ilTorinese

Picchia la compagna perché non trova la droga

Arrestato per maltrattamenti dagli agenti della Squadra Volante

 

Nei giorni scorsi gli agenti della Squadra Volante intervengono in un condominio del centro città per la segnalazione di una lite in famiglia. Al loro arrivo i poliziotti odono le urla provenire dall’abitazione. Quando la porta dell’alloggio si apre agli occhi degli agenti si presenta una donna in lacrime che racconta loro di essere stata insultata e aggredita dal compagno. La casa è a soqquadro, oggetti rotti sul pavimento e mobilio danneggiato.  Il tutto era iniziato quando l’uomo, un cittadino marocchino di 30 anni, rincasando l’aveva accusata di avergli nascosto dello stupefacente. L’aggressione era terminata solo quando aveva trovato la droga.

Dai racconti, gli agenti hanno poi appurato che l’episodio in questione non era isolato: insulti e aggressioni andavano avanti da tempo. In una circostanza, in passato, la donna era stata malmenata dal compagno in un parco pubblico dopo che la donna aveva chiesto spiegazioni sul denaro, risparmiato per un futuro matrimonio e speso dal compagno. Lo straniero, inoltre, spesso si trovava in stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di alcool e non accettando il lavoro della donna, l’aveva più volte minacciata di andare sul suo posto di lavoro per farla licenziare. Tutto questo aveva portato la donna a uno stato di esasperazione temendo anche per la sua incolumità viste le percosse ricevute nel tempo.

Alla luce dei fatti, il cittadino marocchino è stato arrestato per maltrattamenti e sanzionato amministrativamente per lo stupefacente trovato in suo possesso.

E’ ripartita la stagione del Tartufo Bianco nel Monferrato

Murisengo, Valcerrina. E’ ripartita la Stagione del Tartufo Bianco nel Monferrato, con apertura del Temporary Store (via Asti 2) e dell’Angolo del Trifolau (piazza Boario) tutti i fine settimana da dicembre a gennaio, per la vendita di generi alimentari e tartufi, sia per il consumo personale sia per la composizione di confezioni regalo, in occasione del prossimo Natale. Tutti i sabati e le domeniche, dunque, apertura del Temporary Store dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 17 e dell’Angolo del Trifolau dalle 10,30 alle 12,30.

Oltre a prenotare e ad acquistare vini (tutte le denominazioni autoctone, quali sono Barbera, Grignolino e Fresia, oltre a bianchi, bollicine e riserva), pasta fresca (tagliolini, agnolotti e cappelletti), prodotti da forno (torte e biscotti), nocciole (Tonda Gentile snocciolata e macinata), formaggi (freschi e stagionati) e trasformati (salumi e salse) caprini, salse contadine, confetture di frutta, mieli nelle diverse varietà, zafferano, ortofrutta di stagione e secchi, insaccati (salumi, prosciutti, coppe, lardo…) e tovaglie con fantasie autunnali e invernali, il Temporary Store offre la possibilità di confezionare pacchi e regalo con i prodotti rigorosamente a km0 preferiti. Anche questa, è un’idea per mantenere vivo il commercio locale fatto di piccoli produttore i quali,  nei mesi della pandemia, più di altri, hanno sofferto il mancato afflusso di avventori e turisti di passaggio.

Sul sito www.fieradeltartufo.net, o direttamente nel Temporary Store, si potrà consultare l’ampia offerta dei prodotti TargatoMurisengo e prenotare la propria confezione natalizia. Aperto altresì l’Agnolo del Trifolau, tutti i sabati e le domeniche, in orario  10,30-12,30, presso il quale sarà possibile acquistare Tuber Magnatum Pico (Tartufi Bianchi Pregiati) e tartufi neri direttamente dal cercatore; in alternativa, è possibile contattare direttamente il trifolau per la vendita a distanza scrivendo a: segreteria@fieradeltartufo.com.

Cerca di rubare giubbotto e cappellino: arrestato

È accaduto venerdì pomeriggio, intorno alle 16.30, quando gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti alla Rinascente di via Lagrange dopo che un cittadino cinese di 57 anni era stato fermato da personale dell’attività commerciale.

