ilTorinese

Piena del Po ai Murazzi

Il Po è uscito dagli argini al  ponte Balbis, e in serata si attende la piena ai Murazzi, che sono stati  chiusi dal pomeriggio.

Oggi l’Arpa ha  emesso un’allerta gialla per il tratto torinese del fiume anche se l’ondata di piena, frutto delle piogge dei giorni scorsi non dovrebbe causare  danni.

 

(Foto Liguori)

Coronavirus, verso i 12 mila guariti. In calo la curva dei contagi, 18 nuove vittime

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 17 di domenica 17 maggio

11.975 PAZIENTI GUARITI E 3.739 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 11.975 (+428 rispetto a ieri): 1090 (+29) in provincia di Alessandria, 482 (+22) in provincia di Asti, 525 (+2) in provincia di Biella, 1232 (+49) in provincia di Cuneo, 1038 (+12) in provincia di Novara, 6328 (+258) in provincia di Torino, 557 (+27) in provincia di Vercelli, 619 (+29) nel Verbano-Cusio-Ossola, 104 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 3.739 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3612

Sono 18 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 al momento registrato nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3612 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 617 Alessandria, 217 Asti, 176 Biella, 336 Cuneo, 309 Novara, 1608 Torino, 197 Vercelli, 122 Verbano-Cusio-Ossola, 30 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 29.547 (+64 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3796 in provincia di Alessandria, 1748 in provincia di Asti, 1023 in provincia di Biella, 2688 in provincia di Cuneo, 2574 in provincia di Novara, 15.025 in provincia di Torino, 1248 in provincia di Vercelli, 1100 nel Verbano-Cusio-Ossola, 254 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 91 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 101 (+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1620 (+58 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 8500.

I tamponi diagnostici finora processati sono 249.371, di cui 138.585 risultati negativi.

Lunedì riapre anche Ikea. Ecco le novità

“In questi due mesiIKEA è stata al fianco degli italiani prendendosi cura della loro casa, il luogo che, come mai prima d’ora, ha rappresentato un rifugio sicuro in cui custodire gli affetti più cari e scoprire una nuova quotidianità. Lo ha fatto tenendo aperte le porte virtuali dei propri store, per essere vicina e ispirare i propri clienti, attraverso il sito e il canale e-commerce”, affermano i responsabili dello store di Collegno. 

Da lunedì 18 maggio Ikea  si prepara a incontrare nuovamente i visitatori, in una rinnovata customer experience: sicurezza, attenzione nei confronti di clienti e co-worker, nuove modalità d’incontro con i consumatori, sono le parole chiave che guideranno IKEA in questa nuova fase che il Paese si appresta a vivere. Lo store sarà aperto tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 20.00.

 

La salute e la sicurezza dei clienti e dei co-worker sono prorità per IKEA, per questo al momento della riapertura saranno implementate tutte le misure a tutela delle persone che accederanno allo store di Torino Collegno. Queste misure sono finalizzate a proteggere clienti e collaboratori con pratiche igieniche rafforzate e il potenziamento di misure per il distanziamento fisico, reso possibile da un controllo più rigoroso del numero di visitatori.

Lo store di Torino Collegno è pronto a riaccogliere i visitatori grazie alla passione e all’impegno dei nostri co-worker, a loro e alle loro famiglie va ringraziamento di tutta IKEA”  dichiara Fabrizio Concas, Market Manager di IKEA Torino “Ora più che mai vogliamo essere vicini alle persone, adattandoci ai nuovi bisogni che fanno parte di questa nuova realtà e mettendo a disposizione di tutti non solo i nostri prodotti, ma anche soluzioni e servizi che contribuiscano a creare una vita quotidiana migliore per la maggioranza delle persone”.

