ilTorinese

“Io sto con papa Francesco”

Egregio Direttore,

                            nel giorno di Natale ho ascoltato con attenzione il discorso dell’Angelus di Papa Francesco.

Quello che sto per scrivere potrà stupire chi mi conosce, e sa quanto sia cresciuto lontano dal profumo delle candele, dalle sacrestie e dalle cotte,.

Quel discorso lo sottoscrivo in pieno dalla prima all’ultima parola.

Non sono un cattolico né praticante, né militante, né tantomeno un convertito fanatico dell’ultima ora.

Sono solo una persona che, dopo aver ricevuto dalla famiglia un’educazione cattolica equilibrata ed averne assorbito i valori, è da anni alla Ricerca, perché ritiene che la Fede, sia un qualcosa di grande ed estremamente serio e non un qualcosa che si trova in un pacchetto di patatine o è un qualcosa da ostentare, magari in contrasto con il proprio agire.

Le parole di Papa Bergoglio, argentino di origine piemontese e gesuita sono state per gli Ultimi, per coloro che soffrono per la guerra, la fame, le carestie, gli sconvolgimenti climatici, in tutte le parti del Pianeta.

Sono tutte cause di cui noi, Europei Occidentali, siamo consapevoli ma facciamo finta che non esistono, problemi che toccano solo ‘Gli Altri’.

Francesco non è un Papa comunista come qualcuno – dentro e fuori la Chiesa – sussurra, mormora, dice a mezza vota, ma per questa sua sensibilità occorre rifarsi alla sua origine. Nipoti di migranti (Piemontesi e, a questo proposito, non dimentichiamo che a Cordoba in Argentina c’è un lettorato di Lingua Piemontese all’Università che manca a Torino) il Papa viene da un Paese dove la ricchezza è di pochi, da un Continente dove la Fame è un problema con la F maiscuola., da uno Stato che venne colpito da una dittatura sanguinaria e bieca. E logico che questi retaggi gli siano rimasti anche a capo della Cristianità.

Il messaggio di Francesco, a mio umilissimo modo di vedere, è stato chiaro, si cerchino vie diplomatiche e socio-politiche per risolvere le crisi, si facciano silenziare le armi (e gli immensi interessi che ci sono dietro di queste), l’Europa riprenda il suo ruolo di faro della civiltà, nel rispetto delle altre culture, invece di perdersi nel nichilismo e nel materialismo.

Questo non vuole dire che la Chiesa debba intromettersi nelle politiche nazionali, ma come capo della Chiesa Cattolica, Romana ed Apostolica in un mondo multiculturale, multietnico, multireligioso, ha tutto il diritto di suggerire (non, ovviamente, di imporre) delle linee.

E quando dice che l’Uomo deve ripensare il suo rapporto con l’Ambiente, il Creato, la voce del Papa è la voce con cui tutte le persone dotate di buonsenso dovrebbero parlare, senza che una Greta costruita in laboratorio lo ricordi tutti i giorni sui media, attraversando l’Atlantico in barca (chi ha pagato ?) o a bordo di una vettura elettrica.

So che questa parole faranno rizzare i capelli a qualcuno. Aggiungo solo per i Cattolici più intransigenti, per coloro che rimpiangono Papa Ratzinger, che è stato proprio Benedetto XVI, con le sue dimissioni, gesto coraggioso e ben lontano dal ‘gran rifiuto fatto per viltade’ anzi,  a fare saltare un certo banco, e ha tuttoggi un ottimo rapporto con il Papa gesuita. E sempre gli stessi Signori di cui ho detto poc’anzi vorrei soltanto rivolgere una domanda, preventivamente: se si è Credenti, la linea della Chiesa non la detta il Papa ?

Se la risposta fosse negativa mi parrebbe che si potrebbe fare confusione tra la Chiesa Cattolica Romana Apostolica ed un vecchio congresso della Democrazia Cristiana, con tutto il rispetto per il ruolo che questo grande partito popolare ha avuto nella storia dell’Italia Repubblicana.

Ecco perché io, laico (non laicista, non di sinistra)alla ricerca della Fede in Cristo sto con Bergoglio

 

Massimo Iaretti

Parella, “Perché in giunta non c’è parità di genere?”

Lo chiede il capogruppo di Progetto Parella MPP, Bruno Tegano, con una interpellanza che è stata depositata in vista del consiglio comunale

Perché l’amministrazione comunale di Parella non rispetta il principio della parità di genere ? Lo chiede il capogruppo di Progetto Parella MPP, Bruno Tegano, con una interpellanza che è stata depositata in vista del consiglio comunale che è convocato domenica 29 dicembre.

