ilTorinese

Rock Jazz e dintorni. Gli Stranglers e Manuel Agnelli

Gli appuntamenti musicali della settimana 

Lunedì. Al Teatro Concordia di Venaria suonano gli Stranglers.

Martedì. Al Jazz Club si esibiscono i cantautori Margaux e Liede. Al Blah Blah è di scena il trio Datcha Mandala.

Mercoledì. All’OffTopic si esibisce Cortellino. Al Jazz Club suona il quintetto del violinista Baiju Bhatt. Al Blah Blah è di scena il duo ìì.

Giovedì. All’OffTopic si esibisce Roberto Casalino. Al Jazz Club suona un quartetto capitanato dalla vocalist Sylvia Howard. All’Hiroshima Mon Amour è di scena Clavdio. Al Cafè Neruda si esibisce Tatè Nsongan.

Venerdì. Al Teatro Colosseo per 2 sere consecutive, suona la cover band Pink Floyd Legend. All’Hiroshima è di scena il vocalist Venerus. Al Supermarket anteprima di “Jazz: Re:Found” con il rapper Murubutu. Al Blah Blah suona il chitarrista svedese Thomas Silver. Al Magazzino sul Po si esibisce Nularse. All’OffTopic è di scena il gruppo “prog” Winstons. Allo Ziggy prima serata di “Ground Control Fest” con Jena , Space Paranoids e Good Advice. Allo Spazio 211 suonano i Fuh.

Sabato. Al Circolo della Musica di Rivoli è di scena Edda.Al Palco 19 di Asti arriva Manuel Agnelli. Al Teatro Concordia di Venaria si esibisce il Sunshine Gospel Choir.Al Jazz Club suona il trio del batterista Marco Betti. Al Blah Blah sono di scena i Pretty Face. Conclusione del “Ground Control Fest!” allo Ziggy con : Supasonic Fuzz, S.O.A.B, Fat Greasy Beast. Allo Spazio 211 si esibiscono i Bicurious mentre all’Astoria sono di scena gli Hate Moss.

Domenica. Al Pala Alpitour arrivano i Modà.

Pier Luigi Fuggetta

Il Fai per Crea

Il Sacro Monte di Crea, inserito dall’Unesco nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità insieme ai Sacri Monti di Piemonte e Lombardia ha necessità di un continuo interesse verso le sue cappelle. Nel 2018 con 17.883 voti è diventato un luogo salvato dal nono censimento nazionale del Fai, secondo in Piemonte, grazie anche all’appoggio dell’associazione Ri-creare Crea. Venerdì all’Accademia Filarmonica di Casale Monferrato, il capo delegazione del Fai di Casale, Dionigi Roggero – presenti Gian Paolo Bardazza e Serena Monina Cerutti di Ri-Creare Crea e il rettore del Santuario monsignor Francesco Mancinelli – ha illustrato l’intervento sostenuto da Fai ed Intesa San Paolo, con un contributo di 14mila euro, che si concentra sulla Cappella del Paradiso, la più importante del complesso, dedicata all’Incoronazione di Maria e, nello specifico, riguarda il recupero del tetto e l’installazione di apparati fissi per le successive manutenzioni, pare di un restauro complessivo, che riguarda anche l’importante apparato scultoreo interno, il cui primo lotto è già terminato. Il Sacro Monte di Crea venne ideato dal priore Costantino Massino di Vercelli nel 1589 su uno dei colli più elevati del Monferrato, prima occupato da un antico castello. Una corona di 23 cappelle, culminanti in quella dedicata all’Incoronazione di Maria, detta del Paradiso, rende il luogo uno straordinario punto panoramico sulle colline circostanti e sulla catena alpina. Punto di partenza e cuore della ‘Via Sacra’ immersa nel bosco è il santuario dedicato a Santa Maria Assunta, meta di pellegrinaggi devozionali sin dal Medioevo, ma risalente, secondo la tradizione, a Sant’Eusebio, il vescovo di Vercelli che nel IV Secolo avrebbe portato ad Oropa, Cagliari e Crea le tre statue della Madonna col Bambino ancora oggi venerate.

