ilTorinese

La stagione 2020 del Gs Alpi inizia dal mare

Il gruppo sportivo organizzerà il 15 marzo la settima edizione della Granfondo Alassio, che si svolgerà tre settimane dopo la Granfondo Internazionale Laigueglia Lapierre.

 

Percorsi molto simili tra le due gare, ma con alcune sostanziali differenze: senza dubbio, la Granfondo di Alassio è molto più complicata dal punto di vista altimetrico, e presenterà due percorsi a disposizione dei cicloamatori.

I dislivelli parlano da soli: chi affronterà il percorso corto della Granfondo di Alassio si misurerà su un tracciato di 68 km per 1590 metri di dislivello, mentre il lungo misura 109 km per 2400 metri di dislivello. Entrambi i percorsi termineranno in cima alla salita della Madonna della Guardia, un’ascesa famosa per la sua durezza, in quanto misura 9 km e presenta delle pendenze tra l’8% e il 12%. L’ultimo tratto, in particolare, è davvero molto impegnativo, ma il taglio del traguardo sarà un’immensa soddisfazione per tutti i partecipanti: dal Santuario è possibile ammirare un panorama incredibile sul mare, e ci si potrà quindi riposare e rifocillare prima del pasta party.

Tutte le informazioni sono disponibili a questo link: https://www.granfondoalassio.it 

La “Biblioteca” di Mario Lattes

In mostra al Polo del ‘900 di Torino, gli acquerelli e i disegni realizzati da Lattes per la sua indimenticata Antologia scolastica

Fino a domenica 8 marzo / Fra i vecchi e impolverati armamentari scolastici che da anni custodisco su in soffitta, credo di averne ancora alcune copie. Parlo di “Biblioteca”, l’Antologia in tre volumi– utilizzata dal sottoscritto in anni, e per più anni, inesorabilmente (ahimè) trascorsi come docente di Materie Letterarie arruolato nella scuola media torinese – scritta dalle bravissime colleghe Rosanna Bissaca e Maria Paolella con fantasiose ma rigorose illustrazioni di Mario Lattes, raffinato pittore scrittore ed editore, pubblicata dal 1992 ( e in uso fino al 2010) dalla stessa casa editrice diretta da Lattes, negli anni immediatamente successivi al secondo conflitto mondiale e fondata dal nonno Simone nel 1893.

Oggi scopro che quelle tavole – per la maggior parte mai esposte prima – fresche, delicate, semplici ma legate a filo doppio all’esigenza d’essere filologicamente aderenti al brano letterario interpretato con segni e colori, la Fondazione Bottari Lattes (nata nel 2009 proprio per tenere viva la memoria dell’artista), in collaborazione con S. Lattes & C. Editori, sotto la curatela di Francesco Poli, ha ben pensato di metterle in mostra, fino a domenica 8 marzo, al Polo del ‘900, in Palazzo San Daniele, via del Carmine 14, a Torino. Il che mi sembra assolutamente importante per cogliere i profondi legami che saldamente tenevano fermo Mario Lattes (Torino, 1923 – 2001) “fra l’anima letteraria e quella pittorica della sua ricerca creativa”.

Dal verde passo passo graduale de “L’infinito” leopardiano (riprodotto come “impresa sfrontata – scriveva lo stesso Lattes – da non aver quasi coraggio, poi, di metterci sotto il titolo di quei quindici versi”) all’inquietante (almeno un po’) nonsense di “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carrol fino a Mark Twain con “Le avventure di Tom Sawyer”, impegnato con l’amico di sempre Huck a scoprire il tesoro nascosto all’interno di una labirintica caverna e “Alla ricerca del tempo perduto” di Marcel Proust o agli “Scacchi” che sono a volte memoria perturbante di Primo Levi: numerosi sono gli argomenti e i testi dei grandi autori classici cui Lattes ha saputo imprimere, attraverso l’originalità di un linguaggio pittorico e grafico profondamente istintivo e singolare, “una forte e originale anima visiva”.

