ilTorinese

Nuoto: stagione agonistica a Torino

Inizia la stagione agonistica di nuoto 2019/2020. L’appuntamento inaugurale del calendario è la prima tappa della Coppa Tokyo Winter Edition, in programma venerdì 1 e domenica 3 novembre – sabato 2 non si gareggia – al Palazzo del Nuoto di Torino. Due giorni di prove in vasca da 25 metri, all’interno della manifestazione che non prevede premiazioni ma che rappresenta per centinaia di atleti un’importante verifica della preparazione e un’occasione per raggiungere i tempi limite di qualificazione alle competizioni più importanti. Sono 721 i nuotatori iscritti, in rappresentanza di 21 società e per un totale di 2429 presenze gara individuali. Di seguito il programma:

 

– venerdì mattina dalle 9 (riscaldamento dalle 8 alle 8.45): 100 mx F / 400 sl M / 50 do F / 50 fa M / 200 sl F / 50 ra M / 100 ra F / 400 mx M / 100 fa F

– venerdì pomeriggio dalle 15 (riscaldamento dalle 14 alle 14.45): 200 fa M / 200 do F / 200 ra M / 50 sl F / 100 do M / 200 mx F /100 sl M / 800 sl F/ 800 sl M

– domenica mattina dalle 9 (riscaldamento dalle 8 alle 8.45): 100 mx M / 400 sl F / 50 do M / 50 fa F / 200 sl M / 50 ra F / 100 ra M/ 400 mx F / 100 fa M

– domenica pomeriggio dalle 15 (riscaldamento dalle 14 alle 14.45): 200 fa F / 200 do M / 200 ra F / 50 sl M / 100 do F / 200 mx M /100 sl F 1500 sl F/ 1500 sl M

 

Secondo regolamento, sono ammessi alla Coppa Tokyo atleti delle categorie Ragazzi, Junior, Cadetti e Senior. La suddivisione in batterie e le classifiche non prevedono divisioni in base alla categoria. Le partenze, ad eccezione degli 800 e dei 1500 stile libero, sono effettuate dalle serie più lente a quelle più veloci. La Coppa Tokyo proseguirà con altre tre tappe, in calendario nei week end 30 novembre-1 dicembre, 11-12 gennaio e 8-9 febbraio. Per quanto riguarda gli eventi della prima parte di stagione in vasca corta, sono da ricordare il Trofeo Nico Sapio (Genova, 8-10 novembre), il Trofeo Mussi-Lombardi-Femiano (Massarosa, 16-17 novembre) e la fase regionale della Coppa Brema (21 dicembre, Torino). A dicembre è in programma anche il Campionato Italiano Open (Assoluto Invernale), che si terrà però in vasca lunga.

 

Di seguito le 19 società del nostro Comitato Regionale rappresentate nella prima tappa della Coppa Tokyo: Aosta Nuoto, Aquatica Torino, Asti Nuoto, Blu Sport Orbassano, Centro Nuoto Nichelino, Centro Nuoto Torino, CSR Granda, Dinamica Sport, Dinamica, Dynamic Sport, Nuotatori Canavesani, OASI Laura Vicuna Rivalta, Polisportiva Ovest Ticino, Polisportiva UISP River Borgaro, Rari Nantes Torino, Sisport Spa, Swimming Club Alessandria, VO2 Nuoto Torino, Vivisport UISP Fossano. Rappresentati anche GS Fiamme Oro e In Sport.

 

Regolamento della Coppa Tokyo, orari, programma e iscritti a questo link

 

Il calendario agonistico del nuoto piemontese a questo link

 

Foto LC ZONE Fotografia&Comunicazione

In arrivo 800 milioni per la linea 2 della Metropolitana

Dal Governo  828 milioni, dal 2020 al 2032, per  la linea 2 della Metropolitana di Torino. L’annuncio giunge dal viceministro dell’Economia e Finanze, Laura Castelli, che parla di “un’infrastruttura strategica per Torino e per tutta l’area metropolitana. Questo risultato  consentirà a Chiara Appendino ed alla sua Amministrazione di avviare un progetto atteso da tutta la comunità”.

