La ValleBelbo Sport lancia un progetto rivoluzionario per i giovani atleti del territorio: Giovani Atleti Crescono
Si tratta di un percorso di crescita a 360 gradi, ideato e realizzato dalla società che svolge l’attività presso il Centro Sportivo Orangym di Nizza Monferrato, che coinvolge atleti, genitori, allenatori e istruttori che va oltre i confini del programma sportivo. Nella convinzione che insieme si possa fare la differenza, puntiamo a gettare le basi per un ambiente dove le capacità sportive si coltivano con la stessa cura del benessere emotivo e psicologico, un luogo dove le famiglie e i ragazzi potenziano gli strumenti orientati a gestire l’ansia pre-gara, a comunicare efficacemente, a utilizzare i social in modo consapevole e a costruire relazioni sane. Questo progetto unico nel suo genere offre laboratori interattivi e coinvolgenti (momenti di formazione e confronto per genitori e ragazzi, condotti dalla Dott.ssa Letizia Navarino, psicologa dello sport), strumenti concreti tra cui strategie e tecniche per affrontare le sfide dello sport e della vita quotidiana, e un clima di supporto e condivisione dunque un’occasione per crescere insieme, confrontarsi e costruire un futuro di successo. Gli appuntamenti sono già fissati. Si comincia il 23 novembre con “Pronti, partenza… via!” , dedicato ai genitori, che parlerà di strategie per gestire l’ansia pre-gara. Il 1 marzo c’è “Ascolto attivo: oltre le parole” che traccerà le vie per comunicare efficacemente con i giovani atleti (anche questo incontro è rivolto ai genitori). Infine, il 12 aprile si affronta il tema “Corpo, mente e… smartphone!” analizzando i confini corporei e l’uso consapevole dei social media (per genitori e ragazzi). Giovani Atleti Crescono, un’opportunità unica e innovativa per investire sul futuro dei giovani, è un progetto aperto a tutte le società sportive del territorio, indipendentemente dalla disciplina praticata. La partecipazione ai laboratori e agli incontri è gratuita, ma è richiesta l’iscrizione. |
Il mercato domenicale contadino di Campagna Amica di piazza Bodoni si sposta ai giardini di piazza Cavour fino a fine gennaio.
Per tre mesi il mercato dei produttori agricoli di piazza Cavour si terrà due volte al mese, anziché una sola: la seconda domenica e la quarta del mese, con orario 9-14.
Lo spostamento si è reso necessario per l’attivazione dell’installazione di arte contemporanea “Le Vele” di Natale” di Vasco Re che fa parte della rassegna Luci d’Artista 2024: il particolare ingombro dei piedritti in cemento dell’opera sottrae spazio eccessivo ai banchi del mercato.
Lo spostamento riguarda le seguenti date: 27 ottobre 2024, 24 novembre 2024, 22 dicembre 2024, 26 gennaio 2025.
Al mercato di Campagna Amica della domenica, partecipano una cinquantina di produttori agricoli provenienti, per la maggior parte, dalla provincia di Torino. Tutti i banchi sono gestiti da aziende agricole che hanno scelto la vendita diretta dei loro prodotti. Sono presenti tutte le offerte per una spesa alimentare completa: dall’ortofrutta rigorosamente di stagione alla carne di razza piemontese, dal pane ai dolci da forno, dal miele al vino e ai liquori, dai formaggi e yogurt di mucca a quelli di capra.
I prodotti agricoli vengono raccolti o preparati la mattina presto o il sabato pomeriggio accorciando di molto i tempi dalla raccolta e produzione alla vendita al consumatore. Tutti i produttori che aderiscono alla rete di Campagna Amica di Coldiretti, oltre alle consuete norme igienico sanitarie e fiscali, devono rispettare il disciplinare dettato dalla Fondazione Campagna Amica a ulteriore garanzia del consumatore.
I prezzi del mercato sono stabiliti in modo autonomo dai singoli produttori e tengono conto della particolare qualità dei prodotti ma anche della mancanza di intermediazioni e di lunghi trasporti caratteristici della distribuzione alimentare praticati da altri canali di vendita, passaggi che aumentato i costi a carico dei consumatori.
