ilTorinese

Maioliche a Palazzo Madama

“Maioliche a Varallo: la collezione Franchi dialoga con altri musei”. Un  incontro-conferenza con Giulia Anversa. Giovedì 27 giugno, ore 17,30

In occasione della mostra “L’Italia del Rinascimento. Lo splendore della maiolica” (in corso fino al prossimo 14 ottobre), il “Gran Salone dei Ricevimenti” di Palazzo Madama, in piazza Castello a Torino, ospita, giovedì 27 giugno alle ore 17,30, l’incontro con Giulia Anversa – curatrice della Collezione Franchi presso la Pinacoteca di Varallo – che presenterà al pubblico torinese la preziosa raccolta di maioliche donata al museo valsesiano dall’imprenditore Luciano Franchi ed esposta, fino al prossimo 22 settembre, nella stessa Pinacoteca al Palazzo dei Musei di Varallo (Vercelli). In tutto, 194 opere che consentono di ammirare l’evolversi dell’arte ceramica in Italia dal XIV al XVIII secolo, percorrendo idealmente un itinerario che tocca le principali manifatture italiane. In mostra a Varallo troviamo anche venti opere che la famiglia Franchi conserva ancora nella propria collezione privata, accanto a prestiti significativi dal Museo Nazionale del Bargello di Firenze, dalle Civiche Raccolte d’Arte Applicata del Castello Sforzesco di Milano, dal MIC – Museo Internazionale della Maiolica di Faenza e da Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino. Il Rinascimento e la sua cultura emergono in particolare dal confronto fra tre opere di grande importanza, fra le quali un “Tondino” faentino di Baldassarre Manara firmato e datato 1534, dalla collezione privata di Borgosesia, uno splendido e noto esempio di Francesco Xanto Avelli, proveniente dal Museo del Castello Sforzesco di Milano e un piatto di Francesco Durantino, datato 1542, del Museo di Varallo.

Ingresso fino ad esaurimento posti con prenotazione obbligatoria: tel. 011/4429629 o madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

g. m. 

 

Le madamine e pochi torinesi in piazza per i Giochi

Solo  cinquantina di persone ieri hanno manifestato nel caldo torrido  sotto Palazzo Civico. Lo slogan del flash mob era “i no perdono i sì vincono”, “Torino vuole di più” e “Appendino ascolta Torino”. L’evento è stato promosso da Mino Giachino e da Si Torino Sì Lavoro e dalle ‘madamine’ sì tav, per sensibilizzare l’opinione pubblica su un possibile ruolo di Torino alle Olimpiadi invernali 2026, dopo la scelta di Milano-Cortina come sede dei Giochi. La spinta propulsiva delle madamine sembra ormai esaurita. Altre piazze e altri numeri quando la città si mobilitò su loro sollecitazione a favore della Tav.

 

(immagine: Andrea gatti Art)

I No Tav manifestano a Chiomonte

Manifestazione del movimento No Tav ieri in Valle di Susa vicino al cantiere di Chiomonte. Gli attivisti  vogliono “che si smonti il check point militare all’ingresso e che si chiuda questo cantiere fermo da un anno e mezzo. Siamo un movimento che non si arrende”. “Oggi – concludono i No Tav – è l’inizio della campagna estiva”. I manifestanti hanno bloccato un tratto di strada all’interno dell’area del  cantiere.

 

(foto archivio)

