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Va’ dove ti porta il cuore, ma usalo con intelligenza

spiritualLa sfida della Torino spirituale è ambiziosa e proverà a conciliare cuore e cervello tra le massime di due grandi. Salomone che, nel  “Libro dei re” chiede a Dio di concedergli un cuore intelligente per meglio discernere il bene dal male e, tremila anni  dopo, Nelson Mandela portatore del concetto per cui una buona testa abbinata ad un buon cuore è sempre una combinazione formidabile

 

Vai dove ti porta il cuore, ma usalo con intelligenza: potrebbe essere questo il sottotitolo per spiegare l’ossimoro della 10° edizione di Torino Spiritualità, quest’anno all’insegna de “Il cuore intelligente”. Le due principali coordinate della vita, il sentire e il pensare, sono al centro dei 5 giorni  di incontri, dialoghi e letture del primo festival della cultura nel capoluogo subalpino dopo la pausa estiva, dal 24 al 28 settembre; ideato e coordinato dal Circolo dei lettori con il supporto di  Regione, Comune e istituti  bancari.

 

Torino dunque più che mai polo strategico, anche perché  in concomitanza, alla Reggia di  Venaria, convergeranno i Ministri della Cultura di tutta Europa per il summit del 23 e 24 settembre.La sfida della Torino spirituale è ambiziosa e proverà a conciliare cuore e cervello tra le massime di due grandi. Salomone che, nel  “Libro dei re” chiede a Dio di concedergli un cuore intelligente per meglio discernere il bene dal male e, tremila anni  dopo, Nelson Mandela portatore del concetto per cui una buona testa abbinata ad un buon cuore è sempre una combinazione formidabile.

 

La manifestazione si inerpica allora per tre sentieri sulle tracce dell’”equilibrio” come qualità indispensabile tra cuore e intelligenza per non cadere nel sentimentalismo; dell’”attenzione” perché bisogna creare un ponte con gli altri; e della “meraviglia” perché un cuore  intelligente è capace di  stupire ed incantare. E lo fa con un programma che vanta oltre 150 incontri, 160 voci dal mondo, 35 enti ed associazioni coinvolte, aperto alla città (tra centro e periferia) con 40 luoghi designati come sedi degli appuntamenti. Reading, conferenze, spettacoli, mostre e tanto altro in un viaggio tra religioni orientali e occidentali per trovare risposte sugli uomini, la fede e Dio. Ma anche un festival nato dall’idea di Antonella Parigi (ex direttrice del Circolo dei Lettori ed ora Assessore Regionale alla Cultura e Turismo) che fin dalla prima edizione volle sdoganare la parola “spiritualità” in senso laico, agevolando così il confronto tra religioni e pensieri lontani tra loro.

 

-L’anteprima è martedì 23 settembre al Teatro Regio (ore 21,30) con i Dervisci rotanti di Damasco che, nella vorticosa danza, sconfinante in preghiera che avvicina a Dio, portano in scena uno spettacolo ad alta densità mistica.

 

-L’inaugurazione vera e  propria mercoledì  24, sempre al Teatro Regio (ore 18) con la lectio magistralis (ingresso libero) del sociologo Zygmunt Bauman, il teorico  della “modernità liquida”, che riflette “Su Dio e l’uomo” (è  anche il titolo del suo libro in uscita per Laterza).

 

Poi sempre al Regio (ore 21,30) il reading di Toni  Servillo che, accompagnato dalle note del grande pianista Roberto Prosseda, rende onore al filosofo Bertrand Russell e al suo “La conquista della felicità”.

 

Il programma  poi si fa fitto e tra le infinite iniziative vi segnaliamo:

 

-L’incontro venerdì 26 settembre al Teatro Carignano (ore 18,30) con l’ospite speciale Shin Dong-Hyuk. L’unico scampato ai terribili campi di prigionia e lavoro del  Nord Corea, dove 150.000 persone vivono rinchiuse nel perimetro sigillato da palizzate elettrificate. Lui, con la forza della disperazione è riuscito a fuggire dal campo 14 ed ora percorre il mondo per urlare a gran voce gli orrori del regime di Pyongyang. (La sua storia è raccontata nel libro “Fuga dal campo 14” in uscita per Codice).

