ilTorinese

Niente biglietti della partita per chi è nato in Campania? La Questura non c’entra

ACQUISTO BIGLIETTI JUVE – NAPOLI
Match del 31 agosto 2019
Con riferimento alla notizia apparsa oggi su alcuni organi di stampa, secondo la quale la Questura di Torino avrebbe concordato il divieto di vendita dei tagliandi per la partita Juve – Napoli a chi è nato in Campania, si comunica ufficialmente che tale notizia è del tutto destituita di ogni fondamento. La Questura di Torino non ha mai concordato tale decisione con la società sportiva né intende condividerla.

Il Regina Margherita nella serie tv americana “Diagnosis”

Tratta di una paziente con una malattia rara mai diagnosticata prima, in onda su Netflix con il New York Times

L’eccellenza della sanità torinese ed italiana ed in particolare la Pediatria dell’ospedale Regina Margherita della Città della Salute di Torino (diretta dal dottor Marco Spada) protagoniste della prima puntata della nuova serie televisiva americana “Diagnosis”, in onda su Netflix con il New York Times. Oggetto della puntata sarà una storia vera con il rarissimo caso di Angel, affetta da una malattia unica e mai diagnosticata prima, che durante numerosi ed inutili ricoveri in ospedali statunitensi non mai aveva trovato la giusta diagnosi e l’adeguata cura prima di giungere nell’ospedale infantile torinese.

Venerdì 16 agosto il New York Times farà il suo debutto in una nuova serie chiamata “Diagnosis” su Netflix. Il trailer è stato appena rilasciato sul sito web. Lo spettacolo, che presenta sette episodi, è basato sulla storica rubrica dedicata ai misteri medici che la dottoressa Lisa Sanders cura per il New York Times Magazine. Sanders è professore associato presso la Yale University School of Medicine, scrive sul New York Times ed è stata ispiratrice della celebre serie televisiva “Dr. House”

Con “Diagnosis”, Sanders voleva coinvolgere i lettori. Ha introdotto una serie di casi di pazienti reali con malattie rarissime non diagnosticate dai professionisti medici, tra cui Angel, che ha un forte dolore muscolare; Matt, che ha frequenti svenimenti; Willie, che vive con convulsioni, perdita di memoria e sbalzi d’umore; Lashay, che non riesce a tenere giù cibo o bevande; e James, un uomo che sperimenta il “collasso del cervello”. Alla fine della storia di ogni paziente, Sanders invita i lettori ad ipotizzare che cosa c’è che non va. Sono stati spiegati i sintomi di ciascun paziente, così come gli elementi chiave delle loro cartelle cliniche ed un breve video. Ai lettori è stato chiesto di rispondere alle informazioni e condividere ciò che credevano potesse causare la malattia. Centinaia e migliaia di lettori hanno condiviso i loro pensieri dopo ogni caso.

Nella prima puntata il caso di Angel, infermiera di 22 anni, proveniente da Las Vegas, affetta da oltre 9 anni da crisi muscolari “inspiegate”, che si presentano ogni 4-6 mesi, caratterizzate da severa difficoltà di deambulazione, astenia profonda, da concentrazioni ematiche estremamente elevate di cretina-chinasi (CPK), proteina che in caso di distruzione muscolare massiva non solo aumenta nel sangue ma può causare una insufficienza renale acuta. Una condizione molto grave quindi, che può mettere a rischio la vita del paziente, se non diagnosticata correttamente, e che ha determinato numerosi ricoveri della giovane paziente in varie strutture ospedaliere negli USA, senza comunque mai essere arrivati ad una diagnosi.

Questo caso “impossibile” ha attratto l’attenzione di Marta Busso, una giovane laureanda in Medicina presso l’Università di Torino, mentre stava ultimando la sua Tesi con il dottor Marco Spada (Direttore di Pediatria e del Centro Regionale per le malattie metaboliche ereditarie, presso l’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino). La giovane allieva del dottor Spada aveva appena inviato al New York Times una ipotesi diagnostico – differenziale per risolvere il caso di Angel. Tale impostazione è stata molto apprezzata dallo staff della Scuola di Medicina della Yale University e dalla redazione del New York Times. Sulla base di questo ragionamento clinico, è stato quindi proposto alla giovane paziente americana di provare a recarsi a Torino, al fine di “testare” le ipotesi diagnostiche formulate.

