ilTorinese

Juventus-Verona, nessuna criticità per l’ordine pubblico

Si è appena concluso presso l’Allianz Stadium il match Juventus – Verona, valevole per il campionato di Calcio Serie A stagione2019/2020, alla presenza di 39.945 spettatori, di cui 938 tifosi ospiti.

Non è stata riscontrata alcuna criticità per l’ordine pubblico: tutti i servizi predisposti dal Questore di Torino si sono svolti regolarmente nella fase antecedente, concomitante e successiva all’incontro calcistico.

I servizi di prevenzione hanno consentito al personale della Digos di Torino di identificare oltre 50 supporter della Juventus con maglie e felpe recanti loghi dei gruppi ultras coinvolti nell’indagine “Last Banner”. Nei loro confronti verranno elevate le sanzioni amministrative previste per la violazione del Regolamento d’uso dell’Allianz Stadium.

Tre tifosi dell’Hellas Verona sono stati denunciati dal personale della Polizia di Sato e verranno indagati in stato di libertà per aver danneggiato alcuni ciclomotori parcheggiati all’altezza della Tribuna Nord.

Un tifoso juventino è stato, infine, identificato e denunciato dopo aver sottratto indebitamente un pallone finito sugli spalti della Curva Sud; all’esito dell’attività il pallone è stato riconsegnato alla Società.

Scoperta a Torino la droga “coccodrillo” che devasta i tessuti

Il suo nome è  Krokodil, coccodrillo,  una nuova droga che arriva dalla Russia ed è stata scoperta per la prima volta dai carabinieri nel Torinese. Arrestato un quarantasettenne di Torino, che in base alle indagini spacciava in casa e riceveva i clienti su appuntamento telefonico.  I militari dell’Arma  di Venaria hanno sequestrato 77 grammi di Krokodil, sei grammi di cocaina e un telefono cellulare. Lo stupefacente era nascosto nel manico di una scopa. E’ un narcotico a base di codeina che in Russia ha riscontrato molta popolarità negli ultimi anni. Prende il nome coccodrillo per l’effetto che produce sulla pelle di chi lo assume, causa lacerazioni ai tessuti. Il pusher vendeva ogni dose a venti euro, prezzo economico rispetto ad altre sostanze.

Senza biglietto, picchia il controllore Gtt

Ha preso a calci e pugni  uno dei controllori che  lo avevano sorpreso senza biglietto  a bordo di un autobus, ed è stato arrestato dalla polizia. Già noto  alle forze dell’ordine, l’uomo viaggiava su un mezzo della linea 30. in  corso Casale. Ai piedi della collina è stato controllato da tre operatori della Gtt che con lui sono poi scesi per le formalità della sanzione amministrativa. Ma  il passeggero ha mostrato dei documenti falsi e, alle rimostranze dei controllori, li ha minacciati colpendone uno con pugni al torace. L’aggressore è scappato verso la zona della Gran Madre, dove gli agenti della squadra volante lo hanno rintracciato e arrestato per resistenza, violenza e lesioni a P.U. e denunciato per minacce e false attestazioni sull’identità personale. Il controllore è stato giudicato guaribile in tre giorni.

In ricordo di Mafalda di Savoia

Lunedì 23 settembre alle ore 18 a Palazzo Cisterna (via Maria Vittoria, 12), il Centro “Pannunzio” e l’Associazione Internazionale “Regina Elena” organizzano un ricordo della Principessa Mafalda di Savoia, figlia del re Vittorio Emanuele III e della regina Elena, morta in prigionia nel campo di sterminio nazista di Buchenwald. Parteciperanno Pier Franco Quaglieni, Nino Boeti, Bruna Bertolo e Maura Aimar. Letture di Anna Abate. Verrà inoltre inaugurata nell’atrio di Palazzo Cisterna una Mostra su Mafalda di Savoia.

