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Sla, dalle Molinette lo studio sulla diagnosi precoce

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La tecnica consente di raggiungere un’accuratezza diagnostica pari al  95%. E’ davvero un passo decisivo per lo sviluppo nella diagnosi precoce della malattia

 

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Sta impazzando sul web la polemica su Luciana Littizzetto che avrebbe donato, dall’alto dei suoi ricchi emolumenti Rai, solo 100 euro per la ricerca sulla Sla, dopo avere aderito alla campagna di Icebucketchallenge. Ma, fortunatamente, oltre alle docce gelate che imperversano in tutto il mondo, a sostegno della lotta alla malattia ci sono fatti concreti. E una scoperta medica straordinaria. Per la prima volta in assoluto è stata dimostrata la possibilità di diagnosi precoce della Sla,  attraverso un esame di tomografia Pet. 

 

La prestigiosa rivista ‘Neurology’ ha pubblicato la notizia. Il risultato è frutto della collaborazione  intrapresa tra Marco Pagani, ricercatore del Cnr,  Adriano Chiò direttore Centro SLA delle Molinette e Angelina Cisaro  del PeT Irmet  di Torino. La tecnica consente di raggiungere un’accuratezza diagnostica pari al  95%. E’ davvero un passo decisivo per lo sviluppo nella diagnosi precoce della malattia.

 

 L’assessore alla Sanità del Piemonte, Antonio Saitta, ha espresso la propria soddisfazione per lo  studio italiano: “conferma la qualità della ricerca scientifica italiana e sono orgoglioso che Torino e l’ospedale Molinette siano stati protagonisti nella realizzazione di questo risultato, anche se sicuramente riscuoterà minore attenzione mediatica di quanto non faccia una secchiata d’acqua ghiacciata”, ha commentato. 

 

  “Senza nulla togliere a tutto ciò che può contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica intorno ad una grave malattia come la sla – ha aggiunto Saitta – mi pare doveroso richiamare l’attenzione sulla necessità di finanziare la ricerca e di mettere in campo aiuti concreti alle famiglie che assistono i malati. Perché sono proprio i malati, i familiari e i ricercatori a sperimentare sulla propria pelle le ‘docce fredde’ dei tagli ai finanziamenti”.

 

Secondo Saitta, “le campagne ‘virali’ durano meno del quarto d’ora di celebrità di Andy Warhol. Ben vengano le secchiate d’acqua (se accompagnate da generosi bonifici a favore della ricerca), ma ben vengano soprattutto risultati concreti come quello dello studio delle Molinette”.

 

(Foto: il Torinese)

Quando il cinema si riempie di stelle

Un vecchio ma allo stesso tempo nuovo modo di vivere il grande schermo che, almeno per un’estate, ha unito i ricordi dei nonni con il presente dei nipoti

 

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Un grosso schermo bianco, un cielo blu notte e la lieve e soffusa luce delle stelle; il tutto per far da contorno ad una serata torinese un po’ diversa dalle altre. Quest’estate, proprio i torinesi, hanno visto la loro città catapultarsi nei nostalgici “bei tempi andati” con l’allestimento del famoso cinema all’aperto, creazione inizialmente americana e diventato poi sogno di famiglie ed intimità di coppie di tutto il mondo per più di ottant’anni.

 

In un epoca in cui tutto si modernizza ed in cui il digitale fa da padrone, non è così semplice mantenere viva una tradizione passata di generazione in generazione come quella del cinema all’aperto.

 

Quest’anno il comune di Torino (benchè i risultati dello scorso anno non fossero stati così soddisfacenti) ha riproposto, in più zone della città, una rassegna cinematografica completamente sotto le stelle.

 

Da Piazza Castello, dove sono stati riproposti alcuni classici che hanno fatto la storia del cinema (come ad esempio “Il laureato”, “La dolce vita” e molti altri), al Parco Rignon, che ha visto invece approdare sullo schermo allestito nell’area di fronte alla bellissima ma poco conosciuta Villa Amoretti, i più grandi successi della stagione appena trascorsa.

