ilTorinese

Pareggio spettacolo tra Juve e Sassuolo

Una partita spettacolare tra Sassuolo e Juventus, con il pareggio 3-3 conclusivo

La Juventus si è piazzata sul 2-0 con i gol di Danilo e Higuain.

Poi il Sassuolo ha ribaltato il risultato grazie ai gol di Djuricic (29′), Berardi (51′) e Caputo (54′). Alex Sandro ha segnato il gol del pari definitivo. Secondo l’opinione di molti il miglior bianconero in campo  è stato  il portiere Szczesny

Gtt perde quasi dieci milioni di incassi: per ora no ai rimborsi degli abbonamenti inutilizzati

Il blocco per tre mesi delle strisce blu ha fatto perdere più di  9 milioni di euro

L’azienda torinese di trasporto pubblico ha già dovuto soffrire l’assenza dei passeggeri nel periodo dell’emergenza Covid, e per questo non si può più permettere nuove abolizioni del pagamento della sosta e neppure (almeno per ora) il rimborso degli abbonamenti dei parcheggi non impiegati  tra marzo e giugno.

Sono però confermati i parcheggi gratuiti nelle due settimane centrali di agosto, come da tradizione. La situazione è stata illustrata questa mattina ai consiglieri comunali dai dirigenti Gtt.

Piste ciclabili: manutenzione per 200 mila euro

La Giunta Comunale ha approvato  un progetto per la manutenzione straordinaria delle piste ciclabili.

Gli interventi hanno come obiettivo il miglioramento del sistema della mobilità ciclabile attraverso la manutenzione straordinaria della pavimentazione, la riqualificazione di alcuni itinerari ciclabili che hanno presentato problematiche dal punto di vista della sicurezza, sia pedonale che ciclabile, ridefinendone la segnaletica e le tipologie, e anche la realizzazione di nuovi tratti per il completamento della rete esistente di percorsi ciclabili.

In particolare sono previsti lavori sulla pavimentazione in materiale bituminoso dei due controviali di corso Francia, nel tratto compreso tra piazza Statuto e piazza Bernini, per ridurre e finanche eliminare il dislivello tra la pista ciclabile e l’adiacente sede della corsia veicolare, aumentando la sicurezza di chi si muove lungo il percorso esistente.

Si agirà anche in corso Duca degli Abruzzi, tra i corsi Rosselli ed Einaudi e in corso Agnelli, da corso Cosenza a via Filadelfia, dove la pavimentazione è fortemente degradata, e per risolvere alcune tra le situazioni più critiche sull’intero territorio comunale, i cosidetti ‘punti neri’.

E’ inoltre previsto il posizionamento di segnaletica orizzontale e verticale e la realizzazione di nuovi attraversamenti ciclabili affiancati o in promiscuo a quelli pedonali ed evidenziati utilizzando l’aggiunta di particolari specifici pittogrammi.

L’importo complessivo dei lavori, il cui avvio è in programma dall’autunno del 2020, è di 200mila euro e sarà finanziato con un mutuo.

“Gli interventi in programma consentono di ultimare la riorganizzazione del traffico lungo corso Francia, dove nei controviali la velocità è limitata a 20 km orari, fino al confine comunale con Collegno – spiega l’assessora Maria Lapietra -. Con le opere di manutenzione straordinaria e di completamento – sottolinea – si rendono più sicuri alcuni percorsi ciclabili risolvendo anche alcune criticità di collegamento, dando una risposta alla concreta necessità, spesso ribadita da chi utilizza la bicicletta per i propri spostamenti quotidiani, di avere una rete ciclabile continua, integrata ed il più possibile estesa sul territorio cittadino.”

Magliano (Moderati): “400 Circoli non riescono ad accedere al bonus”

“Ennesimo schiaffo al Terzo Settore”

Gravissimo che queste realtà ricreative, pur avendone diritto, non possano accedere ai fondi: mi auguro che alla base non ci sia una precisa scelta politica ai danni di una delle ultime reti di coesione sociale della nostra Regione. Chiedo l’immediata erogazione del dovuto: non facciamo perdere ulteriore tempo a queste realtà del nostro territorio.

Dopo l’emendamento votato in Consiglio Regionale per sostenere economicamente anche queste realtà, la doccia fredda: per 400 circoli ricreativi con servizio di ristorazione del nostro territorio accedere al bonus regionale a sostegno della ripresa delle attività è al momento, di fatto, impedito.