“Paolo Icaro. Antologia / Anthology 1964 – 2019”

In mostra alla GAM di Torino, il lungo viaggio fra spazio – forme – vita dello scultore torinese. Fino al primo dicembre


Un’antologica, nella sua (non sempre verso di lui attenta) Torino, come dovuto omaggio a una delle più importanti figure dell’arte italiana d’avanguardia degli ultimi decenni. Mostra esaustiva e intelligentemente e volutamente didattica, pur nell’obbligatorietà della selezione dei pezzi esposti; specchio importante della lunga esperienza operativa dell’artista, in cui sempre s’ha da fare i conti con la “diagonale del pazzo”, sempre lì che t’aspetta a sconvolgere l’ordine spaziale e mentale delle cose, delle forme, delle idee e dell’ambiente che il tutto contiene. Ad affermarlo, nella conferenza stampa di presentazione, è Bernard Blistène, direttore del parigino Centre Georges Pompidou, che continua sul tema: “Entrare nello spazio di Icaro è come giocare a scacchi”, dove sempre hai da aspettarti quella “trappola d’apertura” o “diagonale del pazzo” che inevitabilmente porta allo scacco matto più veloce impensabile e inatteso. E sì, perché nelle esili, essenziali, minimaliste sculture di Paolo Icaro Chissotti c’è sempre lo zampino della ricerca , dell’imprevista e immediata e assillante e del tutto singolare sperimentazione, in cui si mescolano senza mai profondamente attecchire i dogmi dell’Arte Povera o Concettuale o delle Avanguardie americane, ma che in sé accarezza anche i sogni e i gesti di memorie antiche (che partono dai segni michelangioleschi della “Pietà Rondanini”, bene in vista in un’amatissima riproduzione fotografica mai spostata dal suo tavolo di lavoro), insieme alla “spudorata eccezione del gioco” (Icaro dixit). Gioco come scarto bizzarro del fare che ti spariglia le carte, ma anche condizione di vita – e non semplice momento di dispersione superficiale – ad un tempo seria (con la vittoria) e drammatica (con la sconfitta). Gioco come vita. Come inizio e fine. Come nascita e morte. Come continuo divenire. Come distruzione e ricostruzione fra macerie dell’anima e macerie fisiche, simili a quelle delle case bombardate in tempo di guerra e che “da bambino- ricorda l’artista che nel ’43 abitava a Torino in piazza della Consolata – sono state la mia prima grande scuola di fantasia”. E questo è e vuole essere il pesante bagaglio, le grandi ingombranti valigie che Paolo Icaro si porta dietro in quel suo ormai lungo viaggio esistenziale rappresentato simbolicamente, in mostra, dal “Viaggio senza data”, scultura lineare site specific realizzata nel 2019 appositamente per la rassegna alla GAM, con filo di alluminio e un complesso ghirigori di curve, ripresa in video per essere proiettata sul fondale della stanza (in tutto sono nove a percorso circolare-cronologico) raddoppiandola. L’installazione si pone al termine di un percorso che, nel Museo di via Magenta, assembla una cinquantina di opere, raccontando 55 anni (dal 1964 al 2019) del lavoro dell’artista, nato a Torino nel ’36, allievo agli esordi di Umberto Mastroianni (fu lui ad affibbiargli il nome Icaro) e poi transfuga (volontario,vigile e curioso) a Roma, a Genova – dove partecipa alla mostra, basilare nell’Italia del ’67, “Arte Povera Im-Spazio” alla “Bertesca” – e altrove in patria e due volte negli States, a New York prima e poi, dal ’71 e per una decina d’anni, nel Connecticut. Oggi Icaro vive e lavora a Tavullia, nelle Marche.

