ilTorinese

Agrigento – Reale Mutua Basket Torino: non è che si perde… è che non si vince!

Il BASKET VISTO DA VICINO

Il titolo evidenzia un problema che la squadra di Torino ha e che comincia a sembrare presente nel suo DNA: l’incapacità a vincere imponendosi. Sono tre le sconfitte e, sommando insieme i punti di differenza con cui sono maturate, arriviamo a soli cinque punti di differenza.

C’è chi potrebbe dire che sono solo pochi  punti e che se ieri non avessimo subito un canestro all’ultimo secondo (come con Bergamo e con Latina) saremmo in testa a punteggio pieno, ma dei se e dei ma sono piene le “fosse” delle cattive gestioni.

In realtà la Reale Mutua gioca male in attacco e difende peggio. Solo quando sono artefici i giocatori stranieri Pinkins e Marks e l’italiano Alibegovic di giocate di buon livello estemporanee la squadra si stacca e va in vantaggio. Ma poi non solo non ha il Killer Istinct ma ha il “Nursery Istinct” con cui permette ad ogni squadra di rialzare la testa e talvolta si vince ma di solito si perde.

Sicuramente la panchina ha le sue colpe. Infatti quando entra nelle scelte tattiche confonde le idee e impone soluzioni “inquietanti”. Una per tutte: mancano circa due secondi e viene chiamato timeout; siamo sotto di uno e ci aspettiamo una giocata finale anche se sappiamo già cosa accadrà, ma non che non si riesca neanche a mettere la palla in campo!!!

In pratica non si discute che si potesse anche vincere, ma non si doveva perdere. Torino non ha personalità, non ha carattere e non ha spirito combattivo,difficile dare la colpa solo alla sfortuna. E’ stata più volte in vantaggio. Se quando mancano due secondi alla fine sei sopra di dieci punti (cosa che sembrava essere il minimo scarto tra le due squadre viste ieri) poco conta se entra o non entra l’ultimo tiro. E’ questo che conta, non perdere di uno o di due all’ultimo secondo, ma vincere di dieci quando sei più forte. E questo è quello che sarebbe giusto vedere.

E’ vero manca Diop, ma con tutto il bene che gli vogliamo, non è Lebron James (anche se il fisico ce l’ha!) e non si possono giustificare  le sconfitte con la sua assenza.

Cappelletti sembra non essere più in grado di giocare a basket da play di livello. E’ vero che ha segnato quasi da metà campo, ma è entrato negativamente nella perdita di almeno sette palloni. Degli altri poco o nulla si può dire se non che se un giocatore infila 6 tiri da tre non marcato, forse direi che la gestione anche fisica della difesa sia alquanto carente.

Torino non è questa e non può essere questa. I commentatori esterni la chiamano corazzata, ma forse gli unici a non saperlo sono proprio allenatore e giocatori.

Un po’ di sana umiltà va bene, ma non mai e poi mai sottomissione o paura dell’avversario. Rispetto non timore! E dalle parole che ascoltiamo e leggiamo in settimana sembra proprio che a Torino manchi personalità e a Torino, senza personalità, nello sport non si fa molta strada. Il provincialismo è nella mente non nel luogo di nascita. Ci si eleva solo lavorando al meglio, senza urla, strepiti e inutili momenti di isteria con cambi frenetici, improvvisi e punitivi.  

Siamo sempre ai vertici di una classifica incredibilmente corta e con Casale e Biella (incredibile!) in testa. Torino non può stare dietro. Torino ha tanta gente che vorrebbe il basket di vertice e lo merita una piazza che vuole il meglio. Speriamo in un cambio di mentalità: altrimenti sarà dura.

Paolo Michieletto

“Altius two”, prove di soccorso alpino

Si è conclusa, sulla rocca Sbarua nel pinerolese, l’esercitazione di soccorso alpino militare “Altius Two”, organizzata e condotta dal 3° Reggimento Alpini di Pinerolo, e che ha visto la partecipazione del servizio piemontese del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza unitamente alle Squadre Alpinistiche della Protezione Civile e alle Squadra Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto del Corpo Militare Speciale Ausiliario dell’Associazione Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta.

