Al via la sigla dell’accordo a sostegno delle persone in difficoltà
“Welfare di Comunità” al CAAT per aiutare le persone in difficoltà è il nome del progetto di solidarietà a cui il Centro Agroalimentare di Torino aderisce, dimostrando ancora una volta l’importanza e la centralità che l’aiuto alle famiglie e alle persone più fragili da sempre assumono per il CAAT, e ancor più in quest’epoca di pandemia.
Lunedì 21 dicembre prossimo alle ore 11, presso il mercato coperto del CAAT (Centro agroalimentare di Torino), in strada del Portone 10, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del progetto denominato “Welfare di Comunità “, che prevede il recupero da parte dei grossisti del CAAT delle eccedenze alimentari ancora consumabili e la loro distribuzione mirata a soggetti in difficoltà. Verranno così soddisfatti i bisogni primari di oltre duecento nuclei familiari in condizioni di momentanea necessità, raddoppiati rispetto al numero presente nello stesso periodo del 2019.
Alla conferenza stampa parteciperanno il Presidente del CAAT Marco Lazzarino e il Direttore generale del CAAT Gianluca Cornelio Meglio; il presidente di APGO Federagromercati di Torino (Associazione Piemontese Grossisti Ortoflorofrutticoli) Stefano Cavaglia’; Marisa Bugnone, Presidente del Consorzio CISAP; Marco Formato, Direttore generale CISAP, e Alberto Claudio Saluzzo, Presidente dell’Associazione Solidarietà Alimentare. Alla presenza del sindaco di Grugliasco Roberto Monta’ e dell’Assessore al Welfare di Grugliasco Elisa Martino, verrà siglato l’accordo tra la Città di Grugliasco, il CAAT, i Grossisti di APGO Federagromercati, CISAP e Associazione Solidarietà Alimentare.
Ennesima figuraccia del derelitto Toro
Torino-Bologna 1-1
Verdi (T).
Povero Toro: più che un vorrei non posso è un vorrei ma non riesco.
Se non è sconfitta è solo pareggio.
Oggi contro un Bologna povero tecnicamente ma volenteroso,i granata di Giampaolo non vanno oltre il pari con un misero tiro in porta.Troppo poco per una squadra in piena zona retrocessione che non vede ancora la luce in fondo al tunnel.
Anche oggi si salva solo capitan Belotti:a proposito Auguri per i 27 anni.
Il Toro regge solo un’ora, poi subentra stanchezza e mollezza di gambe, frutto di una preparazione atletica disastrosa.
Giampaolo esente da colpe?
Chissà ,tutti sono responsabili di questo scempio, al momento, senza fine: a partire dal presidente Cairo. Dopodichè a pagare è sempre il Mister. Davide Nicola è già a Torino, vuol dir tutto, vuol dir niente. Mercoledi prossimo 23 dicembre Napoli-Torino: non è ultima spiaggia ma potrebbe esser la fine, quella definitiva.
Vincenzo Grassano
CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 890 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 61 dopo test antigenico), pari al 10,4 % degli 8.544 tamponi eseguiti, di cui 3.275 test antigenici. Degli 890 nuovi casi, gli asintomatici sono 393, pari al 44,1 %.
I casi sono così ripartiti: 266 screening, 407 contatti di caso, 217 con indagine in corso; per ambito: 159 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 40 scolastico, 691 popolazione generale.
Il totale dei casi positivi diventa quindi 192.373, così suddivisi su base provinciale: 17.059 Alessandria, 9.476 Asti, 6.646 Biella, 26.675 Cuneo, 14.900 Novara, 101.282 Torino, 7.238 Vercelli, 6.447 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.031 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.619 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 221 (-13 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.389 ( -48 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 37.497
I tamponi diagnostici finora processati sono 1.867.047 (+ 8544 rispetto a ieri), di cui 889.569 risultati negativi.