Complessivamente in rassegna troviamo esposte un centinaio di illustrazioni, cinque dipinti e alcuni taccuini di appunti. Sono essi il frutto di un’ampia selezione fra le tavole originali (oltre cinquecento disegni, acquerelli e tecniche miste su tutti gli argomenti del programma scolastico, dalla poesia all’epica, dalla fiaba ai romanzi) realizzate per “Biblioteca” in diversi anni di lavoro e conservate presso la Lattes & C. Editori e la collezione pittorica e incisoria della Fondazione Bottari Lattes.

Sono immagini libere per essenza evocativa e narrativa – testimonianti l’immensa cultura letteraria e iconografica di Lattes – pur se attente e rispettose ai principi peculiari del testo e alla stessa funzione didattica dell’opera. “La mostra – spiega Francesco Poli – si sviluppa attraverso una serie di sezioni legate alle tematiche che caratterizzano le varie parti dei volumi. Per ciascuna di esse sono esposti gruppi di immagini originali, messi in relazione ad altri disegni su taccuini, incisioni o dipinti di Mario Lattes che si collegano agli stessi soggetti e tecniche pittoriche”; una naturale (pur se faticosa e tribolante) evoluzione del continuo appuntarsi visivo, per mania passione istinto grafico-riproduttivo, dei soggetti che le sue numerose e diversificate letture gli sollecitavano.

 

Scriveva lo stesso Lattes: “Su un album da disegno, su fogli foglietti cartoncini grossi così, sono venuto segnandomi le immagini suscitate dalle letture. Fiabe, racconti, pagine di romanzo, poesie. Per dare una visione figurale al testo scritto, o almeno evocarlo”. Fra parola, realtà e fantasia. In scritti che nel disegno ritrovano verità, altre verità possibili. O improbabili. Sogni. Eventi immaginari. Quelli forse impossibili da intuire e descrivere a parole. Solo a parole. Così com’è nella pagina letteraria.

Gianni Milani

“Biblioteca” di Mario Lattes
Polo del ‘900 – Palazzo San Daniele, via del Carmine 14, Torino. Info: tel. 011/19771755 o www.fondazionebottarilattes.it; le scuole potranno effettuare visite guidate gratuite su prenotazione a segreteria@spaziodonchisciotte.it
Fino a domenica 8 marzo
Orari: dal lun. alla dom. 10/19,30

 

Nelle foto

– “Alice nel paese delle meraviglie”
– “L’infinito”
– “Tom Sawyer e il tesoro nascosto”
– “Alla ricerca del tempo perduto”
– “Scacchi” da Primo Levi
– “Immagini fantastiche”

Un anno di grande cronaca nelle foto dell’Ansa

“PhotoAnsa 2019” Fino al 7 giugno. Bard (Aosta) Dalla tragedia finale del Ponte Morandi alle lotte ambientali di Greta: c’è tutto un anno di “grande cronaca” internazionale nelle foto esposte al Forte di Bard

 

Venerdì 28 giugno 2019, ore 9,37: dopo il suono, ripetuto tre volte, della sirena, bastano 6 secondi per portare a termine l’esplosione delle pile 10 e 11, quanto ancora resta del Ponte Morandi di Genova, tragicamente crollato la vigilia del Ferragosto di un anno prima, portandosi dietro quarantatre vite.

Architettura e presenza simbolo per i genovesi, l’immagine intensa e potente della sua definitiva demolizione, scattata con precisa sapienza tecnica e forte intensità emozionale – nell’accoppiata di occhio e cuore – dal fotoreporter genovese Luca Zennaro (lo stesso che qualche mese prima aveva donato a Papa Francesco, durante il viaggio aereo ad Abu Dhabi, la maglietta con il logo “Genova nel cuore”, insieme alla bandiera con la croce di San Giorgio e ad una lettera firmata dal sindaco di Genova, Bucci) è parte degli oltre cento scatti tratti dalla 15esima edizione del volume fotografico “PhotoAnsa” – che raccoglie 360 immagini, legate ai grandi fatti di attualità in Italia e nel mondo realizzate nel 2019 dai fotografi dell’Agenzia – ed esposte fino al 7 giugno al Forte di Bard, in Valle d’Aosta. La rassegna, proposta al pubblico in anteprima italiana e ideata e prodotta dall’Associazione Forte di Bard in sinergia con ANSA (la più prestigiosa Agenzia di Informazione del nostro Paese) “testimonia – afferma con giusto orgoglio Ornella Badery, presidente dell’ormai più importante polo culturale della Vallée e delle Alpi occidentali – l’autorevolezza che il Forte ha assunto in questi anni nel campo della Fotografia, in particolare nell’ambito del Fotogiornalismo”. Dodici le sezioni, corrispondenti alle tematiche trattate nel volume – presentato nel dicembre scorso al “Maxxi” di Roma – in cui si articola l’allestimento espositivo. Gli scatti spaziano e cavalcano gli eventi di cronaca più eterogenei, quelli che hanno indelebilmente segnato, nel bene e nel male, l’anno da poco trascorso.

