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Il Piemonte alluvionato conta i danni e chiede lo stato di emergenza

alluvioneIngenti i danni riportati alle infrastrutture e alle abitazioni a causa delle intense precipitazioni che hanno riversato in poche ore oltre 400mm di acqua in una zona che normalmente registra 600 mm di pioggia in un intero anno

 

Torino è stata risparmiata, ma i danni sono ingenti in provincia di Alessandria, colpita nelle scorse ore da una violentissima bomba d’acqua. I danni e i disagi provocati dal maltempo sono considerevoli e rimane l’allerta per il rischio  di frane. Da oggi inizieranno i sopralluoghi necessari per la prima stima dei danni, mentre le pompe dei vigili del fuoco e i mezzi della protezione civile stanno facendo il loro lavoro incessantemente.

 

“Abbiamo chiesto alla Regione di chiedere lo stato di calamità, sono indispensabili nuove risorse”, spiega all’Ansa  Rocchino Muliere, sindaco di Novi Ligure. Oggi  si tiene il vertice in prefettura, per la firma della richiesta dello stato di emergenza.  Intanto  le scuole restano chiuse.Per la prima emergenza arrivano subito 5 milioni di euro della Regione, ha comunicato il governatore, Sergio Chiamparino in Consiglio regionale: “La protezione civile – ha detto – ha dato un tempestivo allarme nel pomeriggio di domenica. Ci sono profondi disagi a Novi Ligure con alcuni sottopassi bloccati e frane nella zona collinare. Ma la situazione al momento è sotto controllo”.

 

 Il presidente della Giunta ha spiegato che ci sono realtà in tutto l’arco alpino da monitorare, anche in valle Strona, sopra Omegna, e nelle valli laterali dell’Ossolano. I 5 milioni che la Regione metterà a disposizione fanno parte di un fondo derivante dalle accise sulla benzina, destinato all’ emergenza per interventi di sistemazione del territorio. Quanto all’ospedale di Novi ligure, invece, l’iniziale allagamento è stato prontamente arginato e con lo spostamento di persone e materiali non si sono registrati danni.

 

Ingenti, invece, i danni riportati alle infrastrutture e alle abitazioni a causa delle intense precipitazioni che hanno riversato in poche ore oltre 400mm di acqua in una zona che normalmente registra 600 mm di pioggia in un intero anno. Molte le frane registrate in collina provocate dalle infiltrazioni, Critica la situazione in Val Curone e Val Grue. Sono interrotte l’ex statale 35 Serravalle-Tortona all’altezza di Cassano, a causa del cedimento della banchina stradale, e la statale 10 tra Tortona e Voghera.

 

“Chiederemo sicuramente lo stato di calamità per questa zona – ha dichiarato l’assessore alla Difesa del suolo, Francesco Balocco – Il sistema di Protezione civile ha svolto egregiamente il proprio compito e l’allerta meteo è stata tempestivamente diramato già nella serata di domenica. La Regione aveva stanziato i fondi necessari per realizzare opere di messa in sicurezza di alcune criticità già emerse in precedenti alluvioni. Molte di queste opere sono state realizzate, altre purtroppo sono rimaste ferme a causa di problemi burocratici. Alcuni Comuni hanno ricevuto i fondi ma non possono spenderli perché bloccati dal Patto di stabilità. Continueremo a monitorare costantemente la situazione in coordinamento con la Protezione civile e l’assessore Valmaggia, che supervisiona le operazioni”.

 

 

 

   

Oktober Pets alle Gru

Esperti dei vari settori per la cura degli animali da compagnia saranno presenti per rispondere a tutte le vostre domande

 

pets

Questo  fine settimana potrete fare un salto con i vostri cani presso il centro commerciale Le Gru, in occasione di Oktober Pets,  due giorni insieme all’ insegna del divertimento, della formazione e della sensibilizzazione verso i temi riguardanti gli animali da compagnia. Vi aspettano numerose attività interattive e ricreative per voi, i vostri cani ed i vostri bambini, tutte completamente gratuite. Esperti dei vari settori per la cura dei pet saranno presenti per rispondere a tutte le vostre domande. Potrete inoltre conoscere alcune associazioni che si occupano del recupero di cani, gatti e piccoli roditori e magari scegliere di adottare un animale piuttosto che acquistarlo. L’iniziativa è promossa dal Laboratorio veterinario San Paolo.

