ilTorinese

Omnibus, Grimaldi (LUV): “Cirio, Lega e soci valgono quanto la loro parola”

“Le lobby che stanno scrivendo per loro gli emendamenti devono avergli fatto cambiare idea nel weekend

“In queste giornate il Consiglio regionale è bloccato a votare una legge presentata dalla Giunta che contiene materie tutt’altro che urgenti e indifferibili: mentre siamo immersi in una crisi dagli esiti ancora incerti, il Piemonte è la seconda regione per nuovi positivi al Covid 19 dopo la Lombardia, in Regione la Lega ci blocca da giorni a discutere di caccia ai merli e alle allodole. Prova a stravolgere leggi strutturali come quella sulle cave, prova a privatizzare il CSI e dare consulenze a pagamento al direttore di Arpa. Non contenta, nel segreto e di notte, prova a fare una sanatoria sulle slot machine, premiando chi non ha rispettato le regole”. Lo afferma Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.

“Per contrastare questa deriva senza precedenti, il ‘Riparti slot’ e lo ‘Spara tutto’, le opposizioni hanno depositato 5700 emendamenti perché altro non potevamo fare. Lega e soci prima hanno saltato la discussione del disegno di legge nella Commissione competente richiamando il testo in aula, poi hanno contingentato i tempi del dibattito e, con un’interpretazione senza precedenti del regolamento, ci hanno cancellato la presentazione di nuovi emendamenti. Non felici – prosegue Grimaldi –, dopo aver promesso a noi, e al milione di piemontesi che rappresentiamo, di ritirare buona parte delle loro proposte, a partire dall’emendamento che compromette la legge più avanzata in Italia sul contrasto all’azzardopatia, la maggioranza si rimangia la parola data e, grazie alla tagliola, ci impedirà di votare centinaia e centinaia di emendamenti. Cirio, la Lega e soci valgono quanto la loro parola!”

“Evidentemente – afferma in Aula Grimaldi davanti al silenzio della maggioranza – le lobby che stanno chiedendo a gran voce il ‘riparti Slot ‘devono avergli fatto cambiare idea nel weekend”.

Coronavirus, quattro vittime e sei contagi nell’ultimo bollettino

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

23.880 PAZIENTI GUARITI E 1.445 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 23.880 (+104 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2816 (+34) Alessandria, 1392 (+0) Asti, 809 (+0) Biella, 2245 (+1) Cuneo, 2134 (+4) Novara, 12.397 (+62) Torino, 1010 (+2) Vercelli, 925 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 152 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 1.445 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4059

Sono 4 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4059 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 671 Alessandria, 252 Asti, 208 Biella, 393 Cuneo, 357 Novara, 1.792 Torino, 218 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 36 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.254 (+6 rispetto a ieri, di cui 4 asintomatiche; delle 6, 4 sono screening e 2 con inchiesta in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4058 Alessandria, 1872 Asti, 1042 Biella, 2849 Cuneo, 2777 Novara, 15.858 Torino, 1319 Vercelli, 1125 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 261 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 93 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 18 (1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 330 (16 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1522.

I tamponi diagnostici finora processati sono 394.940, di cui 216.165 risultati negativi.

Ravetti (Pd): “Una proposta per il riconoscimento della parità retributiva”

“Ho presentato, in Consiglio regionale, una proposta di legge che ha lo scopo di promuovere la parità retributiva tra i sessi e di sostenere l’occupazione femminile stabile e di qualità. Il pieno riconoscimento del ruolo della donna nel mondo del lavoro costituisce il parametro per misurare la maturità di una democrazia.

Le donne continuano ad essere meno presenti nel mondo del lavoro rispetto agli uomini anche dal punto di vista dell’impegno temporale, sono più coinvolte in lavori con part time involontario, incontrano maggiori difficoltà nella stabilizzazione e, soprattutto nel settore privato, sono soggette a disparità salariali molto evidenti. Una donna lavoratrice nel privato può percepire anche un quinto in meno del suo collega uomo, a parità di mansione e di ore lavorate” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti.