Un anno fa Angel giunge all’ospedale Regina Margherita. In questa occasione il dottor Spada ed il suo collaboratore dottor Francesco Porta mettono in atto una specifica strategia diagnostica di tipo biochimico – genetico, che permette di individuare subito la causa della severa malattia muscolare della giovane infermiera americana. Si tratta di una rarissima condizione genetica (difetto di carnitina-palitoil tranferasi di tipo II, ovvero difetto di CPT2) che determina un difetto della ossidazione degli acidi grassi nel tessuto muscolare, causando problemi ai muscoli, al cuore e spesso al fegato. I pazienti affetti da questo disturbo congenito non riescono ad utilizzare gli acidi grassi come fonte energetica primaria per la funzione muscolare ed in situazioni di stress, infezioni e digiuno prolungato vanno incontro ad una disfunzione muscolare generalizzata molto severa ed a una disfunzione multi-organo che può essere fatale. Grazie a questa diagnosi la paziente ha potuto giovarsi fin da subito di una corretta terapia dietetica e farmacologica, che ha permesso di annullare o comunque di ridurre drasticamente in frequenza e gravità gli episodi di sofferenza muscolare. Questo ha cambiato la qualità di vita della giovane Angel e soprattutto ha inciso profondamente sulla prognosi globale. Durante il periodo trascorso al Regina Margherita, Angel è stata accompagnata dall’équipe cinematografica di Netflix, che ha documentato tutte le fasi del processo diagnostico. Questa storia medica e questa diagnosi “impossibile” a lieto fine effettuata a Torino sarà l’oggetto della prima puntata della nuova serie di Netflix intitolata “Diagnosis” ed è l’ultima della recente spinta del New York Times di espandersi ulteriormente in televisione.

La Città della Salute e Torino eccellenze sanitarie nel mondo e sulla televisione americana.

 

 

 

Ezio Locatelli (Prc-Se): “Costruire l’opposizione sociale e politica”

Riceviamo e pubblichiamo
“Il Tav e le nefandezze del governo si possono sconfiggere”
Col 33% elettorale il M5S era il primo partito italiano in grado di dettare  l’agenda politica. In grado di impedire il Tav in Valsusa, i decreti sicurezza infami che sono stati approvati in Parlamento e tante altre porcherie convertite in legge. Non l’hanno fatto in ragione di un’alleanza di governo indecente, contro natura che ha concesso tutto a un personaggio da operetta, pericoloso, prone ai poteri forti similmente ad alcuni figuri del passato. Che succede adesso? Il governo cade, non cade? Per il momento il governo non cade. Mentre i 5 Stelle cadenti restano pateticamente aggrappati al governo (“il pronunciamento parlamentare non deve mettere in discussione il governo”) il capo della Lega decide di alzare la posta e di cucinare ancora per un po’, a fuoco lento, i rintronati soci di governo. Un gioco al massacro, privo di una opposizione parlamentare reale, giocato sulla pelle dei cittadini. Scrive oggi un’editorialista:”adesso la Tav è un’opera irreversibile”. Non è vero, non c’è nulla di irreversibile. Non è irreversibile la Tav, non è irreversibile l’ascesa di un blocco reazionario. Si tratta solo di costruire una opposizione sociale e politica degna di questo nome che metta insieme, senza chiusure e settarismi, movimenti e forze antiliberiste, antagoniste, antifasciste impegnate contro ogni forma di degrado e sfruttamento dell’uomo, della donna e della natura.
Ezio Locatelli 

Da Volpiano a Castries per il gemellaggio

In occasione della “Fête Votive”, la festa patronale del comune francese

Una delegazione di Volpiano è stata ospite da venerdì 2 domenica 4 agosto nel comune gemellato di Castries, nella regione dell’Occitania, per partecipare alla tradizionale «Fête Votive», la festa patronale del paese francese.

Il gruppo è stato accolto con l’aperitivo di benvenuto venerdì sera e il giorno successivo ha seguito l’apertura ufficiale della festa nel parco del Castello di Castries. «Il gemellaggio tra i nostri comuni – ha detto il sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne– si basa su una bella amicizia che si è consolidata negli anni, con la partecipazione a manifestazioni come la Fête Votive e il De Bello Canepiciano, e ad altri momenti d’incontro; proprio in questi giorni un gruppo di “Castriotes” è in Piemonte per un trekking sulle nostre montagne insieme ad alcuni volpianesi. Nel 2020 taglieremo il traguardo dei dieci anni di gemellaggio ed è nostra intenzione festeggiare questo appuntamento nel migliore dei  modi». Per il Comune di Castries è intervenuta la vicesindaca (première adjointe au maire) Claudine Vassas Mejri, che ha sottolineato il forte legame di amicizia tra le due comunità: «Sia per Volpiano che per Castries – ha detto – si tratta del primo gemellaggio e l’esperienza è stata sicuramente positiva».