Sospesa la licenza di un bar nel quartiere Campidoglio

Mercoledì è stata notificata al titolari di un esercizio pubblico ubicato in via Ghemme 9/D, da
personale del Commissariato San Donato, il provvedimento di sospensione della licenza di
Pubblica Sicurezza per 15 giorni emesso dal Questore di Torino.
Nell’ambito di un controllo straordinario del territorio effettuato la scorsa settimana da
personale del Commissariato San Donato, i poliziotti avevano riscontrato la presenza
nell’esercizio di avventori con precedenti di polizia a carico. Un simile esito si era ottenuto
in occasione di altri quattro controlli effettuati nel corso degli ultimi mesi dai quali emerge
la non occasionalità del fenomeno riscontrato. In particolare, nel mese di giugno, personale
della Squadra Volante era intervenuto nel bar e aveva tratto in arresto un cittadino
straniero che aveva ingoiato degli ovuli al loro ingresso nel bar.
Come evidenziato dai controlli, il locale risulta frequentato da cittadini stranieri spesso non
in regola sul territorio nazionale e da persone pregiudicate e pericolose per la sicurezza dei
cittadini e per l’ordine e la sicurezza pubblica, che in più occasioni, con comportamenti
irrispettosi, causano disturbo alla quiete pubblica. Alla luce di ciò, il Questore ha emesso un
provvedimento di chiusura per l’esercizio, già destinatario nello scorso aprile di un
provvedimento di sospensione della licenza.

Umbria, 5 stelle, Conte e la Dc

Com’è veloce la politica italiana. Com’è rapido il cambiamento. E, soprattutto, com’è svelto il
tramonto delle leadership. Nei partiti e fuori dai partiti. Il voto dell’Umbria ha travolto, o meglio ha
fortemente incrinato, alcune pseudo certezze che erano state costruite però sulla sabbia.
A cominciare anche dalla valenza strategica dell’alleanza tra il Partito democratico e il movimento
di Grillo e Casaleggio. E’ del tutto evidente che due elettorati storicamente, politicamente e
culturalmente agli antipodi difficilmente potevano integrarsi a livello popolare nell’arco di pochi
mesi. E questo perché le operazioni di palazzo non sempre, anzi quasi mai, sono accompagnate
da adesioni popolari e da emozioni da consenso. Il più delle volte si trasformano in autentici
boomerang per chi le promuove e per chi le teorizza. Ora, nessuno sa come procede la strada
dell’accordo politico ed elettorale tra i il Pd e i 5 stelle a livello regionale e a livello nazionale. Certo,
diventa francamente difficile nonché imbarazzante dare una valenza strategica a questa alleanza,
fuorche’ si pensi che si possa andare avanti a prescindere dall’impatto politico, culturale, elettorale
e di empatia tra i due elettorati storicamente conflittuali. Probabilmente, adesso, si tratta di porre al
centro dell’attenzione politica la questione di come si ricostruisce, seriamente, una coalizione di
centro sinistra. Ma un centro sinistra serio, riformista, di governo, popolare e non frutto di
invenzioni a tavolino e prodotto di una vera cultura politica. E’ possibile dar vita ad un progetto
politico e di governo che non sia la ripetizione di un agglomerato elettorale che manifesta, com’è
evidente, tutta la sua fragilità e la sua inconsistenza?
In secondo luogo il rapido tramonto delle leadership. Per alcuni giorni abbiamo assistito al racconto
virtuale di una somiglianza politica tra il Presidente del Consiglio Conte e la Democrazia Cristiana.
E ad alcuni suoi esponenti storici. Addirittura ad Aldo Moro… Per fortuna e’ intervenuto Ciriaco De
Mira che, con la consueta lucidità ed intelligenza, ha semplicemente detto che, al netto del
paragone, “Moro merita più rispetto…”. Ricordo questo particolare per arrivare alla conclusione che
anche nei paragoni storici e politici occorre avere maggior prudenza e un pizzico memoria prima di
avventurarsi in giudizi che rischiano di essere smentiti addirittura nell’arco di pochi giorni. I
confronti e i paragoni con la Democrazia Cristiana sono del tutto fuori luogo. E diventa anche
stucchevole continuare a dipingere in modo caricaturale l’esperienza quasi cinquantennale della
Dc. Il sentirsi “tutti democristiani” da un lato o confondere alcuni atteggiamenti opportunistici e di
mera convenienza personale e politica di oggi con lo “stile” e il “comportamento” dei dirigenti e
degli statisti democristiani dall’altro, e’ perlomeno bizzarro se non addirittura ridicolo. Evitiamo di
continuare a ridicolizzare l’esperienza della Dc che, essendo un “fatto storico” come diceva
recentemente un grande leader di quel partito come Guido Bodrato, non può che appartenere alla
storia. E, detto tra di noi, non c’è alcun confronto o alcun paragone possibili tra quella classe
dirigente, tra quel partito, tra la qualità di quel gruppo di statisti con l’attuale classe dirigente. Ad
ognuno il suo, verrebbe da dire.
In ultimo, forse è giunto anche il momento per far ritornare protagonisti la politica, il pensiero
politico e una rinnovata qualità della classe dirigente. Non si può non riprendere le recenti
esortazioni di due grandi “saggi” del passato – anche se, con le loro opinioni, esprimono una
bruciante modernità e una straordinaria capacità di analisi e di proposta – come Ciriaco De Mita e
Emanuele Macaluso. Ovvero, non si può costruire il futuro senza un pensiero politico, senza una
strategia di lungo termine e, soprattutto, senza una classe dirigente realmente attrezzata, radicata
nel territorio e con un briciolo di competenza. Senza queste precondizioni di base difficilmente si
uscirà dalla latitanza della politica, dalla difficoltà di non saper creare una visione del futuro e da
una classe dirigente alquanto approssimativa ed improvvisata. Dopo la sberla dell’Umbria – per
l’alleanza Pd e 5 stelle, com’è ovvio – non può non partire una accelerazione. Politica. Senza la
quale la caduta sarà ancora più rovinosa.