Torino capitale della foto con “Photissima”

FOTTISSIMAE’ tempo di tracciare il confine tra ciò che è fotografia artistica e ciò che non lo è

 

Mercoledì 5 novembre  inaugura presso l’ex Manifattura Tabacchi “Photissima Art Fair & Festival”. La mostra, giunta alla quarta edizione, rimarrà aperta al pubblico dal 6 al 30 novembre. Torino diventerà così il centro internazionale della fotografia. Photissima è promossa da Fondazione Artevision con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Brera e della Galleria d’Arte Moderna di Genova Nervi.

 

Il tema dell’edizione 2014 è TIME OUT ossia: è tempo di tracciare il confine tra ciò che è fotografia artistica e ciò che non lo è. Facendo perno su questa tematica Photissima si articola in 2 sezioni :1) Photissima Art Fair ,fiera d’arte fotografica, forum ideale per gallerie e artisti che vogliono esibire le proprie opere, potendo contare su un vasto pubblico di compratori,appassionati critici e istituzioni. Saranno presenti gallerie provenienti da canada, Italia e U.S.A. 2) Photissima Art Festival, che prevede tavole rotonde presiedute da ospiti illustri del panorama artistico, progetti ed esposizioni a cura delle più importanti istituzioni del mondo della fotografia come il Backlight Photo Festival di Tampere e la Lucie Foundation di Los  Angeles, diversi work shop tra cui “Reportage e Fotogiornalismo” e “ Photo Food, laboratorio di fotografia e cucina.

 

Sul tema di questa edizione si confronteranno anche i partecipanti al Photissima Art Prize, concorso dedicato a talenti emergenti, alla sua seconda edizione. I 15 artisti selezionati provengono da Arabia Saudita, Cina, Francia, Italia, Russia, Svizzera e U.S.A. Da quest’anno è stato inoltre istituito un Premio Speciale per gli artisti presentati dalle gallerie.

                                       Mauro Reverberi

Viaggio tra le Cantine d’Italia con Go Wine

GO-WINESarà un’occasione per compiere un ideale viaggio fra alcuni territori del vino italiano, raccontati da uomini e donne del vino che hanno fatto dell’incontro con il turista del vino una parte importante della loro filosofia aziendale

 

Una serata d’autore, un viaggio tra importanti zone del vino italiano. La prima serata dell’autunno 2014 di Go Wine sarà dedica alle Cantine selezionate e recensite sul volume Cantine d’Italia ed alle nuove ed importanti realtà che si affacciano alla collaborazione con l’associazione. Le cantine che animeranno con la presenza il banco d’assaggio, proporranno i vini più rappresentativi della loro produzione, incontrando direttamente il pubblico.

 

Sarà un’occasione per compiere un ideale viaggio fra alcuni territori del vino italiano, raccontati da uomini e donne del vino che hanno fatto dell’incontro con il turista del vino una parte importante della loro filosofia aziendale. Nell’ambito della serata verranno assegnati  alcuni riconoscimenti a locali del gusto di Torino, che si sono in particolare distinti per la diffusione della cultura del vino in città. 

 

 

Partecipano le aziende: 


ADRIANO MARCO E VITTORIO – Alba (Cn); 
BOTTEGA DEL VINO DOGLIANI – Dogliani (Cn); CAMINELLA – Cenate Sotto (Bg);
CANTINA SOCIALE DI CASTAGNOLE MONFERRATO – Castagnole M.to (At);
DEZZANI – Cocconato (At); DOMINIO DI BAGNOLI – Bagnoli di Sopra (Pd);
LA TENAGLIA – Serralunga di Crea (Al);  LE ROCCHE DEL GATTO – Albenga (Sv);
LIS NERIS – San Lorenzo Isontino (Go); MASCIARELLI PILEUM – Piglio (Fr);    
SULIE’, vini sui lieviti – Susegana (Tv);– San Martino sulla Marrucina (Ch); 
TENUTA CHICCHERI – Tregnago (Vr); TENUTA MONTEMAGNO – Montemagno (At);  
TRAVAGLINI GIANCARLO – Gattinara (Vc).

