ilTorinese

Lanzo presiede la Commissione Autonomia

Si è insediata oggi 30 luglio la Settima Commissione Autonomia, istituita dal Consiglio regionale del Piemonte il 7 luglio. Nella sua prima riunione, la Commissione ha eletto l’ufficio di presidenza: presidente Riccardo Lanzo (Lega, 21 voti), vicepresidenti Domenico Ravetti (Pd, 10 voti) e Davide Nicco (Fdi, 12 voti).

Il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia ha spiegato che lo scopo è quello di rendere il Piemonte una Regione più autonoma, con maggiori competenze: il percorso non sarà semplice ma Allasia si è detto certo servirà a garantire migliori condizioni di benessere ed efficienza a tutti i piemontesi, nel segno della sussidiarietà.

Per il neo presidente della Settima Lanzo, non solo si tratta, ai sensi della Costituzione, di portare avanti le istanze di autonomia differenziata nei confronti del governo centrale. Nel lavoro della “Autonomia”, si opererà anche nei confronti degli Enti locali piemontesi, per un maggiore e migliore raccordo tra le loro attività e quelle della Regione.

Lista civica “la piazza”: “Noi presenti nel 2021”

Con piacere notiamo che nel Centro-sinistra si rincorrono le dichiarazioni di chi vorrebbe coordinare le liste civiche e le forze della società civile che sono in grado di lavorare ad un progetto comune, in vista delle prossime elezioni amministrative del 2021.

Noi della lista civica La Piazza fin dal 2011 lavoriamo sul territorio della Circoscrizione 2 e, da allora, con orgoglio non abbiamo mai smesso di stimolare la partecipazione politica dei cittadini e di rappresentarli nelle istituzioni attraverso i nostri eletti.

Anche il 2021 ci vedrà protagonisti con una nostra lista in Circoscrizione 2 – Torino, con la nostra esperienza e con la nostra presenza di persone sul territorio, come sempre disponibili a contribuire al progetto che si va costruendo tra le forze che si riconoscono nel nostro metodo di azione politica e nei nostri valori: partecipazione, dignità della persona, solidarietà verso gli ultimi, antirazzismo, antifascismo e rispetto dell’ambiente.

 

Lista civica LA PIAZZA

Polizia, il Siulp: “Urgente l’aumento di organico”

Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione del Segretario Generale del SIULP di Torino Eugenio Bravo

La situazione dell’organico della Polizia di Torino è allarmante, dichiara il Segretario del Siulp Eugenio BRAVO. Far fronte ai sempre più impellenti servizi di ordine pubblico, TAV in testa, all’attività di polizia giudiziaria, info investigativa e antiterrorismo nonché al controllo del territorio, unitamente a tutte le incombenze di carattere amministrativo e burocratico proprie degli Uffici di Polizia (passaporti, porto d’armi, autorizzazioni ecc.) con un organico ridotto al lumicino, da qui a poco tempo potrebbe produrre seri effetti negativi sull’efficienza operativa. I poliziotti sono già adesso impiegati in doppi turni di lavoro per assolvere al loro indispensabile compito diretto a garantire la sicurezza, rinunciando molto spesso a giorni di riposo a ferie e con molte ore di lavoro straordinario retribuite a data da destinarsi.

Sappiamo perfettamente, continua Eugenio Bravo, il grande impegno del Signor Capo della Polizia per rimpinguare gli organici della Polizia di Stato, falcidiati da una irresponsabile scelta politica portata avanti negli ultimi decenni.

Sappiamo altresì, le grandi difficoltà dei Questori che devono rispondere alle esigenze dei servizi di polizia, con organici spesso numericamente inadeguati. Ma contare solo sulla disponibilità e il sacrificio dei sempre meno poliziotti, oltre ad essere improponibile sarebbe altresì controproducente. A questo si deve aggiungere la criticità e il pericolo diffuso dal coronavirus che ha costretto inesorabilmente a rinviare sine die tutte le fasi concorsuali per l’accesso in polizia di giovani cittadini. Se non si metterà in atto una lungimirante strategia in grado di far fronte a queste carenze, magari anche protraendo lo scorrimento delle graduatorie del concorso per agenti, (atteso il procrastinarsi dello stato di emergenza) accelerando comunque le indispensabili assunzioni, la condizione lavorativa dei poliziotti, in particolare della metropolitana torinese, diventerà insostenibile. I pochi poliziotti che rimarranno insieme all’elevata età anagrafica, sebbene importante ai fini della professionalità acquisita, ma non esattamente appropriata per svolgere attività estremamente operative, rischia di indirizzate la sicurezza su una china pericolosa.

