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Donazione e trapianto di organi: Piemonte eccellenza nazionale, a Torino 10mila interventi

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Il 2024 consolida l’andamento positivo per donazioni e trapianti in Piemonte. Le donazioni di organi hanno raggiunto il secondo miglior risultato di sempre e hanno permesso di realizzare 496 trapianti . Ha anche portato in dote un traguardo prestigioso: 10.000 trapianti eseguiti presso l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino. Questo è un primato nazionale, raggiunto grazie alla presenza di tutti i programmi di trapianto in un’unica Azienda Sanitaria, razionale utilizzato solo da questa Regione. Città della Salute si conferma l’ospedale al vertice di questa attività in Italia per la quarta volta negli ultimi cinque anni; Torino si conferma capitale dei trapianti.

Questi risultati dimostrano la grande sensibilità dei nostri cittadini e la professionalità e organizzazione della nostra sanità. I dati dell’attività sono stati illustrati oggi nel corso di una conferenza stampa presenti l’Assessore alla Sanità Federico Riboldi, il Direttore del Centro Regionale Trapianti Federico Genzano Besso, il Coordinatore Regionale Donazioni e Prelievi di Organi e Tessuti Anna Guermani ed il Direttore Generale facente funzioni dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino Emanuele Ciotti.

Il Piemonte si conferma un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo nel campo della donazione e dei trapianti. Questo straordinario traguardo deve spronarci a rafforzare il nostro impegno per raggiungere nuovi obiettivi di progresso. Un sincero ringraziamento va a tutti i professionisti, in particolare della Città della Salute e della Scienza di Torino e dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, che, in queste complesse attività, uniscono eccellenza tecnica e straordinarie qualità umane. Un riconoscimento doveroso anche alle Associazioni dei donatori di sangue e a quelle attive nella donazione e nei trapianti di organi, tessuti e cellule. L’ultimo, ma più intenso, ringraziamento è rivolto ai donatori e alle loro famiglie, il cui altruismo ha reso possibile salvare tante vite umane”- afferma l’assessore alla Sanità Federico Riboldi.

Donazioni stabilmente alte

Il 2024 è stato un anno positivo per le donazioni. I donatori sono stati 171 (39,1 per milione di popolazione – pmp), il secondo miglior risultato di sempre. Nello scenario nazionale – l’Italia in toto è salita da 28.2 a 30.2 pmp – la nostra Regione si pone ancora una volta fra le migliori per procurement di organi. Tutti i programmi si sono consolidati. I donatori di organi con cuore battente (DBD) sono stati 143; il 38,5% di queste donazioni sono avvenute negli ospedali senza neurochirurgia, dimostrando che la donazione di organi può avvenire in ogni ospedale con Terapia Intensiva. I donatori di organi con cuore fermo (DCD) sono stati 28, con un incremento del 22%; gli ospedali autorizzati ad eseguire questa forma di donazione molto complessa per tecnica e organizzazione sono il San Giovanni Bosco, Molinette e Maria Vittoria di Torino, l’Ospedale di Alessandria, l’Ospedale di Cuneo, l’Ospedale di Novara, l’Ospedale di Rivoli; in queste strutture avvengono altresì i prelievi dei donatori identificati in numerosi ospedali della Rete (nel 2024 a Chivasso, CTO, Pinerolo, Orbassano, Savigliano, Moncalieri). I donatori di cornee sono stati 1.191 con un incremento del 16%. Questa forma di donazione ha visto coinvolti anche gli ospedali privi di rianimazione, numerosi reparti di cure oncologiche e Hospice, per il forte valore consolatorio insito nella donazione.Le opposizioni alla donazione sono state al 29,5%, dato sovrapponibile a quello della Nazione. Sempre più rilevante il peso della dichiarazione registrata nel Sistema Informativo Trapianti: dei 263 potenziali donatori, 90 avevano una dichiarazione nella banca dati ministeriale (34%).