La Fête Votive di Castries è una manifestazione taurina, con le corse dei tori nell’arena municipale e la sfida tra i «raseteurs» per strappare le coccarde legate alle corna (senza violenza nei confronti dell’animale), e gli «encierro», momenti nei quali il toro viene liberato sulla piazza principale del paese, chiusa da barricate dietro le quali si assiepa la folla, mentre alcuni ragazzi lo inseguono per dimostrare il proprio coraggio, evitando di essere travolti. Le serate sono invece dedicate alla musica, con i concerti dal vivo; tra le band di quest’anno anche i Larsen Effect, vincitori della Rock Cover Parade 2018 di Volpiano, arrivati a Castries insieme alla delegazione per il gemellaggio.

Domenica 4 agosto il gruppo di Volpiano ha assistito alla messa e alla benedizione dei cavalli, prima dei saluti e della partenza per l’Italia, con la promessa di ritrovarsi nel 2020 per il decennale del gemellaggio.

Per arrotondare si improvvisa coltivatore di marijuana

Un quarantottenne italiano, incensurato, con qualche problema finanziario, per far cassa ha deciso di improvvisarsi “coltivatore diretto” di marijuana.

Acquista sul web ogni sorta di attrezzatura e, nel salotto di casa sua, spostati divani e tavolini, attrezza una vera e propria serra, con tanto di lampade UV, concimi e ventilatori. Puntuale e attento, sulle date di un calendario appunta i passaggi necessari del buon “contadino”: quando irrigare, quando detergere le piante e quando provvedere al concime. In base a quanto si evince dagli appunti, a settembre avrebbe provveduto al raccolto.

 

Tutto procedeva liscio, le piante crescevano rigogliose, ma i poliziotti del Commissariato “Mirafiori”, durante un ordinario servizio di volante, notano le infiorescenze spuntare da un terrazzo in via Pio VII. Gli agenti hanno sequestrato complessivamente 21 piante di marijuana alte più di un metro e mezzo e tutta l’attrezzatura per la coltivazione: diverse lampade UV, una macchina per sottovuoto, diversi vasi e taniche varie, concimi, cesoie, un bilancino di precisione, diverse confezioni in cellofan, un umidificatore e un ventilatore.

Piccolo eroe dodicenne salva turista torinese che rischia di annegare

Francesco ha solo 12 anni ma è un esperto surfista, ed è diventato l’eroe per caso dell’estate in Sardegna.

Sulla spiaggia di Costa Rei ha infatti salvato un turista torinese di 59 anni che rischiava di annegare. Il dodicenne è intervenuto fino all’arrivo dell’elicottero del 118, che con un verricello ha issato a bordo il bagnante, imbragato in una barella, e lo ha trasferito all’ospedale di Cagliari.

 

(foto archivio S. Lombardi – Il Torinese)

Corriere della droga bloccato dai baschi verdi

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Dalla Liguria

Un nigeriano, domiciliato in Italia, in possesso di un regolare permesso di soggiorno è finito in carcere per traffico di sostanze stupefacenti.

Il controllo effettuato dalla Guardia di finanza nei pressi della stazione di Genova Principe ha consentito di individuare un giovane che, alla vista dei Baschi Verdi, assumeva un atteggiamento nervoso che ha insospettito i militari.

La perquisizione personale e dei bagagli si concludeva senza che fosse rinvenuto nulla ma l’atteggiamento sospetto induceva i finanzieri a richiedere alla Procura della Repubblica di Genova l’autorizzazione a sottoporlo ad esami radiografici. E l’intuizione era giusta perché questi dimostravano la presenza di corpi solidi nell’apparato digerente.

Lo straniero, a questo punto, veniva individuato come un vero e proprio corriere della droga avendo ingerito 97 ovuli di eroina, pari ad oltre un chilo di sostanza stupefacente.

E gli ovuli presentavano diverse diciture, probabilmente riportanti l’eventuale destinazione piuttosto che la qualità della sostanza contenuta.

