ilTorinese

Parla “giovane” a Parma il torinese Salone del Libro

Preparativi al via, nella Città Ducale, per la seconda edizione di “Mi prendo il mondo”. Fra gli ospiti, grande attesa per Cecilia Sala

Dal 23 al 26 gennaio. Anteprima giovedì 16 gennaio

Parma

“Non c’è niente come un sogno per creare il futuro”. E i sogni e il futuro appartengono, devono appartenere in modo speciale, alle giovani generazioni. Non a caso, dunque, parte proprio da queste parole di Victor Hugo, forte del successo ottenuto nell’anno da poco conclusosi e sempre più fiera del “protagonismo giovanile” che la guida, la seconda edizione dell’iniziativa “Mi prendo il mondo” che si terrà in terra emiliana, a Parma, città riconosciuta quale “European Youth Capital 2027” (e dal 2015 “Città Creativa UNESCO”), da giovedì 23 a domenica 26 gennaio al “Paganini Congressi” (via Toscana 5/a) e in altri spazi cittadini, con un’anteprima giovedì 16 gennaio al “Ridotto” del “Teatro Regio” cittadino.

Ideata dal “Salone Internazionale del Libro di Torino” (che, nella sua XXXVII edizione si terrà al subalpino “Lingotto Fiere”, da giovedì 15 a lunedì 19 maggio prossimi), insieme con i giovani riuniti in “Direzione Futura 2025” (in collaborazione con la “Città di Parma”, il sostegno di “Fondazione Cariparma” e il patrocinio dell’ “Università” parmense), l’iniziativa prevede una programmazione particolarmente ricca e quanto mai multiforme fatta di grandi lezioni, incontri, dialoghi aperti sulla “contemporaneità” e dibattiti: preziose occasioni di confronto per le nuove generazioni con illustri “ospiti” (oltre trenta) in arrivo da tutt’Italia e non solo, al fine di condividere storie ed esperienze “che possano essere di ispirazione – dicono gli organizzatori – per ragazze e ragazzi, come bussola per le scelte del loro futuro”. Incontri con scrittrici e scrittori, divulgatrici e divulgatori, artiste e artisti diventeranno eventi “ispirazionali”, capaci di “stimolare idee e dare impulso alla vitalità innata dei giovani di oggi per accompagnarli nel loro cammino verso gli orizzonti che più sentono propri, in un mondo che sta vivendo impressionanti cambiamenti culturali e di approccio al lavoro”.

Al centro e loro stessi “conduttori” di molti degli eventi programmati (aperti non solo ai ragazzi, ma a tutto il pubblico di lettrici e lettori), gli stessi giovani di “Direzione Futura 2025”, gruppo composto da circa 30 studentesse e studenti di Parma e del territorio parmense, di età compresa tra i 15 e i 23 anni, selezionati attraverso una call lanciata sui social del “Salone del Libro” nel mese di settembre. Giovani che, attraverso riunioni costanti hanno dato voce ai propri dubbi e alle proprie passioni, proposto i temi degli incontri, valutato i nomi degli ospiti, costruito la scaletta delle domande e degli argomenti che saranno discussi sui palcoscenici del “Paganini Congressi”.

Oltre 30, si è detto, gli “ospiti” attesi nell’“Atene d’Italia”, come Parma, per il suo fervore culturale ed artistico, venne significativamente designata nel ‘700. In anteprima, giovedì 16 gennaio, lo scrittore, fumettista e conduttore radiofonico Matteo Bussola che presenterà il secondo volume della serie “manga” “Zeroventi” edito da “Einaudi”, dedicato ai temi della “fragilità” e della “disabilità”; particolarmente attesa, dopo l’inquietante ancora poco chiara vicenda, da poco felicemente conclusasi, dell’arresto in Iran, sabato 25 gennaio (ore 18,30) sarà la giornalista di guerra, autrice del podcast “Storie” per “Chora Media”, Cecilia Sala che parlerà de “Gli incendi che bruciano il mondo” e, sicuramente, della sua personale e recente esperienza iraniana; a chiudere la lunga carrellata, domenica 26  gennaio, sarà la scrittrice e conduttrice radiotelevisiva Daria Bignardi, insieme allo scrittore best-seller Gianrico Carofiglio. In mezzo, tanti altri nomi e date. Per dovere di cronaca, citiamo solo l’incontro di venerdì 24 gennaio (ore 15 – In collaborazione con “CAPAS Università di Parma”) che vedrà a confronto Annalena Benini, direttrice del “Salone Internazionale del Libro di Torino”, Barbara Stefanelli, direttrice di “Sette – Corriere della Sera” e Paola Peduzzi, redattrice Esteri de “Il Foglio”. In “Allenare lo sguardo: il mestiere del giornalismo”, le tre racconteranno il lavoro nella redazione di un “giornale di carta”, in una stagione in cui l’informazione corre molto veloce e spesso senza controlli, affrontando gli aspetti della selezione delle notizie, della professione, delle nuove sfide, dei rischi tra intelligenza artificiale e fake news e dell’attenzione verso un linguaggio che ha da essere sempre più inclusivo.