I DECESSI DIVENTANO 7.528
Sono 29 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 7.528 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1152 Alessandria, 460 Asti, 321 Biella, 832 Cuneo, 628 Novara, 3.468 Torino, 356 Vercelli, 241 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
143.738 PAZIENTI GUARITI
I pazienti guariti sono complessivamente 143.738 (+ 1.302 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 12.273 Alessandria, 7.250 Asti, 4.396 Biella, 19.443 Cuneo, 11.955 Novara, 76.767 Torino, 5.121 Vercelli, 5.185 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 656 extraregione e 692 in fase di definizione.
Il 28 dicembre debutta lo show per il rilancio della ristorazione in crisi. Tra gli ospiti anche Alberto Farina, Beppe Braida, Marco Guarena e Claudio Sterpone.
Ci sono modi innovativi e altrettanto efficaci per vivere in maniera solidale le festività natalizie. Specialmente stanti i tempi correnti e durissimi per un’Italia ancora alle prese con il Covid-19. A pagare il prezzo più caro saranno, loro malgrado, ancora una volta, showbusiness e ristoratori.
Come Andrea Carbonara, 43 anni, di Pianezza, nel Torinese. Provato da una crisi improvvisa e senza precedenti che ha letteralmente messo a repentaglio anche il domani di dipendenti e famiglie. “I miei due locali, il ‘Vertigo’ di Pianezza e la ‘Locanda Carbonara’ di Robassomero, attraversano un momento terribile. Un anno da dimenticare. Sto facendo tutto il possibile per mantenerli aperti impegnando il frutto di anni di sacrificio e lavoro. E, nella difficoltà, a tendermi una mano dal Cielo è stato un amico fraterno, non certo lo Stato”, esordisce.
“La Provvidenza, nel mio caso, porta il nome di Cristiano Bilucaglia di ‘uBroker’ con il suo progetto ‘Zero’: un imprenditore geniale e dal cuore grande, da sempre attento e sensibile alle richieste del Comune in cui vive: l’ho contattato spiegandogli la mia idea, e senza battere ciglio si è subito messo a disposizione”.
La macchina della solidarietà si è messa subito in moto. “Al caro Andrea mi lega anche la positiva esperienza dello ‘Zero Festival Beer” dell’estate 2018 con cui abbiamo inaugurato proprio a Pianezza una ricchissima kermesse con grandi nomi della canzone e del cabaret. Il secondo atto si chiama invece ‘Risate per cena’: un’altra sua idea geniale per aiutare la ristorazione e pronta al debutto il prossimo 28 dicembre”, afferma Cristiano Bilucaglia, mecenate e industriale noto per aver per primo azzerato le bollette di luce e gas.
Quando la crisi diventa opportunità. “Nasce così il primo ‘Comic Delivery’ italiano, una formula inedita per promuovere a domicilio sul territorio la buona cucina, regalando agli italiani anche la possibilità di un gustoso dopocena tutto da ridere on line”. precisa l’imprenditore e filantropo già vicino a mense dei poveri e piccoli terzomondisti tramite la Onlus ‘BeChildren’.
“Come azienda siamo felicissimi di metterci a disposizione, con tutto il nostro know-how e la nostra forza-lavoro quotidiana, delle realtà in sofferenza del territorio che ci ha portato fortuna e cui siamo grati”, prosegue Pamela Gabbia, Direttore Marketing di ‘uBroker’. “Abbiamo cominciato realizzando un e-commerce, vertigospettacoli.it, sul quale è possibile ordinare la propria cena a domicilio. Con in più la possibilità di abbinare un divertente spettacolo disponibile sulla piattaforma ‘Zoom’, di cui ci siamo fatti con piacere carico del costo mensile per consentirne la fruizione contemporanea a un pubblico di 3.000 persone. Insieme alla disponibilità straordinaria del nostro personale tecnico per consentirne l’organizzazione. Ci siamo altresì accollati le spese vive di avviamento del progetto, dell’ufficio stampa, e parzialmente dei cachet degli artisti coinvolti, creando così una nuova opportunità di lavoro: tutti pronti a debuttare nuovamente come un tempo, ma questa volta con il pubblico on line, sull’amato palco del ‘Vertigo’”, spiega la manager.