Dopo un intenso periodo di preparazione, gli operatori delle Squadre Soccorso del Terzo congiuntamente ai team del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, della Guardia di Finanza e della Protezione Civile, hanno effettuato prove di interventi complessi in parete mediante l’impiego di specifiche barelle e utilizzando la tecnica del rappeling (discesa in corda doppia) per condurre l’infiltrazione nell’area d’intervento, e coordinare il successivo prelievo dell’infortunato da parte di elicotteri.

Il valore aggiunto scaturito dall’esercitazione è rappresentato dal confronto e dallo scambio di esperienze e informazioni sulle procedure tecniche, con lo scopo di rendere le squadre di soccorso e salvataggio “inter-operabili” tra realtà differenti, mettendole “a sistema” con gli assetti elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito, della Guardia di Finanza e dell’Elisoccorso del 118.

All’attività finale hanno presenziato, oltre al Comandante della Brigata Alpina Taurinense Generale Davide Scalabrin, il Consigliere regionale Paolo Ruzzola – in rappresentanza del Presidente della Regione Piemonte -, il Presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese Luca Giaj Arcota, la Dirigente Regionale della Protezione Civile Sandra Beltramo ed il Comandante del 3° Reggimento Alpini Colonnello Christian Bison.

A conclusione dell’esercitazione, il Generale Scalabrin ha espresso parole di orgoglio per la professionalità dimostrata nel corso dell’esercitazione e, rivolgendosi ai militari, ha condiviso con loro alcune considerazioni sull’importanza di avere sempre unità efficienti, addestrate, flessibili e specializzate che siano in grado di operare in un contesto ambientale caratterizzato dalla verticalità nonché di intervenire con brevissimo preavviso per ogni esigenza di impiego.

Le Squadre Soccorso Alpino Militare – nate con il preciso scopo di supportare i militari in addestramento montano – sono composte da militari in possesso di specifiche qualifiche nei settori sciistico, alpinistico, meteo-nivologico e sanitario. Tali qualifiche le rendono un assetto peculiare delle Truppe Alpine di pagante impiego in un ampio spettro di emergenze e in grado di operare di concerto con il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese e Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.

Dispositivo seggiolini auto, un gran pasticcio

Di Roberto Placido

La capacità di un ministro e di conseguenza di un governo si misura in base ai provvedimenti che vengono presi. In questo caso parliamo di un provvedimento, la legge 117 del 1 ottobre de 2018 “ introduzione dell’obbligo di installazione di dispositivi per prevenire l’abbandono di bambini nei veicoli chiusi”, sollecitato, invocato e atteso da molti anni. Ogni nuova tragedia, perché  tale è la morte di un bambino, si levavano le richieste, le suppliche e le speranze dei genitori e dei cittadini in genere. Così tra un rinvio per il rinnovo del Parlamento e qualche, colpevole,  distrazione di troppo siamo arrivati al provvedimento indicato nel titolo. Una legge di civiltà. Ma a questo punto arriviamo alla situazione incredibile nella quale centinaia di migliaia di famiglie italiane, con più di un milione di bambini, si sono trovate nel caos e nel marasma con, a causa della legge entrata in vigore all’improvviso lo scorso 7 novembre, negozi presi d’assalto ed i pochi seggiolini a norma , lievitati di prezzo, esauriti in un baleno. Per non parlare delle polizie municipali indecise sul da farsi. Sì perché nella legge oltre alle indicazioni su età, caratteristiche e dettagli sui seggiolini,  sono indicate anche le sanzioni, da 80 a 323 euro di sanzione, cinque punti sulla patente fino alla sospensione della stessa da  quindici giorni a due mesi. Ultima “ chicca” l’erogazione dei 30 euro per l’acquisto non si sa ancora come avverrà e quindi,  si consiglia di conservare lo scontrino!  In un paese normale ci si aspetta che un ministro ed i dirigenti del suo dicastero incontrino le aziende interessate per concordare costi, da ridurre in considerazione dell’obbligo degli apparati, caratteristiche e completa disponibilità nei punti vendita. Ed invece no, dopo il solito annuncio  dell’entrata in vigore, subito smentita dalla necessità di attendere il via libera europeo, e la successiva dichiarazione del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli del definitivo via libera,  il silenzio fino all’improvvisa entrata in vigore descritto prima. L’esperienza in un negozio specializzato, personale,  di domenica 10 novembre è stata esauriente, appena abbozzata la fatidica domanda sui dispositivi… sono finiti, se vuole lasciare un acconto,  con arrivo previsto a  fine gennaio del 2020. La riflessione, oltre all’incapacità conclamata di un ministro, distintasi finora per la straordinaria “comprensione” verso le ricche concessionarie autostradali, riguarda il governo e la previsione, infausta, sulla sua durata. Se un provvedimento di civiltà atteso e condiviso da tutti viene gestito così nel caos e nell’improvvisazione, non può che andare a casa in un lasso di tempo abbastanza breve e quindi di alcuni mesi.