Il programma delle grandi lezioni sarà anche arricchito da workshoplaboratoriattività e presentazioni, mentre per meglio orientarsi attraverso i percorsi proposti gli “incontri” saranno articolati in due aree: “Voci dal Mondo” (al “Paganini Congressi”, dove sarà anche presente il Bookshop “Mi prendo il mondo” organizzato da sette librerie della Città) e “Il mondo in città” (con le “Associazioni cittadine” sempre al “Paganini Congressi” e in altri spazi cittadini). L’ingresso alla manifestazione è gratuitoInfo e programma aggiornato su www.salonelibro.it.

Gianni Milani

Nelle foto: Manifesto “Mi prendo il mondo”; Cecilia Sala; Matteo Bussola; Annalena Benini

Torino: capitale del Barocco tra palazzi, chiese e monumenti

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Scopri – To      Alla scoperta di Torino

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Torino è una città che incanta con il suo fascino elegante e la sua ricca eredità artistica. Tra le epoche che hanno definito il suo volto, il Barocco occupa un posto speciale, trasformando la capitale sabauda in un teatro di grandiosità e bellezza. Questa corrente artistica, sviluppatasi tra il XVII e il XVIII secolo, ha influenzato profondamente la città, sia dal punto di vista urbanistico che architettonico, grazie al lavoro di grandi maestri come Guarino Guarini e Filippo Juvarra. Torino, infatti, è un museo a cielo aperto, dove i palazzi, le chiese e i monumenti narrano una storia di potere, fede e splendore artistico.
PALAZZI BAROCCHI: la Torino nobiliare.
I palazzi nobiliari di Torino sono tra i migliori esempi dell’architettura barocca in Italia. Camminando lungo le vie del centro, come Via Po o Via Garibaldi, è possibile ammirare eleganti facciate, portoni monumentali e cortili interni decorati con statue e fontane. Tra i più celebri spicca PALAZZO CARIGNANO, una delle opere più iconiche di Guarino Guarini. Costruito nel 1679, il palazzo si distingue per la sua facciata ondulata in mattoni rossi, un esempio di come il Barocco giochi con forme e volumi per creare un effetto dinamico. Oggi, Palazzo Carignano ospita il Museo Nazionale del Risorgimento, ma un tempo fu sede del primo Parlamento italiano.
Un altro gioiello barocco è PALAZZO BIRAGO DI BORGARO, progettato da Filippo Juvarra. Situato in Via Carlo Alberto, questo palazzo è un esempio di raffinatezza e funzionalità, con interni decorati da affreschi e stucchi che riflettono il gusto della nobiltà torinese dell’epoca. PALAZZO GRANERI DELLA ROCCIA, invece, è famoso non solo per la sua architettura ma anche per aver ospitato eventi culturali e letterari che hanno segnato la vita intellettuale della città.
PALAZZO MADAMA: un viaggio attraverso i secoli; si erge nel cuore di Piazza Castello, è un edificio che racconta la storia di Torino come nessun altro. Nato come Porta Romana, il palazzo è stato trasformato nei secoli fino a diventare una delle residenze preferite delle “Madame Reali”, le potenti reggenti sabaude. La sua trasformazione barocca è opera di Filippo Juvarra, che progettò la monumentale facciata in marmo. Con le sue colonne corinzie, i timpani e le ampie finestre, Juvarra riuscì a creare un’opera che combina eleganza e maestosità. Oggi, il palazzo ospita il Museo Civico d’Arte Antica, un luogo dove storia e arte si incontrano in un percorso che va dal Medioevo al Settecento.
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CHIESE BAROCCHE: la fede diventa spettacolo.
Le chiese barocche di Torino sono capolavori che uniscono devozione e creatività architettonica. La CHIESA DI SAN LORENZO, progettata da Guarino Guarini, è un esempio straordinario di come il Barocco utilizzi la luce e la geometria per creare un’esperienza spirituale unica. L’interno, con la sua cupola complessa e luminosa, sembra dissolversi in un intreccio di archi e aperture, invitando il fedele a guardare verso il cielo.
Un’altra meraviglia è la CHIESA DEI SANTI MARTIRI, situata in Via Garibaldi. Costruita dai Gesuiti, questa chiesa è famosa per i suoi ricchi interni, decorati con marmi policromi, affreschi e stucchi dorati. La CHIESA DELLA CONSOLATA, invece, è un esempio di come il Barocco sia stato utilizzato per rinnovare edifici più antichi. Il santuario, dedicato alla Madonna Consolata, è un luogo di grande devozione popolare, ma anche un capolavoro architettonico, grazie all’intervento di Guarini e Juvarra.
LA BASILICA DI SUPERGA, tra cielo e terra,
è uno dei simboli più riconoscibili di Torino. Situata su una collina che domina la città, la basilica fu progettata da Filippo Juvarra per celebrare la vittoria di Torino sull’assedio francese del 1706. La sua posizione panoramica, combinata con l’imponenza della struttura, rende Superga un luogo unico, dove arte e natura si incontrano. All’interno si trovano le tombe della Famiglia Reale dei Savoia, mentre il piazzale offre una vista mozzafiato dalle Alpi alla città sottostante.
LA REGGIA DI VENARIA è la Versailles piemontese; un altro capolavoro barocco, una delle residenze sabaude più grandiose. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, la reggia è un esempio perfetto di come il Barocco sia stato utilizzato per glorificare il potere regale. I suoi giardini, la Galleria di Diana e la Cappella di Sant’Uberto sono solo alcune delle meraviglie che attendono i visitatori. Restaurata negli ultimi decenni, la reggia è oggi uno spazio culturale dinamico, che ospita mostre ed eventi internazionali.
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IL BAROCCO NEL TESSUTO URBANO tra piazze e portici.
Il Barocco non si limita ai palazzi e alle chiese, ma definisce anche l’urbanistica di Torino. Le piazze principali, come PIAZZA SAN CARLO, sono esempi di come lo spazio pubblico possa essere trasformato in un luogo di bellezza e armonia. I PORTICI, che si estendono per chilometri, sono un’altra caratteristica unica della città, offrendo riparo e un senso di continuità tra gli edifici.
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TORINO, un patrimonio da vivere, non solo  una città da visitare, ogni strada, ogni palazzo e ogni chiesa raccontano una storia di grandezza e innovazione. Il Barocco, con la sua capacità di sorprendere e affascinare, è parte integrante dell’identità di Torino, una città che continua a incantare chiunque la scopra.
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NOEMI GARIANO

