Giovedì 19 novembre alle ore 21,30 lo storico Pier Franco Quaglieni , già direttore e docente emerito dell’istituto superiore di alti studi storici verrà intervistato dalla dottoressa Adriana Rizzo sulla piattaforma di Facebook del centro Pannunzio sul tema “Cosa è la storia ? La storia può essere soggettiva e imparziale?“
Il richiamo di Mattarella
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni/ Il Presidente della Repubblica Mattarella per la prima volta dopo tanti mesi difficili
ha alzato la voce, richiamando con chiarezza e fermezza gli Italiani e le forze politiche al senso di responsabilità richiesto dalla gravità del momento che viviamo
Nelle parole del Presidente, in versione aggiornata, ho risentito lo stesso pathos di Vittorio Emanuele III dopo la sconfitta di Caporetto. Era mesi che molti attendevano una parola forte che facesse sentire la voce della Nazione rispetto a quella delle fazioni e della mediocrità propria di una politica responsabile di gravissimi errori. Prima del Presidente della Repubblica solo la Presidente del Senato Casellati si era espressa con coraggio nei confronti di una situazione insostenibile.
Giustamente il Capo dello richiama gli Italiani alla disciplina, al buon senso, alla difesa di se‘ stessi.
Questo appello dovrebbe tradursi in un un messaggio alle Camere che dovrebbero unanimemente esprimere l’unità di tutti gli italiani. In certi momenti occorre la solennità della tragedia. Sul tempio della Gran Madre c’è una lapide che ricorda cosa fece il sindaco di Torino dopo Caporetto, scuotendo i torinesi.
I Sindaci d’ Italia dovrebbero riprendere le parole del Presidente e farle proprie. Non sarebbe di troppo l’invito a stringersi attorno al Tricolore, riscoprendo il valore della Patria comune negato per troppo tempo.
In questo momento storico in cui le regioni si rivelano inadeguate e possono rappresentare un elemento di confusione e di disgregazione bisogna tornare a guardare all’ Unità d’ Italia. Forse siamo in ritardo, ma bisogna tentare di far qualcosa ad ogni costo. Gli inviti del Presidente all’ Unità valgono per tutti gli italiani, nessuno escluso. E in questo frangente è necessario un governo di Unità nazionale che escluda i responsabili dello sfascio a cui siamo andati incontro. In un paese civile chi sbaglia deve avere l’onestà di farsi da parte. Solo così potremo pensare di risollevarci. Sia chiaro, non un ennesimo inciucione all’italiana, ma un momento di sintesi nazionale , un qualcosa che parte della classe politica neppure conosce e non sa praticare .Ma occorre tentare lo stesso e la guida del Presidente della Repubblica è decisiva.
Dopo Caporetto gli italiani seppero mettere da parte le discordie e furono idealmente un”esercito solo”schierato sulle rive del Piave a difendere l’Italia dall’invasore. Anche oggi occorre uno sforzo collettivo e corale che salvi l’Italia e gli Italiani.
Luci viola contro il tumore al pancreas
Giovedì 19 novembre a Torino si illuminano di viola la Mole Antonelliana, la cupola del Guarini e alcuni ponti per la Giornata mondiale della lotta al tumore al pancreas
Giovedì 19 novembre a Torino, come in molte città nel mondo,alcuni importanti monumenti si illumineranno di viola per celebrare la Giornata internazionale per la Lotta al tumore al Pancreas. Il viola rappresenta, infatti, il colore simbolo del cancro al pancreas e l’illuminazione dei monumenti più significativi costituisce uno degli strumenti messi in campo per sensibilizzare la popolazione su questa grave neoplasia, purtroppo ancora troppo poco conosciuta, che rappresenta, però, la seconda causa di morte per tumore al mondo.
Quest’anno a Torino, a sostegno dell’iniziativa “Facciamo luce sul tumore al pancreas”, nella serata del 19 novembre prossimo, nonostante la difficile emergenza Covid 19, verranno illuminati di viola dalle ore 17.30 la cupola del Guarini e la Cappella della SacraSindone, i ponti sul Po Vittorio Emanuele I di piazza Gran Madre,Umberto I di corso Vittorio Emanuele II, il ponte Isabella di corso Dante e il ponte Balbis di corso Bramante. Dalle ore 20 verràilluminata anche la Mole Antonelliana, a cura dell’Associazione Nastro Viola e della Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta, in collaborazione con il Comune di Torino e i Musei Reali.