L’isola del libro: speciale Andrés Neuman

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

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“Frattura”   -Einaudi-   euro 21,00

Andrés Neuman Galàn è uno scrittore, poeta e traduttore 42enne nato a Buenos Aires ma naturalizzato spagnolo. Laureato in filologia all’Università di Granada, oggi è lì che vive e lavora come professore di Letteratura latinoamericana presso lo stesso ateneo. Secondo la critica è uno dei migliori giovani scrittori di lingua spagnola, i suoi libri hanno vinto prestigiosi premi e sono tradotti in più di 20 lingue.

“Frattura” è l’ultimo… ed è bellissimo. Parla di sopravissuti alla bomba atomica, di tragedie varie come i terremoti e i danni inferti agli impianti nucleari; ma anche di amore, fragilità e forza, rivincita e perdita d’identità.

Protagonista è il giapponese Yoshie Watanabe, miracolosamente uscito indenne dalla devastazione delle bombe atomiche sganciate dagli americani su Hiroshima e Nagasaki, che diventano i due luoghi maledetti in cui sono morti il padre (davanti ai suoi occhi), mentre la madre e le sorelle sono state letteralmente dissolte. Di loro non è rimasta traccia, come se non fossero mai esistite se non per Yoshie, che deve continuare a vivere portandosi dentro il rovente dolore e una difficile –se non impossibile- “psicatrizzazione”. Cresciuto a Tokyo con degli zii, appena può abbandona il Giappone e gira il mondo per il suo lavoro di marketing director di un’azienda che produce televisori. Professionista instancabile fa una velocissima carriera. Watanabe è un doppio sopravissuto, perché è stato anche protagonista del terremoto del 2011 a cui è seguito lo tsunami con il devastante incidente e la fuga radioattiva dalla centrale nucleare di Fukushima (che, ironia della sorte, vuol dire “isola della fortuna). La sua vita viene raccontata dalle 4 donne che lo ameranno in tempi e luoghi diversi: Parigi all’epoca della Nouvelle Vague, New York dello scandalo Watergate, Buenos Aires alla fine della dittatura quando ancora si cercano invano i desaparecidos, e Madrid nei primi anni 90. Una vita intera, ma tante vite diverse, sempre da straniero.

Per l’occasione   perché non scoprire e leggere gli altri precedenti romanzi di Neuman; ne suggerisco almeno due.

 

“Una volta l’Argentina” -Ponte alle Grazie-   euro 16,80

Questo libro è un autentico e magnifico mosaico di tante vite diverse, collegate tra loro, che messe   insieme sono anche l’affresco di una parte della storia dell’Argentina. E’ la storia della famiglia di Neuman, figlio della buona borghesia, che va a ritroso e ripercorre le storie dei suoi avi. L’ha scritto nel 2003 dopo aver ricomposto tanti frammenti a partire dal bisnonno paterno Jacobo, discendente di una famiglia vissuta nella Russia Zarista, che in Argentina conosce e sposa la cugina di primo grado, Lidia, nata in Lituania. Sono una coppia affascinante, decisamente moderna per l’epoca: vivono in una bellissima villa con personale di servizio, giardino e campo da tennis, in un quartiere residenziale di Buenos Aires. Lui accumula ricchezza ma non sa attaccare neanche un chiodo; lei ha abilità da tecnico della manutenzione, in più amministra il patrimonio e ha fiuto nel campo dell’arte. E’ l’inizio della discendenza, in parte reale e in parte fantastica, che Andrés Neuman rimette insieme tratteggiando caratteri, legami e gesta di una pittoresca genealogia. Ci sono prozii e zii sempre alle prese con qualche guaio e costretti a fuggire dal paese, antenati ebrei poco osservanti, nonne che arrivano da lontano e restano fedeli alle lingue di origine. Poi c’è tanto altro, come le pagine dedicate alla madre di Neuman, violinista coinvolta con la sua orchestra in una sparatoria. E sullo sfondo, sempre l’Argentina con le sue piaghe. Paese splendido ma martoriato da populismo, corruzione, fame, miseria, colpi di stato e dittature militari, torture e desaparecidos……

