ilTorinese

Accoltella la moglie nel sonno e chiama i carabinieri

Ha ucciso la moglie a coltellate, questa mattina a Solero nell’Alessandrino. L’uomo, 61 anni, dopo il delitto ha chiamato i carabinieri. I militari sono intervenuti dal comando provinciale di Alessandria insieme al 118. Per la donna di 53 anni non c’è stato nulla da fare, era già deceduta. Ora si tratterà  di conoscere i motivi del delitto.

Schianto contro ponte in cemento, muore 34enne

È intervenuto anche l’elisoccorso ieri sera ma non è stato possibile salvare il 34enne che è morto uscendo di strada e schiantatosi con la sua auto contro un ponte in cemento. L’incidente è avvenuto sulla provinciale 13 che collega Busano a Front Canavese. L’uomo lavorava per un’azienda di materiale idraulico.

Getta zaino di droga dal finestrino: arrestato

È accaduto nel pomeriggio del 14 ottobre a San Giorio di Susa (TO), borgata Garda: un quarantacinquenne del posto, a bordo della propria autovettura – una Fiat Panda – ha incrociato una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Susa (TO).
L’uomo, temendo di essere fermato dai militari, ha cercato di disfarsi di uno zainetto che aveva con sé gettandolo dal finestrino. I Carabinieri, insospettitisi, lo hanno inseguito e fermato; contestualmente hanno recuperato lo zaino scoprendo il motivo del lancio dal finestrino: conteneva 475 grammi di sostanza stupefacente di tipo marijuana.
Il fermato, già conosciuto dalle forze dell’ordine, è stato arrestato con l’accusa di “detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio” e successivamente accompagnato agli arresti domiciliari mentre la droga è stata sequestrata.

PNT Solutions vince il premio “SEO Agency dell’anno”

PNT Solutions ha recentemente trionfato alla premiazione “Le Fonti Awards”, conquistando il titolo di “SEO Agency dell’anno” nella categoria “innovazione”. L’evento si è svolto presso il prestigioso Palazzo Mezzanotte a Milano, in occasione della sua Fall Edition il giorno 10 ottobre 2024.

I Le Fonti Awards sono un riconoscimento annuale che celebra le eccellenze nel mondo delle aziende e dei professionisti, con particolare attenzione all’innovazione e alla qualità dei servizi offerti: questi premi vengono assegnati a realtà che si distinguono per la loro capacità di innovare e di rispondere alle sfide del mercato, rappresentando un importante punto di riferimento nel panorama imprenditoriale italiano.

Gabriele Pantaleo, consulente SEO e fondatore di PNT Solutions, ha espresso la sua gioia ed emozione per questo riconoscimento, sottolineando che rappresenta un simbolo del duro lavoro svolto da lui e dal suo team nel corso del 2024. Il team di PNT Solutions è composto da esperti come Nino Ribaudo, web master professionista, e Ginevra Lupo, SEO copywriter.

“Questo premio è la testimonianza della dedizione e della passione che mettiamo nel nostro lavoro quotidiano. Siamo orgogliosi di essere riconosciuti per l’innovazione che portiamo nel settore SEO.”

PNT Solutions è una seo e web agency che lavora a stretto contatto con piccole e medie imprese (PMI) e professionisti, curando tutti gli aspetti della creazione di siti web e dell’ottimizzazione SEO per i motori di ricerca. Fondata nel 2021, l’agenzia si è affermata come un partner strategico per le PMI, offrendo servizi personalizzati che spaziano dalla realizzazione di siti web professionali all’implementazione di tecniche SEO avanzate.

Il team utilizza approcci innovativi e mantiene sempre un occhio attento al futuro. Tra i servizi offerti ci sono analisi e audit SEO, copywriting SEO, ottimizzazione on-page, realizzazione di siti web ed e-commerce, link building e consulenza di web marketing. Grazie a questo approccio multidisciplinare e completo, PNT Solutions è in grado di garantire risultati concreti e misurabili per i propri clienti, aiutandoli a emergere nel panorama digitale. Pantaleo ha aggiunto:

“Il nostro obiettivo è rendere il sito web dei nostri clienti una calamita per potenziali acquirenti in target, trasformandolo in uno strumento efficace per aumentare le vendite.”

Con questa vittoria ai Le Fonti Awards, PNT Solutions si afferma ulteriormente come un punto di riferimento nel panorama del digital marketing italiano, continuando a fornire servizi di alta qualità a professionisti e PMI.