I mercati domenicali di Campagna Amica si svolgono a Torino in sedi diverse del centro cittadino.
La prima domenica del mese il mercato è in piazza Palazzo di Città, dalle 9-alle 18; la seconda e la quarta in piazza Cavour, dalle 9 alle 14; la terza domenica del mese in piazza Vittorio Veneto, dalle 9 alle 18; nell’eventuale quinta domenica del mese il mercato si svolge nuovamente in piazza Vittorio dalle 9 alle 18.
Il centro integra tutti i brand di ManpowerGroup in un’unica sede, creando un luogo per favorire l’incontro tra persone e aziende, valorizzando le specificità del territorio attraverso le diverse competenze del Gruppo
ManpowerGroup ha inaugurato a Torino il nuovo Metropolitan Operative Center (MOC), con sede in via Nizza 150 a Torino. Il Centro si inserisce nel progetto di sviluppo del Gruppo che da sempre punta su una maggiore presenza territoriale per favorire l’incontro e l’interazione tra aziende e candidati. La nuova apertura si configura come uno spazio ampio e moderno, in cui fornire consulenza diretta e personalizzata attraverso gli esperti dell’azienda.
Il territorio torinese, infatti, si caratterizza come uno dei più dinamici per quanto riguarda il mercato del lavoro. Il capoluogo è considerato tra le dieci città tecnologiche italiane, ovvero le città con maggiore offerta di lavoro in ambito tech analizzate nel report Tech Cities 2024 di Experis. Inoltre, si trova all’interno di un territorio, quello del Nord Ovest, che per il quarto trimestre del 2024 evidenzia previsioni di assunzione pari al +21% e superiori alla media nazionale che è del +19%.
Il nuovo MOC, dunque, offrirà un presidio fisico all’interno del capoluogo piemontese, garantendo supporto e prossimità a un’area nevralgica per tutto il territorio circostante, integrando le competenze e le soluzioni provenienti da tutti i brand del gruppo: Manpower, Experis, Jefferson Wells e Talent Solutions.
Le soluzioni che ManpowerGroup può offrire a persone e aziende spaziano dalla ricerca e selezione sia finalizzata alla somministrazione di lavoro a tempo indeterminato e determinato (Manpower), sia permanent placement per tutti i profili professionali fino a senior manager ed executive (Jefferson Wells), servizi per il settore Information Technology come consulenza, soluzioni applicative, resourcing e formazione (Experis), fino a tutte le soluzioni per le aziende per le persone interne alle organizzazioni, recruitment process outsourcing, formazione aziendale, supporto alle transizioni di carriera (Talent Solutions).
All’evento ha presenziato la Vicesindaca di Torino, Michela Favaro, insieme all’Amministratrice Delegata di ManpowerGroup Italia, Anna Gionfriddo, che hanno preso parte alla cerimonia di taglio del nastro e sono intervenute con un discorso di saluto e di inaugurazione del Centro.
“L’investimento per la realizzazione del nuovo Metropolitan Operative Center nella nostra Città è un ottimo segnale per il territorio” – ha affermato Michela Favaro, Vicesindaca della Città di Torino – ”La scelta di investire su Torino da parte di ManpowerGroup contribuirà alla nascita di nuove opportunità lavorative e allo sviluppo di nuovi progetti che guardano al futuro e all’innovazione”.
“Torino è una delle prime città in Italia in cui ManpowerGroup si è stabilita, sviluppando nel corso di oltre 25 anni un network di agenzie e soluzioni integrate nel contesto cittadino, favorendo l’incontro di decine di migliaia di persone con il lavoro e le aziende. Oggi questa nostra esperienza trova sintesi all’interno del nuovo MOC appena inaugurato”, ha dichiarato Anna Gionfriddo, Amministratrice Delegata di ManpowerGroup Italia. “Il Metropolitan Operative Center ci consente, infatti, di rafforzare la relazione con le persone e le aziende del territorio, semplificando l’accesso alla nostra offerta completa di soluzioni per tutto il ciclo professionale del talento. Grazie a questo nuovo Centro, che riunisce in un unico luogo tutti i brand del Gruppo, consolidiamo la nostra presenza in un territorio che da sempre presidiamo e che si presenta estremamente attivo e dinamico per quanto riguarda il mercato del lavoro, oltre ad essere un punto strategico al centro di un’area altrettanto vivace come quella del Nord Ovest”.