Ed è così che il 28 dicembre in diretta alle ore 20.30 ‘Risate per cena’ vedrà sfilare un cast d’eccezione con artisti del calibro di Beppe Braida, Alberto Farina, Max Pieriboni, Claudio Sterpone, Wuoz, Senso D’Oppio, Vito Garofalo, Marco Guarena e Diego Casale. Apre la serata Ilenia Arnolfo.
“Il mio sogno è che questa iniziativa pilota possa essere recepita anche da tutti i miei colleghi ristoratori di Torino e provincia. Spero siano in molti a contattarmi all’indirizzo vertigospettacoli@libero.it, e ringrazio la ‘uBroker’ tutta per la sua operosa sensibilità che mi commuove”, si augura Carbonara. “Attraverso Vertigospettacoli.it e ‘Risate per cena’ possiamo tutti insieme concretamente ridare fiato al settore dello showbusines, portando un sorriso nelle case in tutta sicurezza, in attesa di tempi migliori. Metto volentieri a disposizione di tutti i titolari di locali ‘Risate per cena’ partecipando così attivamente al rilancio di cultura e territorio. E ringrazio di cuore gli artisti del cast per aver scelto di scendere in prima linea per dare un segnale forte e positivo, sul fronte dello spettacolo, partecipando attivamente a un’iniziativa preziosa di aiuto reciproco in attesa di un auspicato e prossimo ritorno alla normalità per tutti il più presto possibile”.
Maratona Telethon, bilancio positivo anche a Torino
LA MARATONA TELETHON CHIUDE LA RACCOLTA FONDI DEL 2020: NELL’ANNO DEL COVID-19 RACCOLTI 46.218.821 EURO PER SOSTENERE LA RICERCA SULLE MALATTIE GENETICHE RARE. OTTIMO RISULTATO ANCHE A TORINO E IN PIEMONTE
- Si conclude la Maratona di Fondazione Telethon sulle reti Rai con una raccolta che conferma ancora una volta quanto gli italiani credano nella ricerca scientifica di eccellenza
- Fino al 31 dicembre sarà possibile continuare a donare chiamando da rete fissa o inviando un sms al numero solidale 45510.
È terminata la trentunesima edizione della Maratona di Fondazione Telethon sulle reti Rai. Ancora una volta gli italiani hanno dimostrato non solo la grande fiducia nei confronti di Fondazione Telethon, ma anche nella ricerca scientifica di eccellenza, in un anno segnato dall’emergenza coronavirus. Con l’edizione della Maratona conclusa ieri, si sono chiuse le celebrazioni dei trent’anni dalla nascita della Fondazione, che nell’ultimo anno ha raccolto la significativa cifra di 46.218.821€ che sarà destinata a sostenere e finanziare la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare.
“Siamo orgogliosi della fiducia che gli italiani hanno riposto nei nostri confronti anche quest’anno, in un momento particolare in cui il Covid-19 ha insegnato a tutti noi cosa significhi soffrire per una malattia che conosciamo poco e per la quale non ci sono cure disponibili. Anche per il Covid-19, così come per le malattie genetiche rare, la risposta verrà dalla ricerca scientifica – ha dichiarato Francesca Pasinelli, Direttore Generale di Fondazione Telethon – Quest’anno più che mai, quindi, vogliamo ringraziare di cuore tutti i donatori, sia quelli che si sono stretti intorno a noi durante la settimana di sensibilizzazione sia chi ci supporta durante l’anno, per la loro generosità che ci permette di sostenere il nostro impegno nella ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. La Maratona di quest’anno ci ha avvicinato ancora di più a entrare nelle case degli italiani permettendoci di raccontare con chiarezza che la ricerca scientifica è una grande impresa al servizio del benessere delle persone.”