Siamo fiduciosi che la responsabilità e la competenza dell’apparato ministeriale saprà rispondere a queste necessarie esigenze che il Siulp di Torino non può più sottacere nell’interesse della sicurezza dei cittadini e dei lavoratori di polizia.

Eugenio Bravo

Torino Roma 2-3, parla Longo

Il match tra  Torino e Roma si è concluso 2-3. Ecco le dichiarazioni di  Moreno Longo su Sky:

“Penso che il gruppo oggi ha dimostrato di essere vivo: anche oggi contro la Roma ha giocato una partita a viso aperto ribattendo colpo su colpo con le energie a disposizione. Bisogna ricordare che nella classifica dei giocatori con più minutaggio nelle prime posizioni ci sono diversi nostri giocatori”.  Il ct aggiunge su Torino Channel: “questa partita ci ha dato la sensazione di avere visto una squadra scesa in campo con l’intento di fare una buona gara contro una grande Roma in piena salute. La squadra ha cercato di ribattere colpo su colpo, con grande impegno, nonostante non avesse nulla da chiedere alla classifica, dato che siamo già salvi. Avevo chiesto ai ragazzi di dare il massimo e sono contento che lo abbiano dimostrato in campo”.

M5S: “Terremo alta l’attenzione su Manital”

“La risposta all’interrogazione della nostra deputata Jessica Costanzo – afferma Massimo Fresc, consigliere comunale del M5S a Ivrea – non fa che confermare l’allarme sull’ex-colosso del Facility management con sede in via Di Vittorio. 

Come gruppo consiliare M5S a Ivrea, terremo alta l’attenzione sulla vicenda Manital e in particolare sulle ripercussioni nei confronti dei lavoratori del nostro territorio interessati dalla procedura fallimentare. Siamo in continuo contatto con i deputati del territorio e seguiamo da vicino la procedura di amministrazione straordinaria”.
“Dall’insolvenza della controllante Manitalidea – continua Fresc – si è purtroppo scatenato un effetto-domino: a cascata c’è stata l’insolvenza del consorzio, che a sua volta non ha quindi più pagato i diversi consorziati coinvolti nelle attività produttive, i quali non hanno potuto pagare le maestranze”.
“Siamo vicini alle migliaia di lavoratori privati del loro stipendio per troppi mesi, e non abbasseremo la guardia finché tutto l’insoluto non sarà stato debitamente versato” conclude Fresc.

Sgarbi, Bocelli, Salvini e la responsabilità

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / Sta serpeggiando nel Paese l’idea che il Covid sia ormai alle nostre  spalle e si possa riprendere una vita normale. Le dichiarazioni in un sala del Senato della Repubblica di Sgarbi e Bocelli hanno dato fiato  a queste interpretazioni ottimistiche, prive di fondamento scientifico.