 

Entrambe le rassegne cinematografiche hanno avuto la loro inaugurazione tra l’ultima settimana di giugno e la prima di luglio, per poi concludersi negli ultimi giorni di agosto. “Cinema in Piazza” e “Notti di Stelle al Rignon”, sono state due rassicuranti costanti per tutte quelle famiglie, persone anziane ma anche per tanti giovani che, per contrastare forse il grigiore di un’estate tutt’altro che calorosa, hanno provato a lasciarsi affascinare dalla magia di un grande schermo incorniciato dal cielo e dalle bellezze della città; elementi che insieme hanno saputo sicuramente regalare emozioni.

 

Nonostante il clima non sia stato propriamente estivo, sono stati in molti a non farsi scoraggiare e a presenziare a quasi tutte le serate armati di maglioncini e pantaloni lunghi. Uno scenario abbastanza suggestivo che ha visto come protagonisti non tanto i film in programmazione, ma bensì una città che, al moderno mondo 3D o al più comodo ed economico mondo della pirateria web, ha deciso di contrapporre una meravigliosa e forse nostalgica tradizione come quella del cinema all’aperto.

 

Un’iniziativa brillante che racchiude in sé la bellezza e la delicatezza di quei racconti proveniente da un passato che lega e ci auguriamo sempre legherà le diverse generazioni; un vecchio ma allo stesso tempo nuovo modo di vedere il cinema che, almeno per un’estate, ha unito i ricordi dei nonni con il presente dei nipoti.

 

Simona Pili Stella

 

Osservatorio Usura: “Tenere alta l’attenzione”

E’ necessario mantenere alto il livello di guardia, sensibilizzando sempre più l’opinione pubblica

con reg lascaris
In merito ai dati pubblicati dalla Cgia di Mestre sull’indice di rischio usura nelle regioni italiane – che vedono il Piemonte in un range di pericolo medio e, tuttavia, prima tra le regioni del nord (con l’85,1%) per esposizione al fenomeno – il consigliere segretario Gabriele Molinari , delegato all’Osservatorio regionale sul fenomeno dell’usura, dichiara: “È necessario mantenere alto il livello di guardia, sensibilizzando sempre più l’opinione pubblica circa un problema di eccezionale gravità sociale.

 

Nelle prossime settimane promuoveremo iniziative mirate all’informazione, la prevenzione e il contrasto di quella che costituisce una vera e propria piaga del nostro tempo, cercando di coinvolgere le categorie sociali più esposte e vulnerabili, quali – ad esempio – famiglie e imprese”.

Al Bioparco un viaggio alla scoperta di nebulose e costellazioni

 Zoom di Cumiana: musica intercontinentale con suggestioni retrò e classiche

 

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Il bioparco ZOOM Torino concluderà la programmazione estiva del Night Safari con quattro serate dedicate ai safari notturni e a bagni serali a Bolder Beach, ma anche all’osservazione delle stelle e alla musica intercontinentale.   Venerdì 29 agosto va in scena “Sotto le stelle di Zoom” un evento organizzato in collaborazione con il Infini.to – Planetario di Torino, Museo dell’Astronomia e dello Spazio alla scoperta delle principali stelle visibili a occhio nudo e dei pianeti Luna, Marte e Saturno che tramontano due ore dopo il Sole.    

 

Dalle ore 21.00 alle ore 23. 00 gli ospiti del Night Safari potranno identificare, insieme agli esperti del Planetario, l’Orsa Maggiore e Minore, le costellazioni della giraffa, del cigno, dell’aquila e del dragone, andare alla ricerca della stella polare, punto di riferimento in cielo per tutte le popolazioni che abitano nel nostro emisfero e guardare oggetti del cielo profondo (ovvero nebulose e ammassi di stelle) dal momento che il centro della galassia in questo periodo sarà proprio davanti a noi, in direzione della costellazione del Sagittario. Un viaggio affascinante al quale potranno partecipare adulti e bambini, per perdersi nel magico scintillio del cielo stellato d’agosto.  In caso di maltempo l’osservazione delle stelle verrà posticipata a sabato 30 agosto.

