ilTorinese

Le torri del Re saranno salvate

Svettano ancora oggi, ben visibili, sul territorio villanovese, nell’astigiano, a una trentina di chilometri da Torino. Sono lì da cinque secoli, abbandonate, ma si reggono ancora in piedi. Rischiavano di essere abbattute ma adesso per loro comincia una nuova vita.
Sono le due torri di Villanova d’Asti, chiamate bissoche, innalzate dai francesi all’inizio del XVI secolo durante le guerre tra i due sovrani più potenti d’Europa, Francesco I, Re di Francia, e Carlo V Re di Spagna e imperatore. Le cinquecentesche torri non verranno demolite, anzi rinasceranno. Così ha voluto il Comune che sta per acquistare i simboli storici del paese dopo un faticoso braccio di ferro con il Demanio militare, a cui appartengono, e con la Soprintendenza. Le torri di avvistamento, di San Martino e di Supponito, che si innalzano in aperta campagna, tra fattorie, terreni e aziende agricole, verranno salvate con una serie di interventi di ristrutturazione. Almeno una delle due torri diventerà un’attrazione culturale e turistica per rivivere le vicende storiche dell’epoca in cui le torri venivano usate. L’amministrazione comunale sta cercando di ottenere un finanziamento dai fondi di coesione per procedere con i lavori. Manca ancora un passaggio importante per chiudere la vicenda ma c’è ottimismo tra i villanovesi. Ci vuole la firma dal notaio per l’acquisto e poi sarà possibile ricevere i soldi. C’è tempo fino a dicembre 2027 e a quel punto il Comune diventerà proprietario delle due strutture che potranno finalmente essere consolidate e messe in sicurezza. Per salvarle si era mosso anche il Fai, il Fondo Ambiente italiano, con una campagna di sensibilizzazione sull’importanza del recupero delle torri ed era stato addirittura chiesto al presidente francese Macron di finanziare almeno una parte del restauro. Il capo dell’Eliseo però non rispose: aveva affari più urgenti da sbrigare, Una pagina di grande storia piemontese e di respiro europeo sta per rivivere. Villanova era 500 anni fa una delle piazzaforti militari francesi più importanti del Piemonte insieme a Torino, Chieri, Chivasso e Pinerolo. Francesco I volle dotare il borgo di nuove fortificazioni per contrastare gli spagnoli che avevano basi militari in altre zone del Piemonte. I lavori iniziarono nel 1520 e terminarono nel 1548. Il nuovo sistema difensivo era completato da torri di avvistamento a nord e a sud della città. Le due torri sono ripiene di terra fino alle porte di ingresso collocate a dieci metri dal terreno circostante. I soldati di vedetta entravano da queste porte usando scale a corda che venivano poi ritirate mentre in cima salivano dall’interno con scalini di pietra sporgenti dal muro in mattoni. Di qui, con fuochi notturni e bandiere di giorno, comunicavano con la torre del Comune interna alla fortezza in modo da consentire, in caso di pericolo o di assedio, la chiusura in tempo delle porte della città. Nelle torri di avvistamento si trovavano i viveri e le riserve d’acqua e ai livelli superiori, la cucina, l’armeria, la camerata. Erano piccole fortezze, straordinarie sentinelle per i francesi.

Filippo Re

A Palazzo Lascaris “Meraviglia Unesco di Langhe, Roero e Monferrato”

Dal 9 aprile al 30 maggio prossimo a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte, è esposta la mostra fotografica “La meraviglia Unesco di Langhe Roero e Monferrato”, realizzata in collaborazione con l’associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato e curata da Gian Mario Ricciardi.

All’inaugurazione il 9 aprile scorso a palazzo Lascaris sono intervenuti Domenico Ravetti e Fabio Carosso, vicepresidente e consigliere segretario del Consiglio regionale del Piemonte, Giovanna Quaglia e Bruna Bertero, presidente e direttore dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato; Enzo Massa, Carlo Avataneo, Enzo Isaia, fotografi autori delle immagini esposte.

