ilTorinese

Indennità di disoccupazione over 50

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

La Naspi over 50 è un’indennità di disoccupazione che viene riservata ai lavoratori dipendenti, che hanno superato i cinquant’anni di età e hanno involontariamente perso il loro lavoro. Non tutti sanno però come accedere a questo ammortizzatore sociale: ecco di che cosa si tratta, quali sono i requisiti necessari per ottenerla, qual è la documentazione da produrre e molte altre informazioni utili. Con Naspi si intende la Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego ed è, a tutti gli effetti, un ammortizzatore sociale entrato in vigore nel 2015 con il Jobs Act.

Per ricevere questo sussidio, che viene erogato su base mensile, i destinatari devono essere lavoratori dipendenti, apprendisti, dipendenti a tempo determinato impiegati nella Pubblica Amministrazione, personale artistico sottoposto ad un rapporto di lavoro subordinato e infine
soci di cooperativa che siano sempre sottoposti ad un rapporto di lavoro subordinato.

Dopo aver verificato di far parte di una di queste categorie, bisogna conoscere i requisiti necessari per ottenere la disoccupazione ordinaria over 50: dimostrare lo stato di disoccupazione involontaria, non dipendente perciò da cause volontarie dello stesso lavoratore; aver maturato 13 settimane di contribuzione nell’arco degli ultimi 4 anni; aver raggiunto almeno 30 giorni di lavoro nell’anno appena trascorso, indipendentemente dalla durata oraria delle giornate lavorative.

La Naspi, indipendentemente dalla variabile dell’età del lavoratore, viene erogata fino a 2 anni; per i lavoratori precari, la durata prevista è di 6 mesi. Dopo aver verificato di possedere i requisiti, bisogna presentare la domanda all’Inps attraverso il sito online entro 68 giorni dall’avvenuto termine del rapporto di lavoro.

La contraffazione atterra a Caselle: vestiti e profumi taroccati

Gucci, Louis Vuitton, Armani, Chanel Ralph Lauren, CK, Philippe Plain, Nike, Adidas e Paco Rabanne, questi i marchi del lusso falsi rinvenuti dalla Guardia di Finanza all’interno del bagaglio di un cittadino di origini senegalesi appena sbarcato all’Aeroporto “Sandro Pertini” del capoluogo piemontese.

 

L’uomo, un quarantenne residente nel comasco, è stato fermato dai finanzieri in servizio presso lo scalo di torinese appena sbarcato da un volo proveniente da Istanbul dopo aver fatto scalo ad Amsterdam.

 

Gli articoli sequestrati, borse, capi di abbigliamento e profumi, riportavano, come detto, i marchi delle più prestigiose griffe di alta moda.  Di originale, in loro, c’era ben poco e gli articoli, così come si presentavano, potevano assolutamente trarre in inganno il consumatore; solo l’esame dei finanzieri, avvalorato dalle successive perizie tecniche hanno permesso di sventare l’immissione in commercio della merce falsificata.

 

Gli oggetti di falso lusso avrebbero fruttato all’attività diverse migliaia di euro creando oltre al danno all’economia legale anche potenziali rischi alla salute dei consumatori, visto che tra gli articoli cautelati, vi sono numerosi profumi di dubbia provenienza per i quali, al momento, non è stato possibile stabilire con precisione da quali elementi siano costituiti, visto che sono contraffatte anche le confezioni sulle quali sono elencati i componenti.

 

Il passeggero è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Torino per l’introduzione in Italia degli articoli falsi, e la merce, sottoposta a sequestro.

 

L’operazione rientra nella moltitudine di attività che compongono la mission istituzionale della Guardia di Finanza quale organo di Polizia Economico Finanziaria a tutela della concorrenza e del mercato per arginare le Frodi in Commercio e della Contraffazione dei Marchi.

E’ tornato il piromane delle auto

E’ di nuovo in attività il  piromane di  Torino.

Nella notte di lunedì sono state date alle fiamme 17  automobili nei quartieri  San Donato e Cit Turin. Fortunatamente non ci sono stati feriti  e i vigili del fuoco hanno spento celermente  le fiamme, ma le  vetture erano in molti casi distrutte dal fuoco.