Alla campagna partecipano anche altre località piemontesi, qualiArona, Castelletto Sopra Ticino, Gavi, Oleggio e Villafranca Piemonte.
Il tumore al pancreas colpisce ogni anno in Italia oltre 13 mila persone, con numeri, purtroppo, in continua crescita. Si stimano per la fine del 2020, sulla base della fonte Fondazione AIOM un totale di 14263 casi; nel solo Piemonte ha un’incidenza di più di mille nuovi casi l’anno, di cui solo il 15% risulta operabile al momento della diagnosi.
È fondamentale, quindi, per questa patologia arrivare a diagnosi più precoci, promuovendo finanziamenti per la ricerca e la diffusione della presenza sul territorio delle Associazioni dei pazienti, per essere di supporto ai malati di tumore del pancreas e ai loro familiari.
Mara Martellotta
Intervento del commissariato Dora Vanchiglia
Avendo avuto notizia della probabile attività di spaccio di un individuo residente nella zona, gli agenti del commissariato hanno proceduto al suo controllo.
Sabato mattina un cittadino nigeriano di 24 anni è stato fermato mentre usciva dal suo appartamento per recarsi su un balconcino ubicato sul ballatoio, la cui porta risultava chiusa con un lucchetto. Al momento del controllo, l’uomo nascondeva la chiave per aprire la serratura nella mano destra. Tra i numerosi indumenti presenti sulla superficie del balconcino, i poliziotti hanno trovato all’interno di una giacca un involucro contenente circa 30 grammi di marijuana. Estesa la perquisizione anche all’abitazione, alcuni frammenti della stessa sostanza vengono rinvenuti sul tavolo della cucina mentre 2000 euro in contanti erano nascosti in una scatola per il latte in polvere, occultata all’interno dell’armadio in camera da letto. Durante il controllo, gli operatori hanno notato che il contatore dell’energia elettrica presentava la leva abbassata, pur non mancando la corrente all’interno dell’abitazione. Grazie alle verifiche effettuate da personale IREN, è emerso come il nigeriano avesse creato, al di sotto del contatore, un allaccio rudimentale con del nastro isolante, finalizzato al furto di energia. Il ventiquattrenne è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente e denunciato per furto.
Nel pomeriggio, la pattuglia del commissariato, transitando nei pressi di corso Giulio Cesare, nota un individuo uscire da uno stabile. Alla vista della Volante, l’uomo dapprima accelera il passo per poi iniziare a correre, disfacendosi nel frattempo di un mazzo di chiavi, recuperato in seguito dagli operatori. L’uomo, un cittadino marocchino di 39 anni, dopo pochi metri viene bloccato. Sottoposto a perquisizione, i poliziotti trovano nella tasca della sua giacca 1 panetto di hashish, denominato “Sinham”, del peso di circa 1 etto ed ulteriori 25 grammi della stessa sostanza. Utilizzando il mazzo di chiavi recuperato, gli agenti accedono allo stabile dal quale lo straniero era stato visto uscire. Nel perquisire l’appartamento, vengono rinvenuti 4 panetti di hashish e diversi frammenti sfusi per 450 grammi di sostanza.
Irregolare sul territorio nazionale e con diversi precedenti specifici, il marocchino è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Per ragioni di sicurezza, quest’anno nei supermercati italiani non verranno raccolti direttamente gli alimenti, ma si potranno acquistare dal 21 novembre all’8 dicembre delle “gift card” da 2, 5 e 10 euro
Il valore sarà convertito in cibo non deperibile che verrà distribuito alle circa 8mila strutture caritative convenzionate che sostengono oltre 2.100.000 persone.
I punti vendita aderenti in Piemonte a questo link: https://www.bancoalimentare.it/it/node/5480
Le card possono essere acquistate anche sul sito www.mygiftcard.it, dove sono già disponibili.
Confagricoltura Piemonte segue con interesse e collabora con l’Università di Torino alla realizzazione del Progetto Horizon BACCHUS – Mobile Robotic Platforms for Active Inspection and Harvesting in Vineyard Areas (Piattaforma robotizzata per l’ispezione attiva e la raccolta del prodotto nelle aree viticole).