Giochi Europei, medaglia d’oro per Tatiana Andreoli

Sventola la bandiera tricolore, risuona l’inno nazionale italiano nel cielo di Minsk, capitale della Bielorussia e sede della seconda edizione dei Giochi Europei. Il merito è di Tatiana Andreoli, medaglia d’oro nella prova individuale di arco olimpico al termine di una finale tutta azzurra con la compagna di nazionale Lucilla Boari. 7-1 il punteggio conclusivo della sfida, in favore della ventenne arciera torinese della Iuvenilia, frutto dei quattro parziali di 28-25, 28-28, 26-22 e 26-25. Due azzurre sui due gradini più alti del podio e altre due medaglie per la spedizione italiana di tiro con l’arco, dopo l’oro del mixed team firmato Nespoli e Boari e il bronzo a squadre di Galizzo, Nespoli e Pasqualucci. Splendida la cavalcata verso la finale di Tatiana Andreoli, protagonista di match estremamente combattuti. Nella prima giornata di frecce ha concluso la qualifica al 12esimo posto con 645 punti, qualificandosi per il secondo turno degli scontri diretti. Qui ha eliminato allo shoot off la bielorussa Hanna Marusava (punteggio 6-5 9*-9), accedendo agli ottavi dove si è nuovamente imposta allo shoot off – dopo una doppia freccia di spareggio – contro la francese Audrey Adiceom (6-5 10-10 9*-9). Ai quarti la giovane atleta torinese ha superato 6-4 la russa Inna Stepanova, in semifinale 6-2 l’olandese Ana Gabriela Bayardo, entrambe avversarie con grande esperienza internazionale. Nell’ultimo incontro ha quindi affrontato e battuto la compagna di squadra, anche lei protagonista di un percorso praticamente perfetto. Da ricordare che le due azzurre, insieme a Vanessa Landi, erano uscite di scena ai quarti nel tabellone a squadre. Oggi si sono prese una bellissima rivincita.

La pagina dell’evento sul sito FITARCO a questo link

Risultati completi a questo link

“Dreams & Hopes” ad Azeglio con le Musiche da ripostiglio

Terzo appuntamento ad Azeglio con la rassegna “Musiche da ripostiglio e altro”. La residenza di campagna “Fuori Porta d’Azeglio”, nel centro storico del comune canavesano, ospiterà alle 21 di sabato 29 giugno la serata musicale “Live concert Dreams & Hopes”. Ospiti di Giuseppe Lo Faro e David K Tickle ci saranno Anna Sfregola ( in arte Anna Dari), pianista, compositrice e poetessa nata ad Ascoli Piceno e piemontese d’adozione, che presenterà i brani del suo primo album digitale intitolato “Dreaming with Annie” e il musicista Alessandro Fantino. Il cantautore astigiano ha avviato con la collega un progetto musicale che li vede entrambi coinvolti nella versione live acustica di“Tree of Hopes” , il primo EP di Fantino composto da cinque brani che passano dal pop vero e proprio a sfumature blues, jazz, rock e gospel. Per la serata azegliese il duo sarà affiancato dalla vocalist Lucia Falanga.

M.Tr.

Ream Sgr acquista “I Glicini”

Continua l‘impegno di Ream Sgr ( Fondo immobiliare torinese costituito da varie fondazioni bancarie piemontesi, fra cui la Fondazione CRT) nel settore delle Residenze per anziani. Per conto del Fondo immobiliare GERAS 2, – REAM SGR in data odierna ha sottoscritto il contratto definitivo di compravendita della residenza sanitaria assistenziale (RSA) “I Glicini”, sita a Bra (CN).L’immobile, ha una superficie complessiva pari a ca. 5.000 mq, ed è stato acquistato per un valore di € 7.600.000 ed ha una dotazione di 92 posti letto complessivi gestiti da Socialcoop Consorzio Cooperative Sociali Soc. Coop. Sociale.

“Con questa acquisizione – dichiara il Presidente Giovanni Quaglia – REAM SGR continua nella sua politica di investimento nell’economia reale ed in particolare in strutture a servizio delle persone. Il Fondo GERAS 2 ha fino ad ora comprato circa 500 posti letto che, sommati ai circa 800 acquisiti dal Fondo GERAS, costituiscono un significativo intervento nell’ambito delle residenze per anziani autosufficienti e non nel nord ovest d’Italia.”

“REAM SGR – afferma Oronzo Perrini, Direttore Generale – con gli investimenti effettuati dai Fondi GERAS e GERAS 2, consolida il proprio ruolo da protagonista in questa asset class. Il patrimonio dei due Fondi è concentrato in Regioni in cui la domanda di servizi assistenziali è in forte crescita e si avvale della gestione professionale dei principali operatori di mercato.
Scopo del Fondo GERAS 2 – che ha avviato la propria operatività a luglio 2018 – è quello di investire circa 200 milioni in residenze per studenti, residenze socio-sanitarie e socio-assistenziali ed in strutture turistico ricettive.”

