ilTorinese

Ucraini in Piemonte, Canalis (Pd): “Tessere sanitarie scadute”

“NONOSTANTE LA PROROGA DEI PERMESSI DI SOGGIORNO”

A fine dicembre la legge di bilancio ha prorogato fino al 31.12.2024 i permessi di soggiorno per protezione temporanea degli ucraini accolti in Italia, ma la nostra Regione forse è in vacanza e ha lasciato scadere le tessere sanitarie.

3.1.2024 – Assessore e funzionari regionali in vacanza? E’ probabile, visto che non hanno dato disposizione alle Asl piemontesi di recepire la proroga dei permessi di soggiorno degli ucraini prevista dalla legge di bilancio approvata dal Parlamento a fine dicembre.

Un grosso guaio per le decine di migliaia di ucraini presenti nella nostra Regione, che ora rischiano di non poter accedere a visite ed esami prenotati da tempo, a causa del mancato rinnovo delle tessere sanitarie scadute il 31.12.2023.

Ci sono persone che hanno visite importanti, visite prenotate da mesi, che salteranno se le Asl non rinnoveranno le tessere sanitarie.

La legge di bilancio 2024 prevede anche la possibilità di convertire i permessi di soggiorno per protezione temporanea in permessi per motivi di lavoro.

In particolare l’articolo 1 commi 389 e seguenti della legge di bilancio prevede la proroga dello stato di emergenza in Italia fino al 31 dicembre 2024, per assicurare soccorso e assistenza, nel territorio nazionale, alla popolazione in fuga dall’Ucraina, e una connessa autorizzazione di spesa pari a 274 milioni di euro per l’anno 2024. Sono conseguentemente prorogate le misure di assistenza già disposte per gli anni precedenti, tra cui il contributo alle regioni per l’assistenza sanitaria.

Invece l’articolo 1, commi 395-396  prevede la proroga fino al 31 dicembre 2024 della validità dei permessi di soggiorno in scadenza al 31 dicembre 2023 rilasciati ai profughi provenienti dall’Ucraina in conseguenza al riconoscimento agli stessi da parte dell’Unione europea della protezione temporanea. 

Regione Piemonte, rientra dalle vacanze!

Monica CANALIS – Consigliera regionale

Il Politecnico di Torino celebra il talento di Carlo Mollino nel cinquantenario della scomparsa

All’Archivio di Stato la mostra Mollino // Politecnico Le culture dell’architettura e dell’ingegneria a Torino

 

A settant’anni dall’ingresso al Politecnico di Torino di Carlo Mollino nelle vesti di docente, a cinquant’anni dalla sua morte e dal conseguente trasferimento presso la Facoltà di Architettura del suo preziosissimo archivio di documenti, l’Ateneo intende celebrare colui che forse più di tutti ha rappresentato e rappresenta la cultura architettonica torinese nel mondo, attraverso disegni, fotografie, scritti che aiutano a conoscere e comprendere il valore di una personalità eccezionale, politecnica per ampiezza di vedute e ricchezza di contenuti.

Presso la Sezione Corte dell’Archivio di Stato di Torino, il percorso allestitivo progettato dal Politecnico di Torino, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Torino, propone una mostra articolata in dieci differenti sezioni che esplorano la figura di Carlo Mollino attraverso la sua formazione, la sua carriera accademica e professionale, le sue opere e persino le sue bizzarrie.

Un’occasione imperdibile per raccontare il passato, il presente e magari il futuro dell’Ateneo stesso attraverso la vita e le opere del celebre architetto in un percorso non legato alla sua biografia, ma piuttosto alle varie discipline politecniche – dell’architettura e dell’ingegneria – grazie alla partecipazione corale e attiva in qualità di curatori di diversi docenti e ricercatori dell’Ateneo con formazioni estremamente diverse fra loro.