Chi scrive ha denunciato i pericoli per la libertà dei cittadini insiti nei DPCM emanati negli scorsi mesi e ha anche di recente sollevato dei dubbi di  costituzionalità sul rinnovo dello stato di emergenza fino a metà ottobre. In ogni caso un voto del Parlamento ha “sanato“ la situazione e solo un intervento (del tutto improbabile) del Presidente della Repubblica potrebbe riaprire la questione.
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Se sia stato utile  o sbagliato continuare l’emergenza lo vedremo nei prossimi mesi. Ma non ci sembra neppure tollerabile ciò che afferma Sgarbi che minimizza l’entità della pandemia, senza averne titolo. Altrettanto discutibile ci sembra la posizione di Bocelli che ha sentito come una privazione illegittima della libertà il lockdown. Certo non è stato piacevole per nessuno, ma credo che sia una verità incontrovertibile la sua utilità. Non è bastato a salvare migliaia di vite, ma è servito a contenere la pandemia. Ridicolizzare queste cautele a cui si sono assoggettati milioni di Italiani ci sembra sbagliato e Bocelli non può dimenticare di aver cantato nel Duomo di Milano in ricordo delle vittime del Codiv. Sgarbi nella sua incontenibile intelligenza è purtroppo sempre esagerato, ma Bocelli è apparso aver steccato proprio perché appare una persona contenuta. Purtroppo non possiamo pensare ad un’estate senza limiti. Andare ad una cena può rappresentare un pericolo perché non tutti i ristoranti hanno personale che usa le mascherine e i guanti e soprattutto garantisce le distanze di sicurezza. I controlli al riguardo sono troppo blandi. Gli stessi ristoratori non garantiscono in modo formale con certificazioni ufficiali il rispetto delle norme, cosa che potrebbe indurre molti avventori a tornare come clienti,superando le esitazioni. Sottovalutare un nemico sconosciuto come il Covid 19 e’ un atto di irresponsabilità personale e sociale. Prendere sotto gamba la pandemia come ha fatto a Trump a suo tempo si è rivelato esiziale. Chi contribuisce a formare l’opinione pubblica deve essere prudente e non lasciarsi andare agli allarmismi ingiustificati ,ma neppure alle minimizzazioni infondate. A minimizzare ci pensano già i tanti irresponsabili che non usano le mascherine nei luoghi chiusi e non mantengono le distanze di sicurezza. A settembre ci troveremo davanti ad  uno scoglio molto cospicuo: la riapertura in sicurezza   delle scuole. Le persone di cultura, gli intellettuali dovrebbero pensare a questi problemi, invece di indurre alla leggerezza. Compito degli uomini di cultura è quello di vedere le cose con “misura, circospezione,ponderatezza“, diceva Norberto Bobbio tanti anni fa. Anche in questo caso il suo magistero resta più che mai valido. Non a caso le esibizioni e le dichiarazioni di Salvini non hanno nessuna credibilità anche se anch’esse contribuiscono a creare confusione perché anche lui è un uomo pubblico come leader politico e come senatore della Repubblica. Spicca invece per pertinenza ed autorevolezza il richiamo della seconda carica dello Stato, la Presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati, al Governo che ha emarginato il Parlamento per troppi mesi. Era già stata la Casellati ad affermare la necessità di un voto parlamentare sul rinnovo dello Stato di emergenza. Con la sobrietà che le e’ solita, ieri ha evidenziato un’anomalia costituzionale per mesi che anche la prima carica dello Stato forse avrebbe dovuto evidenziare.
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Scrivere a quaglieni@gmail.com

Tra gli italiani che si metteranno in viaggio uno su quattro pensa al Piemonte

Nel 2019 il turismo in Piemonte ha segnato +1,82% in termini di arrivi, con un incremento maggiore nella componente estera, pari al +3,7%. In flessione di un punto percentuale i pernottamenti. In aumento la soddisfazione e il sentiment positivo di chi ha visitato il Piemonte.

Oggi lo scenario turistico è radicalmente cambiato, ma il Piemonte presenta un’offerta turistica pronta ad accogliere gli ospiti che la sceglieranno: il 25% degli italiani che andranno in vacanza ha intenzione di soggiornare in Piemonte nei prossimi mesi.

Sono risultati significativi, che confermano la tendenza alla crescita a e al consolidamento del settore, quelli presentati  in conferenza stampa dall’Osservatorio Turistico Regionale di VisitPiemonte-DMO presso la Sala Trasparenza della Regione Piemonte alla presenza di Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, e Vittoria Poggio, Assessore regionale alla Cultura, al Turismo e al Commercio.
Nel corso del 2019 l’Osservatorio Turistico Regionale di VisitPiemonte ha operato in stretta collaborazione con la Direzione Turismo della Regione Piemonte per avviare il processo di innovazione della raccolta dati, elaborazione e monitoraggio del turismo in Piemonte. Una nuova piattaforma per la raccolta dei dati statistici, uno strumento di sentiment analysis sulle recensioni on-line insieme con un monitoraggio tramite big data – basato sui dati di telefonia mobile – sviluppato in collaborazione con l’Agenzia regionale 5T, monitoraggio che in questa prima fase è stato sperimentato sul caso studio dell’Osservatorio Langhe Monferrato Roero, presentato anch’esso nel corso della stessa conferenza.
Il lancio della nuova piattaforma Piemonte Dati Turismo (ROSS1000), avvenuto il 1° aprile 2019, ha richiesto la disponibilità delle strutture ricettive ad adottare questo nuovo strumento di invio dei dati statistici e dell’aggiornamento delle loro caratteristiche e servizi. Dal 1° ottobre 2019 la piattaforma ha permesso l’avvio della mappatura delle locazioni turistiche e raccolta dei relativi movimenti di ospiti, consentendo così di monitorare il fenomeno di tipo “Airbnb”. A fine 2019, la fotografia emersa indicava 6.861 strutture ricettive e 2.993 locazioni turistiche, per un totale complessivo di 9.854 unità (in termini di anagrafiche attive). Gli utenti che hanno adottato la nuova piattaforma per l’invio dei propri dati sono stati circa il 60% del totale.
La ragione per cui si è avviato il cambio della piattaforma di rilevazione dati è legata alla volontà di semplificazione del sistema di trasmissione da parte degli operatori ricettivi.