Il dato complessivo relativo alla raccolta fondi racchiude il numero finale delle donazioni derivanti dal numero solidale 45510, le generose donazioni delle tante aziende partner, l’impegno dei numerosi volontari della Fondazione sul territorio, le campagne, quest’anno online, per distribuire il Cuore di cioccolato, i fondi derivanti dalle firme a favore di Telethon del 5×1000 di un anno, la raccolta derivante dai lasciti testamentari, le donazioni continuative che oltre 100.000 donatori scelgono di dedicare al programma IO ADOTTO IL FUTURO, quelle di tutte le persone che donano attraverso il bollettino postale, il sito internet e lo shop solidale durante tutto l’anno.
I risultati raggiunti non sarebbero stati possibili senza il grande sostegno di RAI, sui canali televisivi, radiofonici e web, e di partner come BNL Gruppo BNP Paribas, presente ogni giorno da 29 anni insieme alle Società del Gruppo.
Anche quest’anno DHL è stato vettore ufficiale della campagna di piazza con il Cuore di cioccolato. Fino a febbraio 2021 sarà ancora possibile scegliere il Cuore di cioccolato di Fondazione Telethon su Amazon attraverso la pagina amazon.it/cuoritelethon. I Cuori di cioccolato arriveranno a casa grazie al contributo dei partner CNH industrial e BNL Gruppo BNP Paribas.
AZ e Oral-B, BNP Paribas Cardif, Bofrost, CARGEAS Assicurazioni S.p.A, CNH Industrial, Esselunga, Farmacie UniClub, Ferrarelle, Findomestic, FPT Industrial, Italo, Marionnaud, Satispay, Sofidel, Telesia, Think About Srl e VIVIgas Energia, inoltre, sono scesi in campo con diverse iniziative di raccolta fondi a favore della Fondazione, per dare il proprio contributo alla ricerca.
Il numero solidale: 45510
Dal 1° al 31 dicembre 2020 è attivo il numero solidale 45510.
Il valore della donazione è di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. È possibile donare anche chiamando da telefono fisso: TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali (5 e 10 euro); TWT, Convergenze e PosteMobile (5 euro)
Donazione con carta di credito
I possessori di carte Visa, MasterCard e American Express possono fare la loro donazione sia online sia chiamando Telethon al numero 06 44015727 oppure telefonando al numero verde 800 11 33 77 da telefono fisso dal 1° al 31 dicembre (02 34980666 dai cellulari e dall’estero).
Come continuare a sostenere Fondazione Telethon
È possibile sostenere Fondazione Telethon tutto l’anno attraverso il sito web con una donazione (www.telethon.it/sostienici/dona-ora/) o scegliendo un prodotto solidale (shop.telethon.it/), oppure sottoscrivendo il programma di donazione regolare Io adotto il Futuro (www.ioadottoilfuturo.it/).
Fondazione Telethon
Fondazione Telethon è una delle principali charity biomediche italiane, nata nel 1990 per iniziativa di un gruppo di pazienti affetti da distrofia muscolare. La sua missione è di arrivare alla cura delle malattie genetiche rare grazie a una ricerca scientifica di eccellenza, selezionata secondo le migliori prassi condivise a livello internazionale. Attraverso un metodo unico nel panorama italiano, segue l’intera “filiera della ricerca” occupandosi della raccolta fondi, della selezione e del finanziamento dei progetti e dell’attività stessa di ricerca portata avanti nei centri e nei laboratori della Fondazione. Telethon inoltre sviluppa collaborazioni con istituzioni sanitarie pubbliche e industrie farmaceutiche per tradurre i risultati della ricerca in terapie accessibili ai pazienti. Dalla sua fondazione ha investito in ricerca oltre 556 milioni di euro, ha finanziato oltre 2.700 progetti con 1.630 ricercatori coinvolti e più di 580 malattie studiate. Ad oggi grazie a Fondazione Telethon è stata resa disponibile la prima terapia genica con cellule staminali al mondo, nata grazie alla collaborazione con l’industria farmaceutica. Strimvelis, questo il nome commerciale della terapia, è destinata al trattamento dell’ADA-SCID, una grave immunodeficienza che compromette le difese dell’organismo fin dalla nascita. La terapia genica è prossima alla registrazione anche per una grave malattia neurodegenerativa, la leucodistrofia metacromatica, ed è in fase avanzata di sperimentazione clinica per un’altra immunodeficienza, la sindrome di Wiskott-Aldrich. Altre malattie su cui la terapia genica messa a punto dai ricercatori Telethon è stata valutata nei pazienti sono la beta talassemia e due malattie metaboliche dell’infanzia, la mucopolisaccaridosi di tipo 6 e di tipo 1. Inoltre, all’interno degli istituti Telethon è in fase avanzata di studio o di sviluppo una strategia terapeutica mirata anche per altre malattie genetiche, come per esempio l’emofilia o diversi difetti ereditari della vista. Parallelamente, continua in tutti i laboratori finanziati da Telethon lo studio dei meccanismi di base e di potenziali approcci terapeutici per patologie ancora senza risposta.