Fondazione Giorgio Amendola, presentata la projection mapping di Telero Lucania ’61

In occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Carlo Levi (1902-1975) è stata presentata nella serata di giovedì 9 gennaio scorso, in via Tollegno 52, a Torino, “Luce riflessa”, projection mapping che spiega il Telero Lucania ’61, una monumentale opera pittorica dell’intellettuale torinese. La traduzione multimediale del dipinto è stata realizzata da Olo Creative Farm su commissione della Fondazione Giorgio Amendola all’interno di un progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del PNRR Next Generation EU.

“La Fondazione Giorgio Amendola – ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, rappresentato dall’assessore Andrea Tronzano – intitolata a un grande italiano partigiano e antifascista, è un luogo speciale. Qui vengono in visita le scuole del territorio, c’è una biblioteca aperta ai giovani studenti, qui si incontrano diverse generazioni e si fa cultura attraverso l’arte, come dimostra il monumento che inauguriamo oggi. Mi fa poi particolarmente piacere che questa installazione celebri l’opera del torinese Carlo Levi, diventato per la sua storia personale narratore della questione meridionale e, in qualche modo, testimone di quella commistione che è una delle caratteristiche del tessuto urbano di Torino, animata dalle tante comunità di quelli che mi piace chiamare ‘torinesi e piemontesi d’adozione’, arrivati in passato da altre Regioni italiane e che tanto hanno contribuito a far crescere il nostro territorio con il loro lavoro, ma anche con le loro tradizioni e il saper essere comunità”.

“Torino, città di cultura e di memoria – ha dichiarato l’Assessore ai Grandi Eventi Mimmo Carretta – è orgogliosa di ospitare questo evento che unisce arte, storia e innovazione, e di rendere omaggio a Carlo Levi, protagonista della cultura italiana, il cui impatto va ben oltre la sua epoca. Il cinquantesimo anniversario della sua scomparsa rappresenta un momento di riflessione sulla sua straordinaria opera artistica e letteraria, ma anche un’opportunità per valorizzare il suo impegno civile e la sua lotta per la giustizia sociale. Il Telero racconta una storia di speranza e resistenza, ponendo l’accento sulle sfide del meridione e sulla dignità degli individui. La traduzione multimediale realizzata da Olo Creative Farm non solo celebra la sua eredità, ma la rinnova stimolando un dibattito sempre più attuale riguardo a temi da sempre importanti e su messaggi universali”.