In un meeting on-line che si è svolto mercoledì 11 novembre un qualificato gruppo di produttori e tecnici vitivinicoli di Confagricoltura Piemonte ha discusso, sotto la guida dei professori Remigio Berruto e Mario Tamagnone del Disafa – Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, delle prospettive dell’incorporazione della robotica nella produzione di uva, che potenzialmente potrebbe migliorare sensibilmente le condizioni di lavoro degli imprenditori e degli operai agricoli; i sistemi intelligenti, infatti, stanno diventando la soluzione per indirizzare le produzioni verso l’agricoltura di precisione.
“La georeferenziazione dei vigneti – dichiara Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte – con la possibilità di effettuare ispezioni agrometeorologiche e anche visive sullo stato sanitario delle coltivazioni e la raccolta intelligente e dunque non solo meccanizzata, automatizzata e selettiva, in particolare, possono già, per alcuni aspetti, fornire un notevole miglioramento al prodotto raccolto”.
Il progetto si pone l’obiettivo di migliorare le prestazioni dei robot per contenere la diffusione delle malattie con minori trattamenti, controllare lo sviluppo dei funghi con raggi UV sulla fila (in collaborazione con l’azienda norvegese Sagarobotics), controllare meccanicamente le infestanti sulla fila, diradare i grappoli ammuffiti, selezionare e diradare i grappoli in vendemmia prelevando solo il prodotto con un certo grado di maturazione e sanità.
“Tuttavia, per raggiungere questo tipo di automazione, sono necessari progressi significativi per quanto riguarda le capacità cognitive e meccatroniche dei robot. Il sistema robotico mobile intelligente BACCHUS – spiega il professor Remigio Berruto dell’Università di Torino – si pone anche l’obiettivo di riprodurre le operazioni di raccolta a mano, operando in modo autonomo in quattro diversi livelli: eseguire la navigazione robotizzata con garanzia di qualità delle prestazioni al fine di ispezionare le colture e raccogliere dati dalla zona agricola attraverso un sistema di analisi della maturazione; eseguire operazioni di raccolta bi-manuale con la necessaria “finezza”, utilizzando una piattaforma robotica modulare; adattare la pinza robot alla geometria delle diverse colture; presentare capacità cognitive avanzate e capacità decisionali”.
Il sistema previsto sarà dimostrato e valutato nell’ambiente di vigneto ispezionando diversi tipi di vite e vendemmiando grappoli d’uva di diverse varietà.
Confagricoltura sta lavorando con l’Università di Torino per presentare e valutare l’applicazione in Piemonte, già nel prossimo anno.
Bricca e Segurana, donne ed eroine
Maria Bricca, eroina dell’assedio di Torino nel 1706 e Caterina Segurana, eroina nizzarda contro turchi e francesi nel Cinquecento.
Probabilmente queste due donne non ci dicono un granchè ma hanno in qualche modo svolto un ruolo importante. Ciò che si riferisce a queste due figure femminili sembra appartenere più alle leggende di Torino e di Nizza che non alla storia scritta ma il fatto che due vie portino i loro nomi, due strade minori ma situate in belle zone, vuol dire che questi personaggi sono stati accettati dal punto di vista storico, a tal punto da essere immortalati nella toponomastica cittadina. Si tratta di due donne coraggiose che hanno lasciato il loro nome inciso nella memoria storica di città e paesi. Via Bricca e via Segurana si trovano entrambe nella precollina compresa tra la Gran Madre di Dio, via Asti e corso Casale, a poca distanza l’una dall’altra. Chi erano costoro? Conosciamo forse meglio Maria Bricca, detta la Bricassa, per le vicende legate all’assedio francese di Torino e per la forza di questa donna che condusse un manipolo di uomini armati all’interno di un castello a Pianezza occupato dai francesi, molti dei quali furono uccisi e tanti altri finirono catturati. Ma la Segurana chi era? Eroina nizzarda respinse nel Cinquecento con straordinaria forza l’assedio dei turchi alla città di Nizza nel 1543 tanto da entrare nella leggenda. Questa donna è ancor oggi celebrata con orgoglio a Nizza e il 25 novembre, giorno di Santa Caterina, i Nizzardi la ricordano con una festosa cerimonia. Umile lavandaia si svegliò un giorno intrepida guerriera e si distinse durante l’assedio franco-ottomano di Nizza nell’agosto del 1543, ai tempi dell’empia alleanza tra il Re e il sultano. L’assedio venne levato trionfalmente dalle truppe sabaude con l’appoggio delle navi di Andrea Doria, che liberarono la città, che apparteneva al duca di Savoia e che si trovava in guerra con la Francia di Francesco I. Che terrore per i nizzardi quella mattina del 15 agosto quando all’orizzonte spuntò la flotta turca mentre da terra le colonne franco-turche comandate dal duca di Enghien e dall’ammiraglio Khair ed dīn Barbarossa investirono con l’artiglieria le mura della città. Nel momento più critico per Nizza, con i turchi di Solimano che stavano per avere la meglio sull’accanita resistenza degli assediati nizzardi, un giannizzero imperiale riuscì a piantare la propria bandiera nella breccia aperta sulle mura cittadine. Non l’avesse mai fatto!