 

 

“Il viaggiatore del secolo”   – Einaudi- euro 15,00

Parte della critica l’ha definito un romanzo ottocentesco, ma scritto con la sensibilità e gli occhi di un uomo del XXI ° secolo. E’ ambientato nella Germania del XIX ° secolo, nella cittadina di Wandernburgo, all’epoca della Restaurazione dopo la sconfitta di Bonaparte. E’ li che approda il giovane viaggiatore Hans con il suo baule pieno di libri e riviste, che di lavoro fa il traduttore e viaggia spesso. Wandernburgo non è la sua meta, dovrebbe essere solo una tappa del suo iter; invece diventa teatro della trama del romanzo. Si ferma a rifocillarsi nella locanda della numerosa famiglia Zeit ed è lì, in un’angusta stanzetta, che si arena il suo viaggio. Poi incontra Sophie, figlia del signor Gottlieb. E’ intelligente, colta, turbolenta, promessa sposa di un nobile e, nel frattempo, ha creato un brillante salotto letterario di cui è l’anima. Lì si discetta di letteratura, filosofia, politica ed economia. Hans non solo fa il suo ingresso nel circolo, ma imbastisce anche una liaison dangereuse con Sophie, dove alla carica erotica si mischiano parole, versi, pensieri ed emozioni. Hans conoscerà anche un pittoresco suonatore di organetto che vive ai margini, in una grotta, con il suo cane Franz; lo incontra nella piazza del paese, fa amicizia e con lui instaura un bellissimo rapporto fatto di confidenze, ascoltando le sue parole di profonda saggezza. Nella trama, a volte un po’ lenta, si inseriscono, a smuovere le acque, alcuni delitti e il mistero secondo il quale nessuno di coloro che sono transitati in paese, pare sia poi riuscito a ripartirne.

Soluzioni assicurative per animali domestici

Il rapporto annualmente redatto da Assalco – Zoomark sulla “Cura degli Animali da Compagnia” – evidenzia che gli animali da compagnia delle famiglie italiane hanno raggiunto nel 2018 quota 60 milioni e mezzo.

Di questo numeroso insieme, che vede al primo posto per numero pesci e uccellini, fanno parte 7 milioni e mezzo di gatti e circa 7 milioni di cani. Ed è soprattutto alla salute e alla tutela di cani e gatti che è dedicata la maggior parte delle soluzioni assicurative sul mercato, per chi non vuol correre rischi e vuole essere pronto ad affrontare economicamente ogni tipo di imprevisto.

Ma come funzionano le assicurazioni per gli animali domestici e quali garanzie offrono?

Gli animali da compagnia sono, a tutti gli effetti, un componente della famiglia. È su questi due piani, responsabilità e tutela , che intervengono le assicurazioni. Le coperture relative a questi due aspetti vanno incontro alla richiesta di essere pronti a rispondere a qualsiasi danno involontariamente provocato a terzi e fornire le migliori attenzioni per quanto riguarda la salute dei propri animali.

La tutela per i danni causati dagli animali domestici rappresentano una garanzia aggiuntiva della garanzia RC Capofamiglia, garanzia pensata per far fronte ai danni a terzi causati da un membro del nucleo familiare nei limiti del massimale indicato in polizza. Come sempre è importante verificare attentamente, prima di sottoscrivere qualsiasi contratto di questo genere, che la copertura assicurativa sia valida per la razza canina o felina del proprio animale domestico, in quanto spesso i “cani impegnativi” sono esclusi, ma si possono aggiungere con un sovrapremio. Generalmente la copertura è valida anche quando l’animale domestico è accudito da una persona incaricata esterna al nucleo familiare.