 

-Ci si immerge nel cuore della manifestazione partecipando alle camminate spirituali (sabato 20 e domenica 21 settembre), guidati da scrittori, poeti, pittori, filosofi e geografi che, tra valli, rifugi e vette alpine, indicano i  sentieri per meglio scoprire le meraviglie della natura nell’armonioso connubio  di mente, cuore e habitat.

 

-Per diventare  maggiormente consapevoli  di  se stessi, invece, ecco i  seminari di meditazione Mindfulness, ovvero come raggiungere lo stato mentale che permette di ascoltarsi senza giudicarsi.  – Tra arte, musica e letteratura al chiaro di luna ecco la Notte Bianca della spiritualità che sabato  27settembre (dalle 21 alle 2 di notte) animerà San Salvario, mettendo in luce le tante realtà sociali e culturali che convivono nel quartiere.

 

-Il 23 sera Torino aderirà anche alla Notte Blu dell’Unione Europea, in  concomitanza con il  prestigioso summit dei ministri, aprendo al pubblico musei e luoghi d’arte dalle 18,30  alle 24.

 

-In programma, anche quest’anno gli appuntamenti della Scuola di  Otium: l’arte di  essere umani. E’ uno dei grandi progetti  del Circolo dei Lettori che offre così luoghi e spazi designati all’ascesi e all’interrogarsi sulla propria natura, sotto la guida di maestri di varie discipline.

 

E tutto questo è solo la punta dell’iceberg: tutti gli appuntamenti sono su www.torinospiritualità.org

 

Laura Goria

 

 

 

 

Quarta vittoria bianconera mentre i granata si rialzano

toro juveMomenti di gloria per le due squadre cittadine. Per i bianconeri è la quarta vittoria consecutiva e non si registra al momento alcun gol subito dagli avversari. Con la doppietta di Vidal e il gol di Lichtsteiner, la Juve sconfigge il Cesena e svetta a punteggio pieno in testa alla classifica. Al pari con  la Roma, che ha battuto il Parma.

 

Finalmente buone notizie anche per il Toro che batte  2-1 il Cagliari in trasferta. Dopo la rete subita dal sardo, i granata pareggiano con Glik, alla sua centesima presenza in maglia granata. E’ di Quagliarella la rete della vitoria, su punizione. Lo schema a una sola punta funzione e mister Ventura tira un sospiro di sollievo.

Caregiver non si nasce ma si diventa!

parkinsonL’Associazione Amici Parkinsoniani Piemonte Onlus e l’Associazione Italiana Parkinsoniani – Sezione di Torino sono nate con lo scopo di supportare i malati ed i loro famigliari nell’affrontare i problemi connessi alla malattia. Con l’obiettivo di migliorare la “Qualità della Vita”

 

In Piemonte i malati di Parkinson si stimano in circa 20.000. In Torino e prima cintura si calcolano oltre alle 5000 unità.

 

 Ad essi si dedicano l’Associazione Amici Parkinsoniani Piemonte Onlus e l’Associazione Italiana Parkinsoniani – Sezione di Torino, associazioni di volontariato nate con lo scopo di supportare i malati ed i loro famigliari nell’affrontare i problemi connessi alla malattia. Con l’obiettivo di migliorare “Qualità della Vita” dei malati e delle loro famiglie, si occupano di divulgare informazioni medico scientifiche, indicare le strategie più efficaci su come convivere al meglio con la malattia, essere punto di riferimento relativamente a problematiche non strettamente di carattere clinico (dieta, la fisioterapia, la logopedia ed il sostegno psicologico,..), sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di ricercare più efficaci mezzi di cura e raccogliere fondi per programmi medico-scientifici di ricerca.