Il progetto multimediale “Luce riflessa” trasforma il celebre Telero Lucania ’61 di Carlo Levi in un’esperienza immersiva multisensoriale capace di unire passato e futuro, arte e tecnologia. Grazie alla tecnica del projection mapping, “Luce riflessa” dà nuova vita all’opera d’arte svelando dimensioni inedite e invitando il pubblico a immergersi nei paesaggi e nelle figure del dipinto. L’esperienza si snoda attraverso un racconto visivo dinamico che, con l’ausilio di animazioni, suoni sincronizzati e narrazioni multilingue (italiano, inglese, arabo, cinese) esplora dettagli nascosti, simbolismi e il contesto storico del capolavoro di Levi.

L’obiettivo non è solo emozionare, ma anche educare e sensibilizzare rendendo l’arte accessibile a un pubblico vasto e variegato. “Luce riflessa” celebra il dialogo tra il Mezzogiorno d’Italia, la Torino industriale e l’Europa dei popoli rendendo omaggio alla figura di Carlo Levi in chiave contemporanea e innovativa. Si tratta di un’esperienza inclusiva che unisce storia e tecnologia per avvicinare il pubblico alla profondità dell’arte e al potere evocativo della luce.

 

Mara Martellotta

Meloni veleggia, la politica traccheggia

Veleggia, la nostra Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, veleggia e ha il vento in poppa. Ha rischiato il tutto per tutto incontrando Trump e Musk e ha vinto. Piaccia o non piaccia è stata determinante per la liberazione della nostra connazionale Cecilia Sala imprigionata in Iran, paese in cui non conoscono lo stato di diritto con le classi dirigenti ferme a : Dio lo vuole ed ovviamente è il loro Dio, sicuramente non il nostro Dio. Anche un piccolo complimento a Renzi e Calenda che si sono complimentati con la Premier a diversità di Conte e la Schlein letteralmente sparititi con la sinistra sbrindellata che concentra i suoi strali contro un possibile accordo tra lo Stato Italiano e Musk. Qui vedremo che succederà anche se avere le idee chiare mi sembra decisamente prematuro. Ma  del resto come al solito, l’Italia e soprattutto l’Europa sono tragicamente in ritardo. Ma anche qui, dai diciamocelo, l’accoppiata Trump e Musk fa decisamente un po’ paura. Magari siamo retro’ e non capiamo i tempi che cambiano, ma mi sa che stiamo parlando del passaggio della globalizzazione in economia alla globalizzazione della politica e … precisando… senza passare con il “fastidioso” rito delle elezioni, visto che Musk non è stato eletto da nessuno. Persona sicuramente geniale che, almeno per ora ha messo la sua genialità al suo servizio. Veniamo alle nostre cose.
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Piccola considerazione sulla presidente della Sardegna Alessandra Todde. Sconvolgente!
Persino i sassi sanno che presentandosi alle elezioni ci vuole un conto corrente e un garante che amministra i soldi derivati da finanziamenti e che poi deve rendicontare alle apposite commissioni. Dunque? Più che un problema politico mi sembra una sola cosa: dilettanti allo sbaraglio.
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E veniamo al Piemonte.  Veniamo alla regione. Cara opposizione se ci sei batti un colpo. Per il comune di Torino iperattività del Sindaco  Lo Russo. Prima di tutto vuole riesumare Alleanza per Torino che portò il Prof Castellani ad essere il primo sindaco di Torino eletto direttamente dal popolo. Perché? Un po’ per affrancarsi dal PD e un po’ per dire al mondo che corre, politicamente parlando, in solitaria. È un amen che tra poco si voterà. E qualche risultato l’ha ottenuto. Di fatto è stata risanata l’ Azienda dei trasporti. O perlomeno non è più ” una macchina che perde tanti soldi “. La città è mediamente più pulita tranne alcuni punti storicamente critici in periferia. Ovviamente rimane la criticità di Barriera di Milano. Comunque, personalmente credo oramai che sia una causa persa e di difficile soluzione. Molti i cantieri figli dei finanziamenti Europei. Luci ed ombre. Ad esempio non mi risulta che il potenziamento del personale e dei funzionari sia avvenuto. Con la finale domanda: a Torino si campa bene? Qui è più facile la risposta: dipende dai quartieri e dipende dalle singole e famigliari possibilità economiche.  Indubbiamente c’è stato un ulteriore sviluppo del turismo nelle sue diverse forme. Ma come si è sempre detto, tutto ciò è indispensabile ma non sufficiente. Siamo ancora molto lontani dalla speranza di Domenico Carpanini: voglio una città dove valga la pena di far crescere i propri figli.
PATRIZIO TOSETTO

Approvato il piano per il ripristino e la messa in sicurezza post-alluvione a Bardonecchia

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Messa in sicurezza delle aree alluvionate, rimozione dei materiali nei fiumi e nelle strade, ripristino di parapetti e marciapiedi, pulizia e riqualificazione delle infrastrutture urbane danneggiate a Bardonecchia dopo gli eventi alluvionali del 13 agosto 2023. Sono questi i principali punti del piano operativo per il Comune piemontese, di cui è stato avviato il secondo stralcio, utilizzando le risorse già assegnate dal Dipartimento di Protezione Civile, che prevedevano un importo complessivo di quasi 4 milioni di euro.