La migliorata qualità dell’alimentazione, determinata da uno sviluppo qualitativo crescente del pet food industriale, e cure veterinarie, alle quali oggi si ricorre più spesso e con maggiore tempestività rispetto a un tempo, sono i due fattori che portano il rapporto Assalco-Zoomark a stimare che l’aspettativa di vita degli animali da compagnia si sia raddoppiata negli ultimi trent’anni. Gli interventi veterinari richiedono una sempre maggiore specializzazione in tecnica e strumentazione, lo sa bene chi si è trovato a ricorrervi, ed hanno costi spesso molto elevati, ai quali non è dato sottrarsi per ovvie ragioni. È in queste situazioni che può fare la differenza avere stipulato un’assicurazione apposita per la salute degli animali che coprano le spese veterinarie derivanti da infortunio e malattia. Tanti gli ambiti in cui una polizza sanitaria di questo tipo può intervenire:

  • interventi chirurgici;
  • ricoveri in cliniche veterinarie (risarcimento anche in forma di diaria per i tempi stabiliti da contratto);
  • malattie (per il rimborso delle spese per visite ed esami ma anche a copertura dei costi per i medicinali);
  • infortuni (per pagare le cure urgenti di pronto soccorso veterinario ma anche eventuali protesi e strumenti per la guarigione);
  • trattamenti di riabilitazione post-ricovero.

Anche qui, come sempre, è bene fare attenzione alle specifiche del contratto, norme ed esclusioni, tempistiche massimali ed eventuali scoperti. Come avviene per tutte le polizze infortuni e malattia, potrebbero essere previste franchigie e si può, quindi, essere tenuti a farsi carico comunque di una parte delle spese sostenute. Un’altra discriminante potrebbe essere l’età e la razza dell’animale domestico, perché le Compagnie hanno diritto di porre restrizioni a questo proposito.

Alla RC può aggiungersi la voce Tutela Legale, una garanzia utile a ottenere un rimborso in caso di spese giudiziarie conseguenti a un sinistro, quando con la controparte non si trova un accordo e si apre una controversia. Sembrano verifiche scontate ma è meglio ricordarne l’importanza, dato che puo succedere che le contestazioni aperte con le Compagnie d’assicurazione riguardano proprio malintesi dovuti a una lettura frettolosa delle specifiche del contratto.

 

Emanuele Farina Sansone

Nuoto per salvamento, i vincitori

Ecco i vincitori del Campionato Regionale Assoluto di nuoto per salvamento, disputato nel week end al Palazzo del Nuoto di Torino. Il resoconto delle due giornate di gara a questo link.
Un breve resoconto del Trofeo Mussi-Lombardi-Femiano di Alessandro Miressi e Luisa Trombetti a questo link.

Campioni regionali

Individuali
– Francesca Cristetti (Rari Nantes Torino) 200 super lifesaver, 100 percorso misto e 50 manichino
– Simone Re (Aquatica Torino) 200 ostacoli e 50 manichino
– Luca Serano (GS Vigili del Fuoco Salza) 100 manichino pinne e torpedo e 200 super lifesaver
– Rossella Fimiani (Aquatica Torino) 100 manichino pinne e torpedo
– Cristian Barbati (Rari Nantes Torino) 100 percorso misto
– Andrea Vivalda (Sa-Fa 2000 Torino) 100 manichino pinne
– Valentina Pasquino (Nuotatori Canavesani) 100 manichino pinne
– Giulia Vetrano (Centro Nuoto Nichelino) 200 ostacoli

Staffette
– Sa-Fa 2000 Torino (Maddalena Daraio, Elena Tetta, Andrea Vivalda, Davide Vivalda) 4×50 lifesaver mixed
– Rari Nantes Torino (Francesca Cristetti, Alice Magrini, Paola Lanzilotti, Giada Barale) 4×25 manichino F
– GS Vigili del Fuoco Salza (Lorenzo Frullini, Lorenzo Bigarella, Luca Serano, Lorenzo Ceccon) 4×25 manichino M
– Rari Nantes Torino (Francesca Cristetti, Beatrice Giorgis, Marta Sofia Sandrone, Paola Lanzilotti) 4×50 mista F
– Rari Nantes Torino (Federico De Stefani, Davide Petruzzi, Cristian Barbati, Jacopo Musso) 4×50 mista M
– Nuotatori Canavesani (Vittoria Borgnino, Sofia Aceto, Francesca e Valentina Pasquino) 4×50 ostacoli F
– Centro Nuoto Torino (Alessio Oberta Paget, Andrea Cibrario, Matteo Suardini, Gabriele Carbone) 4×50 ostacoli M

–  GS Vigili del Fuoco Salza (Elena Cigliutti, Agnese De Pasquale) liine throw F
–  GS Vigili del Fuoco Salza (Lorenzo Giaccone, Davide Finiguerra) line throw M
Foto LC ZONE Fotografia&Comunicazione