 

Queste Associazioni, da sempre attente ai bisogni dei malati e dei loro familiari, hanno deciso di proporre, in collaborazione con le Biblioteche Civiche torinesi e grazie ad un finanziamento della Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, la seconda edizione di un’iniziativa che nel 2012-2013 ha riscosso un grande interesse ed apprezzamento: un percorso di formazione per  “Caregiver”, termine inglese usato per identificare coloro che si occupano di offrire cure ed assistenza ad un’altra persona.

 

Come indicato nella locandina, tale evento prevede un percorso condotto da Psicologhe composto da 8 incontri che affrontano aspetti di particolare rilevanza per il caregiver e 8 conferenze monotematiche, in alternanza con gli altri incontri precedenti, in cui esperti nelle varie discipline approfondiranno aspetti specifici della gestione della malattia di Parkinson.

 

Tutti gli incontri si svolgono di sabato mattina presso la sala conferenze della Biblioteca Civica “Villa Amoretti” (c.so Orbassano 200,. Torino) dalle 10 alle 12.30, con coffe break offerto e un servizio comune di assistenza ai malati a disposizione in particolare per i non autosufficienti.

 

La partecipazione è gratuita ed aperta a tutti i cittadini interessati; a causa del numero limitato di posti disponibili, è richiesta l’iscrizione tramite il Numero Verde (800-884422) o la Segreteria dell’Associazione (011-3119392, info@parkinsoninpiemonte.it).

 

 Per maggiori informazioni: www.parkinsoninpiemonte.it, 011-3119392 (Segreteria lun-ven 9-13), 800-884422 (Numero Verde “Accanto” mart-ven 15-18).

 

 

 

 

 

 

 

This is evolution: Overtake Studio

overtakeTorino si dimostra ancora una volta un’incubatrice di giovani talenti. Ieri sera siamo stati alla prima delle tre serate di presentazione di questa nuova e promettente realtà del mondo della moda maschile. Il brand OVERTAKE STUDIO lancia la sua nuova capsule collection “OVERTAKE SKIN” in tre appuntamenti su invito (ieri, oggi 25 settembre e domani 26 settembre), presso lo showroom di via Mantova 36

 

 

OVERTAKE STUDIO nasce nel 2013 dall’idea di tre fashion designers coetani, classe 1991, e compagni di studio: Francesco Mocchia di Coggiola, Ilaria Turchetti e Giulia Nepote ed è proprio con Giulia che abbiamo fatto una chiacchierata. E’ una ragazza giovane, spigliata, entusiasta e con le idee ben chiare sul suo brand ed è con estrema semplicità che ci trasmette i valori del marchio e della collezione.

 

L’idea è quella di creare qualcosa di nuovamente classico: innovativo ma anche classico ed elegante. Capi di abbigliamento che risolvano problemi effettivi, andando incontro alle esigenze di movimento che l’abbigliamento non dovrebbe ostacolare. OVERTAKE STUDIO si rivolge ad un uomo dinamico, cosmopolita, indipendente, di età media compresa tra i 30 e i 55 anni, che non vuole rinunciare alla comodità ma desidera essere elegante. Si predilige una linea di alta gamma, interamente disegnata e prodotta a mano dai designers. Il rapporto diretto con il cliente è uno dei punti fondamentali della filosofia del brand che vuole personalizzare il più possibile ogni creazione, per garantire un risultato di sempre maggiore comfort e vestibilità. Il desiderio è di proporre uno stile esclusivo e raffinato dedicato a tutti gli uomini che amano distinguersi e che hanno alla base della propria cultura l’attenzione per i dettagli. Quando chiediamo a Giulia il perché della scelta di rivolgersi solamente ad un pubblico maschile ci risponde che alla base di questa volontà c’è prima di tutto la passione per la moda uomo e poi una serie di ragioni pratiche. E’ infatti un approccio all’acquisto molto maschile quello di ricercare e preferire capi innovativi, su misura, frutto di numerose ricerche sia nella scelta dei materiali, sia sul lavoro di sartoria, anche se un po’ più costosi.