Progetto “Una scelta in comune”

Il 2024 è stato anche l’anno nel quale il Piemonte ha visto completarsi l’iniziativa di adeguamento normativo denominata “una scelta in comune” (legge 98/2013). Con la prima dichiarazione registrata dal comune di Sessame (AT) a dicembre e inviata al Sistema Informativo Trapianti, si è concluso un percorso iniziato nel 2014 presso il comune di Settimo Torinese. Il Piemonte è diventata la prima regione, tra le più popolose d’Italia, nella quale tutti i Comuni hanno trasmesso almeno una dichiarazione di volontà alla donazione degli organi in occasione del rinnovo della carta d’identità.

Il focus sui trapianti

L’eccellente risultato registrato nel numero di donazioni, unito alle competenze del Centro Regionale Trapianti e alla capacità tecnica e gestionale dei centri trapianto, ha permesso al Piemonte di raggiungere il secondo miglior risultato di sempre. Nel 2024 sono stati effettuati 496 interventi, per un totale di 536 organi trapiantati, 6 volte in combinazioni simultanee nello stesso ricevente, i cosiddetti trapianti “combinati”: presso l’ospedale Molinette sono stati eseguiti 2 trapianti combinati rene-fegato, 2 rene-pancreas e 2 cuore-fegato. Il trapianto combinato cuore-fegato rappresenta un primato nazionale, essendo la prima volta che questa tipologia di trapianto combinato viene realizzata in Italia.La Città della Salute e della Scienza di Torino si conferma al vertice dell’attività trapiantologica in Italia, con un totale di 449 trapianti eseguiti nel 2024: 440 presso l’ospedale Molinette e 9 presso l’Ospedale Pediatrico. Il centro trapianto di fegato, con i suoi 179 trapianti, e il centro trapianti di rene, con i suoi 219 interventi, confermano il primato nazionale. Molto rilevanti i risultati per il trapianto di cuore, con 28 trapianti effettuati alle Molinette – che comprendono 6 organi da donatori DCD – e 5 presso l’Ospedale Pediatrico, nonché per il trapianto di polmoni, con 22 interventi realizzati. Unica altra sede di trapianto in Piemonte, l’Ospedale Maggiore della Carità di Novara ha effettuato 47 trapianti di rene.

La qualità dei programmi di trapianto è in linea con i migliori standard internazionali. La donazione da vivente, realtà importante in Piemonte, ha visto 15 trapianti di rene e un trapianto di fegato a dicembre, con un papà che ha donato una parte del proprio fegato a beneficio della figlia. Il trapianto di tessuti migliora la qualità della vita e la nostra Regione si distingue anche in questo ambito le Banche dei Tessuti sono attive per tutte le richieste dei chirurghi specialisti, e i trapianti del 2024, vicini ai 1.400, confermano i valori del 2023.Nel corso del 2024, 3.390 giovanissimi si sono messi a disposizione per donare le loro cellule staminali emopoietiche o CSE (midollo osseo), con un aumento di quasi il 50% rispetto al 2023.Il Piemonte si conferma un punto di riferimento a livello nazionale non solo per l’elevato volume di attività trapiantologica, ma anche per il contributo fornito in diversi ambiti strategici. La regione ha avuto un ruolo chiave nello sviluppo di protocolli e linee guida nazionali e europee, tra cui i nuovi programmi di allocazione degli organi, il registro della malattia renale cronica e le Linee Guida Europee sulla Biovigilanza nei trapianti di Organi, Tessuti e Cellule. Inoltre, si distingue come centro di eccellenza per la diagnosi di malattie genetiche che possono beneficiare del trapianto, rafforzando così il proprio valore nel panorama sanitario nazionale. Malgrado l’impegno e i risultati della rete trapiantologica, sono ancora molti i pazienti che attendono di ricevere un organo nelle nostre liste: al 31 dicembre del 2024 ne registriamo 621 in attesa di trapianto di rene, 66 di fegato, 143 di cuore e 73 di polmone. È dunque ancora forte il dovere e l’impegno di cura verso questi pazienti.