 

Conclude la degustazione: 
ANTICA DISTILLERIA SIBONA – Piobesi d’Alba (Cn)

 

Giovedì 16 ottobre, dalle ore 16,30 alle 22. StarHotel Majestic**** -Corso Vittorio Emanuele II, 54 – Torino

 

Il costo della degustazione per il pubblico è di € 15,00 (€ 10,00 Soci Go Wine, Rid. soci associazioni di settore € 13,00). L’ingresso sarà gratuito per coloro che decideranno di associarsi a Go Wine direttamente al banco accredito della serata.  L’iscrizione sarà valevole fino al 31 dicembre 2015.

Per una migliore accoglienza è consigliabile confermare la presenza alla serata ed il numero di eventuali  accompagnatori all’Associazione Go Wine, telefonando al  n°0173/364631 oppure inviando un fax al n°0173/361147 o un’e-mail a  stampa.eventi@gowinet.it entro le ore 12.00 di giovedì 16/10 p.v.. 

Lingotto addio: Fca debutta in America, a Londra e in Olanda

fiat lingottofiat aranciofiat fcaDa oggi nuovo corso per la storica azienda che  muore a Torino dopo 115 anni per rinascere all’estero, tra Regno Unito, Olanda e Stati Uniti

 

Lo storico logo della Fabbrica Italiana Automobili Torino è stato sostituito da quello di Fca – Fiat Chrysler Automobiles. A dire il vero, al Lingotto l’insegna Fiat è stata solo rimossa dalla cancellata, in attesa di essre collocata la nuova targa. Ha fatto però la sua apparizione sul pennone della palazzina degli uffici la bandiera bianca di Fca, in sostituzione del vessillo Fiat.

 

La sede legale del gruppo  sarà in Olanda e la residenza fiscale a Londra. E nel giorno della scoperta dell’America, celebrata  con la parata del Columbus Day, il titolo Fca debutta al Nyse, New York Stock Exchange, in presenza di Sergio Marchionne (che resterà al timone aziendale fino al 2018)  e del presidente John Elkann.

 

Con la fusione tra  Fiat e Chrysler in Fca cambiano le regole per gli azionisti:  da oggi possiedono titoli del nuovo gruppo con sede a Londra ma sottoposto alla legge olandese. Niente più Lingotto: le assemblee di Fca si terranno ad Amsterdam. Sarà alzata al 10% la soglia per esercitare il diritto di richiedere l’assemblea da parte dei soci, mentre i possessori dei titoli  non avranno più il diritto di recesso come quello riconosciuto con le azioni Fiat.

 

Il Cda può emettere  azioni ordinarie e strumenti finanziari convertibili in azioni permettendo a  Fca di collocarli sul mercato, anche allo scopo di promuovere lo sviluppo di un mercato maggiormente liquido per le azioni ordinarie alla Borsa di New York. La grande avventura ha inizio.

 

 

 

(Foto: il Torinese)

 

La storia della Fiat

(Fonte: www.fiatspa.com)

 

“In un clima segnato da un grande fervore di iniziative, di inventiva e di idee nuove nasce, alla fine dell’Ottocento la Fiat, un’azienda destinata a diventare, in poco tempo, uno dei maggiori gruppi industriali al mondo. Una storia lunga più di cent’anni, scritta da uomini e donne con competenza e passione. Fatti e prodotti che hanno ispirato il modo in cui il mondo è cambiato.Automobili, stili e motori che hanno fatto sognare intere generazioni. Questa è la Fiat, un modo di essere italiani nel mondo da oltre un secolo”

 

1899: l’11 luglio viene firmato l’atto di nascita della “Società anonima Fabbrica Italiana di Automobili – Torino”. La prima automobile costruita è la 4 HP.

1900: si inaugura il primo stabilimento che produce 24 vetture l’anno.

1902: Giovanni Agnelli diventa Amministratore Delegato.

1903: la società è quotata in Borsa e costruisce il primo veicolo per il trasporto merci.