 

“L’esposizione – scrive Elena Volpato, curatrice dell’antologica – propone una rilettura dell’opera di Icaro che intende mostrare la continuità e l’evoluzione del pensiero poetico dell’artista attraverso i decenni, la sua cifra più propria, la costante riflessione dell’artista che incessantemente rilegge lo spazio e la scultura alla luce di un principio trascendente per il quale la vita delle forme coincide con il senso del divenire”. Dal gesso, all’acciaio, al legno o al cemento, molteplici sono i materiali da lui impiegati e che in mostra vengono esaltati da opere come il “Nido di Torino”, anch’essa realizzata in occasione della mostra (dove lo spruzzo di rosa sulla grande parete bianca è segno di rinascita a dispetto dell’inospitale “boccone di gesso” privo dell’accogliente cavità propria del luogo-dimora) o la “Cornice” in gesso e pigmento, così come i “Lunatici” (secchi di acciaio zincato) o quell’improbabile “Cuborto” in acciaio del ’68, che a Blistène suggerisce addirittura un “rapporto d’instabilità quasi sismica”. Non nuovo alla GAM, lo scultore già cinquant’anni fa, nel 1967, entrò per la prima volta nelle sue Collezioni, con l’opera “Bicilindrica”, un cemento del ’65, acquisita con il nucleo di opere del Museo Sperimentale di Eugenio Battisti cui, nel Duemila, si sono aggiunte altre sei opere realizzate nella stagione dei primi anni Ottanta, grazie al sostegno della Città di Torino e della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.

Gianni Milani


“Paolo Icaro. Antologia /Anthology 1964 – 2019”
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, via Magenta 31, Torino; tel. 011/4429518 o www.gamtorino.it
Fino al primo dicembre
Orari: da mart. a dom. 10/18; lun. chiuso

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Photo: Michele Alberto Sereni

– “Viaggio senza data”, proiezione video, tondino di alluminio, 2019
– “Nido di Torino”, gesso – pigmento – vetro, 2019
– “Cornice”, gesso e pigmento, 1982
– “Cuborto”, acciaio ossidato e corda, 1968
– Particolare dell’esposizione

I treni speciali per raggiungere “Cheese” a Bra

Potenziati i collegamenti ferroviari in occasione della Dodicesima edizione di “Cheese – Naturale è possibile”, la manifestazione a ingresso libero tra le vie e le piazze del centro storico di Bra, realizzata dal presidio Slow Food e dal Comune di Bra.

Trenitalia, in collaborazione con la Regione Piemonte, ha istituito da venerdì 20 a lunedì 23 settembre, 14 corse straordinarie sulla linea SFM4 tra Bra e Torino, 6 nelle giornate di venerdì e sabato e 8 domenica.

In particolare, venerdì e sabato le nuove corse rafforzano i collegamenti a disposizione nelle ore serali con partenza da Torino Stura alle 21.27, alle 22.27 e alle 23.27. Potenziati anche i collegamenti di ritorno in partenza da Bra alle 21.39, alle 22.39 e 23.39 in direzione del capoluogo regionale. Nella giornata di domenica, oltre ai quattro collegamenti con partenza alle 22.27 e alle 23.27 da Torino Stura per Bra e alle 22.39 e 23.39 il ritorno in direzione Torino, si aggiungono ulteriori quattro collegamenti con partenza alle 10.20 e 16.20 da Torino Stura per Bra e alle 12.37 e 18.37 il ritorno in direzione Torino (questi collegamenti provengono e proseguono per Alba).

I treni effettueranno le fermate anche nelle stazioni di Torino Rebaudengo, Torino Porta Susa, Torino Lingotto, Moncalieri, Trofarello, Villastellone, Carmagnola, Sommariva Bosco, Sanfré, Bandito. Tra Alba e Bra fermano a Pocapaglia, Santa Vittoria e Mussotto.

Salgono così a 40 i treni che collegheranno Bra a Torino e viceversa venerdì, 38 quelli previsti sabato, 18 la domenica e 34 il lunedì. Prime partenze alle 5.27 da Torino Stura e ritorni assicurati fino alle ore 23.39 per potersi godere fino a tarda sera la festa.

Sarà possibile raggiungere Bra anche da Cavallermaggiore con 30 treni venerdì, sabato e lunedì e 15 la domenica.