10.000 trapianti a Torino: primato nazionale

L’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino è la prima Azienda Sanitaria in Italia a raggiungere questo traguardo, ottenuto grazie alla centralizzazione di tutti i programmi di trapianto, eccetto quello del rene, assetto organizzativo esclusivo della Regione Piemonte. Torino si conferma, dunque, la capitale dei trapianti.Ripercorrendo velocemente quarant’anni di attività trapiantologica: nel 1981 viene effettuato il primo trapianto di rene, nel 1990 il primo di fegato ed il primo di cuore, nel 1993 il primo di polmone e, infine, nel 1999 il primo di pancreas. E’ un trapianto di rene, eseguito il 31 luglio, a raggiungere il decimillesimo intervento dall’inizio delle attività in Città della Salute. A fine 2024 si contano 10.186 trapianti a Torino. Per celebrare questo importante traguardo, l’Azienda Ospedaliera Universitaria promuove un evento dedicato ai professionisti della sanità: “I 10.000 trapianti di organo della Città della Salute di Torino: tra sostenibilità e innovazione”, che si terrà il 25 marzo alla Molinette.

Responsabili dei Programmi

Un ringraziamento è indispensabile ai responsabili dei programmi di trapianto e alle loro equipe mediche ed infermieristiche. Per la Città della Salute di Torino sono: Luigi Biancone per il trapianto di rene nell’adulto, Mauro Rinaldi per i trapianti di cuore e polmoni, Renato Romagnoli per i trapianti di fegato e di pancreas, Bruno Gianoglio per quello renale pediatrico e Carlo Pace Napoleone per il trapianto di cuore pediatrico.Per l’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, il responsabile del programma di trapianto renale è Vincenzo Cantaluppi.

Scritte vergognose contro la dirigente scolastica 

Giachino: “Mi auguro che le Istituzioni Civili e religiose dicano qualcosa” Lettera aperta

Caro Direttore,
A Scuola mi hanno lungamente spiegato la Legge di Gresham. Secondo il banchiere inglese Thomas Gresham “la moneta cattiva scaccia quella buona”…
Caro Direttore mi accorgo sempre di più che questa legge va applicata anche nel campo delle relazioni umane. Noto infatti che i comportamenti cattivi oltre a scacciare i comportamenti positivi, fanno Scuola facilmente.
Le scritte volgari e pesanti contro la Dirigente scolastica Anna Giaccone, che hanno fatto seguito a uno sciopero, purtroppo sponsorizzato da un sindacato nazionale, hanno oltrepassato il segno e mi auguro con tutto il cuore che le Istituzioni civili e Religiose prendano posizione perché se comportamenti così negativi oltreché tra gli adulti vengono assunti dai giovani, senza nessun intervento , non so dove andremo a finire.
La Dirigente infatti aveva già ricevuto minacce e scritte sui muri dagli ambienti NOTAV perché aveva osato studiare una collaborazione tra l’Istituto Ferrari e la TELT sulla formazione dei ragazzi.
Mino GIACHINO

Apre il Centro prelievi in Clinica Sedes Sapientiae

Comfort, rapidità e qualità clinica in collaborazione con la Clinica Fornaca

Un nuovo Centro prelievi apre oggi in Clinica Sedes Sapientiae – Via Giorgio Bidone, 31 – che si avvale degli standard di eccellenza di Humanitas in collaborazione con la Clinica Fornaca.

Il Centro prelievi è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 7.30 alle ore 11.30 ed è possibile eseguire tutti i principali esami di laboratorio in forma privata e in convenzione con i principali fondi e assicurazioni.

Un servizio rapido in un ambiente accogliente: gli esami si possono effettuare ad accesso diretto oppure su prenotazione per ridurre ulteriormente i tempi di attesa. Per prenotare è sufficiente chiamare il numero 011.5574574, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 e il sabato dalle ore 9 alle 13.

Comfort anche nel ritiro: grazie al portale digitale “Humanitas con te”, infatti, si può scaricare online il proprio referto comodamente da casa.

cs

Fondo Italiano per la Scienza: il Politecnico di Torino si aggiudica quattro progetti di ricerca

Nell’ambito della seconda edizione del programma nazionale FIS per il progresso della ricerca fondamentale, l’ateneo torinese ha ottenuto fondi per lo sviluppo di quattro progetti negli ambiti delle Scienze Umane e delle Scienze Fisiche e dell’Ingegneria

Il Politecnico di Torino ha ottenuto importanti risultati nell’ambito della seconda edizione del programma nazionale Fondo Italiano per la Scienza-FIS, programma dedicato a sostenere lo sviluppo delle attività di ricerca fondamentale finanziando progetti di ricerca di elevato contenuto scientifico in tutti i settori. Si tratta, nello specifico, di progetti che possono essere condotti sia da ricercatrici e ricercatori emergenti (Starting Grant), sia in carriera (Consolidator Grant), sia, ancora, affermati (Advanced Grant).