I magnifici scenari delle colline puntellate di vigneti e antichi borghi compongono la mostra fotografica con gli scatti di tre fotografi locali, Enzo Massa, Carlo Avataneo e Enzo Isaia, che hanno saputo immortalare la vera essenza di questi luoghi ormai conosciuti in tutto il mondo. L’esposizione è composta di sessanta immagini a colori, è aperta al pubblico nella galleria Spagnuolo di Palazzo Lascaris, in via Alfieri 15 a Torino fino al 30 maggio prossimo.

Orario dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, ingresso gratuito

Questo territorio è entrato a far parte della World Heritage List Unesco il 22 giugno 2014, riconosciuto “paesaggio culturale Patrimonio dell’umanità grazie all’autentica e antica arte della vinificazione che si è evoluta nel corso dei secoli, divenendo un fulcro della vita economica e sociale del territorio, testimonianza dell’interazione tra l’uomo e l’ambiente.

“Dobbiamo promuovere e proteggere la bellezza meravigliosa di questi luoghi – hanno affermato Ravetti e Carosso – un bene naturale curato dall’uomo che sta aumentando la consapevolezza di coloro che qui vivono e lavorano da sempre”. “ Invito tutti ad organizzare una visita in questo territori meravigliosi e a perdersi tra le colline – ha affermato Giovanna Quaglia, presidente dell’Associazione- stiamo facendo tutto il possibile per conservare il territorio e andare verso un turismo sostenibile e di qualità”.

“Compito del fotografo – ha detto Carla Avataneo anche a nome dei due colleghi- è far vedere attraverso le immagini ciò che il passante guarda soltanto. Oltre alle colline e ai borghi abbiamo inserito in ogni immagine anche gli elementi naturali tipici del panorama delle nostre zone, il Monviso e il fiume Tanaro”.

L’Associazione per il Patrimonio dei paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato è nata nel 2011 con lo scopo specifico di presentare la candidatura all’Unesco e dal 2014 di gestire il sito. All’associazione aderiscono oltre cento comuni, numerose associazioni e aziende, non solo legate alla sfera vitivinicola, ma che operano a vario titolo sul territorio e che partecipano attivamente all’ambizioso progetto legato all’unicità e eccezionalità di questo paesaggio.

I territori che fanno ufficialmente parte dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità comprendono 10 mila ettari nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo e sono: la Langa del Barolo, il castello di Grinzane Cavour, le colline del Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera, Canelli e l’Asti Spumante, il Monferrato degli Infernot.

 

Mara Martellotta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Semaforo antismog, confermato il livello 0 (bianco) fino all’11 aprile

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.

Fino a venerdì 11 aprile 2025 – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Incontro bilaterale tra Piemonte e Auvergne-Rhône-Alpes

Ieri presso la Sala Giunta del Grattacielo Piemonte, si è tenuto un incontro bilaterale tra il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e il presidente della Regione Auvergne-Rhône-Alpes, Fabrice Pannekoucke. All’incontro ha partecipato anche l’assessore ai Fondi Alcotra, Marco Gallo.

Durante il confronto, i due presidenti hanno discusso diversi temi rilevanti, a partire dalle infrastrutture strategiche: la linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, la storica ferrovia appena riattivata, e la seconda canna autostradale del Frejus, la cui apertura è prevista per luglio. Al centro del dialogo anche economia, sviluppo produttivo ed energia. Un approfondimento specifico è stato dedicato alle Olimpiadi del 2030, in vista delle quali Torino e il Piemonte si candidano a ospitare le gare di pattinaggio di velocità presso l’Oval di Torino.

«È stato un incontro molto proficuo nel quale abbiamo condiviso i dossier strategici per le due Regioni, per i quali abbiamo ribadito la volontà di collaborare all’interno di un’ottica europea di coordinamento sovraregionale» ha dichiarato il presidente Cirio. Ha inoltre illustrato al collega francese la criticità legata alla soppressione della fermata dei treni ad alta velocità internazionali a Bardonecchia, chiedendo il suo supporto presso il Governo francese per esplorare la possibilità di accelerare le procedure di controllo a Modane, così da recuperare i minuti necessari al ripristino della fermata in Piemonte.

