ilTorinese

Tenta di avvelenare anziano con il Paraflu per ottenere subito l’eredità

Susa (TO), tenta di uccidere un anziano facendogli bere liquido per auto, carabinieri arrestano badante

I carabinieri della Compagnia di Susa ed i colleghi dell’Aliquota CC della Sezione di Polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Torino hanno eseguito una misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di una cittadina peruviana di 46 anni, residente a Sant’Antonino di Susa (TO), ritenuta responsabile di tentato omicidio.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, è stata avviata nel giugno del 2019 quando un 88enne di Sant’Antonino di Susa (TO) era stato ricoverato presso l’Ospedale di Susa (TO) in gravi condizioni per aver ingerito del liquido antigelo per motori, scambiato per una bevanda all’interno di una bottiglia.
L’uomo era stato accompagnato all’ospedale proprio dall’arrestata, all’epoca dei fatti badante della vittima, per poi essere ricoverato in prognosi riservata per un lungo periodo, riuscendo solo da poco a riprendere la sue normali abitudini di vita.
L’attività investigativa ha consentito di documentare le responsabilità dell’indagata e di appurare che era stata lei a far bere all’uomo il liquido antigelo con l’inganno.
Il movente di tale azione delittuosa sarebbe connesso a questioni di natura economica. Nello specifico l’indagata, nel 2016, aveva accompagnato l’anziano da un notaio inducendolo a cederle gratuitamente la nuda proprietà della sua abitazione, senza che l’anziano avesse compreso la natura di quell’atto e senza informare l’amministratore di sostegno da cui l’anziano era assistito.
Per tale motivo la donna, temendo di perdere il possesso dell’immobile dopo l’impugnazione del provvedimento da parte dell’amministratore di sostegno e per timore che l’anziano ritrattasse la vendita, ha pensato all’avvelenamento per risolvere il caso in suo favore.

Convivenza tra auto e bici Lettera aperta al presidente dell’Aci Piergiorgio Re

Caro Presidente, Tu sei da molti anni a capo dell’ACI Torino ed hai accumulato una lunga esperienza nella tutela degli automobilisti rispetto alle più balzane esperienze sul traffico torinese attuate da amministrazioni comunali di diverso orientamento

Oggi Torino è diventata di fatto impercorribile  con controviali di grandi corsi a velocità incredibili a vantaggio privilegiato di biciclette e monopattini. Io comprendo le ragioni del traffico cosiddetto sostenibile , ma non posso accettare che con tutti i gravami fiscali a cui è soggetta l’auto, noi automobilisti veniamo mal sopportati e tartassati fino al punto di dissuadere dall’utilizzo dell’auto.
E’ stata per ora vinta la battaglia per lo più sostenuta dai commercianti contro l’estensione abnorme della Ztl a pagamento , ma ora l’accanimento contro l’auto ha raggiunto livelli intollerabili . Vogliono anche farci multare da chi raccoglie la spazzatura . Che ci voglia più disciplina anche da parte degli automobilisti è cosa più che accettabile e giusta, ma per disciplinare il traffico è necessario che esso possa circolare. Con le nuove facilitazioni alle bici l’auto esce fortemente penalizzata. E non è solo questione ecologica, ma anche di odio ideologico nei suoi confronti . L’idea di consentire la percorrenza contromano delle biciclette appare assurdo  e inaudito. La presente per sapere cosa intende mettere in atto  l’ACI  locale e nazionale per preservare qualche diritto a chi ritiene di usare l’auto e non crede di per sé di dover essere penalizzato fino al punto di dovervi rinunciare.
Grazie, caro Presidente, e i migliori saluti ed auguri per il non facile compito a cui devi badare.
Pier Franco Quaglieni

“Conosci l’estate?”

IL PRIMO ROMANZO DI SIMONA TANZINI AMBIENTATO A PALERMO  Prima di partire per le vacanze cercavo un libro ambientato a Palermo, la mia città. Non ci vado più molto e ne ho nostalgia. Mi manca il suo  mare, mi mancano i miei cugini, l’arte, l’architettura, il cibo, le emozioni “forti” a cui non sono più abituata. Alla ricerca dunque di una lettura che mi riportasse, almeno con la fantasia, nel mio amato luogo, a fine luglio entro in una libreria di Torino e un commesso entusiasta, e decisamente innamorato del suo lavoro, mi consiglia “Conosci l’estate?” di Simona Tanzini, edito da Sellerio. Lo acquisto fidandomi incondizionatamente del suo giudizio. 

