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Saldi: flop in periferia, meglio nei centri commerciali

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saldisssIn centro città (in particolare via Roma, via Lagrange, via Garibaldi, piazza San Carlo e via Po) gli affari non sono andati malissimo per gli esercenti, anche se il giro è stato quasi lo stesso dei giorni normali. Forse i torinesi sono abituati alle promozioni continue

 

Sarà anche stato il tempo incerto di sabato e domenica, ma i primi giorni della stagione estiva dei saldi non sono andati granchè bene. Di gente se n’è vista tanta, confermano i commercianti. Purtroppo, però, la quantità di ingressi nei negozi non ha corrisposto agli acquisti effettuati.

 

Le indagini pre-saldi da parte di Ascom e Confesercenti prevedevano una spesa media per famiglia di circa 200 euro e un incremento del 10% negli acquisti da parte dei torinesi. Al momento tali previsioni sono state smentite.

 

In centro città (in particolare via Roma, via Lagrange, via Garibaldi, piazza San Carlo e via Po) gli affari non sono andati malissimo per gli esercenti, anche se il giro è stato quasi lo stesso dei giorni normali. Forse i torinesi sono abituati alle promozioni continue durante l’anno che i commercianti sono costretti ad effettuare a causa della crisi e , alla fine, i saldi non rappresentano più una novità.

 

Presi d’assalto i centri commerciali: le Gru di Grugliasco, l’8 Gallery del Lingotto, la Rinascente e – fuori porta – Mondo Vicino di Mondovì. Qui le cose sono andate decisamente meglio, dato il pienone assoluto che ha dato riscontri in proporzione al numero delle persone.

 

Decisamente negativo, invece, il bilancio nelle zone periferiche della metropoli. Anche in vie commerciali come via Nizza o via Fabrizi i saldi hanno fatto registrare un flop di presenze e  – soprattutto – di affari. Il periodo delle vendite promozionali è ancora lungo, fino a fine agosto. Ai negozianti non resta che sperare.

Maurizio Marrone: “Bilancio comunale, che caos!”

 

“Neanche quest’anno la Corte dei Conti ci va leggera con l’Amministrazione Fassino e mette nero su bianco segnalazioni preoccupate che, partendo dall’esercizio 2012, confermano le inquietudini manifestate dal Collegio dei Revisori sui deficit strutturali del bilancio 2013”

 

marrone<<Caos sui residui attivi e passivi del Comune, che ingenera dubbi sulla consistenza effettiva dell’avanzo calcolato a rendiconto 2012 e dunque sull’applicazione dello stesso nel 2013 previsto per l’intero importo, confusione nei rapporti creditori e debitori della Città con le sue partecipate, il punto interrogativo sull’operazione di dismissione GTT sospesa, nessuna chiarezza sui giustificativi delle spese di rappresentanza: neanche quest’anno la Corte dei Conti ci va leggera con l’Amministrazione Fassino e mette nero su bianco segnalazioni preoccupate che, partendo dall’esercizio 2012, confermano le inquietudini manifestate dal Collegio dei Revisori sui deficit strutturali del bilancio 2013>> spiega Maurizio Marrone, Capogruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in Comune di Torino, che ha chiesto le comunicazioni urgenti del Sindaco Fassino nella seduta del Consiglio Comunale <<Nel dettaglio i punti più critici sollevati dal Giudice dei conti pubblico contro il Comune di Torino sono:

 

– Residui attivi tossici ancora per centinaia di milioni di cui la Corte dei Conti pretende un immediato accertamento contabile di inesigibilità e stralcio sui vecchi crediti, che parrebbero superare l’avanzo di esercizio, respingendo la gradualità attuata dall’Amministrazione comunale, che potrebbe nascondere disavanzi sostanziali a scapito dei vincoli di trasparenza e chiarezza dell’ordinamento contabile ex art. 193 Tuel.

 

– Ricorso all’anticipazione di tesoreria protratto nel tempo, operazione ormai rientrata nell’ordinaria attività gestionale, che denota persistenti squilibri nella gestione di cassa, portando ad un milione di euro gli interessi passivi per il suo utilizzo e costituendo un elemento di criticità nell’ambito di una sana gestione finanziaria.