La mostra parte dalla sezione Città, a cura di Caterina Barioglio, Daniele Campobenedetto e Davide Rolfo, che testimonia di un Mollino che frequenta poco l’urbanistica, ma che comunque arriva a concepire edifici ed interi quartieri. Nella sezione Costruzione, a cura di Guido Callegari e Marika Mangosio, si indagano i concetti di “Involucro” come nel Teatro Regio e di collegamento verticale, mentre in quella dedicata al Design, a cura di Bernardino Chiaia e Pier Paolo Peruccio, vengono ricordati i tavolini, le sedute e i numerosi prodotti iconici del design italiano progettati da Mollino. Nella sezione Disegno, a cura di Maurizio Bocconcino, Giorgio Garzino, Fabrizio Natta, Enrico Pupi, Roberta Spallone, Marco Vitali e Mariapaola Vozzola, sono presentati schizzi, particolari costruttivi e progetti che evocano il rapporto tra disegno e soluzioni progettuali sul tema della casa ideale. Macchine, a cura di Enrico Cestino e Nicola Amati, racconta invece della passione per il volo e dell’acrobazia aerea di Mollino. Progetto, a cura di Antonio De Rossi e Carlo Deregibus, ripercorre le soluzioni eclettiche adottate dal maestro soprattutto per le sue architetture alpine. La sezione Scritti, curata da Michela Comba e Juan Carlos De Martin, raccoglie una selezione di racconti, articoli, libri, interventi prodotti dal 1933 al 1965; nella sezione Tecniche, a cura di Arianna Astolfi, vengono invece approfonditi la copertura e l’acustica del Nuovo Teatro Regio di Torino; in Territori, sezione a cura di Alberto Cina e Roberto Dini, viene raccontata la passione per l’alpinismo, che ha consentito all’architetto di lavorare sugli elementi naturali e sui luoghi. Infine il capitolo dedicato al Masterplan curato da Antonio De Rossi e Carlo Deregibus, che mostra l’influenza e l’ispirazione del lavoro di Mollino sui progetti di espansione e trasformazione dei luoghi del Politecnico di oggi e del futuro.

La mostra rimarrà aperta con ingresso gratuito fino al 28 gennaio 2024 e sarà visitabile nei giorni di giovedì e venerdì dalle 15.00 alle 19.00; il sabato e la domenica dalle 11.00 alle 20.00.

La mostra è realizzata a cura di:

Enrica Bodrato

Antonio De Rossi

Sergio Pace

 

Con la collaborazione di:

ARIA – Affari Generali, Relazioni istituzionali e Archivi Politecnico di Torino

Archivio di Stato di Torino

Agenzia del Demanio

Maggiori informazioni sul sito web

Nuclei familiari ospiti in alloggi di Città Metropolitana

Da fine dicembre, 46 persone tra adulti e bambini appartenenti a nuclei familiari di diverse nazionalità, tutte presenti sul territorio da oltre un anno e già inserite nella rete di inclusione e solidarietà, hanno trovato ospitalità a Torino in cinque alloggi messi a disposizione tramite la Prefettura Di Torino in comodato gratuito da Città metropolitana di Torino, nell’ambito di un accordo quadro tra il Viminale – Ministero dell’Interno – Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione e la Croce Rossa Italiana – Comitato di Torino
Gli appartamenti sono di proprietà della Città metropolitana e il contratto di comodato con la Croce Rossa Italiana è a tempo determinato sino al 31 dicembre 2024, con possibilità di proroga: la Croce Rossa sosterrà le spese per la manutenzione ordinaria dei locali, la fornitura dell’acqua e dell’energia elettrica, il riscaldamento, le pulizie delle parti comuni e il pagamento della TARI.  E’ online il video con le interviste a Valentina Cera consigliera metropolitana delegata alle politiche di parità e Giuseppe Vernero presidente Croce Rossa Torino sul canale Youtube di Città metropolitana di Torino
https://www.youtube.com/watch?v=UjuICpVAx7

Mercato anche sabato 6 gennaio a Rivoli

Mercato straordinario dell’Epifania

Nonostante la giornata festiva, sabato 6 gennaio, si svolgerà regolarmente il mercato settimanale di Cascine Vica. Pertanto dalle ore 6,00 alle ore 15,30 su tutta l’area mercatale saranno in vigore il divieto di transito e di sosta con rimozione forzata. (foto Facebook)

Che aria tira? Secondo i dati Arpa sulle polveri sottili un netto miglioramento

Presentati da Arpa i dati ufficiali sulle polveri sottili. Il presidente Cirio e l’assessore Marnati: «I buoni risultati frutto delle misure strutturali messe in campo in questi anni»

 

Il 2023 si chiude confermando il trend di miglioramento dei dati della qualità dell’aria in Piemonte. In base al report elaborato e diffuso da Arpa Piemonte il 2023 è stato l’anno migliore in assoluto per quanto riguarda la diminuzione della concentrazione delle polveri sottili (PM10 e PM 2,5) nell’aria.