L’intervento parte dal presupposto che il Testo Unico degli Enti Locali prevede che i componenti della giunta siano nominati dal sindaco garantendo la presenza di entrambi i sessi. Tale parità a Parella era stata effettivamente rispettata con la nomina di un assessore uomo e di un assessore donna, ma dopo le dimissioni di quest’ultima, con decreto di nomina del 7 ottobre 2016 è subentrato il past sindaco Roberto Comitini. Tegano, pur spiegando che “non c’è nulla di personale sulla persona di Comitini, amministratore capace ed onesto”, tuttavia rivolge una serie di interrogativi all’esecutivo parellese ed al sindaco Marco Bollettino. Innanzitutto per quale motivo la giunta attuale sia formata soltanto da uomini senza rispettare la parità di genere prevista dalla legge, perché non è stato nominato un assessore donna scelto tra i due consiglieri donna eletti nella maggioranza e non è stata comunque presa in considerazione l’opzione di un assessore esterno di genere femminile, come è invece previsto dallo Statuto comunale. Inoltre il capogruppo di Progetto Parella MPP domanda all’esecutivo per quale motivo, dopo la sua domanda su tale tema non si sia provveduto a ristabilire la parità di genere in giunta, se il sindaco, pertanto, intende, perseguire in questa situazione e “se giunta e sindaco non ritengano valide le deliberazioni o gli altri atti votati da questa giunta come attualmente composta”.

“Non vuole essere una presa di posizione ad personam – precisa Massimo Iaretti, già consigliere a Parella sino al 2014 e presidente di Movimento Progetto Piemonte – tra l’altro con Roberto Comitini in tutti questi anni si è sviluppato un rapporto di amicizia vera ed è stato un sindaco assolutamente trasparente e coinvolgente anche della minoranza, ma si vuole fare chiarezza sulle modalità o meno di applicazione della legge, cosa che potrebbe essere utile anche per molti altri piccoli e piccolissimi comuni che si possono trovare in una situazione analoga a quella di Parella”.

Brucia alloggio in centro: gravemente intossicato il proprietario

Ieri sera un incendio è divampato nel centro di Torino al secondo piano di un palazzo in via Bogino  al civico 3

Il proprietario, 52 anni, è rimasto gravemente intossicato. E’ stato ricoverato all’ospedale San Giovanni Bosco, ed è in pericolo di vita. I vigili del fuoco, sono stati impegnati per tutta la notte nelle operazioni di soccorso e spegnimento. Si sta ancora  cercando di risalire alle cause del rogo. Lo stabile è ora inagibile

IdV cerca simpatizzanti

Riceviamo e pubblichiamo

“In Piemonte stiamo cercando persone disponibili ad entrare nella nostra squadra”

“Italia dei valori” c’è e continua a fare politica nel territorio. Nonostante le difficoltà siamo presenti e ci stiamo rinnovando. Crediamo che il nostro partito possa con le proprie battaglie ancora dire qualcosa. Oggi ancor di più rispetto al passato. La situazione politica incerta ci dice che c’è ancora uno spazio per noi. Noi da sempre riteniamo opportuno la lotta contro le illegalità e vogliamo continuare a farlo. Se intendente darci una mano contattateci

Mail  ignaziomessinaidv@gmail.com

Torna il Festival del giornalismo alimentare

Torino, 20-21-22 FEBBRAIO 2020:
POLITICHE DEL CIBO, SOSTENIBILITÀ DELLE FILIERE E CIBO DEL FUTURO:
TORNA IL FESTIVAL DEL GIORNALISMO ALIMENTARE