L’uomo era stato notato occultare sotto ai propri indumenti un giubbotto smanicato e un cappellino. Tuttavia, nonostante lo straniero avesse eliminato le etichette e una placca antitaccheggio, superate le colonnine il sistema dei sensori sonori si era attivato, fatto che aveva portato gli addetti alla sicurezza a fermarlo. L’uomo è stato poi arrestato per tentato furto aggravato

Toro e Juve si preparano all’11a giornata di campionato

Sabato 12 dicembre ore 18
Torino-Udinese

Domenica 13 dicembre ore 18
Genoa-Juventus

Qui Juve: squadra bianconera al top della forma psicofisica e del gioco espresso dopo l’impresa di ieri sera in Champions League contro il Barcellona. Elogi non solo ai giocatori ma anche al tecnico Pirlo che ha avuto il coraggio di cambiare il reparto più di tutti in sofferenza: il centrocampo.
Fuori, ma non bocciati, Chiesa, Bernardeschi e Kulusevsky, dentro McKennie, Arthur e Ramsey che hanno dato solidità, interdizione e grande fantasia di gioco. Con un Ronaldo strepitoso, esempio di dedizione e sacrificio, oltreché di classe immensa,nessun traguardo è vietato, a partire dalla gara pomeridiana di domenica in campionato a Genova contro il derelitto Genoa.Una gara da vincere per volare anche in campionato.

Qui Toro: doppia seduta atletica al Filadelfia per gli uomini di Giampaolo, ancora scossi per la pesante contestazione subita ieri ad opera di trecento tifosi inferociti della storica curva Maratona. I granata saranno attesi, sabato in casa, da un vero e proprio spareggio salvezza contro l’Udinese, una gara da vincere assolutamente per non sprofondare definitivamente. Ancora problemi in infermeria: il terzo portiere Ujkani ancora positivo al covid, mancheranno anche Millico, Murru, Ansaldi, Verdi e Baselli. Pienamente recuperati Gojak, Vojvoda e Lukic, quest’ultimo in forma strepitosa nel suo nuovo ruolo di trequartista.

Vincenzo Grassano

Boni: “La candidatura di Damilano fa acqua da tutte le parti”

Riceviamo da Igor Boni (+Europa e Radicali Italiani; candidato alle primarie del centrosinistra) e pubblichiamo
“Oltre a essere Presidente della Film Commission Piemonte, fondazione che nasce grazie alla Città di Torino e alla Regione, e avere innumerevoli altri incarichi, l’ipotetico candidato a Sindaco di Torino del centrodestra, sostenuto dalla Lega, ha una ulteriore pesantissima incudine di conflitti di interesse con la politica. Qualcuno lo avverta.
Come può immaginare chi riceve dalla Regione Piemonte concessioni sulle acque che gli fruttano decine di milioni di euro di introiti, di fare il Sindaco della città capoluogo che dovrà giornalmente, con la Regione, strutturare progetti, chiedere fondi, investire, programmare?
Sparea e Valmora e altri cinque marchi valgono letteralmente oro e lo valgono in virtù di concessioni pubbliche. L’imprenditore Damilano sindaco si troverebbe quindi nella posizione di trattare politicamente e istituzionalmente ogni giorno con il concedente (la Regione) ed essere contemporaneamente concessionario come produttore di acque minerali. E oggi l’ipotetico candidato Sindaco Damilano riceve l’endorsement dal Presidente Cirio che guida l’ente che fornisce le concessioni all’imprenditore Damilano. Roba da matti.
Più che civismo in questa candidatura ci vedo approssimazione e inciviltà politica che spero vivamente il resto della coalizione di centrosinistra voglia con me denunciare senza timore e senza mezzi termini”.

Un Natale diverso: vino “d’artista” per aiutare MUS-e

Sarà sicuramente un Natale “diverso” per tutti noi; viviamo con il fiato sospeso in attesa di sapere se potremo riunirci con i nostri cari, passare qualche ora insieme in letizia, riabbracciare figli e nipoti…

Sarà un Natale “diverso” anche per le tradizionali spese per i regali: difficile programmare l’abituale shopping, fermarsi davanti alle vetrine illuminate, scegliere gli oggetti più adatti, eccetera.
Ecco l’occasione per abbinare il regalo a un’opera solidale usando comodamente Internet: la proposta di MUS-e p1.617 nuovi casier acquistare bottiglie di vino “griffate” dai bambini che fanno parte del progetto d’integrazione portato avanti dalla ONLUS a Torino.