Entrando nello specifico degli andamenti, nel 2019 il turismo in Piemonte ha registrato oltre 5 milioni e 372 mila arrivi, cioè +1,82% sul 2018, con un particolare incremento del mercato estero, +3,7%, in linea con gli arrivi internazionali registrati in Europa dall’Organizzazione Mondiale del Turismo.

Oltre 14milioni e 932mila i pernottamenti registrati con una flessione di 1,1% maggiore nel mercato domestico. Se si analizza l’evoluzione turistica piemontese su un arco temporale più ampio, si osserva che negli ultimi 10 anni gli arrivi sono cresciuti di oltre il 31%, le presenze del 20%.

Lago d'Orta - Cerea
I mesi estivi si confermano i più importanti per il turismo regionale, attraendo oltre il 60% dei flussi, con il + 2% di arrivi ma -1% di presenze. L’andamento mensile conferma i picchi di luglio e agosto e, come per l’anno precedente, risulta in aumento il mese di ottobre: +2,7% dei pernottamenti e +10,5% di arrivi. Complessivamente i flussi sono cresciuti maggiormente nell’ultimo trimestre dell’anno.
Per quanto riguarda la provenienza dei turisti, si confermano le quote pari a 56% dal mercato italiano e al 44% dal mercato estero già registrate nel 2018. I pernottamenti generati da turisti dall’estero sono stati circa 6milioni e 559mila. La Germania è sempre il primo Paese estero con una quota pari a circa il 22% del totale estero. Nel 2019, la Francia ha superato il BeNeLux ed entrambe valgono il 12% della componente internazionale. La flessione dei pernottamenti dall’estero riguarda maggiormente il Nord Europa, che l’anno precedente aveva registrato un forte incremento – i pernottamenti dalla Scandinavia registrano una flessione pari a -9,2%, e i Paesi Bassi (-11%) – mentre crescono le altre principali provenienze europee: Germania +2,7% arrivi e +0,6% presenze, Francia +5,1% di arrivi e +0,3% di presenze, Regno Unito +6,6% di arrivi e +19,9% di presenze e Russia +0,8% di arrivi e +9,3% di presenze.
Tra i mercati extra-europei di particolare interesse si confermano gli Stati Uniti (+5,3% di arrivi e +7,3% di presenze) e Cina, che aumenta gli arrivi, ma vede in contrazione le presenze (+13,6% di arrivi e -9,9% di presenze).
Oltre ai dati statistici, la nuova piattaforma permette di disporre di indicazioni qualitative sugli ospiti. L’informazione raccolta sul 63% dei turisti che hanno soggiornato in Piemonte descrive puntualmente il genere e il profilo anagrafico: il segmento più numeroso pari al 22% dei turisti ricade nella fascia di età 45-54 anni ed è prevalentemente di genere maschile. Il 6% di ospiti del segmento “bambini fino a 12 anni” conferma ampiamente la fruizione da parte delle famiglie.
Accanto a questi dati qualitativi si uniscono gli indicatori di soddisfazione e sentiment elaborati a partire dalle recensioni on-line dei principali portali di ricerca e prenotazione dei servizi turistici. In aumento la soddisfazione complessiva: da 84,14/100 del 2018 a 85,28/100 nel 2019. Il sentiment è anch’esso in aumento di un punto e arriva a 86,31/100. Complessivamente la soddisfazione degli ospiti circa le strutture ricettive piemontesi è migliore rispetto al totale italiano: 87,7/100 verso 86,7/100.
Facendo riferimento ai territori, il 2019 ha registrato un bilancio positivo per la stagione invernale 2018/2019 della montagna, che registra un +4,18% di arrivi e +3,13% di presenze. Per questa stagione a crescere sono soprattutto i flussi turistici italiani, compensando una flessione dall’estero.
Ottimo il consuntivo del turismo della montagna estiva: crescono gli arrivi (+1,08%), ma soprattutto i pernottamenti (+14,34%). Al contrario della stagione invernale, in questo caso entrambe le componenti registrano un incremento per quanto riguarda i pernottamenti (+10,5% dall’Italia e +24,2% dall’estero), mentre aumentano gli arrivi italiani e sono in flessione quelli esteri.
Per il segmento lacuale estivo, la stagione ha registrato una flessione sia degli arrivi (-1,58%) che dei pernottamenti (-2,05%). L’area prodotto si consolida a forte prevalenza internazionale: infatti, la provenienza estera è pari al 77% degli arrivi e all’84% delle presenze totali. Si registra una flessione sia negli arrivi che nelle presenze della componente straniera, mentre per il turismo nazionale i pernottamenti risultano in aumento (+4,15%) con una lieve flessione degli arrivi (-0,42%).
Il segmento colline conferma la propria posizione con una crescita degli arrivi (+3,14%) e una flessione delle presenze (-1,68%). La componente estera vale oltre il 51% delle presenze totali e il 46% degli arrivi. Aumentano i flussi nazionali, mentre quelli esteri registrano una contrazione nei pernottamenti.

