ilTorinese

Coltivavano marijuana nel maneggio dei bimbi

Due persone arrestate 

Avevano allestito un tendone in un maneggio e lavoravano (essiccamento e confezionamento) la marijuana. In un area dello stesso maneggio, vicino alle piste frequentato dagli ospiti, la coltivazione della droga.
Due italiani, di 42 e 47 anni, abitanti a Cinzano, titolari di un maneggio sono stati arrestati dai carabinieri della Stazione di Castiglione con l’accusa di detenzione e produzione di marijuana.

La perquisizione della cascina e di un tendone allestito allineano del maneggio ha permesso di sequestrare 40 kg di marijuana e un defogliatore utilizzato per dividere le foglie dalle infiorescenze

Andare oltre i muri

Nel convegno ‘Oltre i Muri’ 20 ANNI DEL PROGETTO MURARTE, a cura di Roberto Mastroianni e dell’assessore alle Politiche Giovanili della Città di Torino Marco Giusta, si sono accolte le sollecitazioni provenienti dai tre tavoli di lavoro. Queste costituiranno le basi per la riscrittura (con il Gai e il suo tavolo sulla street art coordinato dalla città di Ravenna e tramite Inward) del progetto Murarte che potrà essere utilizzata da tutte le amministrazioni interessate a  sperimentare queste azioni.

In particolare Marco Giusta ha posto l’accento sul tema della curatela e dello spazio riservato a esperti e artisti all’interno delle commissioni dei bandi, che potranno essere costruiti anche per valorizzare le competenze relazionali legate alle storie e ai territori di cui gli e le artiste possono divenire traduttori nelle loro opere. “Si è immaginata la possibilità di stilare un elenco delle opere murarie ‘irrinunciabili’ per la cittadinanza e i movimenti dei writer, con l’intento di catalogare quelle da tutelare per dar vita a un protocollo di intesa con la sovrintendenza che si pone l’obiettivo di innovare il rapporto tra artisti, istituzioni e cittadinanza”, spiega l’assessore.

Roberto Mastroianni ha ribadito che lo spirito e i valori che spingono gli Street ed Urban Artist oggi, e i writer ieri, a operare devono restare quelli della scrittura e riscrittura del tessuto metropolitano attraverso una narrazione pittorica (la città come tela dell’artista) in stretta relazione con territorio e comunità. Murarte deve continuare a garantire libertà espressiva (i muri liberi) e, nello stesso tempo, valorizzare la portata artistica di un’esperienza che ha reso Torino una delle capitali europee della Street Art. La peculiarità di questo progetto è sempre stata la capacità di promuovere la creatività giovanile, la qualità estetica e la critica sociale e politica che storicamente è stata alla base della street art fino a oggi.

A partire da questo elenco e grazie al lavoro di Torino Creativa, si potrà alzare lo sguardo verso il futuro. Dopo questi venti anni di Murarte Torino è diventata una galleria di arte pubblica a cielo aperto. Sarà fondamentale valorizzare la ricchezza che le artiste e gli artisti hanno regalato al territorio immaginando con loro come documentarla, raccontarla e promuoverla”, conclude Giusta.

Deboli aspettative per le imprese piemontesi

Il  clima di fiducia tra le imprese piemontesi è debole e si ripresenta la  dicotomia tra manifatturiero, con  previsioni  più negative (anche se non si profila una recessione)  e terziario, invece  più ottimista. I dati sono dell’indagine congiunturale trimestrale a cura di Confindustria Piemonte. Nel comparto  manifatturiero le aspettative su produzione, ordini ed export rimangono  lievemente sfavorevoli, con un  tasso di utilizzo degli impianti  al 75%, livello elevato, e il ricorso alla cassa integrazione in crescita  ma contenuto. Sono stabili gli investimenti, previsti da un quarto delle aziende e le previsioni sull’occupazione. In sofferenza  tessile, automotive, metallurgia ed edilizia. Positive le  prospettive per alimentare, gioielli, giocattoli. Tra le province vanno bene  Cuneo, Alessandria, Novara e  il Canavese. Permangono le  difficoltà a Torino, Vercelli, Verbania e Biella.