 

L’esposizione è ridotta al minimo con protagonisti i tre capi must della moda uomo: un pantalone, una giacca e un cappotto con l’aggiunta di un vezzo di altri tempi che viene riproposto come accessorio moderno, pratico, funzionale: i gambali.  Ed è osservando questi abiti che, sempre accompagnati da Giulia, commentiamo la collezione. OVERTAKE SKIN nasce dall’idea di unire all’eleganza dell’abito maschile classico la tecnicità di nuovi materiali e la ricerca di una sempre maggiore vestibilità. Esempio eclatante è la SKIN JACKET. La giacca diventa estensione del corpo, ne accompagna il movimento in ogni sforzo quotidiano, senza più costringerlo. Ogni punto di giuntura o articolazione nasconde ulteriori aree di tessuto che si liberano grazie ad un sistema a zip invisibile, garantendo un’ottima vestibilità. Andare in bicicletta è semplice e agevole, l’abbigliamento non è più un impedimento e, anzi, diventa parte integrante del nostro corpo e anche della nostra sicurezza, grazie alle inserzioni nascoste di tessuti catarifrangenti che facilitano gli spostamenti notturni. La ricerca della vestibilità e della praticità hanno un ruolo di primo piano in queste creazioni. Anche i dettagli del cappotto ci colpiscono molto: a partire dalla scelta di un tessuto gommato antipioggia e antivento ma traspirante, per arrivare al gancio antisvolazzamento da utilizzare quando ci si sposta su un mezzo a due ruote.

 

Ci troviamo poi a parlare di Torino e della scelta di questa città dove hanno le radici tutti e tre i designers. Torino vanta già alcuni importanti nomi in questo settore e chiedendo a Giulia se c’è un marchio in particolare che ammira, segue e prende come modello è immancabile il riferimento a Ombra di Foglia di Elena Pignata il cui show room, caso vuole, si trova veramente a pochi passi da questa loro sede temporanea.

 

Prima di salutare Giulia, le chiediamo di definire OVERTAKE STUDIO e ci risponde: performante, nuovamente classico, ricerca ed espressione.

 

Un grande in bocca al lupo quindi al team di questo nuovo brand di eccellenza e ricerca e, per chi volesse conoscere da vicino questa realtà, suggeriamo di prendere un appuntamento presso lo studio & atelier di Piazza Statuto 3.

 

Elisa Bernardi

Olivetti all’amianto: chiusura indagini per 39, compresi tre De Benedetti

OLIVETTICarlo De Benedetti attraverso il proprio portavoce “ribadisce con forza la propria totale estraneità ai fatti contestati”

 

L’inchiesta sulle morti per amianto alla Olivett è sfociata nell’avviso di chiusura indagini inviato in queste ore a 39 indagati dalla procura della repubblica di Ivrea.  Il procedimento è per omicidio colposo.

 

Tra le persone interessate anche i nomi eccellenti di Carlo, Franco e Rodolfo De Benedetti e Corrado Passera. Carlo De Benedetti attraverso il proprio portavoce “ribadisce con forza la propria totale estraneità ai fatti contestati e attende con fiducia le prossime fasi del procedimento”.

 

iI pm ipotizzano che ci siano  stati troppi ritardi nella prevenzione delle malattie professionali da parte dei responsabili dell’azienda e delle società collegate. I magistrati hanno evidenziato nelle carte dell’inchiesta che l’Olivetti creò nel 1974 una Commissione permanente sull’ambiente, ma che il rischio legato all’amianto fu rilevato soltanto anni dopo.

 

 

 

Giampiero Leo: “La famiglia, una ricchezza”

leo famiglialeoLa Giornata per la Famiglia promossa dal Forum delle Associazioni Familiari, si terrà domenica in Piazza Carlo Alberto

 

 

Giampiero Leo (nella foto) è uno degli organizzatori della Giornata per la Famiglia promossa dal Forum delle Associazioni Familiari, che si terrà domenica 28 settembre 2014, dalle ore 10 alle 17, in Piazza Carlo Alberto, col titolo “La Famiglia Alleanza fra generazioni Ricchezza per la nostra città”. Lo abbiamo intervistato.

