ilTorinese

Il “Pannunzio” 2019 a Ernesto Ferrero

Il Centro “Pannunzio” ha conferito ad Ernesto Ferrero il Premio “Pannunzio” 2019.

Ernesto Ferrero ha lavorato per anni in editoria,  ha diretto il Salone del libro di Torino dal 1998 al 2016. Scrittore affermato, è autore di saggi e romanzi tra i quali ricordiamo “N”, “I migliori anni della nostra vita”,”Primo Levi, la vite e le opere”, “Francesco e il Sultano”. Ha vinto il Premio Strega ed il Premio Campiello.

A Cantoira un’aiuola votiva

VALLI DI LANZO:  A MARIA AUSILIATRICE E SANTA CRISTINA

Dono generoso dell’imprenditore Paolo Garrone e del giornalista Maurizio Scandurra alla Parrocchia del paese, sarà inaugurata Domenica 1° Dicembre.

 

Giunge gradita, a corollario del mese di dicembre tradizionalmente dedicato al tempo di Avvento e al Santo Natale, una preziosa donazione alla Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Cantoira.

Si tratta di un’aiuola votiva fatta allestire all’interno dell’adiacente giardino dell’Oratorio della settecentesca Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, preziosamente ornata da una moderna edicola artigianale di legno contenente una statua della Madonna Ausiliatrice dipinta a mano dell’altezza di ben 70 cm, idealmente rivolta con lo sguardo in direzione dell’antico Santuario di Santa Cristina, meta di arditi pellegrinaggi a piedi, per i devoti delle Valli di Lanzo, ogni anno in occasione della ricorrenza liturgica dedicata alla Santa, che cade il 24 Luglio.

Sul muro del giardinetto, inoltre, è stata apposta una preziosa targa trasparente finemente decorata realizzata in vetro antisfondamento, che ricorda la storia del Santuario, insieme a preghiere di affidamento alla Madonna Ausiliatrice, a Santa Cristina, a San Giovanni Bosco e San Giuseppe Benedetto Cottolengo, i due grandi Santi Sociali piemontesi dell’Ottocento.

L’aiuola è frutto della generosità di Paolo Garrone, imprenditore turistico cantoirese originario di Biella, titolare dell’Holiday Resort Piccola Fonte, e vede altresì il contributo generoso del giornalista cattolico e saggista Maurizio Scandurra.

L’opera, la cui realizzazione è stata affidata al rinomato green designer italiano Marco Gorreri, verrà inaugurata e benedetta dal Parroco di Cantoira, Don Claudio Pavesio, Domenica 1° Dicembre al termine della celebrazione eucaristica delle ore 11.00 da lui presieduta.

Grazie alla generosità dei benefattori abbiamo potuto avere un nuovo simbolo cristiano in versione moderna di quello che un tempo erano i piloni votivi di tipo classico, croci, o altri segni religiosi posti lungo le vie del quotidiano per proseguire in una tradizione di segni della fede che ci portano ad alzare lo sguardo verso il Signore, accompagnati dall’aiuto prezioso di Maria e dall’esempio virtuoso di Santa Cristina, così vicina ai nostri cuori. Un sostegno per i nostri ragazzi dell’oratorio che fanno catechismo e formazione cristiana perché anche in loro sia sempre viva la presenza e l’attenzione alle cose del Cielo”, dichiara il parroco di Cantoira.

Per Paolo Garrone, “Quest’aiuola votiva è un dono affettuoso alla popolazione cantoirese mia concittadina, da sempre legata ai valori cristiani. Un gesto di devozione che consenta anche a chi non è in grado di affrontare l’impegnativa e impervia salita a piedi al Santuario di Santa Cristina di potersi comunque idealmente unire in preghiera in comunione di cuore con il tempio secolare dedicato a questa grande martire della fede”.