Surroga del mutuo, come comportarsi

DALLA PARTE DEI CONSUMATORI

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

I tassi di interesse, con ogni probabilità, continueranno a scendere nei prossimi mesi e c’è la possibilità di risparmiare una buona somma di denaro. Come dire, buone notizie per chi è ricorso al credito per l’acquisto di un immobile e non solo.

Per ottenere dei significativi riscontri in termini economici è indispensabile una surrogazione. Vale a dire che un cliente, fatti i propri calcoli e le proprie valutazioni, potrebbe trovare molto conveniente spostare il proprio contratto di mutuo ipotecario dalla banca con cui lo ha sottoscritto a un altro istituto di credito che offre condizioni più favorevoli.

L’operazione è legale e gratuita, grazie alla Legge Bersani entrata nella Finanziaria del 2007.

Nel contratto di mutuo ipotecario ci sono alcune voci modificabili, altre non modificabili. La surroga deve avere il medesimo richiedente dell’originario, la durata e il tipo di tasso (variabile, fisso o misto) possono invece essere cambiati. Per capire se si può risparmiare, il primo passo è quello di entrare in contatto con un professionista del settore e illustrargli le condizioni del proprio contratto per vedere se il mercato offre, in base al proprio caso, condizioni da sfruttare.

Il dato da analizzare più attentamente è il Taeg (Tasso annuo effettivo globale), essendo il parametro più completo relativo ai costi totali dell’operazione finanziaria.

Una volta appurato che la surroga del proprio mutuo può risultare vantaggiosa, non resta che comunicare alla propria banca la volontà di cambiare istituto per iniziare l’operazione. Non è raro che la propria banca, per non perdere un cliente, sia disponibile a rinegoziare il contratto essa stessa.

Con il Rojava contro l’aggressione dell’esercito turco e degli islamisti

Sabato 12 Ottobre alle 17: 30

Manifestazione in piazza Castello a Torino

E’ in corso l’aggressione dell’esercito turco e delle forze islamiste del cosiddetto Esercito Libero Siriano contro il Nord-Est della Siria. Su quest’area, chiamata in kurdo Rojava, un’oasi di autentica democrazia e di pacifica coesistenza etnico-religiosa, che ospita profughi e feriti da ogni parte della Siria, sta per abbattersi un disastro umanitario di proporzioni terribili e sta per ritornare la disumana dominazione dell’Isis.

Le Forze Democratiche Siriane (SDF) formate dalle donne e dagli uomini che popolano e amministrano il Rojava  hanno combattuto e sconfitto l’Isis con l’appoggio della coalizione occidentale, pagando l’altissimo tributo di oltre 11 mila caduti e 22 mila feriti.

L’invasione turca pone le basi per una rinascita dell’ ISIS che oggi ha come obiettivo prioritario la cancellazione dell’amministrazione autonoma democratica del Rojava e l’imposizione del suo “Stato Islamico” mediante  stragi su base religiosa e etnica e con la riduzione in schiavitù delle donne. Vittime dell’Isis non sono soltanto i kurdi, ma anche tutti  gli altri gruppi etnici e religiosi della regione, come arabi, cristiani ( armeni, assiri, caldei e siriaci ),  turkmeni, ceceni, aleviti e yazidi.

Inoltre, 70.000 prigionieri dell’ISIS si trovano attualmente sotto la custodia delle autorità dell’ amministrazione autonoma del Rojava e la Turchia chiede che le  vengano consegnati. E’ noto che molti di questi combattenti provengono dalla Turchia e vi sono prove inoppugnabili del sostegno loro fornito dallo stato turco. La liberazione degli jihadisti e la loro consegna alla Turchia rappresenta un immediato rischio per la sicurezza a livello regionale e internazionale.

