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Una nuova Jeep per i carabinieri di Orbassano

Acquistata dalla Città di Rivalta, è stata data in comodato d’uso all’Arma

La Città di Rivalta di Torino mercoledì 23 dicembre ha consegnato al comando Carabinieri di
Orbassano e Rivalta una nuova Jeep Renegade modello My2020 a trazione integrale, che
da oggi entra a far parte del parco automezzi a disposizione dell’Arma.

La cerimonia della consegna delle chiavi si è svolta a Tetti Francesi, in piazza Andrea Filippa
davanti al monumento che ricorda il sacrificio del giovane appuntato rivaltese, morto
nell’attentato alla base Maestrale di Nassiriya il 12 novembre del 2003.

A ricevere simbolicamente l’auto a nome dell’Arma il luogotenente Antonio Vitale,
comandante della stazione Carabinieri di Orbassano. Presente alla cerimonia il maggiore
Marco D’Aleo, comandante della Compagnia Carabinieri di Moncalieri.

Per Rivalta e i rivaltesi la consegna dell’auto è segno di affetto e stima verso l’Arma dei
Carabinieri e nei confronti della stazione di Orbassano guidata dal luogotenente Vitale, con il
quale c’è sintonia e collaborazione quotidiana, in particolare con il corpo di Polizia Municipale
rivaltese.

Spiega il vicesindaco Sergio Muro: «abbiamo deciso di acquistarla e consegnarla all’Arma
perché siamo convinti che occorra lo sforzo di tutte le istituzioni per garantire ai nostri cittadini
il giusto diritto a vivere sicuri, presupposto necessario perché anche gli altri diritti siano
garantiti». «Siamo certi che anche grazie a questo nuovo mezzo la presenza dei Carabinieri sul
territorio sarà ancora più forte, e che incontreremo spesso sulle nostre strade questa vettura».

La Jeep Renegade – allestita con gli equipaggiamenti specifici per le Forze dell’Ordine – è stata
acquistata dalla Città di Rivalta e da oggi data in comodato d’uso gratuito alla stazione
Carabinieri di Orbassano.

«La consegna di quest’auto rappresenta un momento di particolare importanza perché proprio
le nostre vetture con la scritta “Carabinieri” sono quelle che ci permettono di raggiungere i
cittadini, a cui dedichiamo il nostro servizio quotidiano, soprattutto in questo periodo di
pandemia», ha detto il maggiore Marco D’Aleo. «La consegna di quest’auto ha un significato
moto importante, che non possiamo sottovalutare e ribadiamo il nostro ringraziamento più
sentito a Rivalta e ai rivaltesi».

Magliano: “Natale drammatico per i dipendenti Tundo”

“Ora ci pensi la Città di Torino con l’Articolo 30”


Diversi lavoratori attendono ancora mesi di stipendio. Molti ex dipendenti attendono, da tempo immemore, il TFR. A tutti va la mia totale solidarietà: la situazione è inaccettabile. Mi associo alle richieste dei sindacati: ora intervenga il Comune utilizzando l’Articolo 30 e pagando direttamente. Esprimo inoltre la mia preoccupazione per la procedura aperta, appena andata deserta, relativa al trasporto per i centri diurni: ho presentato un’interpellanza in Sala Rossa per affrontare entrambe le questioni.

Sarà un Natale drammatico, per i dipendenti Tundo. L’ennesimo. La misura è colma, la situazione non è più accettabile. Diversi lavoratori sono in credito di vari stipendi arretrati. In particolare, denunciano le organizzazioni sindacali, gli stipendi di ottobre non sono ancora stati accreditati sui conti correnti di alcuni dipendenti. Non risultano pervenuti gli stipendi relativi ai mesi successivi, né la tredicesima. Solo con molto ritardo sono stati versati gli stipendi da giugno a settembre e la quattordicesima. A tutte le persone coinvolte va la mia più assoluta solidarietà: persone già provate dalle vicissitudini di tutti questi mesi e che ora rischiano di arrivare stremate a un Natale di gravissima difficoltà, dal punto di vista economico e dal punto di vista psicologico. Faccio mio l’appello sindacale: vista la comprovata e perdurante incapacità, da parte dell’azienda, di pagare, intervenga la Città di Torino, saldando le spettanze forte dell’Articolo 30 del Codice degli Appalti.