Si va dalle elezioni europee che, per la prima volta, vedono una donna, Ursula von der Leyen, alla guida a Bruxelles della Commissione Ue all’ultimo atto del Ponte Morandi (di cui s’è detto), con tutto il carico di angoscia delle famiglie sfollate e della disperazione dei parenti delle vittime, fino a toccare l’orribile tragicità di quello scatto che vede padre e figlia morti abbracciati sul greto di un torrente al confine fra Messico e Stati Uniti nel tentativo di aggirare il muro fatto consolidare dal presidente americano Trump. Tragedia di migranti capace pur anche e per fortuna di trasformarsi nell’immagine giocosa e ironica, scattata il 28 luglio a Ciudad Juarez, da Luis Torres e raffigurante bambini che giocano sulle altalene installate dal designer californiano Ronald Rael proprio fra le sbarre del famigerato muro di Trump. E il racconto prosegue mirando all’Italia, dove dalla romagnola “Papeete Beach” ai palazzi della politica nella Capitale si consuma l’ingloriosa fine del governo giallo-verde e si assiste alla nascita della nuova coalizione Pd-5 Stelle, per poi virare oltralpe fino a una Parigi colpita al cuore in pochi mesi dalle violente manifestazioni dei Gilet gialli e dal terribile incendio della Cattedrale di Notre-Dame. Ma non c’è ombra di dubbio: il volto dominante dell’anno è quello della sedicenne svedese Greta Thunberg, capace di trascinare – con una forza che non capisci dove possa andarla a pescare – folle oceaniche di giovani (e non solo) radunati nelle piazze del mondo a manifestare contro l’immane distruzione perpetrata dall’uomo, dal tempo dei tempi, ai danni dell’ambiente. Di particolare interesse anche la sezione dedicata allo sport, con l’assegnazione a Milano – Cortina dei Giochi Invernali del 2026 e con l’esultanza della squadra di calcio femminile che, pur eliminata ai quarti di finale, vive e fa vivere a tutta l’Italia la sua esperienza ai Mondiali di Francia (7 giugno – 7 luglio) come una vittoria, in uno sport da sempre ritenuto territorio esclusivo dei maschi. Fino alla strepitosa Federica Pellegrini che, il 24 luglio, a quasi 31 anni, strappa la sua ottava medaglia d’oro nei 200 stile libero ai Mondiali di Nuoto di Gwangju in Corea del Sud. E l’Italia torna ad esultare.

Gianni Milani

“PhotoAnsa 2019”

Forte di Bard, via Vittorio Emanuele II 85, Bard (Aosta); tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it

Fino al 7 giugno

Orari: giorni feriali 10/17 – sab. dom. e festivi 10/18; lun. chiuso. Dal 2 marzo l’apertura è prolungata di un’ora

Nelle foto
– Luca Zennaro, 28 giugno, Genova, demolizione controllata del Ponte Morandi
– Luis Torres, 28 luglio, Ciudad Juarez, bambini che giocano sulle altalene installate fra le sbarre del muro che divide Usa e Messico
– Zakaria Abdelkafi, 9 febbraio, Parigi, manifestazione dei Gilet gialli davanti alla Tour Eiffel
– Ian Langdson, 15 aprile, Parigi, la guglia di Notre-Dame crolla avvolta dalle fiamme

A.A.A. Nuovi Artisti Cercansi

Fondazione Bottari Lattes con Progetto Europeo ETI per immaginare nuovi pubblici e nuovi modi di fare cultura

Monforte d’Alba (Cuneo)  – L’obiettivo, o meglio gli obiettivi, sono importanti e decisamente ambiziosi: aprire le porte a nuovi pubblici, favorire maggiori e diversificate relazioni con i visitatori, sviluppare nelle comunità un maggiore senso di appartenenza e partecipazione, coinvolgere la gente nella creazione di contenuti espressivi e creativi che possano dirsi in linea con le nuove sfide del XXI secolo.