Energie rinnovabili, per il Piemonte un fattore di sviluppo industriale

Puntare sulle energie rinnovabili non è solo una necessità per tutelare l’ambiente, ma anche un’opportunità di sviluppo e di competitività industriale per il Piemonte. Ad affermarlo è il Presidente del Gruppo Energia dell’Unione Industriali di Torino, Giuseppe Bergesio, nel corso dell’incontro “Scenari energetici 2025”, organizzato dal Comitato Torino Finanza della Camera di Commercio di Torino,al Centro congressi dell’Unione Industriali di Torino. L’incontro ha coinvolto  l’Ordine dei Commercialisti e l’Ordine degli Ingegneri di Torino e la Confservizi del Piemonte e della Valle d’ Aosta.

“Più puntiamo sulle rinnovabili – ha affermato Bergesio – meno sorprese avremo sui costi dell’energia. I metri cubi di gas consumati non sono sotto il nostro controllo,”.

“Il Piemonte comunque è in linea con gli obiettivi di sviluppo delle energie “pulite”, in particolare per la fonte idroelettrica – ha proseguito Bergesio – e se in Italia nel 2022 si fosse rovesciato il rapporto fra rinnovabili ed energie fossili, che è del 35% contro il 65%, non avremmo avuto la crisi”.

Sulle opportunità che le aziende possono cogliere dalla cosiddetta Transizione 5.0 ha parlato Paola Aglietta, dell’Ordine dei Commercialisti di Torino: “Vi sono incentivi sotto forma di credito di imposta interessanti – ha affermato – ma i tempi sono brevi, perché bisogna fare gli investimenti orientati al risparmio energetico entro il 2025”.

Stentano però a decollare gli strumenti di autoproduzione di energia rinnovabile, come le Comunità energetiche rinnovabili (Cer) e i Gac (Gruppi di autoconsumo collettivo), che consentono alle aziende non solo di risparmiare, ma anche di condividere i benefici ambientali ed economici con la collettività . Ma “Sono strumenti – ha proseguito Aglietta –ancora poco utilizzati, al contrario all’estero funzionano già bene per resistenze culturali e difficoltà applicative, anche dal punto di vista fiscale”.

Un quadro normativo che blocca anche lo sviluppo di nuovi impianti di produzione delle energie rinnovabili, ha sostenuto Agostino Re Rebaudengo, Presidente di Elettricità futura, l’organizzazione di Confindustria che raggruppa aziende che producono e vendono il 70% dell’energia elettrica prodotta in Italia. Ci sono lungaggini burocratiche (per avere un’autorizzazione ci vogliono 5 anni) e l’ostilità di molte regioni: “E il Testo unico sulle rinnovabili – ha aggiunto Re Rebaudengo – peggiora ancora la situazione. Ma la paura che gli impianti fotovoltaici sottraggano terreni all’agricoltura e danneggino i suoli è infondata: in Italia occupano solo lo 0,1% della superficie agricola”.

Teresa Maresca, “Il primitivo del sogno” 

Domenica 3 novembre verrà presentato l’evento dal titolo “Rock Art- Il primitivo del sogno” in cui Teresa Maresca, l’artista e autrice del libro intitolato “Il primitivo del sogno”, dialogherà con il poeta Gian Giacomo Della Porta sui temi della sua opera.

L’appuntamento avrà luogo alle ore 19, presso Diagon Hall, in via San Domenico 47 a Torino, e prevederà anche l’esposizione di alcune opere pittoriche e materiche di Teresa Maresca.

Teresa Maresca vive e lavora a Milano. Dopo gli anni di formazione a Roma, dal ’92 ha iniziato ad esporre in mostre collettive e personali presso istituzioni museali e gallerie in Italia e all’estero. La sua pittura figurativa e visionaria è stata accostata a maestri come Munch, Nolde, De Pisis e Carrà. Ha esposto alla Biennale d’Arte di Venezia, alla Galleria d’Arte Moderna di Genova, al Museo Diocesano di Milano, al Museo Marino Marini di Pistoia, in ex fabbriche come la Falk di Sesto San Giovanni e i Musei dell’Industria e del Lavoro di Brescia. Da tempo lavorava a un progetto sulla Rock Art del Paleolitico Superiore.