1915-1917: inizia la costruzione della fabbrica del Lingotto, la più grande d’Europa per l’epoca. Inizia l’impegno dell’Azienda nei settori siderurgico e ferroviario.

1919: appena finita la guerra, la Fiat presenta l’“utilitaria” 501, la 505, la 510 e il suo primo trattore, il 702.

1920: Giovanni Agnelli diventa Presidente della Fiat.

1922: il biplano AL, primo aereo civile Fiat, riceve il battesimo dell’aria. Nello stesso anno l’Azienda fonda la Grandi Motori, per costruire propulsori marini.

1930: nasce la “Littorina”, prima automotrice realizzata al mondo.

1937: inizia la costruzione dello stabilimento di Mirafiori che viene inaugurato due anni dopo e introduce in Italia le più avanzate forme di organizzazione del lavoro.

1945-1947: il 16 dicembre del ’45 muore il senatore Agnelli e la presidenza viene assunta da Vittorio Valletta. Riprende la produzione in grandi volumi di automobili come la 500B berlinetta e giardiniera, le rinnovate 1100 e 1500, e la sportiva 1100S. Accanto, nuovi autocarri e autobus, potenti trattori, automotrici, aeroplani e grandi motori navali.

1949: il numero dei dipendenti Fiat supera le 71 mila persone e gli utili della società ricominciano a crescere.

1955: arriva la popolare 600, prima vettura Fiat con motore a trazione posteriore. L’Impresit, specialista di lavori di ingegneria civile all’estero, creata nel ’29, costruisce in questo periodo strade , gallerie ponti e dighe come quella di Kariba sullo Zambesi.

1956: sono lanciate la Nuova 500 e la Bianchina della Autobianchi. Il Fiat G.91 vince il concorso Nato come caccia tattico.

1966: l’avvocato Giovanni Agnelli, nipote del fondatore, diventa presidente della società. Un importante accordo viene firmato per realizzare lo stabilimento russo Vaz, a Togliattigrad, destinato a costruire ogni giorno duemila vetture “Zigulì”.

1967: scompare Vittorio Valletta. Inizia a produrre lo stabilimento di Rivalta. Fiat assume la maggioranza di Magneti Marelli. La 124 vince il premio di “Auto dell’anno” e viene lanciata la Fiat Dino Coupè, con motore di derivazione Ferrari.

1971: viene presentata la 127, che raggiungerà uno straordinario successo e si aggiudicherà l’anno successivo il premio “Auto dell’Anno”. Entra nel Gruppo la Abarth, lo storico brand di vetture sportive.

1980: nasce la Panda, che diventa da subito un punto di riferimento nel segmento delle utilitarie.

1983: a Cape Canaveral, in Florida, viene presentata la Uno, simbolo del rinnovamento di Fiat Auto. Si aggiudicherà il premio di “vettura dell’anno” nell’84.

1998: vengono commercializzate la Fiat Multipla, la Lancia Lybra e la Nuova Punto.

2000: nasce un’alleanza industriale con General Motors che terminerà nel 2005. Alfa Romeo propone la 147 che l’anno successivo viene eletta “Auto dell’Anno”.

2004: muore Umberto Agnelli e ai vertici del Gruppo vengono nominati Presidente Luca Cordero di Montezemolo, Vice Presidente John Elkann e Amministratore Delegato Sergio Marchionne. La Panda conquista il titolo di “Auto dell’anno”.

2009: il 10 giugno il Gruppo Fiat e Chrysler Group LLC comunicano di aver firmato un’alleanza strategica globale. Nello stesso anno si afferma la tecnologia Multijet II e in anteprima mondiale FPT presenta il MultiAir, un rivoluzionario sistema elettroidraulico di controllo elettronico delle valvole. A dicembre arriva il nuovo Doblò. Inoltre Fiat S.p.A viene riconosciuta leader di sostenibilità ed entra negli indici Dow Jones Sustainability (DJSI) World e Dow Jones Sustainability STOXX.

2010: John Elkann assume la presidenza della Fiat. L’Azienda lancia due importanti novità, la tecnologia TCT (trasmissione a doppia frizione a secco) e il TwinAir, il primo motore bicilindrico high-tech al mondo. Ad aprile debutta la nuova Alfa Romeo Giulietta, mentre viene prodotto l’esemplare numero 500 mila della nuova 500. Il 16 settembre l’assemblea degli azionisti approva il progetto di scissione parziale proporzionale di Fiat S.p.A. a favore di Fiat Industrial S.p.A.