Giorgio Merlo

VERNEA 31, QUANDO LO SPAZIO DIVIENE BUSINESS D’ECCELLENZA

Uffici – spazi di coworking e area relax

Tutti i vantaggi di un coworking , senza rinunciare alla privacy di un ufficio tutto tuo !  Sala Riunioni, Open Space, Sala Relax Living ecc

Come ben noto , il Coworking  è una filosofia tipica delleconomia collaborativa che prevede la condivisione degli spazi di lavoro da parte di professionisti che hanno in comune intenti e valori. La scelta del coworking è un nuovo metodo per concepire il lavoro , permettendo di abbattere i costi fissi di gestione e di ottimizzare le spese. 

Questo metodo lavorativo nasce negli Stati Uniti  quando Brad Neuberg, programmatore informatico freelance, decise di creare il primo spazio di lavoro condiviso in cui ospitare tutti i freelance, stanchi ormai di lavorare a casa da soli e facili prede delle distrazioni dellambiente domestico. Nacque così la Hat Factory di San Francisco, il primo spazio di coworking in cui collaborare e co-creare valore per la propria professione, per la comunità e anche per se stessi.

Ormai, il mondo del lavoro non ha più confini. In questo modo si sviluppano relazioni, gli spazi diventano luoghi di business preziosi, le community prendono forma in ecosistemi e la conoscenza diventa esperienza.  Il cambiamento diviene così culturale, economico e sociale.

Il linguaggio fra le parti condivise però deve mantenere il suo equilibrio e lo stile più appropriato capace di plasmarsi con tutto linsieme se pur con tagli differenti professionali.

La differenza sta quindi nello studio approfondito di questi parametri al fine di ottenere unambiente assolutamente consono a tutte le iniziative lavorative più o meno stabili o di passaggio, una sorta di linguaggio complice nel concepire lo spazio di lavoro come paesaggio confortevole per lo stesso. Una specie di habitat naturale che mette a disposizione degli esseri viventi che lo abiteranno tutto ciò di cui avranno bisogno. Lunico impegno che si richiede è saper cogliere queste preziose opportunità traendone il maggior vantaggio competitivo possibile. Un modo per entrare in contatto con realtà e luoghi dove far convergere competenze e talenti.