 

– 22 milioni di euro di perdite imputabili a società in cui il Comune di Torino ha partecipazioni minime (es. FinPiemonte) o comunque non di controllo (15 milioni solo per la fallita CSEA), a fronte dei 3 milioni di euro di perdite imputabili a municipalizzate controllate dalla Città.

 

– Cartolarizzazioni immobiliari definite come finanziamenti occulti, doppiamente elusivi del patto di stabilità, che celerebbero dietro ad una formale alienazione un sostanziale indebitamento, attraverso la sua partecipata CCT, pari a mezzo milione di euro all’anno.

 

 

Gia’ il progetto di bilancio 2014 si preannuncia “tecnico”, ovvero provvisorio al buio del caos fiscale per cui dobbiamo ringraziare il PD di Renzi e delle dimissioni societarie sospese per cui dobbiamo ringraziare il PD di Fassino: se l’Assessore Passoni non farà chiarezza una volta per tutte sui numeri precisi di residui attivi inesigibili e di debito conglomerato delle municipalizzate e verso di loro, alla Corte dei Conti il bilancio preventivo lo portiamo noi in anticipo!>>.

 

Mente e corpo in salute

Nel mese di luglio è in programma il seminario “Mente e corpo in salute in adolescenza. Esperienze e comunicazione di buone pratiche”

 

joggingProseguono a Torino gli incontri e gli appuntamenti aperti al pubblico inseriti nel progetto europeo per l’adolescenza “Be healthy: mente e corpo in salute”, finalizzato a promuovere il benessere psicofisico attraverso l’attività fisica, con un’attenzione particolare alla prevenzione della depressione, nuovo allarme di salute del prossimo decennio. Testimonial delle iniziative il campione olimpico di marcia Maurizio Damilano.

 

Dall’8 al 10 luglio è in programma il seminario “Mente e corpo in salute in adolescenza. Esperienze e comunicazione di buone pratiche”, aperto agli  operatori della sanità e delle scuole (sede della Regione Piemonte di corso Regina Margherita 174, presso la polisportiva CH4 Sporting Club, in via Trofarello 10), dall’8 al 14 luglio si terrà il laboratorio transnazionale a cui parteciperanno 30 giovani di cinque Paesi europei che si cimenteranno nella produzione di un video sul tema “mente e corpo in salute”. Infine, l’8 luglio alle ore 17.30 “Abbatti la mole di stress!”, salita dei 650 scalini della Mole Antonelliana.

 

(Fonte: Regione Piemonte- Foto: il Torinese)

 

Kappa Futur Festival, il Beat conquista Torino

Evento nell’evento l’esibizione, rigorosamente live, degli italiani The Bloody Beetroots con un vero e proprio show fatto di musica e giochi di luce su un palco progettato apposta per loro

 

kapap2Tra i tanti volti, età, colori, stili, i tanti accenti e anche lingue differenti che abbiamo incontrato è difficile tracciare l’idenkit del partecipante tipo al Kappa Futur Festival. Una cosa è certa: il denominatore comune delle migliaia di persone accorse è il beat. Nemmeno la pioggia li ha fermati e hanno ballato in 30 mila sabato dalle 12.00 alle 24.00 e ieri dalle 10.00 alle 24.00, per un totale di ventisei ore di intrattenimento a tutto volume.

 

Tantissime le proposte musicali per un programma intenso e pieno di highlights. Infatti la line up è di respiro internazionale: la star canadese Richie Hawtin, Marco Carola – uno dei dj italiani più seguiti al mondo, gli statunitensi Maceo Plex e Derrick May, lo svedese Adam Beyer, il duo berlinese Tale Of Us, i fratelli inglesi Disclosure. Evento nell’evento l’esibizione, rigorosamente live, degli italiani The Bloody Beetroots con un vero e proprio show fatto di musica e giochi di luce su un palco progettato apposta per loro.

 

Da registrare la partecipazione di tanti artisti torinesi tra cui Gandalf, Lollino, Just A Mood, Decoside, che si sono alternati sui diversi palchi raccogliendo l’entusiasmo dei loro concittadini e non solo. Novità di quest’anno le performance Vinyl Only: sul Dora Stage si sono esibiti quattro tra i più importanti interpreti della scena old school americana suonando unicamente con il supporto di dischi in vinile.