TRASPORTO CENTRI DIURNI, DESERTA LA PROCEDURA APERTA: LA MIA PREOCCUPAZIONE
Mi preoccupa, inoltre, il fatto che sia andata deserta la procedura aperta relativa alla gara per l’affidamento del servizio di trasporto in presidi diurni a gestione comunale per le persone con disabilità. Ho già predisposto un’interpellanza per affrontare in Sala Rossa entrambe le questioni, chiedendo alla Giunta in quale modo intenda procedere per l’affidamento del servizio centri diurni e se l’Amministrazione stia già portando avanti gli atti propedeutici all’attivazione della procedura ex Articolo 30.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino

Tav, Ruffino: “100 milioni alla Valle grazie alla responsabilità del Centrodestra”

È solo grazie ai voti del centrodestra se ai Comuni della Valsusa arriveranno 100 milioni di compensazioni, aggiuntivi ai 9 già stanziati, per la realizzazione della Tav.

Al momento di votare in Commissione Trasporti alla Camera il contratto di programma finalizzato al completamento della Tav, i componenti del M5s sono usciti dall’Aula e il contratto è stato approvato solo grazie ai voti del centrodestra.

     Il documento prevede compensazioni per circa 100 milioni di euro per i Comuni valsusini, risorse che sarebbero andate perse senza il voto del centrodestra. Il livello di irresponsabilità dei Cinquestelle e il loro disprezzo per gli interessi delle genti della valle è qualcosa di indegno. Faranno bene a ricordarselo gli abitanti della valle.

On Daniela Ruffino, Forza Italia

Torino: finge il suicidio ma cade dal terzo piano: ragazza grave al Cto

Dopo una lite con i genitori che non volevano farla uscire di casa ha finto il suicidio cadendo però involontariamente dal terzo piano di un condominio in via delle Querce, alla Falchera

Fortunatamente è caduta sul  cofano di un’auto che  le ha salvato la vita. La ragazza ha 17 anni ed è stata trasferita  d’urgenza  al Cto in  codice rosso. La polizia sta svolgendo le indagini.

Covid, il bollettino del 25 dicembre

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 908 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui107 dopo test antigenico), pari al 6dei 15.089 tamponi eseguiti, di cui 9.009 antigenici. Dei 908 nuovi casi, gli asintomatici sono 365, pari al 40,2%.

I casi sono così ripartiti:195 screening, 439 contatti di caso, 274 con indagine in corso; per ambito: 100 RSA/Strutture socio-assistenziali, 48 scolastico, 760 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 196.748, così suddivisi su base provinciale: 17.516 Alessandria, 9814 Asti, 6784 Biella, 27.207 Cuneo, 15.307 Novara, 103.406 Torino, 7416 Vercelli, 6621 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1057 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1620 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 21(+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3029 (-115 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 31.627.

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.934.619 (+15.089 rispetto a ieri), di cui 898.350 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 7755

Sono 2i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 7755 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1187 Alessandria, 480 Asti, 328 Biella, 866 Cuneo, 642 Novara, 3570 Torino, 368 Vercelli, 244 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

147.203 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 154.123 (+4220 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 16.166 Alessandria, 7688 Asti, 4585 Biella, 20.465 Cuneo, 12.690 Novara, 80.337 Torino, 5340 Vercelli, 5437 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 687 extraregione e 728 in fase di definizione.

Torino: è morto Artesi, il fotoreporter gentile

A 56 anni è morto il fotoreporter Fabio Artesi, molto noto a Torino, aveva collaborato con Torino cronaca, viveva  a Venaria.

Era stato contagiato dal Coronavirus un mese fa. Il fotoreporter è deceduto nella clinica Eporediese di Ivrea. Lascia la moglie Simona e la figlia, Sonia. Artesi, che fu tra i fondatori della selezione di calcio dei giornalisti torinesi, si era dedicato con generosità  alla vicenda  di Beatrice Naso,  Bea, la bimba colpita  da una malattia che le calcifica le ossa. Alla famiglia del collega le condoglianze del direttore e della redazione del “Torinese”

Natale, controlli dei carabinieri sulle montagne torinesi

I Carabinieri della Compagnia di Susa (To), nella mattina del 25 dicembre, nei comuni dell’Alta Valle di Susa, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio insieme alla collaborazione dei colleghi del NAS di Torino.

Il tutto per verificare l’osservanza delle misure di contenimento per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da covid19, oltre alla verifica delle condizioni igienico alimentari all’interno degli hotel e dei bar e ristoranti aperti per l’asporto.
Nonostante la chiusura delle piste, i servizi sono stati allargati anche sui sentieri innevati di Sestiere e nei sentieri fuori pista limitrofi.