Una beffa inaccettabile nei confronti di mondi che, nei mesi di quarantena, si sono messi a disposizione e hanno compiuto sforzi incredibili per sostenere i soggetti più fragili del nostro tessuto sociale. La Giunta Cirio intervenga immediatamente per risolvere questa criticità. Mi auguro davvero che il problema non sia l’esito di un pregiudizio o di una scelta politica. L’associazionismo è una delle ultime reti di coesione sociale nella nostra regione e, in molte zone, uno degli ultimi punti di riferimento culturali e aggregativi rimasti. Anche la liquidità garantita dal bonus può fare, per molti circoli, la differenza tra la definitiva chiusura o la ripresa a pieno ritmo. Sottoscrivo l’appello del Forum del Terzo Settore del Piemonte, che chiede la proroga dei termini e indicazioni chiare e urgenti sulla procedura da seguire. L’erogazione del dovuto sia rapida: non facciamo perdere altro tempo a questi 400 circoli.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Violenze in famiglia, casi in aumento. Quattro arresti in due giorni

Sono quattro gli arresti da parte dei carabinieri di Torino per maltrattamenti in famiglia nelle ultime 48 ore.

A Chivasso,  un 63enne ha aggredito con due martelli moglie e figlio di 61 e 22 anni al culmine di un violento litigio. A dare l’allarme al 112,  un vicino di casa. All’arrivo dei militari l’uomo stava ancora brandendo i due martelli, minacciando la moglie, che ha riportato ferite guaribili in tre giorni, così come il figlio. La moglie ha detto che le violenze andavano avanti ormai da due anni. Invece a Moncalieri un uomo si è scagliato contro moglie e figlie, di 15 e 21 anni: il 56enne, ubriaco, picchiava e minacciava i familiari ormai da  tempo. Le tre vittime sono state medicate in ospedale, con  una prognosi di 7 giorni per la guarigione. All’uomo sono stati sequestrati due fucili regolarmente detenuti. A Giaveno un 49enne ha aggredito la madre di 80 anni e anche in questo caso l’allarme è stato dato dai vicini. Quando sono arrivati i carabinieri la vittima ha raccontato che aggressioni e umiliazioni andavano avanti da molto tempo. A Torino è stato arrestato un 56enne, denunciato dalla compagna 40enne. Secondo la denuncia della donna era convinto che lei lo tradisse, pertanto la pedinava e la importunava, maltrattandola in casa e per strada. È stato arrestato proprio mentre seguiva la donna per l’ennesima volta.

Victoria’s Secret apre al Torino Outlet Village

Un altro celebre marchio internazionale del panorama fashion si aggiunge al brand mix prestigioso offerto da Torino Outlet Village, il luxury outlet che si trova alle porte della città di Torino.

Sabato 18 luglio, Victoria’s Secret (VS), il marchio di lingerie leader nel mondo, noto per le sue sfilate con supermodel quali Candice Swanepoel, Barbara Palvin e Taylor Hill, aprirà in partnership con Percassi il terzo store italiano con l’assortimento completo del brand, all’interno di Torino Outlet Village.

Con quasi quarant’anni di design e innovazione del reggiseno, Victoria’s Secret offre una vasta gamma di collezioni ponendo una particolare attenzione alla vestibilità, allo stile e al comfort delle donne.

Victoria’s Secret ha scelto Torino Outlet Village perché, grazie alla sua posizione strategica a soli 10 minuti dalla città di Torino e a meno di un’ora da Milano, il Luxury Outlet è diventato, in solo 3 anni dall’apertura, una vera e propria shopping tourism destination. Posizionato direttamente sull’autostrada Milano-Torino che porta alle località balneari della riviera ligure, ben connesso con i valichi e le località di montagna particolarmente gettonate da turisti provenienti dai paesi europei di confine, Torino Outlet Village negli anni ha conquistato sempre più la fiducia della clientela piemontese ed è entrato negli itinerari di viaggio dei turisti europei ed extra-europei che visitano il Bel Paese.

 

OFFERTE DI PRODOTTO

Lo store offrirà un’ampia selezione di bra, slip e pigiameria firmati Victoria’s Secret. Saranno disponibili tutte le collezioni di lingerie per le quali Victoria’s Secret è conosciuta, compresi Dream Angels, Very Sexy, T-Shirt Bra, Sexy Illusions e Body by Victoria, e la linea sportiva Victoria Sport.