Per Maurizio Scandurra, invece, “L’Ausiliatrice, nella storia della Chiesa, è stata spesso invocata e ricordata come ‘la Madonna dei tempi difficili’, a significare le grazie prodigiose che per Sua potente intercessione il Signore Gesù ha concesso ai fedeli durante i corsi e ricorsi della storia. Grazie a San Giovanni Bosco, la sua devozione ha assunto nuovo slancio negli ultimi tre secoli a venire, così come preziosa e fondamentale è la testimonianza di affidamento all’opera sapiente della Divina Provvidenza di cui è sommo testimone San Giuseppe Benedetto Cottolengo. Ringrazio Paolo Garrone per questa preziosa opportunità condivisa, Padre Claudio Pavesio per averla accolta con grande entusiasmo e per la sua benedizione, e l’Assessore Luigi Ala per il prezioso supporto e assistenza forniti nella realizzazione dell’opera”.

Polis Policy, quale futuro per la democrazia in Italia

Al via la terza edizione  in programma sabato 23 novembre presso il Cnh Industrial Village

 

È   giunta alla sua terza edizione Polis Policy, l’Accademia di Alta Formazione, in programma sabato 23 novembre prossimo, a partire dalle 9 presso il Cnh Industrial Village, in strada Settimo 223, a Torino.

Il programma della prima sezione di Polis Policy verterà intorno ad un tema molto attuale, quello del futuro della democrazia in Italia. Il primo intervento sarà affidato al giurista Cesare Mirabelli, già Presidente della Corte Costituzionale. Alle 15 prenderà avvio una sessione di lavori di approfondimento e discussione, dal titolo “Agorà”, in cui interverranno Emanuele Boffi, direttore del Mensile Tempi, Francesco Cancellato, vicedirettore di Fanpage.it, Lorenzo Castellani, Docente di Storia delle Istituzioni Politiche presso l’Università Luiss Guido Carli di Roma. Prima della conclusione interverrà sul tema della democrazia nell’arte il pittore ed architetto torinese Roberto Demarchi.

Tema della seconda sezione, in programma sabato 25 gennaio 2020, sarà il futuro della democrazia in Europa e nel mondo, con la partecipazione dl Direttore della Luiss School of Law, Enzo Moavero Milanesi, già Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nel governo Conti. La connessione tra democrazia e web, tematica estremamente delicata nella società contemporanea, sarà al centro della terza sezione, in programma sabato 14 marzo prossimo.

“Polis Policy” costituisce il percorso che l’Associazione “Difendiamo il futuro”, di cui è stato promotore nella sua fondazione il Consigliere comunale ed ora regionale Silvio Magliano, propone in una fase storica contraddistinta da significativi cambiamenti sociali, culturali ed economici.   n un’epoca in cui il concetto di democrazia appare sempre più in bilico ed in cui sovranismi e populismi stanno conquistando la ribalta sociale, anche a causa di un uso sempre più diffuso delle piattaforme digitali, diventa estremamente preziosa un’occasione di discussione delle profonde trasformazioni attualmente in atto.

“Nella giornata di riflessione promossa da Polis Policy – spiega il Presidente di “Difendiamo il futuro” Andrea Donna – verranno affrontati non soltanto il tema della democrazia, ma anche quello delle proposte avanzate dal punto di vista sociale, spesso non del tutto convincenti. Il format della giornata è piuttosto agile. Ad introdurre l’argomento in discussione sarà la sezione intitolata “Vision”, affidata ad un’autorità di assoluto rilievo; ad essa seguirà l’Agora’ che, già nel suo stesso nome, indica un momento di discussione e di confronto tra punti di vista diversi in merito alla tematica affrontata nella sessione dei lavori. Infine il terzo momento conclusivo, dal titolo “Another vision”, propone un approccio alternativo sul focus della sessione attraverso l’angolo di visuale dell’arte. L’artista torinese Roberto Demarchi porrà criticamente in sospensione , come affermava il filosofo Edmund Russerl, il titolo da lui scelto per l’intervento “L’arte deve essere democratica?”, in quanto le parole  “deve” e “democratica” non hanno nulla a che vedere con la parola “arte”, mentre l’unico termine che può intergire con “arte” è il verbo “essere”.”