Napoli (FI): legge elettorale e alleanze innaturali

Riceviamo e pubblichiamo

Non credo che in poche settimane l’attuale maggioranza di governo sarà in grado di varare una nuova legge elettorale. Credo, però, che se l’orientamento prevalente sarà il ritorno al proporzionale, sia pure con adeguate soglie di sbarramento, ne guadagnerà la chiarezza politica. Mettere fine ad alleanze politicamente innaturali, tanto a destra quanto a sinistra, significherebbe restituire agli elettori un quadro di maggiore chiarezza e tagliare la strada a ogni trasformismo.

     Vero è che il sistema maggioritario costringe alla semplificazione del quadro politico, ma dice il falso chi volesse ancora sostenere che ne guadagnerebbe la stabilità dell’esecutivo. La storia del maggioritario italiano, dal ‘93 a oggi, è costellata di governi caduti e di legislature o interrotte o portate a termine con difficoltà. Consentire ai partiti di recuperare la propria identità senza dover indossare una maschera sovranista o populista significa restituire agli elettori la responsabilità della loro scelta: scegliere da chi farsi governare e non solo votare “contro” chi non farsi governare.

On. Osvaldo Napoli, Forza Italia

Un treno storico per “Bra’s – Il Festival della Salsiccia di Bra”

Da Torino

Domenica 8 dicembre viaggio d’altri tempi verso l’evento stellato. Fermate a Lingotto e Carmagnola. Prenotazioni aperte, posti limitati

Un Festival tutto dedicato alla mitica Salsiccia di Bra, tre chef stellati (Massimo Camia, Davide Palluda e Maurilio Garola) che la celebreranno preparando piatti a lei dedicati e un treno storico per raggiungere Bra e l’evento in tutta comodità da Torino, in magiche atmosfere di altri tempi.

 

Succede a Bra domenica 8 dicembre, in occasione di “Bra’s – il Festival della Salsiccia di Bra”: un treno d’epoca di inizio Novecento partirà alle 9 dalla stazione di Torino Porta Nuova e, dopo le tappe intermedie a Torino Lingotto e Carmagnola (con possibilità di salita), condurrà i visitatori al Movicentro, proprio accanto alla stazione ferroviaria, nel cuore di una festa che saprà soddisfare i palati più esigenti. Bra’s vedrà infatti la fusione dei fiori all’occhiello della produzione gastronomica della città della Zizzola – la rinomata salsiccia, le verdure degli orti cittadini e il riso di Bra – con la maestria di tre chef stellati: Massimo Camia, dell’omonimo ristorante di La Morra, Maurilio Garola, chef della Ciau del Tornavento di Treiso, e Davide Palluda del ristorante All’Enoteca di Canale.

 

A loro spetterà il compito di prendere i visitatori “per la gola” attraverso i piatti appositamente studiati per l’occasione, cucinati dal vivo in un Movicentro allestito a festa e offerti al pubblico a 12 euro (in aggiunta al tagliere Bra’s che permetterà di degustare salsiccia, formaggio Bra Dop e focaccia nostrana a 6 euro). Ma il festival sarà anche molto altro: tra le iniziative in programma ci sono visite guidate alle bellezze barocche della città, musei aperti con ingressi gratuiti, visite alle Centine Ascheri e menù speciali nei ristoranti di Bra. Impossibile resistere!

 

Due le proposte per i visitatori che sceglieranno di arrivare a Bra a bordo del treno d’epoca: il solo biglietto di andata e ritorno al costo di 25 euro, oppure il pacchetto che include il viaggio, un piatto stellato e un bicchiere di vino a 35 euro. I bambini sotto i quattro anni non pagano.

 

I posti sono limitati: per partecipare, è necessario prenotare all’Ufficio Cultura e Turismo del Comune di Bra allo 0172-430185 in orario di ufficio (da lunedì a venerdì ore 9-12.30 e 15-18, il sabato e la domenica ore 9-12.30). Maggiori informazioni sul sito web www.turismoinbra.it e sui principali social network, cercando “Comune di Bra”.

“Eguaglianza e sovranità” venerdì 22 novembre a Rivoli

Venerdì 22 novembre, nella sala Congressi del Comune di Rivoli in via Dora Riparia 2 a Rivoli (Cascine Vica) si parlerà di “Eguaglianza e sovranità.