Chi volesse partecipare al restauro delle Cappelle del Sacro Monte di Crea può contribuire versando a

Banca di Asti

Filiale 084 – Casale Monferrato

c/c Associazione per il restauro delle Cappelle del Sacro Monte di Crea

IBAN: IT96 D 060 8522 6000 0000 0025270

Massimo Iaretti

 

Il cerino alla politica mentre l’Italia sprofonda

Piemonte, Liguria e Italia vanno a pezzi e i politici scaricano sulla burocrazia. La burocrazia dice di
aver paura della magistratura e la magistratura dice d’intervenire dopo il reato e di non essere
responsabile della prevenzione ambientale.

Gli imprenditori dicono di applicare le leggi non chiare
e farraginose. Il cerino torna alla politica che ammette che lo Stato non ha soldi e l’ eventuale
indebitamento non è permesso dall’ Europa. Circolo vizioso da cui non se ne esce con Venezia
che va a fondo, con Alessandria e Genova irraggiungibili. Poi sia il centro che il sud non stanno
sicuramente meglio.
Italia  che sprofonda nel senso letterale del termine. Ma anche pezzi di società civile hanno le loro
responsabilità . Dopo appelli a non uscire di casa si deve intervenire per salvare chi è
addirittura transitato in strade chiuse al traffico. Proprio così, nulla se non poco non funziona. Tra
le poche cose che funzionano l’abnegazione di protezione civile, Vigili Urbani o del fuoco che
fanno il possibile.
Ma si è difronte ad una valanga , ora inarerstabile. Saremmo ingenerosi se imputassimo tutte le
responsabilità alla attuale classe dirigente. Il tempo fa la sua tragica parte. La responsabilità di
chi non ha voluto prevenire i fenomeni.L’ esempio più eclatante sono i terremoti.
Non sono prevedibili ma quando avvengono ci sono comportamenti e comportamenti. Viceversa c’è
l’ italico metodo di trovarsi sempre stupiti. Dopo che ci si riprende, le successive ed inutili
polemiche sulle altrui responsabilità.
Per una volta non sono i pentastellati i principali responsabili. Manco due anni che governano.
Molti nel passato hanno sperato in una loro vittoria sapendo che li avrebbero presi in
mezzo. Cosi Lega e Forza Italia che hanno governato per almeno 15 anni.
Con il PD secondo in questa classifica, circa 10 anni. Sulle crisi aziendali si ripete il copione.
Sono solo tre le regioni non interessate: Lombardia, Trentino e Calabria. Prova palese che è il
sistema Italia che non funziona. Molti sostengono che siamo vittime della globalizzazione.
Probabile ma (appunto) non unica spiegazione. Molti nel dire che sono le multinazionali cattive.
Probabile ma (appunto) nemmeno qui l’ unica spiegazione. Da decenni non esistono politiche industriali,

sia per mancanza di soldi, sia per incapacità di gestire. Lontani, remoti i tempi di quando si
costituiva l’Iri , acronimo di Istituto Ricostruzione Industriale. O di quando il Governo Parri mandò
Enrico Mattei liquidatore dell Agip. Contravvenendo al mandato fece grande l’industria di Stato
pagando con la vita. Non possiamo vivere sugli allori.
Nessuna sospensione delle regole democratiche. Soluzioni a più livelli: aiuto dall’Europa, commissario europeo
con ruolo nazionale e singoli commissari regionali.
Come non può essere un italiano commissario dell’ Europa non possono essere commissari
regionali coloro che operano in regione. A situazioni di emergenza risposte di emergenza. Di fatto l’Italia è
fallita e solo delle convenzioni ed interessi internazionali possono dare speranza. Non sto sta parlando o vaneggiando.
Sono consapevole che è difficilmente realizzabile, ma francamente non vedo altre vie d’uscita credibili.