“Giunta ormai alla sua terza edizione – aggiunge il Presidente di “Dfendiamo il futuro” Andrea Donna – la nostra Accademia di Alta Formazione vuole colmare una lacuna presente nella nostra società, laddove un tempo la formazione su argomenti di natura politica avveniva in seno alle scuole di partito e nel vicino mondo dell’associazionismo. Oggi la nostra Accademia vuole proporre, invece, una riflessione su argomenti sempre più di attualità, ampia ed alla portata di tutte quelle persone interessate ai temi sociali e sensibili all’esigenza di un cambiamento critico e consapevole”.

L’evento è accessibile alle persone con disabilità motorie. Cnh Industria Village, strada Settimo 223, Torino

 

Mara Martellotta

Ferrovie, il bilancio dei controlli di polizia

Nella settimana 3.695 persone controllate, di cui 1.038 stranieri, 146 minori e 766 con precedenti di Polizia.
15 indagati, 86 veicoli controllati, 274 pattuglie in stazione e 111 a bordo treno. 254 treni
scortati e 14 pattuglie antiborseggio in abiti civili per contrastare i furti in danno dei
viaggiatori. 14 pattuglioni straordinari, di cui 28 lungo linea. Questi i risultati dell’attività del
Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle D’Aosta.
In particolare, a Torino Porta Susa, dove i servizi di controllo sono stati intensificatisi, così
come nelle stazioni di Porta Nuova e Lingotto ed in tutte le aree ferroviarie limitrofe
interessate dal maggior flusso di viaggiatori, sono stati rintracciati due minori poi riaffidati
alle famiglie.
La Polizia Ferroviaria di Santhià (VC), ha rinvenuto lungo la linea ferroviaria Novara-Biella ,
su segnalazione di una ditta incaricata da Ferrovie per la manutenzione degli impianti
elettrici, all’interno di un cunicolo (botola) preposto all’alloggiamento dei cavi elettrici,
un’arma da fuoco semiautomatica modello Bernardelli calibro 22 con all’interno un
caricatore rifornito. La pistola, in uno stato di deterioramento e con la matricola non
leggibile, era all’interno di un sacchetto di plastica insieme ad un secondo caricatore che
conteneva 10 proiettili di calibro 22 e due scatole con 200 munizioni. Tutto è stato sottoposto
sequestro poi convalidato dalla Procura.
Gli Operatori del Posto Polfer di Novi Ligure hanno eseguito un ordine di carcerazione,
denunciato tre cittadini, di cui due marocchini e un tunisino per inottemperanza all’ Ordine
del Questore di abbandonare il territorio nazionale ed un italiano per Oltraggio a Pubblico
Ufficiale nei confronti di personale delle F.S. a bordo treno all’atto della controlleria. Inoltre,
due cittadini, uno italiano ed uno di nazionalità marocchina, sono stati segnalati alle
competenti Questure per aver violato il divieto di frequentare persone pregiudicate.

Mangia (piatti sani) come un elefante

Golem Edizioni annuncia la pubblicazione del libro

Mangia come un elefante
di Alessia Posca Rodriguez
Genere: ricette e cultura gastronomica
Pagg. 136
Prezzo: € 24.00
In libreria dal 28 novembre 2019

Dimentica tutto quello che pensavi di sapere sulla cucina vegetale e impara a nutrirti con piatti deliziosamente sani lasciandoti ispirare da queste pagine.
Mangia come un elefante rompe gli schemi dell’alimentazione priva di derivati animali e ti guida con gioia alla scoperta della cucina vegetale con preparazioni sane e semplici che si prendono cura di noi, degli animali e del nostro pianeta.
Mangia come un elefante è un libro indispensabile per chi vuole compiere un atto rivoluzionario, imparando a cucinare in modo gustoso verdure, legumi, cereali, ricette della tradizione e dessert salutari adatti a tutta la famiglia.
Ti unisci anche tu alla rivoluzione?