Fu allora che insorse Donna Maufaccia, soprannome della popolana Caterina Segurana, così chiamata per il brutto aspetto, che scaraventò giù dalla breccia il Turco e si impossessò della bandiera. I nemici stavano per entrare sul bastione centrale quando la donna, insieme ad alcuni archibugieri, mutò le sorti del combattimento. L’episodio accese l’impeto dei nizzardi che riuscirono a metter fine all’assedio. Alla Segurana, che morì negli scontri, venne dedicata una stele con iscrizioni in nizzardo, posta sull’antico bastione. L’episodio ha ispirato pittori, poeti e scrittori non solo nizzardi. Torino, che si apprestava a diventare capitale del Ducato di Savoia di cui Nizza era parte, le ha dedicato una via insieme a Roma e Cagliari.
Filippo Re
Sono più di cinquecentomila le persone che fino a oggi, in Piemonte, si sono vaccinate contro l’influenza stagionale: (423.269 soggetti hanno più di 65 anni e 115.971 hanno tra i 6 mesi e i 64 anni di età). Sono solo alcuni dati riferiti in Consiglio regionale nell’ambito dei question time, dall’assessore alla Sanità Luigi Icardi in risposta all’interrogazione del consigliere Pd Domenico Rossi, che ha chiesto chiarezza rispetto a vaccini influenzali a disposizione di cittadini a rischio e non, nonché circa le modalità di distribuzione delle dosi sul territorio.
Il Piemonte – specifica l’assessore Icardi – si è aggiudicato una fornitura pari a un milione e cento mila dosi, aumentabili del 20 per cento, decisamente superiore rispetto alle 713.000 dosi circa, somministrate durante la scorsa campagna di vaccinazione 2019.
La campagna vaccinazioni, avviata lo scorso 26 ottobre, ha previsto una prima tranche di 400 mila dosi e poi altre quattro forniture per un totale di 700 mila dosi. Di queste, 683.500 sono state consegnate già ai medici, 16.500 sono ancora presso i magazzini in attesa della distribuzione alle farmacie. A queste devono essere aggiunte circa 78.000 dosi destinate alle ASL e alle Aziende Ospedaliere per la vaccinazione di operatori sanitari, ospiti di RSA e in alcuni casi cittadini e bambini a rischio. Non è prassi – ha specificato in conclusione l’assessore – che la Regione rifornisca le farmacie, che abitualmente invece acquistano le dosi dei vaccini per proprio conto e poi le vendono ai cittadini. In un momento delicato come quello attuale, si è però voluto però fornire un aiuto supplementare e se ci sarà modo di implementare questo 1,5% destinato alle farmacie, come deciso dalla cabina di regia nazionale, lo faremo”.
“La risposta dell’assessore – replica il consigliere del partito democratico Domenico Rossi – tende a rassicurare per quanto riguarda i cosiddetti soggetti a rischio per cui, con 1,1 milioni di dosi ordinate di cui 683 mila già distribuite ai medici, la somministrazione dovrebbe essere assicurata. Non si dia però nulla per scontato, perché nella situazione sanitaria in cui siamo non ci sono margini di errore: si lavori per migliorare la distribuzione e la calendarizzazione delle vaccinazioni, due aspetti su cui medici, farmacie e cittadini continuano a segnalare problemi. Diverso il discorso per chi non rientra nelle categorie a rischio: infatti, la Regione metterà a disposizione sul mercato libero, distribuendole alle farmacie, solo 16.500 fiale monodose. Una goccia nel mare. Considerato che le farmacie non riescono a trovare altre dosi sul mercato significa che, oggi, i cittadini non a rischio non sono nella condizione di vaccinarsi per l’influenza”.
Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di Francesca Frediani (M5S) sul Livello di contagio nelle scuole della Regione Piemonte; di Raffaele Gallo (Pd) sul Piano di garanzia sanitaria per i disabili minori, con particolare riferimento a quelli affetti da ipoacusia infantile, che prescinda dall’emergenza covid-19 e assicuri loro ogni tipo di continuità terapeutica; di Marco Grimaldi (Luv) sulle problematiche relative all’area sanitaria Covid a Torino Esposizioni; di Silvio Magliano sulla tutela di tutti i pazienti affetti da gravi forme di malattie croniche durante la gestione emergenza Covid.
‘Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole’ è un’iniziativa del Centro per il libro e la lettura nata dal protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo in programma fino a sabato 21 novembre.
La manifestazione, giunta alla settima edizione, è rivolta alle scuole di ogni ordine e grado, e propone attività educative e formative finalizzate alla promozione del libro e della lettura ad alta voce, strumenti fondamentali per la crescita emozionale e cognitiva di bambini e ragazzi.
Le Biblioteche civiche torinesi aderiscono all’iniziativa impegnando i bibliotecari delle sedi Centrale, Cesare Pavese, Dietrich Bonhoeffer, Alberto Geisser e Italo Calvino, nelle letture ‘online’ per circa 4mila studenti di 173 classi di scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado sul tema ‘Contagiati dalla gentilezza’, uno dei quattro proposti da ‘Libriamoci 2020’.
I titoli selezionati – fra cui I fantastici cinque di Quentin Blake, La scuola segreta di Nasreen di Jeannette Winter, Una splendida notte stellata di Jimmy Liao – sono quasi tutti presi dalla bibliografia della BILL-La Biblioteca della Legalità nata per diffondere la cultura della giustizia fra le giovani generazioni attraverso la promozione della lettura, sostenuta da IBBY Italia – International Board on Book for Young people.
La partecipazione delle Biblioteche civiche torinesi avviene in collaborazione diretta con TorinoReteLibri, la rete delle biblioteche scolastiche (circa 50 istituti torinesi e piemontesi) coordinata da Antonella Biscetti, con cui la Città ha rinnovato un protocollo d’intesa sia per promuovere azioni finalizzate a sostenere lo sviluppo di sistemi bibliotecari e culturali integrati, sia per supportare la promozione della lettura e della formazione permanente nei diversi quartieri.
La collaborazione prevede inoltre, a partire dal 2021, ulteriori azioni congiunte derivanti dalla sottoscrizione del Patto per la Lettura della Città di Torino: l’integrazione del catalogo di TorinoRetelibri con quello delle Biblioteche civiche torinesi; l’apertura al pubblico, anche in orario extrascolastico, di alcune biblioteche scolastiche cittadine; l’organizzazione di attività di promozione del libro e della lettura nel corso dell’intero anno.
L’ampia adesione all’iniziativa mette in evidenza l’importanza di sostenere scuola, bambine/i, ragazze/i e famiglie in un momento storico così complesso, anche attraverso l’indispensabile ausilio dei bibliotecari. Leggere a distanza ma virtualmente insieme è un modo in più per fare rete fra biblioteche civiche e scolastiche, per promuovere libri piacevoli e di qualità dai contenuti etici e sociali.
Le Biblioteche civiche torinesi proseguono, inoltre, con i servizi gratuiti online: prestito di libri su prenotazione; estensione dei prestiti di ebook, lettura online di quotidiani e riviste nazionali e internazionali, fruizione di musica attraverso la piattaforma digitale MLOL; informazioni bibliografiche e di comunità; riproduzione di documenti; laboratori online di apprendimento delle lingue straniere, dell’italiano per stranieri, dell’utilizzo degli strumenti digitali (pc, smartphone, tablet, e-reader, piattaforme per collegamenti online); attività di aiuta-compiti per bambini e ragazzi; gruppi di lettura; decine di videoletture animate e di letture ad alta voce per bambini, selezionate con cura e proposte con professionalità e passione dai bibliotecari.