La Città di Torino registra oltre 3milioni e 644mila presenze (-4,1%) e oltre 1milione e 389mila arrivi (+7,6%), con un incremento più significativo della componente straniera (+3% di presenze e +26% di arrivi).

Per Torino gli indicatori di soddisfazione degli ospiti circa le strutture ricettive elaborata a partire dalle recensioni on-line risulta pari a da 87,2/100, maggiore di quasi due punti rispetto a quella per Milano.
In valori assoluti, le ATL Turismo Torino e Provincia e il Distretto dei Laghi si confermano come le più attrattive, seguite dal territorio di Langhe Monferrato Roero. La prima supera i 7 milioni di presenze con oltre 2.500.000 arrivi, la seconda invece registra più di 1,1milioni di arrivi e oltre 3milioni 780mila presenze.
Le migliori performance, in termini di crescita, si registrano sul territorio dell’ATL di Novara (+7,5% di arrivi e +7,2% di presenze), a seguire le Langhe Monferrato Roero (+5,3% di arrivi e -0,3% di presenze). L’ATL del Cuneese registra +1,9% di arrivi e -1,1%% di presenze, sostanzialmente stabili gli arrivi di Alexala (-0,2%) con una flessione nelle presenze (-4,0%), analogamente al territorio dell’ATL Biella Valsesia e Vercelli (-0,6% di arrivi e -5,2% di presenze).
Se questi dati disegnano la fotografia della destinazione prima dell’emergenza sanitaria, il monitoraggio nel corso del 2020 è particolarmente importante per verificare l’effettiva ripresa del settore.
Nell’ambito del programma #RipartiTurismo, l’Osservatorio Turistico Regionale di VisitPiemonte DMO ha sviluppato due azioni specifiche per monitorare l’offerta e sondare la domanda dei prossimi mesi, in particolare, la popolazione italiana quale mercato più promettente nell’immediato.
Gli operatori turistici piemontesi si sentivano sostanzialmente pronti ad accogliere i visitatori fin dall’inizio di giugno. L’indagine ha coinvolto gestori di strutture ricettive (Hotel, Agriturismo, B&B, etc.) ristoratori, guide / accompagnatori, consorzio turistici, tour operator, agenzie di viaggi, attrattori turistici (sito culturale, museale, promotore gestore eventi, concerti e intrattenimenti, ecc.), noleggio attrezzature (bike, e bike), trasporti turistici, attività commerciali, produttori agroalimentari e opinion leader del territorio. A loro è stato chiesto una valutazione sui volumi dell’attività nei prossimi mesi, sul loro prodotto e sulle criticità e opportunità rilevate.


Al di là della forte preoccupazione per la crisi – oltre 80% degli operatori ritiene che nei prossimi tre mesi la propria attività subirà una forte contrazione – la maggior parte degli interpellati si è dichiarato preparato a riaprire l’attività, pur lamentando poca chiarezza nelle linee guida di comportamento. Si dichiarano più preparati nella zona delle Langhe Monferrato Roero e, a seguire, nell’area di Biella Valsesia e Vercelli.
I punti di forza riconosciuti al Piemonte sono legati ad elementi intrinseci del territorio e del prodotto: montagna, lago, ampi spazi per soggiorni nella natura, attività outdoor, con possibilità di stare all’aria aperta in tranquillità. Questo soprattutto nei territori di Biella Valsesia e Vercelli, Cuneese e Distretto Turistico dei Laghi. Ma altrettanto importanti sono gli elementi connessi alla configurazione dell’offerta turistica locale: strutture piccole di qualità, a conduzione famigliare, con elevato rapporto qualità-prezzo. Questo dato emerge soprattutto nelle aree di Langhe Monferrato Roero, Alexala e Novarese.
Le debolezze del prodotto sono connesse alla necessità di riorganizzazione per mercati differenti da quelli esteri che rappresentano i bacini consolidati (soprattutto per Distretto dei Laghi e Langhe Monferrato Roero) e al bisogno di aumentare la capacità di servizio con risorse non disponibili nell’attuale organizzazione (es., personale per le pulizie e sanificazione).
Le principali criticità sottolineate dagli operatori sono legate all’incertezza sulle decisioni governative e alla cancellazione delle prenotazioni su tutto il territorio regionale. Tuttavia si intravvede anche l’opportunità legata alla scoperta di destinazioni minori da parte dei potenziali visitatori.
E i potenziali visitatori del Piemonte nei prossimi mesi ci sono e, secondo il sondaggio realizzato con la collaborazione di Metis Ricerche, il 25% degli italiani ha intenzione di fare una vacanza in Piemonte.