In questi mesi IKEA Italia si è presa cura dei propri co-worker verso i quali ha delineato un piano di sostegno e stabilità economica sin dalla fase iniziale della crisi, offrendo inoltre, dove possibile, formule di lavoro pèiù flessibili per le funzioni che lo hanno permesso, opportunità di formazione in remoto per tutti i co-worker, sostegno psicologico e un’assicurazione sanitaria dedicata alle cure per il Covid-19. Anche grazie a tutte queste azioni, IKEA Italia è oggi pronta a riaprire i propri negozi e a riaccogliere fisicamente i propri clienti.

 

L’obiettivo di IKEA è quello di essere ancora più accessibile, conveniente e sostenibile, attraverso il rafforzamento della sua strategia omnicanale che integra punti vendita fisici con lo sviluppo del digitale:

  • un ulteriore modo di essere vicini ai nostri clienti è il lancio che ci apprestiamo a fare nelle prossime settimane di un’applicazione che permetterà ai nostri visitatori di gestire direttamente dal proprio smartphone tutto il processo d’acquisto con un’interfaccia semplice ed intuitiva;
  • da alcune settimane è già disponibile il servizio di progettazione personalizzata da remoto, con un consulente esperto che sulla base delle esigenze e delle preferenze del cliente, realizza il progetto in videochiamata, illustrandolo in dettaglio e perfezionandolo insieme, per poi procedere all’acquisto;
  • per soddisfare una domanda crescente e offrire ai clienti tempistiche express, IKEA ha implementato nuove modalità per i servizi di consegna, che permettono di evadere gli ordini a partire da due giorni dalla loro realizzazione. Ha così preso via il test per la spedizione dei prodotti direttamente dai negozi. Il servizio non sostituirà quello già in essere, dai magazzini centrali di Piacenza e Riano, ma contribuirà ad una maggiore efficienza.

In ottemperanza alle disposizioni di legge, lo Smaland e il Ristorante rimarranno chiusi fino a nuove indicazioni

Come azienda che ha il privilegio di entrare in milioni di case, IKEA è stata in prima linea anche nella fase emergenziale, sostenendo concretamente le comunità in cui opera.

Il Gruppo Ingka, infatti, ha stanziato 26 milioni di euro per permettere ai 30 paesi in cui è presente di intervenire immediatamente con beni di prima necessità – mobili, mascherine, guanti, letti, coperte, cibo e giocattoli – in soccorso delle fasce di popolazione più fragili e per aiutare il personale tecnico-sanitario in prima linea. In Italia, sono stati numerosi i progetti promossi da IKEA, dalle donazioni di cibo a persone anziane e famiglie bisognose delle aree più colpite attraverso varie ONG tra le quali Banco Alimentare, all’arredo e sanificazione di dormitori e mense destinati ad accogliere chi non ha una casa. Con la speranza di sovrastare i silenzi delle terapie intensive e regalare un po’ di conforto ai pazienti, sono stati donati 160 speaker SYMFONISK a 4 ospedali lombardi del Gruppo San Donato e ad alcuni ospedali di Parma. Inoltre, per consentire a chi si trovava in prima linea di poter svolgere al meglio il proprio prezioso lavoro, IKEA ha messo a disposizione prodotti e competenze: alla Protezione Civile in Emilia Romagna sono state donate le tensostrutture Better Shelter, mentre con il proprio range l’Azienda ha sostenuto  la realizzazione di ospedali da campo in Liguria, Emilia Romagna e Toscana.

 

FCA, Grimaldi (LUV): “Garanzia dello Stato? Solo con sede in Italia”

Conte conceda pure le garanzie a Fca, a patto che Torino torni a essere la sede fiscale e legale del gruppo e delle società della famiglia Agnelli.

Se iniziamo a garantire per chi batte bandiera nelle ‘isole del tesoro’ è finita. Ogni anno sei miliardi di euro di tasse italiane volano nei paradisi fiscali della UE” – dichiara Marco Grimaldi, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, commentando il prestito da 6,3 miliardi di euro chiesto a Fca a Intesa San Paolo con garanzia della pubblica Sace e controgaranzia in ultima istanza dello Stato. Lo strumento fa parte del pacchetto Garanzia Italia — inserito dal governo nel decreto Liquidità — ed è a disposizione delle grandi aziende per assorbire eventuali stress finanziari derivanti dall’impatto del Covid.