Infine: da quando è stata istituita l’ amministrazione autonoma democratica del Rojava, il confine tra Turchia e Siria settentrionale e orientale è stato fortemente messo in sicurezza e nessuna azione armata contro la Turchia ha mai avuto origine da questo territorio. È chiaro che le accuse dello stato turco relative alle minacce sui suoi confini non sono veritiere e che l’unico scopo del presidente Erdogan è di “spazzare via i Kurdi utilizzando un  esercito di 65 mila uomini”, come aveva chiarito al presidente degli Stati Uniti Trump e al resto del mondo nel giugno 2019 in una conferenza stampa a seguito della conclusione del vertice del G20 a Osaka.

L’aggressione da parte del regime autoritario di Erdogan a uno stato estero – la Siria – mira unicamente a distruggere la regione del Rojava, democraticamente amministrata, che promuove la parità di genere e la coesistenza pacifica di tutti i popoli e di tutte le religioni e  permetterà  all’ISIS di riorganizzarsi e commettere nuovi crimini contro l’umanità.

Le forze democratiche del Rojava hanno combattuto e vinto anche per noi la sanguinosa guerra contro l’Isis, pagando un altissimo prezzo in vite umane e in devastazioni del territorio, e   hanno saputo organizzarsi nel  confederalismo democratico, esempio di coesistenza pacifica, valorizzazione femminile e coscienza ecologica.

Non possiamo e non dobbiamo lasciare solo il Rojava.

RETEKURDISTAN-Torino

***

Di fronte alla nuova tragedia che investe il popolo Kurdo abbiamo deciso di promuovere una forte manifestazione di sostegno al popolo Kurdo per sabato 12 ottobre, alle h 17.30 in Piazza Castello a Torino. Riteniamo importante sottolineare che la mobilitazione è voluta e sostenuta in maniera assolutamente pluralista: da cittadine e cittadini, da movimenti per la pace e coordinamenti di realtà religiose,da partiti e organizzazioni dei lavoratori, da istituzioni, movimenti giovanili ecc. Grazie a chi parteciperà al comune sforzo di mobilitare l’opinione pubblica per fermare un ulteriore crimine contro l’umanità e la giustizia.
Giampiero Leo

Una giornata a ingresso gratuito alla GAM di Torino

“AMACI. Quindicesima Giornata del Contemporaneo”

Sabato 12 ottobre

 

