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Il presidente Cirio e l’assessore Riboldi: «Molto soddisfatti di queste nomine. Dati obiettivi chiari e vincolanti per rilanciare la sanità piemontese»
Sono stati presentati ufficialmente oggi, lunedì 23 dicembre, i nuovi Direttori generali delle Aziende Sanitarie Regionali (Asr), nominati in mattinata dalla Giunta guidata dal presidente Alberto Cirio. Dal 1° gennaio 2025 saranno cinque le novità assolute, quattro i cambi d’azienda e alcune le conferme.
Nello specifico, su proposta dell’assessore alla Sanità Federico Riboldi, questi saranno i nuovi Direttori generali delle Asr del Piemonte:
AO Santa Croce e Carle di Cuneo: Livio Tranchida (confermato)
AO Ordine Mauriziano di Torino: Franca Dall’Occo (nuova nomina)
AOU SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria: Valter Alpe (confermato)
AOU Maggiore della Carità di Novara: Stefano Scarpetta (nuova nomina)
AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano: Davide Minniti (confermato)
AOU Città della Salute e della Scienza di Torino: Thomas Schael (commissario – nuova nomina)
ASL AL: Francesco Marchitelli (nuova nomina)
ASL AT: Giovanni Gorgoni (nuova nomina)
ASL BI: Mario Scipione Sanò (confermato)
ASL Città di Torino: Carlo Picco (confermato)
ASL CN1: Giuseppe Guerra (confermato)
ASL CN 2: Paola Malvasio (nuova nomina)
ASL NO: Angelo Penna (confermato)
ASL TO3: Giovanni La Valle (nuova nomina)
ASL TO4: Luigi Vercellino (nuova nomina)
ASL TO5: Bruno Osella (nuova nomina)
ASL VCO: Francesco Cattel (nuova nomina)
ASL VC: Marco Ricci (nuova nomina)
Azienda Zero: Adriano Leli (confermato)
Ospedale Infantile Regina Margherita: Giovanni Messori Ioli (commissario – confermato)
«Sono molto soddisfatto per queste nomine – ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio -, che confermano la compattezza della nostra maggioranza e sono il frutto di un percorso di condivisione e confronto con i territori, gli amministratori e il mondo universitari, nel quale si è trovata la giusta sintesi tra la continuità, con conferme importanti, e inserimenti nuovi, con profili provenienti anche da fuori Regione. Ai direttori che hanno lavorato con noi in questi anni va il mio ringraziamento, insieme agli auguri di buon lavoro per chi inizia ora: abbiamo di fronte sfide importanti che hanno al centro il rilancio della sanità pubblica e il raggiungimento di importanti obiettivi a partire dall’abbattimento delle liste d’attesa».
«Nel ringraziare tutti i Direttori generali, sia i nuovi sia i confermati, per aver accettato l’incarico – ha spiegato l’assessore Riboldi -, vorrei sottolineare come sia stata fatta una scelta ponderata e attenta di ogni singola posizione, perché la sanità piemontese ha assoluta necessità di professionisti di alta statura per avviare quel cambiamento, ormai improrogabile, che porti a una sanità innovativa e universale».
Per fare ciò, l’assessore Federico Riboldi ha già indicato chiaramente quali saranno gli obiettivi di mandato: «Saranno obiettivi vincolanti, che saranno monitorati settimanalmente con incontri plenari. I punti su cui saranno valutati i Direttori generali sono molto chiari: condivisione e aggiornamento costante del cruscotto digitale delle agende, sotto il coordinamento centralizzato di Azienda zero, per l’abbattimento delle liste di attesa, introduzione del Direttore Operativo per la cura generale delle strutture, istituzione della figura del Direttore Socio Sanitario che operi con i Sindaci sui distretti e sul territorio per la realizzazione delle Case e degli Ospedali di Comunità e per collegare il servizio sociale a quello sanitario, avvio di progetti di umanizzazione dei pronto soccorso e, sempre per il miglioramento delle liste di attesa, l’avvio di turni serali e festivi. Sarà inoltre richiesto a tutti la massima disponibilità e il proprio contributo per avviare nel minor tempo possibile i primi IRCCS pubblici del Piemonte, oltre a una particolare attenzione alla ricerca clinica e scientifica e la stretta collaborazione con le Università per proseguire e ampliare ancor di più l’importante percorso avviato in questi anni».