 

L’osservazione è inclusa nel biglietto serale del parco. Posti limitati, prenotazione consigliata scrivendo a eventi@zoomtorino.it Domenica 31 agosto il bioparco ospiterà il concerto di “Espresso Atlantico”, un’orchestra formata da quattro artisti che vantano un repertorio musicale intercontinentale alla scoperta delle espressioni più inconsuete dei territori asiatici e africani: dai ritmi caraibici ai suoni gitani, dalla musica latina alle melodie classiche, a bordo di un virtuale transatlantico.   I protagonisti di Espresso Atlantico, il pianista, compositore e cantante Andrea Gattico, la violinista Mayumi Suzuki, il percussionista Vito Miccolis e il contrabbassista Marco Piccirillo, racconteranno l’esperienza di crowdfunding che ha permesso loro di raccogliere fondi per realizzare il loro album “Un uomo in mare” e festeggeranno al bioparco ZOOM Torino il loro traguardo con la loro melodia espressiva e coinvolgente, insieme a tutti i sostenitori.   La sperimentazione degli Espresso Atlantico compie il giro del mondo e conduce attraverso effetti acustici poco conosciuti che ricordano anche le culture e gli habitat rappresentati a Zoom Torino. Il concerto è incluso nel biglietto serale del parco.  

 

Per tutta l’estate il parco ha organizzato concerti e performance (Trentemoller, Zoom in Wonderland, Bombino e Irene Grandi) ed eventi (safari notturni, bagni a Bolder Beach al chiaro di luna, aperitivi sulla spiaggia, cene etniche), dedicati a progetti di salvaguardia del rinoceronte bianco in collaborazione con l’organizzazione internazionale Save the Rhino bianco sostenendo con parte dei proventi del Festival (grazie alla vendita di biglietti SUPPORTER, a una raccolta fondi e alla vendita di gadget realizzati ad hoc) la riserva africana di Mabula e la formazione di rangers e progetti per sostenere AIEA (Associazione italiana esperti d’Africa, con sede a Torino, che opera direttamente in natura e che vede l’adesione di importanti personalità).   ZOOM NIGHT SAFARI, UNA NOTTE D’AGOSTO A ZOOM:  dal giovedì alla domenica, dal 1 al 31 agosto, dalle 19.00 alle 23.00   Biglietto d’ingresso: ·       serale: 12,00€ (abbonati e possessori biglietto diurno: gratuito) ·       aperitivo con buffet: 12,00€ (in aggiunta al biglietto serale) ·       Mr Jiang: prezzi a partire da 6,00€ (in aggiunta al biglietto serale)

Gli anziani protagonisti alla Circoscrizione 3

anziani2Attività rivolte in modo specifico a cittadini anziani, dotati di livelli di autonomia diversi, che necessitano comunque di un supporto e di punti di riferimento organizzati per continuare a vivere al proprio domicilio

 

Lo Spazio Anziani circoscrizionale è un luogo dedicato ai cittadini anziani ultrasessantacinquenni, residenti nella Circoscrizione 3, concepito e organizzato per essere:

 

  • Punto informativo e di orientamento per gli anziani.
  • Occasione per promuovere le capacità degli anziani di farsi protagonisti attivi.
  • Punto di coordinamento delle varie iniziative a favore della terza età. 
  • Opportunità di aggregazione, di incontro, di scambio.
  • Luogo di attività rivolte in modo specifico a cittadini anziani, dotati di livelli di autonomia diversi, che necessitano comunque di un supporto e di punti di riferimento organizzati per continuare a vivere al proprio domicilio.

 

La struttura dispone di diverse sale e la gestione è mista: 
operatori del Servizio Sociale della Circoscrizione 3 e Associazioni del Terzo Settore – “Non piu’ da Soli-Edera” – Ippocrate” – Zed” – gestiscono, in modo coordinato, le diverse attività.
 

 

E’ aperto:

 

  • dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,00, orario in cui è sempre presente un operatore dei Servizi Sociali  Circoscrizionali per rispondere alle telefonate e fornire informazioni. 
  • il lunedì, il martedì, il giovedì e il venerdì dalle 15,30 alle 18,30, con la presenza dei volontari che propongono, di volta in volta, un ventaglio di attività dedicate. 
  • Gli operatori, dei Servizi Sociali e delle Associazioni, provvedono all’accoglienza dei nuovi frequentatori illustrando loro le diverse attività che si svolgono presso lo Spazio.