 

(Nella foto  i vigili del fuoco spengono le fiamme in via Duchessa Jolanda)

“Scintillae”… di cultura alla Biblioteca Civica di Moncalieri

Luci d’artista natalizie firmate “Progetto Cantoregi” all’ex fabbrica di fiammiferi: un omaggio a libri, lettura e biblioteche

Da venerdì 13 dicembre a lunedì 6 gennaio 2020

Torna a produrre scintille, ma questa volta luminosissime scintille di cultura, l’antica SAFFA di Moncalieri, fabbrica di fiammiferi fondata nella seconda metà dell’ ‘800 e dal 1995 sede della Biblioteca Civica “Antonio Arduino”, progettata nel lontano 1914 dall’insegnante Erminia Arduino come “ biblioteca popolare circolante” e, dopo varie migrazioni, definitivamente ospitata al civico 31 di via Cavour, mirabile esempio di recupero industriale, come quello delle Fonderie Teatrali Limone sempre a Moncalieri in zona Borgo Mercato. Scintille, o meglio come recita il titolo del progetto, “Scintillae” di cultura, come quelle che, dal prossimo venerdì 13 dicembre (inaugurazione alle 19) a lunedì 6 gennaio 2020, illumineranno la Biblioteca Civica moncalierese, attraverso un originale e artistico allestimento curato da “Progetto Cantoregi” (la compagnia teatrale carignanese fondata nel 1977 dal regista e autore Vincenzo Gamna) su ideazione di Koji Miyazaki, ex regista Rai, e sostenuto dalla Città di Moncalieri, come faville metaforiche capaci di stimolare e risvegliare menti e coscienze, rimarcando il ruolo culturalmente e socialmente insostituibile delle biblioteche”. Ad ispirare l’evento, precisa “Progetto Cantoregi”, la celebre frase di Plutarco: “La mente non ha bisogno, come un vaso, d’essere riempita, ma, come un fuoco da ardere, necessita solo di una scintilla che l’accenda, che vi infonda l’impulso alla ricerca e il desiderio della verità.

“Il progetto – dice l’Assessore alla Cultura di Moncalieri Laura Pompeo – si inserisce nel percorso di arte pubblica che stiamo proponendo da tempo, con l’idea di diffondere la bellezza e la luce del Natale non solo nello straordinario centro storico della nostra città, ma anche in una via che potrebbe sembrare solo di passaggio, come via Cavour, e che grazie a ‘Scintillae’ diventerà per alcune settimane sede di luci d’artista”.

“Scintillae” è la terza iniziativa che “Progetto Cantoregi” realizza a Moncalieri, dopo l’istallazione luminosa “The Bridge-Bulders”, che durante le festività natalizie 2016 aveva illuminato il Ponte dei Cavalieri della città, come atto politico e gesto simbolico contro i troppi muri che si innalzano nel mondo e “Il giardino delle delizie”, istallazione allestita nel Giardino delle Rose del Castello Reale nel maggio 2017, come riflessione sulla necessità di preservare la terra e i suoi frutti.

 

Questo nuovo progetto vedrà l’applicazione di“frammenti di lastre in policarbonato- spiega il presidente di Progetto Cantoregi  Marco Pautasso – ai bordi delle venti finestre del secondo piano della Biblioteca che, retroilluminate a luce blu, riprodurranno le forme di stalagmiti e stalattiti di ghiaccio, a simboleggiare l’aridità e povertà culturale che deriva dalla mancata trasmissione della conoscenza, dalla chiusura ad ogni esperienza conoscitiva”. E ancora: “L’ esplorazione della realtà, della società, dei sentimenti e delle emozioni, la presa di consapevolezza del mondo, dell’altro da sé, di terre e culture lontane passa attraverso la ricerca della verità e quindi attraverso i libri e la lettura, vere e proprie scintille che accendono la mente. Sarà quindi una intensa luce rossa che si ‘infiamma’ all’improvviso a rappresentare il valore fondamentale degli strumenti per decifrare la realtà quali i libri sono”.

L’immagine guida dell’allestimento è stata ideata e disegnata dall’artista racconigese Rodolfo Allasia.

 

g.m.

 

Per info: Biblioteca Civica “Antonio Arduino”, via Cavour 31, Moncalieri (Torino), tel. 011/6401611 o www.comune.moncalieri.to.it/biblio o www.progettocantoregi.it  

 

Nelle foto
– Biblioteca Civica di Moncalieri
– Immagine guida di “Scintillae”

 

Sgominata banda di trafficanti di clandestini operativa su Whatsapp

OPERAZIONE “PAKISTAN 2019”

All’esito di complessi accertamenti svolti dalla Squadra Mobile di Torino e dalla Polizia di Frontiera francese, con l’ausilio di EUROPOL, nell’ambito dell’accordo a suo tempo concluso per la costituzione di una squadra investigativa comune tra l’Ufficio del Giudice Istruttore della Giurisdizione Interregionale Specializzata (JIRS) presso il Tribunale di Grande Istanza di Lione e la Procura della Repubblica di Torino, che hanno diretto le indagini, ieri mattina all’alba una task force internazionale composta da investigatori delle due forze di polizia, ha sgominato un’associazione criminale responsabile dell’ingresso illegale di migliaia di cittadini pakistani, indiani e bengalesi in diversi stati europei.