IL PROGETTO MUS-E
“Dal 1999 Mus-e porta l’arte nelle scuole elementari: musica, danza, canto, arti visive, teatro, accompagnando per tre anni i bambini in un percorso gratuito di scoperta di sé e degli altri.
Mus-e crede che ogni bambino abbia il diritto di sperimentare il linguaggio artistico indipendentemente dal contesto sociale, dalla provenienza culturale e da ogni forma di disabilità, facilitando l’inclusione e l’integrazione, incoraggiando la creatività e la partecipazione.
Per Natale i bambini sono diventati artisti, cimentandosi nella creazione di etichette per bottiuglie di vino da utilizzare come strenna.”
Sono le dichiarazioni dell’avvocato Marco Rossi, Presidente della ONLUS che ha lanciato questa bella iniziativa che abbina, come suol dirsi, l’utile (la solidarietà) al dilettevole (un bel brindisi con i parenti e gli amici)

ETICHETTE ARTISTICHE PER VINI PRESTIGIOSI
Quest’anno, grazie alla collaborazione con l’Azienda Vinicola Garesio si può sostenere il progetto Mus-e regalando o regalandosi due vini selezionati e decorati con le “etichette d’artista” ricavate dai laboratori con i bambini.
Si tratta di un’edizione limitata, “targata Mus-e”, di due vini speciali.

Il rosso Nizza, da vitigno barbera DOCG, ha per simbolo un elefante a scacchi: solido, robusto, imperturbabile. Perfetto per un vino serio, importante, ma molto godibile.

Il bianco Resilio è un Sauvignon da Monferrato DOC Bianco, rappresentato da fiori coloratissimi e radiosi, che sopravvivono felicemente alle ingiurie della pioggia e raccontano con allegria cosa sia la resilienza e quindi il senso di un vino che porta questo nome così carico di speranza.

Dietro ogni etichetta c’è una classe Mus-e del quartiere Falchera, che ha realizzato i disegni in un grande lavoro collettivo e c’è l’attenzione di una delle aziende vinicole più importanti del territorio piemontese: Garesio, che ha i propri vigneti a Serralunga d’Alba (CN)
MODALITÀ DI ACQUISTO
Le bottiglie in limited edition possono essere ordinate scrivendo via mail a regali@mus-e.it.
L’ordine minimo è di 6 pezzi per scatola, componibile in maniera personalizzata, specificando quante bottiglie di uno dei due tipi di vini.
Il costo (comprensivo di donazione – per ogni bottiglia una parte del prezzo viene accreditato a MUS-e – ) è di 13,00€ per il bianco RESILIO e di 14,50€ per il rosso NIZZA DOC
Spese di spedizione al costo di 10€ per 6 bottiglie (ordine minimo).
Spedizione gratis da 12 bottiglie in poi.
Chi preferisse ritirare personalmente le confezioni può contattare la sede MUS-e, alla segreteria di Via Campana 7 a Torino.

Gianluigi De Marchi

info.torino@mus-e.it

Ambiente umano. Ambiente naturale

Fondazione Donat-Cattin. Quarto seminario del ciclo sulla Dottrina Sociale della Chiesa

Venerdì 11 Dicembre – 18.00
Diretta streaming su facebook e sito
della Fondazione Donat-Cattin

L’ambiente natura non è opera dell’umanità; è a disposizione dell’umanità, ma dev’essere impiegato con raziocinio dall’umanità stessa, affinché non vada perso poiché, altrimenti, lo sviluppo umano non potrebbe continuare; non sarebbe sostenibile. Oggi ciò significa, da un lato, eliminare quei comportamenti umani che risultano avere rilevanti effetti negativi per la vita del creato (cambiamenti climatici, ad esempio) e, dall’altro lato, impostare l’attività produttiva e di consumo dei beni prodotti secondo il principio dell’impiego efficiente delle risorse naturali, puntando sul massimo di efficacia positiva (produzione di beni) e sul minimo di efficacia negativa (produzione di mali) e seguendo il principio della economia circolare, secondo il quale nulla di quanto prodotto viene disperso nell’ambiente poiché tutto è riutilizzato e che opera puntando sull’impiego di materiali riciclabili e sull‘attivazione di processi di recupero e riciclaggio al fine di ridurre al minimo la cultura dello scarto.

Introduce:
Prof. Daniele Ciravegna.