L’inaugurazione, a cui erano presenti anche Salvatore Basile, Direttore di Experis, Cristiano Pechy, Direttore di Talent Solutions, Alessandro Testa, Direttore di Jefferson Wells, e Franca Checchi, Direttrice Finanziaria di ManpowerGroup, si è conclusa con un intervento di Carla Giorgetti, Regional Manager del Nord Ovest, che ha ringraziato e salutato gli ospiti intervenuti.
Il Sigillo Civico a Christian Greco
Il direttore del Museo Egizio, Christian Greco, è stato insignito, questa mattina, dell’onorificenza del Sigillo Civico. Il riconoscimento è stato consegnato dalla presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo e dal sindaco Stefano Lo Russo.
“Da dieci anni il nome di Christian Greco, archeologo ed egittologo, è legato al museo più importante della città, ha introdotto Grippo, con il museo che è stato tra i primi cinque visitati in Italia nel 2023. Un traguardo di grande orgoglio per i torinesi di cui Christian Greco è immagine e sostanza”.
(CittAgora)
Lista Cirio: Solidali con le Forze dell’Ordine
Un atto in Consiglio regionale per tutelarne l’immagine e l’onore
Il Gruppo consiliare Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale depositerà in Consiglio Regionale un Ordine del Giorno in cui impegna la Giunta a esprimere in tutte le sedi istituzionali, a livello nazionale e internazionale, la solidarietà del Consiglio Regionale del Piemonte, a fronte delle affermazioni dell’Ecri, Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza, organo di monitoraggio del Consiglio d’Europa, che nulla a che vedere hanno con una realtà di dedizione, sacrificio, spirito di servizio che oltre 99mila agenti di Polizia dello Stato, più di 64mila agenti della Guardia di Finanza e oltre 100mila Carabinieri dimostrano ogni giorno e in ogni occasione.
Le donne e gli uomini delle Forze dell’Ordine sono attivi nella tutela dei cittadini, nel contrasto alla criminalità, nella lotta alle mafie e al terrorismo, operano per la legalità e la sicurezza della comunità nazionale e rappresentano un importante presidio per la tutela dei diritti e della democrazia.
Ci uniamo allo stupore espresso dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e da altre cariche istituzionali, rispetto alle dichiarazioni dell’Ecri e ribadiamo il nostro pieno sostegno alle Forze dell’Ordine che ringraziamo per il preziosissimo e insostituibile lavoro svolto per il bene della collettività.
Silvio Magliano, Capogruppo Lista Civica Cirio Presidente
Piemonte Moderato e Liberale in Consiglio Regionale
Sergio Bartoli
Mario Salvatore Castello
Elena Rocchi
Daniele Sobrero
«Un intervento fondamentale per il rilancio e la riorganizzazione del settore sul territorio»
La Regione Piemonte su iniziativa dell’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi Paolo Bongioanni ha stanziato con una delibera oltre un milione di euro per incentivare la nascita di nuovi Distretti del Commercio e ampliarne così la rete sul territorio. Annuncia Bongioanni: «È una misura che segue di pochi giorni l’istituzione in Piemonte del Tavolo del Commercio fra Regione Piemonte, Confcommercio e Confesercenti, e dà seguito alle tante richieste venute dai Comuni e delle Associazioni di categoria per riorganizzare un settore fondamentale come il commercio che deve lasciarsi alle spalle definitivamente la crisi. Con questo provvedimento la Regione Piemonte dà una scossa per promuovere l’istituzione di nuovi Distretti del Commercio e contribuire a sostenerne le spese per l’avvio delle prime attività».