Sono stati eseguiti 6 fermi di indiziato di delitto e dato esecuzione a 2 “Mandati di Arresto Europeo”, nelle province di Torino, Alessandria, Bergamo, Treviso e Trento. In Bergamo è stata scoperta una “SAFE HOUSE” con all’interno 20 cittadini pachistani in procinto di partire per il nord Europa. In Torino (via Carmagnola 20) è stata trovata un’abitazione con 14 cittadini pachistani che sono in fase di trattazione per l’identificazione.

Il sodalizio criminale, radicato in Piemonte e Lombardia con ramificazioni in Francia e altri paesi europei, era divenuto ormai famoso tra i connazionali presenti in Italia ed all’estero, al punto da ricevere richieste direttamente dai paesi di origine degli aspiranti viaggiatori.

Il modus operandi del gruppo era ormai consolidato: i clandestini giungevano in Italia già con istruzioni precise e conoscendo i numeri di telefono da contattare, rigorosamente tramite le applicazioni di Whatsapp o Imo. Stabilita la tariffa per la destinazione prescelta, i “clienti”, a cui veniva promesso un comodo passaggio in auto, venivano ammassati in appartamenti a disposizione del gruppo per il tempo necessario a reperire un veicolo su cui farli viaggiare ed un autista disposto a condurlo dietro compenso di qualche centinaio di euro.

Raramente venivano utilizzate automobili; in tali casi, tuttavia, i viaggiatori venivano stipati persino nei vani portabagagli. Solitamente, invece, venivano impiegati furgoni merci presi a noleggio, su cui il gruppo riusciva a caricare decine di immigrati irregolari, alcuni minorenni.

Il 19 novembre scorso, ad esempio, la Squadra Mobile di Torino, in collaborazione con la Polizia Stradale, ha fermato un furgone con ben 36 persone stipate nel vano merci di un Fiat Ducato, ognuno dei quali aveva pagato circa 500 euro per raggiungere la Francia e altri paesi europei.

Decine di arresti di autisti ingaggiati dal gruppo sono stati effettuati in tutta Europa, in particolare in Italia, Francia e altri paesi europei. Si stima che, tra il 2018 ed il 2019, il gruppo sia riuscito a muovere oltre 1000 immigrati irregolari con profitti stimati intorno al milione di euro.

Inizialmente (2018) il gruppo criminale aveva base a Torino, dove aveva allestito delle SAFE HOUSE in via Cecchi e via Portula, rendendosi protagonista di violente aggressioni e di un tentato omicidio. Il sodalizio, infatti, è molto temuto dai connazionali, a cui veniva imposto con la forza di non rivelare informazioni e addirittura di cancellare ogni eventuale traccia dai telefoni che potesse ricondurre ai membri del gruppo, ricorrendo a violenza e minacce che potevano avere come bersaglio persino le famiglie nei paesi di origine.

In seguito alla scoperta di diverse SAFE HOUSE da parte della Squadra Mobile di Torino nello scorso mese di maggio, il gruppo aveva deciso di abbandonare la città ma non di interrompere la propria redditizia attività.

Grazie all’attività della Squadra Investigativa italo-francese ed alla cooperazione del Settore di Polizia di Frontiera di Aosta e della Polizia Stradale di Torino, si scopriva che il gruppo aveva stabilito nuove SAFE HOUSE a Serravalle Scrivia (AL) ed a Seriate (BG), quest’oggi definitivamente smantellate con la cattura degli organizzatori del network criminale.

Daspo e denunce contro decine di ultrà

Blitz della Polizia di Stato di Torino che nella mattinata odierna sta procedendo alla notifica di 75 DASPO emessi dal Questore del Capoluogo piemontese (tramite la Divisione Anticrimine) nei confronti di “tutti” gli appartenenti al gruppo oltranzista dei “Torino Hooligans”, di cui 71 denunciati in stato di libertà per violenza privata, aggravata, travisamento, porto di strumenti atti ad offendere, accensione e lancio di artifizi pirotecnici, rissa nonché e violenza e lesioni ad incaricato di pubblico servizio. Sono state altresì adottate circa 500 sanzioni amministrative per violazioni del regolamento d´uso dello stadio per un ammontare complessivo di oltre 80mila euro e notificati provvedimenti di sospensione della licenza, ex art.100 Tulps, relativi a 3 locali pubblici abitualmente frequentati dalla citata frangia ultrà violenta.

