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Dalla Fiat alle favelas, quando la rivoluzione è possibile

brasile1La straordinaria vicenda umana del giovane e brillante dirigente torinese che negli anni 70 ha attraversato l’oceano ed è stato presidente Fiat in Brasile e America del sud, artefice della fabbrica di trattori e dello stabilimento auto di Belo Horizonte nel Minas Gerais; ma soprattutto ha dedicato la sua vita ai diseredati delle favelas che sorgevano di fianco alla sua abitazione a Rio de Janeiro

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Quella che sto per raccontarvi è una bellissima storia di coraggio e generosità. Potete leggerla e approfondirla voi stessi nel libro “Una rivoluzione possibile: 50 anni in Brasile tra grande industria e favelas” scritta da Franco Urani, curata dalla figlia Lidia e dal suo compagno Mauro Villone, (Effatà Editrice).

 

E’ la straordinaria vicenda umana del giovane e brillante dirigente torinese che negli anni 70 ha attraversato l’oceano ed è stato presidente Fiat in Brasile e America del sud, artefice della fabbrica di trattori e dello stabilimento auto di Belo Horizonte nel Minas Gerais; ma soprattutto ha dedicato la sua vita ai diseredati delle favelas che sorgevano di fianco alla sua abitazione a Rio de Janeiro. A loro ha portato case, istruzione, sanità; molti li ha strappati a un destino bastardo, intriso di droga, prostituzione, delinquenza e morte. Tutto è iniziato da una frana, vicino a Villa Urani, che ha travolto le baracche e fatto perdere il poco che avevano a 80 famiglie. Altri si sono girati dall’altra parte, lui no. Ha iniziato ad ospitarli, aiutarli, ha creato l’ONG “Para Ti” e il suo lavoro a Vila Canoas, è diventato un progetto pilota a livello internazionale, che ha coinvolto Stati Uniti e Unione Europea. Un modello da imitare, con la realizzazione di: un immenso piano di urbanizzazione, ristrutturazione di oltre 400 case, costruzione di asilo, doposcuola, centro salute, biblioteca e molto altro. Franco Urani  è morto nel 2009, seguito poco dopo dalla moglie (senza il suo sostegno e l’attiva partecipazione nulla sarebbe stato possibile) e dal figlio Andrè, famoso economista.

 

Oggi a raccogliere il testimone è la figlia Lidia, insieme al giornalista, fotografo, fotoreporter e operatore umanitario Mauro Villone. In questo periodo sono a Torino per raccontare quello che fanno nella e per la favelas, raccogliere aiuti e presentare il libro.

 

-Lidia Urani: «Mio padre ci teneva molto, credo sentisse la fine vicina e l’ha scritto negli ultimi tre mesi di vita; come l’ha finito è morto. E’ diviso in 4 parti: infanzia e adolescenza a Torino, e le prime esperienze di lavoro; la sua crescita professionale in Brasile; l’esperienza umanitaria che ha coinvolto tutta la famiglia; mentre l’ultima parte è un contributo di mia madre Giuliana. Non siamo  riusciti a pubblicarlo prima perché sono successe tante cose e poco dopo sono morti anche mia mamma e mio fratello. Ma forse questo è proprio il momento giusto, la Fiat è cambiata e credo assuma un valore in più la parte storica del libro, che ricostruisce le vicende dell’azienda in quegli anni. Però, fondamentale è la rivoluzione umana compiuta da mio padre».

 

-Le principali sfide che ha vinto?

L.U. «Fondare la Fiat Brasile praticamente da solo non è stato certo facile. Per ogni progetto sociale ha imparato a dialogare con le persone, le istituzioni e la Prefettura. Negli ultimi 10 anni ha vissuto la malattia in modo incredibile; con grandissimo coraggio, accettazione e senza mai farla pesare agli altri. Ed amava la montagna, che scalava e arrampicava fin sulle cime più alte, sfidando la natura e la stanchezza. Perché lui le sfide se le metteva sempre davanti».

 

-Un bilancio delle cose più importanti fatte in tutti questi anni?

L.U. «Vila Canoas  ha dato a moltissime persone la possibilità di possedere una casa, prima erano  abusive; e non c’erano vie, rete fognaria, idrica, nessuna infrastruttura. L’istruzione è  stata fondamentale: mandare i bimbi a scuola, seguirli e con loro aiutare intere famiglie. Mio padre ha formato tantissime persone, creato lavoro, fatto frequentare dei corsi professionali e per tutte le opere di risanamento sono stati impiegati gli abitanti della favela».