Intervengono:

Giuseppe Ladetto, agronomo – Università di Torino
Marco Bardazzi, giornalista e comunicatore
Maria Luisa Venuta, esperta di Sviluppo sostenibile ed economia circolare

Rete di archivi della collina, Chieri vince il bando

L’assessore Antonella Giordano: «Un portale ad hoc per valorizzare uno straordinario patrimonio culturale locale e rendere gli archivi accessibili ad un pubblico più ampio. Sfruttare le possibilità delle nuove tecnologie e raccontare storie facendo ‘parlare’ i documenti»

Il Comune di Chieri con il progetto «Rete di Archivi della Collina Torinese e del Chierese» si è aggiudicato il bando della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, ottenendo un contributo di 40mila euro.

Il progetto «Rete di Archivi» vede Chieri come Comune capofila, e coinvolge inizialmente i Comuni di Arignano, Baldissero Torinese, Chieri, Gassino, Mombello di Torino, Pecetto Torinese, San Raffaele Cimena, Santena, Trofarello, ma altri Comuni potranno aggiungersi successivamente.

Lo scopo è la valorizzazione e divulgazione dello straordinario patrimonio culturale rappresentato dagli archivi del territorio chierese, attraverso la creazione di un portale ad hoc, così da rendere le fonti archivistiche accessibili anche ad un pubblico meno specializzato, con importanti ricadute amministrative, di ricerca, didattiche nonché turistiche.

«Gli archivi conservano una ricchezza documentaria difficilmente eguagliabilenella zona del chierese e nei Comuni delle nostre colline troviamo significativi fondi comunali ma non solo-spiega l’assessore alla Cultura Antonella GIORDANO-ma non devono essere pensati come “depositi di conoscenze” utili solo agli storici e ai ricercatori. Serve un nuovo approccio al tema degli archivi in conseguenza del mutato scenario degli ultimi anni, sia in tema di adeguamento tecnologico, sia rispetto ai cambiamenti sociali ed economici dei territori».  «Sempre più spesso gli archivisti si trovano a dover sviluppare e realizzare nuove soluzioni finalizzate all’evoluzione dei servizi dedicati all’utenza, soprattutto in questi difficili mesi di lockdown e pandemia, ed è evidente come i servizi archivistici si debbano adeguare alle aumentate possibilità che tecnologia e nuovi bisogni emergenti comportano-dichiara Vincenzo TEDESCO, responsabile dell’Archivio Storico della Città di Chieri -Ad essere risultato vincente nel nostro progetto è stato sia l’approccio di rete (fondamentale in ambito culturale), sia la volontà di una reinterpretazione degli archivi, che non vuol dire solo digitalizzare i documenti ma raccontare storie facendo “parlare” i documenti e i loro protagonisti, ovvero creare una nuova narrazione in grado di raggiungere strati della società sempre più ampi».

Il progetto «Rete di Archivi della Collina Torinese e del Chierese» si pone un duplice obiettivo: da un lato, facilitare la partecipazione ampia della comunità scientifica nel contribuire allo sviluppo di servizi innovativi; dall’altro superare il limite della divulgazione selettiva e contribuire alla condivisione del patrimonio documentale a fini sociali, civici, culturali, anche in ottica strumentale verso ambiti quali la didattica, il turismo e lo sviluppo locale. Inoltre, consentirà di affrontare un problema presente in quasi tutti i Comuni, ovvero la mancanza di un archivista in organico.

Oltre alla realizzazione del portale generale, il progetto prevede riordini o risistemazioni fisiche degli archivi di alcuni Comuni (Gassino, Riva presso Chieri, Mombello di Torino, San Raffaele Cimena), la realizzazione di pagine web dedicate agli archivi di ciascun Comune aderente, la digitalizzazione di documenti significativi, la pubblicazione di storie e percorsi tematici sui singoli siti degli archivi comunali, con testi ed immagini evocativi di storie di rilevanza locale e territoriale.

Il Salone prosegue in 34 librerie

L’iniziativa prosegue fino al 7 gennaio 2021.

 

22 lezioni con 26 autrici e autori italiani e internazionali,

31 eventi complessivi in 5 giorni,

34 librerie torinesi aderenti ospitano 180 editori con oltre 700 titoli,

100 gruppi di lettura delle Biblioteche coinvolti,

20.670 studenti collegati da tutta Italia per le prime 3 lezioni,

3.000 docenti e bibliotecari coinvolti nei primi 2 appuntamenti di Educare alla lettura,

8.000 buoni da leggere già scaricati e 700 già spesi,

oltre 8.000 nuovi iscritti a SalTo+ in soli 5 giorni.

