ilTorinese

Università e alpini insieme all’osservatorio della regina Margherita

Col d’Olen, 23 agosto: Era il 27 agosto del 1907 quando fu inaugurato, sul massiccio del Rosa, l’Istituto intitolato al Professore dell’Università di Torino Angelo Mosso, un laboratorio scientifico che si affiancava all’Osservatorio già esistente, e che fu fortemente voluto dalla Regina Margherita. Lo scopo dell’Istituto fu quello di mettere a disposizione dei ricercatori laboratori più ampi e di permettere soggiorni di studio anche protratti ad alta quota.

Centododici anni dopo, l’Università di Torino e le Truppe Alpine dell’Esercito hanno voluto ricordare l’avvenimento in forma “ufficiale” attraverso una breve cerimonia, aprendo le porte dell’istituto ai visitatori, regalando anche un momento musicale con l’esibizione del coro “L’Eco” di Varallo Sesia.

Dopo i saluti istituzionali dei sindaci di Alagna Valsesia e Gressoney La Trinité, la giornata è proseguita con la visita guidata all’istituto, che conserva al suo interno un piccolo ma affascinante museo che ripercorre, attraverso l’esposizione di documenti ed attrezzature originali, la storia degli studi e delle esplorazione scientifica nelle Alpi.

Il professor Piergiorgio Montarolo, Direttore Istituto “Angelo Mosso”, ha evidenziato: “il connubio con le Truppe Alpine risale alle ricerche di Alberto Mosso, parimenti identificabile con la nascita dell’Istituto. Grande fu l’aiuto che gli alpini diedero, anche a livello logistico, nel supportare la costruzione dell’Istituto e dell’Osservatorio. Oggi come allora stiamo dando grande impulso all’istituto, grazie a nuovi progetti anche in ambito sanitario”. Queste strutture dell’Università degli Studi di Torino, ospitano oltre gli studenti anche gli alpini del servizio Meteomont che, tramite i dati acquisiti con la stazione di rilevamento, posizionata vicino all’Osservatorio, concorrono al controllo e allo studio per la previsione delle valanghe per la sicurezza in montagna. Oggi, come allora, gli alpini continuano a collaborare con l’Università.

Il Professor Michele Freppaz, della DISAFA (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Ambientali) ha poi aggiunto: “vi è dal 2003 una convenzione tra le Truppe Alpine e l’Università di Torino, che regola i rapporti in diversi campi, tra cui lo scambio dati, l’assistenza alla ricerca e il contributo alla didattica, cui crediamo molto”. Dati che vengono raccolti sia d’estate sia d’inverno grazie all’attività del servizio Meteomont che, oltre quella presente sul Col d’Olen, analizza i dati anche di altre stazioni e di nuclei di rilevamento mobili, occupandosi anche dell’aggiornamento delle monografie dei settori di competenza.

 

Toccante è stato il momento in cui il Comandante della Brigata Taurinense, Generale di Brigata Davide Scalabrin, ha consegnato un ricordo ai discendenti del Professor Umberto Monterin, Direttore dei Regi Osservatori Geofisici del Monte Rosa dal 1927 al 1940, la cui intensa attività ha consentito l’acquisizione di numerose osservazioni meteorologiche e glaciologiche, che ad oggi costituiscono un patrimonio scientifico di notevole interesse per le attività di ricerca in ambiente alpino, oltre che di forte legame col territorio.

 

L’Istituto oggi è nel pieno della sua attività, con decine di progetti aperti e in corso, come sottolinea lo stesso Direttore. Progetti di respiro europeo e non solo, che fanno del “Mosso” una perla rara ed un ingranaggio essenziale del sistema “montagna” in Piemonte e in Valle d’Aosta.