Per chi sceglierà la nostra regione, le principali destinazioni saranno Torino, Val Susa con Bardonecchia e Sestriere, poi Langhe, Roero e Monferrato, le Valli del Cuneese e il Lago d’Orta. Il soggiorno sarà all’insegna dell’attività all’aria aperta, del trekking, dell’escursionismo e della bicicletta. L’enogastronomia è la motivazione principale di coloro che ritengono probabile un soggiorno in Piemonte, seguita dai cammini spirituali.

 

È da notare che coloro che dichiarano di non sapere ancora dove andranno sono coloro che hanno una probabilità maggiore di apprezzare i soggiorni culturali.
Per la vacanza in Piemonte, si soggiornerà in albergo e in case private in affitto insieme alla propria famiglia o con il partner. La durata sarà in maggioranza di più settimane – tipico della vacanza estiva – ma è importante anche la quota di chi trascorrerà solo una settimana o short breaks. Il periodo più probabile della vacanza si concentra nei mesi di agosto e settembre, spostandosi quindi più verso la fine dell’estate, mentre la ricerca delle informazioni avverrà in primo luogo tramite passaparola di amici e parenti, accanto alla ricerca sui portali di prenotazioni e sui siti web delle singole destinazioni.
Per l’acquisto si prediligerà accordi diretti con gli operatori (albergatori, guide, transfer, ecc.) e l’acquisto on-line (rispettivamente, il 34% e 27%).
Da sottolineare che chi ha fatto una vacanza in Piemonte negli ultimi tre anni dichiara un livello di soddisfazione molto elevato: in una scala da 1(min) a 5(max), il 55% dei casi attribuisce il voto massimo e votazione elevata (4) per il 39%. Ancora, l’89% dichiara che rifarebbe la vacanza in Piemonte.
Oggi i primi segnali di ripresa dei movimenti turistici sul territorio si stanno registrando anche nelle recensioni on-line dei visitatori. Infatti, nei primi quattro mesi del 2020 l’emergenza sanitaria ha inciso notevolmente sui comportamenti degli utenti, registrando un forte calo dei contenuti che, per la ricettività, è stato pari a -55,6% (in particolare, -76,7% a marzo e -86,4% ad aprile). Nel mese di maggio l’andamento dei contenuti ha evidenziato una lieve risalita (-80,4%), che per giugno registra una crescita rispetto a maggio: complessivamente nel I semestre 2020 il calo di contenuti si attesta a -60% e lascia auspicare che si riduca via via per raggiungere i livelli dei primi mesi dell’anno.