Ce n’è che tanto basta. Per questo la Fondazione Bottari Lattes, con sede a Monforte d’Alba e presieduta da Caterina Bottari Lattes, chiama a raccolta artisti che con la freschezza delle proprie idee sappiano indicare la strada verso nuovo modi di fruire l’arte e la cultura e attirare l’attenzione di nuovi spettatori, visitatori, lettori”.

La Fondazione di Monforte partecipa, infatti, al nuovo Progetto Europeo ETI  (Expérimenter une Transformation Institutionnelle – Sperimentare una Trasformazione Istituzionale), da cui parte la sfida “non procrastinabile” per fare cultura nel nuovo Millennio, seguendo le linee dell’audience engagement, con l’intento molto concreto, per dirla in soldoni, di avvicinare all’arte, alla letteratura, alla musica e ad ogni esperienza culturale anche il pubblico finora meno interessato.

Oltre alla Fondazione Bottari Lattes, unico partner italiano inserito nel progetto ETI, le altre tre realtà europee sono: l’ente ideatore e capofila Ecole Nationale d’Art di Parigi,  Idensitat di Barcellona e Minitremu di Târgu Mureș in Romania. Il bando del Progetto ETI si rivolge ad artisti di ogni forma espressiva (arte figurativa, musica, scrittura, video arte…), a cui si chiede di proporre un progetto di riformulazione istituzionale che “sperimenti l’accesso alla Fondazione Bottari Lattes da parte di nuovi pubblici”.

Il carattere innovativo risiede soprattutto nella richiesta di coinvolgimento di privati e imprese.  Per esprimere la propria candidatura l’artista, infatti, deve affiancarsi a un partner privato (persona fisica o giuridica) che sia espressione di competenze specifiche, radicato in un territorio, impegnato nello sviluppo economico e sociale. Dalla viticoltura al tessile, dall’agroalimentare all’artigianato, dall’ecologia al digitale,  l’artista potrà scegliere tra diversi comparti, facendo perno sulle specificità del settore economico preso in considerazione. Non dovrà creare un’opera unica dalla classica fruizione attraverso il modello della mostra, ma dovrà ideare progetti, metodi, attività innovative che possano essere mobilitati o riutilizzati sulla stregua di un format culturale. Questa sperimentazione permetterà di combinare i modelli tradizionali con modelli operativi, economici, di visibilità e di accessibilità, favorendo così nuove vie di sviluppo dei pubblici di riferimento.

Le candidature dovranno pervenire entro il 5 aprile 2020, compilando il form onlinehttp://eti-europe.eu/it/candidatura.

La selezione sarà effettuata dai quattro enti partner del Progetto ETI.

Per l’artista vincitore sono previsti un contributo alla realizzazione del progetto per un massimo di 2mila euro e la copertura delle spese di viaggio e di ospitalità. L’artista potrà sentirsi libero di ricercare in proprio cofinanziamenti per la realizzazione del suo progetto.

Gli artisti selezionati parteciperanno a un insieme di azioni per una durata di due anni con un primo incontro a maggio 2020 (data da confermare) e una programmazione locale (date in funzione del Paese). Il progetto ETI si concluderà con un Forum organizzato a Parigi a settembre 2021, in cui saranno presentate le sperimentazioni condotte nel corso del biennio. “Sarà l’occasione di proporre a livello europeo un’istanza di consultazione comune, che consenta di accompagnare le istituzioni dell’arte e della cultura nel lavoro di trasformazione dei loro modelli”.

 

Info: 0173.789282 e 011.19771755 – segreteria@fondazionebottarilattes.it

WEB fondazionebottarilattes.it | FB Fondazione Bottari Lattes | TW @BottariLattes | YT FondazioneBottariLattes

g. m.