Teresa Maresca, originale e libera pittrice, dà vita a quadri di ammaliante bellezza misterica, ed è un’artista di colta sensibilità antropologica, orientata sulla perpetua e ipnoticamente enigmatica energia degli archetipi. In questo suo libro rivolge i propri sentimenti ai miti, alle visioni del mondo, ai riti delle popolazioni indigene polinesiane e di alcune etnie nordamericane (struggente la sua devozione a Wounded Knee) amazzoniche. Con frequenti richiami alla poesia, non solo di Whitman, ma anche, tra gli altri, di Byron, Kinsella e altri artisti della scena contemporanea, Teresa Maresca ha scritto un libro dedicato alla natura ed esalta la dimensione del sogno, scorrendo in essa, sciamanicamente, l’essenza inspiegabile dell’umano, e affidandosi alla sequoia di Whitman vede una campaniana prateria senza fine dove le orme dei bisonti sono le tracce dell’assoluto.

Rock Art – Il primitivo del sogno

3 Novembre, ore 19

Diagon Hall, via San Domenico 47, Torino

Per prenotazioni: infoeventi@larteficio.com

 

Mara Martellotta

“Amiamo gli animali ma i divieti vanno rispettati”

Caro direttore,
la maleducazione e l’inciviltá vengono manifestate ogni giorno: regolamenti, ordinanze, cartelli di divieto  diventano inutili per i trasgressori seriali. Laddove c’è un divieto c’é sempre chi lo viola. Stavolta siamo nelle aree verdi dinanzi al LIDL  di corso Unione Sovietica angolo corso Sebastopoli. Numerosi  cartelli indicano il divieto di introdurre cani  nelle aree verdi. Cartelli ben visibili e scritti in italiano chiarissimo. Il cane, poverino, non sa leggere quindi non é una levata di scudi contro i cani ma contro i loro proprietari  che violano non curandosene e  perseverando  i divieti. Le foto lo dimostrano eloquentemente. Nessuno gli insegna l’educazione?
Luigi Gagliano

Castello di Miradolo. “Storia di una rinascita”

Nuovo make-up al Castello di San Secondo di Pinerolo e, da marzo a giugno, “Erbari d’autore”

San Secondo di Pinerolo (Torino)

Ha più di duecento anni di storia il “Parco” del “Castello di Miradolo”, dal 2007 sede della “Fondazione Cosso”. E, vista l’età, un buon maquillage non era di troppo. Maquillage quasi compiuto, poiché, annunciano dalla “Fondazione, nella  primavera del 2025 si concluderà il progetto di “rinnovamento e manutenzione” straordinaria con cui la “Fondazione Cosso” ha ottenuto i fondi del “PNRR” del bando del “Ministero della Cultura”, finanziato dall’“Unione Europea” attraverso i fondi “NextGenerationEU”: ottavo nel centronord primo in Piemonte nelle graduatorie degli investimenti dedicati alla valorizzazione di parchi e giardini storici. A San Secondo di Pinerolo sono arrivati più di 1milione e 800mila Euro investiti in azioni di “manutenzione ordinaria e straordinaria” della “componente vegetale e del “disegno storico”, oltre che di restauro delle “componenti impiantistiche”, di “ricerca storico-paesaggistica” e di “rinnovamento dei servizi” per i turisti ed i visitatori. Lavori essenziali per un’immagine ancor più fruibile e suggestiva del “Parco storico”, dal 2008 oggetto di particolare attenzione (all’interno di un sapiente progetto di “sostenibilità ambientale”) da parte di PaoloPejrone, uno dei più rinomati paesaggisti italiani, che (al fianco di Elettra Bordonaro“architetto della luce” che ha invece firmato il magico progetto di illuminazione) dopo aver disegnato e progettato l’“Orto”, ha ridisegnato anche la “Corte aulica” del Castello e la zona antistante la “Serra”, con il rinfoltimento della collezione botanica, il ripristino delle antiche “Vaserie” e la selezione di arbusti idonei ad attrarre gli insetti “pronubi”, preziosi per la loro attività di impollinatori.

A fianco degli imponenti lavori incentrati sul progetto di “rinnovamento” del “Parco”, al “Castello” di via Cardonata (dove fino al prossimo 25 dicembre è visitabile la mostra “Giorgio Griffa. Una linea, Montale e qualcos’altro” che coinvolge tutti gli spazi del “Castello” e del “Parco”) già si sono accesi i motori per l’organizzazione della grande mostra primaverile “Di erbe e di fiori. Erbari d’autore. Da Bessler a Penone, da De Pisis a Cage”, a cura della “Fondazione Cosso” e di Roberto Galimberti, con la consulenza di Enrica Melossi e in programma da sabato 22 marzo a domenica 22 giugno del prossimo anno.

“Il percorso della mostra – spiegano gli organizzatori – intende costruire un confronto ‘impossibile’ tra alcune pagine di erbari storici con la visione di alcuni artisti che attorno alla riflessione sulla materia e sugli elementi della natura hanno costruito opere che sono specchio del proprio tempo e del presente”.