“Le immagini di un ragazzo che spara in aria mentre è in strada sono sconvolgenti e sintomo di una situazione non più sostenibile, a cui vanno trovate soluzioni non più rinviabili.
Questo episodio si aggiunge ad una quotidianità fatta di capannelli, gang e organizzazioni dedite allo spaccio. Chiediamo che il Comitato provinciale per la sicurezza attui misure straordinarie per la zona nord di Torino. Al tempo stesso chiedo al Governo di considerare Barriera tra le aree periferiche da inserire nell’elenco delle zone a. dove applicare il modello Caivano” lo dichiara la vicecapogruppo di Fdi alla Camera Augusta Montaruli.
ALESSI (CAPOGRUPPO FDI CIRCOSCRIZIONE 7): INACCETTABILE
Ieri sera dalle 19,30 alle 21 circa una festa in un locale di Corso Giulio Cesare all’altezza di Via Lodi è proseguita anche all’esterno con tanto di fuochi d’artificio e spari. I cittadini spaventati hanno chiamato le FdO e sono intervenuti i carabinieri. Al loro arrivo la situazione si è placata un po’ per ricominciare peggio di prima al ritiro delle volanti.
I residenti sono stufi di situazioni del genere sempre lungo pochi metri del Corso Giulio Cesare, ricordo che pochi mesi fa vi è stato un omicidio a pochi metri di distanza
Come si sente e si vede dai filmati ci sono ragazzi che sparano colpi da una pistola, è vera? È finta? Non si sa ma comunque terrorizzano la gente, si sentono anche rumori di vetri rotti, e le macchine faticano transitare.
Tutto ciò è INACCETTABILE, i cittadini non possono continuare segnalare queste situazioni e mai vedere un cambiamento.
Con i miei colleghi di partito Giovannini e Caria a giugno avevamo scritto una lettera al nuovo Assessore comunale con deleghe alla Sicurezza Porcedda che iniziava così:
<< Iniziamo questa lettera con un augurio di benvenuto e di buon lavoro nel Suo ruolo di Assessore alla Legalità e Sicurezza della Città di Torino. Nella speranza che il Suo operato possa essere il più discontinuo possibile da chi l’ha preceduta, visto che le criticità sono sempre presenti. A Torino, in alcuni tratti della Circoscrizione 7 vi è insicurezza e non la percezione di quest’ultima. Ci sono intere aree della città, alcune vie, giardini ed edifici, che sono oramai fuori controllo e la gente è esasperata.>>
Speriamo sempre che la Città prenda provvedimenti a 360° su ciò che capita in alcuni luoghi del Quartiere Aurora ma nulla cambia, solo tante promesse, tante parole ma fatti nessuno.
PATRIZIA ALESSI
I bianconeri vincono 2-1 a Monza nel posticipo di Serie A, nella città lombarda, valido per la 17a giornata del massimo campionato.
Le reti tutte nel primo tempo: Juve in vantaggio con McKennie al 14esimo, per il Monza pareggio di Birindelli al 22esimo, infine la Juve segna al 39.o con Nico Gonzalez.
Ora i bianconeri sono al sesto posto in classifica a 31 punti. Il Monza è fermo all’ultimo posto a 10 punti.
RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA
Jean-Baptiste Andrea “Vegliare su di lei” -La nave di Teseo- euro 22,00
Jean-Baptiste Andrea è sceneggiatore e scrittore; al suo esordio nel 2017 con “Mia regina” era stato subito evidente il grande talento narrativo. La riconferma è arrivata con quest’ultimo romanzo che gli è valso il Premio Goncourt in Francia; tradotto in più di 20 paesi, 700.000 lettori conquistati al primo colpo, mentre il cinema lo sta opzionando. Chapeau.
Questa è la storia di un amore impossibile fin dall’inizio, che risorge e muore continuamente nella Liguria di inizi Novecento, tra un ragazzino nato povero e quasi nano e la giovane rampolla di una nobile famiglia. Mimo e Viola sono come due calamite che si attraggono e respingono; o come lei preferisce definire il loro legame «Siamo una sinfonia. E anche la musica ha bisogno di silenzi».