 

– Le cose più urgenti, ora?

Mauro Villone: «Andare avanti con il progetto, trovare i fondi e seguirlo. Oggi la priorità è occuparci degli adolescenti, i più a rischio. Quelli che di colpo, a 12-14 anni, si ritrovano a lavorare nella prostituzione e nel narcotraffico. Ci sono 7 milioni di bambini di strada; il crack si sta diffondendo come un’epidemia e sta devastando interi villaggi. Le crackolandia si stanno espandendo: basta farne uso una volta per assuefarsi e morire nel giro di un anno e mezzo, perché non si avverte più fame, sete, né dolore. In Brasile, poi, muoiono 50mila bambini  all’anno stuprati e  uccisi. Le emergenze sono ancora tante».

 

-L’elite e i ricchi brasiliani fanno qualcosa?

L.U. «Oggi, nel bene e nel male, c’è un governo di sinistra e più assistenzialismo. Prima c’erano grande chiusura e paura; ora, i nostri vicini iniziano a fare timide azioni di beneficenza, ma senza un coinvolgimento personale. Poi ci sono anche grandi disponibilità: come il giovane volontario brasiliano, artista ed attore, che ci sta aiutando molto con i corsi di meditazione per i bambini».

 

-Le favelas quanto stanno cambiando?

L.U. «Ultimamente ci sono interessi economici più forti nei confronti delle favelas: il mercato immobiliare di Rio è molto quotato e parte della classe media ci va a vivere perché costa un po’meno. Arrivano anche stranieri e nascono locali, bar, spazi nuovi».

 

-Tra le vostre tante iniziative, l’anno scorso avete aperto la Guest house “Para Ti” e promosso i viaggi solidali di “Unaltrosguardo”; come sta andando?

M.V. «Il bilancio è positivo, in poco tempo avevamo il tutto esaurito. Quasi 15mila turisti all’anno arrivano in Brasile per i “favelas tour”: un tipo di viaggio solidale, responsabile, molto delicato. Non la visita ad uno zoo di persone, ma un’esperienza culturale ben fatta e di alto livello. Ora stiamo partendo con viaggi di studio e residenze d’artista; è benvenuto chiunque voglia aiutarci e fare attività con i bambini della favela».

 

– Chi vive a Torino e magari non può muoversi, in che modo può contribuire?

M.V.«Aiutandoci a fare presentazioni, perché non vogliamo solo raccogliere fondi, ma creare interesse e partnership con strutture, aziende, organizzazioni. Vorremmo trasmettere  “un’idea”: i nostri progetti non aiutano solo i poveri, ma moltissimo anche noi stessi. Chi dà una mano e fa volontariato riempie la sua vita e lo dico per esperienza».

 

L.U. «Non sempre è facile, ma è stimolante e non potrei più avere un altro tipo di vita. Non inseguiamo un’utopia: “ParaTi” ha davvero migliorato la vita di tante persone. Si può fare; se tutti pensassimo in modo diverso e fossimo più disposti ad aiutare chi non ha nulla, a qualunque latitudine del mondo».

 

Tra le loro iniziative in questi giorni a Torino, anche la Mostra fotografica di ritratti di sciamani  “Huni Kui: il cammino  incantato” (foto di Lidia Urani, curatore Mauro Villone)  a GO-TO GALLERY, Via Bidone 16, Torino, prorogata fino al 20 novembre.

 

Laura Goria

 

Per conoscere tutte le attività sociali di Para Ti: www.parationg.org; Per contatti, email: lidiaurani@hotmail.com  mauro.villone@libero.it

 

Alla libreria “L’ibridabottega”, Via Romani 0/A, Torino  trovate:

-Il libro di Franco Urani “Una rivoluzione possibile: 50 anni in Brasile tra grande industria e favelas” (Effatà Editrice).

-le agende e i quaderni di “13sedicesimi” con le foto di Rio Unaltrosguardo.

-borse, pochette, porta-cellulari ed altri articoli fatti dagli abitanti della Favela con le linguette delle lattine, per il progetto “Madeinfavela-Fashion for change” (apparse su molte riviste di moda).