“In questo contesto ho ritenuto importante – afferma Ravetti – presentare un provvedimento che, data l’importanza del tema, auspico che il Consiglio regionale discuta e approvi in tempi stretti. La proposta prevede da parte della Regione la creazione di un Registro delle imprese virtuose in materia retributiva di genere, al quale possono iscriversi le imprese pubbliche e private con sede legale e operanti sul territorio piemontese e con meno di cento dipendenti che attuano la parità retributiva tra donne e uomini. Per queste imprese la Regione prevede, nell’attribuzione di benefici economici, un sistema di premialità e la possibilità di utilizzare una “certificazione di pari opportunità di lavoro”.

“Sono introdotte, inoltre – prosegue Domenico Ravetti – misure per contrastare l’abbandono lavorativo delle donne, in particolare, il fenomeno delle dimissioni in bianco e il licenziamento delle dipendenti nel periodo compreso tra il congedo di maternità obbligatorio e il primo triennio di puerperio e disposizioni per sostenere e valorizzare le imprese che assumono donne con contratti a tempo indeterminato. Nello specifico la Regione riconosce a queste imprese una riduzione del 60% dell’Irap per il triennio successivo alla data di sottoscrizione dei contratti e un punteggio aggiuntivo nella valutazione dei progetti presentati nell’ambito di avvisi e bandi regionali. E’, inoltre, promossa l’istituzione di appositi “Sportelli Donna” presso i Centri per l’impiego con lo scopo di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro”.

“Per promuovere l’informazione e la sensibilizzazione sul tema delle discriminazioni sul lavoro la proposta stabilisce che venga istituita la “Giornata regionale contro le discriminazioni di genere sul lavoro” che verrà celebrata, ogni anno, il 29 luglio, data di nascita della torinese Teresa Noce, madre costituente e politica che si distinse come proponente della legge per la “Tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri” testo che costituì la base della legislazione sul lavoro femminile. Si prevedono oneri economici quantificabili in 85 mila euro finalizzati a finanziare le diverse misure della proposta legge” conclude il Consigliere Ravetti.

Berberè riparte dalle “origini” con la pizza Calabria

Firmata dallo chef stellato calabrese Luca Abbruzzino. Dal 1° giugno tutti i 12 i locali dell’insegna hanno riaperto le porte. Fra le nuove pizze del menu primavera/estate la pizza ispirata alla Calabria: un inno all’artigianalità del sud

 

Dal 18 maggio al 1° giugno tutti i 12 locali di Berberè, l’insegna di pizzerie creata dai fratelli Aloe, si sono riattivati riaprendo le porte alla propria clientela. Dove possibile è stato ampliato il dehor esterno mentre all’interno i locali sono stati predisposti per il rispetto delle distanze di sicurezza. Lo staff è pronto ad accogliere la clientela con l’applicazione di tutte le norme di sanificazioni vigenti.

Come ad ogni cambio di stagione è disponibile un nuovo menu primavera/estate, all’insegna della qualità. Accanto alle pizze classiche troviamo quelle con prodotti di stagione come la Zucchine con zucchine al forno, feta, olive nere, pomodorini confit, fiordilatte o la Norma con melanzane al forno, pomodoro, fiordilatte, ricotta affumicata, basilico. E se la pizza non gode ancora della stella Michelin, è la stella Michelin ad arrivare sulla pizza. Infatti novità assoluta nel nuovo menu è la pizza ideata dallo chef Luca Abbruzzino, giovane stella della cucina italiana e calabrese, premiato anche quest’anno dalla Guida Michelin. La pizza calabrese con Nduja di Spilinga, peperoni arrosto, olive nere, capperi, pecorino crotonese, fiordilatte, menta è non solo un omaggio alla terra d’origine dei fratelli Aloe e dello chef di Catanzaro, ma vuole essere anche un inno ad una ripartenza che metta al centro la qualità come sinonimo di artigianalità e sostenibilità.

 

Berberè riparte e lo fa come sempre nel suo stile valorizzando il lavoro dei piccoli produttori indipendenti italiani. Questa pizza, come le altre, ne è un esempio lampante. Per la farcitura viene usata la ‘nduja di Luigi Caccamo, un artigiano che dal 2004 realizza un prodotto con materie prime locali di alta qualità; peperoni arrosto conditi con menta fresca, un abbinamento tipico del Sud; una grattugiata di pecorino crotonese DOP dell’azienda Maiorano, un caseificio storico da sempre a gestione familiare che, fin dai primi del ‘900, si rifà per la produzione dei formaggi all’antica tradizione rurale del XV secolo; capperi e olive nere e un immancabile giro di olio d’oliva biologico dell’azienda agricola Aliva di Gregorio Paone nel catanzarese. Una pizza che è un’ esplosione di sapori mediterranei.