Questa nuova fase consentirà al Comune di Bardonecchia di rendicontare gli interventi già effettuati e di procedere con i pagamenti relativi alle opere urgenti e necessarie dopo gli eventi alluvionali del 13 agosto 2023. «Continuiamo a lavorare al fianco delle amministrazioni locali per garantire risposte tempestive e il pieno ripristino della sicurezza per le comunità colpite da questa emergenza», ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

«Grazie all’approvazione di questo piano – ha aggiunto l’assessore regionale alla Protezione Civile e alle Opere Pubbliche, Marco Gabusi –  possiamo garantire risorse concrete per supportare Bardonecchia nel completamento degli interventi di messa in sicurezza e ripristino. È un passaggio fondamentale per restituire condizioni di normalità e sicurezza al territorio colpito».

Grande soddisfazione ha espresso la sindaca di Bardonecchia, Chiara Rossetti. «Una buona notizia – ha detto Rossetti –  per Bardonecchia ed il suo territorio.  Ringraziamo il presidente Cirio, l’assessore Gabusi e la regione Piemonte che, fin dalle prime ore dell’esondazione del 13 agosto 2023 non hanno mai fatto mancare il loro appoggio. Come Amministrazione comunale di Bardonecchia ci siamo mossi fin da subito e continuiamo a lavorare per il completo ripristino del nostro territorio nella consapevolezza delle esigenze dei cittadini e di una importante località turistica come Bardonecchia».

Dal PC all’AI

Chi sia nato tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ‘70 ricorderà l’avvento dei primi PC, l’M24 Olivetti in particolare o, seppure più limitato, il Commodore 64 che portarono una innovazione, impensabile solo qualche anno prima, nella nostra vita e nella nostra società.

Dalla lettura dei floppy disks (e poi dei CD) all’esecuzione di calcoli piuttosto complessi, la redazione di testi memorizzabili, i primi fogli di calcolo (Lotus 123®) e molto altro, nel giro di 40 anni la tecnologia si è evoluta in modo esponenziale giungendo ad offrirci, al costo di un televisore, un computer ed una tecnologia in grado di accendere a distanza la caldaia o il forno, controllare le telecamere disseminate nell’appartamento, comandare una o più prese di corrente e molto altro.

Negli ultimissimi anni ha fatto la sua comparsa l’intelligenza artificiale, meglio conosciuta col suo acronimo AI, che sta realmente cambiando la nostra vita, e non necessariamente in meglio; uno dei primi esempi è quella offerta da programmi di fotoritocco o di video editing che, basandosi su una nostra semplice stringa di testo, sono in grado di creare l’immagine o il video da noi richiesto (Santa Claus donna qui sotto, per esempio)

L’AI altro non è che lo sviluppo logico del percorso iniziato, appunto, con i primi PC che almeno in teoria dovevanosemplificarci la vita. In realtà, ogni innovazione moderna ha solo in apparenza migliorato lo status, il modus vivendi delle popolazioni che quelle innovazioni hanno fatto proprie. Pensiamo solo alla robotica: nata per migliorare la precisione nell’esecuzione delle mansioni da parte degli operai, in realtà si è dimostrata un mezzo, accettato dai sindacati, per permettere alle aziende di licenziare gli operai. Anche nei servizil’informatizzazione ha portato agli stessi risultati: dove prima occorrevano quaranta impiegati ora ne basta la decima parte, ove prima c’erano due filiali bancarie per ogni Comune, ora c’è un solo sportello Bancomat ogni 3-4 Comuni.

L’avvento di whatsapp, che permette di lasciare messaggi audio, viene osteggiato dai più per motivi che sfuggono all’umana comprensione, preferendo sterili messaggi di testo che potrebbero essere stati inviati dal primo che prende in mano lo smartphone.

Non parliamo, poi, dei siti di incontri che permettono a perfetti sconosciuti, sé dicenti Pippo o Mimmo, di incontrare Mimì o Lulù, salvo poi fare retromarcia di fronte alla realtà, vista l’incapacità di incontrare, conquistare e sedurre una persona realmente.