L’esposizione sarà, inoltre, accompagnata da un’inedita installazione sonora, a cura del progetto artistico “Avantdernière pensée, dedicata al brano “In A Landscape” di John Cage del 1948. Una lenta sequenza al pianoforte di note “omoritmiche”, separate tra loro dallo stesso intervallo, sembra sottolineare la possibilità di ascoltare e, insieme, di essere “dentro” l’ascolto, in un paesaggio sonoro da osservare con attenzione, da vicino, come un quadro o le pagine di un erbario. “Il sistema di diffusione del suono progettato per le sale espositive – spiega Roberto Galimberti – costruisce lo spazio, ne muta i confini percettivi e dialoga con la dimensione visiva, in un continuo controcanto in cui la cadenza dei suoni sembra confondersi con l’incedere dei passi di chi osserva”.

Parallelamente alla mostra si articolerà il progetto Da un metro in giù: un percorso didattico per i visitatori di tutte le età per imparare, con gli strumenti del gioco, a osservare le opere d’arte e la realtà che ci circonda.

Per info: tel. 0121/502761 o www.fondazionecosso.com

Gianni Milani

Nelle foto: Castello di Miradolo, “Serra neogotica”; Paolo Pejrone; Maria Luisa Cosso e Paola Eynard, presidente e vicepresidente “Fondazione Cosso”

Uno scrigno di dolcezza: nuova apertura per Luciano Stillitano

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PENSIERI SPARSI  di Didia Bargnani

Il genio creativo ed irrequieto di Luciano Stillitano, gran Maestro della pasticceria, in particolare quella torinese famosa per le paste mignon, è da poco approdato in corso Casale 96 a Torino.
Una  pasticceria coquette con dei richiami allo stile Liberty che ben si adatta alle dolci creazioni del Maestro pronte per entrare in scatole raffinate ed essere portate via o gustate con un buon caffè davanti al bancone dal quale si intravedono pasticcini mignon di ogni tipo, freschi e secchi, brioches e croissants, fatti con la sfoglia inversa, ancora caldi, burrosi e fragranti.
“ Per il mio nuovo locale- racconta Stillitano- non volevo qualcosa che richiamasse la modernità ed è così che ho pensato a questo piccolo negozio che in passato era stato una pasticceria; vorrei ripartire da qui per inglobare la tradizione al nuovo usando molto la manualità, tralasciando stampi e stampini. Non sarei con i piedi per terra se ignorassi le novità in pasticceria ma non posso assolutamente lasciar perdere una tradizione ricca di storia e contenuti come quella torinese, accogliamo dunque il nuovo ma facciamolo buono”.
Ormai , mi spiega il Maestro, è tutto molto standardizzato, si cerca di ottimizzare, di fare questo lavoro per sei ore al giorno, tutto ciò a scapito della qualità e della creatività.
“Oggi si diventa pasticceri su Instagram- continua Stillitano- o con qualche corso di breve durata, al momento non vedo eredi, solo tanti improvvisati, non c’è una pasticceria all’altezza della nostra tradizione torinese, vedo un appiattimento totale, non c’è personalità se non in pochissimi che conto sulle dita di una mano. “ Non è perfetto ma va bene lo stesso “, quando un pasticcere dice queste parole è la fine, significa che ha perso l’entusiasmo per il suo lavoro, io non sono così, quello che produco deve piacere al mio palato, se non mi piace significa che non è perfetto e non lo metto in vendita. L’errore è concepito ma non è ammesso, questa è la mia filosofia.”
Secondo il Maestro oggi la rivoluzione è la manualità e cita Cedric Grolet, il pasticcere più famoso di Francia, come un esempio di modernità e manualità.
“ Ho in programma di aprire altri due punti vendita- conclude Luciano Stillitano- per valorizzare la pasticceria torinese perché si sta rischiando di buttare via un patrimonio. Un esempio? La piccola pasticceria secca non è  considerata quanto meriterebbe”.
Intanto tra una chiacchiera e l’altra mi trovo ad osservare i pasticcini mignon, piccoli dolci capolavori in miniatura, le torte, quelle più classiche e quelle che strizzano l’occhio alla modernità, e ognuna di queste meraviglie sprigiona un profumo di buono, di burro, zucchero, un profumo d’altri tempi.

Ritorna dal 16 novembre il Magico Paese di Natale

 Con il mercatino più romantico d’Europa nelle Langhe, Roero e Monferrato

 

Dal 16 novembre al 22 dicembre prossimi i borghi di Govone, Asti e San Damiano d’Asti si preparano ad accogliere la diciottesima edizione del “Magico Paese di Natale” premiato da European Best Destinations come il mercatino natalizio più romantico del 2024.