Anche l’assessore Marco Gallo ha sottolineato l’importanza della collaborazione transfrontaliera: «L’incontro di oggi conferma quanto la cooperazione tra la Regione Piemonte e la Regione Auvergne-Rhône-Alpes sia fondamentale per valorizzare al meglio le opportunità offerte dai Fondi europei del programma Alcotra. Il Piemonte è un modello virtuoso nella gestione di risorse strategiche per lo sviluppo delle aree di confine. Il programma Interreg Alcotra investe circa 200 milioni di euro su obiettivi di coesione e di sviluppo territoriale: una leva fondamentale per rafforzare le relazioni transfrontaliere, sostenere i nostri territori montani e dare impulso a politiche condivise e concrete. Oggi il Programma – che coinvolge Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Auvergne-Rhône-Alpes e Région Sud, ha già speso circa la metà della sua dotazione e in Piemonte sono atterrati 40 milioni, il 40% del totale».

Al termine dell’incontro, i due presidenti hanno concordato di pianificare incontri bilaterali a cadenza semestrale, con l’obiettivo di monitorare l’avanzamento dei progetti in corso, rafforzare il dialogo e promuovere nuove azioni congiunte.

A Savigliano le immagini in mostra di Exodos, popoli in cammino

 

Dal 12 aprile al 4 maggio “Exodos, popoli in cammino”, la mostra fotografica nata da un’idea dell’Associazione degli ex allievi del Master di Giornalismo Giorgio Bocca e promossa dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, sarà visitabile a Savigliano (Cn) nel palazzo Muratori-Cravetta in via Jerusalem n.4. L’evento è frutto di grazie una collaborazione tra l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Oasi Giovani – Progetto Oceano, e l’Assessorato alla cultura del Comune di Savigliano con l’obiettivo di dare volto, voce e immagine alle donne e agli uomini in viaggio. Nel 2024 la mostra dall’evocativo titolo ( Exodos-Exit, dal greco uscita) è stata rilevata dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte che ha deciso di riproporla aggiornandone i contenuti. Ne sono coinvolti tredici fotoreporter piemontesi ( Marco Alpozzi, Max Ferrero, Stefano Stranges, Mauro Donato, Giulio Lapone, Matteo Montaldo, Giorgio Perottino, Mirko Isaia, Simona Carnino, Mauro Ujetto, Andreja Restek, Renata Busettini, Paolo Siccardi ) che nel loro percorso professionale hanno descritto il fenomeno delle migrazioni in diversi contesti mondiali. Un racconto che parte dai paesi di origine dei migranti, in contesti spesso sconosciuti al grande pubblico, per arrivare a quanto accade nei nostri confini, da Trieste alla Val Susa fino a Ventimiglia.

Immagini per testimoniare e per indurre alla riflessione su un fenomeno talvolta analizzato e discusso dimenticando che dietro ai freddi numeri delle persone in viaggio ci sono le storie e i volti di persone in carne, cuore e ossa. Del resto, come sosteneva il grande Henri Cartier-Bresson, “la fotografia può fissare l’eternità in un attimo” e un buon fotografo deve cercare “ di mettere sulla stessa linea di mira il cuore, la mente e l’occhio”. Exodos, come nella tradizione del migliore giornalismo, non ha l’obiettivo di indicare soluzione politiche, ma vuole fornire a chi la visiterà qualche strumento in più per formarsi un’opinione libera e documentata su un fenomeno complesso che non può conoscere semplificazioni. La mostra è già stata esposta in quaranta città italiane e nel 2017 al Parlamento Europeo a Bruxelles, ottenendo la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica Italiana, il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e il patrocinio dell’Alto Commissario della Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). L’allestimento conclude il ciclo sulla memoria de “La guerra fuori, la guerra dentro” del progetto Oceano. Sarà visitabile il sabato, dalle 15 alle 18, e la domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

M.Tr.

