ilTorinese

Manutenzione stradale, lavori nei quartieri

La Giunta Comunale ha approvato  un progetto per ulteriori opere di manutenzione e riqualificazione di strade cittadine per un totale di quasi 552mila euro, a seguito del riutilizzo dei ribassi di gara.

Il lavori consistono nell’ampliamento di alcuni interventi già previsti e riguarderanno in particolare: corso Vittorio Emanuele II, da corso Cairoli a Porta Nuova, a tratti in ambo le direzioni, e corso San Maurizio, nel territorio della Circoscrizione 1; corso Ferrucci, da piazza Bernini a via Boggio, a tratti in ambo le direzioni, nel territorio della Circoscrizione 3; corso Francia, da piazza Rivoli a corso Marche, nel territorio della Circoscrizione 4; corso Casale, tra piazza Pasini e piazzale Marco Aurelio e il controviale nord corso Regina Margherita, tra via Fontanesi e corso Belgio nel territorio della Circoscrizione 7.

Locatelli (Prc-Se): “le rassicurazioni di Fca sul futuro valgono zero”

 “Si riprenda la lotta”

“Le rassicurazioni che Fca ha fornito all’Unione Industriali  per quanto riguarda gli impegni in divenire  valgono zero” sostiene Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino.

Continua Locatellli . “Tra le tante parole al vento  leggiamo che Pietro Gorlier, responsabile delle attività europee di Fca, ha ribadito la centralità dell’area torinese, nell’ambito della valorizzazione della filiera nazionale e delle competenze nazionali,  per quanto attiene agli impegni assunti sul piano delle produzioni e degli investimenti del settore automobilistico. “Fiducioso” sulle ampie rassicurazioni date il presidente degli industriali di Torino Giorgio Marsiaj, alla faccia della decisione dell’azienda di spostare la piattaforma di Fiat e Lancia fuori dall’Italia, ultimo scippo in ordine di tempo operato da Fiat-Fca dopo aver usato e abusato di una montagna di soldi pubblici. Siamo alle solite. Alla vigilia della nascita del nuovo gruppo automobilistico per via della fusione Fca Psa l’azienda continua a fare i propri comodi senza alcun vincolo o intervento di controllo da parte dello Stato italiano. Così si va a finire male. Nessun credito alle promesse di Fca e degli industriali torinesi, nessun affidamento ad un governo latitante. Si riprenda la lotta per salvare l’automotive a Torino e in Italia”.

(foto: il Torinese)

Giampaolo arriva al Toro: “Grande entusiasmo e voglia di ricominciare”

 Marco Giampaolo sarà  presto allenatore del  Torino: ha firmato un contratto biennale

 “Sono davvero molto felice di  riprendere a fare quello che è il mio mestiere e di farlo in una società gloriosa,  ricca di storia come il Torino”.

Così  Marco Giampaolo parlando con Torino Channel, che ha aggiunto: “Troverò un ambiente passionale. E quello che auguro a me stesso e ai tifosi è toglierci delle belle soddisfazioni. Ho un  grande entusiasmo e voglia di ricominciare”.

Con Affini rinasce l’antico brand Distillerie subalpine

Lo storico brand di liquori e distillati “Distillerie Subalpine”, fondato nel 1920 dalla famiglia Levi Montalcini, ritorna a nuova vita grazie al Gruppo Affini. 

Primo nato di questo nuovo corso del brand sarà il Fernet, uno dei liquori italiani più conosciuti, a base di Aloe e prodotto in collaborazione con un liquorificio artigianale della Valle di Susa
La linea “Distillerie Subalpine” si arricchirà nei mesi successivi con nuove creazioni in un mix di tradizione e originalità. Una produzione artigianale e limitata che si fonda su nuove collaborazioni e sul recupero delle materie prime.
Domenica 9 agosto presso i due locali Affini ( “Affini Porta Palazzo Riv.2” in Piazza della Repubblica 3 e Affini San Salvario Riv.1” in Via Belfiore 16C) una serata per degustare il Fernet in purezza o come ingrediente di interessanti cocktail
Per tutta l’Estate, inoltre, le due insegne del Gruppo Affini resteranno aperte, affiancando alla consueta proposta Food&drink un ricco programma di appuntamenti.
Qui di seguito e in allegato il comunicato stampa di presentazione delle “Distillerie Subalpine”, un paio di foto del nuovo Fernet e il calendario appuntamenti di Affini per l’estate.

In prima a Bardonecchia “La civiltà liberale” di Quaglieni

Martedì 11 agosto alle ore 17,30, nel Palazzo delle Feste di Bardonecchia, sala Giolitti, avrà luogo la prima presentazione nazionale del libro di Pier Franco Quaglieni Mario Pannunzio. La civiltà liberale, Golem Edizioni. Presentatori: prof. Maurizio Ceccon e prof. Giuseppe Piccoli.