 

L’organizzazione – Movement – ha saputo come sempre garantire l’ottima riuscita del festival. Vanto dell’Italia, come unico evento capace di reggere il confronto con l’offerta dei festival internazionali, è alla sua terza edizione e possiamo star certi che ne vivremo ancora molte.

 

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Krabozzo che bontà!

krabonfotoDa gustare esclusivamente a pranzo e preparato con lo stesso impasto della pizza, pare  un mix tra un panino, una piadina e un calzone, sfornato caldo caldo e farcito con ingredienti a scelta sempre dop  e dal costo accessibile che varia dai 5 ai 6,5 euro

 

C’è un luogo a Torino, nel cuore della Crocetta, dove è possibile gustare una pizza, una focaccia, o anche una farinata, preparata con farine rigorosamente biologiche del Mulino Sobrino, miscelate con acqua di montagna e lasciate lievitare a lungo.  A seconda poi, dei gusti personali, è possibile abbinare alla pizza il prosciutto cotto alla brace di Bosses, mozzarella di bufala dop anche affumicata, crudo di Parma e anche il parmigiano Vacche Rosse, il tutto accompagnato da pomodoro San Marzano proveniente da coltivatori Presidio  Slow Food.

 

Passando infatti per corso Luigi Einaudi 25, tra la chiesa della Crocetta e corso De Gasperi, ci si imbatte nella pizzeria Krabon, che accoglie i propri clienti in un intimo salottino al piano di sopra, ma è il servizio d’asporto con consegna a domicilio  che rende interessante questo luogo, poiché non è semplice reperire e assaporare comodamente dalla poltrona di casa dei prodotti pronti e di alta qualità. E volendo si possono scegliere anche dietetici carpacci e insalate.

 

Ma l’alternativa esclusiva prelibata che propone Krabon è il golosissimo Krabozzo.  Da mangiare esclusivamente a pranzo e preparato con lo stesso impasto della pizza, pare un mix tra un panino, una piadina e un calzone, sfornato caldo caldo e farcito con ingredienti a scelta sempre dop  e dal costo accessibile che varia dai 5 ai 6,5 euro.

 

Ecco tutte le tipologie:

  • il Cotto: pomodoro San Marzano, fior di latte piemontese, prosciutto cotto 5,00€
  • il Re: pomodoro San Marzano, fior di latte piemontese, melanzane, parmigiano reggiano Vacche Rosse 5,50€
  • l’Ortolano: pomodoro San Marzano , fior di latte piemontese, zucchine, melanzane 5,50€
  • lo Strà: prosciutto cotto, stracciatella, zucchine 6,00€
  • il Ciccio: fior di latte piemontese, salsiccia fresca del salumificio Chiapella, friarielli, olio piccante 6,00€
  • il Crudo: prosciutto crudo di Parma, mozzarella di bufala affumicata D.O.P., melanzane 6,50€
  • il Boss: pomodoro San Marzano, bufala D.O.P., prosciutto della Valle d’Aosta cotto alla brace, basilico 6,50€

Una innovazione gastronomica golosa tutta da gustare.

 

Pizzeria Krabon,  corso Luigi Einaudi 25 – Torino

(Foto: il Torinese)

 

Quando la divisa si mette in mostra

 Le radici della Benemerita ebbero inizio con l’ emanazione, da parte di Vittorio Emanuele I di Savoia, delle Regie Patenti. Il documento tracciava l’identità del Corpo Reale come “una forza militare in servizio di polizia con una duplice missione: la difesa della Patria e la sicurezza dei suoi cittadini” conferendogli da quel preciso momento, il ruolo da protagonista nella società italiana

 

arma diviseSicuramente a tutti noi almeno una volta nella vita, sarà capitato di sentire o di usare l’espressione :”il fascino della divisa”; quale bambino fin da piccolo non si è mai appassionato a quell ‘ uomo in uniforme che nelle pagine di storia e di tradizione veniva sempre descritto come un eroe. Fabrizio Bava, Roberto di Tanno e Vincenzo Ponza hanno fatto di questa passione un vero a proprio capo”lavoro” di ricerca,  allestendo, grazie all’importante collaborazione del Consiglio Regionale del Piemonte, una mostra dedicata all ‘ Arma dei Carabinieri.