La Guida Go Wine esce il 16 dicembre in libreria e a disposizione dei soci. L’evento di presentazione si terrà a Bologna lunedì 25 gennaio 2021
Esce ufficialmente Cantine d’Italia 2021, la Guida per l’Enoturista a cura di Go Wine.
Come ogni anno mantiene come periodo di uscita il mese di dicembre.
Una Guida alla Cantine, con una sua identità specifica, non una Guida tradizionale ai vini.
Una Guida pensata per i turisti del vino, che racconta e scrive di vino partendo dalla “Cantina”.
Ovvero la Cantina come luogo dove uomini e donne del vino operano e progettano il loro lavoro, dove sono portatori di storie e tradizioni familiari, oppure di più recenti investimenti.
La Cantina che, nel corso degli anni, è diventata a pieno titolo un luogo di promozione del territorio, perché invita al viaggio e comunica con la sua realtà un’identità territoriale fatta di tutto quanto ruota attorno: il paesaggio, i vigneti, la tradizione del luogo, i borghi.
Una Guida che privilegia il tema della narrazione perché raccontando la cantina, racconta le vicende che stanno attorno al vino e aiutano meglio a comprendere il profilo di ogni realtà.
Una Guida che pertanto non vuole rivolgersi soltanto ai “super appassionati”, ma che desidera essere un’occasione per creare cultura a favore del vino e dei suoi territori. E per far riflettere sull’importante ruolo che la viticoltura italiana sta svolgendo a favore della bellezza e della valorizzazione di tanti territori.
Una Guida edita da Go Wine e che mantiene inalterata la sua mission: promuovere la grande accoglienza italiana in cantina e comunicare anche attraverso un volume l’identità dell’associazione.
Cantine d’Italia 2021 si presenta con una copertina rinnovata, 790 cantine selezionate, 235 “Impronte d’eccellenza” per l’Enoturismo, oltre 4.350 vini segnalati, circa 1.500 indirizzi utili per mangiare e dormire.
Esce nel corso di un dicembre che chiude un anno straordinario per l’Italia, l’anno del Coronavirus e di tutto quello che ha significato e significa la pandemia. Anche per queste ragioni, per la prima volta la Guida vede differire a gennaio l’evento ufficiale di presentazione, arrivando intanto in libreria e ai soci Go Wine.
Sarà la città di Bologna ad ospitare l’evento, la data è quella di lunedì 25 gennaio.
Il volume si apre con due interventi introduttivi a cura di Antonio Paolini (giornalista) e Vincenzo Gerbi (titolare del corso di Enologia nel corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Torino), trattando rispettivamente di storytelling e comunicazione (Paolini) e di vini da vitigni autoctoni e storici (Gerbi).