 

Per quale motivo organizzare una giornata per sensibilizzare la collettività sul tema della famiglia?

Perché noi crediamo che la famiglia sia veramente una delle cellule fondamentali della società e, se si deteriora questa cellula, non può che risentirne l’organismo sociale intero. Questa valenza della famiglia esiste da sempre ma, oggi, in una società parcellizzata, disarticolata e individualista come questa (non a caso i sociologi la definiscono società liquida, e parlano di coriandolizzazione della società), la sua funzione è fondamentale come non mai.

 

E quindi per aiutare la famiglia cosa ritenete si debba fare?

Si potrebbe e dovrebbe fare molto di più di quanto non si fa attualmente in Italia. Per esempio sarebbe importante concepire un fisco a misura di famiglia, e organizzare un po’ tutte le attività della comunità tenendo conto del fatto che gli individui vivono meglio e sono più utili alla società se aggregati e quindi solidali fra loro, il tutto ovviamente con una particolare attenzione ai figli. Quindi, sia a livello statale che a livello locale, sono moltissime le cose che una amministrazione può fare per favorire la creazione e la crescita di famiglie “sane”.

 

 Nelle amministrazioni locali è già stato fatto qualcosa?

Certamente sì, possiamo citare le politiche sociali, gli asili nido, le scuole dell’infanzia, ed altri vari tipi di servizi. Anche la Regione ha tenuto in conto sovente la famiglia, proprio come entità: per esempio, quando come Assessore e Amministratore mi ero battuto e avevo ottenuto che per molti provvedimenti regionali (come il buono scuola) si ragionasse utilizzando il quoziente famiglia. Però quello che c’è ancora da fare è moltissimo, e obiettivamente siamo molto indietro rispetto ai maggiori paesi europei.

 

Come mai questa “arretratezza” dell’Italia nel considerare e valorizzare il ruolo della famiglia?

Anche se ciò può sembrare paradossale in un paese che si dice cattolico (ma in realtà la presenza e la cultura cattolica sono ormai largamente minoritarie), quasi tutte le proposte a favore di politiche familiari – dagli Enti Locali, alle Regioni, al Parlamento Nazionale – hanno trovato forti ostacoli in una cultura che potremmo definire, pur con una certa approssimazione, “di sinistra laicista”. In Consiglio Regionale, per esempio, non si è finora riusciti ad approvare una legge complessiva e organica per la famiglia, perché in passato ampi settori della Sinistra su questo hanno posto sostanzialmente un veto.

 

E ora come contate di andare avanti?

Appunto questa e molte altre iniziative, anche più minute, di formazione e di sostegno, sono importantissime. Prosegue intanto il dialogo con le istituzioni ed è doveroso dire che sia il Sindaco, l’Onorevole Fassino, sia il Presidente della Regione, l’Onorevole Chiamparino, hanno dimostrato una apertura e una volontà di dialogo effettivamente seria, aperta e concreta. In ogni caso, anche se la difesa della famiglia è un interesse oggettivo e un bene per tutta la società, e non solo per il mondo cattolico, condivido e ammiro la “sveglia” che Papa Francesco ha dato ai cattolici italiani, col suo discorso del 31 luglio, nel quale ha stigmatizzato il fatto che moltissimi fedeli sono come quel sale evangelico che ha perso il sapore e quindi non sala più la terra. Quindi… A buon intenditor…

 

Claudia Caci

 

Il Salone femminile dell’Italia che cambia

DONNANuove modalità di fare impresa, in cui l’innovazione si coniuga con la capacità di lavorare in squadra, di attivare reti e relazioni di business trasversali

 

”Come sta cambiando l’Italia? I modelli imprenditoriali emergenti” è il tema della sesta edizione del Salone Nazionale dell’Imprenditoria Femminile e Giovanile, GammaDonna.