È giunto alla quinta edizione l’appuntamento che riunisce centinaia di professionisti della
comunicazione e dell’informazione in ambito alimentare. Grandi temi di attualità e trend
futuri al centro del dibattito. Comune denominatore: informazione di qualità.
Dal 20 al 22 febbraio 2020, Torino tornerà ad essere capitale del dibattito culturale nazionale sul cibo e
l’alimentazione con la quinta edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, che dal 2016 si è
consolidato come una delle manifestazioni di rilievo nazionale, sia del «mondo alimentare» che del
«mondo della comunicazione» e del giornalismo, unico in Europa nel suo genere.
Al Festival si parla di giornalismo e alimentazione da punti di vista anche molto diversi fra loro: il cibo
visto dal giornalismo economico e finanziario; l’informazione sulla sicurezza alimentare; l’informazione
sulla ricerca agroalimentare; il linguaggio del giornalismo enogastronomico; le bufale alimentari nel
web; la comunicazione alimentare verso i bambini; le politiche nazionali sull’alimentazione; legalità e
cibo; la critica e l’attualità delle guide enogastronomiche; la comunicazione delle aziende; l’editoria di
settore…
A Torino, la città delle idee per antonomasia, l’appuntamento richiama ogni anno centinaia di
professionisti dell’informazione alimentare: giornalisti, blogger, aziende, funzionari di
amministrazioni pubbliche, professionisti della sicurezza alimentare, uffici stampa e rappresentanti
di associazioni si incontrano, si confrontano, scambiano esperienze e mettono in rete saperi. Qui
nascono nuove idee e si anticipano i futuri trend della comunicazione legata ai temi alimentari. E
nascono soluzioni per rispondere alle necessità sociali.
Filo conduttore del dibattito sarà come sempre la necessità di una informazione di qualità, a fronte
anche di un pubblico di consumatori sempre più attento, partecipe e preparato, anche grazie ad una
più facile accessibilità ai contenuti, garantita dai nuovi media. Questa facilità di accedere alle
informazioni, che è un incredibile strumento di sviluppo, ha anche un rovescio della medaglia: in rete è
molto facile incappare in informazioni errate, incomplete, superficiali, fuorvianti. Solo un
atteggiamento critico e la capacità di distinguere la validità delle fonti può permettere al consumatore
di avere un ruolo attivo non solo nell’individuare informazioni di qualità, ma anche nella propagazione
di quelle vere e corrette.
Per questo, per la prima volta nel 2020, il Festival aprirà le sue porte anche al pubblico, che avrà
anche l’occasione di incontrare dal vivo alcuni tra i più seguiti personaggi della rete. Tra gli ospiti
dell’edizione 2018 ricordiamo: Lisa Casali, Sonia Peronaci e Benedetta Rossi.
“Il cibo è nella vita di noi tutti, ogni giorno e in numerosi momenti. Il cibo è vita, economia, sviluppo,
solidarietà, benessere, salute, scienza, cultura…e molto altro. Sempre più ci informiamo sul web. E i
confini tra le diverse fonti di informazione sono sempre meno netti. – spiega il giornalista
Massimiliano Borgia, ideatore e direttore del Festival – Il cittadino deve sapersi orientare tra le
diverse fonti e interpretare in modo consapevole le informazioni che legge sui giornali o su un blog. E
abbiamo pensato che aprire al pubblico le porte del Festival possa fornire un contributo importante
nello sviluppo di questo spirito critico e verso la consapevolezza della responsabilità che ciascuno di
noi può avere anche quando decide di condividere un contenuto – corretto o errato – sui social.”
Grazie agli oltre 30 panel di discussione, saranno numerosi i temi sul tavolo della V edizione: le
politiche del cibo, la sostenibilità e sicurezza delle filiere, la ricerca sul cibo del futuro, lo spreco
alimentare, nuovi trend come la “doggy bag” e il “food delivery”. Grande spazio sarà, come sempre,
dedicato all’informazione sulla sicurezza e sui reati alimentari, al made in Italy e al cibo come veicolo di
promozione sociale e culturale. Non mancheranno momenti di confronto sull’informazione vista con
l’occhio della televisione, della radio e delle grandi guide gastronomiche e focus sulle grandi inchieste.
Accanto ai dibattiti, anche quest’anno il Festival proporrà un programma parallelo di stage tecnici e
laboratori di esperienza. Questi saranno momenti formativi organizzati in collaborazione con partner e
sponsor. Saranno a numero chiuso e avranno la finalità di trasmettere consigli utili per il lavoro del
giornalista che scrive, fotografa, filma, posta il cibo. Ma saranno anche momenti di conoscenza
reciproca tra i partecipanti e i curatori degli stage e dei laboratori anche in vista di contatti futuri.
“Stage e laboratori – spiega ancora il Direttore Massimiliano Borgia – si svolgeranno negli stessi orari
dei panel: un modo per «staccare» dai dibattiti e farsi coinvolgere in attività pratiche. Inoltre, così
come avvenuto nella scorsa edizione, il Festival del Giornalismo Alimentare consegnerà i propri
riconoscimenti a giornalisti che, nel corso dell’anno, si sono distinti per il loro lavoro di informazione
e inchiesta in ambito food. Ripeteremo infine anche l’esperienza degli incontri B2B, che ha riscosso
molto successo l’anno scorso, quando per la prima volta abbiamo organizzato incontri tra le aziende
presenti al Festival interessate ad approfondire possibilità e benefici della comunicazione con i
professionisti della comunicazione interessati a sviluppare la propria attività. C’è ancora moltissimo
bisogno di comunicazione sul cibo e ci è parso naturale porci come facilitatori dell’incontro tra
domanda e offerta.”
Con l’obiettivo di far incontrare le diverse professionalità interessate alla comunicazione alimentare,
(Giornalisti, Medici, Veterinari, Biologi, Nutrizionisti, Agronomi, Avvocati e Tecnologi Alimentari)
l’evento è ufficialmente inserito tra quelli validi per acquisire i crediti della formazione obbligatoria
continua dei giornalisti e delle professioni scientifiche e sanitarie.
Per restare aggiornati sulle prossime novità e per pre-accreditarsi alla tre giorni di Festival consultare il
sito www.festivalgiornalismoalimentare.it e i profili social.