Dalle prime pagine capisco subito che era quello che cercavo, una descrizione della “città-ossimoro”, dei suoi quartieri, delle abitudini e delle esternazioni colorite dei suoi abitanti, dei segni che lascia lo scirocco, della straordinaria bellezza e delle contraddizioni di questa città-continente.

La storia, il linguaggio lucido e ironico della scrittrice mi hanno conquistato. Ho compreso empaticamente i disagi del disturbo percettivo della protagonista, la sinestesia, mi sono immedesimata e specchiata nel suo percorso formativo, è sociologa e giornalista come me. La differenza nel vissuto è che lei è una romana trapiantata a Palermo, mentre io, prima di abitare a Torino, tra l’altro una delle città predilette di Viola, ero una palermitana trapiantata a Roma.

E’ un “giallo mediterraneo” che racconta di un volto del giornalismo televisivo, Viola appunto, che possiede “una particolarità”, un disturbo della percezione, che le fa accostare luoghi e persone a colori e musica. La protagonista purtroppo ha anche i “neuroni bucati”, come lei dice, che la condizionano nei movimenti e nell’approccio alla realtà.

Nel pieno di una ondata di scirocco viene uccisa Romina e il maggiore indiziato per questo omicidio è Zefir, un cantante molto conosciuto. Viola vaga per tutti i luoghi coinvolti dal crimine, conducendo la sua vita movimentata, curiosando nelle case e nelle giornate di ogni tipo di gente. Santo, l’ex caporedattore, trincerato dietro tenaci silenzi la mette in contatto con un suo amico, un poliziotto che lei chiama Zelig perché “cambia spesso colore”, il quale sembra sfruttare le sue intuizioni, le sue visioni, l’abilità di capire le persone attraverso le cromie. L’inchiesta diventa una storia, un girovagare nella eloquente Palermo, un susseguirsi di eventi e coincidenze lontani, mischiati a pensieri contemporanei su se stessa, sulla città, su fatti e persone, con spirito, ironia, a volte cinismo e amore, sentimenti tutti orientati all’obiettivo di rubare la verità ad una realtà complessa e articolata. Dietro la “vicenda gialla” traspare il vero cuore del romanzo: il ritratto commovente, quasi un diario, di una donna che avverte che in lei “si sta allargando il buio”, che è lei “quella diversa” e perciò attraversa la vita in modo totale con tristezza e divertimento, malinconia ed entusiasmo, dolore e godimento.

Un libro nuovo, senza luoghi comuni su un luogo, Palermo, che troppo spesso li riceve e li patisce, una scoperta piacevole.

In attesa di una prossima avventura palermitana di Viola, un invito appassionato a leggere “Conosci l’estate?”.

Maria La Barbera

Dedicata ad Alberto Carpani la parata automobilistica 457 Experience

Ruzza Torino e PA74 Music promuovono l’omaggio ad Alberto Carpani a cui sarà dedicata la parata automobilistica 457 Experience del prossimo 31 Ottobre.

“Turbo Diesel” è certamente uno dei brani musicali a tema motoristico più famosi, fenomeno di quella italo disco da esportazione di cui uno dei grandi interpreti è stato proprio Alberto Carpani – per tutti Albert One – spentosi lo scorso 11 Maggio.

La positività e la genuinità dell’artista sono state alla base di quella sua personale carriera che lo ha portato poi una seconda volta alla ribalta mondiale con la più recente “Sing a song now now” ma sono anche gli elementi che hanno stimolato l’assegnazione del Fritz d’Argento 2020.

Il premio è riservato alle personalità che brillano con gli elementi fondamentali della scuola motoristica torinese, condividendone lo spirito, e verrà assegnato ad Albert One con la motivazione:

< Il brano “Turbo Diesel” ha rappresentato nel mondo musicale la stessa capacità di esportazione che ha avuto la scuola motoristica torinese, divenendo un cult mondiale al pari delle più iconiche automobili nate a Torino. >

La più iconica di tutte le auto nate a Torino è certamente la FIAT 500, il cui appuntamento più atteso è fissato al prossimo 31 Ottobre, con la 457 Parade Experience, che porterà in passerella tutto il meglio di 500 dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi sino al Milano Monza Motor Show.

Con la regia di PA74 Music, una serie di approfondimenti radio presenteranno nelle prossime settimane l’iniziativa realizzata in collaborazione con Ruzza Torino. Anche Roberto Turatti (Storico produttore di Albert One e di tante altre icone della Italo Dance) e Fred Ventura, co-autori del mitico brano “Turbo Diesel”, interverranno presentando aneddoti e curiosità della persona di Carpani e della genesi dei suoi successi principali.