 

 

 

Libera Critica in Libero Spazio

TFF 2014Dal 21 al 29 novembre 2014 nella sede ARCI in via Verdi 34, un luogo di confronto orizzontale, lontano dai riflettori, dove gli appassionati di cinema possono incontrare i protagonisti

 

Il TFF OFF nasce nel 2011, in occasione della 29esima edizione del Torino Film Festival, con l’obiettivo di offrire uno spazio alternativo di discussione e confronto sul TFF, per dare alla cittadinanza la possibilità si esprimersi e confrontarsi su uno dei principali eventi culturali della Città. Durante le giornate del Torino Film Festival (21 – 29 novembre 2014), il TFF OFF sarà aperto presso la sede ARCI Torino in Via Verdi 34, tutti i giorni dalle 14 alle 18.

 

Lo spazio OFF è stato concepito come luogo di confronto orizzontale, lontano dai riflettori, dove gli appassionati di cinema possono incontrare i protagonisti del Festival e costruire una riflessione critica sulla rassegna, in un flusso orizzontale di saperi e opinioni. Il TFF OFF è uno spazio complementare al Torino Film Festival e allo stesso tempo inedito, dove si incontreranno ospiti del Festival (registi, sceneggiatori, etc) al di fuori delle sale cinematografiche e si proporranno presentazioni di libri, dvd e incontri tematici, con un programma di eventi collaterali al Torino Film Festival che fornirà quindi un supporto logistico alla kermesse cinematografica torinese.Gli eventi si sveleranno man mano, gli ospiti del TFF OFF saranno individuati e coinvolti durante il Festival  in modo parallelo e complementare rispetto al programma del TFF, e saranno diffusi online sui siti:

 

 

Appuntamenti in calendario:

 

SABATO 22 NOVEMBRE

14.00 Proiezione del documentario “Felliniana” di Simone Cangelosi e Luki Massa (Italia, 2010) tributo alla celebre transessuale Marcella di Folco, tra i fondatori del MIT Movimento Italiano Transessuale, sempre presente in tutte le battaglie LGBT, scomparsa nel 2010.

Il film è una lunga intervista a Marcella, intervallata da spezzoni di film, in cui lei ricorda con gustosi aneddoti la sua lunga amicizia con Federico Fellini, che la volle come attore, quando ancora lei era un uomo, anche se molto effeminato, in ben sette dei suoi capolavori, tra i quali Amarcord.

La proiezione è un’anteprima della Trans Freedom March, marcia organizzata dal Coordinamento Torino Pride in occasione del TDoR (Transgender Day of Remembrance). La marcia si svolge sempre sabato 22 novembre, a Torino alle 16.30, con partenza da Piazza Vittorio. (www.torinopride.it)

 

 

MERCOLEDì 26 NOVEMBRE

16.00 Presentazione del libro “Dal pixel alla Pixar” con l’autrice Virgilia Bertolotto (Vincenzo Grasso Editore, 2014).

Il cinema di animazione è un genere che promuove le crescenti competenze tecniche di coloro che vi prestano la propria opera e, anche grazie alle strumentazioni sempre più all’avanguardia, le trasfigura in vero motivo di crescita e di perfezionamento stilistico. In questo contesto epistemologico, Virgilia Bertolotto intraprende un percorso critico sfociato nel saggio sul cinema di animazione computerizzata, dall’esplicativo titolo di “Dal pixel alla Pixar”. Attraverso un excursus che prende avvio dalle origini della computer grafica e ne attraversa la storia in modo trasversale, l’autrice si sofferma sull’analisi di tutti i film prodotti dallo studio Pixar. La brillante disamina raggiunge sicuramente il duplice obiettivo di coinvolgere gli appassionati del genere cinematografico, sorprendendoli talora nello scoprire dettagli inediti, e di incuriosire coloro che si avvicinano al cinema di animazione con sguardo vergine o ne avvertono le incantevoli suggestioni.

 

GIOVEDì 27 NOVEMBRE

16.00 Incontro su “Mondo movie” a cura dei Gun Bronthers

Si parlerà del Mondo movie, un “sottogenere” cinematografico nato negli anni 60 dalle menti di Gualtiero Jacopetti e Franco Prosperi, che deriva dal film documentario e dall’exploitation. Alla scoperta di “Mondo Cane” (film del 1962 che ha inaugurato il genere) e i suoi fratelli, in un viaggio attraverso immagini che hanno sconvolto, diviso ma anche meritato premi e riconoscimenti dando il via, con grande anticipo a livello mondiale, ai filoni dello splatter e del mockumentary.