I “Virtuosi dell Accademia di San Giovanni” in concerto

 Grande partecipazione di pubblico in Duomo il 21 giugno scorso

La tempesta di grandine e pioggia che si è abbattuta su Torino e dintorni non ha impedito, venerdì 21 giugno scorso, ad un folto pubblico di appassionati di sfidare le intemperie per recarsi in Duomo, fulcro della religiosità torinese, per assistere al tradizionale appuntamento concertistico eseguito dai “Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni”, in occasione della 37esima Festa Europea della Musica.

Condotti con mano sicura dal loro direttore ospite, il maestro Antonmario Semolini, i “Virtuosi” hanno regalato al pubblico due brani di assoluta bellezza ed immediata comunicazione, la Sinfonia n. 40 in sol minore K 550 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore, D 485 di Franz Schubert. Non stupisce l’accostamento di questi due brani musicali. Nella Quinta Sinfonia, infatti, Schubert si distacca dai modi e dalle forme beethoveniane, riavvicinandosi proprio allo stile mozartiano, evidente nella scrittura per piccola orchestra senza tromba né tamburi militari, che è la stessa combinazione orchestrale cui era destinata la Sinfonia in sol minore di Mozart, nella sua versione originale.

L’esecuzione ha avuto punte di pura poesia attraverso i dialoghi raffinati, indotti con precisione dal maestro Semolini, tra archi e fiati, ed in particolare, per questi ultimi, si sono distinte le preziosità sonore del flauto di Davide Chiesa, dell’oboista Pasqualino Rizzo, del fagotto di Paola Sales e la straordinaria morbidezza ed intonazione dei corni condotti da Ugo Favaro. L’interpretazione accurata e senza cedimenti da parte del maestro Semolini e dell’Orchestra ha ottenuto un meritatissimo successo tributato dagli applausi di un pubblico attento, all’interno del quale figuravano anche personalità del mondo dell’arte e della cultura, capaci, con la loro fama, di travalicare i nostri confini; tra esse il musicologo Enzo Restagno e lo scienziato Pierluigi Baima Bollone.

La serata è stata possibile grazie a don Carlo Franco, parroco del Duomo e presidente dell’Accademia che egli stesso ha creato per dare alla Cattedrale rinascimentale un ruolo di centro di irradiazione della cultura, nelle sue diverse espressioni, anche musicale, a vantaggio di tutta la popolazione, coinvolgendola in una partecipazione attiva. I Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni rappresentano, sicuramente, una realtà culturale preziosa per Torino, capace di fondere l’espressione musicale a quella della spiritualità del Duomo, in cui l’Accademia ha sede e degna di un’attenzione particolare da parte delle istituzioni.

 

Mara Martellotta

“Zona blu attorno al Campus, tariffe agevolate”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Il Comune dimostri di aver colto l’importanza della richiesta, peraltro suffragata da un migliaio di firme, in assenza di un servizio di trasporto pubblico adeguato lungo tutto il percorso. Sorvolo sugli inviti a utilizzare i monopattini elettrici come alternativa all’auto: stiamo parlando di diritto allo studio, servirebbe un approccio serio.

Troviamo subito una soluzione, pensiamo immediatamente a tariffe agevolate per gli studenti in arrivo da fuori Torino per i quali, al momento, un giorno di posteggio nella zona del Campus Luigi Einaudi arriva a costare quanto un paio di pause pranzo.

In assenza di alternative credibili (impossibile arrivare a lezione in orario, la mattina, usando i mezzi pubblici e abitando fuori dalla primissima cintura del capoluogo), a essere messo a repentaglio è il diritto allo studio.

Per gli studenti in arrivo da fuori Torino l’uso dell’auto non è un lusso: finché non sarà garantito un servizio di trasporto pubblico competitivo lungo tutta la tratta, sarà l’unica soluzione percorribile per arrivare in tempo a lezione la mattina senza dover puntare la sveglia alle ore piccole della notte.

La questione portata oggi in Commissione da parte degli studenti (forti anche di oltre mille firme raccolte) è seria e come tale andrebbe trattata. In attesa di sviluppare un servizio di trasporto pubblico valido come vera alternativa all’auto privata per chi tutti i giorni si sposta da fuori città all’area del CLE, sostengo fortemente e con convinzione la richiesta di introdurre tariffe agevolate per questi studenti.