 

Patrizio Tosetto

L’appello “anti-inciucio” di FdI per le Comunali di Torino

 Riceviamo e pubblichiamo

MONTARULI-MARRONE : “APPELLO AL CENTRODESTRA, TROVIAMO UN CANDIDATO SINDACO  ENTRO LA PRIMAVERA. MAI CON IL PD, MAI CON IL M5S”

Il patto anti-inciucio lanciato a Roma da Giorgia Meloni arriva anche a Torino: Mai con il PD, Mai con il Movimento 5 Stelle.
“Soprattutto nel capoluogo che ha provato sia il PD, sia i grillini, l’alternativa è solo il centrodestra”, a dichiararlo sono la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli e il capogruppo di Fdi in Regione Piemonte Maurizio Marrone, dal gazebo di oggi nel quartiere Vallette. “Il nostro appello è pertanto innanzitutto a Lega e Forza Italia: troviamo un candidato sindaco. Non abbiamo preclusioni, purché sia una persona capace, stimata e radicata sul territorio. Occorre iniziare a lanciare idee sui nomi entro la prossima primavera – proseguono Montaruli e Marrone -, ricorrendo, qualora si rendesse necessario, anche allo strumento delle primarie. Una cosa è certa: questa volta il centrodestra non arriverà all’ultimo minuto. Lo dobbiamo ai torinesi, che non meritano la follia pentastellata, né chi fa finta opposizione a Torino ma a Roma cede alla loro incapacità come il PD, consentendo di fatto un’amministrazione disastrosa. Ultimo caso,in ordine cronologico, la gestione dello sgombero della Cavallerizza Reale”.

Il Toro vince a Genova

I Granata hanno vinto contro il  Genoa 1-0 (0-0) nel secondo anticipo della 14a giornata di campionato di calcio di Serie A nello stadio del capoluogo ligure.

A segnare Bremer al 32′ del secondo tempo, a riscatto della sconfitta in casa con l’Inter. Ora il Torino sale a quota 17 in classifica, e si piazza al decimo posto. In crisi il Genoa, terzultimo a 10 punti.

1999-2019. Il Museo Accorsi – Ometto compie vent’anni

Una giornata di festa, con apertura non stop, a ingresso libero e gratuito

Martedì 3 dicembre, ore 10 – 22

Oggi sicuramente fra i riferimenti più importanti e prestigiosi nell’ambito del panorama artistico ed espositivo torinese, il Museo Accorsi – Ometto compie, martedì 3 dicembre, i suoi primi vent’anni.