Il magico Paese di Natale si è inoltre posizionato settimo in classifica tra i mercatini natalizi più importanti d’Europa e primo tra quelli italiani. L’evento si svolge in un territorio, quello delle Langhe, Roero e Monferrato, che si conferma come uno dei fiori all’occhiello per weekend romantici e gite fuori porta nel periodo invernale.

I dati mostrati dall’Ente del Turismo Langhe, Roero e Monferrato indicano un’importante crescita rispetto ai flussi turistici di questo territorio.

Nel novembre 2023 le persone che hanno pernottato nel territorio sono state 66361, con un incremento dell’11,35% rispetto al 2022. Anche le presenze sono aumentate in modo significativo, arrivando a 175.812. A dicembre 2023 i pernottamenti sono stati 38039, con un aumento del +12,09% rispetto al 2022, mentre le presenze sono state 119.936 (+91,71%).

In cima a una delle colline del Roero si trova l’incantevole e romantico paese di Govone, luogo in cui è nato il magico Paese di Natale. A partire dal 16 novembre questo paese si trasforma in un autentico villaggio natalizio, diventando una meta irrinunciabile per gli amanti del Natale.

Con spettacoli, animazioni e mostre l’evento non soltanto incanta le famiglie, ma offre anche un’atmosfera perfetta per le coppie in fuga dal caos cittadino.

Govone, situato nel cuore di Langhe, Roero e Monferrato, ospita un evento che ha saputo conquistare l’Europa, ottenendo il riconoscimento di evento più romantico da parte di European Best Destinations.

Con il suo castello Reale Patrimonio Unesco, le vigne e i paesaggi mozzafiato, questo piccolo borgo invita chiunque ad immergersi nell’atmosfera del Natale e del Romanticismo. I vicoli pittoreschi e i tramonti sule colline creano l’atmosfera perfetta per un fine settimana romantico. Nel parco reale che circonda il castello, il giardino all’italiana si trasforma in un giardino incantato, illuminato da decorazioni natalizie, dove ogni dettaglio è pensato per far vivere ai visitatori momenti di pura magia. Dopo il tramonto Govone diventa ancora più romantico grazie alle numerose luminarie in 3 D che fanno da sfondo alle foto dei visitatori.

Anche la cittadina di Asti si trasforma in un luogo dove il Romanticismo si intreccia con la storia, offrendo ai visitatori un’atmosfera unica. Le 130 casette in legno del mercato natalizio, illuminate a festa, creano un’atmosfera calda e accogliente, mentre il profumo delle caldarroste, del vino brulé e della cioccolata calda si mescola nell’aria, rendendo prezioso ogni istante e accompagnando i visitatori in una passeggiata tra le vie e le piazze.

Asti è sicuramente una cittadina che assembla i tanti volti del Romanticismo. Si potranno scoprire tesori nascosti oppure ammirare dall’alto le mille luci che colorano la città, salendo sulla ruota panoramica di piazza Alfieri.

Tra le colline piemontesi si nascondono piccoli borghi che incarnano l’essenza del Romanticismo. Questi gioielli offrono un viaggio unico attraverso paesaggi mozzafiato e una storia secolare che affascina e incanta. Il percorso inizia a Guarene, dominata dal suo splendido castello settecentesco denominato Poggiolo, punto panoramico per eccellenza, da cui lo sguardo si perde sulle colline del Roero, regalando emozioni indimenticabili.

Poco distante troviamo Neive, un borgo medievale che incanta con le sue case in pietra e l’atmosfera senza tempo. In autunno i vigneti si colorano di mille sfumature, creando un dipinto naturale di straordinaria bellezza. Il viaggio prosegue poi verso Barbaresco, famoso per il suo pregiato vino. La Torre del paese invita a un’esperienza speciale. Degustare un calice mentre lo sguardo si perde nell’orizzonte delle Langhe. Salendo verso l’alta Langa si raggiunge Bossolasco, conosciuto come il “paese delle rose”. Questo borgo fiorito offre panorami spettacolari e un’atmosfera romantica senza pari. In questo contesto il Magico Paese di Natale accoglie i visitatori con luci scintillanti, melodie dolci e sapori autentici. Govone e Asti, con le loro colline incantate, i mercatini natalizi e le specialità culinarie, rappresentano la cornice ideale per una vacanza indimenticabile e romantica.

 

Mara Martellotta