L’autrice: Alessia Posca Rodriguez sceglie di mangiare vegetale nel 2016. Da allora la sua vita si trasforma.
Si appassiona e si forma in giro per il mondo per imparare le basi dell’alimentazione vegetale e a cucinare piatti naturali con ingredienti semplici alla portata di tutti.
Approfondisce temi di salute e benessere e si dedica alla sensibilizzazione e divulgazione in materia di nutrizione sana e vegetale ed equilibrio psicofisico. Oggi cura il suo blog elefanteveg.it, partecipa a conferenze e tiene corsi di cucina 100% vegetale.

Fattura elettronica, l’obbligo di pagare il bollo

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Nel decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020 sono contenute diverse novità riguardanti anche la fattura elettronica.


Tra le altre, anche una nuova norma che chiarisce cosa accade in caso di mancato, ritardato o incompleto pagamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche inviate al Sistema di Interscambio. Le modalità di comunicazione, l’ammontare delle sanzioni e le tempistiche sono specificate nell’articolo 17 del decreto fiscale pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 27 ottobre, che ufficializza alcune modifiche all’articolo 12 comma 9 del Decreto Legge 34 del 2019 (il cosiddetto Decreto Crescita).
In caso di mancato pagamento del bollo, l’Agenzia delle Entrate invierà con modalità telematiche un primo avviso bonario, con sanzione ridotta a un terzo e con gli interessi dovuti fino all’ultimo giorno del mese antecedente alla data di elaborazione della “cartella”. Il contribuente avrà così tempo 30 giorni per regolarizzare la propria posizione, effettuando il pagamento per intero o anche solo in parte. Se ciò non dovesse accadere, l’Agenzia delle Entrate proseguirà con l’iter previsto dalla legge, iscrivendo a ruolo a titolo definitivo le cifre da versare.
Se ciò dovesse accadere, dunque, quello che era un avviso bonario si trasformerà in una vera e propria cartella dell’Agenzia delle Entrate e, come tale, seguirà il “percorso standard” previsto dalla normativa in casi come questi. In caso di mancato pagamento del bollo virtuale dovuto all’origine (come nel caso di fatture superiori ai 77,47 euro), la sanzione va dal 100% al 500% dell’imposta dovuto. Va rilevato che queste nuove disposizioni non saranno retroattive, e si applicheranno solamente alle fatture elettroniche inviate al Sistema di Interscambio dopo il 1° gennaio 2020.

Locatelli (Prc-Se): “la Cavallerizza rimanga un bene pubblico”

“No alle privatizzazioni”

“La Cavallerizza liberata”? “Finisce un capitolo oscuro della storia di Torino”? Ma come si fa a  presentare lo sgombero della Cavallerizza Reale avvenuto questa mattina in questo modo, in un modo fazioso e falso, così come hanno fatto alcuni giornali e responsabili dell’ordine pubblico? Va ricordato che La Cavallerizza, complesso  tutelato dall’Unesco, è stata occupata cinque anni fa per impedire la vendita a privati e ogni altra forma di  speculazione immobiliare, com’era nei progetti iniziali, adoprandosi al contrario per preservare la proprietà e fruibilità pubblica di un bene comune di prim’ordine. L’occupazione ha dato vita nel tempo ad assemblee pubbliche, residenze artistiche, spettacoli, mostre, mercatini, laboratori ma anche a residenze temporanee per situazioni di emergenza. Un impegno volto a contrastare l’abbandono e l’incuria degli spazi la cui responsabilità ricade per intero sulle amministrazioni comunali che hanno puntato alla privatizzazione di un complesso che deve rimanere spazio pubblico fruibile dalla cittadinanza. La battaglia contro ogni forma di svendita del patrimonio pubblico continua.

Sciopero dei mezzi pubblici venerdì 22 novembre

GTT INFORMA

Venerdì 22 novembre 2019 è previsto uno sciopero aziendale di 24 ore del settore trasporto pubblico locale. Lo sciopero si riferisce a due differenti proclamazioni di sciopero, ciascuna della durata di 24 ore, indette dalle organizzazioni territoriali Ugl Autoferrotranvieri e da USB – Lavoro Privato su temi correlati al Piano Industriale ed altre tematiche aziendali di GTT.