Il libro ricostruisce storicamente la figura di Mario Pannunzio, uomo di cultura, giornalista e uomo politico tra i più importanti del Novecento, attraverso saggi, articoli e testimonianze di numerose personalità ed amici tra i quali Giovanni Spadolini, Alberto Ronchey, Indro Montanelli, Marco Pannella,  il cardinale Ravasi ,Mario Soldati, Pierluigi Battista, Mirella Serri.

Nel “decreto Agosto” gli aiuti per le attività commerciali di Torino

Tra le 29 città Italiane  in cui le attività commerciali e turistiche otterranno un contributo a fondo perduto a seguito di un calo di fatturato dovuto all’emergenza coronavirus c’è anche Torino.

E’ quanto previsto nel “decreto agosto“ approvato ieri sera a Palazzo Chigi.

Soddisfazione della sindaca Chiara Appendino e della vice ministro dell’economia, la torinese Laura Castelli.

Bollettino Covid Piemonte: 31 contagi, nessuna vittima

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

26.259 PAZIENTI GUARITI E 645 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.259 (+30 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3242 (+6) Alessandria, 1583 (+3) Asti, 845 (+0) Biella, 2465 (+2) Cuneo, 2368 (+4) Novara, 13.512 (+13) Torino, 1107 (+1) Vercelli, 964 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 173 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 64sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI RESTANO 4136

Nessun decesso di persone positive al test del Covid-19 comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte. Il totale rimane 4136 deceduti risultati positivi al virus.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.830(+3rispetto a ieri, di cui 25 asintomatici; dei 31: 5 screening, 24 contatti di caso, 2 con indagine in corso; quelli importati sono 1 su 31) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4123 Alessandria, 1887 Asti, 1056 Biella, 2954 Cuneo, 2834 Novara, 16.019 Torino, 1388 Vercelli, 1157 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 273 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 139 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 3 (come ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 87 (-1 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 700.

I tamponi diagnostici finora processati sono 519.034, di cui 284.916 risultati negativi.

Due bimbi salvati grazie a trapianto di fegato combinato

Dalla Serbia a Torino: salvati con un doppio trapianto combinato fegato – rene due bambini al Regina Margherita sono rientrati a Belgrado

Sono rientrati nella loro casa a Belgrado, dopo la riapertura delle frontiere dopo la chiusura forzata dalla grave emergenza Covid-19 e giusto in tempo prima della nuova chiusura, due bambini serbi di 13 e 7 anni arrivati a Torino all’ospedale Infantile Regina Margherita nel 2019 per essere curati attraverso un trapianto combinato di fegato e di rene per una grave malattia congenita che coinvolge entrambi gli organi, portando alla dialisi ed alla cirrosi epatica sin dai primi anni di vita.  

Il trapianto combinato di rene e fegato è un intervento molto complesso nei bambini e non disponibile in Serbia, ma il team multidisciplinare dei trapianti pediatrici della Città della Salute di Torino ha prontamente dato la disponibilità in accordo con il Centro Nazionale Trapianti per offrire una possibilità di vita migliore ai due bimbi. L’intervento è stato effettuato dal professor Renato Romagnoli (Direttore Centro trapianti di fegato dell’ospedale Molinette di Torino), Simona Gerocarni Nappo (neo Direttore Urologia pediatrica Regina Margherita), Aldo Verri (responsabile Chirurgia vascolare ospedaliera Molinette) e dagli anestesisti del dottor Roberto Balagna.

La dottoressa Licia Peruzzi del Centro Trapianti renali (diretto dal dottor Bruno Gianoglio) del Dipartimento Regina Margherita della Città della Salute di Torino segue un progetto di collaborazione con la Nefrologia pediatrica di Belgrado.

I due bambini sono stati accolti grazie ad una fitta rete di supporto e di mediazione culturale, coordinata dalla Onlus Collettivo Azione Pace, che segue il progetto sin dalla sua nascita. Durante la permanenza a Torino in attesa del trapianto i bimbi sono stati dializzati presso l’ospedale Infantile Regina Margherita e, grazie alla catena di solidarietà che circonda il progetto, sono stati inseriti nella scuola Vittorino da Feltre e nella vita torinese, grazie al supporto anche di casa Giglio, Casa Oz, Associazione Infanzia Nefropatica e  Find the Cure.

Il trapianto combinato rene – fegato è stato seguito da un team coordinato dal Centro Regionale Trapianti (diretto dal professor Antonio Amoroso), formato da nefrologi, gastroenterologi (diretti dal dottor Pierluigi Calvo) ed urologi (diretti dalla dottoressa Simona Gerocarni Nappo) del Regina Margherita, chirurghi del trapianto di fegato e del trapianto renale dell’ospedale Molinette (diretti dal dottor Aldo Verri), anestesisti delle Molinette (diretti da Roberto Balagna).