Quasi 500 pagine che sono anche uno spaccato della prima metà del 900 tra le due guerre mondiali. E i protagonisti del romanzo non lasciano certo indifferente il lettore. Michelangelo (detto Mimo) è poverissimo, ha una rara forma di nanismo, ma il gigantesco sogno di diventare scultore. Viola è una ragazza ricchissima e particolare: sensibile, ribelle, coraggiosa e, soprattutto, refrattaria alle regole e alle imposizioni dell’epoca.
Il romanzo racconta la carriera di Mimo e il suo legame indissolubile con la stravagante Viola che ruba i libri per poterli leggere, fa amicizia con un’orsa, si lancia dal tetto di casa e miracolosamente sopravvive. Finisce per accoltellare l’odioso e manesco marito……e non finisce qui….
Alison Espach “La magia dei momenti no” –Bollati Boringhieri- euro 19,00
Al centro di questo intrigante romanzo della giovane scrittrice americana Alison Espach c’è un malinteso iniziale che innesca la trama. Protagonista è Phoebe Stone, fresca di dolorosa separazione dal marito, morale a pezzi, vita distrutta e zero prospettive. Questo è il suo stato d’animo.
Phoebe si veste di tutto punto, arriva in un lussuoso albergo di Newport, nel Rhode Island, e si prepara a farla finita con la sua vita spezzata. Intanto, nell’hotel fervono i preparativi per il matrimonio tra la ricca e viziata ereditiera Lila e il magnifico Gary, uomo che tutte vorrebbero impalmare.
Phoebe medita di suicidarsi proprio in quell’albergo perché è lì che con il marito Matt avevano progettato una romantica serata ad ostriche e champagne. Questo, prima che il mondo le crollasse addosso e lui la lasciasse perché innamoratosi di un’altra donna.
Per un malinteso, tutti pensano che Phoebe sia tra gli invitati al matrimonio; è così che lei, suo malgrado, finisce nell’ingranaggio dei festeggiamenti. Lia le proibisce di morire per non funestare la sua festa, poi la sceglie come confidente dei suoi dubbi e la elegge damigella d’onore.
Da questo fraintendimento nascono gag umoristiche, si disintegrano maschere e bugie, e si scopre la storia dolorosa di Phoebe. I suoi fallimentari tentativi di diventare madre, la disfatta subita quando il marito la lascia per convivere con Mia e il figlioletto di lei. Il destino sembra farsi sonore beffe di Phoebe…..e la vicenda finisce per incidere anche sulle decisioni di Lia.
Aslak Nore “Il cimitero del mare” Marsilio- euro 21,00
La storia si ispira a una vicenda realmente accaduta nel 1940, rivisitata e romanzata dallo scrittore norvegese Aslak Nore che intreccia geopolitica e la storia di una famosa dinastia di armatori. Sono i Falk, divisi tra due rami della stirpe e in rotta di collisione fra loro.
I dissidi si inaspriscono alla morte della matriarca. L’enigmatica Vera Lind, (famosa scrittrice di successo, che improvvisamente aveva smesso di scrivere) si getta da una scogliera e va incontro alla morte. Dopo la sua dipartita restano due grandi enigmi irrisolti: non si trova il suo testamento, e neppure un vecchio manoscritto al quale lei aveva lavorato senza mai pubblicarlo.
In compenso, Vera ha lasciato una lettera alla nipote Sasha, nella quale le lancia un’amletica sfida.
Deve scegliere tra la fedeltà al motto dei Falck “Familia ante omnia” (La famiglia prima di tutto); oppure scoprire la verità racchiusa nel manoscritto-biografia degli affari del clan, nel quale Vera ha scritto il resoconto di una tragedia.
Il naufragio -durante la Seconda Guerra Mondiale- in cui era morto suo marito, e più di altre 300 persone; tra civili norvegesi e soldati tedeschi (all’epoca la Norvegia era stata occupata dal Terzo Reich).
Vera era miracolosamente sopravvissuta e tratta in salvo insieme al neonato Olav, che sarebbe poi diventato il capo indiscusso e “padre-padrone” della dinastia Falck. Pagine che nessuno ha mai potuto leggere, ma che farebbero crollare il potere degli armatori dai mille interessi ramificati un po’ ovunque, e non sempre limpidi.