A margine dell´indagine i poliziotti della Digos di Torino hanno denunciato 32 ultras napoletani ed individuato 8 supporter interisti responsabili di condotte criminose perpetrate in occasione delle gare Torino-Napoli, del 6 ottobre scorso, e Torino-Inter, del 23 novembre, nei confronti dei quali sono stati altresì adottati provvedimenti DASPO in corso di notifica.
Sempre nella mattinata odierna, personale della Digos di Torino, con l´ausilio degli omologhi uffici Mantova, Piacenza, e Brescia, ha altresì eseguito n.11 perquisizioni delegate dalla locale Autorità Giudiziaria nei riguardi dei responsabili della grave rissa verificatasi sugli spalti della curva Primavera durante la partita Torino-Inter.

L´attività di indagine, condotta dalla Polizia di Stato, ha inoltre evidenziato la sussistenza, da alcuni anni, di uno stato di forte contrapposizione tra i “Torino Hooligans” e gli storici sodalizi (più moderati) della curva Maratona. Ulteriori dettagli verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11.00 in Questura.

Nell’anniversario della scomparsa di Gipo un incontro sul teatro in Piemonte

Mercoledì 11 dicembre, Circolo dei Lettori di Torino, ore 20.30

DOVE VANNO IL TEATRO E LA CULTURA PIEMONTESI?

 

Linguadoc organizza in collaborazione con la Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte, il Centro Studi Piemontesi, Il Circolo dei Lettori, l’Università eCampus, l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, l’incontro: DOVE VANNO IL TEATRO E LA CULTURA PIEMONTESI?

Un incontro con momenti di spettacolo per parlare della tradizione teatrale e della cultura piemontese: i grandi scrittori del nostro territorio, la nuova drammaturgia, ma anche fare Il punto sul giornalismo culturale e teatrale, un tempo ricco di spazi e grandi firme, ora sempre più di settore, sempre con meno spazi e approfondimenti.

Di qui una riflessione sulla critica, non solo sui giornali ma estesa a tutti i media, ponendoci delle domande:

Le pagine della cultura nei media oggi che importanza hanno?

La critica letteraria oggi in un Italia dove tutti scrivono che funzione ha?

La critica teatrale ultima frontiera di un giornalismo colto che determinava successi ma anche fallimenti di grandi allestimenti teatrali?

Un nuovo modo di scrivere e fare cronaca per la cultura esiste?

Quanto ancora incide per le realtà meno conosciute il riconoscimento del lancio o della critica di uno spettacolo sui principali media?

Come fare teatro oggi?

Che valore della lingua piemontese nella letteratura e nel teatro?

Esiste una nuova drammaturgia?

Nel corso della serata saranno letti brani tratti da opere di Nino Costa, Beppe Fenoglio, Leo Chiosso, lette da Danilo Bruni, Valerio Liboni, proporrà un brano rap – piemontese, per unire tradizione linguistica e musicalità contemporanee.

Con (in ordine alfabetico):

Bruno Gambarotta, regista, scrittore, giornalista

Sabrina Gonzatto, scrittrice e giornalista

Valerio Liboni, musicista e autore

Albina Malerba, direttore Centro Studi Piemontesi e giornalista

Bruno Quaranta, scrittore e giornalista

Voce:Danilo Bruni

Coordina:Giulio Graglia

Intervengono per un saluto:

Stefano Allasia, Presidente del Consiglio regionale del Piemonte

Vittoria Poggio, Assessore alla Cultura e al Turismo e al Commercio della Regione Piemonte

Lamberto Vallarino Gancia, Presidente Fondazione Teatro Stabile di Torino –Teatro Nazionale

La serata è organizzata nell’anniversario della scomparsa del noto attore, chansonnier, Consigliere e Assessore regionale Gipo Farassino.

Il Crocifisso nell’Aula del Consiglio regionale

Dall’ufficio stampa di Palazzo Lascaris

Con 27 sì della maggioranza e del gruppo Moderati e 8 no della minoranza l’Assemblea ha approvato l’ordine del giorno presentato dal primo firmatario Andrea Cane (Lega) che impegna il Consiglio e la Giunta regionale “a difendere e salvaguardare l’importanza storica, culturale e religiosa del Crocifisso” e “a procedere all’affissione di un Crocifisso nell’Aula del Consiglio regionale, dietro i banchi della presidenza. E, all’unanimità dei votanti, ha approvato, con emendamenti, l’ordine del giorno della prima firmataria Francesca Frediani (M5s) che impegna la Giunta “a difendere e ad esaltare i valori della legalità e del contrasto alla mafia” e a esporre “una riproduzione della fotografia di Tony Gentile di Falcone e Borsellino nella Sala Morando del Consiglio regionale” dove si riunirà la Commissione legalità.