Il Fondo costituisce un finanziamento individuale significativo per portare avanti studi e ricerche d’avanguardia. Grazie al Fondo, è possibile infatti costituire, o ampliare, gruppi di ricerca, e acquisire insieme nuovi laboratori e infrastrutture; il Fondo può rivelarsi inoltre un’importante opportunità di mobilità verso l’Italia per ricercatrici e ricercatori che si trovano attualmente all’estero – come nel caso di Claudio Perego, ricercatore che arriverà al Politecnico di Torino dalla Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana-SUPSI per coordinare uno dei quattro progetti che hanno ottenuto il finanziamento FIS.

I progetti di ricerca che verranno sviluppati al Politecnico indagano ambiti scientifici diversi, sia le Scienze Umane che le Scienze Fisiche e dell’Ingegneria.

Il progetto “PARJAI-Participatory design justice for ethical AI transitions”, che sarà coordinato da Maria Luce Lupetti, ricercatrice presso il Dipartimento di Architettura e Design-DAD, ha ottenuto un finanziamento di tipo Starting grant pari a 1.329.120,54 di euro; il progetto mira a scoprire i fattori chiave che contribuiscono alle questioni di giustizia sociale del Design Partecipativo (PD) quando applicato alle transizioni dell’Intelligenza Artificiale (IA), ovvero i processi attraverso i quali i sistemi di IA vengono implementati, nel periodo che intercorre tra lo sviluppo degli algoritmi e il loro impiego e contabilizzazione nel mondo reale. La ricerca affronterà quindi le questioni di potere associate ad aspetti di esclusione dai processi e di opacità degli algoritmi, adottando un approccio di ricerca-azione partecipativa comprensivo di studi di caso che operano a diverse scale di partecipazione, con l’obiettivo finale di far luce sui fattori, le condizioni, i tipi di conoscenza e i processi che contribuiscono ai problemi di giustizia sociale nell’implementazione di sistemi di intelligenza artificiale.

Alfonso Pagani, docente presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale-DIMEAS e tra i membri del gruppo di ricerca MUL2 (MULTILAYERED STRUCTURES AND MULTIFIELD ANALYSES), sarà invece responsabile dello sviluppo del progetto “AMPERE-Advanced Multi-Physics and Efficient-REsilient solutions to thermal design and management of aerospace structures and systems”: il progetto, finanziato con un Consolidator grant del valore di 1.507.737,20 euro, studia il rapido progresso delle tecnologie ibrido-elettriche nel settore dell’aviazione che, insieme alla dinamica evoluzione dell’esplorazione spaziale – guidata dalla nuova economia spaziale – rendono di fondamentale importanza la progettazione termica nei sistemi aerospaziali. Nel contesto degli aerei ibrido-elettrici, controllare con precisione la temperatura, elaborare strategie di raffreddamento innovative e ideare materiali resistenti per le barriere termiche, sono infatti elementi indispensabili a garantire sicurezza, prestazioni e l’integrità strutturale dei veicoli. Alla base della ricerca, un approccio multidisciplinare radicale al problema della progettazione e gestione termica aerospaziale: verranno quindi utilizzati modelli avanzati multi-scala e multifisicigemelli digitali dei sistemi in grado di riprodurre la complessità dei sistemi considerati con lo scopo di fornire metodi di controllo innovativi, dispositivi intelligenti, strategie di ottimizzazione per i sistemi di accumulo dell’energia e ottimizzazione delle barriere termiche per i futuri aerei e veicoli spaziali.

Nell’ambito del gruppo di ricerca MUL2, ha ottenuto il primo posto – anche se non finanziato in questa fase – nella categoria di finanziamento Advanced grant, anche il progetto FEM 2.0 guidato da Erasmo Carrera, docente presso il DIMEAS e coordinatore di MUL2.