C’è anche la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, fra le realtà del “Contemporaneo” che sabato 12 ottobre apriranno gratuitamente al pubblico le proprie sale espositive. L’occasione è data dalla partecipazione alla quindicesima edizione della “Giornata del Contemporaneo”, il grande evento annuale promosso dal 2005 da AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, nata nel 2003 con sede a Bergamo, per avvicinare il grande pubblico all’arte del nostro tempo. Complessivamente sono 24 i Musei della Rete AMACI (fra questi, anche il Castello di Rivoli) e un migliaio le realtà del “Contemporaneo” (Gallerie, Associazioni, Istituti ed Enti vari) che in Italia e, dalla scorsa edizione, anche all’estero, nella giornata di sabato 12 ottobre inaugureranno ufficialmente e in modo gratuito la propria stagione espositiva, con un programma che ogni anno regala l’occasione per vivere da vicino questo complesso e vivace mondo. Come immagine-guida di questa edizione, la scelta è ricaduta sull’artista bolognese Eva Marisaldi, fra le figure più singolari ed eclettiche (passa dal disegno al video, dall’installazione alla fotografia e alla scultura) della post – avanguardia nazionale, con forti derivazioni dalla cosiddetta “Arte relazionale” sviluppatasi in Italia intorno agli anni Novanta e che, con spiccate caratteristiche politiche e sociali, poneva la partecipazione del pubblico quale elemento fondante e imprescindibile alla costruzione e alla definizione dell’opera stessa. Per l’occasione la Marisaldi sarà anche protagonista di una mostra personale diffusa e simultanea negli spazi di tutti i Musei associati. Nello specifico, alla GAM i visitatori potranno, oltreché approfittare della giornata “a porte aperte”, trovare esposta in bella mostra, negli spazi della Biglietteria e fino al 10 novembre, l’opera in plexiglass dell’artista bolognese dal titolo “Uffici” e realizzata nel 2017. Si tratta di “modelli – racconta la stessa Marisaldi – presi da fotografie di panchine … scattate in Giappone, in Corea, in Nord Africa, negli Stati Uniti… qui ne abbiamo selezionate sei… Le panchine raccontano molto anche di culture che non conosciamo, io le considero delle postazioni di studio. Il titolo è Uffici, perché le panchine rappresentate le abbiamo fotografate durante spostamenti in altri paesi: ti trovi a dover trascorrere del tempo di attesa, hai mezza giornata libera e non sai cosa fare. Per fortuna ovunque c’è qualche forma di arredo urbano, che consente ad esempio di stare in un parco e considerarlo un ufficio temporaneo. Non necessariamente si instaurano delle grandi conversazioni, ma può succedere. Comunque si osservano le dinamiche locali”. Oltre all’opera di Eva Marisaldi, la visita con ingresso gratuito alla GAM comprende le Collezioni Permanenti del Novecento e “Pittura Spazio Scultura. Collezioni del Contemporaneo”, insieme alla mostra “Paolo Icaro Antologia/Anthology 1964-2019”.

Per Info: GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, via Magenta 31, Torino; tel. 011/4429518 o www.gamtorino.it

g. m.

 

Nelle foto
Eva Marisaldi: “Uffici”, plexiglass, 2017

Negli ovetti di cioccolata la droga come sorpresa

ARRESTATE QUATTRO PERSONE DALLA SQUADRA MOBILE
Nelle scorse ore, personale della Polizia di Stato ha concluso l’arresto di 4 persone, in
due operazioni distinte condotte dalla Squadra Mobile di Torino.
Il primo arresto è avvenuto in via Cardinal Cantore, ove tre cittadini di nazionalità
senegalese sono stati sorpresi in un appartamento nel comune di Grugliasco, alle
porte di Torino, con circa 100 grammi di cocaina.
La droga, già suddivisa in singole dosi, era nascosta dentro alcuni calzini occultati
all’interno di un materasso, scucito e poi ricucito ad arte per rendere invisibile il vano
creato ad hoc per celarvi gli ovuli di stupefacente.
La perquisizione ha, inoltre, portato al ritrovamento del materiale necessario alla
realizzazione delle dosi da smerciare al dettaglio: bilancini elettronici, forbici, rotoli
di buste in cellophane e sostanza da taglio, oltre alla somma in contanti di 1850 euro,
in banconote di vario taglio.
In manette, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria torinese, sono finiti tre cittadini
senegalesi di età compresa fra i 20 e i 31 anni, tutti con precedenti per spaccio di
stupefacenti.
In particolare, due di loro (uno dei quali già colpito dalla misura del divieto di dimora
nel comune di Torino) sono risultati entrambi inottemperanti all’ordine del Questore
di Torino di allontanamento dal territorio nazionale; i due sono stati pertanto stati
anche denunciati per la violazione prevista dal Testo Unico Immigrazione (art. 14 co.
5 D.L.vo 286/98).
Il secondo caso risale al 2 Ottobre e riguarda un incensurato di sessantotto anni, ex
idraulico in pensione che, per arrotondare la modesta pensione, si è improvvisato
spacciatore di cocaina.
L’uomo, classe ’51, è stato arrestato dai “Falchi” della Squadra Mobile di Torino, ai
quali non è sfuggito il suo atteggiamento sospetto, guardingo e accorto.
Bloccato in strada a bordo di una Volkswagen Lupo, deteneva in casa circa 40
grammi di cocaina già suddivisa in oltre 40 dosi pronte da smerciare, occultate
all’interno di sette capsule in plastica, di quelle usate per contenere le sorprese degli
ovetti di cioccolata, trovati in un cassetto della sala da pranzo.
Nel corso della perquisizione domiciliare sono stati anche trovati due bilancini
elettronici di precisione e la somma di 220 euro.
Al termine della verbalizzazione degli atti d’indagine, l’ex idraulico è stato collocato
agli arresti domiciliari, dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