La discussione dei due ordini del giorno – e di altri tre, respinti, presentati rispettivamente da Frediani (M5s), Giorgio Bertola (M5s) e Marco Grimaldi (Sel) – era cominciata nella seduta del 19 novembre con la presentazione dei documenti e lo svolgimento del dibattito generale, nel corso del quale sono intervenuti i consiglieri di tutte le forze politiche.

Al termine il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia si è dichiarato soddisfatto dell’esito della votazione. “Credo e sono convinto – ha dichiarato – che il Crocifisso non abbia solo un significato religioso ma rappresenti la cultura e la tradizione italiane. Ritengo giusto che il Crocifisso sia affisso in scuole, università, uffici pubblici, così come nei luoghi istituzionali. Penso che le ripetute polemiche relative alla sua presenza abbiano profondamente ferito il suo significato non solo religioso ma anche e soprattutto quale simbolo della civiltà e della cultura cristiana, perché penso che quella croce faccia parte della storia del mondo e che rappresenti tutti”.

Arrestato l’autore di una tentata rapina ad anziana

Intensa attività dei carabinieri di Pinerolo

I Carabinieri della Sezione Operativa di Pinerolo hanno arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, l’autore di una tentata rapina commessa a Pinerolo il 12 settembre scorso nei confronti di una donna di 80 anni. Quel giorno la donna si era recata all’ufficio postale di Pinerolo per ritirare alcune somme di denaro ed è poi tornata subito a casa. Giunta sotto casa è stata avvicinata da un uomo che dopo averla spinta a terra le ha strappato la borsa a tracolla e d è fuggito via. Il rapinatore è stato fermato da un passante, un uomo di 46 anni di Pinerolo, che è riuscito a farsi riconsegnare la borsa. Il rapinatore è poi fuggito a bordo di una fiat panda di colore grigio con targa contraffatta. I Carabinieri sono riusciti a identificare il rapinatore in un uomo di 42 anni che è stato arrestato nella mattina di ieri presso il campo nomadi di via San Pietro Val Lemina e condotto presso il carcere Lorusso e Cutugno.

I Carabinieri del Radiomobile di Pinerolo nella serata di ieri, grazie alla segnalazione al 112 da parte di un privato cittadino, che aveva notato un’auto sospetta parcheggiata a bordo strada in via Michelangelo di Roletto (TO), sono riusciti a bloccare a bordo dell’auto quattro ragazzi (23, 19, 18 e 17 anni), provenienti da diversi comuni (Torino, Orbassano e Volvera), che avevano al seguito passamontagna, guanti e arnesi da scasso. Nel territorio di Roletto e dei Comuni limitrofi non sono stati al momento riscontrati furti commessi o tentati e i quattro sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria e il materiale in loro possesso sequestrato.

 

NUOTO Le medaglie al Campionato Italiano Assoluto Invernale

Il riepilogo dei piazzamenti degli atleti piemontesi
ORO (6)
– Cristina Leanza (Aquatica Torino) 50 manichino
– Francesca Pasquino (Nuotatori Canavesani) 50 ostacoli
– Francesca Cristetti (Rari Nantes Torino) 50 manichino (partenza dall’acqua)
– Francesca Cristetti (Rari Nantes Torino) 100 percorso misto
– Cristian Barbati (Rari Nantes Torino) 200 super lifesaver
– Andrea Vivalda (Sa-Fa 2000 Torino) 50 pinne

ARGENTO (7)
– Rossella Fimiani (Aquatica Torino) 100 manichino pinne e torpedo
– Jacopo Musso (Rari Nantes Torino) 100 manichino pinne e torpedo
– Jacopo Musso (Rari Nantes Torino) 50 pinne
– Andrea Vivalda (Sa-Fa 2000 Torino) 50 manichino pinne
– Francesca Cristetti (Rari Nantes Torino) 200 super lifesaver
– Federico Gilardi (Fiamme Oro/Rari Nantes Torino) 200 super lifesaver
– Sophie Frati (Centro Nuoto Nichelino) 50 pinne

– Francesca Cristetti (Rari Nantes Torino) tetrathlon lifesaving (classifica stilata tenendo conto dei piazzamenti degli atleti in tre gare “base” – quelle classiche del nuoto per salvamento in vasca – e una “sprint”)

BRONZO (1)

– Jacopo Musso (Rari Nantes Torino) 200 super lifesaver

Il resoconto delle due giornate di gara a questo link