2011: il primo gennaio la scissione è effettiva. Con il nuovo assetto Fiat comprende FGA, Ferrari, Maserati, Magneti Marelli, Teksid, Comau e Fiat Powertrain Technologies (attività powertrain “Passenger & Commercial Vehicles”). La nuova società Fiat Industrial S.p.A., quotata alla Borsa di Milano, è a capo del gruppo che comprende CNH, Iveco e FPT Industrial (attività powertrain “Industrial & Marine).

 

 

Regione, si taglia per sopravvivere

chiampa gofaloneAl centro dell’azione di risanamento anche la riorganizzazione delle sedi decentrate, la gestione del personale (riduzione del numero delle Direzioni e degli stipendi dei dirigenti), la vendita dei palazzi di proprietà

 

Dal 2020 la Regione dovrebbe ottenere un risparmio annuo di 50 milioni. Dopo la tirata d’orecchi della Corte dei Conti sul disavanzo accumulato, tra i 2 e gli  8 miliardi, il governatore Sergio Chiamparino chiederà al Governo un piano “salva Piemonte” e, nel frattempo, avvierà una riforma di tagli e risparmi. Senza però – così ha assicurato il presidente – aumentare le tasse.

 

La Giunta – si legge in un comunicato regionale – ha concordato i contenuti del programma di assestamento dei conti della Regione che intende applicare  per ottenere risorse da investire in settori come lo sviluppo economico, le politiche sociali, il diritto allo studio. Il programma della Regione intende mettere i conti in ordine entro la fine della legislatura.

 

Due le strade da seguire: l’avvio di una riforma complessiva della Regione che intervenga su aspetti come la razionalizzazione delle società partecipate, la riduzione dei costi della politica (con il taglio del 10% degli stipendi di assessori e consiglieri), la riorganizzazione delle sedi decentrate, la gestione del personale (riduzione del numero delle Direzioni e degli stipendi dei dirigenti), la vendita dei palazzi di proprietà, la creazione di un’agenzia capace di dare valore al patrimonio forestale.

 

(Foto Regione Piemonte – P. Juzzolino)

Prof con allieve in locale scambista si difende in tribunale

NIGHTHa escluso le minacce di bocciatura, poichè quando si verificarono i fatti gli esami erano già terminati

 

L’insegnante  36enne accusata di violenza privata per aver minacciato di bocciare due sue alunne se non l’avessero accompagnata  in un locale per scambisti in provincia di Torino, si è difesa dalle accuse davanti al gip di Ivrea. Ha escluso le minacce di bocciatura, poichè quando si verificarono i fatti gli esami erano già terminati. L’imputata insegnava in una scuola per estetiste di Ivrea. Ha dichiarato di essere stata con le allieve in un club di Caselle, senza però entrare nei privè.

F. Scanderebech: “Sì alla cessione di Amiat”

amiat logo“Le privatizzazioni non riguardano esclusivamente la città di Torino ma è ormai un mutamento storico e culturale che si sta divulgando sempre di più in tutta Italia e non ha colore politico questa idee da perseguire”

 

Si è discusso  in Consiglio Comunale sulla parziale privatizzazione di Amiat, relativamente alla cessione parziale della partecipazione detenuta da FCT Holding srl pari al 31%.

 

Comunica la consigliera Federica Scanderebech: “Le privatizzazioni non riguardano esclusivamente la città di Torino ma è ormai un mutamento storico e culturale che si sta divulgando sempre di più in tutta Italia e non ha colore politico questa idee da perseguire”.

 

Continua la Consigliera: “La mia posizione sulle privatizzazioni e la vendita di quote di società partecipate è ben nota all’Aula; sono senza dubbio favorevole alla cessione del 31% di Amiat, con la convinzione che ci sarà più efficienza, redditività e produttività”.

 

Conclude il Capogruppo di “Al centro con Scanderebech”: “Sono convinta che con questa privatizzazione si possa non solo ridurre il debito pubblico e della città, ma aumenterà gli investimenti nel settore e svilupperà i mercati finanziari con la conseguente diffusione dell’azionariato”.