 

Matteo Aloe, chef e fondatore di Berberè spiega così com’è nata l’idea di questa proposta: «La crisi che stiamo vivendo e che vivremo da qui ai prossimi anni mette a rischio tutti, ma ancor di più i territori più fragili e quindi anche gli artigiani che lavorano in questi territori. Mi è venuto quindi spontaneo pensare alla Calabria e ai suoi meravigliosi resistenti-artigiani, perché tutti parleremo di Wall street e Piazza Affari ma sarà difficile parlare di chi produce pecorino nel crotonese, vino nel cosentino, nduja nel vibonese. Portare queste eccellenze in tutti i nostri locali sparsi per l’Italia è il nostro piccolo contributo perché ci sia una ripresa sotto l’insegna della sostenibilità e dell’etica del lavoro.»

 

La prenotazione non è obbligatoria ma è consigliata. È possibile prenotare il proprio tavolo telefonicamente o attraverso il sito: www.berberepizza.it/prenota/

112 anni, piemontese: è morta la nonnina d’Italia

E’ morta nel Cuneese a 112 anni Erminia Bianchini Defilippi, la donna più anziana d’Italia. Si chiamava Erminia ma tutti la chiamavano nonna Miglia. 

In questi anni è stata assistita dalla figlia Ninfa a Diano d’Alba. Nacque  a Bra il 23 aprile 1908, fu adottata quando era piccola. Ha vissuto la  Prima e la Seconda guerra mondiale, lavorando in campagna e seguendo i bambini.  Amava ballare valzer e mazurche. Dal matrimonio con Luigi Fazio  sono nati 4 figli, a cui sono seguiti 8 nipoti e 7 pronipoti.

Ritorna il Macugnaga Piano Trail

Nell’edizione 2020 dalle sale storiche di Villa Clerici / La montagna e la musica possono costituire un binomio estremamente felice. Le montagne , definite dal celebre scrittore John Ruskin “cattedrali della terra”, ed in questo caso, in particolare il Monte Rosa, da alcuni anni risuonano della musica del Festival pianistico di Macugnaga, diretto artisticamente dalla pianista Serena Costa.

ll Macugnaga Piano Trail anche quest’anno sarà protagonista di una nuova edizione, la terza, seppure sotto una veste nuova, online, ma sempre arricchita, come le precedenti, dalla partecipazione di musicisti di respiro internazionale.

Il festival pianistico internazionale, nato nel 2018 da un’idea del musicista e direttore del Conservatorio Donizetti di Bergamo, Marco Giovannetti e della pianista Serena Costa, che ne è anche direttore artistico, è in parte patrocinato dal Comune di Macugnaga, in parte dall’Associazione AMVA Promozione e sviluppo Macugnaga e Valle Anzasca.

A causa delle misure per il contenimento del Covid 19, quest’anno il Festival potrà essere seguito non dal vivo, ma sui canali Instagram e Facebook del Macugnaga Piano Trail dal 22 al 27 giugno prossimi. I musicisti potranno esibirsi, con la versatilità delle loro esecuzioni e con la pluralità delle nazionalità di appartenenza, dal giovanissimo pianista Marco Drufuca ( diciassettenne pluripremiato in diversi concerti nazionali), al duo pianistico sino-tedesco Wang-Koltun, alla nota violinista Irene Abrigo ed alla pianista Albertina Dalla Chiara, interprete insigne che si è esibita in concerti significativi sia in Italia sia in Europa, oltre alla pluripremiata orchestra dei Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni, diretti dal Maestro Antonmario Semolini.

Lunedì 22 giugno prossimo, alle 18, il Festival prenderà il via con il concerto per pianoforte di Serena Costa, direttrice artistica del Festival Macugnaga Piano Trail, ideato insieme al compianto maestro e mentore Marco Giovanetti, un festival capace di unire alla passione per la musica quella per le montagne, cui lei da sempre appartiene.