Ospitato in un edificio storico seicentesco di via Po, al civico 55 di Torino (dove, in alcuni locali, soggiornò anche Antonio Fontanesi che lì morì il 17 aprile del 1882), l’intero palazzo venne acquistato nel 1956 dal celebre antiquario torinese Pietro Accorsi (1891 – 1982), che adibì il piano nobile a sua abitazione e a galleria d’arte e i cui beni, alla sua scomparsa, vennero affidati ad una Fondazione con il ben preciso scopo di realizzarne un Museo. Il primo in Italia dedicato alle Arti Decorative. Ad aprirlo e ad inaugurarlo, per l’appunto vent’anni fa, nel 1999, dopo lunghi anni di ristrutturazione e secondo le precise direttive dell’Accorsi, fu lo stesso presidente della Fondazione, Giulio Ometto. Origini veronesi di Legnago e improvvisamente deceduto nel giugno scorso, Ometto ha saputo, con grande competenza e passione, dare vita ad una struttura che oggi può contare su 27 sale espositive ed oltre 3mila opere d’arte fra dipinti, ceramiche, mobili, arredi, cristalli ed arazzi di altissimo valore, portati “a casa” nel tempo grazie a importanti acquisizioni tese viepiù ad ampliare le precedenti collezioni. Vent’anni, dunque. Da festeggiare alla grande e durante i quali “la nostra bellezza – recita la locandina d’invito – non passa di moda”.
Così, tanto per iniziare, martedì 3 dicembre, il Museo resterà aperto dalle 10 alle 22 con ingresso libero e gratuito: dodici ore, durante le quali sarà possibile visitare le collezioni permanenti e la mostra dedicata al grande ritrattista livornese Vittorio Corcos (“L’avventura dello sguardo”), in programma fino al 16 febbraio 2020. “L’intera giornata – sottolinea il direttore Luca Mana – sarà un omaggio al nostro pubblico che, in questi anni, ci ha seguiti calorosamente e a tutti coloro che hanno contribuito a fare del Museo un punto di riferimento culturale della città di Torino e della Regione Piemonte”. Un ricordo particolare sarà dedicato al presidente Giulio Ometto, “per rileggere il passato dello stesso Museo e trarre dalle esperienze vissute gli elementi utili a creare nuove idee che possano farlo crescere ulteriormente in futuro”. E proprio in quest’ottica, alle 18, in sala conferenze, il professor Vittorio Natale parlerà della collezione di opere medievali, recentemente incrementata da una serie di trittici trecenteschi e rinascimentali provenienti dall’eredità dell’indimenticato presidente e di un disegno attribuito al manierista Francesco Salviati, raffigurante l’ “Allegoria dell’Arno”; seguirà alle 18.30 la presentazione del volume “Residenze della Nobiltà Italiana” a cura di Fabrizio Antonielli d’Oulx, presidente di VIVANT, l’Associazione per la valorizzazione delle tradizioni storico-nobiliari.
Momenti di particolare interesse saranno, a partire dalle 19, l’inaugurazione dell’installazione (in sottili, visionarie e leggere strutture d’acciaio) “WEHMUT – MELACHOLIA” dell’artista torinese – germanista, nonché docente di “Plastica Ornamentale” all’Accademia Albertina – Luisa Valentini e, in Museo, la presentazione della sala, allestita ex novo, dedicata alle arti del Gotico e del Rinascimento e le tavole di Natale, imbandite con preziosi servizi in porcellana e argenterie provenienti da importanti famiglie aristocratiche piemontesi, realizzate sempre in collaborazione con VIVANT.

Per info: Museo Accorsi – Ometto, via Po 55, Torino; tel. 011/ 837 688 int. 3 o www.fondazioneaccorsi-ometto.it

Gianni Milani

Nelle foto

– Museo Accorsi -Ometto: “Salotto Piffetti”
– Giulio Ometto e Pietro Accorsi
– Luisa Valentini: “Wehmut – Melacholia”, installazione in acciaio

 

Accoltella un uomo: arrestato per tentato omicidio

Poco prima della mezzanotte di lunedì, gli agenti del Commissariato San Donato
vengono inviati in uno stabile dell’omonima via per una lite in famiglia. Al 112 giunge
anche la telefonata di un uomo che riferisce di essere stato accoltellato da uno
sconosciuto.
Nell’androne del palazzo, gli agenti riscontrano la presenza di sangue che si diramano
in due direzioni: all’interno del cortile, dove è presente un alloggio, e sulle scale che
portano ai piani superiori. L’attenzione dei poliziotti viene richiamata da un uomo
che chiede aiuto dal ballatoio al secondo piano. Questi viene trovato, nel suo
alloggio, in una pozza di sangue e in stato di shock mentre cerca di tamponarsi una
ferita alla mascella. Gli agenti apprendono che il suo aggressore è un cittadino
rumeno che abita in un’abitazione ubicata in cortile. Dal racconto della vittima
emerge che questi era corso in aiuto, su richiesta di una donna, in lite con il suo
fidanzato, quest’ultimo ancora presente in casa. Raggiunta l’abitazione sede della
lite, nasceva una discussione tra il fidanzato della donna e la vittima, discussione che
degenerava nell’aggressione con un coltello nel corso della quale il ventinovenne
rumeno colpiva più volte il suo interlocutore.
Gli agenti si recano nell’appartamento in questione, quando la porta si apre i
poliziotti si trovano difronte un uomo, il cittadino rumeno ventinovenne, sporco di
sangue. Nell’abitazione, gli operatori di polizia trovano molteplici tracce ematiche.
Alla luce dei fatti, l’aggressore viene tratto in arresto per tentato omicidio. Da
accertamenti, emerge che lo straniero risulta avere un tasso alcolemico superiore al
2,40. La vittima, invece, viene trasportata in ospedale, in codice giallo e in prognosi
riservata, con diverse ferite, oltre che alla mandibola, al braccio sinistro, al costato e
al polso.