 

 

Vita Nova ha chiuso la sua programmazione di incontri con autrici e autori invitati, in questa particolare occasione, a riconciliare gli opposti. Vita Nova, però, non è nata come semplice rassegna culturale, bensì come l’inizio di un nuovo percorso da condividere con gli editori, le librerie, le biblioteche e la comunità di lettori, insegnanti, studenti.

 

Con Vita Nova, infatti, il Salone Internazionale del Libro di Torino ha voluto dare un segnale concreto di supporto alla filiera del libro e alle scuole, in una contingenza particolarmente complessa: il Salone non è soltanto un’istituzione culturale, ma soprattutto una rete che vive grazie a tante anime, e Vita Nova è stata l’occasione di mettersi al servizio di questa grande e vitale comunità.

 

Per questa ragione, il programma si è aperto con tre lezioni rivolte espressamente alle scuole – con Susanna Mattiangeli e Luca Doninelli, Maura Gancitano e Andrea Colamedici, Roberto Saviano – che sono state seguite da 20.670 studenti collegati da tutta Italia.

Anche il primo modulo di Educare alla lettura, il corso di formazione valido per l’aggiornamento di docenti e bibliotecari – organizzato dal Salone del Libro e dal MIBACT Centro per il Libro e la Lettura in collaborazione con AIB-Associazione Italiana Biblioteche – ha fatto registrare un grandissimo successo, con oltre 3.000 tra docenti e bibliotecari coinvolti nei primi 2 appuntamenti. Gli incontri, occasione di confronto e dialogo con importanti autori e autrici italiani e stranieri, proseguono fino al 16 dicembre con altri 4 appuntamenti che saranno visibili sulla piattaforma SalTo+.

E ancora, per tutto l’arco di Vita Nova, sono stati coinvolti oltre 100 gruppi di lettura, sempre grazie alla preziosa collaborazione dell’AIB, che hanno realizzato contenuti di approfondimento disponibili su SalTo+.

 

La piattaforma SalTo+ è la piattaforma digitale nata per accompagnare la community del Salone durante tutto l’anno. In soli 5 giorni dall’apertura, SalTo+ ha fatto registrare oltre 8.000 iscrizioni.

E sarà proprio su SalTo+ che si potrà continuare a scaricare il Buono da Leggere da spendere nelle 34 librerie torinesi aderenti a Vita Nova fino al 7 gennaio 2021. Grazie al sostegno della Regione Piemonte, infatti, il Salone ha già distribuito oltre 8.000 Buoni del valore di 10€ destinati a docenti, a giovani tra i 14 e i 25 anni residenti o domiciliati in Piemonte, oltre che ai lettori del Salone, sempre domiciliati in Piemonte, che ne facciano richiesta su SalTo+. Al 7 dicembre, sono circa 700 i buoni già spesi nelle librerie torinesi.

 

Sono intervenuti a Vita Nova, tra i tanti: Richard Baldwin, Letizia Battaglia, Mario Calabresi, Romeo Castellucci, Andrea Colamedici, Saverio Costanzo, Emma Dante, Donatella Di Cesare, Luca Doninelli, Mathias Énard, Fumettibrutti, Maura Gancitano, Paolo Giordano, Susanna Mattiangeli, Piergiorgio Odifreddi, Roberto Saviano, Vittorio Sgarbi, Manuel Vilas, Serena Vitale, il Cardinale Matteo Zuppi. Vita Nova ha dato spazio anche a una serie di momenti conclusivi di diversi progetti del Salone del Libro: i tre premi che il Centro per il libro e la lettura dedica alle scuole, il Premio Nati per Leggere, il Silent Book Contest, il Concorso Letterario Lingua Madre; a due iniziative del Consiglio Regionale della Regione Piemonte dedicate a Rodari e agli editori piemontesi, un video dell’Associazione Fiori di Ciliegio in ricordo di Mishima e a eventi di Incipit Offresi e Adotta uno scrittore.