Martedì 25 sarà la volta dell’esibizione al pianoforte del duo di Xin Wang e Florian Koltun. Mercoledì 24 giugno, sempre alle 18, si esibirà al pianoforte Albertina Dalla Chiara, che si è formata artisticamente grazie all’incontro delle insigni scuole pianistico russa ed austriaca, perfezionandosi sotto la guida del noto pianista e didatta russo Neuhaus, di cui ha seguito i corsi di perfezionamento in Italia ed a Mosca, incontrando poi la tradizione austriaca all’Accademia Chigiana, dove ha seguito i corsi sotto la guida del pianista Buchbinder. Giovedì 25 giugno alle 18 sarà la volta dell’esecuzione concertistica del duo formato da Massimo Baio ed Anna Barbero, ripsettivamente al violino e pianoforte, e venerdì 26 giugno, sempre alle 18, del concerto del giovane e talentuoso pianista Marco Drufuca.

Concluderà il ricco programma del Festival, con il suo atteso concerto, sabato 27 giugno prossimo sempre alle 18, l’Orchestra dei Virtuosi dell”Accademia di San Giovanni, attiva anche nel Duomo di Torino, sotto la direzione del Maestro Antonmario Semolini, orchestra cui l’anno scorso, ad agosto a Macugnaga, era spettato l’onore di aprire il Festival Magugnaga Piano Trail, con grande successo di pubblico, con il concerto inaugurale. Quest’anno il concerto di chiusura del Festival vedrà la partecipazione, accanto all’Orchestra dei Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni,  anche della violista di fama internazionale Irene Abrigo e di Jung Dahler alla viola.

I concerti si terrano nella sala di Villa Clerici, dotata di uno storico pianoforte a coda, villa che si trova ad Erba, a circa una ventina di km da Como e da Lecco. Edificata nella metà del Settecento come setificio, venne trasformata nel corso dell’Ottocento in residenza estiva sempre di proprietà della famiglia Clerici, mantenendo, tuttavia, l’architettura originaria. La villa comprende anche una limonaia ed un teatro annessi al corpo centrale, oltre ad un salone delle feste, con adiacenti salotti e terrazzi, una cappella, un laghetto annesso e giochi di fontane.

Mara Martellotta

Cirio, se ci sei batti un colpo!

FRECCIATE  Lavori bloccati in Consiglio regionale. Le opposizioni chiedono garanzie sulla commissione d’indagine sulla sanità e lo stralcio delle proposte sulla caccia e slot machine. La Lega al momento non vuole sentire ragioni. In altri tempi il Presidente Ghigo avrebbe preso la situazione in mano.

L’arciere

 

Fruttivendolo piromane fa incendiare il negozio del concorrente

Per avere il monopolio della vendita di frutta e verdura a Nichelino, durante il lockdown, il titolare di un negozio ha fatto incendiare la bottega del concorrente

 

Torino, 23 Giugno. Per battere durante il lockdown la concorrenza nelle vendite a domicilio di frutta e verdura, un commerciante del settore ha assoldato due persone per incendiare il negozio vicino al suo, mediante versamento di benzina attraverso un’apertura posta al di sopra della saracinesca ed appiccando il fuoco.
E’ accaduto il 20 marzo a Nichelino, nell’hinterland torinese. Durante l’incendio uno dei piromani, un italiano di 61 anni, si era anche ferito ed è stato così fermato dai carabinieri della locale Tenenza subito dopo l’evento. Le successive indagini, condotte con i colleghi della compagnia di Rivoli, hanno ora consentito di ricostruire l’intera dinamica dell’episodio delittuoso, il movente del gesto che all’inizio poteva sembrare soltanto un mero atto vandalico, nonché individuare il mandante e un complice, raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Torino su richiesta della locale Procura della Repubblica. Si tratta di un commerciante di 35 anni del luogo e una sua dipendente, una donna italiana di 47 anni di Rivalta. Il piromane colto sul fatto permane invece con la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, a Trana.
Le indagini dei militari dell’Arma hanno permesso di far luce sulla premeditazione del raid, finalizzato a danneggiare un negoziante concorrente durante l’emergenza COVID-19.
Contestualmente è stata perquisita la casa di un quarto indagato, denunciato a piede libero per favoreggiamento. Si tratta di un amico del mandante che ha svolto il ruolo di intermediario tra quest’ultimo e i due esecutori materiali dell’incendio, che hanno ricevuta la somma di euro 1000 per portare a compimento il reato.