L’AI, inoltre, è (o, meglio, sarebbe) in grado di scegliere per noi ilpartner più idoneo sulla base di ciò che abbiamo inserito nel nostro profilo.

E’ evidente che la nostra società meriti solamente l’estinzione, vista la volontà (o la tendenza) all’autodistruzione.

Quello che parrebbe essere un miglioramento della qualità di vita, alla luce dei fatti risulta essere un enorme autogol che ci allontana sempre più dal benessere, nell’accezione originale del termine, e dalla felicità.

Pensiamo di essere felici avendo (quasi) tutto sotto controllo con un semplice tasto dello smartphone, potendo in ogni momento stare in contatto con amici, parenti, amanti, ecc, ma chissà perché,ora più che mai, ci rivolgiamo allo psicologo o allo psicoterapeuta perché qualcosa in noi non va.

Una tecnologia che, in modo subdolo, lento ma inesorabile mette in evidenza tutti i nostri problemi, le nostre fragilità e che ci toglie la serenità, il sonno, la privacy, il riposo.

Con l’AI geni della musica come Beethoven o Mozart saranno messi alla pari con qualsiasi cretino che urla contro le donne, i poliziotti o il proibizionismo; quelli che una volta venivano derisi al bar fin quando non gli si toglieva il mezzo litro davanti verranno venerati come un Nobel o un laureato Honoris Causa.

Che senso avrà ancora studiare se basterà un’occhiata in rete per diagnosticarsi la patologia acuta da cui siamo affetti, per recensire un libro premiato, per valutare causa ed effetto del riscaldamento globale o per giudicare un film senza neppure averlo visto?

L’unico vero risultato dell’AI sarà di permettere ai decerebrati ditenere il passo con i più intelligenti; i minus habens, avendo molto tempo libero perché nessuno li assumerà più, avranno tempo a volontà per pontificare, convincere il mondo delle loro tesi, elaborare tesi fantasiose su qualsiasi argomento o cercare di dimostrare che la Terra è piatta.

Da ragazzino andai con i miei genitori a vedere il film “2001 Odissea nello spazio” nel quale, oltre alla regia impagabile di Stanley Kubrick, la musica di Richard Strauss ci conduceva alla scoperta della prima forma di AI, il computer HAL 9000 in grado addirittura di leggere il labiale dell’equipaggio. Considerando che parliamo di un film uscito nel 1968 possiamo dire che avremmo avuto, volendo, il tempo per prepararci e, ove necessario, correre ai ripari ma evidentemente così non è stato.

Dunque, che senso ha programmare un’intelligenza artificiale destinata agli imbecilli naturali?

Sergio Motta

Appuntamenti e iniziative a Nichelino

Dal 14 gennaio 2025

Presentazione del romanzo “La trappola amorosa” di Giovanni Arpino
Giovedì 23 gennaio 2025 alle 18.00, Biblioteca G. Arpino, via Azzolina 4
La Biblioteca G. Arpino (via Azzolina, 4) di Nichelino ospiterà, seconda location in Italia dopo
l’anteprima di Bra, la presentazione della nuova edizione “Il Capricorno” del libro “La
trappola amorosa”, romanzo di Giovanni Arpino pubblicato postumo nel 1988.
Pubblicato postumo nel 1988 e riproposto a partire dal 17 gennaio 2025 nella nuova edizione “Il
Capricorno”, La trappola amorosa è un intenso romanzo ambientato in una Torino malinconica.
Tra passioni, fragilità e inganni, esplora con finezza le contraddizioni dell’amore e delle relazioni
umane, rivelando la complessità dell’animo.


Interverranno:
Giampiero Tolardo, Sindaco di Nichelino
Tommaso Arpino, figlio dello scrittore
Darwin Pastorin, giornalista e scrittore
Roberto Marro, editor di Capricorno edizioni
Modera Michele Pansini

NICHELINO LIGHTS UP LAB
Da metà gennaio, presso il nostro Informagiovani di via Galimberti 3, prenderanno il via tre
laboratori artistici gratuiti:
Serigrafia: da martedì 14 gennaio dalle 15:00 alle 17:00
Graffiti Lab: da mercoledì 15 gennaio dalle 15:00 alle 17:00
Tecniche pittoriche: da giovedì 16 gennaio dalle 16:30 alle 18:30
Per informazioni e iscrizioni inviare una mail a esperarte2022@gmail.com