Flori’ e Miel’e’ a Moncalieri

Sabato 12 e domenica 13 aprile Moncalieri si tinge di verde con la mostra florovivaistica FLORI’ e con la prima edizione di MIEL’E’, il primo salone del miele del Piemonte.

FLORI’, giunta alla seconda edizione, si terrà nella centralissima Piazza Vittorio Emanuele II:  la mostra mercato  “mette in piazza” le eccellenze florovivaistiche, agroalimentari, ma anche sociali, del territorio di Moncalieri. Saranno circa 20 gli espositori, tra florovivaisti, artigiani e produttori agricoli a km 0 per una due giorni da vivere a contatto con la Natura e le sue eccellenze più vivaci.

MIEL’E’, il primo Salone del Miele del Piemonte,  si terrà invece all’interno del magnifico Real Collegio di Moncalieri, che riaprirà al pubblico proprio in occasione della manifestazione. Una selezione di produttori artigianali e presidi Slow Food del territorio metteranno in mostra le proprie delizie. Non solo mostra – mercato di questa eccellenza ma anche degustazioni guidate, abbinamenti dolci e salati con altre tipicità, grazie alla presenza di altri produttori del territorio, appuntamenti culturali e laboratori aperti al pubblico per far conoscere tutti i segreti di questo tesoro donato dalle api e dalla Natura.

Entrambe le manifestazioni sono organizzate da Orticola del Piemonte e rientrano nel più ampio cartellone di iniziative del Moncalieri Green Weekend (QUI la cartella stampa completa) l’insieme di appuntamenti organizzati dal Comune di Moncalieri nel weekend del 12 e 13 aprile per raccontare e far vivere in prima persona al pubblico le eccellenze naturali, gastronomiche, culturali e storiche del borgo piemontese.

Intitolata a Piero Angela la scuola di via Anglesio

 

Ora porta il nome di Piero Angela la Scuola dell’Infanzia di via Anglesio. Un simbolo dell’affetto della città per il giornalista e divulgatore torinese, scomparso nel 2022, che seppe portare la scienza sul piccolo schermo, alla portata di tutti, e che da oggi ispirerà anche le bambine e i bambini che varcheranno la soglia dell’istituto comprensivo, nel cuore del quartiere Barca, periferia nord della città.

Alla cerimonia, culminata con lo scoprimento della targa di intitolazione, hanno partecipato il Sindaco di Torino, l’assessora alle Politiche educative, il Presidente della Circoscrizione 6, il Dirigente scolastico Luigi Piscopo, il Presidente del Consiglio dell’Istituto comprensivo Cena Dario Numinato Licari, l’insegnante della scuola primaria Piero Angela Silvana Bellussi e il professor Francesco Bologna, in rappresentanza dell’Ufficio scolastico territoriale.

Durante la cerimonia l’assessora alle Politiche educative della Città ha sottolineato nel suo intervento come il dare un nome alle cose sia un momento molto importante e significativo, aggiungendo che in una scuola la cui presenza è già centrale rispetto al territorio, il nome gli fa assumere un’identità ancora più forte, vestendola di valori legati in questo caso a Piero Angela come la creatività, la curiosità, l’apprendimento e la passione autentica per il sapere.

Alla memoria di un grande torinese quale Piero Angela, capace non solo di portare il nome della Rai in giro per l’Italia, ma anche quello della stessa città di Torino, è stato invece dedicato l’intervento del Sindaco, che ha anche ringraziato tutte le parti coinvolte e che continuamente lavorano per rendere il sistema dell’istruzione torinese sempre più accogliente, sostenibile ed efficiente, promuovendo Torino come città dell’educazione per tutte le bambine e i bambini torinesi.

Dopo i saluti e gli interventi delle autorità è stato il turno di alunne ed alunni della scuola che per l’occasione hanno performato una piccola esibizione, prima con il coro dei 101 diretto dalla maestra Noemi Tufanelli che ha eseguito l’Inno d’Italia, seguito dal canto di “Amica Terra” da parte dei bambini della scuola dell’infanzia e infine con la recitazione della poesia “Gli Angelini” da parte delle bambine e bambini della classe 3C della scuola.