 

Dal 16 maggio fino al 14 luglio, gli spazi dell’ Assemblea subalpina ospiteranno un  ricco percorso espositivo che vedrà come protagonista l’intera storia dei Carabinieri Reali d’Italia, dalle Regie Patenti del 13 luglio 1814 (atto di nascita dell’Arma), fino a proseguire con una serie di reperti storici di straordinaria bellezza. Uniformi, bandiere, elmi, medaglie, ma anche foto e documenti, conducono il visitatore lungo un sentiero pervaso di gloriose gesta ma anche di semplice quotidianità, permettendo di immergersi completamente in quel clima di valori, tradizioni e patriottismo che hanno contribuito a costituire la storia del nostro Paese.arma coloniale

 

Le radici dell’Arma, come già accennato prima, ebbero inizio con l’ emanazione, da parte di Vittorio Emanuele I di Savoia, delle Regie Patenti. Tale documento tracciava l’identità del Corpo Reale come “ una forza militare in servizio di polizia con una duplice missione: la difesa della Patria e la sicurezza dei suoi cittadini”, conferendogli da quel preciso momento, il ruolo da protagonista in tutti quegli eventi storici che hanno caratterizzato la vita del Regno Sabaudo fino alla nascita della Repubblica Italiana.arma medaglie

 

Secondo le dichiarazioni rilasciate dai tre collezionisti (Bava, di Tanno e Ponza), la mostra sarebbe stata allestita in modo da far percepire al visitatore “quattro aree” differenti: la prima riguardante appunto le origini del Corpo, la seconda lo squadrone Corazzieri, la terza l’impiego all’estero e, la quarta, una ricostruzione storica di un ufficio anni ’20. Tutti gli oggetti esposti sono autentici cimeli storici dell’epoca, catalogati e contestualizzati in modo che chi osserva possa rivivere gli ideali, le emozioni e gli eroismi del passato.arma stazione

 

In conclusione, indossati i panni del visitatore, non si può che ringraziare questi infaticabili collezionisti ed il Consiglio Regionale del Piemonte che, in occasione del bicentenario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, ci hanno guidati attraverso l’anima del nostro passato avvolgendoci nella maestosità dalla nostra Storia.

 

Simona Pili Stella

 

 

 

 

I Carabinieri Reali nella storia d’Italia
Galleria Belvedere di Palazzo Lascaris, Torino

16 maggio  – 14 luglio

Segnali anticrisi: siamo leader nel turismo. E riparte il Metrò

La crisi continua, soprattutto dal punto di vista dell’occupazione giovanile, ma si incomincia a sperare per il futuro. Riprendono i lavori di costruzione della tratta Lingotto-Bengasi

 

turisti 2La nostra è la regione italiana con il più elevato  tasso di crescita delle presenze turistiche negli ultimi dieci anni.  Dalla Reggia di Venaria al Museo Egizio, dalle Langhe appena inserite nei siti dell’Unesco come patrimonio dell’Umanità alle mostre d’arte di livelli internazionale di Torino. 

 

I segnali di ripresa di Torino e del Piemonte ci sono e a confortarli sono i dati resi noti oggi dal Servizio Studi di Intesa Sanpaolo, secondo i quali la nostra è la regione italiana con il più elevato  tasso di crescita delle presenze turistiche negli ultimi dieci anni. metro 21

 

Il 46% in più tra il 2001 e il 2013. L’annuario statistico “Piemonte in cifre”,  stilato dal gruppo bancario con Unioncamere, Confindustria e Unicredit indica che nel 2013 le presenze sono aumentate a 12,69 milioni, con un incremento del 2,2% rispetto all’anno scorso.

 

Soddisfatto il sindaco Piero Fassino: “Il forte investimento perseguito dalle istituzioni torinesi e piemontesi in cultura e valorizzazione del ricco patrimonio storico e paesaggistico sta dando risultati straordinari. La cultura come fattore costitutivo, e non semplicemente aggiuntivo, dello sviluppo. E la ricchezza del territorio piemontese come leva di attrazione e di investimenti”.