Nelle foto
– La sede di Monforte d’Alba
– Logo Fondazione Bottari Lattes
– Caterina Bottari Lattes

Allarme commercio, clienti e vendite in netto calo nei mercati e nei negozi

Molti negozi e bar lamentano un calo di vendite di oltre il 50%. La psicosi evidentemente ha colpito molti clienti, basta girare per i dehors del centro, in genere strapieni all’ora di pranzo e in questi giorni, invece,  praticamente vuoti. Negli hotel le stanze sono occupate al 60%

In Comune e in Regione si stanno studiando misure di sostegno, mentre le associazioni dei commercianti lanciano un grido d’allarme. “Qui è tabula rasa”. Così si sfogano con l’Ansa gli  ambulanti del  multietnico mercato di Porta Palazzo, il più grande d’Europa, commentando gli esiti dell’ordinanza per l’emergenza Coronavirus. “Non ci sono clienti, qualcuno in più forse solo ai banchi di frutta e verdura”. Probabilmente hanno paura, anche se  il mercato è all’aperto. La stessa situazione si ripete nei vari mercati ambulanti della città. A risentire dell’effetto coronavirus sarà purtroppo un po’ tutto il sistema Torino e Piemonte. Anche sul fronte spettacoli, con una serrata forzata di cinema e teatri per una (sola, si spera) settimana, non si sta certo meglio.”Ho chiesto al presidente del Consiglio Conte di attivare subito misure straordinarie per le attività commerciali e gli alberghi e per l’economia piemontese”, ha detto il governatore Cirio.

Rifondazione Comunista: perché le manette a Nicoletta Dosio?

Riceviamo e pubblichiamo / La notizia ci è giunta solo oggi. Ieri la compagna Nicoletta Dosio, ha effettuato una visita ambulatoriale all’ospedale di Rivoli. “Tutto bene sul fronte medico” scrive e questa è una buona notizia.

Ma è inaccettabile che Nicoletta sia stata portata ammanettata sul cellulare e chiusa in una cella blindata con quattro guardie penitenziarie. Una compagna ambientalista e da sempre pacifista trattata alla stregua di pericolosa criminale. In ambulatorio Nicoletta Dosio ha incontrato l’abbraccio di una infermiera che ha dichiarato di sentirsi parte della famiglia NoTav. Come Rifondazione Comunista ci riconosciamo e ci uniamo in quell’abbraccio e chiediamo conto ai ministeri competenti di un comportamento vessatorio e liberticida che dimostra come ci sia un accanimento verso la compagna e verso chiunque dimostri di opporsi alla spirale repressiva che governa il Paese

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale PRC-S.E.

Ezio Locatelli, Segretario provinciale di Torino, PRC-S.E.

Educazione Alimentare: “Siamo quello che mangiamo”

Il progetto che forma ragazzi e genitori sui corretti stili di vita

 

Trasmettere ai minori e alle loro famiglie la “cultura del cibo” con particolare attenzione alla propria salute, affinchè scelgano in modo consapevole cibi e bevande, questo il nuovo impegno del MOIGE – Movimento Italiano Genitori con il progetto “Siamo quello che mangiamo”

La campagna, in collaborazione con l’Istituto Montezemolo di Roma e il contributo del Miur, prevede attività formative in 30 scuole secondarie di primo grado sul territorio nazionale tramite kit didattici e open day.

Fra gli strumenti operativi anche la realizzazione di un‘indagine sulle abitudini alimentari dei minori e l’Istituzione di un Osservatorio sui “corretti stili di vita”.

 

 

Coronavirus, cosa si può fare e cosa no

Restano aperti gli esercizi commerciali e le aziende, mentre chiudono  le chiese, i teatri e i cinema. Aperte anche le palestre purché non si usino docce, spogliatoi e saune. La Regione Piemonte ha emanato  una circolare in cui si spiega che sono consentiti i corsi di scuola guida,  quelli musicali e di lingua straniera in tutti centri privati. Chiuse le piscine, le fiere, le sagre, i luna park. Lo scopo principe dei divieti è di evitare assembramenti pubblici che potrebbero favorire i contagi.