 

INFO:  SPAZIO ANZIANI “Delle Meraviglie” – via Osasco 80 – tel. 011/3852910

La più bella del Piemonte sogna il titolo di Miss Italia

miss sauzemiss italiaLa ragazza novarese di 18 anni  si è conquistata la fascia a Sauze d’Oulx, lo scorso 10 agosto

 

Nel precedente articolo abbiamo parlato delle miss torinesi, tre splendide ragazze che parteciperanno alle semifinali di Miss Italia, in programma lunedì a Jesolo.

 

Si tratta di  Micaela Avataneo (miss Cinema Piemonte e Valle d’Aosta), classe 91, di Vigone; Valentina Paganotto, di origine venezuelana ma residente a Leinì; Marilina Succo, (miss Wella ), di Castellamonte, delle quali potete vedere le foto nell’archivio della nostra rubrica Qui donna.

 

Ma ora spendiamo qualche parola  in più per la titolare della fascia di Miss Piemonte.

 

Si chiama Laura Bonetti e rappresenterà la nostra regione al celebre concorso. E’ di Novara la Miss Piemonte dell’ edizione 2014 della manifestazione fondata da Mirigliani  75 anni fa.

 

La serata finale verrà trasmessa  il 14 settembre in  diretta tv in prima serata su La7, condotta da Simona Ventura. La ragazza di 18 anni  si è conquistata la fascia a Sauze d’Oulx, lo scorso 10 agosto.

 

Miss Piemonte ha lunghi capelli castani e occhi verdi, è alta 1,73 e studia al liceo scientifico. Il sogno, naturalmente, è quello di avere successo nel mondo della moda e dello spettacolo.

 

Gioca a pallavolo e suona il flauto traverso e il sax. In passato ha praticato danza e ginnastica ritmica. In bocca al lupo per la fascia più ambita della più bella d’Italia!

 

Operaio muore in cantiere a La Cassa (To)

lavoroNella frazione Mattodera,  in un cantiere per la realizzazione di  una fognatura

 

Le cause devono ancora essere accertate ma si tratta di un nuovo incidente mortale sul lavoro.

 

Ce ne sono a migliaia, purtroppo, con altrettanti caduti ogni anno in Italia.

 

Questa volta il dramma è avvenuto a La Cassa, nei pressi di Torino.

 

Nella frazione Mattodera,  in un cantiere per la realizzazione di  una fognatura, è morto un operaio. Aveva 62 anni. Il terreno è improvvisamente franato e lo ha sepolto.

 

 Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri, il 118 e l’Asl.

La Venere a Venaria? Ecco i pro e contro

botticelliSe verranno fatte  richieste formali, saranno  esaminate con rigore scientifico e ragionevolezza, per evitare uno sterile “dibattito estivo”. Franceschini dixit. Che ne pensano i nostri lettori?

 

Vittorio Sgarbi nella sua veste di ambasciatore della Cultura della Regione Lombardia ha lanciato la proposta: la Venere di Botticelli venga esposta alla Reggia di Venaria e  i Bronzi di Riace a Milano. Secondo il critico d’arte, in vista di Expo 2015, è impensabile che un gruppo di turisti si rechi in una città solo per vedere un’opera d’arte, per quanto celebre.  “Le città che trarranno beneficio dall’evento – ha dichiarato Sgarbi all’Ansa – oltre Roma e Milano, sono Venezia, Firenze e Torino”.

 

La Reggia di Venaria ha accolto con entusiasmo la proposta, dichiarandosi  disponibile ad ospitare il dipinto di Botticelli durante l’Expo 2015. Lo ha dichiarato il presidente Fabrizio Del Noce. Del resto, data anche la sua vicinanza con il capoluogo lombardo, Torino (con la Reggia) sarà per forza di cose uno dei principali centri della manifestazione internazionale.  Del Noce intende proporre la Venaria come  ‘Reggia della bellezza dell’arte italiana’ e l’opera del Botticelli ne è il simbolo” e ritiene che lo spostamento temporaneo dell’opera “rientrerebbe perfettamente nel programma voluto dal ministro Dario Franceschini per la valorizzazione dei nostri capolavori nazionali attraverso anche operazioni di prestito”.