Artista, disk-jockey e produttore, Albert One aveva conosciuto la ribalta mondiale e anche collaborato con le amatissime Raffaella Carrà, Heather Parisi e Lorella Cuccarini: si è spento la scorsa primavera a 64 anni, per una grave polmonite.

In forma classica, il Fritz d’Argento viene assegnato come riproduzione in scala dell’elefante che animò gli eventi presso la Palazzina Reale di Stupinigi ed è in palio nel Gran Gala Ceirano – Trofeo del motorismo di origine torinese : in un calendario 2020 fortemente rivisitato in ragione dell’emergenza nazionale, il Fritz d’Argento verrà assegnato in forma dinamica, con il logo di Albert One affiancato ad un elefantino su tutte le vetture in parata.

Ulteriori informazioni sui portali Ruzzatorino.com e Pa74music.com.

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Trasporti pubblici Ecco come saranno organizzati alla ripresa delle scuole

Metropolitana, tram, treni locali, bus urbani e suburbani da lunedì 14 settembre – giorno della riapertura delle scuole in Piemonte in tempo di Covid19 – potranno raggiungere una capienza massima dell’80%, calcolata sulle singole capienze complessive indicate per ogni mezzo dalla carta di circolazione.

Saranno quindi utilizzabili tutti i posti a sedere ma soltanto una parte di quelli in piedi. Per fare alcuni esempi: sugli autobus blu (suburbani) che in media hanno una capienza di 50 posti a sedere e 24 in piedi, potranno essere occupati tutti i posti a sedere e 9 in piedi, per un totale di 59 persone. Il bus per Torino-Caselle che ha 101 posti totali disponibili, ne potrà occupare 36 seduti e 44 in piedi. I bus urbani di Torino avranno i 27 posti a sedere e soltanto 60 in piedi. Il tram della linea 4, il più grande della rete urbana cittadina, avrà 35 posti a sedere e 121 in piedi, per un totale di 156 passeggeri che rappresentano appunto l’80% dei 196 posti disponibili, invece i tram con i modelli più vecchi (quelli arancioni) potranno trasportare al massimo 135 persone.

“La ripresa dell’anno scolastico sarà un momento di grande impegno per tutti – ha detto il direttore dell’Agenzia per la Mobilità Cesare Paonessa in audizione in Commissione Trasporti del Consiglio regionale – ci siamo raccordati con le scuole per prevedere meglio le esigenze di trasporto degli studenti. Rispetteremo le nome sulla capienza e informeremo i passeggeri a seconda dei posti disponibili per ogni tipo di mezzo, ma sappiamo sin d’ora che la percezione da parte degli utenti sarà comunque di avere mezzi di trasporto affollati. Per questo motivo potenzieremo l’informazione e il numero delle corse, stiamo anche valutando la possibilità di utilizzare mezzi a noleggio”.

Il direttore dell’Agenzia – precisando che si prevede di tornare al 100% dell’uso del mezzo pubblico soltanto nel 2023 – ha risposto alle numerose domande dei consiglieri presenti che hanno riguardato: i controlli sul rispetto delle capienze massime (Lega), la misurazione dei reali flussi di utenti sui mezzi del trasporto pubblico locale e i problemi occupazionali delle aziende di trasporto (Luv), le misure da mettere in atto per non demotivare gli utenti dall’uso del mezzo pubblico anche in futuro (Pd), le risorse a disposizione e il trasporto ferroviario (M5s), i rimborsi degli abbonamenti (Forza Italia).

Referendum Sì o no? Con Morando e Boni

REFERENDUM COSTITUZIONALE: INCONTRO/SCONTRO TRA ENRICO MORANDO (SI) E IGOR BONI (NO)

Si svolgerà giovedì 10 settembre, a Torino, alle ore 18, presso l’NH Collection Hotel di Piazza Carlo Emanuele II, 15 (Piazza Carlina) un incontro/scontro tra le ragioni del SI e le ragioni del NO.
Sono a disposizione 50 posti che verranno assegnati fino ad esaurimento.

Parteciperanno all’evento:
Igor Boni – Presidente nazionale di Radicali Italiani, sostenitore del NO
Enrico Morando – Presidente di LibertàEguale, già Senatore del PD, sostenitore del SI
Modera l’incontro il giornalista Oscar Serra.