La fabbrica dei giocattoli

Spettacolo di animazione teatrale con burattini e attore 

Sabato 28 dicembre 2019 alle ore 17

a L’asola di Govi, Docks Dora via Valprato 68 pad. F, Torino

Pino Potenza e Ombretta Mantoan 

metteranno in scena La fabbrica dei Giocattoli 

spettacolo di animazione teatrale con burattini e attore

Per informazioni e prenotazioni contattare 346 6405263

Nel laboratorio dei giocattoli della Nonna Sabella fremono i preparativi per costruire e consegnare i giocattoli per le festività Natalizie ma Fetentoni hai in animo di venderli alla Super Fabbrica dei giocattoli, e addormenta Nonna Sabella con un potente sonnifero.I giocattoli che hanno compreso che finiranno nel magazzino della Super Fabbrica di giocattoli decidono di scappare per recarsi da soli dai bambini a cui sono destinati.

Inseguimenti, colpi di scena, geni senza cuore che ritroveranno un  cuore, cani di pezza imprigionati in un secchio, burattini che aiuteranno i giocattoli  così che  potranno raggiungere i bambini a cui erano destinati.

Topo d’appartamento tenta il furto: scoperto dal custode

Intorno all’una di notte di mercoledì scorso, viene segnalata agli agenti della Polizia di Stato la
presenza, in via Lagrange, di un uomo, vestito di scuro e con una borsa al seguito, che entra
furtivamente all’interno di uno stabile per poi uscirne poco dopo, fuggendo. Perlustrando le
vie limitrofe, il soggetto viene individuato mentre tenta di defilarsi tra le auto in sosta. Si tratta
di un cittadino italiano di 50 anni con precedenti di polizia specifici. L’uomo, forzando il
portone d’ingresso e divelto il lucchetto di una finestra, era riuscito ad introdursi all’interno di
un palazzo in via Lagrange. Il rumore prodotto dagli arnesi atti allo scasso aveva insospettito il
custode della struttura, che affacciandosi dalla sua abitazione, intravedeva il cinquantenne
accedere ad un locale magazzino attiguo. Immediatamente allertava le forze dell’ordine. Il
cinquantenne è stato dunque arrestato per tentato furto in abitazione aggravato e denunciato
per il possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso in quanto nascondeva un cacciavite nella
manica della giacca e 3 pinze a pappagallo, diversi passe-partout, una chiave a brugola e guanti
da lavoro all’interno di una borsa.

Con “Occhi, nasi e bocche… il gioco dei ritratti!”

Laboratori creativi a Palazzo Barolo

NELL’AMBITO DELLA MOSTRA “TANTE TESTE TANTI CERVELLI. LANTERNA MAGICA DELLE FACCE UMANE”

Sono tante le iniziative che affiancano la mostra “Tante Teste tanti cervelli. Lanterna Magica Delle Facce Umane”, curata da Pompeo Vagliani e attualmente in corso al Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia di Palazzo Barolo. Durante il periodo delle festività natalizie, sono previsti due appuntamenti per tutta la famiglia, laboratori creativi per grandi e piccini sul tema della metamorfosi del volto.

Con “Occhi, nasi e bocche… il gioco dei ritratti!” – sabato 28 dicembre 2019 e giovedì 2 gennaio 2020, alle ore 15.30 e 17.00 – i partecipanti potranno comporre ritratti combinando le varie parti del volto in maniera creativa e fantasiosa per dar vita a buffi personaggi che diventeranno i protagonisti di storie da inventare insieme.