Massimo Iaretti

 

Minacce a Tamietto, interviene il Ministro della Salute

Hanno un’eco nazionale le minacce rivolte da anonimi al ricercatore Marco
Tamietto, al centro di un’indagine per individuare l’autore del gesto.
Il ministro Giulia Grillo, nell’esprimere una nettissima condanna nei
confronti degli autori e piena solidarietà a Tamietto in una nota ha ritenuto
opportuno fare alcune precisazioni che riportiamo di seguito:
“Il 19 luglio scorso l’associazione Lav ha ricevuto dal ministero della
Salute la documentazione riguardante il protocollo scientifico della
sperimentazione Light -Up, secondo quando prescritto dagli obblighi di
trasparenza previsti dalla legge 241/90  che regola le richieste
di accesso agli atti.
Nel rispetto di tali obblighi nessun dato sensibile è stato diffuso.
La notizia della partecipazione del professor Tamietto alla sperimentazione
era, invece, pubblica da oltre un anno, dal momento che il neurologo è
assegnatario di un Grant e del relativo finanziamento concesso dal
Consiglio europeo della Ricerca (Erc), come riscontrabile dal sito web
dello stesso.
Alla luce di queste precisazioni, attribuire al ministero o alla sua guida
politica comportamenti lesivi della privacy di qualsiasi ricercatore o di
eventuali conseguenze di tali violazioni, è da considerarsi un’affermazione
lesiva dell’Istituzione e dei suoi responsabili politici e amministrativi”.
Massimo Iaretti

Meteo variabile nel passaggio da agosto a settembre

E’ stata l’ultima domenica di agosto con massime superiori ai 31-32 gradi a Torino e in pianura e bassa collina in Piemonte, con tassi di umidità abbastanza alti per la presenza dell’anticiclone di matrice africana. Si prevede tempo  stabile soleggiato fino a martedì quando si farà strada una nuova perturbazione atlantica sull’Europa. Attesi successivamente nuovi temporali da martedì pomeriggio fino alla prima parte di mercoledì. Le condizioni meteo saranno variabili  per il passaggio da agosto a settembre. Secondo la Smi – Società Meteorologica Italiana: “non si attendono lunghe fasi soleggiate e molto calde”. Temporali sono possibili negli ultimi giorni di agosto e i primi di settembre con “temperature intorno alla media del periodo, solo temporaneamente inferiori”.

Al Tardini passa la Juve

Per la prima del campionato 2019-2020, la nuova Juve di Maurizio Sarri non presenta proprio nulla di nuovo, se non il suo secondo, Martuscello, in panchina, e Douglas Costa titolare dal primo minuto con Higuain; il Mister è ancora sotto cura per la fastidiosa polmonite che lo ha colpito nei giorni scorsi e probabilmente non ci sarà neppure per la super-sfida casalinga contro il Napoli, che il calendario ha fissato già per domenica prossima.
Si parte con un 4-3-3, ma nessuno dei nuovi acquisti di Madama è in campo: in compenso, ieri si è vista al Tardini la panchina più ricca della Serie A.
Ad ogni modo, la Juve fa un buon primo tempo, gli attacchi partono tutti da destra, dove Costa si dà un gran da fare e l’intesa con CR7 e Higuain sembra funzioni: al 5′ Cristiano raccoglie un passaggio di Gonzalo, ma il suo destro va alto sulla traversa; qualche minuto più tardi, sempre Cristiano ci prova di testa in area, purtroppo anche questo finisce alto.
Il Parma attacca principalmente dalla sinistra dei bianconeri, ha un buon momento tra il 12′ ed il 18′, con tre tiri che impegnano Szczesny in altrettante parate.
Ma al 21′ passa la Juve, con un’azione tanto fortunosa quanto concreta: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Sandro tira nel mezzo e, nella mischia, Chiellini trova la zampata vincente e la gira in rete: 0-1.
Ronaldo ci prova in tutti i modi, ma decisamente non è il suo giorno fortunato: al 28′ non riesce a calciare bene ed il suo tiro – un rasoterra in area – finisce di poco a lato, ma CR7 ci riprova e, raccolto l’assist di Costa sempre dalla destra, arriva in area, finta e scarta un avversario ed al 33′ infila un gran goal di destro: peccato che il VAR annulli per fuorigioco – davvero millimetrico – : peccato, è stata la miglior azione della partita.
Il secondo tempo vede i padroni di casa farsi progressivamente più coraggiosi e propositivi, mentre la Juve commette alcuni errori tecnici in ogni reparto; tuttavia, non soddisfatto, Cristiano ci prova in altre occasioni, come al 59′, quando parte da dietro e cerca di sorprendere Sepe, ma il tiro è troppo alto, ed ancora al 65′ da fuori area, il suo rasoterra è ben parato dal portiere gialloblu.
Al 69′ Costa esce per Cuadrado, che dieci minuti dopo imposta una buona azione con CR7 e Higuain, ma Gonzalo di testa la mette troppo alta. All’82’ esce proprio Higuain per Bernardeschi, ma non cambia nulla, nel secondo tempo la Juve è comunque meno aggressiva e pare addirittura affaticata.
Gli ultimi minuti sono tutti del Parma, che vorrebbe almeno il pareggio, non lo trova; buona comunque la prima per la Juve, che torna a Torino con i primi tre punti e qualche spunto interessante.
Ovunqueecomunque #finoallafine
 