Più treni ma anche più servizi a supporto delle persone che sceglieranno il treno per raggiungere Bra questo fine settimana. Trenitalia ha infatti potenziato il servizio di customer care nelle principali stazioni della linea e a bordo dei treni SFM4 con l’impegno di personale dedicato riconoscibile dal gilet rosso “Assistenza Clienti Customer Care Regionale”.

Raggiungere Bra in treno è ancora più conveniente. Tutti i visitatori in possesso di un biglietto Trenitalia valido nei giorni dell’evento o di un abbonamento regionale (settimanale, mensile o annuale), i titolari CartaFRECCIA o Carta UNICA Trenitalia hanno diritto a:

  • uno sconto del 15% sulle novità di Slow Food Editore presso la Libreria del Gusto e una copia del libro Il glicomane di Moni Ovadia, in omaggio a fronte dell’acquisto di un libro a scelta e senza un minimo di spesa;
  • un gadget da ritirare a Casa Slow Food, via Mendicità Istruita 14 (fino a esaurimento scorte);
  • un bicchiere di vino da 3 euro ogni 10 euro di spesa in Enoteca.

Maggiori informazioni su trenitalia.com

 

Una domenica magica per scoprire il Circolo Amici della Magia

Dopo l’ottimo riscontro dell’evento di maggio, domenica 22 settembre il Circolo Amici della Magia di Torino (Via Salerno, 55, amicidellamagia.it) torna ad aprirsi ai torinesi proponendo un vero e proprio “Open Day” per avvicinare il grande pubblico alle attività per adulti e bambini che regolarmente il Circolo organizza durante l’anno. I visitatori avranno modo di scoprire il fascino di una eccellenza torinese attraverso esibizioni di magia a cura degli allievi del Circolo, un tour guidato per scoprire alcune “grandi illusioni” presenti nei locali del Circolo, un vero spettacolo di magia nella sala teatro (che vede in scena tutto il percorso della scuola di magia: Leonardo Reho l’artista più giovane, di soli 8 anni, il diciottenne Erik Baron e i giovani adulti Gaia Elia Rossi e Andrea Petrosillo, entrambi Campioni Italiani di Magia; ed una mostra fotografica. Sarà l’occasione inoltre per portare avanti la petizione che chiede alla Città di Torino di intitolare una via al torinese Bartolomeo Bosco (Torino, 1793 – Dresda, 1863) considerato il più importante prestigiatore di tutti i tempi. Ingresso 8 €; gratuito per i minori di 6 anni. Circolo Culturale Amici della Magia, Via Salerno 55, Torino. www.amicidellamagia.it.

Sono previste due fasce orarie alle quali il pubblico è invitato a partecipare: una “colazione” dalle 9.30 alle 12.30 e una “merenda” dalle 15.00 alle 18.30.

Ingresso 8 €; gratuito per i minori di 6 anni e per i soci CADM. Informazioni 339/4998327.

Collocato per lungo tempo in Via Santa Chiara, nel cuore della Torino storica, oggi il Circolo ha una sede più ampia e confortevole in via Salerno 55, realizzata per venire incontro alla crescente attenzione del pubblico al mondo dell’illusionismo. Qui si incontrano prestigiatori e artisti di ogni paese. Il Circolo dispone di una vasta biblioteca, a disposizione dei soci, con oltre 5.000 volumi. Un preziosissimo patrimonio che rende il CADM proprietario della seconda biblioteca magica al mondo dopo quella di Londra.

Il CADM propone un vivace calendario di attività, rivolte ai soci ma anche agli appassionati e ai curiosi: dall’eccellente scuola per i bambini e i principianti, agli spettacoli, alle conferenze tenute da nomi più illustri della magia nazionale ed internazionale, alle lezioni dei maestri, alle prove di scena dei numeri, ai corsi di dizione e recitazione e tutto quanto possa interessare il mondo del palcoscenico.