In Italia, i primi spazi  di coworking sono stati aperti tra il 2008 e il 2010 , e si sono sviluppati soprattutto  nelle metropoli: in particolare a milano, città che vanta la maggior densità di queste realtà, seguita da Roma.

Attualmente a Torino nascono svariate unità abitative trasformate in spazi di coworking. Tra queste è doveroso annoverare lultima nata :  VERNEA.31

Un restyling fresco e dinamico , creato al fine di donare accoglienza stimolante e grintosa. Una realtà lavorativa assolutamente accattivante, con spazi dal design contemporaneo e professionale.  Una realtà lavorativa questa atta a stimolare successo . Un forte spirito imprenditoriale è alla base dei servizi di Vernea 31. 

Gli spazi di VERNEA 31 hanno come obiettivo quello di dare il non plus ultra della qualità e della professionalità. Limpatto visivo diviene così assolutamente compensativo per quello che sono le emozioni e il desiderio quindi di soddisfare il grande sogno dellaccoglienza più rappresentativa e piacevole.

Gli uffici, arredati con gran gusto , potranno essere operativi in tempo zero. Questa non è un effimera illusione ma realtà allo stato di fatto più immediato, al fine di poter essere subito operativi.

Sale riunioni e sale corsi hanno una capacità abitativa fino a 30 persone, accoglienti e luminose. Lallestimento prevede lavagna e fogli mobili , penne, block-notes e uno schermo.

Possibilità di domiciliazione legale per le attività in quanto consente di utilizzare lindirizzo civico di VERNEA 31 per eleggere la sede legale della propria Azienda.

Ufficio virtuale e segreteria telefonica : una soluzione ideale per ottimizzare i costi .

Servizio di domiciliazione postale, consistente nellutilizzare lindirizzo di V.31 come proprio punto di riferimento per la ricezione della corrispondenza di posta e plichi, che può essere sia personale che aziendale.

Gli spazi sono stati studiati minuziosamente , con grande cura del particolare, dallaccoglienza allingresso, allarea break , fino ad arrivare agli uffici e alle sale riunioni. Inoltre sono ideati e gestiti al fine di garantire alta qualità e massima sicurezza.

Il successo genera successo , per questo VERNEA 31 fornisce spazi per singoli  o community di lavoratori di qualsiasi genere.  Non importa essere pensatori o creativi , piuttosto che manager o liberi professionisti. Gli spazi di V 31 possono essere definiti come realizzatori : luoghi che consentano di espandere il network e di dare una forma reale e concreta alle idee e alla professionalità

Un vero e proprio grande salotto del benessere a largo raggio, nello splendore di una condivisione mirata ed elegante , assolutamente capace di generare, proprio per la cura e la progettazione studiata appositamente per le varie occasioni di business, iniziative vincenti.

Monica Di Maria di Alleri Chiusano

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VERNEA 31 – Nichelino 10042 TO – Tel. 011.6272218 – Email: segreteria@vernea31.it

Commemorazione dei Defunti, gli orari dei cimiteri 

Cimiteri e uffici informazioni: orario continuato 8.30-17.30 tutti i giorni da sabato 26 ottobre a domenica 3 novembre, incluso lunedì 28 ottobre, (invece lunedì 4 novembre i cimiteri sono chiusi). Da martedì 5 novembre chiusura cimiteri alle 16.30 e uffici aperti da lunedì a sabato con orario regolare.
Uffici illuminazione votiva I.L.V.C: 8.30-12 e 13-16.30, chiusi domenica 27 ottobre e 3 novembre; presso il Parco chiusi anche lunedì 28 ottobre.
Ingresso con le auto: sospeso da sabato 26 ottobre a domenica 3 novembre, ad eccezione dei veicoli muniti di contrassegno europeo disabili (negli orari consentiti).
Trasporto interno: garantito il servizio di navetta interna al Monumentale e al Parco. Sospesa, da sabato 26 ottobre a domenica 3 novembre, la Linea 102 GTT al Parco.
Trasporto pubblico: non ancora disponibile l’avviso sulle linee GTT potenziate.