Rugiada Gambaudo

Scontro frontale tra auto e moto: due morti nel Torinese

Una coppia di astigiani è morta stamane in un incidente stradale avvenuto a Villar Perosa.

Si tratta di un 68enne e una 60enne,  in sella a una Bmw 1200 che, sulla strada provinciale 23 all’altezza della rotonda di San Germano Chisone, sono stati investiti da una Fiat Panda con a bordo un 20enne di Frossasco e una 19enne di Cantalupa. Secondo i carabinieri della stazione di Villar Perosa  l’auto, arrivata da Sestriere e diretta a Pinerolo ha invaso la corsia opposta e si è scontrata frontalmente con la moto. I due motociclisti sono stati sbalzati fuori strada e sono morti sul colpo. L’autista e la passeggera della Panda sono stati portati all’ospedale di Pinerolo di Pinerolo.

Giardini da curare

Riceviamo e pubblichiamo

Siamo nel borgo Pietra Alta(Via Cavagnolo angolo Via Tasca) pressi Corso Vercelli. L’incuria di questo giardino ma più in generale nella periferia di Torino ha raggiunto livelli non tollerabili dai residenti che lamentano un abbandono a stessa del territorio. Erba altissima, lo si può vedere dalle foto e un tronco caduto lasciato lì da circa 3 settimane a quanto riferiscono i residenti. Questo degrado non è più tollerabile sia per una questione di decoro urbano che per una questione di igiene dato che una simile “foresta” agevola il proliferare di insetti. Come intende intervenire la Signora Sindaco o l’assessore competente per risanare in questa ma anche altre zone la situazione?

Luigi Furgiuele

Il Museo Pietro Micca chiude cinque giorni

Nel Museo civico Pietro Micca e dell’assedio di Torino del 1706 di via Guicciardini 7/A devono essere eseguiti alcuni lavori di manutenzione e di potenziamento funzionale della rete TLC, per garantire un migliore servizio ai visitatori.

Quindi il Museo dovrà rimanere chiuso al pubblico da lunedì 26 a venerdì 30 agosto e verrà riaperto alle visite già da sabato 31 agosto con il normale orario.

Info: www.museopietromicca.it e info@museopietromicca.it Tel. 011 546317 direttore@museopietromicca.it