Gentleman Day&Night, dedicato all’uomo contemporaneo

Un evento esclusivo. Domenica 1 dicembre 2019 dalle ore 11.00 alle 20.00

Hotel NH Collection Carlina

Piazza Carlo Emanuele II, 15 Torino

Domenica 1 dicembre si svolge a Torino il primo Gentleman Day&Nightun appuntamento prestigioso e ricco di charme dedicato a coloro che fanno dello stile e dell’eleganza le proprie keywords. L’universo maschile viene presentato al pubblico attraverso un percorso che indaga la moda, lo sport, il wellness, i motori, la tecnologia, il mondo del vino e dei distillati e molto altro.

Protagonisti sono gli imprenditori, gli artigiani e le aziende che fanno del mondo del gentleman l’oggetto del proprio business: dallo storico calzificio Bresciani che dal 1970 produce calze con i filati migliori all’Atelier Boldetti che vanta una lunga tradizione sartoriale di camicie su misura lavorate a mano, da Unico officina di tendenza che propone abbigliamento giovanile e di ricerca a Sigira, l’agenzia di viaggio torinese per i businessmen a numerosi altri.

Organizzato da To Be Company, Gentleman Day&Night è ad ingresso libero con accredito gratuito sul sito tobevents.it/gentleman e si distingue per essere una special edition unica nel suo genere in cui gli ospiti – uomini, ragazzi, addetti ai lavori, ma anche donne che curano il look dei propri partner – si regalano il lusso di un tempo per sé: per conoscere le eccellenze del settore, per indagare i nuovi trend in fatto di sportwear e accessori moda, per conversare con appassionati di motori e per trascorrere la serata degustando wine & distillery di prestigio.

Gentleman Day&Night propone anche una serie di workshopDalle ore 11.30 alle 12.30 è protagonista la cravatta: dall’esecuzione del nodo perfetto alla scelta di quella più adatta alle cerimonie, passando per i colori must di stagione. Dalle ore 15.30 alle 16.30 si tiene un seminario sulla barba perfetta e sulle novità più interessanti del mondo della barberia. Dalle ore 17.00 alle 18.00 Officine GP Design, l’atelier di Luca Pozzato dove i mastri artigiani personalizzano le “2 ruote” per trasformarle in oggetti artigianali unici, firma un workshop sulla customizzazione di moto limited editions e dalle ore 19.00 alle 20.00 si svolge la degustazione di vini e distillati premium selezionati da Winelivery, l’innovativo servizio accessibile via app e sito che propone una ricca lista di vini, birre e superalcolici consegnati rapidamente e alla giusta temperatura.