Maggiori informazioni su orari Commemorazione dei Defunti

SEQUESTRATI DIECIMILA PNEUMATICI “USATI” E UN CAPANNONE INDUSTRIALE, SCOPERTI LAVORATORI IRREGOLARI

I finanzieri del Comando Provinciale di Milano hanno effettuato un controllo nei confronti di
una ditta individuale nel Comune di Pieve Emanuele (MI), formalmente esercente l’attività
di gommista.
All’accesso nei locali, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Melegnano
hanno accertato la presenza di cinque lavoratori irregolari di nazionalità extracomunitaria,
di cui due, nascosti tra i pneumatici, privi di permesso di soggiorno o di ogni altro documento
atto a regolarizzarne la permanenza all’interno del territorio dello Stato italiano.
All’interno del magazzino, di oltre 600 mq, sono stati rinvenuti circa 10.000 pneumatici
qualificati dall’impresa come “usati”, di provenienza sconosciuta nonché macchinari per la
lavorazione e la ricostruzione di pneumatici usati da immettere, successivamente, sul
mercato nazionale ed estero.
Accertata l’assenza di autorizzazioni e/o licenze per la lavorazione dei pneumatici e di
certificato di prevenzione ed incendio, i finanzieri hanno proceduto, previo conforme avviso
del magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, al
sequestro del capannone adibito a magazzino, della merce e degli attrezzi da lavoro.
Il titolare è stato denunciato per tali violazioni nonché per favoreggiamento ed utilizzo di
manodopera clandestina.
I finanzieri procederanno ad ulteriori accertamenti di natura fiscale/tributaria volti sia a
ricostruire il reale giro di affari della ditta controllata nonché a verificare la provenienza dei
pneumatici al fine di individuarne l’effettiva qualificazione merceologica (rifiuti e/o usati).

Reale Mutua Torino – Roma. Un testacoda vincente, ma che fatica…

Il Basket visto da vicino
Fortunatamente si è vinto. Altrimenti molto si potrebbe dire, ma commentare una vittoria è sempre più piacevole che giustificare una sconfitta, che, fino all’ultimo secondo è stata “possibile”. E’ indubbio che questa squadra di Torino di basket abbia nelle corde la possibilità di essere più forte delle altre, ed è sicuro anche perché, pur con una sconfitta evitabilissima, è comunque in testa al campionato.