Vita Nova è stata anche l’occasione per siglare nuove importanti collaborazioni con il Parlamento Europeo – Ufficio di Milano, la Fondazione Pavese, l’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello; e confermare storiche collaborazioni del Salone con tanti partner, tra i quali: la Fondazione Compagnia di San Paolo, l’Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte, la Fondazione Collegio Carlo Alberto, il Mibact – Centro per il libro e la lettura, il Premio Strega Europeo.

 

Oggi, martedì 8 dicembre, si tengono gli ultimi appuntamenti del programma online, con le attese lezioni di Petros Markaris ed Eva Cantarella (in collaborazione con il Parlamento Europeo – Ufficio di Milano), Silvia Federici, Giorgio Fontana, Alberto Angela e l’inedito Dialogo su Pavese con Carlo Ginzburg e Giulia Boringhieri (grazie alla collaborazione della Fondazione Pavese).

 

Vita Nova prosegue, poi, con gli incontri di Educare alla lettura su SalTo+, con il dialogo tra Fernando Aramburu e Bruno Arpaia in programma l’11 dicembre in collaborazione con il Premio Strega Europeo, e soprattutto continua nelle 34 librerie torinesi che, insieme ai 180 editori aderenti, sono e rimangono il luogo fisico di incontro tra il Salone e la sua comunità fino al 7 gennaio 2021, in attesa della XXXIII edizione, Vita Supernova.

La mappa delle librerie, con l’elenco degli editori da esse ospitati, è disponibile sul sito www.salonelibro.it nella sezione dedicata a Vita Nova.

 

“I colori della fragilità”

Informazione promozionale       IL ROMANZO DELLA SCRITTRICE  TERESA GIULIETTI / Laura è una quarantenne che scrive romanzi e sceneggiature. Dopo anni in giro per l’Italia, decide di fare ritorno alla città natale, Parma. Ma l’incontro con i nuovi vicini di casa si rivela sorprendente: a cominciare da June, scultrice ruvida e seducente, con la quale nasce un sodalizio che abbatte molti luoghi comuni sull’amore.

Più di tutti però viene travolta da Lorenzo, il bambino del primo piano, dodici anni, arguto e premuroso, cinico e pungente, dotato di un’intelligenza formidabile, ma affetto da una grave malattia, la sindrome delle ossa di vetro, che gli impedisce di frequentare la scuola. Sua madre chiede a Laura di affiancarlo nella sua preparazione umanistica. Ogni ora trascorsa col suo omino dalle ossa fragili è per lei un tuffo rinnovato nelle profondità dell’inconscio, da cui riaffiorano timori e incertezze. Lorenzo, con il suo misto di innocenza e sagacia, mette Laura con le spalle al muro e la costringe a rileggere le proprie paure e i suoi reali desideri. “Ormai, l’avevo imparato: il passato non può essere allontanato con un colpo di spugna, non è una macchia di vino caduta sul tavolo, o un disegno fatto a matita che può essere cancellato. Resta impresso sulla pelle, in ogni contorno e lo ridefinisce. Mia madre con tutte le sue ansie, i suoi amori usa e getta, mi aveva definita, tracciando contorni incerti dentro di me. Ero una donna emotivamente in bilico, strattonata da stati d’animo contrastanti che mi sforzavo di contenere, fingendo, atteggiandomi, recitando una parte…”.

Teresa Giulietti è nata e vive a Parma. Lavora come ghostwriter per varie case editrici. Laureata in lettere moderne, ha frequentato la scuola di ayurveda e la scuola Riza di Naturopatia Psicosomatica. Tiene corsi di naturopatia presso scuole per operatori del benessere e associazioni culturali. Ha pubblicato: Le due età (Marsilio, 1989), La mercenaria dei sogni (Borelli, 2001), Pura vida (Edigiò, 2008), C’era una volt@ (Battei, 2012), Le quattro stagioni (Dante Alighieri, 2012), Parma meravigliosa (EDS Edizioni della Sera, 2019) e – per le edizioni Cosmopolis – i volumi Bellezza etica, etica della bellezza: curarsi dentro e fuori nel rispetto della natura (2013) e La bellezza è nel cuore. Un viaggio per imparare a conoscerne ragioni e linguaggio (2016).

Teresa Giulietti I COLORI DELLA FRAGILITÀ –  ZONA Contemporanea romanzo pp. 240 – EURO 18 – ISBN 9788864388960

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Laura, in buona parte sono io. Dopo anni di assiduo lavoro come ghostwriter, occupandomi delle vite altrui, sono tornata al romanzo e l’ho voluto fare mettendomi alla prova, con i sentimenti di cui ho sempre avuto più paura. Scrivendo mi sono tolta maschere e ho allentato molte censure.