Sempre all’insegna del tema del racconto, il volume si apre con nove interviste a uomini e donne del vino, esponenti di cantine selezionate in Guida. Si tratta di: Remo Falconieri, Cieck (Piemonte), Francesco Moser, Moser (Trentino), Ornella Molon Traverso, Ornella Molon (Veneto), Stefano Pizzamiglio, La Tosa (Emilia Romagna), Miriam Caporali, Valdipiatta (Toscana), Antonio Patricelli, Collefrisio (Abruzzo), Paolo Mastroberardino, Terredora (Campania), Demetrio Stancati, Serracavallo (Calabria), Marco Nicolosi Asmundo, Barone di Villagrande (Sicilia).
Il volume si presenta come un articolato repertorio di cantine, ricco di dati e riferimenti che si aggiorna in ogni edizione, con nuovi inserimenti ed alcune esclusioni. E con nuove cantine che ottengono per la prima volta il riconoscimento de L’Impronta.
Sono in totale 235 le “Impronte Go Wine” nell’edizione 2021: esse rappresentano un segno di “eccellenza” nel campo dell’Enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine attribuisce alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo.
Si tratta dei tre fattori su cui si compone la presentazione delle singole cantine e su cui si definisce una loro valutazione.
Sito: luogo ove si trova la cantina, guardando anche alla cantina medesima dal punto di vista architettonico; ma anche sito come patrimonio di vigneti complessivo di cui dispone la cantina.
Accoglienza: la vocazione della cantina verso una parallela attività, sia per attività come agriturismo, B&B o ristorazione, sia per iniziative culturali che denotano un atteggiamento di “apertura” della cantina verso il mondo esterno.
Vino: il profilo produttivo dell’azienda valutato nel tempo, al di là dell’exploit di una singola vendemmia; dunque anche tenendo conto del carattere della produzione, della eccellenza di alcune etichette, di una particolare cura verso specifiche tipologie di vini.
Nella speciale classifica per regioni che ogni anno si aggiorna, si conferma ai vertici la Toscana con 48 impronte, seguita da Piemonte (43) e Veneto (34).
Sono 15 le Cantine che raggiungono il vertice delle “Tre Impronte Go Wine”:
Badia a Coltibuono (Toscana); Bellavista (Lombardia); Ca’ del Bosco (Lombardia); Capezzana (Toscana); Castello Vicchiomaggio (Toscana); Ceretto (Piemonte); Donnafugata (Sicilia); Feudi di San Gregorio (Campania); Ferrari (Trentino); Florio (Sicilia); Fontanafredda (Piemonte); Lungarotti (Umbria); Malvirà (Piemonte); Masciarelli (Abruzzo); Planeta (Sicilia).
Per la seconda edizione consecutiva, la Guida presenta i “Percorsi Autoctoni”: con il simbolo dell’acino in carrozzina viene segnalato un numero significativo di cantine che hanno condotto nel recente periodo un lavoro di ricerca e attenzione a favore dei vitigni autoctoni, con un occhio di riguardo da parte della Guida verso quelli rari o comunque meno conosciuti. Il simbolo va infatti ad evidenziare un’altra caratteristica del volume: quella di dare voce, attraverso la narrazione di tanti vignaioli, anche del loro impegno a favore della viticoltura di territorio. La selezione che si ricava rappresenta un panorama davvero straordinario di vitigni e di vini.
La Guida assegna inoltre 7 “Premi Speciali”: intendono sottolineare alcuni temi della Guida e attribuire riconoscimenti a cantine che hanno raggiunto particolari eccellenze su tali temi.
Ecco la sequenza dei premi speciale di Cantine d’Italia 2021:
Premio “Alto Confort” per il Relais aziendale dell’anno:
Locanda La Raia – LA RAIA (Gavi, Piemonte);
Premio “Cantine Golose” per la Tavola aziendale dell’anno:
Opera02 – CA’ MONTANARI (Castelvetro di Modena, Emilia Romagna);
Premio “Cantine Meravigliose” per l’EnoArchitettura dell’anno:
D’ARAPRÌ (San Severo, Puglia);
Premio Enocultura:
Museo del Vino – ZENI FRATELLI (Bardolino, Veneto);
Premio “Autoctono si nasce”:
Montefalco Sagrantino 25 Anni – ARNALDO CAPRAI (Montefalco – Umbria);
Premio “Buono…non lo conoscevo!”:
Ormeasco di Pornassio Superiore – TENUTA MAFFONE (Pieve di Teco, Liguria);
Premio “Vini Storici d’Italia”:
Falerno del Massico Vigna Camarato – VILLA MATILDE (Cellole, Campania).