Un flash mob ha infine chiuso l’evento, grazie alla partecipazione di tutte le classi della scuola primaria e alla collaborazione dell’artista Manuel Vennettilli di Fondazione MUSE: un piccolo anticipo delle attività che saranno promosse all’interno dell’Istituto grazie alla collaborazione tra la Fondazione e la Città.

TORINO CLICK

Le Agavi di Compagnia dei Caraibi tornano in tour

Le Agavi di Compagnia dei Caraibi tornano in tour in un viaggio dedicato all’esplorazione degli spirits, della tradizione e della way of life messicana 

Riparte in questo mese di aprile il tour delle Agavi, il progetto corale creato da Compagnia dei Caraibi, leader nell’impostazione, sviluppo, brand building e distribuzione di distillati, vini e soft drink di fascia e ultrapremium provenienti da tutto il mondo, nonché birre craft italiane, che porta nei locali italiani i migliori distillati di agave alla scoperta delle tradizioni  e della way of life messicana.

Un viaggio di esplorazione dei terroir, delle materie prime e delle tradizioni alla scoperta della complessità e delle sfaccettature dei distillati messicani. Tequila, Ocho, tequila Vecindad, il distillato d’agave Cocuy Saroche, mezzaluna Yuu Baal, mezcal Vago, Tequila Komos e tequila Tequiero racconteranno la terra messicana e quella dell’America Latina, attraverso le loro storie e note di gusto guidati dai migliori Brand Ambassador ed esperti in location d’eccezione.

Si parte a Torino con un brand che ha fatto la storia del Tequila, Ocho. Il 14 aprile si terrà una giornata dedicata a questo prezioso distillato con una Masterclass da Fico, guidati dal Brand Ambassador Jesse Estes insieme all’Advocacy manager di Compagnia dei Caraibi Francesco Pirineo, che presenterà l’ampio portfolio Agavi del Gruppo. 

A seguire una cena speciale presso Azotea, dove sarà possibile  degustare tequila  Ocho, in abbinamento ad alcuni piatti del menù.

Il tour delle Agavi è un ciclo di serate a cadenza mensile, ciascuna dedicata a un diverso brand, naturalmente a base Agave. Ogni appuntamento sarà accompagnato dalla presenza di un ospite d’eccezione,  che guiderà il pubblico alla scoperta di tutti i segreti di questo distillato, simbolo della tradizione latino americana. 

Tra gli appuntamenti già in programma la tappa di giugno  a Napoli che vedrà  protagonista Simone Caporale, brand ambassador di Cocuy  Saroche, e quella d’ottobre a Lecce, dove sarà  Tio Pesca- Proprietario di Vecindad, Tio Pesca, Aprendiz e Pescador de Sueno- lo special guest della giornata con il brand Vecindad.