Prendendo come punto di riferimento il 2021 – il 2022 è stato infatti un anno particolare dal punto di vista meteorologico con dati particolarmente negativi e condizionati dalla siccità – si evidenzia una netta contrazione degli inquinanti in tutto il Piemonte.

Tutti i capoluoghi di provincia rientrano nei parametri previsti dai limiti di legge, 35 giornate di sforamento all’anno, tranne Torino, che pur mostra un importante miglioramento. Su 32 centraline di rilevamento presenti sul territorio piemontese, nel 2021, le centraline che avevano superato i 35 giorni di sforamento delle polveri sottili nell’aria erano state 13; nel 2022, 12 e nel 2023, con una riduzione di circa l’84%, il superamento si è registrato solo in 2 centraline.

Sempre rispettati, invece, i limiti di legge imposti dall’Unione Europea per quando riguarda la concentrazione media annua delle polveri sottili nell’aria.

«Questo importante risultato evidenzia il netto miglioramento, senza precedenti storici, di tutti i parametri che mostrano come le misure strutturali messe in campo e gli investimenti effettuati sulla mobilità pubblica e privata, sul riscaldamento, sull’efficientamento energetico e le misure adottate in ambito agricolo e industriale, dimostrano la loro efficacia in maniera strutturale. In tutto il Piemonte, tranne in due stazioni di rilevamento nel torinese (Rebaudengo e Settimo Torinese, che comunque evidenziano un miglioramento rispetto all’anno precedente), sono stati rispettati i limiti di legge, relativamente alle polveri sottili, sia per quanto riguarda la media annuale, sia per il numero di sforamenti giornalieri. Alla luce di questi incoraggianti risultati siamo sempre più determinati a proseguire con ulteriori e sempre più importanti investimenti, peraltro già stanziati all’interno dei fondi a disposizione che ammontano ad oltre 500 milioni di euro, e sull’aggiornamento del piano qualità dell’aria che si baserà principalmente sul trasferimento tecnologico. Lavoriamo per raggiungere l’obiettivo di un continuo miglioramento della qualità dell’aria per la salute di tutti i cittadini» dichiarano il presidente Alberto Cirio e l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati.

 

Ulteriori e più dettagliate informazioni al link:

https://www.arpa.piemonte.it/news/prime-valutazioni-sulla-qualita-dellaria-nel-2023-trend-in-miglioramento

Riapre la piscina di Giaveno

Sabato 6 gennaio Festa con la Befana

Dalle 11 alle 18 entrata gratuita e distribuzione dolciumi

Sabato 6 gennaio festa per la riapertura della piscina di via Don Pogolotto 45 a Giaveno: dalle 11 alle 18 ingresso libero e distribuzione di dolci e caramelle da parte della Befana.

Dopo la riconsegna delle chiavi da parte del precedente gestore in data 2 novembre 2023, l’amministrazione ha provveduto ad avviare alcuni lavori di ristrutturazione edilizia e impiantistica.

La giunta comunale il 15 dicembre ha assunto “l’impegno a promuovere il riavvio dell’impianto natatorio, anche a titolo sperimentale, manlevando l’Unione da qualsiasi responsabilità derivante dalla prosecuzione della gestione interrotta stabilendo altresì la calendarizzazione del servizio con decorrenza dal giorno 06/01/2024”.

L’impianto natatorio è configurato come un servizio pubblico locale, pertanto ci si può avvalere di un operatore economico referenziato (art 5 del D. Lgs 28 febbraio 2021, n. 38 Misure in materia di riordino e riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi).

Si è così accettata la proposta della società Vo2 Nuoto che gestirà in via sperimentale la piscina fino al 30 luglio senza costo per il Comune.

Vo2 Nuoto Torino è una società sportiva dilettantistica iscritta al Registro CONI; gestisce due piscine a Vinovo (una comunale e una privata) e un impianto a San Mauro torinese. Svolge attività nei settori corsistici e agonistici (con 450 atleti), ha sviluppato da poco il settore triathlon e il settore giovanile del sincronizzato.

Proporrà attività di nuoto libero (un ingresso 6,50 € scontato a 5,50 € per minori, over 65, diversamente abili e forze dell’ordine) con diverse formule di abbonamento, e corsi specifici rivolti agli anziani e ai disabili il mattino. Previsti contatti con scuole e associazioni, tre corsi divisi per fasce di età per bambini e ragazzi; attività di riabilitazione in acqua; fitness in palestra e in acqua.