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La Guida Cantine d’Italia 2021 è edita dall’associazione Go Wine e nasce da un’idea di Massimo Corrado che ne cura il coordinamento e la direzione editoriale. Conferma l’impegno dell’associazione volto ad affermare, anche attraverso la Guida, i principi ispiratori dell’attività associativa. La redazione Go Wine cura la redazione di tutto il volume e del repertorio delle cantine selezionate, con i contributi e le segnalazioni di giornalisti e delegati Go Wine in Italia.
Le 790 cantine presenti nel volume sono state scelte in base all’esperienza diretta.
Per ogni cantina una pagina ricca di notizie: dall’anagrafica aziendale ai dati sulla produzione, ai referenti interni da contattare; dai giorni e gli orari di visita alle informazioni stradali; dal racconto delle suggestioni che la cantina e il suo contesto offrono al visitatore a una serie di utili appunti sui vini aziendali con indicazione del vino top e degli altri vini da conoscere.
Ogni cantina è presentata attraverso una valutazione in stelle (su scala 5), suddivisa nei tre aspetti che sono ritenuti rilevanti dalla Guida: il sito, l’accoglienza e i vini.
Inalterato è sempre lo spirito dell’opera: spingere l’appassionato a viaggiare per conoscere il fascino del territorio del vino italiano attraverso il racconto di molti suoi interpreti d’elezione.
E’ polemica politica in relazione ai dati relativi ai tamponi per il Covid effettuati in Piemonte.
Secondo quanto rilevato dal Ministero della Salute, questi sarebbero stati falsati da un unico conteggio dei tamponi molecolari e dei test rapidi.
La commissione d’indagine sulla gestione della pandemia in Piemonte, attraverso il suo coordinatore, il consigliere Pd Daniele Valle, chiede chiarimenti alla Giunta regionale che potrebbe riferire già lunedì in Consiglio regionale.
Natale con i fiati della Filarmonica TRT
Mercoledì 23 dicembre, ore 21
Nel Salotto Con
CONCERTO DI NATALE in LIVE STREAMING
Quintetto di fiati della Filarmonica TRT
Il Quintetto di fiati della Filarmonica TRT è il gruppo composto da elementi della Filarmonica. Nella filosofia di programmazione mostrano un grande interesse per il variegato mondo musicale, con percorsi stilistici che esulano dal repertorio classico per quintetto di fiati, spingendosi nel mondo ricco delle trascrizioni operistiche e sinfoniche, con incursioni anche nell’ambito jazzistico.
Il Quintetto di fiati della Filarmonica TRT svolge la sua attività da quasi un ventennio con un ottimo consenso di pubblico e di critica. I singoli componenti hanno maturato esperienza nelle collaborazioni con le massime istituzioni musicali italiane ed estere: Orchestra di Santa Cecilia, Teatro Regio di Torino, Orchestra Nazionale Rai, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro alla Scala, Teatro San Carlo, Teatro La Fenice, Mahler Chamber Orchestra, Orchestra Sinfonica di Cannes, Orchestra OSI, Opera di Nizza.
NEL SALOTTO CON
Il Teatro Superga abbraccia la sfida di tenere accesa la cultura, reinventandola, attraverso l’ideazione di un nuovo format. “Nel Salotto Con” vuole infatti essere un nuovo modo per vivere la cultura in un periodo sospeso senza tenere spoglio il palcoscenico: un servizio di streaming fruibile dal salotto di casa che porta tra le mura domestiche gli spettacoli della stagione trasmessi in diretta su piattaforma dedicata direttamente dal palco del teatro di Nichelino.