Mara Martellotta

L’obbligo di polizza contro le calamità naturali

Per le aziende e il mondo assicurativo

L’articolo 1 della Legge di Bilancio 2024 ha introdotto l’obbligo per le imprese di stipulare una polizza assicurativa a copertura dei danni ai beni immobili, impianti e macchinari, causati da eventi calamitosi come terremoti, alluvioni, frane e  inondazioni che rappresentano una minaccia sempre più grave per le aziende italiane.
Ne abbiamo discusso con Antonio Colombino, Agente Generale AXA a Moncalieri in corso Savona 6.
Cosa ci può dire in merito a questo nuovo obbligo di legge in campo assicurativo? Verrà visto dagli imprenditori come l’ennesima tassa obbligatoria da pagare?
“L’Italia è uno dei Paesi europei con il rischio sismico e di dissesto idrogeologico più alto, quasi il 94% dei Comuni è a rischio frane ed alluvioni. In questi Comuni operano 4,5 milioni di imprese; per quanto riguarda la mia esperienza  sul campo posso parlarle degli effetti devastanti causati dall’alluvione nel novembre 2016 in Piemonte ed in particolare a Moncalieri dove le varie frazioni furono sommerse creando problemi enormi alla popolazione ed in particolare all’economia, si calcolano più di 50 milioni  di danni solo per le imprese. Il mio consiglio non può che essere quello di assicurarsi anche perché in caso contrario le aziende potrebbero subire effetti pregiudizievoli nell’assegnazione di agevolazioni o contributi pubblici.”
Quando ha iniziato questa attività eravate in due, lei e una segretaria, oggi nei suoi uffici lavorano 15 persone tra dipendenti e collaboratori, i clienti della sua agenzia sono 7.000 e ogni anno si classifica tra i primi Agenti AXA in Italia per fatturato, come spiega questo successo?
“ Sono entrato nel mondo delle assicurazioni nel 1985, ho lasciato l’azienda di famiglia,che portavo avanti con i miei fratelli, per un desiderio d’indipendenza, volevo costruire qualcosa di mio. In qualità di sub agente ho partecipato ad una gara di produzione in Abeille (l’attuale AXA) e sono arrivato primo in Italia e dopo essere stato premiato mi è stato proposto di diventare Agente Generale.
Il successo lo spiego con tanta volontà, passione e determinazione, cercando di mantenere sempre al massimo il livello di professionalità partecipando continuamente a corsi di aggiornamento, leggendo le riviste specializzate e studiando.
Inoltre è fondamentale saper ascoltare le esigenze del cliente, aiutandolo e guidandolo nella scelta del prodotto a lui più idoneo.  E’ fondamentale saper costruire una polizza ‘tailor made’ , fatta su misura per quel cliente, mi riferisco soprattutto alle polizze All risks e Responsabilità Civile Terzi per le aziende, si tratta di un mondo che conosco molto bene perché tra aziende e liberi professionisti ne assicuriamo circa 1.800.
Perché le polizze online in Italia non hanno avuto molto successo?
“Perché il cliente italiano ha necessità di avere assistenza, riferimenti, di sapere con chi sta parlando. Noi, ad esempio, rivolgiamo particolare attenzione al mondo dei sinistri perché è in quell’occasione che costruisci il legame con il cliente, quando si passa dalla teoria ai fatti, dell’apertura del sinistro fino alla sua chiusura è fondamentale il rapporto diretto col cliente ma soprattutto è importante pagarlo adeguatamente e tempestivamente.”
Quali sono i prodotti in campo assicurativo destinati ad essere i più richiesti?
“L’invecchiamento della popolazione renderà fondamentali polizze come la ‘Long Term Care’, che tutela i soggetti in caso di non autosufficienza, sia a causa di malattia, infortunio o patologie legate all’avanzare dell’eta’ e ‘Protezione Salute Per Sempre’ che ci garantisce la copertura sanitaria per tutta la durata della nostra vita”.
Quali sono gli errori più comuni che si fanno quando si acquista una polizza?
“ Non sempre le persone analizzano la polizza nel dettaglio e di conseguenza non comprendono la differenza tra un prodotto e l’altro, bisogna far capire che il prezzo non è l’unico elemento da considerare, il costo è determinato dalle garanzie e queste devono essere spiegate in modo preciso dall’assicuratore “.
In che modo le nuove tecnologie facilitano il vostro lavoro?
“Sicuramente hanno cambiato in meglio il modo di lavorare, pensiamo solo al fatto di poter emettere contratti anche senza la presenza fisica del cliente (firma in OTP), per contro c’è ancora tanta, troppa burocrazia “.
Ricordiamo che le grandi imprese , soggette all’obbligo di polizza contro le calamità naturali dal 1 aprile 2025, beneficiano di una moratoria di 90 giorni senza sanzioni. Le medie imprese dovranno mettersi in regola entro il 1 ottobre 2025 mentre per le piccole imprese la scadenza slitta al 1 gennaio 2026.
Didia Bargnani