Per informazioni il telefono da contattare è 329 1414409 e la mail vo2nuoto@gmail.com

Il legale rappresentante Jacopo Tempo dichiara: “Anche se siamo una società giovane, abbiamo avuto un notevole sviluppo, nonostante il Covid. Anzi, siamo stati una delle poche realtà a tenere aperto tutto il 2021 con le opportune procedure di sicurezza sanitaria. Siamo felici di poter dare il servizio a Giaveno dove sappiamo ci sono tante persone che attendono la riapertura della piscina. La nostra idea è di cominciare con alcuni corsi e attività di base e poi a seconda delle richieste vedere di ampliare offerta e orari. Il progetto che abbiamo presentato è da qui al 30 luglio e può autosostenersi senza interventi dell’ente pubblico. Se ci sarà data la possibilità di continuare nel tempo, è nostra intenzione pensare a una vasca più piccola con temperatura dell’acqua più elevata per i bimbi più piccoli e alcune attività di riabilitazione. Intanto invito tutti all’evento del 6 gennaio per rendersi conto delle migliorie portate all’impianto e ringrazio il Sindaco Carlo Giacone per la fiducia”.

Il Sindaco, Carlo Giacone, commenta: “Come avevo promesso il giorno in cui ho ricevuto le chiavi dall’Unione Montana, cioè che mi sarei impegnato a restituire la piscina ai giavenesi, da quel momento mi sono attivato. Non è stato facile, i tempi erano molto ristretti. Voglio ribadire il fatto che tanti politici non digerivano il fatto che Giacone, tra le tante cose, riuscisse anche a riaprire la piscina. Comunque ho seguito l’iter tecnico grazie ai funzionari del Comune e dell’Unione; è stata affidata una serie di lavori per ripristinare lo stato di fatto dell’impianto che era stato chiuso per un anno. Se avesse continuato a rimanere chiuso avrebbe avuto danni ancora più gravi. Oggi è tutto importante, ma la priorità era restituire la piscina ai bambini delle scuole, alle associazioni che si occupano dei disabili e a tutti gli appassionati di nuoto di Giaveno e della Val Sangone che ci tenevano molto. Si sono fatte tante parole, ma alla fine sono sempre i fatti quelli che contano, l’ho detto più volte che chi fa politica deve mettere da parte i rancori personali e invece guardare sempre l’obiettivo del bene comune rivolto alla cittadinanza. Mancano pochi mesi alla fine del mandato elettorale e con grande impegno e fatica cercherò ancora di riuscire a fare qualcosa per il bene della mia città. Il giorno dell’apertura non ci sarà un’inaugurazione perché non è una passerella politica, ma un momento di gioia e di divertimento per festeggiare insieme. Spero che ci siano tanti giavenesi ad accogliere la nuova gestione”.

Merlo: Piemonte, il Centro alternativo al populismo

“Al di là del confronto tra il Pd della Schelin e il partito di Conte e di Grillo in vista delle prossime
elezioni regionali piemontesi, l’unico dato certo è che il Centro e le forze centriste sono
politicamente alternative rispetto al populismo pentastellato. Perchè se è vero, com’è vero, che
un’alleanza non può diventare un banale pallottoliere, è altrettanto vero che ci sono ragioni
politiche, programmatiche e anche e soprattutto culturali che certificano l’impossibilità per
stringere alleanze con le forze populiste che fanno dell’anti politica e della demagogia la loro
ragion d’essere.
E, a maggior ragione, i centristi dell’area cattolico popolare e sociale piemontese erano e restano
alternativi a qualsiasi deriva populista, demagogica e anti politica”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Tempi Nuovi-Popolari nuovi.

Donna di Torino cade dalla bici in Liguria: ferita gravemente

Mentre era in vacanza sulla riviera di Ponente, stamane una donna 54enne di Torino ha riportato gravi ferite e un trauma al volto, cadendo mentre era in bici sulla pista ciclabile tra Imperia e San Lorenzo al Mare. Pare sia caduta autonomamente  senza coinvolgere altre persone. Sono intervenuti il  personale medico del 118, un’ambulanza della Croce Bianca di Imperia, l’automedica 118 e l’elisoccorso. La donna è stata trasportata in codice rosso all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.