Il passo in più garantirebbe un sicuro slancio verso le “vette” che condurrebbero fuori dall’esilio in un campionato di livello, purtroppo, estremamente carente dal punto di vista di qualità. D’altra parte, è oggettivo come i 6 stranieri migliori per squadra (o quasi) siano distribuiti nella serie A maggiore (o Lega A che dir si voglia), e che quindi, fatti i calcoli, circa 100 giocatori siano in questa categoria. Nella nostra serie ci siano quindi stranieri di caratura minore o, in opposta tendenza ma con lo stesso obiettivo, chi è in cerca un rilancio o un vero e proprio “lancio” (ad esempio Taylor Jr. di Roma di ieri sera è sembrato aver un notevole potenziale, oltre che un modo di fare estremamente gradevole che lo ha condotto a salutare con il sorriso il pubblico torinese che lo applaudiva all’uscita. Un pensiero per il prossimo anno?). Gli Italiani forti giocano o fanno panchina in serie A (alcuni, vedi Tassone, addirittura in tribuna come spettatore a vedere ieri la partita, dopo un anno da semi protagonista a Cantù) e quelli che giocano in A2 (o Lega Nazionale Pallacanestro…) sono anche loro o navigati giocatori a fine carriera, o seconde linee, o giovani e giovanissimi, o in aspettativa di rilancio partendo dal basso. In questo quadro è chiaro come la differenza tra serie A e serie A2 non sia solo di una categoria, ma un pochino più abbondante, e in questo ne risente la mancanza di pubblico e di emozioni.
Le possibilità per la scalata in serie maggiore sono già presenti, e un qualche piccolo miglioramento nel roster darebbe la svolta decisiva. La REALE MUTUA BASKET TORINO ha tutte le carte in regola per salire, ma deve alzare il suo livello di qualità di gioco. Non è ammissibile perdere palloni palleggiandosi da soli sui piedi o difendere “guardando” chi tira. E non è una buona difesa prendere 83 punti dall’ultima in classifica rischiando addirittura il tiro della sconfitta all’ultimo secondo.
Torino ha bisogno di un salto di qualità nella coscienza dei propri mezzi in una categoria che merita rispetto ma non timori. Una partita contro l’ultima in classifica deve essere vinta senza se e senza ma, senza isterie in campo e in panchina (notevole il cambio di serenità con Iacozza a condurre la squadra nel finale di partita).
L’impressione che si è avuta è una inadeguatezza temporanea all’alto livello che dovrebbe essere invece una certezza che deve incutere timore negli avversari e non nei propri giocatori. Un errore non giustifica il cambio, una schiacciata di un giovane ai suoi quasi esordi deve essere applaudita e non redarguita (bravo Cassar, proprio a proposito).
L’insicurezza nasce dalla mancanza di serenità, e Torino non può non essere serena. La squadra è buona, e ha margini di miglioramento.
Ieri sera abbiamo rivisto Pinkins giocare molto bene così come Alibegovic (pur litigando con il tiro da tre) ha ripreso il ruolo di leader. E, seppure Marks e Cappelletti non abbiano brillato e Campani sia stato poco “sfruttato”, la squadra ha comunque vinto. Con Diop sempre fuori per infortunio e con Cassar che incomincia appena ad ambientarsi in questo livello (ma è un giovanissimo! Non dimentichiamolo) si è comunque portata a casa una vittoria importante.
E’ sicuramente un work in progress che al momento ha condotto ad una involuzione del gioco rispetto alla supercoppa, ed è innegabile. E’ altrettanto vero che i giocatori tutti insieme non hanno mai reso al meglio in questo periodo, ma speriamo che una condizione fisica migliore e un amalgama di squadra più consolidato conduca nel periodo “primaverile” che conta ad un livello più alto.
Intanto però, complice sicuramente il calendario in concomitanza con il calcio, il pubblico sugli spalti … latita. Serve un po’ più di allegria, di entusiasmo, di energia che richiamino il pubblico degli “indecisi”. Serve coraggio di dichiararsi “forti” e non la “prudenza” del temere gli altri. Studiamo gli avversari ma giochiamo il nostro gioco, non temiamo i vari “Carneade” (vedi sulle wikipedia di turno … Carneade, chi era costui?) delle altre squadre. La nostra squadra è una squadra giovane, anche se esperta. Ed ha bisogno di energia, non di rimproveri. Ed ha bisogno di pubblico, e il pubblico ha sicuramente bisogno di risultati ma per pagare il biglietto vuole vedere uno spettacolo. Quindi, che spettacolo sia! Avanti Torino.

Paolo Michieletto

Juve, ci pensa CR7

Poco pubblico ieri sera allo Stadium per la gara casalinga contro il Genoa, complice anche la serata fredda e piovigginosa. Neppure lo spettacolo è stato un granché, a parte qualche sporadico guizzo di Dybala, il migliore dei suoi per intuizioni ed iniziative. Nemmeno Ronaldo era in serata, ma alla fine lui a pareggiare non ci sta, e allo scadere, dopo il suo goal annullato dal Var, si va a prendere il rigore che poi trasforma da vero cecchino e riporta la sua Juve sopra l’Inter.
Il centrocampo bianconero non era decisamente in partita: Bentancur – lo si sa- non offre le garanzie di Pjanic, e si è visto. Khedira dura soltanto 60 minuti, oltretutto ieri non ha inciso come avrebbe dovuto, mentre Sandro ha aperto la porta al goal dei rossoblu. Imperdonabile il suo errore, da non era così opaco dai tempi di Allegri.
Cuadrado ha fatto la solita partita di sgroppate sulla fascia, ma è stato molto  meno incisivo rispetto alle ultime prestazioni.
Non ha convinto Rugani dall’inizio, mentre Costa, messo dentro nel finale, non ha potuto fare molto.
Il Genoa ha sorpreso per la tenacia, ha alzato il muro davanti alla porta e Radu, delle 11 conclusioni dei bianconeri, ha avuto il merito di sventarne almeno un paio di clamorose, su Dybala ( ah, quella serpentina nel primo tempo!) e Ronaldo nel secondo.
Il Genoa dà sempre il 200% contro la Juve, in casa e fuori, e ieri sera ha fatto l’impossibile in 10 contro 11.
Ma avere Cristiano Ronaldo in squadra, in partite come quella di ieri, fa la differenza.
Ovunqueecomunque#finoallafine
Rugiada Gambaudo