La Costituzione della Repubblica italiana e suoi confini”. La mattinata didattica di riflessioni sui temi della “Cittadinanza e Costituzione”, prevista per le ore 10,00, è promossa congiuntamente dal Comitato Resistenza del Colle del Lys e dal Comitato Ressitenza e Costituzione del Consiglio regionale piemontese. Dopo i saluti di Stefano Allasia,presidente del Consiglio Regionale del Piemonte e del Comitato Resistenza e Costituzione, e di Andrea Tragaioli, sindaco di Rivoli, sono previste le relazioni di Claudio Vercelli, storico, docente dell’Università Cattolica di Milano (“Confini e società. La sovranità italiana nell’età della globalizzazione”) e Marco Brunazzi, vicepresidente dell’Istituto di Studi Storici ”Gaetano Salvemini (“La sovranità del popolo. Cosa vuol dire nella nostra Costituzione”). Coordineranno l’evento Amalia Neirotti, presidente del Comitato Resistenza Colle del Lys, ed Elena Cattaneo, referente dei progetti rivolti al mondo della scuola. Il rapporto tra sovranità ed eguaglianza, afferma in una nota il Comitato Resistenza del Colle del Lys “definisce non solo il perimetro dei diritti, ma anche l’identità del popolo italiano. Ovvero cosa voglia dire essere cittadini del nostro Paese. Non si tratta quindi di una mera questione di confini, come si può essere indotti a pensare, ma di una dichiarazione di principi sul significato della cittadinanza in una società democratica”. Dopo le relazioni seguirà la presentazione dei laboratori didattici per l’anno scolastico 2019-2020, rivolti a dieci classi quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado della Città Metropolitana di Torino, offrendo ai partecipanti una messa a fuoco di alcuni contenuti fondamentali della Carta in riferimento all’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”. L’iniziativa si inserisce perciò a pieno titolo nei percorsi formativi interdisciplinari, anche in preparazione all’esame di Stato. Nell’ambito del programma della mattinata verranno proiettate le videoclip prodotte dalle classi coinvolte nel progetto lo scorso anno e saranno premiati gli studenti dell’Iti Giulio Natta, ideatori del logo utilizzato per la realizzazione della t-shirt di Eurolys.

Settimana in musica con il duo Caine-Fresu e Mika

Rock Jazz e dintorni

Lunedì. Al Teatro Concordia di Venaria si esibisce Piero Pelù. All’Hiroshima Mon Amour è di scena Gionny Scandal. Al Circolo della Musica di Rivoli suonano i Notwist. All’Arteficio è di scena il trio della vocalist Ginger Brew.

Martedì. Al Teatro Vittoria si esibisce Pippo Pollina. Al Blah Blah sono di scena i White Hills.

Mercoledì. Al Blah Blah suonano i Guitar Wolf. Al Teatro Colosseo si esibisce Fabrizio Moro. Al Cafè Neruda suona il trio del trombettista Flavio Boltro. Al Jazz Club si esibiscono i Jazz Man Voice. Al Teatro della Concordia a Venaria arriva Piero Pelù (foto). All’Arteficio suona il trio del bluesman Lamar King Bee Chase.

Giovedì. All’Hiroshima Mon Amour si esibiscono gli Axos. Al Folk Club suona il duo Uri Caine e Paolo Fresu (Foto).Al Magazzino sul Po sono di scena i Vossa + Nowhere. Al Cafè Neruda si esibisce la Easy Big Band. Al Magazzino di Gilgamesh suona il bluesman Watermelon Slim. Al Jazz Club si esibisce la Jazz Lab Orchestra.

Venerdì. Al Blah Blah sono di scena gli Stems. Al Magazzino sul Po suonano gli Arto. Al Cap 10100 si esibisce Andrea Laszlo De Simone. Al teatro Colosseo la PFM. Canta De Andrè. Al Circolo della Musica di Rivoli è di scena Joan As Police Woman.

Sabato. Al Magazzino sul Po si esibiscono  gli Electric Circus. Al Pala Alpitour arriva Daniele Silvestri. Al Cap 10100 suonano gli Animatronic. Al Blah Blah sono di scena gli Hollywood Killerz.

Domenica. Al Pala Alpitour si esibisce Mika.

Pier Luigi Fuggetta