Torino e la crisi di governo: poche certezze nei partiti

Crisi di governo, si accettano scommesse sugli esiti
finali. Partiamo dalle poche certezze. Non c’ è più l’infallibilità del Capitano Matteo Salvini.
Secondo, i pentastellati eredi della italiana filosofia
popolana: Francia o Spagna purchè se magna. Terzo,
Matteo Renzi si farà un suo partito. È solo una
questione di tempo. Frustrate le speranze sui poteri
demiurgici del Presidente della Repubblica Sergio
Mattarella. Ci sono dei limiti ai suoi poteri. E lui è molto ma
molto adirato. Per tanti osservatori è possibile  il governo
tra Pd e 5stelle. Continuo nell’ essere perplesso, ma
ciò che è inverosimile ed accade diventa reale e
molte sono le cose inverosimili che sono accadute.
Persino un torinese come il professore Andrea Giorgis
potrebbe fare il Ministro. Vista così, buona cosa. Si
continuano ad accettare scommesse. Chiamparino pare non essere disposto a un ruolo di governo. Altalenante il
grafico degli scommettitori.
Zingaretti che scrive di suo pugno: proficuo
il confronto con Di Maio. E Giggino: mai al
governo senza Conte.
Qualcosa non torna. I più inossidabili sono  i pentastellati
torinesi. Chiaretta (Appendino) è mitica: viva il governo
Conte con il PD, così non mi faranno più opposizione
in Comune. Bella Lei. E i No Tav d’accordissimo sull’accordo. Basta che il PD dica di essere contro la Tav.
Precisamente non si inventano proprio tutto
loro. L’onorevole Stefano Lepri è il primo che sostiene:
si può fare, ovviamente dopo l’accordo romano.
Lui è cattodem di stretta osservanza renziana e sodale
ed ispiratore della Canalis vice segretaria regionale
pd del Piemonte.
Matteo Renzi ha già sentenziato : niente accordi con
Di Maio?  Me ne vado. Ergo un’ altra occasione per il PD
per dividersi. Continuando, la pregiudiziale di Zingaretti di un
governo senza Conte. Pregiudiziale di Di Maio:
governo insieme se c’ è Conte. Logica conseguenza:
nessun governo. Ma si sa che ultimamente la logica
difetta nel nostro Paese. Ritorna in auge la possibilità
di elezioni anticipate. Ma nessuno (tranne la Meloni) le
vuole davvero. In verità  non stiamo
facendo una bella figura. E più il tempo passa e più
si ingarbuglia la situazione. A meno che …. Ma non
è possibile, non è concepibile… Un governo
Conte bis con Di Maio vice e Salvini vice del vice.
Ma non hanno irrimediabilmente bisticciato, e allora?
Si bisticcia e poi si fa pace. Avevano detto: mai più
insieme al governo.  Nella vita come in politica
mai dire mai. Mi sembrano tutti dei novelli Zeno Cosini
protagonista del romanzo la Coscienza di Zeno di Italo
Svevo. Chiede di sposarsi con l’ amata Ada. Bella e
con tre sorelle, ma innamorata di un altro. Non si dà
per vinto e chiede alle altre due sorelle di sposarlo. Al
loro rifiuto ripiega su Augusta, la più brutta ma l’ unica
disponibile. Un gioco al ribasso.
Un brutto gioco al ribasso . Un dannoso gioco al
ribasso. Si accettano scommesse sulla soluzione di
questa crisi.

Patrizio Tosetto

Bethaz, il trionfo dell’esperienza

55 anni e non sentirli. Marco Bethaz, a una settimana dal suo compleanno, si è anticipato un bellissimo regalo facendo sua la sesta edizione del Gran Paradiso Raidlight Ultra Trail, tappa del Trail Tour della Valle d’Aosta.

Il portacolori della Technos Medica Inrun si è esaltato in una giornata di sole e caldo tipicamente estivo, forte anche in alta montagna (il tracciato era tutto disegnato oltre i 1.500 metri di altitudine), comandando la gara per tutti i 45,3 km del percorso (dislivello generale 3.341 metri) fino al traguardo tagliato dopo 5h35’11”. Bethaz, che nella sua Val d’Aosta era stato già quarto lo scorso 20 luglio all’Ultramarathon du Fallére, ha preceduto di 3’54” il britannico Colin Thornton, che sta ormai diventando cliente abituale dei grandi eventi di ultra trail italiani e che era già stato terzo lo scorso anno al Gran Trail Courmayeur. Terza piazza in condominio per Erik Bochicchio (Team Nolimits) e Nicola Poggi (Sisport) a 10’51”.

Fra le donne continua a collezionare successi di grande spessore nel Nord-Ovest alpino Tatiana Locatelli (Team Trail) che dopo le vittorie al Cervino XTrail 2017 e Monte Rosa Walser dello scorso anno mette il suo nome in un altro prestigioso albo d’oro in 6h56’00”, staccando di 42’27” Monica Francesca D’Urso, quest’anno già sul podio a Le Porte di Pietra e Gran Trail Rensen, terza posizione per Eleonora Serafin (Team Baroli Climb) a 1h15’35”.