“Il turismo – commenta il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – è una delle leve strategiche per l’economia del nostro territorio. Lo dimostrano i numeri degli ultimi 15 anni, in costante crescita, a testimoniare un comparto che rappresenta un’opportunità per tante imprese piemontesi. Realtà coraggiose e virtuose a cui va il merito di questo risultato. Perché se le Olimpiadi del 2006 sono state la scintilla, ad alimentare il fuoco di questo settore sono stati, negli anni, coloro che nel turismo hanno creduto e investito. A loro va adesso tutto il nostro supporto per ripartire in questo anno così difficile e complesso per tutti. Non solo i 40 milioni di euro già messi in campo attraverso i bonus, i voucher e le altre misure emergenziali. Ma tutto quello che la Regione potrà fare di qui in avanti per sostenere e far crescere un’industria, il turismo, che significa innanzitutto qualità della vita e cura del territorio”.
“Abbiamo potuto rilevare dei dati importanti quali il significativo aumento delle presenze turistiche straniere nell’anno 2019 e, cosa più importante, l’accrescimento della soddisfazione e del sentiment positivo di chi è stato nei nostri territori piemontesi. É indubbio che lo scenario che ci si prospetterà quest’anno sarà molto diverso, ma non necessariamente drammatico. I dati degli ultimi sondaggi parlano proprio di come gli italiani che quest’anno hanno deciso di andare in vacanza – dichiara Vittoria Poggio, Assessore al Turismo della Regione Piemonte – abbiamo scelto il Piemonte. Indubbiamente l’iniziativa che abbiamo messo in campo dei Voucher Vacanza è e sarà un grande volano attrattivo per i mesi a venire ma siamo già al lavoro per mettere in campo nuovo misure di incentivazione del turismo per la prossima primavera.”
“Quest’anno con l’Osservatorio Turistico abbiamo fatto un ulteriore sforzo nell’arricchire e integrare i vari strumenti di misurazione, così da offrire maggiore profondità all’analisi dei dati e, quindi, rendere più chiara la comprensione dell’evoluzione turistica nella nostra regione. La situazione critica determinata dall’emergenza sanitaria ha fatto emergere una consapevolezza più estesa sulla necessità di comprendere i fenomeni, misurarne la portata, individuare i punti forti/deboli per potere poi decidere come adattare le strategie di promozione. In breve, assistiamo ad una nuova
centralità dei dati quali-quantitativi – dichiara Luisa Piazza, Direttore Generale di VisitPiemonte – Di conseguenza, accanto alle consuete analisi statistiche – il cui uso è oramai consolidato – abbiamo integrato altri dati provenienti da indagini dirette agli operatori della filiera turistica e ai potenziali visitatori del Piemonte, dati che, uniti alle recensioni online (“sentiment analysis”) forniscono interessanti letture tridimensionali sul nostro territorio e sulla percezione positiva di cui gode il Piemonte”

Arrestati due topi d’auto dagli agenti della Squadra Volante

Sono 8 le auto interessate dalla scorribanda di due topi d’auto che nella notte di giovedì hanno colpito in corso Moncalieri.

Intorno alle 3 e mezza, gli agenti della Squadra Volante vengono inviati in corso Moncalieri dopo che un residente ha segnalato la presenza di due persone che si aggirano tra le auto in sosta. Gli equipaggi inviati sul posto fermano li fermano immediatamente, nonostante uno dei due si sia nascosto sotto una delle auto in sosta.

Nei pressi dell’auto di proprietà di uno dei fermati, i poliziotti trovano una borsa con diversi oggetti all’interno, verosimilmente provento di furto sulle auto in sosta.

La ricognizione dei poliziotti permette poi loro di verificare che nel corso del loro blitz notturno i due topi d’auto avevano danneggiato 8 veicoli, tra questi anche un furgone aziendale, alcune di queste erano anche state oggetto di intrusione.

Entrambi i fermati, due italiani di 30 con precedenti di polizia, sono stati arrestati per furto aggravato continuato in concorso.

 

Ecco il nuovo servizio di pagamento Iren

Ottenuta l’autorizzazione da Banca d’Italia, Iren è la prima multiutility italiana a rendere disponibile per i propri clienti il Payment Initiation Service, un servizio di pagamento elettronico innovativo, comodo e affidabile.

Reggio Emilia, 30 luglio 2020 – Iren luce gas e servizi, denominazione commerciale di Iren
Mercato S.p.a., è la società del Gruppo Iren che, ottenuta lo scorso marzo l’autorizzazione
da Banca d’Italia a operare come Istituto di Pagamento, scommette sulle potenzialità
della normativa PSD2 per attivare con IrenPay il nuovo servizio di Payment Initiation
Service (PIS). È il primo caso tra le multiutility italiane. A rendere possibile tutto ciò è
stata una recente direttiva europea (“PSD2”), che ha introdotto e normato l’operatività di
nuove funzionalità all’interno del mercato dei pagamenti, con lo scopo di rendere più sicura
e conveniente la gestione del denaro.

Soddisfatti tutti i requisiti previsti dalla normativa, Iren luce gas e servizi è diventata nuova
attrice dei servizi di pagamento e può agire da tramite tra il cliente ed il suo internet
banking, avviando il pagamento online delle bollette di luce e gas dalla piattaforma Web/App
IrenYou, senza applicazione di costi aggiuntivi da parte di Iren. Il tutto nella massima
sicurezza, perché Iren, in quanto fornitore del servizio, non accede a dati sensibili del
cliente (l’autenticazione per il pagamento avviene su server della banca), raccoglie per ogni
operazione il suo consenso esplicito, mette a sua disposizione tutte le informazioni relative
al pagamento.