“Come ho già detto in più occasioni” – prosegue Grimaldi – “credo che le aziende che hanno spostato le sedi fiscali dall’Italia all’estero, in paradisi fiscali o in Paesi europei a fiscalità agevolata, non dovrebbero beneficiare della distribuzione di aiuti governativi e regionali. Se queste imprese vogliono dare una mano potranno fare una cosa molto semplice: fermare il ‘profit shifting’, tornare in Italia e versare l’importo totale delle proprie tasse dovute all’Agenzia delle Entrate. Andrà davvero tutto bene solo se saremo in grado di far funzionare al meglio la nostra sanità pubblica, la nostra scuola pubblica e i tutti i nostri servizi, e questo non può avvenire finché loro restano nei paradisi e la nostra economia all’inferno”.

Giornata contro l’omofobia, l’intervento della sindaca

La sindaca Chiara Appendino interviene con un post su Facebook sulla Giornata mondiale contro l’omofobia, bifobia e transfobia

“Il movimento Lgbtqi italiano, nato a Torino quasi cinquant’anni fa, ha costruito a fatica un grande cambiamento culturale e sociale in questo Paese. Ci ha reso tutte e tutti più libere e liberi, e nella giornata di oggi è importante che si sappia che sono, siamo, dalla loro parte”.  A proposito delle discriminazioni e violenze aggiunge:  “un dramma che si consuma ogni giorno, spesso in silenzio, dal momento che oltre il 76% delle persone dichiara di non sporgere denuncia per sfiducia o paura. A tutto questo bisogna dire basta, con forza. Devono farlo le Istituzioni, portando avanti una legge severa contro questi crimini, una legge che riconosca la necessità di fare formazione e informazione già a partire dalle scuole”.

Il governatore Cirio: “Il Piemonte oggi non è a rischio”

Per il governatore Cirio il Piemonte “non è una regione a rischio: abbiamo tutti i parametri a posto. Oggi il rapporto R con zero, è a quota 0,34, quindi decisamente al di sotto dei livelli di guardia. Se c’è uno slittamento di qualche giorno per alcune attività dipende solo dal fatto che da noi il contagio si è diffuso più tardi”

E’ quanto dice oggi il presidente del Piemonte al quotidiano La Stampa, a proposito delle riaperture dilazionate di alcune tipologie di negozi e attività (come bar, ristoranti e ambulanti) oltre il 18 maggio.

“Quella di un Piemonte fermo perché malato è  è un’immagine  fuorviante – aggiunge Cirio – tanto è vero che al momento  in tutto il Paese le tre regioni che il governo e il comitato tecnico scientifico ritengono  sorvegliate speciali sono Lombardia, Umbria e Molise”.

Stoppato il “centro spaccio” dei pusher ai giardinetti

Intensificati i controlli dei Carabinieri nelfine settimana

Arrestati 3 rapinatori e 5 pusher, chiusa una piazza di spaccio nei giardinetti pubblici cittadini di via Giacchino.

Rapinatori solitari

Pinerolo, a caccia di donne sole, carabinieri arrestano pericoloso rapinatore solitario armato di pistola e seghetto

Andava a caccia di donne sole per poterle rapinare. Un italiano di 58 anni, armato di un seghetto artigianale e di una pistola scenica, ha tentato di rapinare tre donne che ha incontrato in strada, tra Pinasca e Pinerolo, nel torinese. La prima aggressione è avvenuta ilmattino presto a Pinerolo, in via Virginio, nei confronti di una donna di 56 anni del luogo, che è però riuscita a fuggire avvisando subito il 112. La seconda aggressione è avvenuta poco dopo, in via Buniva, dove il rapinatore solitario si è avvicinato ad una 34enne e l’ha minacciata con il seghetto, ma anche in questo caso la vittima è scampata al pericolo avvisando una gazzella dei CC in transito. Il rapinatore poi si è spostato nella vicina Pinasca, tentando l’ennesimo colpo ai danni di una 61enne che stava camminando nelle vie del centro, ma i militari dell’Arma di Pinerolo erano già sulle sue tracce e sono riusciti a bloccarlo in tempo, sequestrando la pistola priva di tappo rosso ed il seghetto artigianale. Riconosciuto come l’autore di tutte e tre le tentate rapine, è stato arrestato.