 

Ma che dice il ministro, prontamente interpellato dall’Ansa? A dire il vero pare piuttosto freddino. “L’Expo non è solo di Milano ma di tutta Italia – ha risposto al cronista dell’agenzia stampa – e anzi la sfida che dobbiamo vincere è quella di allungare la permanenza nel nostro Paese di tutti i visitatori dell’Expo, offrendo loro le occasioni e le modalità per andare a visitare quel museo diffuso che è l’Italia. Quindi ora dico basta a questo dibattito quotidiano e improvvisato su singoli capolavori che dovrebbero essere trasferiti a Milano”. Però il ministro lascia uno spiraglio, aggiungendo che se verranno fatte  richieste formali, saranno  esaminate con rigore scientifico e ragionevolezza, per evitare uno sterile “dibattito estivo”. Franceschini dixit. Che ne pensano i nostri lettori?

 

La Nascita di Venere di Sandro Botticelli (www.uffizi.org)

 

La Nascita di Venere è senza dubbio una delle opere d’arte più famose ed amate del mondo. Dipinta da Sandro Botticelli tra il 1482 e il 1485, è diventata un simbolo della pittura del 400 italiano, così densa di significati allegorici e richiami all’antichità.

Il tema deriva dalla letteratura latina ed esattamente dalle Metamorfosi di Ovidio. Venere è ritratta nuda su una conchiglia che solca la superficie del mare; a sinistra volano i venti, a destra un’ancella (Ora) aspetta la dea per vestirla. Nel prato si scorgono delle violette, simbolo di amore.

Nell’opera si leggono anche dei riferimenti alla famosa opera poetica delle Stanze di Agnolo Poliziano, contemporaneo di Botticelli e massimo poeta neoplatonico della corte medicea. Il Neoplatonismo fu quella corrente filosofica che cercò una mediazione tra il l’eredità culturale greco-romana e la cristianità.

Vi si coglie quindi un significato filosofico legato al neoplatonismo: l’opera rappresenterebbe la nascita dell’Amore e della bellezza spirituale come forza motrice della vita.
L’iconografia della Venere è sicuramente derivata dal tema classico della Venus Pudica che timidamente si copre le parti intime e che trova un suo corrispettivo in scultura nella statua di Venere dei Medici alla Galleria degli Uffizi.

I Medici, del resto, sono i committenti dell’opera: la Venere come la Primavera e la Pallade apparteneva a Lorenzo di Pierfrancesco dei Medici, cugino del Magnifico.

E come Poliziano era un grande poeta di versi scritti, così Botticelli era uno dei più grandi poeti della linea e del disegno. Eccezionali sono la tecnica e i materiali del dipinto. L’opera è il primo esempio in Toscana di pittura su grande tela. Lo speciale uso di polvere di alabastro, inoltre, rende il colore luminosissimo e senza tempo.

Dietro l’interpretazione colta del dipinto si può sicuramente leggere un’ode alla famiglia fiorentina che commissionò l’opera: l’inizio del regno di Amore arriva a Firenze proprio grazie ai Medici e alla loro diplomazia e cultura.

Sandro Botticelli, in questo modo, regala alla storia dell’arte uno dei suoi più sublimi capolavori.

La Nascita di Venere di Botticelli è conservata nelle sale 10-14 di Botticelli, dove si trova anche la sua Primavera.

 

Il grande rientro: l’estate sta finendo, la crisi no

tram ztlREGIONE PALAZZOARCHITETTURAlingoto fiatA preoccupare sono in particolare i fondi per la cassa integrazione, praticamente già esauriti per tutto il 2015. E le richieste sono molte

 

Erano in molti i torinesi che ieri hanno sfidato bollini rossi e neri e si sono messi in viaggio mestamente per rientrare in città dopo le ferie.