L’uomo, oltre a finire in manette, veniva anche contestualmente ricoverato fino alla completa espulsione di tutti gli ovuli ingeriti.

 

Volontari raccolgono i mozziconi per sensibilizzare chi sporca 

Via Chiesa della Salute e l’omonima piazzetta, di fronte al Santuario, sono un posacenere a cielo aperto.

Centinaia e centinaia di mozziconi sul marciapiede, tra le panchine, sulla strada vicino alle fermate.

Per questo motivo sabato mattina, alcuni volontari di promozione civica della comunità di Scientology, con pinzoni, scope e sacchetti, raccoglieranno il maggior numero possibile di filtri abbandonati, spesso nelle vicinanze dei cestini.

“Quartiere Pulito è una iniziativa che si ispira a La Via della Felicità, guida al buon senso scritta da L. Ron Hubbard che invita tutti noi a proteggere e migliorare l’ambiente a partire dalle zone che frequentiamo di solito – spiega Vera – L’abitudine di lasciar cadere i mozziconi a terra non è un buon esempio e sicuramente contribuisce a rendere strade, giardini e marciapiedi un ricettacolo per altri tipi di immondizia. Con questa iniziativa cerchiamo di sollevare l’attenzione. I sistemi per non buttare sigarette o altro a terra ci sono. Basta poco per migliorare le cose.”

Appuntamento dalle 11.00 in piazzetta Chiesa della Salute angolo via Villar.

Idoneità psicofisica per il possesso di armi

Tutti i detentori di armi hanno l’obbligo di presentare ogni 5 anni, all’Ufficio di Pubblica Sicurezza o al Comando dell’Arma dei Carabinieri presso cui hanno denunciato le armi detenute, la certificazione medica che attesti l’idoneità psicofisica alla detenzione. Quest’ultima dovrà essere rilasciata dal settore medico legale delle Aziende Sanitarie Locali, o da un medico militare, o della Polizia di Stato o del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dalla quale risulti che il soggetto non è affetto da malattie mentali oppure da vizi che ne diminuiscono, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere.

 

Nella fase di prima applicazione della norma, è previsto che i detentori sono tenuti ad assolvere l’obbligo di presentazione del certificato entro il 13 settembre 2019, unitamente ad una copia dell’ultima denuncia delle armi in possesso. In caso di mancata presentazione il possessore verrà formalmente diffidato a presentare la certificazione richiesta nei successivi 60 giorni, trascorsi i quali verrà avviato un procedimento amministrativo finalizzato all’emanazione da parte del Prefetto di un provvedimento di divieto di detenzione armi.

 

Sono esenti da tale obbligo:

  • – i detentori che siano anche titolari di licenza di porto d’armi in corso di validità;
  • – i collezionisti di armi antiche;
  • – i soggetti autorizzati dalla legge a portare armi senza licenza.

 

Sicurezza sui treni e nelle stazioni: caccia a vandali e delinquenti

Regione Piemonte, Anci Piemonte, Direzione centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i Reparti speciali della polizia di Stato, Ferrovie dello Stato hanno firmato il 6 agosto a Torino un protocollo per la sicurezza a bordo dei treni e nelle stazioni che vuole porsi come la risposta delle istituzioni dopo le diverse aggressioni fisiche e verbali subite negli ultimi tempi da viaggiatori e personale ferroviario, alle quali vanno aggiunti gli atti vandalici perpetrati a danno delle carrozze.

Il progetto, coordinato dalla Prefettura di Torino, prevede entro il 2020 la copertura con telecamere delle principali stazioni e a bordo dei treni, l’installazione di tornelli, un’applicazione con cui il personale ferroviario può contattare le forze dell’ordine.

Tra i firmatari del documento il presidente della Regione, Alberto Cirio, secondo il quale “rendere sicuri luoghi frequentati ogni giorno da migliaia di persone è una priorità. Anch’io uso il treno per venire dalla città dove vivo, Alba, a Torino. Ed è fondamentale che i treni siano puntuali, puliti ma soprattutto sicuri”.

Cirio ha anche dichiarato che si impegnerà per inserire nei bandi regionali “elementi premianti per i Comuni che investono nella riqualificazione delle aree urbane vicine alle stazioni”, che “si lavorerà con le scuole per diffondere la cultura della legalità”, e che “la repressione è importante, ma prima di tutto dobbiamo prevenire e insegnare ai nostri figli il rispetto del bene pubblico, che spesso non è automatico”.