 

 

VENERDì 28 NOVEMBRE

16.00 Presentazione del libro “Armonie contro il giorno. Il Cinema di Béla Tarr” Bébert Edizioni a cura dell’autore Marco Grosoli.

Il primo libro pubblicato in Italia ad affrontare la vita e il cinema di Béla Tarr, uno dei più influenti e importanti registi degli ultimi trent’anni. Operazione editoriale unica, che riempie un vuoto lasciato vacante, ed inaugura la nuova collana di cinema 24fps (24 fotogrammi per secondo).

Il libro infatti è esaustivo su tutta la produzione cinematografica di Tarr: dal “Macbeth” alle sette ore di “Satantagno”, dalle “Armonie di Werckmeister” all’ultimo “Il Cavallo di Torino”, dopo il quale Tarr si è ritirato dalle scene. Il volume esaurisce e indaga gli aspetti più complessi della poetica tarriana, fornendo gli strumenti necessari per decifrare, decriptare e capire le sue opere cinematografiche. Il volume viene inoltre arricchito dalle interviste in appendice a Béla Tarr, al direttore della fotografia Fred Kelemen e al musicista/attore Mihaily Vig. Appendice a cura di Michael Guarneri, che rende unico nel suo genere questo volume sul cineasta ungherese.

Marco Grosoli svolge attualmente un post dottorato in Film Studies all’Università del Kent (Regno Unito). Ha curato (insieme a Monica Dall’Asta) una raccolta di saggi sul cinema di Guy Debord (“Consumato dal fuoco: Il cinema di Guy Debord”, Pisa: ETS, 2011) e un’altra(insieme a Jean Baptiste Massuet) sugli usi cinematografici della motion capture (“La capture du mouvement et le modélage de l’invisible”, Rennes: Presses Universitaires de Rennes, 2014). Collabora con varie riviste cinematografiche, tra cui Filmidee.it, Spietati.it, Film Comment.

Michael Guarneri è un critico cinematografico. Collabora con riviste di cinema online e cartacee come La Furia Umana, Débordements e Photogénie (Flemish Service for Film Culture). Il suo cortometraggio Séparation de la critique – A trip with Raya Martin è stato presentato in anteprima al CPH:DOX Festival 2012, nella sezione “Maximalism”. Ha inoltre contribuito al libro Raya Martin, a cura di François Martin Saint Léon e Antoine Segovia, edito da SHELLAC.

Una secchiata d’arte per la Sla

DOCCIAAll’appello dell’AISLA hanno risposto circa cinquanta artisti, e da qui è nata l’Art Bucket Challenge. L’evento si terrà sabato 15 novembre alle ore 21 presso il Teatro “Le Serre” di Grugliasco

 

L’estate 2014 sarà ricordata indubbiamente per il discusso fenomeno dell’Ice Bucket Challenge, la sfida a colpi di secchiate d’acqua gelata che ha visto protagonisti vip di tutto il mondo col nobile intento di raccogliere donazioni da destinare alla ricerca sulla SLA.

 

La Sclerosi Laterale Amiotrofica è una malattia che colpisce il sistema nervoso in modo progressivo, e il cui epilogo è purtroppo ancora fatale. Trovarvi una cura è di importanza primaria, ed ecco perché tanti personaggi più o meno famosi si sono prestati allo scopo. Tra questi anche Diego Casale e Fabio Rossini, che costituiscono il duo comico torinese dei Mammuth e che hanno risposto alla sfida in modo originale: non solo si sono rovesciati addosso la secchiata d’acqua di rito, ma hanno anche invitato amici e colleghi ad unirsi a loro, per organizzare una serata di intrattenimento aperta al pubblico al fine di raccogliere ulteriori fondi, ponendo così la loro arte al servizio di una valida causa.

 

All’appello hanno risposto circa cinquanta artisti, e da qui è nata l’Art Bucket Challenge.Per sapere qualcosa in più di questa iniziativa a sfondo benefico abbiamo quindi intervistato proprio i Mammuth, che ci hanno raccontato più nel dettaglio il programma della manifestazione.