I Distretti del Commercio in Piemonte sono stati istituiti nel 2020 in piena emergenza Covid. Sono strumenti innovativi ed efficaci per il presidio commerciale del territorio, il mantenimento dell’occupazione e la gestione di attività comuni finalizzate alla valorizzazione del commercio. Attualmente sono 77, suddivisi in quelli urbani su un solo Comune e quelli diffusi su più Comuni: 10 in provincia di Alessandria, 5 in quella di Asti, 2 in quella di Biella, 11 in quella di Cuneo, 3 in quella di Novara, 35 nella Città Metropolitana di Torino, 3 nel Vco, 8 in provincia di Vercelli. La somma stanziata con questo nuovo provvedimento, pari a 1.067.380,99 euro, è destinata ai Comuni, in forma singola o associati, che non avevano costituito un Distretto nella precedente programmazione regionale, al fine di poter presentare una candidatura e conseguentemente di istituire un nuovo Distretto del Commercio.
Spiega l’assessore Bongioanni: «Grazie all’organizzazione e alla capacità di fare massa critica offerte dai Distretti, il commercio di vicinato deve tornare ad essere quel settore forte e vitale che è sempre stato, sia per la sua capacità di produrre ricchezza e lavoro sia per il suo ruolo sociale fondamentale di presidio di comunità, nei piccoli centri minacciati dalla desertificazione commerciale come nelle periferie urbane dove è un baluardo contro il degrado. E infine, ma non ultimo, nel mio progetto i Distretti del Commercio saranno uno snodo fondamentale chiamato a interagire con quelli del Cibo, che stiamo altrettanto profondamente rinnovando, nella costruzione della Filiera Corta del cibo piemontese con la sua capacità di creazione di valore e qualità».
Cosa può fare un Distretto del Commercio, anche in coordinamento con gli altri attori del territorio? Sviluppare progetti di qualificazione urbana del proprio ambito territoriale; interventi sul design e arredo urbano e gli spazi pubblici per attività commerciali; progetti di sistemazione delle aree mercatali; iniziative di riqualificazione e recupero di immobili con particolare attenzione ai locali commerciali; interventi per il recupero e la valorizzazione dei locali commerciali storici, vetrine, insegne, facciate. E ancora, introduzione di servizi innovativi e di valore sociale nella consegna a domicilio, creazione di itinerari, valorizzazione territoriale in sinergia con il turismo e molte altre opportunità.
La spesa progettuale ammissibile per l’istituzione di un nuovo Distretto ammonta a euro 65.000,00. L’ente promotore si impegna a finanziare il 20% della spesa complessiva, e la Regione il rimanente 80% in conto capitale fino a un massimo di 52.000,00 euro e a esaurimento delle risorse disponibili. Le domande presentate verranno esaminate da un’apposita commissione che formulerà la graduatoria sulla base della quale verranno erogati i contributi.
Premiati gli Ufficiali e gli Allievi frequentatori, primi classificati nel merito complessivo al termine del 1° anno di corso.
Ieri mattina presso il Palazzo dell’Arsenale di Torino, sede della Scuola Ufficiali dell’Esercito, alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Difesa, Senatrice Isabella Rauti, del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, del Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carlo Lamanna e di numerose altre autorità militari, civili, religiose e accademiche, è stato inaugurato l’Anno Accademico/Scolastico 2024 – 2025. Dopo l’indirizzo di saluto del Comandante della Scuola Ufficiali dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Antonello Vespaziani, il Consigliere Scientifico dello Human Technology Lab dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Don Luca Giorgio Peyron, ha tenuto una Lectio Magistralis sul tema “L’umano al tempo delle macchine intelligenti”. A seguire sono stati premiati gli Ufficiali e gli Allievi frequentatori, primi classificati nel merito complessivo al termine del 1° anno di corso.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, prima dell’apertura ufficiale dell’Anno Accademico/Scolastico 2024-2025 e in collegamento con tutti gli Istituti militari dell’Esercito – la Scuola Ufficiali dell’Esercito di Torino, l’Accademia Militare di Modena, la Scuola Sottufficiali dell’Esercito di Viterbo, la Scuola di Lingue Estere dell’Esercito di Perugia e le Scuole Militari “Nunziatella” di Napoli e “Teulié” di Milano, ha sottolineato: “I rintocchi di campana rinnoveranno simbolicamente la sfida antica della formazione, quella cioè di interpretare i fattori di mutamento, la discontinuità e complessità delle realtà di riferimento ed adeguare gli strumenti e i modelli formativi, affinché siano efficaci e funzionali alla nostra missione. Il tema della formazione è centrale per la società e per le Istituzioni e, nel momento particolare che stiamo vivendo, formare e formare bene è un compito particolarmente arduo. La formazione ha il ruolo abilitante della spinta innovativa necessaria per il cambio culturale indispensabile per superare le sfide dei nuovi paradigmi sul campo, della burocrazia che ci impedisce di andare alla velocità che dobbiamo, della paura di cambiare e sbagliare. Soltanto sbagliando si può crescere”.