A Torino, un altro rapinatore solitario di 42 anni è stato fermato dai Carabinieri della Compagnia Torino San Carloche lo hanno individuato quale autore di una tentata rapina ai danni di un giovane in via Garibaldi.

La vittima è stata avvicinata dal rapinatore ed è stato minacciato verbalmente per la consegna del proprioportafoglio. Il giovane è riuscito a scappare, chiedendo aiuto ai militari del 1° Reggimento CC Piemonte di servizio a Piazza Castello, fornendo indicazioni precise per rintracciare l’autore del reato, bloccato dopo un breve inseguimento a piedi in via Monte di Pietà.

Rapina e violenza sessuale

Sempre nel centro abitato di Torino, nel quartiere Aurora, una pattuglia del nucleo radiomobile ha arrestato un nigeriano di 21 anni che con la scusa di dover prelevare effetti personali è entrato in casa dell’ex compagna, una connazionale, ha tentato prima di violentarla e dopo l’ha colpirla con alcuni pugni e je ha rubato 50 euro. La donna è stata accompagnata  all’ospedale “Maria Vittoria per essere medicata , per ecchimosi ed escoriazioni alle braccia e al collo, con prognosi di giorni 21. L’uomo dovrà ora rispondere di rapina e tentata violenza sessuale.

Spaccio di droga

Nei giardini pubblici di via Giacchino, tra i quartiericittadini di Barriera Milano e Aurora, è stata invece sgominata dai carabinieri della compagnia Torino Oltredora una banda di quattro spacciatori che aveva acquisito il monopolio degli stupefacenti nella zona. La vedetta, il guardiano del deposito, lo spacciatore e l’esattore, tutti e quattro nordafricani e ben organizzati nell’attività di spaccio: uno era deputato alla sorveglianza dello stupefacente, un altro faceva da palo al fine di verificare l’arrivo delle forze dell’ordine, un altro raccoglieva le ordinazioni e il denaro e l’ultimo dei 4distribuiva lo stupefacente.

I militari della locale Stazione, avvisati da molti residentiesasperati, si sono mimetizzati mettendosi in borghese, per compiere un prolungato servizio di osservazione che potesse documentare lo smercio di dosi. Così è stato ed è allora scattata l’operazione con i colleghi in uniforme, che ha consentito di bloccare i 4 spacciatori e recuperare 50 grammi di hashish nascosti all’interno di una cassonetto della nettezza urbana.

A Pianezza, infine, 3 carabinieri della locale Arma hanno arrestato in flagranza un pusher del 58, sorpreso a cedere una dose di cocaina a un giovane del luogo. La successiva perquisizione personale e domiciliare ha consentito di rinvenire ulteriori 5 dosi della stessa sostanza, nonché la somma di € 1565, provento dell’attività illecita.

Fca torni a Torino. Ma il premier smorza le polemiche sul maxi prestito

Dopo la richiesta di un  finanziamento di 6,3 miliardi di euro per sostenere i 16 stabilimenti italiani del gruppo automobilistico, sul caso Fca è intervenuto il premier Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa di ieri sera a Palazzo Chigi. 

Come è noto il prestito sarà  garantito dalla finanziaria pubblica Sace per  tre anni e verrà erogato da Intesa San Paolo. La vicenda ha suscitato polemiche, considerando che l’azienda ormai ha le proprie sedi fiscali e legali a Londra e in Olanda.

Fca – mentre da più parti la politica chiede che la sede legale e fiscale dell’azienda torni a Torino – ha però assicurato che le risorse saranno destinate al sostegno della filiera  in Italia, che coinvolge circa 10.000 piccole e medie imprese.