Con “Metamorfosi… emozioni a viso aperto” – domenica 29 dicembre 2019 e venerdì 3 gennaio 2020, alle ore 15.30 e 17.00 – si potranno analizzare invece le diverse espressioni umane e i sentimenti che le veicolano, a partire dagli antichi studi di fisiognomica fino ad arrivare alle moderne emoji. Durante il laboratorio, verrà realizzata una particolare tipologia di flap book per comporre tutte le espressioni umane e creare divertenti mutamenti.

I laboratori sono rivolti ai bambini a partire dai 4 anni. Per informazioni e prenotazioni: 011 19784944, 388 4746437, didattica@fondazionetancredidibarolo.com. Le attività sono organizzate su due turni, alle ore 15.30 e alle ore 17.00. Costo € 5,00 a partecipante; per genitori e accompagnatori € 4.00 Percorso Libro; € 7.00 Percorso Scuola + Percorso Libro; gratuito con Abbonamento Musei. Con la TESSERA 5 INGRESSI si potrà usufruire dell’accesso al Percorso Libro per adulti e accompagnatori, in occasione di 5 laboratori, al costo di € 10,00.

Treni, programmare il prossimo decennio

Proseguono gli incontri con Trenitalia per l’affidamento dei servizi per i prossimi 10 anni. L’assessore Gabusi incontra i responsabili territoriali di Trenitalia.

 

«Vogliamo entrambi arrivare ad un accordo che possa finalmente dare una svolta al servizio ferroviario regionale. Oggi sono state gettate le basi per farlo». Così l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi al termine dell’incontro dei giorni scorsi con Trenitalia. «Ho voluto incontrare il direttore regionale Piemonte di Trenitalia Marco Della Monica e il direttore Divisione Passeggeri Regionale Sabrina De Filippis oggi, giornata di previgilia natalizia, per non perdere nemmeno un giorno nel percorso della definizione del contratto di servizio per i prossimi anni. Ogni giorno più di 100.000 viaggiatori utilizzano 500 treni del Servizio Ferroviario Regionale: 13 milioni di chilometri, di cui 6,4 milioni per i collegamenti Regionali Veloci che connettono i principali centri del Piemonte e i capoluoghi delle regioni vicine e 6,6 milioni per i servizi regionali che dai poli principali connettono tutte le stazioni piemontesi. Cifre che fanno capire facilmente come i pendolari e gli utenti del trasporto ferroviario regionale non possano attendere oltre. Da parte nostra l’impegno a proseguire sul piano contrattuale anche durante il periodo festivo».

Da sottolineare la disponibilità di Trenitalia a modulare l’offerta in maniera differente rispetto alla prima proposta. «Abbiamo ricevuto – conferma l’assessore Gabusi – da Trenitalia la proposta di alcune soluzioni, che andranno certamente approfondite e valutate, ma che rappresentano comunque un passo importate per sottoscrivere, spero rapidamente, il nuovo contratto di servizio».

Giunge infatti al termine del ‘contratto ponte’ triennale la necessità di un nuovo contratto di lungo periodo per il servizio ferroviario regionale e regionale veloce. «Il nuovo contratto – sottolinea l’assessore Gabusi – avrà una durata di 10 anni: un arco di tempo importante, che consente a Trenitalia di affrontare con serenità gli impegni contrattuali. Ora occorre trovare punto di incontro per consentire un miglioramento globale del servizio per il Piemonte sia per l’offerta di trasporto sia per il rinnovo materiale rotabile. Come dimostrato più volte in questi mesi puntiamo ad una progettazione condivisa, che metta al centro la qualità del servizio. Abbiamo ereditato una situazione difficile e abbiamo l’ambizioso obiettivo di invertire la marcia per dare un servizio degno di questo nome a tutti i passeggeri dei treni piemontesi. Abbiamo trovato disponibilità al dialogo da parte di Trenitalia e ci siamo seduti intorno al tavolo per ragionare insieme su investimenti, sviluppo e miglioramento dei servizi per i viaggiatori».

17 gradi: la notte di natale più calda da 150 anni

Si tratta del valore più alto mai registrato nella serie dal 1865 tra il 24 e il 25 dicembre

 

E’stata la notte di Natale più calda in 150 anni. Lo riferisce  la Società meteorologica italiana sottolineando che l’osservatorio di Moncalieri, passata la mezzanotte, ha registrato una massima di 17.8 gradi (17.4 °C con correzione Inrim). Si tratta del valore più alto mai registrato nella serie dal 1865 tra il 24 e il 25 dicembre non solo a nessuna ora della notte ma nemmeno di giorno, a causa  dell’ effetto del vento di foehn che ha surriscaldato aria già tiepida in origine.