Una lettera alla figlia scritta dietro al banco di un’edicola

Informazione promozionale / Il libro di Adelio Tamburrini è ricco di tutto ciò che dovremmo avere il coraggio e l’onestà di dire e raccontare ai bambini: che la vita corre veloce ma in quella velocità dovranno trovare il tempo di fermarsi,  che durante il cammino troveranno tante persone,  ma solo poche busseranno alla porta nel momento in cui ne avranno bisogno, che l’amore tra due persone può anche finire ma l’amore per i figli no, che il verbo “imparare” non conosce età e ti accompagna semplicemente per tutta la vita, che la vita non è sempre giusta e non va quasi mai come vorremmo e a volte ci ritroviamo a salutare anche le persone a noi più importanti, ma bisogna rimettersi in piedi.

Adelio Tamburrini nasce professionalmente come Operatore Macchine Utensili, cresciuto e maturato nel settore aeronautico. Nel corso di questi anni si prende una pausa dal “suo” settore e si dedica a tutt’altro, riscoprendo sé stesso. Un uomo con molti interessi, dall’estro creativo versatile e dinamico, un Padre molto presente che regala, con questo libro, un ricordo per la vita a sua figlia, suo punto di forza.

Nasce da qui “dall’altro lato del bancone”, una lettera alla figlia in cui Adelio racconta, a carte scoperte, gli ultimi anni vissuti dietro al banco di un’edicola, la sua crescita, le sue cadute e le brillanti risalite, la forza che può portare il diventare padre, la realtà del sentirsi persi ed avere la forza di trovare la strada o semplicemente di reinventarsela. Le parole scorrono davanti agli occhi veloci, vere e commoventi, pagina dopo pagina ti immergi nel racconto di una vita che non conosci ed è un po’ come stessi guardando un film seduto su una seggiola, immagini tutte le persone che in questo libro vengono descritte e presentate, ti perdi nelle ambientazioni e in ciò che può portare l’amore di un padre per la figlia. “questa non è una di quelle favole a cui sei abituata” scrive l’autore alla figlia e io aggiungerei, questa è molto meglio! Perché nella sensibilità e dolcezza che si nasconde dietro a ogni parola c’è la vita raccontata a una bimba che ha dimostrato fin da subito di avere in sé tutta la forza del mondo. Ritroviamo tra le righe la gioia e la delusione, la rabbia e la tristezza e tutti gli insegnamenti che un padre può dare a una figlia oggi, in un momento in cui i bambini hanno più che mai bisogno di realtà.
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Queste pagine sono ricche di tutto ciò che dovremmo avere il coraggio e l’onestà di dire e raccontare ai bambini: che la vita corre veloce ma in quella velocità dovranno trovare il tempo di fermarsi,  che durante il cammino troveranno tante persone,  ma solo poche busseranno alla porta nel momento in cui ne avranno bisogno, che l’amore tra due persone può anche finire ma l’amore per i figli no, che il verbo “imparare” non conosce età e ti accompagna semplicemente per tutta la vita, che la vita non è sempre giusta e non va quasi mai come vorremmo e a volte ci ritroviamo a salutare anche le persone a noi più importanti, ma bisogna rimettersi in piedi. Questa lettera è stata scritta in uno dei periodi più strani che un italiano può aver vissuto, in piena quarantena mentre la tv ci bombarda di notizie terrificanti e i bambini disegnano arcobaleni con su scritto andrà tutto bene, come definito nel finale, è una lotta dell’autore con sé stesso mentre il mondo intero sta lottando con un nemico comune. Un modo per ricordare la forza individuale di ogni uomo in questi giorni bui.
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Tentano il furto, vengono messi in fuga dall’allarme e arrestati

I vicini allertano il 112, arrestati dalla Squadra Volante

Si sono introdotti nel cuore della notte all’interno di un alloggio al piano rialzato in via Arquata, rompendo con un pugno uno dei vetri esterni. I due ladri, di 42 e 40 anni, entrambi di nazionalità marocchina ed irregolari sul territorio nazionale, sono stati però sentiti da un condomino, che ha allertato il 112 NUE. Personale della Squadra Volante celermente giunto sul posto ha intercettato i due complici mentre si allontanavano dal luogo; in particolare, uno di loro presentava alcune ferite alla mano destra, procurate nel tentativo di effrazione. I due complici, disturbati durante il loro tentativo di furto dallo scattare dell’allarme in casa, sono stati arrestati per tentato furto in abitazione.