Celebrazioni per Sant’Antonio Abate, protettore degli animali
Venerdì 17 gennaio Nichelino festeggia il santo protettore degli animali.
I priori invitano i nichelinesi:
• alle 17.30 sul sagrato della Chiesa Antica della SS Trinità per la benedizione degli
animali;
• alle 18.15 alla Santa Messa nella Chiesa Antica della SS Trinità.
“Chiedi al Commercialista” 2025 – Calendario delle consulenze gratuite
Anche nel 2025 torna l’iniziativa “Chiedi al Commercialista”, organizzata dall’Amministrazione
comunale con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino, per offrire ai
cittadini di Nichelino un calendario di 9 date (da gennaio a dicembre 2025) per usufruire di
consulenze telefoniche gratuite in materia di fisco, bilanci, imprese, associazionismo,
detrazioni, patrimoni, redditi e conti.
Di seguito il calendario degli appuntamenti che avranno la durata di circa 20 minuti e si
svolgeranno tra le 16.00 e le 19.00:
mercoledì 22 gennaio
mercoledì 19 febbraio
mercoledì 19 marzo
mercoledì 16 aprile
mercoledì 14 maggio
mercoledì 24 settembre
mercoledì 22 ottobre
mercoledì 19 novembre
mercoledì 17 dicembre
Per partecipare è necessario prenotare la consulenza telefonica chiamando il numero 011
6819278.
Per ulteriori informazioni Ufficio Lavoro e-mail: concetta.pellegrino@comune.nichelino.to.it

Bando per l’assegnazione in locazione di alloggi sociali di risulta a
Nichelino
Dal 15 gennaio fino alle 12.00 del 15 aprile 2025 è possibile presentare domanda per
l’assegnazione in locazione di alloggi sociali disponibili per risulta nella Città di Nichelino.
Possono presentare la domanda coloro che hanno la residenza o prestano attività lavorativa alla
data di apertura del bando (15 gennaio 2025), in uno dei Comuni dell’ambito territoriale:
Nichelino, Candiolo, None, Vinovo.
Tutta la modulistica è scaricabile dal sito della Città di Nichelino. I moduli in formato cartaceo
possono invece essere ritirati presso:
• Palazzo “La Torre” Servizi alla Persona della Città di Nichelino, via del Pascolo 13/A dal
lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 11.30 e dalle 13.30 alle 15.30. Il venerdì dalle 8.30 alle
13.00;
• Palazzo Comunale Piazza Di Vittorio dalle 8.30 alle 16.00 dal lunedì al venerdì;
• Consorzio CISA 12 sedi di Via Cacciatori n. 21/12 – Piazza Camandona n. 29 – Via del
Pascolo n. 28 dalle 9.00 alle 12.00 dal lunedì al venerdì;
• Palazzo Camandona ufficio anagrafe dalle 8.30 alle 12.00 dal lunedì al venerdì;
• presso i comuni dell’ambito territoriale.
Per informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio Casa del Comune di Nichelino tel. 011 6819573.
È possibile scaricare il bando e la modulistica al link
https://comune.nichelino.to.it/2025/01/10/bando-per-lassegnazione-in-locazione-di-alloggisociali-di-risulta-a-nichelino/
Città di Nichelino online:
Web www.comune.nichelino.to.it
Facebook https://www.facebook.com/Cittanichelino

Quaglieni acclamato presidente del Centro Pannunzio

L’assemblea del prestigioso sodalizio culturale torinese si è riunita ieri. Il commento del prof. Quaglieni dopo l’elezione

“Ieri nel corso dell’assemblea dei soci del Centro sono stato eletto per acclamazione presidente. Un grande onore. Grazie per il voto unanime  sulla mia persona che mi impegna a resistere, cercando di tenere alto, insieme a tutti Voi, il nome del Centro Pannunzio. In questo momento mi torna alla mente Aldo Viglione che amò il Piemonte come io amo il Centro Pannunzio. Aiutatemi! Non vi dico di pregare per me perché siamo laici e io non sono stato eletto Papa”.

IL CENTRO PANNUNZIO

Laico ed apartitico il Centro, fondato nel 1968 da Arrigo OlivettiMario SoldatiPier Franco Quaglieni ed altri, si richiama alla tradizione culturale de “Il Mondo” di Mario Pannunzio.

Da quell’anno è un’associazione di libera cultura, indipendente ed anticonformista costituita ai sensi dell’art. 36 del Codice Civile.

L’Associazione culturale è stata insignita dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini con decreto presidenziale in data 2 Giugno 1979 della Medaglia d’Oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell’arte.

L’attività del Centro Pannunzio si fonda sul volontariato ed è svolta senza fini di lucro.

Il Centro è innanzi tutto un gruppo di persone che si ritrova per un costante scambio di esperienze e per un arricchimento della propria cultura personale nel più assoluto rispetto di tutte le opinioni.

Il suo motto: “I titolari del proprio cervello si ritrovano al Centro Pannunzio” sintetizza bene lo spirito del Centro.