A completare la gamma di prodotto saranno presenti le linee di fragranze, insieme alla linea beauty Victoria’s Secret PINK.

La droga nel lavello. Ma il cane Jackie la fiuta

Torino, droga nascosta in un sottofondo del lavello della cucina, carabinieri arrestano pusher e chiudono centrale di spaccio
Cane Jackie fiuta oltre 1 kg di marijuana, hashish e cocaina

Torino, 15 luglio La droga era nascosta in un sottofondo del lavello della cucina. Individuata base di spaccio a La Loggia (TO), gestita da un italiano di 25 anni. L’uomo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. I carabinieri della Compagnia di Moncalieri, dopo aver raccolto numerose segnalazioni dei cittadini e aver osservato il gran via vai di tossicodipendenti acquirenti entrare e uscire dalla sua abitazione, hanno deciso di intervenire. Con l’ausilio di un cane antidroga, i militari dell’Arma hanno fatto irruzione in casa del giovane, dove hanno trovato, grazie al fiuto del cane Jackie, nascosti in un sottofondo del lavello della cucina, circa 1 chilogrammo di hashish, 100 grammi di marijuana, 6 dosi di cocaina, già pronte per la distribuzione, oltre alla somma di 5500 euro in contanti, provento delle attività di spaccio, e vario materiale utilizzato per il confezionamento in dosi della sostanza.

(foto archivio)

Ridotta la pena per omicidio all’uomo che investì i motociclisti

 La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha ridotto a 14 anni e 4 mesi  la condanna per Maurizio De Giulio

L’elettricista  nel 2017 a Condove, a seguito di una lite avvenuta in strada, inseguì e urtò una moto provocando la morte della 27enne Elisa Ferrero e il ferimento del fidanzato, Matteo Penna, di 33 anni.

Gli sono state riconosciute le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti, ma è stata confermata l’accusa di omicidio volontario.

Italia dove vai? Da Atlantia a tutte le grandi opere

Il senso, il consenso e la direzione del Bel Paese nel lungo tunnel della crisi – aggravata dalla pandemia del Coronavirus – sono fortemente a rischio.

Non c’è alcuna strategia sulle possibilità e sulle vie da percorrere per uscire dalle crisi che ormai durano da vent’anni.

Si dice tutto e l’esatto contrario e si ragiona solo per slogan e editti che sono privi di buon senso, illogici e deleteri.

Si parla di semplificazioni e solo al pronunciarne la parola, agli italiani, viene male. Perché ormai è assodato che ogni semplificazione sarà un nuovo tormento, complicazione e fonte di stress.

Tutti sappiamo che il ponte Morandi di Genova è crollato con lo sconquasso e perdite umane che ne sono derivate. Non tutti sanno che, nel solo Piemonte, ci sono almeno 20 ponti bisognosi di manutenzione più o meno urgente.

Torniamo al Morandi, il ponte più famoso d’Italia e a quello che lo ha sostuito che tutti vorrebbero fosse messo in funzione, ma non si sa, purtroppo, quando.

Atlantia era un nome che non diceva nulla ai più e ora è sulla bocca di tutti e le sue sorti in borsa sono fortemente penalizzate. CRT che è socia di Atlantia ha fatto uscire un comunicato denso di significati e preoccupante per il Piemonte e per l’Italia.

<<Auspichiamo che le decisioni che il Governo assumerà su ASPI-Autostrade per l’Italia siano inserite in un corretto quadro giuridico e tengano conto di tre elementi fondamentali: la credibilità dell’Italia a livello internazionale, l’impatto economico e sociale sul mondo del lavoro e sulle potenzialità di crescita del sistema infrastrutturale sempre più strategico per il Paese e, per quanto ci riguarda, il valore sociale generato dalla redistribuzione delle risorse delle Fondazioni azioniste a favore degli enti non profit del territorio: un eventuale depauperamento della capacità erogativa della filantropia per il welfare, la cultura, l’istruzione, la ricerca, la tutela dell’ambiente e altri ambiti di intervento cruciali per l’intera collettività, significherebbe una riduzione della capacità di sostegno verso i soggetti più fragili, mettendone a rischio la tenuta proprio in un momento di forte criticità per il Paese>>.