La Normandia vista dagli impressionisti

Monet, Renoir, Courbet, Bonnard, Morisot e tanti altri pittori e capolavori. Per la prima volta ad Asti è possibile ammirare le tele di questi grandi artisti nella mostra “Monet e gli impressionisti in Normandia”, fino al 16 febbraio 2020.

Dopo il grande successo della mostra “Chagall, colore e magia”, 75 opere raccontano, a Palazzo Mazzetti, il movimento Impressionista e i suoi stretti rapporti con la Normandia, culla dell’Impressionismo. Claude Monet, Renoir, Delacroix, Courbet, Boudin, Marquet, Gericault e Jongkind colgono, insieme a tanti altri maestri, lo splendore del paesaggio riportando sulla tela le loro “impressioni”, le loro vedute, dalle verdi valli della Normandia alle scogliere a picco, dalle spiagge ai colori del cielo e allo scintillio dell’acqua. Con questa mostra Asti si conferma città internazionale della cultura. Grazie alla Fondazione Asti Musei e la collaborazione di Vittorio Sgarbi, la rassegna, curata da Alain Tapiè, ripercorre le tappe più significative della corrente artistica. Opere come “Falesie a Dieppe” (1834) di Delacroix, “La spiaggia a Trouville” (1865) di Courbet, “Camille sulla spiaggia” (1870) e “Barche sulla spiaggia di Etretat” (1883) di Monet, “Tramonto e veduta di Guernesey (1893) di Renoir, tra i capolavori in mostra, descrivono gli scambi e le collaborazioni tra i più grandi artisti dell’epoca che immortalano il paesaggio normanno, i suoi colori intensi, i panorami scintillanti, una natura abbagliante.

Accanto ai pittori illustri citati spiccano altri artisti meno noti come Noel e Lepic che esaltano il connubio tra la luce e il cielo della Normandia. Le tele provengono dalla prestigiosa Collezione Peindre en Normandie di Caen, una delle collezioni più importanti del periodo impressionista, accanto a opere giunte dal Musèe de Vernon, dal Musèe Marmottan Monet di Parigi, dalla Fondazione Bemberg di Tolosa e da collezioni private francesi. L’esposizione si articola in cinque sezioni: La fattoria di Saint Simèon, In riva al mare, svago e villeggiatura, Il lavoro di pescatori e lavandaie, La terra normanna e Lungo la Senna. La rassegna, realizzata dalla Fondazione Asti Musei, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Asti a Palazzo Mazzetti, in corso Alfieri, è aperta da martedì a domenica 10.00 -19.00, lunedì chiuso, fino al 16 febbraio 2020.

Filippo Re

Portici divini, si vendemmia in città

Inaugurazione venerdì 11 ottobre – Palazzo Birago ore 17

 

Dalle 19,00 festa aperta al pubblico e nel cortile di Palazzo Birago si potrà visitare la VIGNA A PALAZZO

 

 

 

Portici Divini per questa edizione precede la Vendemmia a Torino per narrare i grandi vini del territorio: 10 giorni di eventi e degustazioni, di connubi tra ristoranti, pasticcerie, negozi del centro e produttori di vino; occasioni per incontrare chi lavora la terra e le vigne e discutere di arte e di vino, assaggiando e imparando ad amare i profumi e i sapori della nostra terra.