Tribunale brevetti, il Piemonte presentò una proposta

Il sostegno alla proposta di candidatura della Città di Torino come sede permanente del Tribunale unificato dei Brevetti (Tub) da parte della Regione Piemonte è stato tempestivo e si è manifestato al più alto livello istituzionale.

Lo ha spiegato la Giunta intervenendo in Aula a Palazzo Lascaris sulla mancata indicazione di Torino come divisione locale del Tub.   L’assessore ha chiarito che lo scorso 22 ottobre 2019, in occasione della visita del Presidente del Consiglio,  il presidente della Regione Piemonte gli ha consegnato un articolato dossier contenente, tra le altre richieste e proposte, anche una sintesi delle ragioni che deponevano a favore della candidatura del capoluogo piemontese. A tale atto formale hanno fatto seguito, nei mesi successivi, interlocuzioni politiche e istituzionali a sostegno della candidatura. In ogni caso, visto che Torino ha ottenuto la candidatura a sede dell’Istituto nazionale sull’intelligenza artificiale, l’assessore ha auspicato che le ricadute a livello occupazionale ed economico, siano effettivamente quelle prospettate.

Il presidente dei Moderati ha chiesto che comunque si avvii al più presto una discussione in Commissione sull’assegnazione  a Torino dell’istituto nazionale sull’intelligenza artificiale e invita a non dividersi sulla paternità di questa candidatura. Per il consigliere Torino e il Piemonte devono cogliere a pieno questa opportunità in cui bisognerà necessariamente coinvolgere il maggior numero di scienziati e professionisti del settore.

Un argomento, quello dei brevetti,  caro anche al capogruppo  della Lista Monviso che rivendica come, già un anno fa, attraverso una mozione, avesse invitato la Giunta a candidarsi per ospitare una sede del Tub, proprio in virtù della lunga tradizione che il capoluogo piemontese vanta in fatto di brevetti. Un peccato che ci sia mossi con estrema lentezza rispetto a Milano.

Per il Partito democratico,  il risultato dell’Istituto per l’Intelligenza artificiale a Torino, anche in una logica di compensazione col Tribunale dei brevetti è importante. Spero che al più presto il Consiglio possa votare l’ ordine del giorno Pd per impegnare anche la Regione per questo obiettivo.

Barelli, società sportive: “sostegno dal governo o si chiude“

“Non ci sono più, se mai ci fossero stati, i presidenti di mano destra, quelli che mettono mano al portafoglio per far andare avanti le società sportive

Noi siamo un servizio per il paese” e con il Covid “si è visto quanto sia importante l’attività motoria di base: ora ci servono subito 3-400 milioni a fondo perduto altrimenti le società sportive chiudono”. Paolo Barelli, rieletto sabato scorso per un altro mandato – il sesto – alla guida della Federnuoto, parte alla carica e mette da subito in mora il governo: “Nella riforma dello sport – dice conversando con l’Adnkronos – è stato completamente omessa la parte sulle società sportive, si è ragionato solo in termini di mandati. Magari serviva uno slogan da spendere politicamente, e questo lo lasciamo volentieri alla politica. Il tema invece è valorizzare assolutamente il ruolo delle società sportive, è il punto centrale, altrimenti sono tutte chiacchiere. L’ossatura dello sport nel nostro paese sono le società sportive, soprattutto quelle dilettantistiche”. “I nostri impianti vanno ad acqua calda e cloro, se non ci sono i soldi per pagare le bollette le piscine chiudono, questo deve essere chiaro. Già con il 30-40% in meno di iscritti le bollette non si possono pagare più. E dei circa 2 miliardi che servono allo sport nel suo complesso, a noi servono tra i 300 e i 400 milioni, abbiamo fatto i conti. Poi ai grandi campioni come Pellegrini, Paltrinieri, Setterosa e Settebello ci pensiamo noi: è al resto che il governo deve pensare”. “Le società sono il presidio per l’attività motoria e sportiva, e la riforma del governo – ribadisce Barelli – non tocca questo argomento, invito il governo a riflettere. Che poi vengano dal recovery fund o altro non importa, bisogna mettere mano al portafoglio: le società sono alla canna del gas. Noi forniamo un servizio al Paese, e il Paese ora deve ricordarsene: è arrivato il momento”.

Il comunicato è su https://www.federnuoto.it/home/federazione/news-la-federazione/36255-barelli-all-adnkronos-sostegno-dal-governo-o-si-chiude.html