Circolo Culturale Amici della Magia, Via Salerno 55, Torino

Parte da Torino Shimano Steps Italian Bike Test

Sabato 21 e domenica 22 al Birrificio San Michele di Sant’Ambrogio di Torino prenderà il via la prima delle cinque tappe dell’unico Bike Test Tour italiano

Neanche il tempo di lasciarsi alle spalle l’incredibile successo di Italian Bike Festival che la carovana di Bike Events è già pronta a partire nuovamente.

Sabato 21 e domenica 22 prenderà il via la prima delle cinque tappe di Shimano Steps Italian Bike Test, l’unico Bike Test tour in Italia che tra settembre e ottobre attraverserà lo stivale far provare agli appassionati di Road Bike, MTB, Urban Bike ed eBike tutte le novità del 2020.

 

Il via sarà a Sant’Ambrogio di Torino, location inedita per questa manifestazione.

Dalle 9.00 di sabato fino alle 17.00 di domenica, il village allestito all’interno del Birrificio San Michele ospiterà centinaia di appassionati delle due ruote spinti dal desiderio di provare in anteprima le novità del prossimo anno di tutte le principali aziende del mondo bici.

 

Il Birrificio, fondato nel 2010 e collocato in un antico edificio del 1860 immerso nel verde e abbracciato dalle fonti del monte Pirchiriano, ai piedi della Sacra di San Michele, è un habitat che per sua natura e purezza permette di ottenere un prodotto di eccellenza e rappresenta una location davvero unica e suggestiva per Shimano Steps Italian Bike Test.

 

Per tutti i partecipanti l’organizzazione ha tracciato dei trail road ed off road adatti a tutti i livelli di riding e in grado di esaltare le caratteristiche tecniche delle bici in prova ed offrire al partecipante l’emozione di un vero test bike!

 

All’interno della manifestazione sono previsti anche momenti di approfondimento come i corsi di guida sicura in eBike, organizzati in collaborazione tra Cannondale e i maestri di MTB di A.M.I. Bike.

 

Per partecipare all’evento è necessario pre iscriversi online (http://bit.ly/IBT-registrati) e presetarsi in segreteria il giorno della manifestazione per ritirare il badge d’ingresso.

 

Dopo Sant’Ambrogio di Torino, Shimano Steps Italian Bike Test sarà a:

 

28/29 settembre – Veneto – Montecchi Maggiore

 

5/6 ottobre – Lombardia – Alzano Lombardo

 

12/13 ottobre – Lazio – Formello

 

26/27 ottobre – Puglia – Castel del Monte

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Chissà se la data del disco è giusta…

Caleidoscopio rock USA anni 60

A volte è difficile spiegare il perché valga la pena parlare di bands semisconosciute o cadute nell’oblìo in men che non si dica. Quelle bands di cui si sa poco o nulla, magari nemmeno l’anno di fondazione o di scioglimento, su cui permangono perfino dubbi riguardo la datazione dei rarissimi 45 giri incisi; bands su cui non sappiamo nulla riguardo il manager o riguardo i locali in cui si esibivano, o se avessero partecipato a competizioni più o meno note e ambite. Magari si conoscono solo i nomi dei loro componenti, ma nulla riguardo le influenze originarie, i cambi di formazione, l’evolversi dello stile o del sound. Eppure se ne deve parlare per onestà intellettuale e per il fatto che, sebbene comete passate rapidamente, lasciarono, durante la breve parentesi della loro fiammata di ispirazione, perle isolate ma luminose, esiti musicali avanti di decenni rispetto ai tempi. Nella seconda metà degli anni Sessanta non era evento così raro il trovare suoni o stili incredibilmente precorritori, tanto che all’ascolto verrebbe da controllare la data di incisione con ricerche incrociate, salvo poi ammettere che effettivamente l’anno era quello e che il sound anticipava soluzioni musicali ben più famose ma sopraggiunte anche 10 anni dopo.