 

Venerdì 11 ottobre a Palazzo Birago si inaugurerà, in seno a Vendemmia a Torino, la terza edizione di Portici Divini. Verrà presentata la VIGNA A PALAZZO, un progetto e allestimento realizzati, nel cortile del palazzo juvarriano, in occasione di Flor Autunno 2019.  Il pubblico potrà camminare e fermarsi tra i filari di questa vigna cittadina, respirando tutta la magia che l’atmosfera di una vendemmia riesce a creare. Saranno sistemati 100 metri di piante secondo il tradizionale disegno geometrico che caratterizza il paesaggio del vino.

L’ingresso della Vigna a Palazzo è libero, negli orari: 12-13 ottobre 10-20/14-18 ottobre 9-17/19-20 ottobre 15-18.

 

Sempre Venerdì 11 ottobre, a partire dalle 19,  Portici Divini aprirà le porte di palazzo Birago al pubblico con una grande festa per degustare i vini della selezione “Torino DOC”, in purezza o miscelati da barman professionisti e proposti in cocktail d’eccezione e abbinati a prodotti gastronomici promossi dai Maestri del Gusto della provincia di Torino. Sono previste due fasce d’ingresso: dalle 19 (18€ per l’ingresso comprensivo di: cocktail di benvenuto, due calice di vino tra i vini Torino DOC e la proposta food dei Maestri del Gusto di Torino e provincia) e dalle 21 (10€ per l’ingresso comprensivo di: due calici di vino tra i vini Torino DOC o un cocktail a base vino miscelato dai migliori barman del territorio) previa iscrizione on line su event.torinowineweek.it/porticidivini/.

La grande vergogna

 L’ITALIA DELLE LEGGI RAZZIALI AL POLO DEL ‘900

Sabato 12 ottobre, alle 17.30, presso il Polo del ‘900 (via del Carmine 14, Torino) Carlo Brusco presenta il libro “La grande vergogna L’Italia delle leggi razziali”(Edizioni Gruppo Abele, 2019).Con l’autore interviene Chiara Acciarini, consigliera dell’Associazione Nazionale ex-Deportati (ANED) e della Fondazione della Memoria della Deportazione. L’evento è in collaborazione con Istituto di studi storici G. Salvemini e Associazione Treno della Memoria. Carlo Brusco, già magistrato e presidente di sezione della Corte di Cassazione, dialoga sulla portata storica delle leggi antiebraiche in Italia durante il periodo del fascismo. Lo fa a partire dal suo libro La grande vergogna. L’Italia delle leggi razziali, insieme alla politica e docente Chiara Acciarini, esperta di scuola e istruzione, per evidenziare l’importanza formativa della memoria storica, unico rimedio contro l’avvento di nuovi fascismi. Esaminando contesti anche molto diversi tra loro come la scuola, la Chiesa, l’arte e lo sport, il volume approfondisce la pervasività della propaganda antisemita lungo tutto il Ventennio: non un cambiamento immediato nelle relazioni sociali ma una lenta esasperazione della narrazione quotidiana. Ne è un esempio significativo il Manifesto della razza, proposto in versione integrale in appendice al volume, accolto con favore anche dal mondo della cultura dell’epoca pur facendo riferimento a concetti ascientifici come quello dell’esistenza di una razza ebraica biologicamente diversa da quella italiana. Dal censimento fino all’epurazione degli ebrei da ogni carica o attività pubblica, l’autore ripercorre tappa per tappa le conseguenze delle leggi fasciste sulla vita di migliaia di persone. In questa puntuale ricostruzione storica possiamo però vedere anche il riflesso della nostra attualità, dove la costruzione del nemico e la netta distinzione tra noi e loro diventano strumenti quotidiani per una propaganda politica continua votata alla xenofobia. Un invito a cogliere i segnali del presente ed evitare il ritorno di nuovi fascismi.