Artissima tra desiderio e censura


Ventiseiesima edizione 31 ottobre 2019 inaugurazione

1-2-3 novembre 2019 | Apertura al pubblico Oval, Torino
Artissima, nella giornata di giovedì 31 ottobre 2019 (preview) e sino a domenica 3 novembre, aprirà le porte della sua ventiseiesima edizione negli ampi e luminosi spazi dell’Oval di Torino, diretta per il terzo anno da Ilaria Bonacossa, recentemente riconfermata dal Consiglio Direttivo della Fondazione Torino Musei alla guida della manifestazione per altri due anni (sino al 2021).L’unica fiera italiana dedicata esclusivamente al contemporaneo si prepara ad accogliere i suoi 55.000 visitatori con un palinsesto che, mantenendone intatta l’identità di ricerca e d’avanguardia, proporrà idee e proposte inedite per rispondere agli stimoli delle istanze più interessanti del nostro tempo.
Riconosciuta a livello internazionale per l’attenzione alle pratiche sperimentali e come trampolino di lancio per artisti emergenti e gallerie di ricerca, Artissima è un appuntamento unico che attrae ogni anno un pubblico di collezionisti, professionisti del settore e appassionati. La fiera si riconferma a ogni edizione come la preferita da curatori, direttori di istituzioni, fondazioni d’arte e patron di musei provenienti da tutto il mondo, coinvolti a vario titolo nel suo programma.

Artissima nel 2019 propone la dialettica desiderio/censura come tema trasversale attorno al quale far convergere l’attenzione. L’obiettivo è stimolare una riflessione aggiornata ed eterogenea sulle ambizioni e sulle utopie contemporanee, sugli impulsi che plasmano i tempi e sulle prospettive e le narrazioni che li attraversano, sul complesso rapporto che esiste nella società contemporanea tra le immagini e il loro controllo.

La vitalità di Artissima e la sua forza innovatrice si riverberano ulteriormente su tutta la città, grazie alla collaborazione attiva con numerose istituzioni pubbliche, musei, fondazioni, gallerie, catalizzando i progetti culturali del territorio.
La fiera riafferma così la propria forza dinamica contribuendo alla crescita del mercato italiano, stimolando e sostenendo il collezionismo attento alla ricerca e una visione critica e curatoriale in continua evoluzione.

La fiera è gestita da Artissima srl, società che afferisce alla Fondazione Torino Musei.

IL TEMA DI QUESTA EDIZIONE

Nelle parole di Ilaria Bonacossa, direttrice della rassegna: “Il desiderio nasce dal rapporto tra il corpo e la società, tra la realtà vissuta e la realtà immaginata e ambita.
Le opere d’arte sono storicamente portatrici di immagini in grado di emancipare ciò che convenzionalmente viene considerato un tabù, grazie al desiderio di sovvertire le regole, rendendo fluidi i confini tra normale ed eccezionale.
Il limite tra contenuti permessi e contenuti proibiti è al centro di un dibattito quanto mai attuale che vede l’arte stessa oggetto di censura.
Nel mondo digitale e sui principali social network il controllo preventivo, spesso algoritmico, rende di fatto sempre più difficile la diffusione e promozione del nostro patrimonio artistico-culturale.
In un tale contesto, il desiderio rimane un momento di rottura, una “ligne de fuite”, come dicono Deleuze e Guattari in Mille Piani: un’energia dirompente che riesce a infiltrarsi nelle crepe del sistema per aprire delle visioni laterali inaspettate capaci di mostrare gli spazi aperti al di là dei limiti delle convenzioni.
E l’arte contemporanea rimane uno spazio di incontro vero e fisico tra la persona e le sue aspirazioni”.
(Foto Emanuele Farina Sansone)