 

L’iniziativa, ideata per dare visibilità alle esperienze imprenditoriali femminili emergenti si svolgerà  a Torino, l’1 e il 2 ottobre, promosso da  Valentina Communication con il supporto della Camera di Commercio di Torino e del Comitato per l’Imprenditoria Femminile. La manifestazione è a partecipazione gratuita e si terrà al Campus Luigi Einaudi.

 

“Convinti che esista un’Italia di,cui donne e giovani costituiscono preziosa linfa vitale, che sta mobilitando ogni sua energia per il cambiamento – spiaga il sito della kermesse – GammaDonna si è messa alla ricerca dei “modelli imprenditoriali emergenti”: nuove modalità di fare impresa, in cui l’innovazione si coniuga con la capacità di lavorare in squadra, di attivare reti e relazioni di business trasversali, di utilizzare le tecnologie più avanzate, con un ritorno alla centralità delle persone, delle loro competenze e della loro creatività”.

La biblioteca viva alla Tesoriera

tesorieraAlla Villa Tesoriera venerdì 26 settembre prenderà forma un progetto originale, delicato, coinvolgente e intimo. Una biblioteca viva, fatta di uomini e donne comuni, italiani e stranieri che racconteranno un’esperienza importante della loro vita, ad un lettore per volta, come se fosse un libro

 

All’interno delle iniziative di Torino Spiritualità si inserisce il progetto Human Library con i suoi 3 appuntamenti da non perdere per vivere un’esperienza originale, delicata, coinvolgente e intima.  Si partevenerdì 26 settembre nella suggestiva cornice della Villa Tesoriera, nei locali della Biblioteca civica musicale “Andrea Della Corte”. Il tema di questo primo incontro è storie di maestri, seguiranno a novembrestorie di amicizia e a dicembre storie d’amore.

 

Luisa Vittone, libraia di questa biblioteca umana, ci racconta programma e  impressioni.

 

Cos’è la human library?

Human Library è una biblioteca fatta di persone. Uomini e donne comuni, italiani e stranieri, racconteranno un’esperienza importante della loro vita come se fosse un libro. Il rapporto sarà uno a uno: in un ambiente intimo e protetto il lettore/partecipante siederà davanti al libro/narratore e ascolterà il libro tutto d’un fiato, con la possibilità di intervenire al termine.

 

Come si può partecipare?

L’evento è gratuito. Entrando in biblioteca si incontreranno dei  “librai” che presenteranno il catalogo dei libri umani presenti e il contenuto delle loro storie (le “quarte di copertina”) per poi accompagnare il pubblico a conoscerli e “leggere” la narrazione prescelta. I libri durano 20 minuti, sono 18 e verranno letti circa 4 volte nella fascia oraria che va dalle 16h00 alle 19h00.

 

Quale sarà il tuo ruolo all’interno?

Io sarò una delle libraie, il tramite tra lettore e libro.

 

Perché partecipare come lettore a Human Library?

E’ un’esperienza nuova, un regalo prezioso di intimità dove una persona dona ad uno sconosciuto pezzi di paure, gioie, malinconie, traguardi raggiunti e lezioni apprese e raccontate a voce alta. Un libro vivo: con occhi che riconoscono l’emozione suscitata e che si emozionano. Sarà come sfogliare le pagine più segrete dell’anima di una persona che incontriamo per la prima volta e che non incontreremo più.

 

Il progetto di Human Library è realizzato in collaborazione con il Comune di Torino, l’Assessorato alle Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie, l’Assessorato Cultura Turismo e Promozione della Città, le Biblioteche Civiche Torinesi, la Cooperativa Sociale Progetto Tenda, la Scuola Holden e le Onlus Mamre,  Luce per la Vita e il Mondo di Joele.