IrenPay per il cliente significa:
• beneficiare della comodità e della sicurezza dei pagamenti digitali, che possono
essere effettuati con un clic direttamente da casa,
• pagare le proprie bollette senza dover introdurre per ogni operazione i dati relativi alla
propria carta di credito, ma collegandosi dalla piattaforma Web/App IrenYou
direttamente al proprio conto bancario online
• inviare il pagamento soltanto dopo avere visualizzato la propria bolletta e avere avuto
modo di verificarne tutte le voci.

Iren risponde così all’eccezionale dinamismo che ha caratterizzato il mercato dei pagamenti
negli ultimi anni, con il sempre maggiore utilizzo dei pagamenti digitali attraverso strumenti
tecnologici quali tablet, smartphone o wearable.

Trend perfettamente rappresentato dalla base clienti del gruppo energetico. Se le bollette
emesse mensilmente, infatti, sono oltre un milione, nell’arco dell’ultimo anno i
pagamenti in forma digitale sono aumentati di oltre il 115%, con quasi 4 milioni di casi
all’anno gestiti tramite carta di credito, Sisal e Lottomatica e Poste Online e quindi con il
coinvolgimento di intermediari e la possibile generazione di costi di pagamento e
commissioni.

Di contro è ben rappresentata dal 49% dei clienti di Iren luce gas e servizi, la sempre
maggiore consapevolezza e crescente attenzione ai propri consumi e al risparmio
energetico, che genera l’esigenza di ricevere e verificare puntualmente ogni singola
bolletta, valutandone voci, importi e proposta commerciale prima di procedere con il
pagamento.

A conciliare queste esigenze, finora opposte, ci pensa IrenPay, in piena coerenza con il
posizionamento nazionale di Iren luce gas e servizi, che propone offerte e servizi innovativi,
dinamici e personalizzabili su ciascun profilo di consumo ed esigenza.
E così, da oggi i clienti con IrenPay potranno pagare le proprie bollette luce e gas sulla
nuova piattaforma Web/App IrenYou, che vanta quasi 300.000 clienti registrati.

L’iniziativa presentata oggi sarà inoltre abilitante di servizi addizionali relativi al mondo dei
servizi di pagamento già allo studio da parte del Gruppo nell’ottica di creare offerte sempre
più personalizzate (come proporre condizioni di pagamento e rateizzazione personalizzate)
e, più in generale, offrire una customer e una user experience coinvolgente, semplice e
immediata.

“Si tratta di un passo importante con cui segniamo il nostro ingresso, da first-mover, nel
mondo fintech e dei pagamenti digitali, – afferma Massimiliano Bianco, Amministratore
Delegato del Gruppo Iren – e con il quale confermiamo un percorso di crescita che ci
assegna un ruolo da player nazionale, capace di coniugare evoluzione tecnologica e
centralità del cliente”.

“Iren Pay – afferma Gianluca Bufo, Amministratore Delegato di Iren luce gas e servizi –
sarà uno strumento importante nel rapporto con i nostri clienti, ai quali vogliamo offrire
servizi sempre più digitali e personalizzati. E infatti è la nostra risposta a tutti quei clienti che
oggi vogliono pagare ogni singola bolletta comodamente da casa, ma prendendosi il tempo
necessario per controllarla”

Montagna e Recovery Plan

Il Presidente Uncem Marco Bussone ha preso parte alla seduta del Comitato Interministeriale per gli Affari europei (Ciae), convocato  sera dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte  per avviare il lavoro di preparazione del Recovery plan.

Diversi Ministri, tra i quali il Ministro per la Coesione Giuseppe Provenzano, hanno rimarcato l’importanza di utilizzare le risorse europee per ridurre le sperequazioni territoriali, dando spazio alle necessità dei territori montani e delle aree interne al fine di ridurre le sperequazioni e le disuguaglianze, anche relative all’organizzazione dei servizi pubblici e alle opportunità di sviluppo economiche. Come ribadito dal Ministro Roberto Gualtieri da Palazzo Chigi, “il Recovery Plan sarà presentato il prossimo autunno ed è urgente selezionare quindi gli interventi prioritari che lo caratterizzeranno, con un protagonismo da parte del Parlamento, degli Enti locali e delle associazioni”. Sostenibilità e innovazione saranno le colonne delle proposte che Uncem porterà al tavolo (che oltre alla sede politica avrà anche un percorso tecnico) come già ribadito anche dal Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia agli Stati generali della Montagna, lo scorso week end a Roccaraso. “Quanto affermato nel Ciae – evidenzia Marco Bussone – è un primo risultato degli Stati generali. La Montagna c’è e ci sarà dentro il piano del Recovery fund. Al lavoro dunque per definire progetti e iniziative, secondo gli assi green e smart come Uncem da sempre sottolinea”.