Il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Senatrice Isabella Rauti, nel prendere la parola ha evidenziato “La Formazione in ambito militare, di cui mi onoro di esercitare la delega conferitami, è diventata un dominio strategico cui concorrono competenze trasversali organiche e funzionali ad una necessaria visione di sistema. La Formazione non può essere considerata come un segmento – seppur importante – della crescita professionale delle donne e degli uomini in uniforme ma come un percorso completo e continuo. Nell’era dei flussi incessanti di notizie, della “disinformazione” e del nuovo settore di studio, il “cognitive warfare”, spetta ai docenti e alla catena di comando fornire le competenze utili all’analisi critica degli scenari e alla selezione delle informazioni, preparare Comandanti professionisti e Leader consapevoli, capaci di gestire tutti gli strumenti necessari per affrontare minacce sempre più sofisticate e persone che mettono la Patria al di sopra di tutto”.
I suggestivi rintocchi della “Campana del Dovere” hanno suggellato il momento solenne, richiamando tutti i frequentatori alla responsabilità e all’impegno assunto nei confronti dell’Istituzione e quale motivo di deferente ricordo per tutti coloro che, nel rispetto del giuramento prestato e del dovere assunto, hanno sacrificato la propria vita per il bene dell’Italia.
I percorsi formativi degli Istituti di formazione dell’Esercito prevedono, oltre alla classica preparazione di carattere tecnico-militare, un ricco e armonico complesso di discipline a livello scolastico e universitario. La consolidata collaborazione con i prestigiosi Atenei universitari di Torino, Modena e Reggio Emilia, Viterbo e Perugia, e con gli Uffici Scolastici delle città di Napoli e Milano garantisce l’alta qualità della formazione culturale degli allievi.
Nove anni fa, proprio come oggi, il 23 ottobre, a soli 55 anni d’età, è morta Vera Schiavazzi, lasciando un vuoto evidente non soltanto in chi l’ha conosciuta ma anche nel panorama giornalistico piemontese.
Chi era Vera? Giornalista di Repubblica, cronista tenace e sensibile, sindacalista, prima direttrice del Master in giornalismo di Torino, valdese, e molto, molto di più.
A Vera Schiavazzi è dedicato il Premio voluto dagli Ex Allievi del Master, organizzato dal Centro Studi Pestelli e inserito nelle giornate del Premio Morrione a Torino.
L’appuntamento è per domani, giovedì 24 ottobre, dalle 17,30 alle 19,30, alla “Fabbrica delle E”, in corso Trapani 91/b, a Torino, per un incontro su “Giornalismo e partecipazione”, aperto a tutti e valido per la formazione giornalistica (2 crediti), e per la consegna del Premio Schiavazzi.
Una tragica vicenda quella del giovane 24enne che si è tolto la vita ieri in un’area industriale abbandonata a Chivasso. Sembra che il ragazzo avesse litigato poco prima con la fidanzata che forse lo aveva lasciato, presente sul luogo del suicidio avvenuto utilizzando una corda trovata probabilmente sul posto. La ragazza non ha fatto in tempo a salvarlo e i soccorsi sono giunti quando il giovane era ormai privo di vita. Le indagini sono affidate ai carabinieri.