“Ci sono tutte le condizioni – ha concluso Fassino – perché Torino e il Piemonte possano cogliere la grande opportunità offerta da Expo 2015 in vista del quale è stato predisposto un programma di eventi e iniziative di straordinaria intensità e forza”.

 

Anche sul fronte delle grandi opere, se la Tav è ancora in fase di stallo, va sottolineato che oggi è stato siglato  il contratto tra Infra.To e  il Consorzio Cooperative Costruzioni per la ripresa dei  lavori di costruzione della tratta Lingotto-Bengasi della linea 1 della metropolitana torinese. Entro luglio partiranno  i lavori del cantiere che durerà all’incirca 3 anni con la messa in esercizio della linea  nel 2017.

 

(Foto: il Torinese)

Quando a proteggere i negozi sono le “ronde pusher”

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salvarioEvidentemente lo spacciatore, con il suo “servizio d’ordine”, spaventa più delle forze di polizia i delinquentelli di quartiere

 

Il caso del farmacista di via Berthollet, Mauro Guzzinati, è paradossale. essere costretti a difendersi da scippi e furti chiedendo la protezione di chi fa parte di quel mondo criminale. La vicenda della farmacia di San Salvario (nella foto la chiesa di largo Saluzzo, simbolo del quartiere) , sollevata dalla redazione torinese di Repubblica e salita all’onore delle cronache nazionali è ormai nota. Il farmacista, stufo di furti ai danni del suo negozio da parte di giovani furfanti che, anche se cattuarti dalla polizia tornavano in libertà e diventavano recidivi dopo pochi giorni, ha ottenuto la protezione di un pusher.

 

Evidentemente lo spacciatore, con il suo “servizio d’ordine”, spaventa più delle forze di polizia i delinquentelli di quartiere. Il patto tra spacciatore e farmacista è che quest’ultimo, in cambio di protezione, non chiami la polizia a disturbare il pusher. E quando la misura è colma, anche le persone più oneste perdono la fiducia e si arrendono all’evidenza. Ovvio che l’etica e la moralità sono subito state tirate in ballo e il dibattito impazza in città.

 

Il presidente della circoscrizione 8, di cui fa parte San Salvario, Mario Levi, è sconsolato. Si chiede che fine farà il quartiere che, nonostante l’impegno di polizia e carabinieri, vede crescere di giorno in giorno la piccola criminalità. E se un giorno alla vigilanza dei pusher dovesse sostituirsi quella di delinquenti che chiedono il pizzo in cambio di protezione?

 

 Il  quotidiano il Giornale di oggi fa un parallelo con lo scandalo suscitato a suo tempo dalle ronde leghiste nella sinistra benpensante. Si chiede il quotidiano milanese: “meglio le ronde di spacciatori?”. Insomma, la situazione è controversa. Ciò che emerge chiaramente è che la movida di San Salvario, pur avendo in parte riqualificato la zona, non è servita ad allonatanare la criminalità.

 

(Foto: il Torinese)

Le Fiamme Gialle sequestrano gadgets falsi One Direction

Erano stati commercializzati allo Stadio Olimpico, prima  del concerto di ieri sera

 

one3La Guardia di Finanza ha sequestrato 1500 gadgets falsi degli One Directions.

 

Erano stai messi in vendita davanti allo Stadio Olimpico, prima  del concerto di ieri sera della  boy band inglese. 

 

54 le persone denunciate che avevano contraffatto  il marchio del gruppo musicale.

 

(Foto: il Torinese)

L’ultimo saluto dei torinesi a Faletti

L’attore e scrittore,  prima di morire ha espresso tra le ultime volontà quella di non esporre  fiori  durante il rito funebre

 

Faletti1Molti torinesi hanno testimoniato il loro affetto a Giorgio Faletti, questa mattina,  presso la camera ardente alle Molinette.  L’artista è stato vestito con una maglia nera, la sua “divisa” negli ultimi anni di attività.molinette

 

Faletti2L’attore e scrittore,  prima di morire ha espresso tra le ultime volontà quella di non esporre  fiori  durante il rito funebre. Ha invece chiesto di fare donazioni all’associazione per la ricerca sul cancro. 

 

Oggi pomeriggio  la salma verrà trasferita ad Asti, la sua città che gli dedicherà la biblioteca. Domani si svolgeranno i funerali.