 

La chiamata è quindi per chi vuole leggere un libro ad occhi chiusi e lasciarsi trasportare dalla voce del narratore. Curiosi, lettori incalliti e chi vuole sperimentare un nuovo approccio ai libri dovranno presentarsi venerdì 26 settembre dalle 16h00 alle 19h00 presso la Biblioteca civica musicale “Andrea Della Corte”, all’interno della Villa Tesoriera, Corso Francia 186, Torino. Per motivi logistici sarà possibile accogliere un massimo di 100 lettori. Per facilitare l’accesso del pubblico saranno distribuiti dei tagliandi – ad personam – a partire da un’ora prima dell’evento fino all’ esaurimento dei posti disponibili.

 

Per info: bibliotecaviventetorino@gmail.com

 

 Elisa Bernardi

 

Stile Torino, la cultura europea viaggia su Fiat 500

 I 28 dignitari ieri sono arrivati tutti alla Reggia a bordo di  500L. E’ stata Fiat-Chrysler, o quel che di essa rimane a Torino,  a rendere disponibile la flotta di auto utilizzate per le delegazioni

 

venaria fonatna

Quasi tutti i ministri della Cultura dei 28 Paesi che hanno partecipato al vertice alla Reggia di Venaria, escluso forse il “cugino d’oltralpe” francese, il quale ben sapeva, con una punta di invidia,  che Versailles venne costruita sul modello della dimora reale alle porte di Torino, sono rimasti favorevolmente impressionati dalla bellezza architettonica della residenza  sabauda.

 

E sono stati affascinati dalla ricchezza storica della città della Mole. Ancora una volta l’immaginario collettivo internazionale che vuole Torino come città industriale è stato sfatato dalla realtà. Saranno state le prelibatezze assaporate al Cambio o le visite ai musei e al settecentesco teatro Carignano, fatto sta che la delegazione straniera – complice il sindaco Piero Fassino nella sua veste di cicerone – porterà con sè un bellissimo ricordo della nostra città.

 

I 28 ministri ieri sono arrivati tutti alla Reggia a bordo di  500L. E’ stata Fiat-Chrysler, o quel che di essa rimane a Torino,  a rendere disponibile la flotta di auto utilizzate per le delegazioni. In tutto 61 veicoli, 40 dei quali sono appunto Fiat 500. Il ministro nostrano Dario Franceschini, è stato condotto sul posto proprio su una di queste vetture Turin style. “La cultura può produrre crescita e lavoro. E Torino, che da capitale industriale è diventata capitale culturale d’Italia, è il simbolo di come questo può accadere”: Le parole del commissario europeo per la Cultura, Androulla Vassiliou, sintetizzano il significato del summit.

 

“Questa conferenza – ha aggiunto – è per le generazioni future, perché l’investimento in cultura produce crescita”. E dopo la Notte Blu, che ha visto l’apertura fino a mezzanotte di 20 musei e il convegno degli enti culturali italiani presso il campus Einaudi dell’Università, la settimana culturale prosegue con la mostra dell’artista pop di fama mondiale Roy Liechtenstein alla Gam e la Notte Bianca di sabato a san Salvario, nell’ambito di Torino Spiritualità. Non c’è che dire, davvero una gran bella prova generale per i prossimi grandi eventi: l’ostensione, il bicentenario di don Bosco, l’Expo e Torino capitale europea dello sport.

 

Sport, il Cus lancia l’allarme: creare eventi è sempre più difficile

SPORT1La crisi economica non ha permesso di effettuare l’ultima edizione del Meeting Nebiolo e tanti altri eventi sportivi sono a rischio

 

Ecco le novità: nuovo percorso e l’aiuto alla ricerca universitaria sul cancro, alla 14a edizione della Mezza Maratona di Torino, promossa  dal Cus Torino, in programma domenica 28 settembre. Ma potrebbe essere l’ultima edizione. “Organizzare eventi sta diventando sempre più difficile”, spiega il presidente del Cus, Riccardo D’Elicio. La crisi economica non ha permesso di effettuare l’ultima edizione del Meeting Nebiolo e tanti altri eventi sportivi sono a rischio.