 

Si pensa che il grosso dei vacanzieri – circa l’80% – sarà nuovamente in città entro questa settimana. Un’estate di pioggia per chi si è avventurato solo in Liguria o sulle alpi torinesi.

 

Lo stesso dicasi per chi è rimasto qui. Almeno, per quest’anno, la calura non ha colpito i circa 600 mila stoici che sono restati a casa.

 

Ad attendere la massa di “rientranti” sarà il ripristino, da oggi, del pagamento dei parcheggi nelle strisce blu e della Ztl: occhio alle telecamere impietose che presidiano i 35 varchi della zona a traffico limitato dalle 7,30 alle 10,30.

 

Ma c’è anche una buona notizia, arriva dalle cronache di Repubblica: l’assessore alla viabilità Claudio Lubatti assicura che le tariffe dei posteggi e dei mezzi pubblici non saranno aumentate.

 

Oltre alla Ztl, ad attendere i torinesi appena rientrati c’è qualcosa di ben più temibile. E’ la crisi che fa presagire un autunno caldo in città e in tutto il Piemonte. Ci sono segnali positivi per l’export dei prodotti di qualità “made in Turin”, ma non sono sufficienti per contrastare il declino complessivo. A preoccupare sono in particolare i fondi per la cassa integrazione, praticamente già esauriti per tutto il 2015. E le richieste sono molte.

 

Saranno le istituzioni ad impegnarsi a trovare risposte. Anche Comune e Regione finiscono le vacanze. Già nei prossimi giorni riprenderanno i lavori delle Giunte di Fassino e Chiamparino e le riunioni delle commissioni e dei consigli comunale e regionale.

 

(Foto: il Torinese)

Il saluto di Papa Francesco al Sinodo Valdese

VALDESI«Nonostante le tante difficoltà, vogliamo affrontare i problemi che ci stanno di fronte con la gioia e la gratitudine a cui ci richiama la Parola di Dio», ha dichiarato il pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese

 

Il messaggio di Papa Francesco che esprime  la sua “vicinanza spirituale” è giunto  al Sinodo delle comunità valdesi e metodiste in Italia in corso a Torre Pellice. Il pontefice “prega il Signore di concedere a tutti i cristiani di progredire nel cammino verso la piena comunione, per testimoniare il Signore Gesù Cristo ed offrire la luce e la forza del suo vangelo agli uomini e alle donne del nostro tempo”. Le parole del papa arrivano tramite la lettera del segretario di Stato del Vaticano, cardinale Pietro Parolin, inviata come messaggio di saluto ai lavori del Sinodo

 

 

Si è aperto l’annuale Sinodo delle chiese metodiste e valdesi che si tiene, secondo tradizione, alla Casa Valdese di Torre Pellice. I 180 delegati di chiese, una metà pastori e una metà laici, si riuniscono per i lavori sinodali dal 24 al 29 agosto.

 

I temi che la Tavola valdese presenta al Sinodo riguardano la vita delle chiese, la valutazione del nuovo lavoro avviato negli anni scorsi, la formazione pastorale, il cammino dell’essere chiesa insieme, la diaconia, il progetto della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) Mediterranean Hope e il lancio di un quotidiano online da affiancare al settimanale cartaceo Riforma.

 

«Nonostante le tante difficoltà, vogliamo affrontare i problemi che ci stanno di fronte con la gioia e la gratitudine a cui ci richiama la Parola di Dio», ha dichiarato il pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese. A dare il via all’appuntamento del protestantesimo storico italiano un culto il 25 agosto alle 15.30 nel tempio di Torre Pellice, con predicazione di Claudio Pasquet.

 

Precedono i lavori dell’assemblea un pre-sinodo delle donne sabato 23 organizzato dalla Federazione donne evangeliche in Italia (Fdei) sul tema “Costruire nuove relazioni” e un pre-sinodo dei giovani organizzato dalla Federazione giovanile evangelica in Italia intitolato “Il nuovo, l’occulto e l’ignoto. Imparare a conoscere e condividere nella mediazione”.

 

(Fonte: www.evangelici.net)