 

L’evento si terrà sabato 15 novembre alle ore 21 presso il Teatro “Le Serre” di Grugliasco, l’unica struttura in Torino e provincia che si è offerta di ospitare la kermesse a costo zero, permettendo di devolvere in beneficenza l’intero incasso della serata . La sede prescelta, in grado di ospitare 500 persone e già utilizzata per l’organizzazione di eventi internazionali, sarà ulteriormente resa accogliente grazie all’intervento della Juke Box Live che, sempre a titolo gratuito, si occuperà di fornire materiali e supporto tecnico laddove necessario.

 

Sarà inoltre allestito un banchetto presso cui effettuare ulteriori donazioni e dove poter ricevere informazioni su questa malattia ancora poco conosciuta dai volontari dell’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterali Amiotrofica).Alla serata parteciperanno, oltre a Vincenzo Soverino, vicepresidente dell’AISLA, e ovviamente ai Mammuth, artisti del calibro di Beppe Braida, Franco Neri, Claudio Sterpone, Carlo Pistarino e vari gruppi musicali, tra cui i Dayslived, i Rimozione Koatta, i Bobbysoul, i SoundTruck, Let’s Beat!Tributo Acustico Beatles, i Farinei della Brigna e molti altri.

 

Ricordiamo che il costo del biglietto per assistere alla serata è di 15 euro, e che è possibile prenotare telefonando al numero 3277423350. Ulteriori informazioni riguardanti l’evento possono essere reperite sui siti www.teatroleserre.it, www.mammuth.tv e sul sito personale di Diego Casale, www.diegocasale.it.

 

Chiara Mandich

Maria Ferreri

Federanziani migliora la qualità della vita

Promuovere una cultura che valorizzi l’anziano come una risorsa insostituibile per la famiglia e per la società

 

anziani parcoanzianiFederAnziani è un’associazione senza fini di lucro fondata nel 2006. Nasce con lo scopo di tutelare i diritti e promuovere la qualità della vita degli anziani. Opera a livello nazionale ed ha come primaria finalità quella di federare tutti i soggetti che si occupano della tutela sociale, sanitaria, economica dei soggetti anziani. Promuove la collaborazione con le Federazioni dei paesi membri dell’Unione europea.
L’impegno di FederAnziani è quello di:

 

    tutelare la categoria degli anziani con ogni mezzo e forma;
    valorizzare ed accrescere il ruolo degli anziani nella società;
    promuovere una cultura che valorizzi l’anziano come una risorsa insostituibile per la famiglia e per la società;
    orientare l’opinione pubblica a considerare l’invecchiamento della popolazione come una positiva conquista della nostra società;
    orientare le politiche sociali per gli anziani a sviluppare programmi improntati a una visione positiva della terza età e che favoriscano la promozione del benessere lungo tutto l’arco della vita.

 

Le attività

 

FederAnziani, attingendo alle specifiche competenze istituzionali e/o professionali degli associati, si concretizza sul territorio attraverso l’adeguamento delle attività alle specifiche priorità e potenzialità territoriali e l’organizzazione di risposte mirate alle diverse domande che arrivano da questa specifica fascia di età.

 

In particolare, FederAnziani realizza le sue finalità attraverso:

 

    la promozione di incontri con altre organizzazioni italiane e straniere, aventi le medesime finalità;
    l’organizzazione di convegni e simposi nazionali ed internazionali;
    la promozione di adeguate forme di rappresentanza sociale nei confronti degli organismi pubblici e privati che operano, a livello nazionale e locale, nelle politiche sociali e sui temi della salute, dell’assistenza, dei servizi sociali e del tempo libero;
    la collaborazione con le istituzioni e le associazioni interessate ai problemi inerenti alla tutela della salute pubblica e dell’invecchiamento umano;
    la pubblicazione di opere divulgative a favore degli anziani e non;
    la divulgazione della cultura di un nuovo stile di vita che favorisca un sano invecchiamento, attraverso tutti i mezzi di comunicazione;
    la formazione e l’aggiornamento di personale parasanitario, sanitario o socio-assistenziale destinato alla gestione delle problematiche della terza età;
    la promozione della costituzione di organismi (associazioni, cooperative, ecc.) destinate alla assistenza sociale o sanitaria di soggetti anziani, soggetti parzialmente disabili e disabili;
    la promozione all’interno dei centri anziani ogni attività volta alla socializzazione e al benessere degli stessi come il turismo sociale, la prevenzione, formazione e informazione nell’ambito sanitario, tecnologico, delle attività fisiche ed intellettuali.