Sasha ovviamente coglie la sfida e si mette alla ricerca di entrambi gli scritti, aiutata dal giornalista John Berg, affascinante ma con qualche segreto nascosto.
Trama ambiziosa e romanzo coinvolgente, grazie alla bravura e all’esperienza di Aslak Nore che è stato giornalista in prima linea sui fronti di guerra più caldi, Medio Oriente in primis. Ma anche abilissimo nell’approfondire la psicologia dei suoi personaggi.
Diane Keaton “Fashion First” -Rizzoli New York- US $ 55,00
Quello di Diane Keaton è decisamente uno stile unico, che l’ha contraddistinta fin dai primi film, in cui spiccava per personalità e per quello che indossava in modo sublime.
Ora la grande attrice americana racconta i suoi outfit in questo libro-diario fotografico ricco di immagini. Pagina dopo pagina Diane Keaton sciorina in modo divertente il suo stile, e lo fa pubblicando molte foto personali tirate fuori da qualche scatola di latta.
Negli scatti in bianco e nero del fotografo-guru dell’epoca, Michael Comte, emerge il glamour fuori dagli schemi dell’attrice negli anni Novanta.
Il ricco volume è una carrellata di immagini dell’intera vita della Keaton; a partire da lei bambina che gioca in una tinozza. Poi la sua carriera dai primi film di Woody Allen in cui indossava magistralmente pantaloni maschili oversize; in modo ironico, scanzonato, personalissimo.
Via via fino ad oggi, in cui ammanta i suoi anni con gonne e pantaloni sempre fermati da cinturoni a vita altissima, e calza cappelli uno più estroso dell’altro. Non vi resta che sfogliarlo e divertirvi con questa intramontabile icona piena di personalità e fascino.
Caro direttore,
alla faccia di chi parla della crisi di partecipazione religiosa, a S. Benedetto a S. Mauro la Chiesa e’ strapiena e la gente arriva quindici minuti prima, tanto si sta bene.
Qui c’è un Parroco con il Fuoco dentro, che non fa sconti. Don Stefano che ha lasciato bei ricordi a Chieri, Orbassano e alla Pace, dopo aver ricordato il grande messaggio di Speranza del Natale ci spiega che il Signore viene a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, e conclude dicendo che gli atei a Natale potrebbero anche andare a Scuola o a lavorare. Una Santa Messa che Ti lascia dentro messaggi forti e belli.
Buon Natale
Mino G.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Cari colleghi,
La Segreteria Regionale USIC Piemonte e Valle d’Aosta, da sempre attenta alle tematiche sociali e solidali, desidera esprimere il proprio sostegno alla famiglia del Vice Brigadiere Roberto Zuccaro, in servizio presso il Comando Stazione Carabinieri di Beinasco.
Roberto qualche giorno fa è stato colpito da un’improvvisa ischemia midollare, una patologia rara e debilitante che richiede lunghi percorsi di riabilitazione e un supporto continuo.
Per questo motivo, vi invitiamo a partecipare a una raccolta fondi, con l’obiettivo di supportare la famiglia del nostro caro collega in questo difficile momento.
Le donazioni potranno essere effettuate – senza intermediari – tramite bonifico bancario direttamente sul conto della famiglia, garantendo così un aiuto immediato e diretto.
IBAN: IT35W 07601 01000 001073348656
Intestato a: Caligiuri Annamaria (moglie)
Causale: Roberto non sei solo!!!
Vi invitiamo ad aprire il vostro cuore per donare un piccolo contributo che potrà fare la differenza per il nostro caro collega, così dimostrando il nostro spirito di solidarietà e vicinanza.
Grazie per la vostra generosità.
Torino, 21 dicembre 2024.