I bambini erano quindi pronti a rientrare a Belgrado, ma la chiusura delle frontiere per l’emergenza Covid-19, li ha trattenuti ancora a Torino per due mesi, durante i quali tutte le forze in campo hanno continuato a seguirli e non farli sentire isolati. Appena è stato possibile i due bimbi e le loro mamme sono riusciti a ritornare nelle loro case di Belgrado a mangiare le “caramelle di Serbia”, delle quali sentivano la mancanza, grazie anche all’aiuto del Consolato Generale della Repubblica di Serbia in Italia, che supporta i bimbi e le loro famiglie in questo lungo viaggio lontano da casa per avere una vita finalmente migliore.

Il team dei trapianti continuerà a seguire i due bambini a distanza e con visite reciproche a Belgrado ed a Torino: da questa collaborazione è nato il Centro trapianti di  rene pediatrico a Belgrado e le attività di formazione proseguono affinchè possa ulteriormente migliorare la medicina dei trapianti.  

Arera, l’autorità pubblica che si trasforma in multinazionale

Se fino a qualche anno fa il grande rischio per il servizio idrico era quello che le grosse multinazionali entrassero nel capitale delle società erogatrici dell’acqua dei nostri rubinetti oggi possiamo dire che , pur restando in mano pubblica molte delle società idriche, il risultato di una gestione del servizio idrico esclusivamente fondata su criteri aziendalisti e finalizzati al conseguimento del profitto pagato dalle nostre bollette è in gran parte raggiunto.

Se da un lato la progressiva acquisizione di importanti quote di controllo nelle società ex municipalizzate da parte di grandi gruppi finanziari pare, al momento, essere rallentata, dall’altro viene sempre più proposta e promossa una gestione di tipo esclusivamente mercantilistico delle risorse idriche che sono pur sempre un bene comune che dovrebbe essere accessibile a tutti e gestito con  criteri diversi da quelli della speculazione finanziaria.

Il protagonista di questo processo che porta ogni giorno di più l’acqua delle nostre case a dipendere da simili logiche è ARERA, l’agenzia nazionale di controllo per le reti ( acqua , gas, elettricità e ciclo dei rifiuti).

Potrebbe sembrare strano che una autorità pubblica a cui si riferiscono gli ATO ( Ambiti territoriali ottimali) promuova logiche privatistiche su servizi essenziali come quelli in questione ma basta dare un’occhiata ai provvedimenti presi da ARERA di cui è possibile consultare gli atti sul sito arera.it.

Dopo le timidissime concessioni fatte all’inizio dell’emergenza sanitaria, il 23 aprile 2020, quando tutti noi eravamo ancora reclusi nelle nostre case e milioni di famiglie ed imprese stavano intravedendo il collasso, poi realizzato, con la segnalazione n. 136 ARERA comunicava a Governo e Parlamento che le misure emergenziali deliberate ( timide possibilità di dilazioni nei pagamenti) dovevano assolutamente finire perché non compatibili con le logiche di mercato; proprio così, mentre le famiglie e l’economia nazionale erano bloccate in quarantena da una crisi sanitaria e sociale senza precedenti l’Autorità, che dovrebbe essere pubblica, richiamava le logiche del profitto e del mercato.

Ma dalla “segnalazione” si è passati, nel silenzio totale, all’azione; con la delibera 235 del 23 giugno 2020 ARERA ha pensato di introdurre misure urgenti nel servizio idrico alla luce dell’emergenza covid – 19; verrebbe da pensare che , proprio alla luce dell’emergenza, venissero alleggerite le bollette, e invece?

Con questa delibera, visti i mancati introiti ai gestori del servizio idrico nei mesi di lockdown e visti i ritardi nei lavori programmati sulla rete (cantieri fermi etc…), si concede alle società erogatrici dell’acqua la possibilità di rivalersi in bolletta nei prossimi mesi; visto che il corona virus ha fatto diminuire le entrate per qualche mese ARERA permette ai gestori di rivalersi sui cittadini e sulle imprese nelle prossime fatturazioni dell’acqua, quasi che la colpa fosse loro. E tutto quest0, va ribadito, viene deliberato da un’autorità che si definisce pubblica.

Nove anni fa i referendum sull’acqua hanno mostrato, con una partecipazione oltre ogni attesa, che i cittadini hanno chiaro il principio che l’acqua è un bene comune e deve essere gestito a beneficio della comunità e non nell’interesse di pochi; il Movimento 5 stelle delle origini era stato tra gli artefici di quella impensabile affermazione referendaria, pochi anni dopo i 5 stelle di governo assistono a questi scempi in un silenzio complice.

Certamente un buon affare per i grandi gruppi multinazionali che grazie ad ARERA riescono ad ottenere lo stesso risultato di una gestione del servizio idrico a loro immagine e somiglianza senza più nemmeno dover fare finta di investire qualche euro nell’acquisizione di quote societarie delle società idriche; società che restano in gran parte di proprietà degli enti locali ma che per volontà di ARERA, agiscono come i peggiori speculatori della finanza trasnazionale senza volto e senza nome.

Massimo Iaretti, Presidente Movimento Progetto Piemonte
Gigi Cabrino, consigliere comunale aderente al Movimento Progetto Piemonte