E il presidente del Consiglio smorza le polemiche ricordando che si tratta di “un’azienda italiana che occupa tantissimi lavoratori”. Il premier ha anche detto che il governo si attiverà per far sì che in Italia le condizioni siano in futuro migliori, per evitare che le nostre aziende si trasferiscano all’etero per trovare migliori condizioni fiscali.

Lunedì riaprono nove uffici postali

Dal 18 maggio saranno nuovamente aperti al pubblico diversi uffici del torinese

                            

 Continua il progressivo ripristino orario degli Uffici Postali in provincia di Torino. Dopo la temporanea rimodulazione resasi necessaria allo scoppiare della pandemia di COVID del mese di marzo, Poste Italiane ha provveduto ad aumentare gradualmente le aperture degli Uffici Postali già a partire dallo scorso 26 marzo in coincidenza con il pagamento delle pensioni, fino ad arrivare al quasi completamento delle riaperture sia nella città di Torino che nella sua provincia.

 

Dal 18 maggio, infatti, saranno nuovamente aperti al pubblico, tutti i giorni, gli Uffici Postali di  Borgata Paradiso di Collegno, Leumann, Nichelino 2, in Via Alcide De Gasperi 7, Torino 43, in Via Gaspare Spontini 23, Torino 45, in Corso Siracusa 182, Torino 31, in Via Stradella 197, Torino 4, in Corso Palermo 55, Torino 15, in Via San Quintino 35/F e Torino 27, in Via Enrico D’Ovidio 8.

 

La riapertura degli Uffici Postali della provincia di Torino è stata possibile anche grazie all’adozione di idonee misure di sicurezza come, ad esempio, l’installazione di pannelli schermanti in plexiglass negli uffici postali con il bancone ribassato e il posizionamento di strisce di sicurezza che garantiscano il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro, nonché di accurate procedure di sanificazione delle sedi realizzate a tutela della salute di dipendenti e cittadini.

 

In provincia di Torino sono disponibili anche 202 ATM Postamat che consentono ai correntisti BancoPosta titolari di carta Postamat-Maestro e dai titolari di carte di credito dei maggiori circuiti internazionali, oltre che dai possessori di carte Postepay di effettuare operazioni di prelievo di denaro contante, interrogazioni su saldo e lista dei movimenti, ricariche telefoniche e di carte Postepay, accanto al pagamento delle principali utenze e dei bollettini di conto corrente postale.

 

Poste Italiane invita i cittadini ad entrare negli uffici postali esclusivamente per compiere operazioni essenziali e indifferibili e ove possibile, dotati di misure di protezione personale come guanti e mascherina mantenendo obbligatoriamente le distanze di sicurezza, all’esterno e all’interno dei locali.

 

Ulteriori informazioni sulle aperture e sulle disponibilità orarie degli Uffici Postali sono reperibili sul sito internet www.poste.it

 

Il mercato contadino in piazza Bodoni

Riparte  da piazza Bodoni, i mercati contadini di Cia Agricoltori delle Alpi, a Torino.

Appuntamento garantito nel rispetto delle norme di distanziamento, con obbligo di mascherina e accesso contingentato ai banchi in piazza, oggi, domenica 17 maggio, fino alle 19. In arrivo le prime produzioni stagionali degli orti e delle aziende agricole del Torinese, direttamente dal produttore al consumatore. Ortaggi, formaggi freschi e stagionati, carni bianche e rosse, olio e miele, ma anche fiori e biscotti, confetture fatte in casa, vini e salumi.

Un segno tangibile di ritorno alla normalità, dopo mesi di chiusura forzata ‘per le disposizioni di sicurezza anti-contagio coronavirus. Come consuetudine, “La spesa in campagna” di Cia Agricoltori delle Alpi si svolgono la seconda domenica di ogni mese in piazza Palazzo di Città e la terza domenica del mese in piazza Bodoni.

Sotto la mascherina, è assicurato il sorriso.