PROGRAMMA
Joseph Haydn (1732-1809), Divertimento n.1 in sib maggiore
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791), Ouverture da Il Flauto Magico
Gioachino Rossini (1792-1868), Ouverture da Il Barbiere di Siviglia
Johann Strauss jr. (1825-1899), Ouverture da Il Pipistrello
A.A.V.V., Christmas’s Medley
Biglietti: 4,99 euro, su Eventbrite
BIOGRAFIE
Federico Giarbella
Nato a Torino da una famiglia di antiche tradizioni musicali, si è diplomato in flauto col massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Torino. Vincitore di diversi concorsi nazionali e internazionali ha suonato come solista e in formazioni cameristiche nelle più importanti stagioni concertistiche italiane ed europee. Viene regolarmente invitato dalle più prestigiose fondazioni quali il Teatro la Scala di Milano, il Teatro San Carlo di Napoli ecc. È dal 1996 primo flauto del Teatro Regio di Torino e della Filarmonica TRT.
Alessandro Cammilli
Diplomatosi brillantemente in oboe presso il Conservatorio di Firenze si è perfezionato con D. Dini Ciacci e H. Schellemberger e successivamente con i più rappresentativi oboisti italiani quali: P. Pollastri, Vignali e F. Di Rosa. Dal ’98 al 2000 è stato membro stabile dell’Orchestra Sinfonica G. Verdi di Milano ed ha collaborato con le principali istituzioni musicali italiane, tra cui il Teatro la Scala di Milano con il quale ha effettuato prestigiose tournée in Europa, Giappone, Australia e Sud America. Dal 2003 è il corno inglese del Teatro Regio di Torino e della Filarmonica TRT.
Luigi Picatto
Compie gli studi al Conservatorio G. Verdi di Torino dove si diploma nel 1985. Si perfeziona con Karl Leister, Anthony Pay e Michel Lethiec. Vincitore di concorsi nazionali ed internazionali, sia come solista che in gruppi cameristici, si è esibito in importanti associazioni concertistiche. L’intensa attività cameristica, orchestrale e le collaborazioni con gruppi e solisti di fama internazionale, lo portano ad esibirsi in tournée in Spagna, Germania, Francia e Canada. Ha inciso per la Nuova Era musiche di Debussy per clarinetto e pianoforte. Nel 1994 gli viene assegnata la cattedra di clarinetto principale al Conservatorio di Musica di Cagliari, posto che lascia, nel 1996, per quello di Primo clarinetto dell’Orchestra del Teatro Regio di Torino e della Filarmonica TRT.
Ugo Favaro
Si è diplomato in corno col massimo dei voti presso il Conservatorio di Alessandria. Si è perfezionato con G. Nalli e G. Crott ed ha successivamente collaborato come primo corno in varie orchestre quali: Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Accademia di S. Cecilia, Orchestre Philarmonique de Nice ecc… Dal 1988 è primo corno del Teatro Regio di Torino e della Filarmonica TRT. Nel 1994 ha ottenuto il primo premio al concorso di musica da camera di Genova e nel 1995 il primo premio al concorso per corno “G. Zoppi” di Asti. Nella stagione 2004-2005 è stato invitato a ricoprire il posto di supersolista presso l’Orchestra dell’Opera di Nizza.
Orazio Lodin
Si è diplomato in fagotto col massimo dei voti presso il Conservatorio di Milano nel 1993 e successivamente, sempre col massimo dei voti, presso la Scuola Superiore di musica di Stoccarda sotto la guida di S. Azzolini. È vincitore di 2 concorsi e 4 audizioni. Dal 2001 è fagottista del Teatro Regio di Torino e della Filarmonica TRT. Ha suonato il concerto per fagotto e orchestra di W. A. Mozart con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano ed ha collaborato con prestigiose istituzioni quali l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e la Mahler Chamber Orchestra. È risultato idoneo all’audizione per fagotto presso il Teatro la Scala di Milano e l’Orchestra Giovanile della Comunità Europea.