In questa rubrica da me curata sarà facile imbattersi in queste “stelle isolate”; ma, come le supernova, destinate a morire nel momento del loro massimo fulgore per eventi improvvisi o imponderabili.

Un esempio veloce veloce? The Dystraction, formatisi a Reno (Nevada) tra compagni alla Wooster High School e alla Sparks High School: Rick Yancey (V, chit), Rob Hanna (V, chit), Danny Herring (b), Scott Monroe (batt). Tramite Bob Hanna, padre del chitarrista e membro degli Esquires, ebbero un punto di contatto con l’etichetta Coast records di Hollywood, con cui incisero un unico 45 giri (considerato perla rara da moltissimi cultori del rock psichedelico ma soprattutto dell’hard rock delle origini). Nel 1969 (sebbene appaia incredibile ascoltandone il sound) esce questo single: “Wonder What Ya Feel” [Hanna] (Coast 6969; side B: “Where Are We Now” [Hanna]). Il lato A è pionieristico all’ennesima potenza ed è quello che più mette a dura prova la datazione, dimostrando quanto il rock anni ‘60 avesse forme all’avanguardia e seminasse con abbondanza su un terreno fertilissimo per i decenni successivi. L’incisione fu stella luminosa per una band su cui si hanno scarsissime informazioni, se non che nel 1969 si esibì in vari clubs in Oregon e California e che partecipò con successo ad una “Battle of the Bands” a Reno già nel 1968; probabilmente fece il bis nel 1969, qualificandosi tra i quattro vincitori che passarono alla fase successiva a Las Vegas, secondo la cronaca locale di Reno Gazette-Journal e Nevada State Journal. Altre notizie sono impossibili da trovare e tantomeno c’è possibilità di stilare una cronologia sull’ultimo periodo dei The Dystraction; figuriamoci ricostruire le circostanze o i motivi dello scioglimento della band…

Ciò che resta è il lascito musicale e soprattutto il fatto che ancora in molti (esperti e non) si stiano   arrovellando il cervello per trovare una spiegazione ad un sound così pionieristico e precursore, da lasciare incantati ed increduli. Me compreso…

Gian Marchisio

 

Maltrattamenti in famiglia: tre persone denunciate dai Carabinieri

Dal Piemonte
Nei giorni scorsi i Carabinieri del Comando Provinciale di Asti hanno affrontato
diversi episodi di maltrattamenti in famiglia e inosservanza al divieto di
avvicinamento e comunicazione con la parte offesa disposta dall’Autorità Giudiziaria.
A “fare i conti” con la giustizia sono stati un 53enne dimorante a nord della
provincia astigiana, un 39enne ed una28enne entrambi residenti nella zona sud della
provincia. In particolare i Carabinieri della Stazione di Cocconato (AT), a
conclusione degli opportuni accertamenti, hanno denunciato a piede libero il 53enne
poiché a suo carico sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza relativamente alla
commissione, dal 2012 ad oggi, di svariate vessazioni nei confronti della moglie, da
cui ormai si era separato da alcuni anni, e consistenti in ripetute violenze fisiche,
psicologiche ed ingiuriose. I Carabinieri della Stazione di Canelli (AT), invece, hanno
denunciato il 39enne che, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari con
divieto di avvicinamento e comunicazione con la parte offesa, incurante dei
provvedimenti disposti dal Tribunale, aveva ripetutamente insultato il figlio
minorenne della sua ex compagna, anch’egli parte offesa nel procedimento penale a
suo carico. Infine, i Carabinieri della Stazione di Nizza Monferrato (AT), a seguito
della querela sporta da un padre separato e non affidariato del minore nato dalla
precedente convivenza, hanno denunciato la giovane 28enne poiché, a seguito degli
accertamenti svolti, sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza circa la
commissione, nei confronti della figlia di 5 anni, di maltrattamenti non solo di
 carattere fisico ma anche psichico, palesando, tra l’altro, un’assenza di riguardo nella
cura della bambina.