La formula – magari basata sull’Isee e su altri parametri – si troverà, se c’è la volontà politica. Non commento invece i riferimenti e gli inviti all’uso di mezzi alternativi e creativi come i monopattini elettrici: la questione è seria e i firmatari meritano rispetto.

La situazione attuale vede lunghi tratti di “parcheggi blu” inutilizzati, a riprova prova che qualcosa non torna: risulta penalizzata la Città di Torino (che vede introiti ridicoli) e risultano penalizzati gli studenti. I soli elogi alla mobilità alternativa non bastano.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

In passerella i creativi cinesi

Si apre nel segno della Cina la quarta edizione della Torino Fashion Week, che  fino a mercoledì 3 luglio trasforma l’ex Borsa Valori di via San Francesco da Paola 28 in un palcoscenico pronto ad accogliere le creazioni di oltre 90 stilisti emergenti provenienti da tutto il mondoProtagonisti della prima sessione di sfilate, organizzate da TModa con il patrocinio della Città di Torino, saranno infatti i creativi cinesi selezionati dal canale televisivo digitale Globalfashion.tv, dedicato a moda, lusso, arte e design, per il “Global Fashion Project“. Ecco i designer che si alterneranno sul catwalk dalle 17 alle 19:

ChiChu – La nuova collezione maschile Auturno/Inverno 2020 di Leon Yu – che include giacche, maglioni, camicie e pantaloni – celebra la libertà dei giovani cinesi che vogliono esprimere coraggiosamente le proprie idee in questa era di ribellione incoraggiata dalla diffusione dei social network. Gli abiti tradizionali sono riletti in una prospettiva pionieristica, che ne valorizza i dettagli sartoriali unici. Lo stile, nostalgico e contemporaneo al tempo stesso, cerca ispirazione nell’arte visiva, nella pop art e nel decostruzionismo.

SHESHO x Liang Dongzan – Blazer dal taglio sartoriale, declinati in tutti i colori, mettono in risalto le forme del corpo femminile, accoppiati a pantaloni a sigaretta che rilanciano il classico tailleur in stile newyorkese Anni ’70 e gonne in fantasia dai tessuti morbidi e fluenti. Nella nuova collezione di Liang Dongzan si alternano stampe floreali, che danno un tocco romantico e vistoso, e trame animalier, che esprimono tutta l’energia del fascino di una donna sicura di sé ma che non rinuncia ad uno charme dal gusto retrò.

Velvet Angels – È moderno e leggero lo stile di questo brand di calzature da donna fondato a Hong Kong, che combina una qualità superba a un design innovativo nelle forme e nell’uso dei materiali. Ogni scarpa è l’espressione dell’interiorità femminile e la passerella un palcoscenico per interpretare se stessa. Sfila insieme alla linea di abbigliamento donna proposta da Calfland.

FPI x Andy Yip – Stile, perfezione, immagine: le calzature di Andy Yip, originario di Hong Kong, sono pura arte in sintonia con un mondo in cui si muove una donna ambiziosa, guidata dai propri desideri e padrona del suo futuro, che non dimentica però la propria tradizione culturale. Sul catwalk sono accompagnate dalle creazioni di Simone Marulli Milano, che con la linea “Preview” porta in scena una collezione Made in Italy giovane, ispirata agli Anni ‘80, fatta di colori accesi e mix insoliti.

Zero Gentry – Fondato nel 2009 dall’imprenditore cinese Chunrong Xu, negli ultimi anni è diventato un brand di punta nel settore delle calzature maschili casual e sportive. Il marchio guarda ai valori tradizionali rielaborandoli in chiave contemporanea per proporre una linea minimalista ed elegante, destinata ad un uomo in carriera attento alla moda, amante del gusto e dell’arte.

Bellame – Le icone fashion del passato, ritratte tra le nevi di Cortina d’Ampezzo e delle Dolomiti, ispirano la nuova collezione Auturno/Inverno 2020 di Huang Xudui, che disegna moderni abiti in purissimo cashmere, filato in Mongolia con un’antica tecnica artigianale di tessitura, tintura e lavaggio, che dona una morbidezza assoluta.