Non erano tornati dal veglione: marito e moglie morti in fondo al canale

La notte di Capodanno non erano rientrati a casa da una festa presso alcuni amici: la loro auto è stata ritrovata dai vigili del fuoco sul fondo del canale Cavour, a Galliate, nel Novarese vicino alla casa dove avevano festeggiato. Sono morti così due anziani coniugi del paese. La vettura è uscita di strada forse anche per la senza nebbia presente.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Intervento con protesi TAVI di ultima generazione all’ospedale Mauriziano

La Cardiologia dell’ospedale Mauriziano è il primo Centro ad utilizzare la protesi aortica di ultima generazione per il trattamento interventistico della stenosi valvolare aortica
Due pazienti della Cardiologia dell’ospedale Mauriziano di Torino sono stati trattati con successo con una valvola aortica TAVI di ultima generazione. È accaduto pochi giorni fa ed il Mauriziano è così diventato il primo ospedale del Piemonte ad utilizzare una protesi aortica, che rappresenta ad oggi la più moderna ed avanzata per eseguire procedure interventistiche di sostituzione della valvola aortica (TAVI).
La nuova protesi aortica utilizzata dai cardiologi del Mauriziano vanta caratteristiche tecniche che ne permettono più agevole posizionamento e navigabilità, rendendo così più semplice e rapido l’intervento con evidenti vantaggi per il paziente.
La stenosi aortica rappresenta una delle malattie più comuni delle valvole cardiache: in Italia interessa oltre un milione di persone, nonché il 10 per cento della popolazione oltre i 65 anni che ne è la fascia più colpita. L’intervento TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implantation, vale a dire “Impianto transcatetere di valvola aortica”) è una procedura estremamente innovativa e mininvasiva, eseguita dai cardiologi, che permette di sostituire la valvola aortica passando da un’arteria della gamba senza necessità di intervento chirurgico ed anestesia generale.
Il paziente viene dimesso nel giro di tre o quattro giorni, sempre che non ci siano particolari complicanze procedurali o necessità di riabilitazione post dimissione.
«Nonostante gli incrementi nazionali e regionali di interventi con protesi TAVI, il numero di pazienti trattati risulta purtroppo basso rispetto al fabbisogno di salute – afferma il dottor Giuseppe Musumeci, Direttore della Cardiologia dell’ospedale Mauriziano e Presidente regionale dell’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri – . Ad oggi, sono soltanto 194 i pazienti trattati ogni milione di abitanti in Italia (212 per milione in Piemonte) rispetto ai circa 415 per milione di abitanti che meriterebbero il trattamento, secondo le evidenze cliniche». Nel 2022 la Cardiologia del Mauriziano è risultata il primo Centro in Piemonte ed il terzo in Italia (dopo il Policlinico San Donato di Milano ed il Policlinico Sant’Orsola di Bologna) con 274 interventi TAVI eseguiti nel corso dell’anno. Numeri che confermano la crescita dell’ospedale. «Questo incremento dei volumi si è associato ad esiti clinici eccezionali, con una riduzione della mortalità a 30 giorni che negli ultimi tre anni si attesta allo 0.3 per cento rispetto al 3 per cento descritto in letteratura, perché a volumi più alti si associano esiti migliori», osserva ancora il dottor Musumeci.
È stata inoltre creata una rete “Hub and Spoke” che migliora gli esiti di cura ed abbassa la mortalità dei pazienti in collaborazione con la AslTo3 per il territorio dell’Area Omogenea Torino Ovest (che comprende la Cardiologia dell’Ospedale di Rivoli e quella dall’Aou San Luigi Gonzaga di Orbassano). Inoltre sono state create convenzioni con le Cardiologie di Aosta, Vercelli e Savigliano. Questi Centri hanno inviato i loro pazienti presso l’ospedale Mauriziano, dove sono stati trattati da équipe miste, composte da cardiologi del Mauriziano e degli ospedali invianti. Tanto che nel 2022 ben 132 dei 274 pazienti trattati al Mauriziano arrivavano da altri ospedali (49 di loro da Rivoli).
«Questa rete ha garantito le migliori cure ai pazienti provenienti dai Centri Spoke e, contestualmente, ha portato alla formazione di cardiologi che in prospettiva potranno garantire le cure dirette ai loro pazienti – conclude il dottor Giuseppe Musumeci -. In questo modo, in un futuro prossimo anche i cardiologi del Centri Spoke potranno rispondere più adeguatamente al fabbisogno crescente di salute, eseguendo alcuni casi selezionati direttamente presso i loro Centri e lasciando che il centro Hub si concentri sui casi più complessi».