Il Cda di Fondazione CRT ha ricordato che “il territorio ha beneficiato indirettamente degli introiti costanti nel tempo derivanti dalla partecipazione di Fondazione CRT in Atlantia, risalente a 20 anni fa e pienamente coerente con la mission della Fondazione di contribuire allo sviluppo del territorio anche attraverso investimenti nelle infrastrutture”.

Noi possiamo solo aggiungere che speriamo finisca presto questo gioco al massacro e si ricominci a lavorare INSIEME!! Ma la soddisfazione del premier Giuseppe Conte, sulla soluzione trovata, non ci lascia molte speranze.

Tommaso Lo Russo

La Regione, 50 anni fa. Quaglieni: “Così ricordo i padri costituenti”

La rubrica “Cosa succede in città” fa un balzo di mezzo secolo indietro nel tempo. Ecco “cosa successe in città”  nel 1970, quando a Torino nacque la Regione Piemonte.

Di Pier Franco Quaglieni / Cinquant’anni fa nasceva la Regione Piemonte.  Un momento magico in cui le Regioni erano una grande speranza di rinnovamento, malgrado Malagodi avesse visto lontano con una critica costruttiva che si rivelò profetica sulla lunga distanza. Oggi le Regioni appaiono inefficienti e litigiose con uomini che le guidano spesso non all’altezza. Allora i padri costituenti erano grandi personalità.

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Purtroppo nessuna donna fu protagonista significativa nella I Legislatura, se si esclude Anna Maria Vietti destinata a diventare deputata. Bisognerà attendere l’arrivo della repubblicana Bianca Vetrino per avere una figura di spicco della vita regionale. Il grande protagonista della Regione Piemonte fu Aldo Viglione, più volte Presidente del Consiglio e della Giunta regionale.
Socialista riformista e autonomista,  avvocato con studi a Cuneo e a Torino e uomo di vasta cultura, lasciò nella storia della Regione la sua impronta indelebile, malgrado la morte prematura nel 1988. Ho conosciuto e sono stato amico di Aldo, una delle persone più spontanee e sincere che abbia conosciuto. Viglione era stato un partigiano autonomo come Martini Mauri. Aveva le qualità per ricoprire altri incarichi di prestigio, ma volle restare sempre in Regione. Nessun altro fu così importante come Viglione.
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Un altro costituente fu il primo Presidente della Giunta Edoardo Calleri di Sala, appartenente ad una illustre famiglia aristocratica piemontese, giovane resistente con il padre ammiraglio, laureato in medicina, Presidente della CRT. Era un uomo di potere che forse esagerò ad esercitarlo, era anche un uomo di notevoli qualità intellettuali e politiche. Sapeva ragionare in grande. Lo conobbi come collega in Consiglio comunale e ricordo le sue eccezionali capacità e competenze. Era instancabile. Ero amico di suo nipote. A volte avrebbe voluto che io lo assecondassi, ma io rimasi lontano dalla sua politica e mai il nipote si immischiò in cose politiche. Era in ogni caso l’uomo più qualificato che la Dc seppe esprimere. I due leaders erano Donat Cattin e Calleri . Gli altri Dc erano poco più che comparse. Di alto livello era anche Gianni Oberto, un cattolico liberale di Ivrea, avvocato, già Presidente della Provincia di Torino dopo Giuseppe Grosso. Oberto non era un politico, era soprattutto un uomo di cultura, espressione del vecchio Piemonte.
Se Calleri era machiavellico, Oberto era un idealista. Conobbi anche lui, presentatomi da Valdo Fusi, quando a fine legislatura divenne Presidente dopo Calleri . Era un gentiluomo di antico stampo. A lui è intitolato un centro studi della Regione. Nel Gruppo comunista emergeva Adalberto Minucci, grande oratore, già segretario della Federazione Conunista di Torino, destinato ad una grande carriera politica. In tempi successivi diventammo amici , era un uomo che sapeva rispettare la differenza di idee ed era uno dei pochissimi comunisti che possedesse l’ironia. Era un comunista convinto. Quando alcuni estremisti nel 1968 mi sfasciarono il palco liberale da cui stavo parlando, mi telefonò la sera stessa, chiedendomi scusa. Era un uomo di grande levatura intellettuale e politica che diede un forte apporto alla fase costituente della Regione. Nel 1985 mi fece vedere un sondaggio riservato sul sorpasso del PCI alle amministrative. Purtroppo per lui il PCI subì una pesante sconfitta che mandò a casa Novelli.