La protagonista del mio romanzo è una bella quarantenne, vulnerabile e idealista, che come ghostwriter scrive romanzi per ricchi committenti e sceneggiature per la televisione. Dopo parecchi anni in giro per l’Italia, lavorando ai suoi progetti di scrittura, decide di fare ritorno nella piccola città natale, Parma, approdando in quella che sente immediatamente “la sua casa”: un appartamento ad archi affrescati, appartenuto a una vecchia contessa, e inserito in un palazzetto ottocentesco che si affaccia su Via Nazario Sauro.

Animo tormentato da un’infanzia complessa, segnata dalla presenza ingombrante di una madre artista, tanto seducente quanto vulnerabile, Laura vive da qualche tempo una relazione clandestina con Francesco, l’uomo che fugge, il prototipo del narciso incontentabile, da cui viene ossessivamente coinvolta.

E pensare che lei, “accudita da Simone de Beauvoir e Lady Oscar” avrebbe voluto solo un’amante, come le donne emancipate che ha sempre ammirato! E, invece, ne finisce stritolata, accanto a Francesco diventa la donnina di marzapane con le ginocchia che tremano. Quell’ordinarietà da cui si illudeva di poter fuggire, ora diventa la sua fissazione.

Finché l’incontro con i nuovi coinquilini non la trasporta in un vortice di emozioni sconosciute: la scultrice June, che viene ad abitare sopra di lei e martella di notte prendendosela con la materia, bellezza ruvida e sfrontata, uguale a Frida Kahlo nel volto e nell’urgenza delle mani, con la quale nasce un sodalizio magnetico.

E poi, Lorenzo, il bambino dalle ossa color vento, che vive al primo piano con i genitori e Cip, il suo cane filosofo. Un personaggio a cui sono particolarmente affezionata. Anni fa ho avuto modo di conoscere un bimbo come lui, affetto da una grave forma di osteogenesi imperfetta, più conosciuta come sindrome delle ossa di vetro; il padre mi chiese di scrivere la sua storia da regalare al fratellino. Un giorno così…

Era un bambino unico, caparbio, intuitivo, capace di lasciarti senza parole. Ora Lorenzo vive tra le pagine di questo romanzo; l’ho voluto custodire, preservare dalla morte perché almeno i libri hanno il potere di rendere i bambini come Lorenzo dei supereroi.

Laura, su richiesta della madre, accetta di affiancare Lorenzo nella sua preparazione umanistica poiché la sua malattia e i frequenti ricoveri in ospedale gli impediscono di frequentare la scuola. Fin dal primo incontro, Laura si sente attratta dalla genialità di questa creatura tanto arguta e premurosa quanto cinica e pungente, dotata di un’intelligenza selettiva che mette a soqquadro ogni sua indulgenza. Lorenzo è ambizioso, vuole diventare il Van Gogh del 2000, nonostante le sue mani tremino e i suoi polsi siano di ceralacca.

Assegna un colore a tutti, inventa un nome per ogni persona che insegue ogni giorno dalla sua finestra. Legge con voracità biografie dei grandi artisti, romanzi che raccontano dei più grandi amori e divide ogni ora della sua vita con Cip, un cane meticcio molto saggio che lui chiama il Filosofo. Laura capisce subito di non poter avere scampo con lui; con quel misto di innocenza e sagacia, il bambino dalle ossa di vetro mette Laura con le spalle al muro e la costringe a rileggere le sue paure e i suoi reali desideri, attraverso una lente nuova e illuminante: la fragilità da cui tentava di fuggire diventa la chiave interpretativa nella quale ritrovare slancio e significato.

In questo romanzo mi ritrovo spesso e quasi ovunque: nell’uso calibrato e sonoro delle parole, nella mia passione per il colore, la poesia, la musica dei cantautori francesi e gli animali che da sempre difendo. Nella curiosità verso ogni forma di amore e nell’idea del ritorno. Anche io, dopo aver vissuto in altre città, ho deciso di far ritorno a Parma, una città di cui mi sono innamorata con un discreto ritardo ma che ora considero il nido sempre pronto ad accogliermi.