Ancora in prognosi riservata la donna accoltellata dal marito

Nel corso di una lite per futili motivi un  cittadino romeno di 48 anni ha  accoltellato ieri la moglie ed  è stato arrestato dai carabinieri  a Lombardore.

L’accusa è  tentato omicidio. La donna, 45 anni, è stata subito ricoverata, ed è ancora  in prognosi riservata, all’ospedale di Ciriè.

Il 48enne è stato arrestato e portato nel carcere di Ivrea.

Buon Natale ai tifosi bianconeri e granata!

Juve e Toro sono in breve sosta natalizia e riprenderanno la preparazione lunedì 28 dicembre In quanto la 15esima giornata di campionato si giocherà tutta domenica 3 gennaio 2021

Ore 15.      Parma-Torino
Ore 20.45 Juventus-Udinese

Qui Juve: una stagione,al momento,di alti e bassi quella juventina.I bianconeri di Pirlo sono al sesto posto in classifica in ritardo di 10 punti dal Milan capolista ma con una partita in meno:si dovrà recuperare la gara Juventus-Napoli:al momento non si sa quando.In Champions,invece,la Juventus è devastante,forse le motivazioni sono  maggiori visto che la vittoria della coppa in questo torneo manca da 25 anni mentre in campionato dopo 9 scudetti consecutivi,probabilmente,viene a mancare la fame di vittorie.Ronaldo è sempre un trascinatore,Morata si è rivelato un grande bomber.Al di poco  sopra la sufficienza tutto il resto della squadra.Il neo tecnico Pirlo è al debutto ma ha dimostrato d’aver le idee ma lo chiare ed il suo carisma ha avvolto ottimisticamente la squadra che lo segue con attenzione e volontà.Il mercato riaprirà i battenti dal 4 al 31 gennaio 2021 e la Juve avrà bisogno di una quarta punta e forse di un altro difensore.

Qui Toro: ultimo posto in classifica ed un 2020 da dimenticare per i granata del neo tecnico Giampaolo.Da salvare il solito encomiabile e trascinatore capitan Belotti e la rivelazione del vivaio giovanile del Toro Singo,terzino destro di grande esplosività e tecnica.La salvezza è possibile,i valori della squadra sono da decimo posto ma l’enorme errore di Cairo e Vagnati,presidente e direttore sportivo, è stato quello di tenere controvoglia e scontenti almeno 6 giocatori.Giampaolo
è seguito dalla squadra,ha avuto il coraggio d’abbandonare il suo modulo di gioco 4-3-1-2,vero marchio di fabbrica,per il 3-5-2, più adatto per i giocatori che ha a disposizione.Il Toro si è fatto rimontare tante volte in questa prima fase di campionato,non riuscendo a gestire il vantaggio.Il mercato di gennaio,con il mister confermato,(al momento) dovrà portare la cessione dei 6 giocatori scontenti e 4 acquisti di qualità richiesti da Giampaolo per poter applicare il suo modulo di gioco preferito difensore,regista, trequartista ed attaccante.Senza questi acquisti la serie B diventerà realtà.

Vincenzo Grassano

I 50 anni di storia del Fuori! consultabili online

Torino: il centro culturale Polo del ‘900 accoglie tra i suoi archivi digitali il patrimonio della Fondazione Sandro Penna/FUORI!,  dedicato ai primi movimenti di liberazione omosessuale e alla cultura gay in Italia. Tra i documenti disponibili: la collezione integrale di Fuori!, prima rivista italiana del movimento omosessuale

 

Nell’autunno 2021 il Polo del ‘900 ospiterà la Mostra 50 anni del Fuori! realizzata in collaborazione con il Museo diffuso della Resistenza

 

 Era la primavera del 1971, quando a Torino nasce il primo movimento per i diritti degli omosessuali d’Italia il FUORI! – che darà il nome all’omonima rivista – fondata da Angelo Pezzana che concretizza insieme ai suoi collaboratori l’idea di creare la Fondazione Sandro Penna/FUORI!, centro di divulgazione e archivio sulla memoria del movimento omosessuale in Italia.

Oggi, il ricco complesso archivistico della Fondazione diventa consultabile online grazie alla collaborazione con il centro culturale Polo del ‘900 di Torino che si appresta ad accogliere sull’hub 9CentRo, piattaforma che integra fonti e archivi sulla storia del Novecento: libririvistearticoli di giornalefotografievideoaudiomanifesti, gadget, opere originali di artistilettere autografedonazioni e altri documenti che ricostruiscono la storia dell’Italia arcobaleno.