 

Info: Anteas Torino
via Madama Cristina 50

Scusa, ci sto “quasi” provando

bremer3Il modo migliore per “provarci” con una ragazza? Farle capire che non si è davvero capaci…

 

Con questo nuovo e divertente “esperimento sociale”, i nostri due amici di NoiCiMettiamoLaFaccia Nicola Bremer e Marco Gili, tornano a far parlare di loro continuando a sfornare video che diventano veri e propri fenomeni virali.

 

Capaci di mischiare, amalgamando in modo perfetto, ilarità e serietà (si sono prestati per temi seri come ad esempio la violenza sulle donne e la campagna per la prevenzione del tumore al seno), questi due ragazzi continuano a stupirci creando nuovi video simpatici ed originali.

 

E se questa volta (quasi) provandoci con alcune ragazze sono addirittura riusciti a rimediare il numero di telefono, ci domandiamo cosa saranno capaci di fare nei loro prossimi filmati.

 

Bravi ragazzi! Continuate a “metterci la faccia”.

 

http://www.youtube.com/watch?v=EW2zkW2EDFc

Essepiesse

Emergenza lavoro: il Piemonte peggio di tutto il Nord

lavoro2Il tasso di disoccupazione (-11,9%) è il più elevato

 

Clima pessimo per il mercato del lavoro che è ancora negativo in Piemonte. Il tasso di disoccupazione (-11,9%) è il più elevato tra le regioni del Nord. C’è comunque qualche segnale di miglioramento. la crescita del flusso di assunzioni nei nove mesi e l’aumento dell’utilizzo di forme contrattuali più stabili. Lo comunica Banca d’Italia che  ha presentato il Rapporto sull’economia piemontese nel primo semestre 2014.

 

(Foto: il Torinese)

Preso a pugni un altro conducente Gtt

TRAM GMADREQuesta volta è stato un italiano di 37 anni, con numerosi precedenti a suo carico, ad aggredire il conducente di un bus della linea 74

 

Ennesima aggressione al personale di Gtt a Torino. Questa volta è stato un italiano di 37 anni, con numerosi precedenti a suo carico, a prendere a pugni il conducente di un bus della linea 74, bloccando così la corsa. L’uomo è stato arrestato dalla polizia. L’aggressione è avvenuta  ieri pomeriggio in corso Orbassano. L’uomo ha colpito il conducente e poi ha incominciato a  dare calci e pugni  contro il mezzo. Lo hanno bloccato  gli agenti di una volante chiamati dal personale  Gtt.

 

(Foto: il Torinese)

Vuoi la Luna? Accontentato!

seanceAppuntamento giovedì 13 novembre. Scoprite quali sapori danno forma al vostro essere

 

“Si fa sempre ritorno volentieri nei luoghi in cui ci si trova bene e, senza dubbio, il “Fragole & BARbera” è uno di questi. Ecco nuovamente l’ingresso illuminato dalla luce calda dei lampadari, in grado di allontanare il freddo e la pioggia della strada vicina, la cordialità delle ragazze e di Emilio, sempre sorridente e pronto a creare bevande sempre nuove e stuzzicanti… Ma aspetta un attimo! Ho sentito giusto? Davvero quella ragazza ha appena ordinato “La Luna”? Posto che si potrebbe aprire un interessante dibattito sulle implicazioni di una simile frase, immediatamente mi torna alla memoria quella sera di un mese fa, quando quei tre… Eccoli! Ancora una volta, seduti ai tavolini del “Fragole”! Le candele, i mazzi dei Tarocchi… Mi sembra di essere tornato indietro nel tempo! Un’altra serata in compagnia di Torino Séance? E sia! Quale modo migliore per sentirsi a casa, se non in un luogo da favola, in compagnia di persone che sanno come parlare al tuo cuore?”

 

Dopo il grande successo di Ottobre, Torino Séance replica la lettura dei Tarocchi al “Fragole e BARbera” di via Bava 1. Dalle 20.00 in poi sarete in compagnia di Andrea, Stefano ed Emiliano.E dopo la lettura, lasciate che il messaggio degli Arcani vi pervada i sensi! Sarà possibile, grazie alla creatività del “Fragole e BARbera”, ordinare i cocktail che portano il nome degli Arcani che più vi rappresentano. Scoprite di che sapori siete fatti!