IL SERVIZIO SARÀ GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANO e SUBURBANO, METROPOLITANA e Centri di Servizi al Cliente: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00 (*)
  • Autolinee Extraurbane, linee urbane di Ivrea e Servizio Ferroviario (sfm1 – Canavesana e sfmA – Torino – aeroporto – Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

Per maggiori dettagli sulle motivazioni dello sciopero, clicca qui

< Per consultare le percentuali di adesione degli scioperi precedenti, clicca qui

(*) Sono escluse dallo sciopero le seguenti linee GTT gestite da vettori privati: 20, 21, 22, 24, 25, 35, 35 navetta, 36 navetta, navetta, 36 paracca, 38s, 39, 40, 41, 43, 44, 44s, 45, 45b, 45s, 46 navetta, 46 navetta s, 47, 48, 50, 53, 54, 63b, 66, 69, 69s, 70, 73, 76, 77, 78, 79b, 80, 81, 82, 83, 84, 86, 88s, 89b, 89s, 90, 91, 92, 93b, 94, 98, 95, 95b, 96, 97, 98, 99, 102, 2 Urbana Rivalta, 1 Urbana Nichelino, 1 Urbana Orbassano, Urbana 1 Chieri, Urbana 2 Chieri.

 

(foto: il Torinese)

Quel viaggio di 80 anni fa da Ginevra a Kabul

Il lungo straordinario viaggio è iniziato con una vettura anni Trenta, ottanta anni fa. Era il 6 giugno 1939: due donne giornaliste, scrittrici e fotografe, partivano da Ginevra in auto dirette a Kabul.

Con le loro macchine fotografiche e una cinepresa. Un lunghissimo avventuroso itinerario documentato con due libri, filmati e centinaia di fotografie. Alcune di queste si possono vedere nella sala Athenaeum del Rettorato di via Po 17 a Torino fino al 13 dicembre (dal lunedì al venerdì ore 14-18). Le fotografe sono Ella Maillart e Annemarie Schwarzenbach, già famose per aver scritto in quegli anni inchieste in vari Paesi. Ma questa volta dovevano realizzare servizi fotografici per importanti quotidiani e riviste. E c’è di più perchè il loro viaggio vuole essere anche una fuga spirituale da un’Europa che si stava avvicinando a passo veloce verso un’altra catastrofica guerra mondiale. Scriverà la Maillart: “volevamo andare in luoghi dove la parola divino avesse ancora un senso”. Le foto scattate sono almeno trecento insieme a un filmato su popoli e luoghi visitati utilizzando una pellicola che l’Agfa aveva dato alle due fotografe da sperimentare. Ciò che risalta è un mondo che in gran parte non esiste più, un Afghanistan arcaico, attraversato da tribù nomadi e capi tribali che accolgono le due donne con ospitalità.

Ella Maillart e Annemarie Schwarzenbach documentano il tramonto del mondo antico con le sue tradizioni immutabili da centinaia di anni e l’arrivo della modernità fatta di modesti autocarri, dighe in costruzione, vecchie auto e fabbriche nascenti. Tradizioni che finiscono per far risaltare la stessa condizione miserevole in cui vivevano le donne che peraltro ancora oggi resta un problema irrisolto. Le fotografie, su licenza della Biblioteca Svizzera di Berna, sono riprodotte in grandi pannelli che illustrano anche le figure delle due viaggiatrici con le loro storie personali. In sala vengono proiettati i filmati originali della cineteca Rts, Radio Television Suisse. Per l’Italia si tratta di una prima assoluta mentre le due protagoniste del viaggio sono state negli anni riscoperte con eventi e documentari in Svizzera e in Germania.

Filippo Re

La mostra, organizzata dal Centro Federico Peirone di studi sull’islam, intitolato alla memoria di Federico Peirone, docente universitario a Torino, eminente arabista e sacerdote, è visitabile fino al 13 dicembre al Rettorato di via Po 17, dal lunedì al venerdì ore 14-18.