 

 

San Giovanni in compagnia dei grandi nomi della storia al Museo del Risorgimento

Per celebrare il Santo patrono di Torino, San Giovanni Battista, mercoledì 24 giugno 2020 il Museo Nazionale del Risorgimento resterà regolarmente aperto dalle ore 10 alle ore 18 (ultimo ingresso alle ore 17.00). Alle ore 15.30 verrà proposta la visita guidata “I grandi nomi del Risorgimento”: un percorso per conoscere la vita pubblica e privata dei protagonisti del Risorgimento. È obbligatorio prenotarsi telefonando al n.0115621147.

Si ricorda che fino al 30 agosto 2020 sarà possibile visitare la mostra “TRANSMISSIONS people-to-people. Fotografie di Tiziana e Gianni Baldizzone”, arricchita dai contenuti video creati appositamente durante il lockdown e visualizzabili dai propri dispositivi grazie a un QRcode: 11 brevi filmati in cui i fotografi invitano il pubblico a scoprire bonus e contenuti extra degli scatti in mostra: foto inedite, interviste e storie dei Maestri e Allievi protagonisti del progetto Transmissions.

Per esprimere la propria gratitudine a quanti si sono impegnati con grande generosità e senso civico nel combattere la pandemia di Covid-19, anche col rischio della vita, il Museo Nazionale del Risorgimento offre a tutti i medici, infermieri, OOSS, che attestino di aver lavorato in un reparto Covid in tutt’Italia, l’ingresso gratuito, insieme ai loro accompagnatori, nei mesi di giugno, luglio e agosto 2020.

L’attuale situazione di emergenza sanitaria impone il rispetto di precise norme che possano garantire la visita in totale sicurezza. Per accedere al Museo sarà obbligatorio indossare una mascherina a copertura di naso e bocca. All’ingresso saranno disposti dispenser con i disinfettanti per le mani. Ciascun visitatore sarà sottoposto al controllo della temperatura corporea che non dovrà essere superiore ai 37,5° C.  All’interno delle sale occorrerà mantenere la distanza interpersonale di oltre un metro ed evitare assembramenti.
Per i gruppi superiori alle cinque persone è possibile prenotare scrivendo una mail a prenotazioni@museorisorgimentotorino.it
Tutte le info su ww.museorisorgimentotorino.it

Al Campo Marte di Altec i test sierologici di Anpas

Anche i volontari e dipendenti delle Pubbliche Assistenze Anpas del Piemonte si stanno sottoponendo, su base volontaria, ai test sierologici e virologici programmati dalla Regione Piemonte e Agenzia Spaziale Europea, grazie all’attivazione di un laboratorio mobile ospitato nell’hangar Campo Marte di Altec, in corso Marche a Torino.

Il laboratorio è collegato al sistema sanitario nazionale e alla piattaforma Covid-19 della Regione Piemonte. Gli esami sierologici, condotti da medici e biologi molecolari arrivati dal Belgio, daranno esiti in tempo reale e permetteranno al personale Anpas di proseguire in sicurezza tutte le attività connesse all’emergenza Covid-19 e continuare a garantire tutti i consueti servizi sanitari e di soccorso in emergenza sul territorio.

«Ritengo importante la possibilità che è stata data alle Associazioni Anpas dalla Regione Piemonte – commenta il presidente di Anpas Piemonte, Andrea Bonizzoli – Lo screening sierologico sui nostri operatori è un altro rilevante tassello nella lotta che ci vede impegnati a contrastare la pandemia provocata dal Covid-19. Ringraziamo la Regione Piemonte per l’opportunità data e soprattutto grazie ai nostri volontari e dipendenti che tanto si sono spesi in questo difficile periodo».

Il laboratorio mobile denominato B-Life (Biological Light Fieldable Laboratory for Emergencies, laboratorio biologico leggero portatile per emergenze) è stato allestito a Torino grazie a una missione dell’Agenzia Spaziale Europea, dell’Università Cattolica di Louvain e con il supporto del Governo lussemburghese e del Rotary internazionale per eseguire gli esami su personale di organizzazioni di volontariato e dipendenti di aziende che in questi mesi hanno svolto servizi pubblici essenziali.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 10mila volontari (di cui 3.829 donne), 5.904 soci, 492 dipendenti, di cui 62 amministrativi che, con 430 autoambulanze, 211 automezzi per il trasporto disabili, 237 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 5 imbarcazioni, svolgono annualmente 520.967 servizi con una percorrenza complessiva di oltre 17 milioni di chilometri.