800 19 20 20 è il numero regionale dell’emergenza coronavirus

La Regione Piemonte ha attivato oggi  il numero unico dedicato all’emergenza Coronavirus: 800 19 20 20Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi : Questo è il numero di riferimento regionale per le  informazioni sul Coronavirus. Il 112, che poi rimanda al 118 ha avuto negli ultimi giorni più di 10mila telefonate, l’80% erano  improprie. Non  lo possiamo permettere perché ci sono casi, come infarti e ictus, che richiedono interventi immediati”.

 

Il comunicato ufficiale della Regione, martedì 25 febbraio, ore 19

CORONAVIRUS, LA REGIONE PIEMONTE ATTIVA IL NUMERO VERDE 800.19.20.20 PER LE CHIAMATE SANITARIE, I POSITIVI AL TEST RIMANGONO TRE

L’Unità di crisi della Regione Piemonte sul “coronavirus covid19” ha istituito il numero verde sanitario 800.19.20.20, attivo 24 ore su 24, a disposizione di tutti i cittadini che abbiano il dubbio di aver contratto il virus.

Al telefono risponde personale specializzato, che esegue una sorta di pre-triage, e, sulla base di una serie di domande e risposte, indica al paziente cosa fare o dove recarsi per ottenere la risposta assistenziale più appropriata.

Il servizio è stato organizzato presso i presidi dell’Emergenza sanitaria regionale di Grugliasco, per alleggerire i numeri dedicati normalmente all’emergenza dal grande flusso di chiamate che in queste ore sta intasando i centralini del 112 e 118, con il rischio di rallentare i soccorsi.

Il 112 rimane il numero di riferimento per le emergenze sanitarie e altri tipi di emergenze.

Per informazioni generiche di carattere sanitario sul “coronavirus covid19” e sui comportamenti di prevenzione, si rimanda al 1500, numero verde del ministero della Salute.

La Regione Piemonte, inoltre, ha potenziato il numero verde 800.333.444, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 21.00, per fornire chiarimenti sulle misure adottate in materia di covid19 di natura non sanitaria.


BOLLETTINO CONTAGI

Rimane stabile, in Piemonte, il numero delle persone risultate positive ai test sul coronavirus covid19. Si tratta, in tutto, di tre persone: due ospedalizzate a Torino e una in isolamento domiciliare. Le loro condizioni di salute non destano al momento particolari preoccupazioni e vengono costantemente monitorate, anche attraverso nuove controanalisi.

Gli ultimi test effettuati sulla bambina ricoverata all’ospedale Regina Margherita di Torino, sono risultati negativi.

Complessivamente, vengono effettuati quotidianamente una cinquantina di test.

 

Ravetti (Pd): “Intervenire per turismo e imprese”

 Dal Consiglio regionale  / “La seduta di Commissione di domani sarà l’occasione per affrontare il tema degli investimenti in attività produttive e turismo. Il dibattito ci consentirà di riflettere anche sulle misure necessarie a rilanciare i diversi settori dell’economia quando lo stato di emergenza imposto dalla diffusione del coronavirus terminerà e si tornerà alla normalità” dichiara il Presidente del Gruppo del Partito Democratico, Domenico Ravetti.

“Il Presidente della Giunta regionale – prosegue l’esponente dem– ha chiesto al Presidente del Consiglio di attivare subito misure straordinarie per le attività commerciali e gli alberghi e per le economie piemontesi. E’ importante, tuttavia, che i settori produttivi piemontesi vengano sostenuti e rilanciati non solo con fondi nazionali, ma anche con investimenti regionali. Un’attenzione particolare merita, indubbiamente, il turismo che rischia di pagare un prezzo molto alto a causa del coronavirus, terminando la stagione invernale e iniziando quella primaverile con un aumento esponenziale delle cancellazioni e un crollo delle prenotazioni. Per coerenza e da parte mia senza alcun intento polemico, sottolineo che anche la Regione dovrebbe investire a sostegno di questo settore e, invece, nel documento di bilancio presentato dalla Giunta, sono stati tagliati 6.515.000 euro proprio destinati al turismo nel programma di utilizzo dei fondi provenienti dalla ricapitalizzazione di Finpiemonte. E’ arrivato il momento di lavorare insieme per individuare, con serietà, anche a livello regionale, quali misure mettere in campo per risollevare la nostra economia”.