a pieno titolo anche il Piemonte grazie al grande lavoro di questi anni e al fatto che, con Tav e Terzo Valico, che vanno a completamento nei prossimi anni, proprio in questo territorio si incroceranno le grandi direttrici europee di mobilità e di scambio delle merci. Ci abbiamo lavorato tanto, ci abbiamo creduto, abbiamo investito tempo, rapporti e risorse. Questo è il primo passo della Silicon Valley in Italia ed è un’occasione unica che rende il nostro Piemonte sempre più centrale in Italia e in Europa”.

“Un grande risultato per la nostra città – ha dichiarato in conferenza stampa il sindaco di Novara Alessandro Canelli. L’arrivo di Silicon Box a Novara costituisce un investimento strategico epocale non solo per Novara e per il Piemonte ma per l’Italia tutta. Da 10 mesi a questa parte abbiamo lavorato per costruire un dossier di candidatura che ha consentito di portare in città questo insediamento che di fatto dà inizio ad un cambio di paradigma sullo sviluppo futuro della città di Novara e del nord est del Piemonte con la nascita di un hub della scienza e della tecnologia e di un distretto dell’innovazione per il quale la nuova produzione per i semiconduttori sarà centrale e il cui ruolo includerà lo svolgimento di compiti aggiuntivi relativi all’ambiente tecnologico, territoriale ed economico che la nuova fabbrica andrà a creare intorno ad essa. Mission che porterà anche a nuove opportunità di collaborazione con le università italiane ed enti di ricerca europei. Un intervento che prevede anche un importante rigenerazione urbana di aree industriali dismesse e degradate nel tessuto urbano. Inoltre, il progetto avrà un impatto rilevantissimo sul piano dell’occupazione, certamente, ma anche e soprattutto sul piano economico e formativo.

Il sindaco ha poi sottolineato come “Novara non è stata scelta a caso: la posizione strategica del nostro territorio è senz’altro stata essenziale nella decisione finale, ma gli investitori hanno visto molto di più nella nostra città. Hanno visto un tessuto produttivo florido, un’Università dove arrivano studenti da tutta Europa, hanno visto la presenza di scuole tecniche già altamente specializzate. Silicon Box non sarà dunque solo un parco tecnologico, ma una realtà dove verrà fatta formazione e che si impegnerà a creare un ecosistema della filiera dei semiconduttori e che aiuterà la nostra città’ ad avviare ulteriori progetti di riqualificazione e rigenerazione”.

L’investimento di Silicon Box si inserisce a pieno titolo nella strategia europea segnata dal Chips Act – che punta a raddoppiare la quota di mercato globale dell’Ue nel settore dei semiconduttori entro il 2030, dal 10 ad almeno il 20% – e nella strategia italiana per la microelettronica, che stanzia 4 miliardi per attrarre in Italia grandi investimenti e punta a irrobustire la ricerca industriale avanzata.

L’arrivo della multinazionale di Singapore a Novara rappresenta il secondo grande investimento in Italia nel settore della microelettronica in poche settimane, dopo quello da 5 miliardi annunciato a fine maggio da parte di STMicroelectronics per la costruzione di un nuovo impianto a Catania per la produzione in grandi volumi di carburo di silicio (SiC) da 200 mm per dispositivi e moduli di potenza, nonché per attività di test e packaging.

Maltempo, protezione civile al lavoro: alcune frazioni isolate

IL PRESIDENTE CIRIO GIÀ IN CONTATTO CON IL DIPARTIMENTO NAZIONALE: «PRONTI A CHIEDERE LO STATO DI EMERGENZA»

Da ieri sera sono al lavoro gli uomini della protezione civile del piemonte  guidati dal responsabile del settore Franco De Giglio per seguire l’andamento della perturbazione e coordinare gli interventi della Protezione civile in stretto raccordo con le Prefetture di Torino e del vco.

«Da ieri sera sono personalmente in contatto con i sindaci delle zone colpite: abbiamo monitorato per tutta la serata e nella notte l’andamento della perturbazione che ha colpito alcune zone del Piemonte – dichiara il presidente della Regione Alberto Cirio – I danni più seri si sono registrati sul fronte del Gran Paradiso, nel Canavese, nelle valli Orco e di Lanzo e nella zona di Macugnaga. La Sala regionale è operativa e i nostri tecnici sono al lavoro e stanno raggiungendo le zone colpite per una prima conta dei danni e per individuare con i Comuni i primi urgenti interventi di ripristino. Sono in contatto con la Regione Valle d’Aosta e questa mattina ho sentito al telefono il Capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, per la richiesta dello stato d’emergenza».

La Protezione civile regionale rende noto che le situazioni particolarmente significative hanno interessato nella nottata la Valle Orco e la Valle Soana. I volontari sono stati sul posto e hanno supportato le amministrazioni coinvolte dall’evento.
A Chialamberto ci sono tre frazioni isolate ed è stata disposta l’evacuazione in via precauzionale di due condomini per un totale di circa 20 persone, ospitate presso i locali allestiti nella palestra comunale con il supporto dei volontari.
Tra Noasca e Locana c’è una frana che impedisce la circolazione sulla statale 460 per Ceresole Reale: la Città metropolitana inizierà questa mattina le operazioni di rimozione. I vigili del fuoco hanno evacuato a piedi, oltre la frana, 35 persone che erano in un ristorante a cena e che hanno trascorso la notte in un centro allestito a Locana. Da segnalare intervento dei vigili del fuoco di Torino effettuato stanotte tra Montanaro e San Benigno Canavese per il salvataggio di due adulti e di una neonata di 3 mesi bloccati in auto per l’innalzamento dell’acqua del torrente Orco.
Durante la notte è stato monitorato anche il territorio del nodo idraulico di Ivrea, in quanto si è verificato un significativo innalzamento dei livelli della DoraBaltea, che in Valle d’Aosta in alcune stazioni hanno superato il livello di pericolo/rosso. La piena in Piemonte è passata nella notte con livelli contenuti entro quello di guardia.
Situazione critica anche a Macugnaga. E’ esondato un torrente che attraversa il paese e ha allagato la strada che porta al centro, impedendo l’accesso a livello della località Staffa. Stanno operando squadre dei Vigili del fuoco, del Soccorso alpino ed i volontari del Coordinamento regionale. Manca l’energia elettrica a circa 1500 utenze, per le quali la centrale operativa di Enel ha disposto l’invio di personale per consentire il ripristino del servizio, che si presenta complicato per l’allargamento di alcune cabine. Al momento ne sono state ripristinate circa 500.

(Facebook Regione Piemonte)