Tra i protagonisti della giornata anche Motor Village Digital Store, il progetto innovativo di FCA: il primo showroom senza vetture dove è possibile configurare e acquistare digitalmente le auto Abarth, Alfa Romeo, Fiat, Jeep e LanciaDurante l’evento gli ospiti possono vivere l’esperienza immersiva di salire a bordo delle vetture attraverso la virtual reality e provare le auto richiedendo un test drive.

fare da cornice a Gentleman Day&Night, che inizia alle ore 11.00 e termina alle 20.00, è l’hotel NH Collection Carlina, un tesoro contemporaneo che impreziosisce Torino e che affonda le proprie origini nel XVII secolo. La location ideale per ospitare questo appuntamento che, come sottolineano gli organizzatori, vuole far riscoprire all’uomo contemporaneo i gusti e le gestualità di un certo tipo di lifestyle che ha come parole chiave eleganza, savoir-faire, stile e capacità di dedicare tempo alle passioni più raffinate.

La bomba è stata neutralizzata. La città torna alla vita normale

AGGIORNAMENTO L’ordigno è’ stato disinnescato dagli artificieri verso le 13. Caricato su un camion militare verrà fatto brillare in una cava di Cirie’

 

Torino, 1 dicembre 2019. Gli artificieri dell’Esercito hanno concluso nel tardo pomeriggio di oggi le operazioni di disinnesco, rimozione e successivo brillamento della bomba MK IV ritrovata lo scorso 22 novembre in Via Nizza a Torino a seguito di lavori per il teleriscaldamento.

 

Le ultime fasi della bonifica, che nella giornata di sabato erano state precedute dalla realizzazione delle opere di consolidamento del sito, sono iniziate alle ore 7.30 con l’avvio delle procedure preliminari, mentre le autorità locali hanno condotto le operazioni di evacuazione e sgombero.

A partire dalle 9.30 circa, i guastatori del 32° Reggimento Genio della Brigata Alpina “Taurinense” hanno proceduto con le operazioni di disinnesco delle due spolette, rese difficoltose dallo stato di conservazione dell’ordigno e dal danneggiamento di alcune parti dello stesso.

 

Dapprima gli operatori del team CMD dell’Esercito (acronimo per Conventional Munitions Disposal ovvero bonifica da ordigni convenzionali) hanno attivato da remoto il robot MK8 dotato del cannone “Swordfish” in grado di “sparare” – con una pressione di 300 bar – un potente getto di acqua e sabbia, necessario a tagliare la bomba e consentire l’accesso alla spoletta anteriore. Una volta raggiunta la spoletta anteriore, che è stata neutralizzata sul posto, gli artificieri hanno quindi operato su quella posteriore, inibendone l’attivazione tramite una speciale schiuma poliuretanica.

 

Resa quindi inattiva, la bomba MK IV, inglese da 500 libbre, è stata prelevata e posizionata a bordo di un mezzo dell’Esercito per essere poi trasportata in sicurezza in una cava a Ciriè (TO), dove l’esplosivo è stato distrutto tramite combustione e le spolette fatte brillare.

 

Fondamentale per la riuscita dell’operazione, è stato lo stretto coordinamento tra Prefettura, Comune, Protezione Civile e Vigili del Fuoco, grazie al quale è stato possibile intervenire limitando al massimo i disagi per la popolazione civile ed incidendo il meno possibile sul traffico ferroviario e aereo prospiciente l’area interessata.

 

Gli specialisti del 32° Reggimento Genio Guastatori – che vantano una preziosa esperienza maturata anche nelle missioni all’estero – nel solo 2019 hanno effettuato circa 140 interventi bonificando, tra le altre, bombe d’aereo simili a quella di via Nizza ritrovate a Valenza Po, Caselle e Fossano, e rendendo inoffensivi oltre 250 residuati bellici inesplosi in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Dal 2006 ad oggi, il Reggimento ha effettuato più di 1500 interventi, bonificando oltre 4000 ordigni e proiettili di ogni calibro e dimensione.

Domenica 1° dicembre serviranno  dalle 5 alle 7 ore per  le operazioni di disinnesco dell’ordigno aereo della seconda guerra mondiale trovato nei giorni scorsi in un cantiere in via Nizza.