Un capo socialista che va ricordato è Paolo Battino Vittorelli, il primo Presidente del Consiglio che poi nel 1972 ritornò in Parlamento . Grande giornalista, era stato un socialista molto importante nella storia dell’antifascismo. Anche con Paolo nacque un’amicizia al Centro “Pannunzio” dove venne a ricordare Gaetano Salvemini che aveva conosciuto di persona insieme ai fratelli Rosselli. Vittorelli con la sua pipa era molto anglosassone, anche se il suo socialismo era poco inglese ma molto italiano. Veniva da GL e di GL aveva l’intransigenza di chi aveva conosciuto l’esilio e la Resistenza.

Sempre nel gruppo socialista c’era Nerio Nesi, che era stato all’ Olivetti con Adriano e Arrigo . Divenne  Presidente della BLN , parlamentare e ministro. Uomo di alto livello, ha fatto rinascere la Fondazione Cavour di Santena. Socialista lombardiano e poi con Rifondazione e con Cossutta, riscoprì i valori del Risorgimento che i leghisti disprezzavano . Ho avuto un lungo rapporto molto cordiale con lui. Venne al Centro “Pannunzio” a ricordare uno degli amici più cari di Mario Soldati , Giacomo Noventa . Lo invitai ad introdurre la conferenza del direttore generale del Fondo Monetario Internazionale Guetta quando venne al Centro “Pannunzio”. C’era in comune un grande amico destinato a diventare consigliere regionale , il medico – umanista Giorgio Salvetti indimenticato Presidente della Provincia di Torino.

Nel campo liberale c’era l’esordiente Valerio Zanone che partecipò attivamente ai lavori per la scrittura dello Statuto regionale , destinato pochi anni dopo ad una fulminante carriera politica alla guida del PLI . Zanone nel 1976 divenne deputato e poi ministro e nel 1991 Sindaco di Torino. E‘ stato uno dei miei più cari amici, anche se io nel 1969 ero uscito dal PLI. Certe battaglie civili cementarono la nostra amicizia, durata per una vita intera.

Un altro liberale importante fu il cuneese Giuseppe Fassino che divenne senatore e sottosegretario. Con Beppe che fu vicepresidente del Consiglio regionale e uno dei protagonisti della fase costituente, nacque in tempi successivi una forte amicizia che lo portò ad essere anche vicepresidente del Centro “Pannunzio”. Era espressione anche lui del vecchio Piemonte come Oberto ed era l’erede di Marcello Soleri, il Ministro del Tesoro morto nel 1945 , continuatore dell’opera di Giolitti .

Ricordo anche il missino Nino Carazzoni osteggiato dal partito e da Martinat. Era un uomo leale e libero. In un ambiente ispirato all’arco costituzionale che vedeva i missini come degli appestati seppe fare con dignità le sue battaglie. Era un uomo che merita rispetto , mancato immaturamente nel 1988.

Andrebbe anche ricordato l’on. Terenzio Magliano, ras del PSDI torinese , che si considerava lui stesso un “ bandito della politica“. Fu l’unico deputato italiano a candidarsi alle regionali. Alcuni fecero circolare la voce che sperasse di diventare presidente della Regione nel quadro della spartizione  nazionale delle cariche. Non fu così e Magliano su dimise, lasciando il posto al suo uomo di fiducia  Ferdinando Vera, un piccolo  politico di mestiere senza arte né parte. Sarebbe stato impossibile pensare che Calleri cedesse il posto al suo amico e compare politico Magliano con cui creerà successivamente il “superpartito” che andava dai socialisti ai liberali ed ebbe come perno il Conte Calleri , il più abile e intelligente  di tutti perché aveva una visione strategica della politica.

Della fase costituente non ricordo altri che siano confrontabili con le personalità che ho ricordato. Anche allora c’erano i piccoli personaggi come oggi, seppure in quantità più tollerabile. In Regione dopo la prima legislatura le cose saranno destinate a peggiorare, se si escludono Viglione, Zanone e Fassino che rimasero anche dopo. E’ stata una pagina importante di storia piemontese. Chissà se verrà ricordata come meriterebbe ? Lo spero. Io sarei disposto a ricordare e ad approfondire una storia che ho vissuto da vicino. Nel 1970 divenni direttore del settimanale “Torinogiorni” e seguii tutta la fase costituente della Regione Piemonte.

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Scrivere a quaglieni@gmail.com