Il Premio “Pannunzio”

Friedman Fassino Quaglieni
 

Ogni anno a partire dal 1982 viene conferito il Premio “Pannunzio” (consistente in un’artistica incisione su argento di Mino Maccari) a personalità italiane della cultura, del giornalismo e dell’arte che si siano distinte per il loro spirito libero.

Hanno ricevuto il Premio “Pannunzio”, tra gli altri: Nicola Abbagnano,  Piero Angela,   Pierluigi Battista,  Enzo Bettiza,   Giorgio Bocca,   Furio Colombo,  Paolo Conte,   Giorgio Forattini,  Claudio Magris,  Igor Man,  Paolo Mieli,  Massimo Mila,  Indro Montanelli,  Enrico Paulucci , Marcello Pera,  Mario Rigoni Stern,  Sergio Romano  Alberto Ronchey,  Giovanni Spadolini,  Barbara Spinelli, Gianpaolo Pansa, Antonio Ricci, Stefano Zecchi, Piero Ostellino, Antonio Zichichi, Arrigo Cipriani, Allegra Agnelli, Alan Friedman, Alberto Angela, Alain Elkann, Dacia Maraini, Gianfranco Ravasi, Ernesto Ferrero, Ugo Nespolo, Giordano Bruno Guerri, Francesco Paolo Figliuolo.

Nel 2009 è stato creato il Premio Pannunzio Alassio, espressione della sezione ligure del Centro “Pannunzio”.

Treni turistici, primo test sull’itinerario Torino – Imperia

– Sabato 18 gennaio è in programma una corsa prova tecnica che da Torino raggiungerà Cuneo, Ventimiglia e Imperia  attraversando il territorio francese. Il convoglio composto da vetture per treni Espressi diurni partirà da Torino Porta Nuova alle ore 8:00 e arriverà Imperia alle 13:00, con simulazione di fermate nelle stazioni di Torino Lingotto, Fossano, Cuneo, Limone, Tende, Breil sur Roya Ventimiglia e Sanremo.

L’iniziativa organizzata da FS Treni Turistici Italiani, società del Gruppo FS dedicata al turismo, rientra tra i  test di natura tecnica propedeutici allo sviluppo di iniziative di turismo sostenibile in collaborazione con le Regioni e gli Enti interessati alla valorizzazione di questa linea nota per le sue caratteristiche tecniche e paesaggistiche.

Saranno quindi sviluppate e proposte agli Enti, che da tempo chiedono il rilancio di questa affascinante tratta ferroviaria, iniziative con convogli dedicati alla migliore esperienza turistica.

La linea Cuneo-Breil-Ventimiglia, che si snoda per 96 km tra le Alpi Marittime e lo spettacolare Parco Nazionale del Mercantour fino a raggiungere la riviera del ponente ligure, è ormai conosciuta come la “Ferrovia delle Meraviglie” per la bellezza dei luoghi attraversati e le particolarità tecniche con cui è stata realizzata con opere d’arte come i suggestivi ponti che collegano le strette valli Roya e le  gallerie tra cui quella elicoidale di Vernante di circa 1500 metri.

 

Iren, consolidamento di EGEA Holding  al 52,77% del capitale 

 Come riportato nel comunicato stampa del 12 novembre 2024, il Consiglio di Amministrazione di Iren S.p.A. aveva deliberato in tale data l’esercizio del diritto di sottoscrizione e versamento dell’aumento di capitale alla stessa riservato, fino ad un massimo di Euro 5.882,00, oltre sovrapprezzo di Euro 19.994.118,00, da esercitarsi anche in più tranches, con la finalità di finanziare lo sviluppo del progetto PNRR relativo al sistema di teleriscaldamento ad Alessandria, da attuarsi tramite Telenergia Srl, società controllata da Egea Holding S.p.A.

A seguito dell’acquisizione dei nulla osta Antitrust e Golden Power, in data odierna, Iren S.p.A. ha sottoscritto e versato l’aumento di capitale in Egea Holding S.p.A. per Euro 2.941,00, oltre sovrapprezzo di Euro 9.997.059,00.

A seguito di quanto sopra, Iren S.p.A. è venuta a detenere complessivamente il 52,77% del capitale sociale di Egea Holding, acquisendone il controllo, con conseguente consolidamento contabile di Egea Holding S.p.A. e delle società da essa controllate.

Sempre in data odierna si è tenuta l’assemblea dei soci di Egea Holding S.p.A. che ha deliberato, in forza dell’acquisizione del suddetto controllo, la nomina di un nuovo consigliere di amministrazione su designazione di Iren, la quale designa ora quattro membri del Consiglio di Amministrazione sui sette totali.