La Segreteria Regionale USIC Piemonte e Valle D’Aosta
Il Segretario Generale
Dr. Leonardo SILVESTRI
Città dei crocieristi, delle torri e dei Papi, Savona è una bella città, facile da visitare per chi ha poco tempo. Il piccolo centro storico si gira agevolmente a piedi tra vicoli stretti, palazzi colorati e lunghe vie centrali come via Paleocapa. Per raggiungere tutte le altre località del Ponente è quasi d’obbligo passare da Savona ma spesso la città viene considerata solo un luogo di passaggio, sovente ignorata e trascurata. È uno sbaglio, andrebbe visitata e goduta anche Savona. Viene chiamata la Città dei Papi perché nei dintorni di Savona nacquero ben due Papi, Sisto IV, Francesco della Rovere (1414-1484), il pontefice che commissionò la Cappella Sistina di Roma e Giulio II, Giuliano della Rovere (1443-1513). Una piccola cappella Sistina c’è anche a Savona, accanto alla cattedrale dell’Assunta, fatta edificare proprio da Sisto IV come cappella funeraria per i suoi genitori. Non è certo paragonabile alla cappella omonima romana ma è comunque un’attrazione da non perdere. Si può visitarla sabato 10-12,30 e 16,00-18,00 e domenica 10-12 e 16-18, le visite pomeridiane sono sospese a luglio e agosto. Il Duomo, realizzato nel Seicento accanto alla cappella, si può vedere quando non sono in corso le funzioni religiose per ammirare gli affreschi di scuola genovese e savonese, l’organo voluto da Papa Sisto IV e gli appartamenti papali dove un altro Papa, Pio VII, fu rinchiuso come prigioniero di Napoleone ai primi dell’Ottocento. Ma il simbolo più importante della città è però la Torre del Brandale al porto, a Campanassa per i savonesi, la torre più importante tra le diverse torri della città. Innalzata nel Trecento, la campana suona quando in città succede qualcosa di importante. Ma accanto alla torre si anima un intero centro storico che merita una visita. A pochi metri svettano le
torri, più basse, Guarnero e Corsi, e poco più in là, all’ingresso di via Paleocapa, fa bella mostra di sé la Torre Leon Pancaldo che, eretta alla fine del Trecento, faceva parte della cinta muraria. A picco sul mare c’è l’imponente e straordinaria fortezza del Priamàr, eretta dai genovesi nel Cinquecento per proteggere la città dagli attacchi dal mare. Il porto fu interrato e sul colle del Priamàr venne costruita la piazzaforte dopo aver abbattuto l’antica cattedrale, tre ospedali, la chiesa e il convento dei Domenicani e diversi oratori. Scomparve in pratica la parte più importante della città di epoca medioevale. Gli storici fanno notare che nel Duecento a Savona si trovavano almeno 50 torri e una decina si innalzavano sul Priamàr. La fortezza, che conserva i pochi resti dell’antica cattedrale cittadina, fu anche carcere con Giuseppe Mazzini in cella. Oggi è un grande teatro all’aperto con spettacoli e concerti per tutta l’estate e ospita il Museo archeologico e il Museo Sandro Pertini. Infine, da gustare in tutti i sensi, la Vecchia Darsena con il porticciolo turistico a pochi minuti dal Priamàr, luogo di incontro di savonesi e turisti a spasso tra pescherecci, ristoranti e trattorie. Filippo Re
nelle foto:
la Fortezza del Priamàr a Savona
La Torre del Brandale con le torri minori
Interno della Cappella Sistina accanto alla Cattedrale
Benemerenze, musica e auguri
La Città di Rivoli è lieta di invitare la cittadinanza, lunedì 23 dicembre alle 20,30 presso il Centro Congressi di via Dora Riparia, a un momento speciale di incontro e condivisione per celebrare insieme il Natale.
Il programma della serata prevede:
Gli auguri di Natale del Sindaco Alessandro Errigo e del Presidente del Consiglio Comunale Paolo de Francia ai cittadini.
La cerimonia di consegna delle benemerenze, un riconoscimento importante a chi si è distinto per il proprio impegno a favore della comunità.
Il concerto del Coro “Senza Dimora”, un progetto unico che unisce voci ed esperienze di vita diverse attraverso la forza della musica.
Il Coro “Senza Dimora” è composto da persone che vivono in strada ed è guidato da Tommaso Cerasuolo, cantante della band Perturbazione, e dal drammaturgo e cantautore Orlando Manfredi.
Il progetto nasce all’interno della Casa del Quartiere Barrito, una storica sede di bagni pubblici nel quartiere Nizza Millefonti di Torino, con l’obiettivo di creare un’occasione di incontro, accoglienza e integrazione attraverso il canto. La serata sarà un’occasione unica per vivere lo spirito del Natale attraverso la musica e il calore della comunità.
L’ingresso per i cittadini è gratuito e la serata si chiuderà con un brindisi finale.