Il progetto “SYSMAGRAD-Coupling synthetic supramolecular materials with controlled chemical gradients” – coordinato da Claudio Perego, attualmente ricercatore presso SUPSI-Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, che ha ottenuto un Consolidator grant pari a 1.656.179,66 di euro – indaga lo sviluppo di biomateriali innovativi. I biomateriali naturali, come i microtubuli o i filamenti di actina, si auto-assemblano e funzionano in ambienti caratterizzati da gradienti di concentrazione di specie chimiche: la risposta rapida e precisa dei biomateriali a questi gradienti, ad esempio attraverso l’aggregazione, la disgregazione o il movimento autonomo, è alla base delle affascinanti proprietà dei sistemi viventi. Una sfida di grande attualità è quindi la progettazione di nuovi materiali auto-assemblanti che rispondano ai gradienti chimici in modo simile a quanto avviene in natura. Il progetto SYSMAGRAD utilizzerà metodi computazionali innovativi per studiare materiali supramolecolari e, in generale, sistemi autoassemblanti accoppiati a gradienti chimici, così riproducendo l’ambiente dinamico e non omogeneo che caratterizza i sistemi naturali. Le simulazioni forniranno preziose informazioni a livello molecolare sui meccanismi che governano l’accoppiamento tra materiali supramolecolari e gradienti chimici, integrando così le conoscenze ottenute negli esperimenti con dettagli inaccessibili dalle diagnostiche disponibili in laboratorio. L’ambizione è di aprire la strada, attraverso la ricerca proposta, alla progettazione di nuovi materiali in grado di adattarsi e rispondere all’ambiente circostante con la precisione e la specificità tipiche dei biomateriali naturali.

Leonardo Ramondetti, assegnista di ricerca presso il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio-DIST, guiderà quindi il progetto “HyperS-HyperSCAPES: Extreme infrastructure projects and new forms of urbanity in the Anthropocene” finanziato con uno Starting grant del valore di 1.326.583,98 euro. Al centro della ricerca, il tema degli sviluppi infrastrutturali e il loro impatto sul pianeta: nell’ultimo decennio, c’è stato infatti un forte aumento degli investimenti globali in infrastrutture che hanno raggiunto, in totale, i 70 miliardi di euro nel 2023 e che potrebbero aumentare fino a 90 miliardi di euro nel 2040. Tali investimenti hanno permesso lo sviluppo di progetti infrastrutturali regionali per guidare l’urbanizzazione e la crescita economica ma hanno rilevato, al contempo, profonde conseguenze ambientali.  Le infrastrutture sono infatti responsabili del 79% delle emissioni totali di gas serra e dell’88% di tutti i costi di adattamento. La comprensione della spazializzazione dei progetti infrastrutturali su larga scala è quindi essenziale per proporre metodi innovativi che garantiscano uno sviluppo più sostenibile e giusto. Concentrandosi su importanti sviluppi infrastrutturali in Asia, Europa e Sud America, la ricerca di HyperS analizzerà pertanto i processi economici e politici che guidano le iniziative infrastrutturali regionali e la loro spazializzazione, proponendo ai policy maker nuovi strumenti per la pianificazione di sviluppi infrastrutturali su larga scala.

“J’Existe” al Seeyousound 2025

Intervista a Marco Pacchiana e Federico Di Maria

Nel panorama dei videoclip musicali, il connubio tra musica e immagini gioca un ruolo fondamentale nel trasmettere emozioni e concetti. Abbiamo intervistato Marco Pacchiana e Federico Di Maria, rispettivamente regista e direttore della fotografia del videoclip J’Existe, selezionato nella sezione Soundies del Seeyousound 2025. Con loro abbiamo parlato della genesi del progetto, delle ispirazioni e delle aspettative per il festival.

Come nasce la vostra collaborazione e qual è il vostro percorso nel mondo del cinema e della musica?

Marco Pacchiana: Siamo entrambi ex studenti della Scuola Civica di Cinema di Milano, dove ci siamo conosciuti. Da allora collaboriamo su diversi progetti, spaziando tra videoclip musicali, commercial e produzioni legate al mondo della moda. Lavorare insieme è diventato naturale grazie a una visione comune e alla volontà di sperimentare nuovi linguaggi visivi.