Circa 10 mila persone – esattamente 9.582, che abitano nella cosiddetta ‘zona rossa’ –  dovranno lasciare casa. Invece i 50 mila residenti nella ‘zona gialla’ potranno restare nelle loro abitazioni ma rispettando alcune accortezze, e non potranno uscire fino al termine delle operazioni. Verrà chiuso anche lo spazio aereo e i voli cancellati potrebbero essere oltre trenta. La bomba  sarà disinnescata dal 32esimo Reggimento Genio Guastatori della Taurinense. Dalle 7 alle 9 le oltre 3mila famiglie della ‘zona rossa’, dovranno lasciare le loro abitazioni, il Comune ha allestito un centro di accoglienza ai padiglioni 2 e 3 del Lingotto. La metro sarà chiusa dalle 8.30, fino alla fine delle operazioni, tra le stazioni Lingotto e Porta Nuova. Sono previsti collegamenti bus alternativi.

In Piemonte in significativo calo le nuove infezioni da HIV

 1° DICEMBRE, GIORNATA MONDIALE CONTRO L’AIDS

  Indispensabili la prevenzione e le cure tempestive

Sono 198 le persone che, nel 2018, in Piemonte hanno contratto l’HIV: un tasso di incidenza di 4,5 casi ogni 100.000 abitanti. La riduzione del numero di casi rispetto al 2017 è del 22%. Dal 2009 al 2018 l’andamento delle nuove diagnosi di infezioni da HIV nella nostra regione, si conferma in significativa diminuzione (-12 casi in media all’anno).

Il dato emerge dall’annuale rapporto del SEREMI pubblicato in occasione della Giornata Mondiale per la lotta all’AIDS del 1° dicembre.

Per accelerare la riduzione dell’incidenza di questa infezione in Piemonte– afferma l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi – oltre a puntare sulla diagnosi precoce e sull’aderenza al trattamento farmacologico dei pazientiè necessario rafforzare le attività di prevenzione primaria”.

La Regione rinnova il proprio impegno nella lotta all’HIV. In Piemonte, così come a livello nazionale, gli interventi di prevenzione primaria, secondaria e l’efficacia della cura nel limitare la trasmissione dell’infezione hanno contribuito in modo sinergico a limitare la diffusione dell’HIV.

I rapporti sessuali non protetti si confermano la principale via di diffusione dell’infezione da HIV anche nel 2018.

Questa modalità risulta in crescita nell’ultimo decennio (2009 – 2018) mentre resta stabile la frequenza dei casi attribuibili ai rapporti eterosessuali non protetti e si riduce la quota di casi riferibili all’uso di siringhe non sterili in consumatori di droghe per via endovenosa (IDU).

Sebbene il trend in calo si osservi in tutte le fasce di età, anche nel 2018 l’incidenza di HIV più elevata (52 casi; 11,9 casi ogni 100.000 giovani) si registra nella popolazione giovane (25 e i 34 anni).

Le nuove diagnosi in giovani con meno di 25 anni di età segnalate nel 2018 sono 26, pari al 13% del totale; in 16 casi su 26 si tratta di giovani stranieri.

Per quanto riguarda gli stranieri, 71 casi nel 2018, le nuove diagnosi si concentrano in giovani che provengono da Paesi ad alta diffusione di HIV.

Rispetto al 2017, si riducono i casi negli africani originari dell’Africa Sub-Sahariana mentre aumentano quelli in persone provenienti dall’America Centro-Sud.

Nel 2018, si conferma elevata la quota (39%) di diagnosi avvenute in stadio avanzato di infezione da HIV e si riduce la frequenza delle persone con nuova diagnosi di HIV che non si sono testate precedentemente.

Durante lo stesso anno, in Piemonte, sono stati eseguiti circa 177.000 test di screening HIV, pari al 4,6% della popolazione adulta (>14 anni).

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