 

(Foto: il Torinese)

 

Spese pazze: ristoranti e caffè non rientrano nella politica

consiglio aula Al di là dell’entità della spesa il gup ha valutato il comportamento di chi l’ha sostenuta

 

Il gup Roberto Ruscello ha depositato le motivazioni relative alle condanne con rito abbreviato inflitte lo scorso luglio a a Valerio Cattaneo, ex presidente del consiglio regionale, Carla Spagnuolo, Roberto Boniperti, ex consiglieri regionali e Gabriele Moretti, ex consigliere comunale, nell’ambito dell’inchiesta sulle “spese pazze” in Regione. Nel mirino, in particolare,  le spese di bar e ristorazione, che riguardano la parte più rilevante degli importi contestati dalla procura ai consiglieri. Al di là dell’entità della spesa il giudice ha valutato il comportamento di chi l’ha sostenuta. Si legge nelle motivazioni:  «A fronte di spese non riconducibili ad alcuna finalità istituzionale, l’importo della spesa e del rimborso ad essa connesso diviene del tutto irrilevante perché anche in presenza di esborsi minimi non può negarsi la consapevolezza di aver destinato il denaro posseduto per ragioni di ufficio al ristoro di un costo non ricompreso tra quelli legittimamente finanziabili». Ragion per cui, si tratti di un gratta e vinci da pochi euro o un elettrodomestico costoso, entrambi sono privi  di qualsiasi possibilità di giustificazione. 

 

 

Appena nata la “Grande Torino” già spacca (la provincia)

cielo sopra torinoeuropa torino castelloUn politico su quattro non ha partecipato alle elezioni. L’afflusso alle urne alle ultime Politiche è stato del 75% e nelle altre città metropolitane il risultato di partecipazione è stato ovunque superiore

 

La Città Metropolitana ha avuto un esordio sotto tono. Tra i circa tremila sindaci e consiglieri comunali con diritto di voto per eleggere il nuovo consiglio metropolitano, solo il 73% si è recato alle urne. Vale a dire che uno su quattro non ha partecipato alle elezioni. Se si pensa che l’afflusso alle urne alle ultime Politiche è stato del 75% e che nelle altre città metropolitane il risultato di partecipazione è stato ovunque superiore, il supersindaco Piero Fassino avrà di che riflettere su questo inizio di percorso.

 

Del resto zone importanti della provincia, come Canavese, Pinerolese ed Eporediese, avevano già annunciato in parte la loro diserzione dalle urne, lamentando un torinocentrismo nella nuova struttura amministrativa metropolitana. La ex-Provincia torinese si spacca quindi in due: da una parte la città capoluogo e, dall’altra, i territori periferici che lamentano disattenzioni ancora prima che la Grande Torino sia una realtà.

 

Sono stati 11 i centri della provincia in cui si sono tenute le elezioni per la nuova assemblea metropolitana. Il diritto di voto spettava a tutti gli amministratori – sindaci e consiglieri comunali del territorio, in tutto 3820 per 315 Comuni  – ed è stato espresso per eleggere i 18 nuovi consiglieri metropolitani. Si è votato a Torino (a Palazzo Cisterna) ma anche nei palazzi municipali di Chieri, Chivasso, Collegno, Ivrea, Moncalieri, Pinerolo, Rivarolo, Settimo Torinese e Susa. Tre le liste: una che raccoglie Pd, Fi e Ncd, la seconda Lega e FdI, la terza M5S. La prima riunione del nuovo Consiglio, entro fine ottobre.

 

Secondo il sindaco Fassino, che sarà il primo cittadino anche della nuova super Torino, occorrono più risorse per far funzionare il nuovo Ente:  “Il problema non è i risparmi o non risparmi, ma  avere le risorse per dare ai cittadini i servizi che sono essenziali, chiediamo che nella legge di stabilità si consideri che le città metropolitane sono state istituite perché siano un motore di sviluppo, di guida e di traino dello sviluppo, della coesione sociale, degli investimenti, della creazione di lavoro”.

 

(Foto: il Torinese)