Nel Gran Paradiso Trail, 26 km per 1,.819 metri, acuto di Federico Mattia De Guio, che ha coperto la distanza in 2h57’53” infliggendo 7’36” a Thierry Brunier e 7’57” a Elwis Pieiller. A Stefania Canale la gara femminile in 3h32’26” con 25’30” su Fabiana Guidorizzi e 34’24” sulla grande favorita della vigilia, Lisa Borzani incorsa in problemi fisici già nelle prime fasi della gara. La capitana azzurra come suo costume non ha voluto però mollare, raggiungendo il traguardo per poi infilarsi in infermeria dove le è stato posto del ghiaccio sulle ginocchia.
Nel complesso dei due tracciati gli organizzatori hanno raggiunto il limite massimo di 250 partecipanti per quella che si è rivelata essere una vera giornata di festa, alla quale hanno validamente contribuito guardie forestali, guardie di finanza e guardiaparco che hanno gestito validamente i tracciati nella loro interezza. Importante anche il contributo dei due rifugi Chabod e Vittorio Emanuele, veri e propri snodi del percorso, come anche del Comune di Valsavarenche e dell’Hotel Parco Nazionale Gran Paradiso, che hanno validamente supportato gli organizzatori dell’Association Sportive Corps Forestier de la Vallée d’Aoste, pronti a rilanciare la sfida per il 2021 per dedicarsi il prossimo anno al ritorno del Vertical.

Re Peperone aiuta la ricerca sul cancro

Dal 30 agosto all’8 settembre 2019 a Carmagnola (TO)
www.fieradelpeperone.it

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ONLUS sarà presente alla 70^ edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola. Il Direttore Scientifico dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, Prof. Anna Sapino, verrà intervistata da Tinto, presentatore di Rai 2, domenica 1 settembre alle ore 20,45 in Piazza Sant’Agostino. Per tutta la durata della manifestazione, presso i punti info, verrà divulgato materiale informativo della Fondazione.


La 70^ Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, in programma dal 30 agosto all’8 settembre 2019, quest’anno si impegna in maniera decisa anche nel campo della salute, avviando un’importante collaborazione con la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ONLUS.

In tutti i giorni della Fiera, nei punti info, sarà possibile trovare materiale della Fondazione che allestirà anche un suo stand venerdì 6 settembre. Domenica 1 settembre i ricercatori dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, attraverso l’utilizzo di microscopi, daranno una dimostrazione del lavoro che svolgono quotidianamente all’interno dei loro laboratori. La sera, la Prof. Anna Sapino, Direttore Scientifico dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, verrà intervistata in Piazza Sant’Agostino, alle ore 20.45, dal conduttore televisivo Tinto di Rai 2 nel corso del format “Le interviste di TINTO: dimmi cos’hai nel frigo e ti dirò chi sei”.

Tinto, al secolo Nicola Prudente, dal 2003 conduce il programma Decanter su Radio2 insieme a Federico Quaranta, è stato per diversi anni nel cast fisso de “La prova del cuoco” su Rai 1 e dal 2015 conduce il programma di Rai 2 “Frigo” dal quale prendono ispirazione le interviste che realizzerà sul grande palco della Fiera, il 30 agosto ad Arturo Brachetti e nei giorni seguenti con altri ospiti.

Anna Sapino, Anatomo Patologa, Professore ordinario della Facoltà di Medicina di Torino, lavora presso l’Istituto di Candiolo – IRCCS dal luglio 2015, come responsabile dell’Unità di Anatomia Patologica. Proviene da un’esperienza trentennale alle Molinette di Torino, dove era Direttore del Dipartimento di Medicina di Laboratorio e vicedirettore alla ricerca del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università. Da lei dipendono 250 persone – fra medici, biologi, biotecnologi, bioinformatici, ingegneri informatici e 17 laboratori.

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro è stata costituita per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un polo oncologico, l’ Istituto di Candiolo – IRCCS, capace di coniugare la ricerca scientifica con la pratica clinica e di mettere a disposizione dei pazienti le migliori risorse umane e tecnologiche oggi disponibili.
L’Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo – IRCCS è oggi una realtà viva ed operante: 56.500 mq complessivi, di cui 47.962 mq destinati alla clinica e 8.538 mq destinati alla ricerca. Unico Centro realizzato esclusivamente attraverso donazioni di cittadini ed enti privati, è dotato della tecnologia più all’ avanguardia per la diagnosi e la cura.
Vi lavorano oltre cinquecento persone tra medici, ricercatori, infermieri e tecnici. E’ anche l’unico Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico del Piemonte (IRCCS), riconosciuto dal Ministero della Salute, a testimonianza delle importanti scoperte fatte a Candiolo e pubblicate sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali.

È possibile effettuare una donazione a favore della Fondazione attraverso www.fprconlus.it