 A partire da dicembre, il materiale documentario della Fondazione Penna/Fuori! ha cominciato a popolare 9CentRo, operazione di migrazione e digitalizzazione che si concluderà nel corso del 2021. Sull’hub del Polo è già possibile consultare una prima parte significativa dell’archivio: l’intera collezione digitalizzata di Fuori!, prima testata LGBT+ in Italia, pubblicata dal 1971 al 1982. Tra le pagine di Fuori!: voci, testimonianze, opinioni, lotte e conquiste di chi, tra i primi, ha cercato di dare un volto nuovo sul tema diritti all’Italia degli anni Settanta. Tra i membri del comitato di redazione: Angelo Pezzana, Mariasilvia Spolato, Mario Mieli, Alfredo Cohen, Marco Silombria e Enzo Francone.

L’integrazione degli archivi della Fondazione Sandro Penna/FUORI! rappresenta il primo passo di un percorso di ricerca, valorizzazione e divulgazione più allargato che terminerà con la mostra 50 anni del Fuori! realizzata in collaborazione con il Museo diffuso della Resistenza e ospitata al Polo del ‘900 nell’autunno 2021.

Molto significativa la collaborazione con l’Università di Torino, con il proprio CUG – Comitato Unico di Garanzia da anni attenta alle tematiche LGBTQ+ e promotrice del primo corso di Storia dell’omosessualità, con la quale si potranno sviluppare inediti percorsi di studio e valorizzazione coinvolgendo studenti e ricercatori a partire dai materiali di archivio della Fondazione su 9centRo.

Alessandro Bollo, direttore del Polo del ‘900:

Con gli archivi della Fondazione Sandro Penna/FUORI!, 9CentRo si arricchisce di documenti e testimonianze uniche e di grande valore storico e documentale. 9CentRo è un hub che valorizza gli archivi degli Enti partner del Polo e progressivamente sta includendo nuove realtà esterne interessate a raccontare il Novecento e i suoi protagonisti. In un unico luogo virtuale sono così riuniti fonti di inestimabile valore, disponibili non solo per addetti ai lavori ma anche per studenti, insegnanti, curiosi, artisti. In più, attraverso i fondi della Fondazione Penna/Fuori! il Polo ha l’opportunità di rinvigorire e rendere più autorevole il dibattito sul tema dei diritti LGBT+ contro violenze e discriminazioni, purtroppo ancora attuali.

 Angelo Pezzana, presidente della Fondazione Sandro Penna/Fuori! :

Cinquant’anni fa era un altro mondo. La parola omosessuale non era mai stata scritta da nessuna parte e meno che mai sui quotidiani. Le parole che venivano usate nei nostri confronti erano espressioni spesso dialettali, tutte negative e comunque offensive. Di fatto eravamo presenti solo nelle pagine di cronaca nera. La maggior parte degli omosessuali era velata, dalle vite clandestine, e libera di essere se stessa solo nei luoghi cosi detti malfamati. La paura e il – mi faccio i fatti miei – erano le linee guida di chi non riusciva a immaginare una vita diversa. Per bene che andasse eravamo dei malati, con un senso dell’amore e della sessualità “rimasto a livelli infantili”, come scrisse nel recensire un libro su un quotidiano il primario neurologo dell’Ospedale Mauriziano di Torino con il titolo L’infelice che ama la propria immagine. Sottoscritta da molti amici inviai una lettera al quotidiano chiedendo un dibattito. Ci venne risposto “di questo argomento se ne parla già sin troppo”. La goccia che fece traboccare il vaso. Quel giorno stesso prendeva corpo la volontà di dare vita a un movimento che avremmo chiamato FUORI! (come si può vedere dalla copertina nr.0 del dicembre 1971.

Antonio Pizzo, professore associato dell’Università di Torino:

L’Università di Torino ribadisce il suo impegno a valorizzare la storia delle persone e delle culture LGBTQ+, in una prospettiva di ricerca che metta al centro le questioni di identità di genere e orientamento sessuale. In particolare, nei prossimi anni vogliamo lavorare sulla memoria LGBTQ+ dando specifica attenzione allo studio e alla conservazione degli archivi sul territorio piemontese. Crediamo che la convenzione recentemente siglata tra UniTo e Polo del 900, proprio su questi temi, rappresenti un importante passo in questa direzione.