Come è nata l’idea del videoclip e quali sono state le principali ispirazioni?

Marco Pacchiana: J’Existe nasce dall’esigenza di raccontare una nuova forma di amore, mettendo in scena due storie in contrasto tra loro. Da un lato, vediamo un angelo caduto, portatore di una ferita profonda, che non può fare altro che ferire a sua volta, anche di fronte alla più pura manifestazione d’amore. Dall’altro lato, attraverso una narrazione simbolica, raccontiamo un percorso che va dalla presa di coscienza alla rivoluzione, fino alla recisione di un legame di dipendenza tossico.

Le nostre ispirazioni spaziano dai lavori di Romain Gavras e Guillaume Alric, fino al cinema di Bernardo Bertolucci.

Quali sono stati gli elementi visivi e stilistici chiave che avete scelto di utilizzare?

Marco Pacchiana & Federico Di Maria: La scelta registica è stata quella di raccontare la vicenda dell’angelo attraverso un piano sequenza, mantenendo un’unica inquadratura per tutta la scena. Per la narrazione simbolica, invece, abbiamo optato per un montaggio più frammentato, partendo da una singola inquadratura fino ad arrivare a un montaggio serrato con cento inquadrature dedicate agli ombelichi.

Dal punto di vista fotografico, abbiamo voluto rendere ogni ambiente un “non-luogo”, uno spazio indefinito ma al contempo parte integrante della narrazione. Ci siamo ispirati ai lavori di Darius Khondji e Christopher Doyle, cercando di dare un’identità visiva unica al progetto.

Qual è stato il rapporto con l’artista nella creazione del videoclip?

Marco Pacchiana: L’artista, Novze, aveva un’idea ben precisa da comunicare attraverso la sua musica: il concetto di amore liquido. Una volta chiarita questa visione, ci ha lasciato totale libertà creativa per la realizzazione del videoclip. La sceneggiatura è stata scritta da me insieme a Tommaso Ongis, sviluppando una narrazione visiva coerente con il brano.

Cosa significa per voi essere stati selezionati al Seeyousound Festival?

Siamo estremamente felici di partecipare al Seeyousound 2025, all’interno della sezione internazionale Soundies. È un’opportunità straordinaria per mostrare il nostro lavoro e condividerlo con **professionisti del settore musicale e audiovisivo**. Essere proiettati accanto a grandi nomi del settore è un riconoscimento importante per noi e per il nostro percorso.

Quali sono le vostre aspettative per la proiezione e il festival?

Ci aspettiamo un festival ricco di **musica di qualità, grandi videoclip e film**, in un’atmosfera di condivisione e crescita artistica. Siamo entusiasti di vedere J’Existe proiettato sul grande schermo e di poter incontrare altri artisti e professionisti con cui confrontarci.

Con la selezione a Seeyousound, J’Existe si conferma un videoclip che va oltre l’estetica, diventando un vero e proprio racconto visivo di emozioni e riflessioni profonde. Non resta che attendere la proiezione per vedere come il pubblico accoglierà questa suggestiva opera audiovisiva.

“Mina vagante” in Sala Rossa

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni
Il consigliere comunale Silvio Viale con la ben nota intempestività (la malattia del Papa preoccupa  tanti, non solo i cattolici)  fa la sua ennesima esibizione, che non meriterebbe una citazione, sul crocifisso nell’Aula del consiglio comunale. Dopo le tante provocazioni fuori luogo di Viale la presidente del Consiglio Comunale Grippo  ha giustamente  sospeso i lavori del consiglio, non potendosi tollerare una mina vagante che vorrebbe essere anticonformista, che perfino con i suoi abiti vuole esibire se stesso, appigliandosi ad ogni scusa.  Viale smetta di dirsi radicale, Pannella ripudierebbe i suoi sistemi. Ma soprattutto sono i laici rispettosi di ogni fede che rifiutano Viale che dovrebbe in primis chiarire la sua posizione con le sue pazienti. E’ strano che l’Ordine dei medici e l’ospedale non l’abbiano cautelativamente sospeso. Per uno sguardo ad una studentessa  che non ha fatto esposti, il prof. Vercellone nel silenzio codardo di tutti di fatto ha  perso il diritto di insegnare.