 

MMStudio – Nasce da una giovane squadra questo brand Made in Italy che vuole portare leggerezza nel quotidiano della donna moderna, spiritosa, intellettuale e misteriosa, con un gusto fresco e innovativo, ricercato nei tessuti e negli accessori. I pantaloni sono il capo chiave della nuova collezione.

 

A partire dalle 21, tornano invece in passerella i progetti di tesi dei 23 studenti del Corso di Fashion Design e dei 19 studenti del Corso di Design del Gioiello e Accessori dell’Istituto Europeo di Design con il tema “New classic, new future”, che rivisita in chiave moderna iconici capi di abbigliamento del passato. In particolare, il Corso di Fashion Design ha lavorato insieme all’Azienda Majocchi per sviluppare oltre 60 capi uomo, donna e bambino per la stagione Autunno/Inverno 2020/21, mentre il Corso di Design del Gioiello e Accessori ha creato, a partire da acetati forniti dall’Azienda Mazzucchelli, una collezione di bijoux e gioielli, oltre ad alcune borse realizzate in collaborazione con Lineapelle, Kara Concerie e Mazzucchelli. 

Le sfilate dell’Istituto Europeo di Design per la Torino Fashion Week sono realizzate con la Direzione Artistica di Fabrizio Modina, docente IED; con il contributo di Daniela Bulgarelli, Coordinatrice del Corso di Design del Gioiello e degli Accessori, e di Alessandra Montanaro, Coordinatrice del Corso di Fashion Design e di Laura Manassero, Docente di Modellistica.

Rinasce l’Ospedalino Koelliker

L’Ospedalino Koelliker, oggi, può offrire ai piccoli pazienti numerosi e vari percorsi di diagnosi e cura. Oltre alla presenza di quasi tutte le specialità ambulatoriali di ambito pediatrico, coordinate dalla dott.ssa Graziana Galvagno, sono a disposizione il Laboratorio Analisi, una avanzatissima Diagnostica per Immagini, il Servizio di Odontoiatria e Ortodonzia e quello di Oculistica e Ortottica entrambi riservati ai bambini, nonché Fisiatri, Fisioterapisti e Logopedisti specializzati in età pediatrico-adolescenziale e percorsi diagnostico-terapeutici per obesità, cefalea e disturbi specifici dell’apprendimento.

Nell’intento di rendere l’ambiente ospedaliero un luogo più sereno per i bambini, Koelliker ha trasformato alcuni reparti nelle pagine di una fiaba illustrata, dove appare un bosco abitato da animali che, proprio come i giovani pazienti, hanno bisogno di cure, di incoraggiamento e di ascolto.  Come in tutte le fiabe che si rispettano sono presenti due personaggi principali: il “cattivo” che spaventa i bambini (sussurrandogli che la puntura farà malissimo e il dentista toglierà loro tutti i denti) ed il “buono”, Gianni Malanni, che infonde coraggio e aiuta ad affrontare ansie e paure.

Tutti i bambini entrando al Koelliker verranno accolti nel desk a loro dedicato, immerso nel bosco, e a ciascuno verrà regalato il “Manuale del Giovane Paziente”, che contiene consigli, giochi e disegni da colorare.

La segnaletica dell’Ospedale è stata ripensata a misura di bambino e occorre seguire le foglie del bosco, cadute sul pavimento, per raggiungere i vari reparti: quercia, betulla, trifoglio, noce…

Dedicato a tutti i bambini coraggiosi è il libro “L’Ospedale che Paura!”: l’intero ricavato delle vendite verrà devoluto all’Ospedale Notre Dame de la Consolata, situato nel villaggio di Neisu (Repubblica Democratica del Congo), dove è in corso un progetto per combattere la malnutrizione infantile.

L’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi, intervenuto all’inaugurazione, ha dichiarato:  “Un investimento rivolto ai bambini della nostra Regione è una scelta coraggiosa, per la quale non posso che fare i miei complimenti all’Ospedale Koelliker. Investire sui bambini significa investire sul nostro futuro. Sono convinto che, grazie al giusto equilibrio fra sanità pubblica, privata e convenzionata e alla collaborazione, la Sanità piemontese, della quale l’Ospedalino Koelliker è un nuovo tassello, possa e debba tornare ad essere competitiva, divenendo polo di attrazione per tutta l’Italia”.