 

Per qualunque informazione, visitate il sito
www.torinoseance.org
o seguite le pagine Facebook di Torino Séance:
https://www.facebook.com/torinoseance?fref=ts
https://www.facebook.com/tarocchiTorinoSeance?fref=ts
e quella del “Fragole & BARbera”
https://www.facebook.com/pages/Fragole-BARbera/338659399500203

Gratis sul metrò con la tessera del morto

metro genteScoperti circa 13mila abbonamenti gratuiti intestati ad altrettanti defunti

 

Le tessere davano il diritto di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici. Erano 13 mila ma non appartenevano a chi ne era in possesso: erano intestate a persone ormai decedute. A tale cifra ammontano gli abbonamenti dei defunti,  denunciati dalla Gtt perchè – misteriosamente – continuavano a essere usati non si sa ancora da chi (se non per 11 casi individuati) che  evitavano di pagare il biglietto sulla metropolitana, sui bus o sul tram. La procura di Torino ha aperto un’inchiesta sul caso dopo due esposti presentati dai responsabili Gtt che si erano insospettiti. Per ora sono stati indagati gli 11 soggetti scoperti. Facendo un controllo interno  la Gtt ha rscoperto anche l’uso di altre mille  tessere circa, risultate appartenere a cittadini che ormai vivono fuori dalla Regione Piemonte.

 

(Foto: il Torinese)

Gariglio (PD) e Pichetto (FI): due visioni di Irpef

Davide-GarigliopichettoI commenti dei capigruppo in Consiglio regionale sulla manovra finanziaria

 

“La proposta di rimodulazione dell’addizionale regionale Irpef è ispirata da un principio di equità”: commenta Davide Gariglio, capogruppo PD in Regione e segretario regionale dei democratici,  nel giorno in cui la Giunta  regionale ha approvato il disegno di legge sulle nuove disposizioni finanziarie regionali che ora passerà al vaglio del Consiglio regionale. “Abbiamo compiuto una scelta politica – prosegue Gariglio – mantenere invariate le due fasce dei redditi medio-bassi, accrescendo leggermente l’aliquota della fascia mediana e spostando il peso maggiore delle imposte sui redditi più alti. I redditi sopra i 75 mila euro saranno quelli sottoposti a pressione maggiore – continua – in un momento ancora drammatico per l’economia del paese e la vita delle famiglie, si tratta sostanzialmente di una operazione con la quale abbiamo voluto tutelare le fasce più basse – conclude il capogruppo PD –  ora intendiamo procedere con provvedimenti a sostegno dei redditi delle famiglie con figli”

 

La situazione del bilancio regionale è complicata ma deve essere chiaro a tutti che esistono i margini per non aumentare in modo selvaggio la pressione fiscale”. A sostenerlo Gilberto Pichetto commentando l’incremento della pressione fiscale varati ieri dalla Giunta regionale. “Il centrosinistra mi pare lontano dal Piemonte e dai piemontesi  – aggiunge l’esponente azzurro –. Ormai si è raschiato il fondo in tema di tasse e balzelli. Abbiamo raggiunto il punto di non ritorno e la politica deve assumersi le proprie responsabilità, varando riforme vere e non limitandosi a scaricare sulle spalle dei cittadini la situazione traballante dei suoi conti pubblici. Chiamparino dopo aver promesso che non avrebbe aumentato le tasse colpisce a 360 gradi i cittadini, incrementando indiscriminatamente il costo dell’acqua, dell’energia, del bollo auto e dell’addizionale irpef”.

 

“Chiediamo che la prossima settimana si apra immediatamente il dibattito in aula su questa tema – conclude Pichetto – per scongiurare l’ennesimo salasso nei confronti dei cittadini. La soluzione della criticità nel bilancio regionale si deve risolvere aggredendo la spesa e non aumentando le entrate. Noi di Forza Italia preferiamo giocare una partita di risanamento dei conti pubblici che giochi su interventi strutturali informati alle “tre P” che riconosciamo come nodali in questo ambito: partecipate, personale e patrimonio. Non ci interessa invece seguire Chiamparino nella rincorsa all’unica “P” alla quale è affezionato: quella costituita dal portafoglio dei piemontesi” .