Pompeo (Pd): “Una navetta per il Santa Croce”

POMPEO (PD): “LA REGIONE E’ PRONTA A AVVIARE UN CONFRONTO?”

25 febbraio 2025 – “Ho presentato un’interrogazione in Consiglio regionale per fare chiarezza sulle problematiche legate all’accessibilità dell’Ospedale Santa Croce di Moncalieri e per sapere dall’Assessore regionale ai Trasporti se intenda avviare un confronto per istituire un servizio navetta dedicato, finanziato congiuntamente dalla Regione Piemonte e dal Comune di Moncalieri, al fine di garantire un collegamento rapido ed efficiente con l’ospedale. Inoltre, vorrei sapere se, in attesa della realizzazione del nuovo ospedale di Cambiano, siano previsti ulteriori interventi per migliorare l’accessibilità e i servizi offerti dall’Ospedale Santa Croce” spiega la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo.

“L’Ospedale Santa Croce di Moncalieri – prosegue la Consigliera regionale Pd – è un punto di riferimento essenziale per la città e per i comuni limitrofi. La struttura offre servizi sanitari fondamentali per la comunità locale, ma l’accessibilità risulta complessa sia per i cittadini che per il personale sanitario a causa di problemi di viabilità e della carenza di mezzi pubblici diretti ed efficienti. E’ importante, poi, sottolineare, che il nuovo ospedale di Cambiano, la cui progettazione dovrebbe concludersi entro il 31 maggio 2025, rappresenterà solo in futuro una risposta alle esigenze sanitarie del territorio dal momento che i tempi di realizzazione sono troppo lunghi e non affrontano le criticità attuali. È, quindi, necessario adottare soluzioni immediate per migliorare l’accesso all’Ospedale Santa Croce, garantendo ai cittadini e al personale sanitario un collegamento più agevole e dignitoso”.

“L’istituzione di un servizio navetta dedicato rappresenterebbe una soluzione concreta e rapidamente realizzabile che potrebbe rispondere efficacemente alle esigenze di mobilità della popolazione” conclude Laura Pompeo.

Cirio e Lo Russo ad Atene per la rotta diretta con Caselle

Un protocollo di intesa tra la Regione Piemonte, con il coinvolgimento della Città e della Città Metropolitana di Torino, e la Regione dell’Attica per promuovere il turismo tra i due territori, anche attraverso l’individuazione di specifiche risorse dell’Unione Europea, e il potenziamento dei collegamenti con una nuova rotta aerea diretta tra l’aeroporto di Torino Caselle e quello di Atene.

Questo il risultato dell’incontro avvenuto questa mattina tra il presidente della Regione Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, ad Atene per la cerimonia di apertura degli Special Olympics Games, con la ministra del Turismo della Grecia Olga Kefalogiannī.

“Potenziare i collegamenti e favorire lo sviluppo  del turismo tra Piemonte e Grecia è un obiettivo comune che possiamo raggiungere anche attraverso l’uso dei fondi europei, che nella nuova programmazione possono essere utilizzati per favorire le relazioni tra regioni non confinanti. Abbiamo condiviso l’importanza di ripristinare il volo diretto Torino-Atene, a servizio dei tanti piemontesi che vengono in Grecia, ma anche come possibilità di interscambio considerando i numeri del turismo greco in Piemonte: 25 mila presenze all’anno, localizzate in zone ad alta spesa quindi con un consistente potenziale di crescita”, dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

“Riaprire una rotta aerea diretta tra Torino e Atene è un obiettivo concreto per lo sviluppo del turismo e per la crescita delle relazioni tra i due Paesi e i nostri territori, ricchi di storia e di cultura, nonché una opportunità di crescita del nostro aeroporto e dei collegamenti diretti della città”, sottolinea il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.

Il volo diretto Torino-Atene è stato attivo nell’estate del 2018 e in quella del 2022. Considerati i movimenti, soprattutto estivi, tra il  Piemonte e la Grecia il suo ripristino consentirebbe di intercettare un altissimo potenziale di traffico oggi raccolto dagli aeroporti milanesi e dalle rotte con scalo a Roma.